Siracusa. Da oggi vietati i sacchi neri per i rifiuti: fioccano le multe, record in Ortigia

Da oggi si fa sul serio. Per il conferimento dei rifiuti, “stop” all’utilizzo dei vecchi sacchi neri, il cui contenuto non è in alcun modo visibile se non aprendo il sacco. Tekra, il gestore del servizio di Igiene Urbana nel capoluogo, non raccoglie più quel tipo di sacchetto. Per chi si ostina, “bollino rosso”, che indica e rende evidente l’errore commesso dal singolo utente. Non solo un ammonimento, ma un segnale che presuppone l’elevazione della relativa multa a carico del cittadino che si è reso responsabile della violazione. In Ortigia, mattinata turbolenta, con un record di “bollini rossi” davanti ad alcune attività commerciali. Per lo stesso operatore, fino a 20 tagliandi rossi, sintomo di una difficoltà evidente a gestire adeguatamente i rifiuti prodotti. I sacchi devono essere trasparenti o semi trasparenti, tanto per le utenze domestiche, quando per quelle non domestiche. Lesione della privacy o no, la regola è questa. Imponendo l’uso di sacchetti trasparenti o semi trasparenti, il Comune di Siracusa mira ad evitare, come invece è accaduto fino ad oggi, che un non corretto conferimento faccia sostenere all’amministrazione comunale  maggiori costi perchè le piattaforme di conferimento non accettano la differenziata impura che arriva da Siracusa.




Siracusa. Centri comunali di raccolta, Forza Italia: “Troppe lacune, ne servono di più”

“Un solarium in meno, ma un centro comunale di raccolta in più”. Il gruppo consiliare di Forza Italia sollecita in tale direzione l’amministrazione comunale. I consiglieri di minoranza hanno effettuato un sopralluogo nel Ccr, a seguito di numerose segnalazioni da parte di cittadini. Federica Boscarino, Alessandro Di Mauro, Giovanni Boscarino e Ferdinando Messina hanno raggiunto il centro comunale di raccolta insieme al coordinatore cittadino Gianmarco Vaccarisi e a Matteo Melfi, riscontrando una serie di criticità su cui pongono l’accento. “È evidente-premettono i consiglieri- che la chiusura del servizio mobile di raccolta nei giorni settimanali produce un sovraffollamento nelle piattaforme di contrada Arenaura e contrada Targia, amplificato da orari scomodi. Infatti i due CCR, secondo quanto indicato nel portale del Comune, sono aperti:dal lunedì al sabato 10:00-13:00/ 15:00-18:00, tipico orario da ufficio che non permette ai lavoratori di conferire e martedì e domenica 10:00-13:00- Non è possibile che i centri siano sprovvisti di bagni, quando la gente attende ore per conferire e, soprattutto, non possono mancare i lavabi e non permettere a chi maneggia la spazzatura di lavarsi almeno le mani”. Altro problema riscontrato, ” una scarsa capacità di raccolta degli sfalci di potatura. Alle 11:00 del mattino molti cittadini, non opportunamente avvisati, dopo essersi recati presso il CCR per conferire gli sfalci, sono dovuti tornare indietro e riportarsi a casa i rifiuti poiché il contenitore di raccolta era già colmo”. La conseguenza sarebbe, secondo Forza Italia, l’aumento delle discariche abusive. La richiesta è “l’immediata apertura dalle 8:00 del mattino dei CCR, la riattivazione delle postazioni mobili di raccolta e l’incremento dei cassoni per gli sfalci di potatura.
Per quanto riguarda i rifiuti abbandonati nelle aree urbane ed extra-urbane, non può questa amministrazione permettere che i cittadini vivano in condizioni igienico-sanitarie simili: ratti in aumento, cattivi odori, rischio infezioni e così via. Non si possono ghettizzare aree come Tivoli, Arenella, Isola e tante altre rendendole discariche a cielo aperto. Che poi la causa siano gli sporcaccioni siracusani, gli sporcaccioni dei paesi limitrofi o una gestione inadeguata del servizio poco importa”.




Ias, si fa avanti il Comune di Priolo: “Abbiamo i soldi, lo gestiamo noi”, pressing su Melilli e Siracusa

“Gestire il depuratore consortile insieme ai Comuni di Melilli e Siracusa”. Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, chiede in gestione l’impianto e invita i colleghi degli altri comuni del territorio ad unirsi alla sua iniziativa. In questo modo il primo cittadino del comune industriale ipotizza di poter risolvere la questione Ias,dopo l’inchiesta della Procura e le prescrizioni dell’autorità giudiziaria, a partire dalla necessità di svolgere gli interventi necessari per ottenere le autorizzazioni che ancora mancano. L’obiettivo è scongiurare il rischio di fermare l’attività di depurazione dell’Ias. “La mia proposta sarà ovviamente valutata da chi di competenza- spiega Gianni- Noi abbiamo le risorse e la volontà di risolvere un problema che altrimenti rischia di avere conseguenze catastrofiche, anche per l’occupazione, non solo riferito ai 62 lavoratori Ias, ma anche a tutti quelli delle aziende che si avvalgono dell’attività del depuratore consortile”. Gianni ribadisce che “il Comune di Priolo ha i soldi che servono. Ovviamente si dovrebbe trattare di un investimento, che recupereremmo con quanto pagherà chi sverserà nell’impianto o facendo un accordo pubblico-privato”. La prossima assemblea dei soci dovrà adesso esprimere il proprio orientamento. “Questo imbarazzo attuale puo’ diventare chiusura, se non superato- prosegue il sindaco di Priolo- La mia proposta deve avere o una conferma o un’alternativa. Il mio Comune utilizza il depuratore per i reflui di Priolo, ma fanno altrettanto anche Melilli e la parte alta di Siracusa. Ho chiesto un incontro con il presidente della Regione, per fare chiarezza su un caos che no è più tollerabile”. Il primo cittadino di Priolo non sembra, ad ogni modo, disposto ad accettare “no”. “Se non si arriverà a capo di nulla- annuncia- come massima autorità sanitaria del mio comune, dovrò assumere provvedimenti radicali. E’ una partita difficile, con interessi di diversa natura, ma “.




Giornate di Primavera: affascinano i tre itinerari del Fai

Grande partecipazione alle Giornate di Primavera del Fai, il Fondo per l’Ambiente Italiano. Ieri e oggi i volontari hanno aperto le porte di luoghi solitamente non visitabili o, comunque, poco conosciuti. Quest’anno, itinerari in diversi luoghi della provincia. Un primo itinerario sulle tracce di Federico II entrando al Convento Regio di San Domenico. Dalle 10.00 alle 17.00 gli apprendisti ciceroni del Corbino, dell’Einaudi”, del Costanzo e del Rizza hanno raccontato ai visitatori le labili tracce rimaste della perduta magnificenza del San Domenico. La facciata barocca della chiesa è rimasta del tutto integra ma gli interni invece sono stati pesantemente rimaneggiati, facendo sì che si cancellasse quasi ogni traccia del passato, con la conseguente dispersione di tutto ciò che vi era contenuto. Tutto “merito” del regio decreto del 7 luglio 1866 a firma di Vittorio Emanuele II con cui viene sancita la soppressione di tutte le corporazioni religiose esistenti sul territorio nazionale, con il conseguente obbligo di incameramento del loro patrimonio mobiliare e immobiliare.
A Sortino, invece,  itinerario tra le antiche mulattiere che si snodano sinuose e lente lungo le pendici del colle Aita. Si arriva così ad un crocevia di storia che abbraccia, in un colpo d’occhio, un arco temporale che supera i tre millenni. “In questi luoghi dalla natura amena e dalla pietra bianca, scolpita dalla fatica dell’uomo, sorgeva l’antico abitato di Sortino, una perla incastonata tra le possenti pietre di Pantalica e il monte, un centro rigoglioso circondato da fiumi, torrenti e boschi, che prosperò fino al 1693, quando fu raso al suolo dal disastroso terremoto che colpì tutto il Val di Noto. Dopo il sisma, la nuova città fu edificata sul pianoro soprastante dove tutt’ora esiste, ma il sito non fu mai completamente abbandonato e sono molti i resti della città medievale che ancora oggi si possono ammirare, inseriti in un contesto paesaggistico di notevole valore”. La Sortino Diruta si trova incastonata tra la Sortino “Nuova” e la riserva Naturale Orientata della Valle dell’Anapo e la sua storia sarà raccontata dagli apprendisti ciceroni del comprensivo Columba di Sortino. Visite sabato e domenica, dalle 10 alle 16.30.
A Lentini, infine, aperte la Chiesa della Fontana o dei Tre Santi; la Grotta Carcere dei Tre Santi; l’ex Cattedrale S. Maria La Cava e S. Alfio; la Chiesa Rupestre del Crocifisso; la Chiesa Rupestre di S. Giuliano e la Chiesa di San Luca. E’ un viaggio nella città medievale e nei luoghi del martirio, illustrato dagli apprendisti ciceroni del Vittorini-Gorgia e del Nervi.
Per partecipare alle giornate di primavera del Fai viene chiesto un contributo minimo di 3 euro.




Siracusa. La “banda” degli ambientalisti ripulisce il Talete: stavolta c’è anche il sindaco

Cresce il fronte dei volontari che , guanti in mano, ripuliscono il litorale siracusano, guidati dal diciottenne Sebastian Colnaghi. Questa mattina la “banda degli ambientalisti” ha ripulito l’area costiera del parcheggio Talete. Erano in trenta, avevano cominciato in due o tre. Hanno raccolto 80 sacchi grandi di spazzatura. Era soprattutto plastica, ma anche reti da pesca e  bottiglie di vetro. “Quella plastica sarebbe finita in mare- spiega soddisfatto Sebastian- La partecipazione è stata significativa. Questa iniziativa inizia a diventare “contagiosa” ed è un bel messaggio di speranza per il futuro”. La settimana scorsa Sebastian e i suoi amici , ma anche le persone che avevano risposto all’appello lanciato attraverso i social network, avevano ripulito lo Sbarcadero Santa Lucia, non solo dalla parte della spiaggetta e della passerella, ma anche in acqua. In quell’occasione perfino dei turisti stranieri, incuriositi dalla scena, avevano dato una mano ai ragazzi. Questa mattina, quasi al termine degli interventi, il sindaco, Francesco Italia, ha raggiunto i volontari, aiutandoli a raccogliere gli ultimi rifiuti rimasti. Appuntamento alla prossima tappa, perchè l’obiettivo è “plastica zero nel mare di Siracusa”.




Siracusa su Rai Uno, rievocazione storica di “Paesi che vai” da Santa Lucia a Caravaggio

“Paesi che Vai” a Siracusa. Su Rai Uno, questa mattina, in onda il servizio realizzato lo scorso dicembre da Livio Leonardi e dalla sua troupe nel capoluogo. Un viaggio tra i luoghi piu’ importanti della storia di Siracusa, con la rievocazione del martirio di Santa Lucia, l’arte di Caravaggio, con il Seppellimento di Santa Lucia a fare da splendida location ad uno degli interventi di Leonardi. Poi La Latomia del Paradiso, i paesaggi, le eccellenze, prima di spostarsi a Modica, per parlare del celebre cioccolato della provincia ragusana. Non sono mancati riferimenti alle catacombe di San Giovanni, con la piu’ antica epigrafe cristiana di Siracusa e la prima testimonianza del culto di Santa Lucia, risalente alla prima metà del quinto secolo, e ovviamente le catacombe di Santa Lucia. Al Sepolcro, la statua opera di Gregorio Tedeschi, che raffigura, in marmo bianco, la martire siracusana. Quei tre giorni in cui la statua trasudò, per proteggere il popolo, poi  il terribile terremoto di Messina,” che fece scatenare un vero e proprio tsunami a Siracusa e la statua di Santa Lucia, in processione, che fece ritirare le acque”. La costa di Siracusa, “universo ancora tutto da scoprire”. Le telecamere di Rai Uno hanno registrato le immagini poi montate e mandate in onda questa mattina lo scorso dicembre, nei giorni delle celebrazioni in onore della Patrona, Santa Lucia. “Paesi che vai” ha fatto tappa anche a Portopalo, “più a sud di Tunisi”, e a Marzamemi.




Siracusa. “Turismo in crescita fino al 2024”: in consiglio comunale dati e proposte

Sembra destinato ad un incremento il turismo a Siracusa. Questo direbbero i dati raccolti dagli operatori del settore degli albergatori, attraverso il Centro Studi istituito, e che saranno presentati ufficialmente domani mattina alle 10,30 in consiglio comunale. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione e per lanciare e condividere proposte per la promozione del territorio. Il principale obiettivo rimane quello della destagionalizzazione. Potenzialmente, fino al 2024, il turismo verso Siracusa potrebbe restare in crescita. Basilare rimane, per gli albergatori, un confronto tra le associazioni di categoria e il consiglio comunale.L’argomento è stato sottoposto all’attenzione dell’assise cittadina da un gruppo di consiglieri, primo firmatario Michele Buonomo, che si sono fatti portavoce degli operatori del settore.

 




Scoperto finto circolo,era una sala giochi: multa da 23 mila euro al titolare

Proseguono serrati i controlli degli Agenti della Polizia di Stato in servizio alla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Siracusa. Dopo l’ultimo provvedimento con cui l’Autorità Giudiziaria ha disposto, a seguito di attività investigativa, il sequestro penale di un noto circolo privato di Siracusa, il Questore, Gabriella Ioppolo, alla luce delle più recenti direttive ministeriali, ha esteso su tutta la provincia il programma di controllo degli esercizi pubblici, dei circoli privati e dei locali destinati ad intrattenimento danzante, passati al setaccio per verificarne la regolarità delle autorizzazioni, il rispetto della normativa antincendio e dei piani di gestione dell’emergenza, la capienza (non potendo essere gli avventori in numero superiore a quello massimo consentito e prescritto dalla licenza) e il rispetto del divieto di vendita e di somministrazione di alcolici ai minori. In questo contesto si colloca la stringente attività investigativa svolta nei confronti di un altro noto circolo privato, questa volta operante in Francofonte che, attraverso il paravento dell’attività ricreativa e culturale, svolgeva una vera e propria attività imprenditoriale di somministrazione di alimenti e bevande alcoliche e di sala giochi senza le prescritte autorizzazioni di polizia. Dai mirati controlli eseguiti dal personale della Squadra Amministrativa della Questura, con la collaborazione dei colleghi del Commissariato di Lentini, sarebbe emerso, infatti, un quadro di abusivismo imprenditoriale dissimulato dal vecchio espediente del circolo privato, attraverso l’utilizzo di un locale con accesso sulla pubblica via alla stessa stregua di un’attività per la somministrazione al pubblico ma in totale mancanza dei relativi requisiti previsti dalle norme amministrative. Un escamotage, quello scoperto dagli agenti, per fare profitto attraverso la maschera dell’ente senza fine di lucro a grave danno delle associazioni no profit serie.
“Il rispetto della legalità”, afferma il Questore, “passa dall’imprescindibile necessità che chi vuole fare business debba avviare un’impresa pagando tutti gli oneri dovuti, non potendosi in alcun modo giustificare i soliti furbi che si mascherano dietro il volto nobile dell’associazionismo per godere di sgravi fiscali che non competono. Sul mercato tutti devono rispettare le regole”.
Il titolare del circolo privato in questione è stato così sanzionato per un ammontare complessivo di 23.000 euro e denunciato all’Autorità Giudiziaria per non essere nemmeno in possesso della prescritta tabella dei giochi proibiti.




Avola. Tentata rapina a una cartoleria: arrestato 50enne

Nel corso della giornata di ieri, ad Avola, i Carabinieri del locale Comando Stazione, hanno arrestato  Salvatore Bianca, 50enne di Noto, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in ottemperanza all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Tribunale di Siracusa. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, è stato arrestato per aver commesso, agli inizi di questo mese, una tentata rapina ai danni di una cartoleria d Avola, nonché per i reati di porto strumenti atti ad offendere e di evasione dagli arresti domiciliari. Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Buccheri. Gemellaggio tra l’istituto Valle dell’Anapo e una scuola piemontese: “Il viaggio del rispetto”

Un gemellaggio tra due scuole, una di Buccheri, l’altra della provincia di Novara. Gli istituti “Valle dell’Anapo” e “San Giulio”  uniti dal progetto “Il viaggio del rispetto”. Un incontro che ha fatto seguito ai contatti dello scorso ottobre tra le dirigenti scolastiche Daniela Frittitta e Daniela Bagarotti. Le due scuole, quella siciliana e quella piemontese, si sono unite grazie al docente Alessio Miceli, trait d’union dell’intesa, e con il sostegno senza riserve di tutti i docenti.
In mezzo, un viaggio di quasi 1.500 km, che ha condotto a Buccheri gli studenti di altri due piccoli centri della provincia novarese, San Maurizio d’Opaglio e Orta San Giulio. “Il viaggio del rispetto” (questo il titolo del progetto) ha fatto sì che queste tre realtà si confrontassero non solo sul reciproco patrimonio
commerciale, turistico e naturale, ma anche su un tema trasversale e attualissimo: il rispetto della legalità e la lotta a tutte quelle forme di criminalità che cercano di sopprimerla. La mafia, particolarmente. Per questo sono stati letti e condivisi brani da “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia, “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando e “Da che parte stare” di Alberto Melis.
Brani che hanno ispirato riflessioni personali degli alunni, testimonianze per nulla banali di una “bella gioventù” che ha tanto da dire e da offrire. All’incontro, che si è aperto con uno scambio di libri tra le due
scuole, ha preso parte anche il sindaco, Alessandro Caiazzo, che, dopo avere messo in luce la valenza storica e la produttività economica del territorio di Buccheri, ha sottolineato quanto oggi sia importante
perseguire l’insegnamento della storia, in modo da formare una coscienza giovanile critica e responsabile nei confronti degli eventi, spesso tragici e dolorosi, che segnano la nostra società.
Molto toccante è stato il momento successivo alla lettura dei pensieri degli alunni, quando sulle note della canzone di Fabrizio Moro, “Pensa”, sulle pareti dell’aula magna, con  le foto degli uomini
“onesti e semplici” che hanno combattuto Cosa nostra sacrificando la propria vita. In questo modo si è voluto ricordare chi fossero i protagonisti assoluti dell’incontro, dal momento che ogni anno, il primo giorno di primavera, l’associazione “Libera” ha deciso di celebrare la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Poi, passeggiata attraverso le vie di Buccheri, con l’impegno dei ragazzi del Servizio Civile, e la visita in alcuni dei più importanti edifici , dalla Chiesa di Sant’Antonio Abate alla la Chiesa di Santa Maria Maddalena. Quindi la calorosa accoglienza di Don Marco Ramondetta, presso la Chiesa Madre di Sant’Ambrogio. Nei giorni precedenti, l’incontro con il giornalista Paolo Borrometi, sempre per parlare di legalità e lotta alle mafie.