San Sebastiano di Melilli: attesa per la Cunsarbata, chiusura con Giusy Ferreri

Verso la conclusione la Festa di San Sebastiano di Melilli . Attesa per la tradizionale Cunsarbata del Simulacro del Santo Patrono, in programma domenica 12 maggio. A seguire il Concerto di Giusy Ferreri. Nonostante il tempo non sempre clemente, la festa 2019 è stata caratterizzata dall’incrollabile fede e devozione verso San Sebastiano. I pellegrini non si sono lasciati scoraggiare da condizioni meteo poco favorevoli. In tanti , come sempre, sono arrivati in Basilica per rendere omaggio al loro Protettore, come di consueto alle  4,00 del mattino. A seguire ,  centinaia di “nuri” provenienti da Palazzolo, Avola, Sortino e Solarino, uomini e donne con bambini al seguito o fra le braccia, si sono uniti a quelli di Melilli,  che partono dal luogo denominato “A Santa Cruci”.
“Semu vinuti di tantu luntanu, Primu Diu e Sammastianu”, “E chiamamulu ca n’ajuta, Primu Diu e Sammastianu”: queste alcune delle invocazioni gridate per intercessione al Santo, per grazie ricevute o richieste.
In via del tutto eccezionale, in considerazione degli eventi atmosferici di giorno 4 maggio che hanno impedito di effettuare la processione per la parte alta della città, questa è stata spostata a sabato 11 maggio alle ore 18,00. La processione sostituirà la celebrazione prevista con le comunità parrocchiali di Melilli. Il parroco don Giuseppe Blandino e il comitato dei festeggiamenti sono giunti a questa determinazione per consentire ad anziani ed ammalati di riabbracciare San Sebastiano e a coloro che hanno fatto la promessa della via scalza per le vie del centro storico di sciogliere il voto.
La Cunsarbata invece si terrà domenica 12 maggio come da tradizione poiché quest’anno l’ottava cade di sabato. Alle 8,00 – 10,00 e 12,00 le Sante Messe. Nel pomeriggio la Santa Messa Solenne di chiusura celebrata dal parroco don Giuseppe Blandino e animata dalla Schola Cantorum della Basilica. A seguire la processione per la parte bassa della città e al rientro alle 21,30 , uno spettacolo pirotecnico, eseguito dalla ditta Cjoarenz adi Belp’asso, accoglierà il Simulacro sull’artistico fercolo argenteo. I fedeli devoti saluteranno il Simulacro.
Dopo la chiusura, il Concerto di Giusy Ferreri , con il patrocinio del Comune di Melilli, in piazza San Sebastiano.
Sarà attivo il servizio navetta per i pellegrini dal parcheggio di Conforama a piazza Padre Pio dalle 16,00 alle ore 02,00.




Linea Verde Life a Siracusa: le prime immagini. Domani la puntata su Rai Uno

Andrà in onda domani la puntata di Linea Verde Life dedicata a Siracusa. In onda, su Rai Uno, il promo, con cui si presenta il viaggio condotto tra i luoghi più suggestivi di Ortigia e non solo, i sapori, la storia della città di Siracusa, con Marcello Masi, Chiara Giallonardo e Federica De Denaro. Per vedere lo prime immagini del video che andrà in onda domani, clicca qui




Siracusa. Verifiche rischio sismico: fondi per il Fermi, il Quintiliano e il Tecnico per Geometri

L’assessorato regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, con proprio decreto, ha approvato le tre convenzioni presentate dal Libero Consorzio, riguardanti l’esecuzione di indagini diagnostiche e le verifiche tecniche allo scopo di individuare il rischio sismico di tre edifici scolastici.
I tre istituti ammessi a finanziamento sono: il “Fermi” (98.386 euro), l’istituto polivalente “Quintiliano” (46 mila 168 euro) e l’istituto tecnico per geometri (73 mila 123 euro).




Siracusa. Traffico internazionale di droga: 16 arresti tra Catania e Siracusa

Su delega di questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari in carcere emessa dal Gip del Tribunale etneo nei confronti di 16 persone indagate, a vario titolo, per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e, nello specifico, al commercio di hashish, marijuana, cocaina ed eroina.L’investigazione condotta dal Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Catania e coordinata da questa Procura Distrettuale, convenzionalmente nota come operazione “Stop and Go”, ha consentito già di pervenire, tra gennaio 2016 e maggio 2017, all’arresto in flagranza di reato di 27 soggetti per traffico di stupefacenti (artt. 73 e 80, D.P.R. 309/90) e al contestuale sequestro complessivo di circa 100 chilogrammi di hashish, 70 di marijuana, 10 di cocaina e 4 di eroina. Gli stupefacenti sequestrati, destinati al mercato della Sicilia orientale, avrebbero fruttato alle strutturate compagini criminali oltre 5 milioni di euro.Nel dettaglio, l’indagine dei finanzieri del G.I.C.O. di Catania ha permesso di disarticolare due distinte compagini associative, aventi la loro base operativa a Catania con ramificazioni attive in Italia (Torino, Siena e Reggio Calabria) e all’estero (Spagna e Sud America).Un primo sodalizio era composto dai fratelli Maggiore, Alfio Giuseppe (cl.1988), Giuseppe (cl.1965), Orazio Valentino (cl.1987), quali promotori, catanesi originari e attivi nel quartiere Librino, nonché da Vincenzo Oneto (cl.1961, origini palermitane) e dal catanese Daniele Stivala(cl.1987), i quali si occupavano di procurarsi rilevanti quantitativi di hashish ed eroina a Torino per poi trasportarla a Catania rivendendola all’ingrosso ai fornitori di piazze di spaccio nei quartieri di Librino, San Cristoforo e Villaggio Sant’Agata.Alla stessa compagine appartiene Giuseppe Vasta (cl.1988), già noto alle cronache giudiziarie per essere stato tratto in arresto, nel quartiere Zia Lisa, con 1,3 kg di cocaina celata tra salumi nonché per la detenzione illegale di un’arma clandestina e munizioni; Vasta era il principale collettore degli illeciti traffici orchestrati dal gruppo capeggiato dai fratelli Maggiore.Ulteriori acquirenti dell’associazione criminale dei Maggiore, nonché destinatari del provvedimento restrittivo eseguito, sono: Gianluca Giarrusso (cl.1982), tratto in arresto nel marzo 2017, destinatario di un carico di 27 kg di hashish; lo stupefacente era occultato in una cassa di legno per vini all’interno della quale vi erano 53 pacchetti, protetti ciascuno da un palloncino colorato e doppiamente avvolti con plastiche sottovuoto; Omar Sacco (cl.1984) e Marco Gallo Cassarino (cl.1985), organizzatori di due compravendite di stupefacenti, una di cocaina proveniente dalla Calabria e destinata alle citate piazze di spaccio catanesi e una di hashish da Torino al mercato della Sicilia orientale; Salvatore Stivala (cl. 1980), tra i promotori di una compravendita di hashish
sulla rotta Torino-Catania.Differente compagine associativa delinquenziale, con proiezioni internazionali, che alimentava le piazze di spaccio di Siracusa, era costituita da: Angelo Messina (cl.1947, siracusano), quale committente e acquirente finale; Gino Guzzardi (cl. 1967, siracusano), organizzatore dell’importazione di cocaina dal Sud America (principalmente da Santo Domingo e dalla Colombia); Emanuele Bussoletti(cl.1966) e Simonetta Mazzolai (cl.1956) corrieri dello stupefacente; Leandro De Jesus “Leon” Herasme Matos (cl.1973) e Bizchmar Capellan Gomeris (cl. 1973), entrambi della Repubblica Dominicana, quali fornitori della cocaina.Nel corso delle indagini, i Finanzieri catanesi specializzati nelle operazioni antidroga intercettavano – seguendo i fornitori sudamericani che rifornivano il gruppo siracusano capeggiato da Messina e Guzzardi – due consegne di prova: una prima, dalla Spagna alla Sicilia, nel marzo 2016 a Genova, pari a kg. 1,6 di cocaina occultata all’interno della batteria dell’autovettura in uso al corriere. Una seconda, sempre sulla rotta Liguria/Sicilia, nel settembre dello stesso anno, di kg. 2,6 di cocaina confezionata con cellophane e nastro da imballaggio abilmente occultati all’interno di un “tower” (diffusore acustico) trasportato come valigia da uno dei corrieri giunto, tramite treno, nella stazione ferroviaria di Catania.




Siracusa. La “prima” di Elena: con Livermore il Teatro Greco entra nell’era dell’hi tech

Videoproiezioni e un mare da cui riaffiorano un relitto e memorie. Si alza così il sipario sulla stagione 2019 degli spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa, con Elena di Euripide. Scene che si presentano subito ad effetto perchè con Davide Livermore il Teatro Greco entra nell’era dell’hi tech. Durante i lunghi minuti di applausi finali il regista torinese si apre ad un sorriso con cui abbraccia tutti i suoi attori. L’Elena di Livermore è spettacolare, un compendio di teatro e di generi d’arte varia, di citazioni e contaminazioni. Alcune scene filano come si fosse davanti ad un film.
Accompagnate da musiche ed effetti, battute divertenti e danze. Un purista avrà forse da ridire, ma questa Elena è davvero tanta roba. Ci sono anche baci appassionati per la prima volta al teatro greco, tra Elena e Menelao. E poi nacchere che suonano in una studiata colonna sonora capace di cambiare sempre forma, seguendo i momenti in scena ed innovare nell’uso dell’acqua come strumento musicale.
Abiti da sera e paiette per le protagoniste femminili e persino per i dioscuri. E poi c’è anche una palpatina, neanche troppo accennata, tra elementi scenici che si muovono di continuo riempiendo e ridisegnando sempre le scene. Il risultato è da spellarsi le mani dagli applausi. Livermore di teatro ne sa, e questo era noto. Con stilettate e tanti saluti ad una politica che nutre l’idiozia, tra porti chiusi ed un re che sa di essere tale solo se segue la giustizia. Parole di Euripide, rilanciate filologicamente da Livermore.
Laura Marinoni è una strepitosa Elena: leggera, sapientemente arguta, perfetta in ogni soffio. I duetti con Menelao/Sax Nicosia intorno alla poltrona sono persino divertenti, pure nel brindisi di morte. Ironica Mariagrazia Solano, con una trovata che vede una sigaretta spuntare a sorpresa. E poi c’è Simonetta Cartia che raccoglie applausi nella sua Teonoe versione operetta. E Giancarlo Judica Cordiglia è un Teoclimeno versione cicisbeo che da ancor più il senso del tragicomico su cui anche Euripide si era divertito a scrivere secoli orsono. Assolutamente da vedere.




Siracusa. Miasmi, vertice in prefettura: “Uno studio per risalire all’origine”

Si chiama “Studio dell’impatto odorigeno nel territorio di Siracusa-Priolo-Melilli-Augusta” e , tradotto in parole semplici, vuol dire uno studio attraverso cui sarà possibile individuare da dove provengono i miasmi della zona industriale. E’  il progetto illustrato oggi al tavolo della Prefettura e che si “propone l’obiettivo di evidenziare le modalità di diffusione dei miasmi”. All’associazione degli industriali è stato chiesto di sostenere economicamente il progetto. La risposta dovrebbe arrivare in tempi rapidi.I Comuni, invece, si sono detti disponibili a mettere a disposizione tutti i dati in loro possesso. Su questo  il Tavolo tematico Ambiente sulla qualità dell’aria ha focalizzato l’attenzione questa mattina, durante il vertice presieduto dal prefetto, Luigi Pizzi con i  rappresentanti dei comuni di Siracusa, Augusta, Priolo,  del Libero Consorzio Comunale, dell’ Associazione Industriali , dell’ASP 8 di Siracusa, dell’ARPA; i Segretari Generali provinciali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.
Alla riunione hanno partecipato anche rappresentanti del Consiglio Nazionale delle Ricerche — CNR e dell’Istituto di Scienze dell’ Atmosfera e del Clima — ISAC.
Paolo Bonasoni, Dirigente di ricerca, del CNR ha illustrato il Progetto dal titolo:
L’Arpa ed il Libero Consorzio Comunale di Siracusa “hanno manifestato l’interesse ad aderire al progetto proposto, contribuendo alla sua realizzazione con la messa a disposizione dei dati in loro possesso”.
All’Associazione Industriali di Siracusa è stata formulata la richiesta di farsi carico del finanziamento del progetto. Una risposta in tal senso è stata assicurata in tempi molto brevi.




Rubava bancomat e carte di credito da auto e abitazioni e prelevava denaro: arrestato

Avrebbe rubato bancomat e carte di credito in auto incustodite o dentro abitazioni rurali, poi avrebbe prelevato oltre 3 mila euro, in diverse tranche. Arrestato dai carabinieri, al termine di indagini che si sono avvalse anche di sistemi di videosorveglianza, un uomo di Noto, Giuseppe D’Amico, 37 anni. La misura è stata messa dal Gip presso il tribunale di Siracusa. L’uomo, con precedenti di polizia, è accusato di furto aggravato, ricettazione ed indebito utilizzo di carte di pagamento/credito. La complessa attività investigativa, coordinata dal Procuratore Fabio Scavone e diretta dal Pubblico Ministero Carlo Enea Parodi, è stata condotta dai militari avvalendosi sia di metodi tradizionali che di supporti tecnici come l’esame di filmati di video sorveglianza, che hanno evidenziato le modalità operative con cui  D’Amico, dopo essersi impossessato indebitamente di carte di debito/credito custodite all’interno di vetture lasciate aperte dai legittimi proprietari all’interno di abitazioni rurali, avrebbe raggiunto gli sportelli bancomat di Canicattini Bagni, Cassibile e Floridia, prelevando quanto  più denaro possibile. Le vittime si sono accorte delle operazioni effettuate, in quanto avvisate da sms da parte del proprio istituto di credito, bloccando subito dopo le carte. L’uomo sarebbe comunque riuscito a prelevare cospicue somme di denaro, facendo alla svelta prima che la carta potesse essere bloccata. Quattro gli episodi su cui gli inquirenti hanno fatto luce. Casi in cui sono il denaro è stato  prelevato in più tranche rispettivamente 1000 euro, 750 euro, 500 euro e 1950 euro. Le indagini dei Carabinieri hanno consentito di risalire al presunto responsabile dei furti mettendo a sistema gli orari dei prelevamenti con l’esame delle telecamere degli istituti di credito e delle vie adiacenti, che hanno consentito di riconoscere senza alcun dubbio D’amico Giuseppe come l’autore di essi. L’arrestato, dopo aver espletato le formalità di rito presso la Stazione Carabinieri di Siracusa Principale è stato condotto agli arresti domiciliari . I carabinieri consigliano  ai cittadini, di non custodire mai il pin della carta di debito/credito assieme alla carta stessa, neppure in forma mascherata con l’aggiunta di zeri o altre cifre, ciò al fine di rendere molto più complessa la possibilità di prelevare denaro da carte rubate o smarrite.




Siracusa. Turismo sostenibile: intesa tra Comune e Patto di Responsabilità Sociale

Un turismo sostenibile, gestito in maniera unitaria, da tutti gli attori del settore. Lo prevede il protocollo d’intesa tra il Comune e il Patto di Responsabilità Sociale. E’ finalizzato ad elaborare e rivedere proposte che conducano all’attuazione di un turismo sostenibile nella provincia. Il documento sarà presentato ai partecipanti nel corso di un incontro in programma martedì 14 maggio, alle 16, al Salone Borsellino.
Il protocollo è stato di recente approvato dalla Giunta comunale e fa seguito alla presentazione del “Libro Bianco sul turismo nella provincia di Siracusa” elaborato di recente dal “Patto”, cui ad oggi aderiscono 63 tra associazioni ed enti.
Dopo l’introduzione del sindaco, Francesco Italia, sono previsti gli interventi del sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, su “Offerta Unica Comuni del Sud-Est”; di Guido Meli su “Valore aggiunto prodotto dal Patrimonio Unesco”; di Antonio Calbi su “Inda ed economia”: e di Vittorio Pianese su “Turismo e nuove professionalità”.
Le conclusioni saranno affidate all’assessore alla Cultura Fabio Granata.




Siracusa. Aumentano le tasse, Lo Iacono: “Colpa delle gestioni miopi del passato”

“L’aumento proposto per la Cosap, come per gli altri servizi, è la conseguenza di vent’anni di amministrazione miope”. L’assessore al Bilancio, Nicola Lo Iacono motiva così la decisione (che dovrà comunque essere ratificata dal consiglio comunale) di incrementare il costo della tassa sul suolo pubblico, con aumenti variabili dal 20 al 200 per cento. Una decisione che preoccupa i commercianti e gli esercenti del capoluogo, oltre ad alcuni esponenti dell’opposizione (Salvo Castagnino di “Siracusa Protagonista” grida allo scandalo e promette battaglia). “Ci siamo insediati 10 mesi fa- ricorda Lo Iacono- ereditiamo una situazione che, dal punto dei vista dei conti, è particolarmente seria, tanto che anche la Corte dei Conti è intervenuta su questo tema, dando delle indicazioni precise sui cambiamenti da apportare in merito alla gestione economica dell’ente. La giunta prima, il consiglio comunale successivamente, hanno seguito le indicazioni dell’organismo e deciso che i servizi che prevedono la partecipazione del singolo cittadino vengano erogati ad un costo più alto del 36 per cento. Per gli altri servizi, aumento del 20 per cento. Nel caso della Cosap, incrementi anche più significativi, quelli che la bozza di Bilancio di Previsione approvata dalla giunta comunale propone. Il consiglio deciderà. La causa è sempre la stessa”. Lo Iacono difende il “modus operandi” dell’amministrazione Italia. “Siamo sempre stati chiari e trasparenti. Cosa che forse altre amministrazioni, in passato, si sono guardate bene dal fare. Dal 2000 al 2014, 400 milioni di euro  di evasione sono un numero che, già da solo, rende l’idea della situazione. Questa città sconta dei danni significativi, rilevanti, che purtroppo molti hanno interesse a fare passare sotto silenzio”. Secondo quanto spiegato da Castagnino, “l’aumento della Cosap, nel centro storico, arriverebbe al 101 per cento e, se nell’area tra piazza Duomo, via Minerva e via Maestranza, del 200 per cento. In denaro, chi paga 2 mila euro oggi, dovrebbe arrivare a versarne 4 mila. Chi, nelle zone di pregio, versava 3 mila euro, si ritroverebbe a pagarne 9 mila”.




Siracusa. Incidente in contrada Targia, ancora un tamponamento: traffico a rilento

Ancora incidenti stradali in contrada Targia. Nuovo tamponamento nel pomeriggio di oggi in direzione siracusa, quasi all’ingresso di Scala Greca, tra due auto. Traffico in tilt. Si è reso necessario l’intervento della polizia municipale per i rilievi del caso e per gestire una circolazione veicolare che a metà pomeriggio è quotidianamente problematica, visto che coincide con la fine dell’orario di lavoro dei giornalieri impiegati nella zona industriale. Nessuna conseguenza seria, per fortuna. Soltanto ulteriori disagi e nervosismo tra gli automobilisti, costretti anche ad una sorta di gincana tra i “birilli” posti per delimitare l’area.