Siracusa. Italia tra i 600 sindaci a Montecitorio, incontro con il premier Conte

Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia tra i 600 primi cittadini che questa mattina hanno partecipato all’incontro su “Lo Stato dei Beni Comuni” con il premier Conte. Ad aprire l’iniziativa, il Presidente della Camera, Roberto Fico. La seduta è stata trasmessa in diretta su Rai Due. Durante il suo intervento, il sindaco di Siracusa ha parlato dell’esperienza di Siracusa degli ultimi anni e della visione dei “beni comuni come strumento di crescita sociale e sviluppo sociale, baluardo contro egoismo e individualismo. Nell’epoca della condivisione-ha detto Italia- ritrovare il valore della partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica significa costruire fiducia e responsabilità sociale.
Beni comuni- ha aggiunto il primo cittadino di Siracusa- per condividere non solo spazi fisici ma soprattutto quel fragile sistema di valori che costruisce la base per ridurre il solco tra cittadini e amministratori tra persone e decisori pubblici”.




Sequestro impianti, Priolo Servizi: “Realizzate iniziative per contenere le emissioni”

Dopo il sequestro di alcuni impianti della zona industriale, la Priolo Servizi, inserita nell’operazione “no Fly”, coordinata dalla Procura della Repubblica, fa alcune puntualizzazioni. In una nota diffusa in mattinata “segnala di aver realizzato negli ultimi anni una serie di iniziative volte all’eliminazione e contenimento delle emissioni odorigene, nell’ambito di un programma di intervento pluriennale attualmente in corso di esecuzione nonché di essere in attesa, già da tempo, delle conclusioni dell’istruttoria da parte degli enti preposti per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
Vista la natura del provvedimento richiesto, Priolo Servizi continuerà ad assicurare la piena operatività all’interno dello stabilimento multi societario, garantendo l’erogazione dei servizi nel rispetto delle normative vigenti.
Priolo Servizi, in relazione al decreto di sequestro preventivo dell’impianto di trattamento acque di scarico, emesso il 21 febbraio dalla Procura di Siracusa, pur ritenendo di aver sempre operato nel pieno rispetto dei dettami normativi vigenti ed applicabili, in linea con i principi e le regole societarie a tutela della Salute, Sicurezza e Salvaguardia Ambientale, intende ribadire la propria completa disponibilità a collaborare con le autorità preposte”.




Chiusa la strada tra Calabernardo e Lido di Noto: si costruisce la nuova bretella

Chiusura temporanea, dal 25 febbraio per 30 giorni del tratto di strada dall’incrocio per Calabernardo e Lido di Noto. Il provvedimento è legato alla costruzione della bretella di collegamento tra lo svincolo di Noto e la provinciale Noto-Pachino. Durante l’esecuzione dei lavori sarà consentito il transito locale.




Siracusa. Rinasce il centro diurno per disabili Anfass a un anno dallo “sfratto” dell’ex Provincia

L’Anfass rinasce. L’associazione dei familiari dei disabili ha nuovamente il suo centro diurno. Dopo un anno dallo “sfratto” subito dall’ex Provincia, l’associazione guidata da Nando Peretti ha fatto ripartire le attività, affittando dei nuovi locali, in via Forlanini, con alcuni operatori riassunti dopo i licenziamenti che seguirono l’interruzione di un servizio che per numerosi disabili e per famiglie che se ne prendono cura, era ed è indispensabile.
Lo scorso anno, improvvisamente, lo sfratto e l’obbligo di lasciare entro quel marzo i locali precedentemente assegnati. L’equipe di professionisti si ritrovò con un colpo di spugna senza lavoro, visto che una sede alternativa non era stata individuata. Lettere di licenziamento, dunque, per 7 persone. Il problema era legato alle condizioni finanziarie del Libero Consorzio, che non pagava l’affitto dei locali da due anni. Il debito accumulato era di circa 300.000 euro e i proprietari dell’immobile avevano detto basta. Una pagina triste, l’aveva definita Peretti.
L’ ex Provincia Regionale si era rivolta al Comune di Siracusa chiedendo di individuare una struttura di proprietà dell’amministrazione comunale che potesse essere utilizzata dal centro disabili.
Alla fine l’Anfass ha fatto da sè,riuscendo, a fatica, a recuperare le somme necessarie per utilizzare dei nuovi locali, presi in affitto, nella nuova sede di via Forlanini. Non tutti gli operatori sono stati reimpiegati.




Discarica di rifiuti speciali anche pericolosi in contrada Grottone-Carancino: scattano i sigilli

Prosegue l’attività della polizia provinciale per il contrasto all’abbandono indiscriminato di rifiuti nel territorio. Nelle ultime ore, in contrada Grottone–Carancino, al confine territoriale tra i Comuni di Siracusa e Priolo Gargallo, area antistante i Monti Climiti (catena collinare posta a nord-ovest di Siracusa che rientra tra i siti di interesse comunitario della Sicilia) è stata individuata e sottoposta a sequestro preventivo, una vasta area in passato destinata a cava estrattiva mineraria di pietra ed inerti, dall’estensione secondo i rilevi catastali di quasi otto ettari di cui almeno 4000 mq. adibiti a smaltimento illegale di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
All’interno delle cavità artificiale, dove sono presenti numerose incavature e diversi crepacci a forma irregolare, distante dal centro abitato di Belvedere poco più di tre chilometri, a cui si accede percorrendo un sentiero con un varco ricavato lungo il muro a secco che costeggia la strada provinciale n. 25. Ignoti, dopo aver scardinato il lucchetto corazzato che chiudeva la sbarra in ferro del tipo a bandiera, posizionata a tutela del diritto di proprietà, con azioni reiterate nel tempo e l’ausilio di mezzi meccanici, hanno realizzato una “imponente discarica abusiva” dove sono stati smaltiti ingenti cumuli di Rifiuti speciali pericolosi: consistenti in centinai tra onduline e serbatoi in eternit, resi friabili dall’usura del tempo o frantumati; pertanto ancora più pericolosi per il rilascio in atmosfera di particelle di amianto; Rifiuti speciali non pericolosi: di granulometria variabile, in parte perfino interrati o viceversa occultati dalla vegetazione spontanea come: scarti di calcinacci, intonaco, miscugli o scorie di cemento e cartongesso, mattoni e piastrelle rotte, materiale lapideo, tondini in ferro, residui di tubi corrugati, tubi passacavi elettrici rigidi in pvc, polistirolo, guaina per edilizia, ritagli in legno, vetro, plastica, porte ed infissi in legno e pneumatici.
RAEE (rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche): computer, monitor, vecchi televisori con schermo a tubo catodico e frigoriferi.
Rifiuti solidi urbani non differenziati: contenuti all’interno di grandi sacchi in plastica, scarti vegetali e beni durevoli d’arredamento, nello specifico divani, sedie e materassi.
Sono in corso ulteriori indagini, al fine di risalire, mediante l’esame dei rifiuti, agli autori del reato.




Operazione “No Fly”: ragioni e conseguenze del sequestro degli impianti

Si chiama Operazione “No Fly”. E’ il risultato delle attività investigative coordinate dalla Procura di Siracusa, scaturite da una serie di esposti e denunce pervenuti, nel tempo, all’ufficio di Procura, alle Forze di Polizia e ad altri organi, a seguito dei quali, un collegio di consulenti tecnici nominati dalla Procura ha accertato la natura inquinante e molesta, sotto il profilo odorigeno, delle immissioni aeree degli stabilimenti di VERSALIS s.p.a. di Priolo e SASOL s.p.a. di Augusta, e dei depuratori TAS di PRIOLO SERVIZI s.c.p.a. di Melilli e IAS s.p.a. di Priolo Gargallo che, pertanto, sono stati sottoposti al sequestro.
I dati di analisi raccolti dai consulenti tecnici hanno, nella sostanza, rilevato:
concentrazioni stabilmente elevate delle sostanze prese in considerazione nei rilevamenti effettuati presso le centraline di San Cusumano, Ciapi e Priolo centro;ripetuti eventi di picchi elevati di concentrazioni delle sostanze prese in considerazione nei rilevamenti effettuati presso le centraline di Melilli, Siracusa e Augusta; mancata utilizzazione delle “migliori tecniche disponibili” da parte dei responsabili degli stabilimenti.
In sintesi, gli stessi consulenti tecnici hanno evidenziato di avere raccolto elementi che “inducono a ritenere che la qualità dell’aria nel territorio interessato si sia fortemente degradata”…… rilevando come “nei comuni di Priolo Gargallo, Augusta e in parte Melilli si registra una qualità dell’aria nettamente inferiore a quella degli altri Comuni della provincia, avuto riguardo ai vari inquinanti presi in considerazione”.
Il provvedimento, di carattere preventivo, prevede il mantenimento della facoltà d’uso degli impianti e, quindi, la continuità di esercizio delle unità in sequestro, previa disponibilità dei gestori a produrre, entro 90 giorni, un programma attuativo per ricondurre nei limiti le emissioni in atmosfera nonché il versamento di una garanzia fideiussoria pari al costo delle opere di adeguamento che dovranno essere completate entro i prossimi 12 mesi.
Le notifiche, con contestuale informazione di garanzia, saranno eseguite nei confronti delle suddette persone giuridiche, nonché di 19 persone fisiche che hanno rivestito incarichi di responsabilità e rappresentanza nelle 4 persone giuridiche attinte dal provvedimento di sequestro
che hanno rivestito incarichi di responsabilità nelle realtà interessate, nell’arco temporale ricompreso fra gennaio 2014 e giugno 2016, periodo nel quale sono stati rilevati valori di immissioni nell’aria poi esaminati dai consulenti tecnici nominati dalla Procura.




Siracusa. Nuovi sequestri di impianti industriali: il precedente nel 2017

Quello operato in queste ore nel polo petrolchimico siracusano non è il primo sequestro di stabilimenti industriali. Lo precede, in ordine di tempo, il sequestro disposto dalla Procura per gli stabilimenti Esso di Augusta e Isab Nord e Isab Sud di Priolo. Anche in quel caso la Procura ipotizzava un peggioramento della qualità dell’aria a seguito di emissioni dagli impianti. Per la restituzione, furono disposte delle prescrizioni per l’adeguamento degli impianti alle norme vigenti, a garanzia della salute pubblica, secondo un preciso cronoprogramma. Alle imprese fu data la possibilità di decidere entro 15 giorni se aderire o meno alle prescrizioni indicate. In entrambi i casi furono accolte le disposizioni. Esso chiese una proroga dei termini stabiliti nella fase di passaggio del controllo agli algerini di Sonatrach, con gli ultimi interventi a cura proprio della nuova proprietà.
Le prescrizioni studiate dal team di esperti chiamati dalla Procura di Siracusa riguardavano in questo caso anche la copertura delle vasche di trattamento, il miglioramento delle coperture dei serbatoi, il controllo dei vapori da camini e il loro monitoraggio. Tutto per ridurre sensibilmente le emissioni di sostanze odorigene in atmsofera. Nell’ambito dello stesso procedimento otto persone furono messe sotto indagine con l’accusa di inquinamento ambientale .colposo.




Siracusa. Angelo De Simone, chiesta l’archiviazione. La madre:”Chi sa, parli”

“Se qualcuno vuole davvero aiutarci a far sì che la verità venga fuori, ci faccia sapere anche in modo anonimo qualcosa di utile per le indagini”. A tre anni dalla morte di Angelo De Simone,trovato impiccato nella sua abitazione, la madre, Patrizia Ninelli, lancia un nuovo accorato appello. Lo fa attraverso la pagina Facebook “Verità per Angelo De Simone”, aperta all’indomani della morte,avvenuta in circostanze ritenute misteriose, del giovane siracusano. Angelo De Simone aveva 27 anni, sfegatato tifoso del Siracusa, e nessuno aveva il minimo dubbio sulla sua grande voglia di vivere. Si pensò in un primo momento, ad un suicidio. Poi una serie di conti che non tornavano, perizie che sembravano dire altro; l’ipotesi dell’omicidio. Ma le indagini non hanno mai fatto alcun passo avanti concreto, tanto che si torna a ipotizzare l’archiviazione (nuovamente richiesta). Proprio quello che i familiari di Angelo De Simone vorrebbero evitare. Rivendicano il diritto di sapere perchè quel giovane pieno di vitalità è morto ed escludono in assoluto l’idea che possa essersi trattato di un gesto estremo. La madre lo dice a chiare lettere.
“Se c’è stata una lite, un qualsiasi motivo anche se per voi può sembrare insignificante-il suo appello- a noi potrebbe tornare utile per poter far luce sulla morte assurda e misteriosa di Angelo(che non si è suicidato e nessuno comunque mi potrà convincere del contrario). Potete contattare noi o il nostro avvocato, David Buscemi, anche anonimamente. In ogni caso noi non abbiamo intenzione di fermarci”. Sulla richiesta di archiviazione, la madre di Angelo esprime tutta la sua amarezza. “Potrei anche dire molte cose -scrive in un altro dei suoi pensieri affidati alla pagina dedicata al figlio- ma preferisco continuare a stare in silenzio e cercare in qualche modo di agire e non arrendermi.Anche se il mio sole si è spento e non sorgerà mai più, non smetterò mai di combattere. Non penso di chiedere la luna, ma solo verità e giustizia. Continuate pure a dormire sonni tranquilli voi-sembra riferirsi a chi è eventualmente responsabile della morte di Angelo- ma tenete in mente che non avete ancora vinto”. Angelo De Simone ha lasciato un figlio, un bimbo che da tre anni- fa notare la madre del piccolo, Chiara Zito- “non festeggia più il suo compleanno con il suo papà e che quando spegne la sua candelina ha occhi spenti, tre anni che non ride e gioca con suo papà e fare tutto ciò che un bambino di 7 anni dovrebbe fare e questo ancora senza capirne il motivo”.




Siracusa. Antichi mestieri, addio al maestro pasticcere Eugenio Marciante

Un altro pezzo di storia siracusana che scompare. E’ venuto a mancare Eugenio Marciante, dell’omonima pasticceria di corso Timoleonte. Maestro pasticcere, era figlio di Filippo, il primo a portare a Siracusa le macchine per il caffè espresso. Il bar Marciante è a lungo stato ritrovo di sportivi e tifosi del Siracusa Calcio negli che furono ed oggi tanti di loro lo ricordano con affetto.




Siracusa. Droga nelle prese elettriche e nei secchi di pittura: ancora sequestri e arresti

Ancora sequestri di stupefacenti a Siracusa. Prosegue l’attività antidroga avviata dalla polizia in quelle che sono ritenute le principali piazze di spaccio. Due episodi sono degni di nota tra i risultati ottenuti nelle ultime ore dagli investigatori,che già nei giorni scorsi hanno sequestrato significative quantità di stuupefacenti. Arrestato un uomo di 53 anni, Marcello Deuscit. In casa sua, rinvenuti circa 400 grammi di hashish e 650 euro in banconote di cario taglio. L’arresto è scattato in flagranza di reato. L’uomo avrebbe nascosto nella sua cucina, all’interno di una cavità ampliata, occultata dietro una presa elettrica, 4 panetti di hashish (del peso complessivo di grammi 350) ed un bilancino di precisione.
Successivamente, all’interno del ripostiglio, gli agenti hanno rinvenuto 5 stecche di marijuana confezionate con alluminio (del peso complessivo di grammi 27) e 9 stecche di hashish, occultate all’interno di una busta di carta (del peso complessivo di grammi 40). Nella parete attrezzata della cucina, un barattolo di metallo contenente grammi 13 di marijuana e grammi 3.75 di hashish all’interno di una custodia di rullino fotografico. Nell’armadio della camera da letto, all’interno di una tasca di una giacca, venivano rinvenuti 650euro in banconote di vario taglio.
Gli sono stati concessi i domiciliari.
Denunciato dalla Squadra Mobile un altro uomo di 59 anni, residente a Siracusa e già noto alle forze di polizia, sempre per detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente.
In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare, gli agenti hanno rinvenuto all’interno di un secchio per la pittura posto nel sottoscala, una confezione termosaldata contenente grammi 9 di cocaina, 1 busta di plastica contenente 17 dosi di cocaina (suddivisa in singole confezioni termosaldate del peso complessivo lordo di grammi 8), 1 pezzo di hashish del peso lordo di grammi 4.63 e 2 bilancini di precisione.