Floridia vuole un "pezzo" di Siracusa: "Pronti a chiedere il referendum"

Floridia vuole un “pezzo” di Siracusa. Il consiglio comunale ha approvato, ieri pomeriggio, all’unanimità una proposta presentata da Marco Cianci di “Progresso e Civiltà”, secondo cui parte del territorio di competenza del capoluogo spetterebbe, invece, per una serie di ragioni a Floridia. Dopo il “si” del consiglio comunale, un funzionario dovrà redigere un progetto e avviare un tavolo tecnico di concertazione con il Comune di Siracusa perchè si arrivi alla variazione territoriale proposta. Nel dettaglio, le zone che Floridia chiede di annettere al proprio territorio di competenza sono : Finaiti, Serra Regina, Muraglia di Miele, una parte della strada Giustiniani, una parte della zona Mortellito ed una parte della zona Monasteri. L’intenzione è quella di andare avanti, anche nel caso in cui Siracusa non dovesse rispondere positivamente alla proposta. Lo rende evidente Marco Cianci, quando spiega che “qualora il Comune di Siracusa non fosse interessato alla condivisione del progetto, sarà avviata una raccolta firme tra coloro i quali risiedono nelle zone interessate come prescrive la legge regionale 30 del 2000. Successivamente si invierà il tutto all’Assessorato Regionale Enti Locali che dovrà indire un referendum tra i residenti dei territori interessati alla variazione, senza coinvolgere l’intera cittadinanza di entrambi i Comuni. È una iniziativa ambiziosa-conclude il consigliere- attesa da tempo da coloro i quali vivono e risiedono in dette zone”. Un percorso pressochè analogo a quello a lungo tentato da Cassibile e Belvedere per ottenere, in quel caso, l’autonomia rispetto al Comune di Siracusa. 




Siracusa. Bando periferie, dibattito in consiglio con i deputati: "Possibili ricorsi"

“Progetti esecutivi presentati nel rispetto dei tempi e possibili ricorsi alla Corte costituzionali e al Tar contro la decisione del Governo, da parte dell’Anci e dei singoli Comuni”.Questo, in sintesi, il quadro fornito dal vice sindaco, Giovanni Randazzo durante il suo intervento in consiglio comunale, nel corso della seduta dedicata alla vicenda “Bando periferie”, il programma di riqualificazione urbana che destina a Siracusa 13 milioni di euro della Presidenza del Consiglio dei ministri. Ieri sera, adunanza aperta, con l’intervento della deputazione regionale e nazionale siracusana. Presenti i parlamentari Paolo Ficara e Stefania Prestigiacomo e il deputato regionale Stefano Zito, oltre al presidente del Cenaco di via Tisa, Franco Veneziano.
La discussione è stata incentrata su una richiesta di comunicazioni urgenti rivolta all’amministrazione comunale e partita dalla notizia della sospensione fino al 2020 dei fondi destinati al “Bando”, decisione che colpirebbe, tra gli altri, il piano di riqualificazione dell’intera area della vie Tisia e Pitia attesa da anni. I 10 sottoscrittori del documento (primo firmatario Salvatore Castagnino, che ha tenuto la relazione iniziale) chiedevano notizie e risposte certe, partendo dal dubbio che l’amministrazione comunale non avesse seguito l’iter previsto nei tempi giusti.
“Dopo avere assistito a 5 anni proclami – si legge nell’istanza – si chiede se il progetto è corredato da tutti i pareri necessari per accedere ai finanziamenti e se lo stesso risponda al requisito di progetto esecutivo necessario per accedere al finanziamento tanto decantato sotto campagna elettorale” quando, secondo Castagnino, il candidato sindaco Francesco Italia non ha detto la verità. Randazzo ha chiarito la posizione del Comune ribadendo che i progetti esecutivi sono stati presentati secondo i tempi previsti.




Siracusa. Piano di dimensionamento scolastico 2019/2020: "Via Grotticelle all'Archimede"

Una serie di rivendicazioni da parte delle scuole, un atto di indirizzo della giunta comunale che, in sostanza, cambia solo qualche aspetto rispetto ad oggi.L’esecutivo retto dal sindaco, Francesco Italia ha ipotizzato un  piano di dimensionamento scolastico 2019/2020 che si basa sul mantenimento dell’autonomia scolastica per gli istituti comprensivi Chindemi e Martoglio, a rischio per il numero degli iscritti che non raggiunge quota 600, l’aggregazione del plesso di via Grotticelle all’istituto comprensivo Archimede, vicino territorialmente e la conferma di tutte le altre sedi con la relativa distribuzione.

Nel caso della richiesta di mantenimento dell’autonomia scolastica per la scuola Chindemi, la ragione sarebbe legata al fatto che i lavori all’edificio di via Temistocle, che ospita le aule, sono durati 25 mesi e hanno comportato l’impossibilità di usare i locali e, di conseguenza, la migrazione degli studenti. Un problema che, una nota del dirigente scolastico, si è adesso risolto, con la prospettiva di tornare, in poche tornate di iscrizione, ai numeri precedenti. Per la scuola “Martoglio”, la vicenda diventa più complessa e ha anche a che fare con il contesto cittadino in cui la scuola si trova. Secondo la dirigenza scolastica, negare l’autonomia per qualche iscrizione in meno rispetto alle 600 richieste, potrebbe aumentare a dismisura il fenomeno della dispersione scolastica, già particolarmente sentito in quell’area periferica della città. Richiesta, inoltre (ma la giunta non fa alcun riferimento a questo aspetto nel suo atto di indirizzo) la modifica del nome della scuola (che susciterebbe “in alcune famiglie una percezione negativa”). Resta il malcontento per la questione Archia. La scuola ha chiesto l’assegnazione dell’intero plesso scolastico, mettendo fine alla gestione in “condominio” con l’istituto comprensivo “Giaracà”, che dal canto suo chiedeva, invece il mantenimento del plesso centrale di via Gela per l’Infanzia e la Primaria e via Asbesta per la secondaria di primo grado, oltre all’accorpamento di via Augusta, per Infanzia e Primaria (attualmente di competenza della Martoglio). La sede di via Necropoli Grotticelle sarebbe stata richiesta anche dall’istituto comprensivo Paolo Ortsi, oltre a via di Villa Ortisi e via Svizzera.




Siracusa. Sicurezza nella zona industriale, primo test per il Piano Operativo Cancelli

Primo test di verifica del Piano Operativo Cancelli, il “Poc”, strumento adottato di recente nella zona industriale. Il prefetto, Giuseppe Castaldo, ha convocato i rappresentanti del Libero Consorzio Comunale, dei Comuni di Siracusa, Augusta, Priolo Gargallo e Melilli, delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Stradale, delle Capitanerie di Porto/Guardie Costiere di Siracusa e Augusta, del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, dell’Azienda Sanitaria Provinciale, del S.U.E.S. 118, dell’A.R.P.A., della R.F.I. ed del Gestore della ISAB S.r.l. – Raffineria ISAB Impianti Sud.
Il POC costituisce parte integrante ed essenziale del più generale Piano di Emergenza Esterna di Area (PEEA) per gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante del polo petrolchimico di Siracusa – Priolo Gargallo – Melilli – Augusta e prevede l’attività di blocco della circolazione stradale, con l’indicazione della viabilità alternativa, e di quella ferroviaria in caso di incidente al polo petrolchimico.
Svolta un’esercitazione con la modalità “Discussion based” – Livello A per posti di comando (tipo “Table Top”) . Questo ha consentito il confronto sulle procedure di intervento dei singoli enti e strutture facenti parte del Sistema provinciale di Protezione Civile in caso di attivazione simulata di un “Gruppo cancelli”, disposto dal Prefetto in relazione ad uno degli scenari incidentali previsti dal PEEA e comunicato dal Gestore dello stabilimento interessato dall’evento. Nel corso dell’esercitazione sono stati, così, virtualmente attivati i cancelli 1, 2, 3, 4, 5, 8, 11, 12 Sud (8 stradali) e Fs 01, 02 e 00 (3 ferroviari).Per il monitoraggio delle condizioni di sicurezza degli operatori impegnati nei presidi dei cancelli attivati, è stato previsto l’invio virtuale della squadra Nbcr del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco per il rilievo delle concentrazioni in prossimità dei varchi.Il prefetto, Giuseppe Castaldo ha sottolineato l’importanza della pianificazione e dell’esercitazione nonché delle attività di informazione alla popolazione da parte delle amministrazioni comunali.




Siracusa. Taglia sugli sporcaccioni: "500 euro per le foto di chi abbandona rifiuti"

Una “taglia”, 550 euro a chi fornisce prove e foto degli “sporcaccioni” che deturpano la Borgata abbandonando in maniera indiscriminata i loro rifiuti ad ogni angolo e lungo parecchi marciapiedi della zona, creando uno scenario indecoroso e pericoloso dal punto di vista igienico-sanitario. Non è una provocazione, ma una reale iniziativa, tiene a precisare Giuseppe Giganti. Consulente del lavoro, ha proprio alla Borgata il proprio ufficio. “Sono davvero stufo di una situazione che è diventata insostenibile- racconta- Solo per fare un esempio, oggi riceverò un cliente che è un potenziale investitore che intende avviare un’attività a Siracusa. Di certo non sarà il migliore biglietto da visita ritrovarsi circondato da immondizia ovunque”. Giganti racconta di avere già preannunciato l’iniziativa anche al comandante della polizia municipale, Enzo Miccoli. Con il materiale che gli verrà fornito in termini di prove, presenterà regolare denuncia perché chi continua a comportarsi in maniera incivile possa essere perseguito come previsto. “Tolleranza non è più una parola che intendo usare- prosegue Giganti- Un attimo dopo la rimozione dei rifiuti da parte della ditta che gestisce il servizio, qualcuno si affretta a ricreare le varie discariche in giro per il quartiere. Sono stanco, come lo sono tutti coloro i quali ogni giorno si ritrovano a dover fronteggiare tutti i disagi legati al comportamento ingiustificabile e vergognosi di alcuni”. Giganti non è nuovo a iniziative di questo tipo. Nel 2015 mise a disposizione 500 euro per chi fotografava chi abbandonava amianto alla Borgata.




Siracusa. "Si" alla vendita dei prodotti agricoli e trasformati da azienda a consumatore

La vendita diretta dei prodotti agricoli e trasformati è legge. Il disegno, che vede come cofirmataria la deputata regionale Rossana Cannata, è stato approvato dall’Ars, dopo il precedente passaggio in Commissione Attività Produttive.
“La norma amplia il raggio d’azione dell’imprenditore agricolo – spiega la parlamentare  regionale- e gli consente
non solo di esercitare attività legate alla produzione, ma anche di vendere i propri prodotti all’interno
dell’azienda agricola, oltre che su aree pubbliche e attraverso l’e-commerce.”
“Finalmente – conclude la deputata – anche la Sicilia si adegua alla normativa nazionale, con questa
nuova legge che risponde alle esigenze delle piccole e medie imprese, in modo tale che queste ultime
possano avere il giusto spazio nella filiera distributiva e consentire nel contempo una maggiore
valorizzazione delle eccellenze tipiche loca




Siracusa. Da edificio confiscato alla Mafia a centro per giovani da reinserire

Un immobile confiscato alla Mafia, in via Bainsizza, diventerà un centro servizi destinato a giovani in uscita da circuiti penali o di deviazione, che diventeranno artigiani e in quell’edificio lavoreranno e venderanno prodotti tipici locali. E’ il progetto “La Tela di Aracne”, che il Comune è pronto a realizzare attraverso il Pon Legalità 2014/2020 che, con l’Asse 3, prevede anche iniziative per favorire l’inclusione sociale attraverso il recupero di beni confiscati alle mafie. L’immobile individuato in via Bainsizza è stato assegnato al Comune nel 2015. Secondo quanto previsto, il progetto avrà una duplice valenza: da una parte il recupero di giovani da reinserire nel circuito lavorativo e sociale sano, dall’altra la salvaguardia e promozione di prodotti artigianali tipici della tradizione locale. L’amministrazione comunale avrà l’onere della manutenzione e della gestione della struttura per i 5 anni successivi alla conclusione del progetto, che teoricamente potrebbe, in seguito, “camminare” da solo, come attività imprenditoriale. Per avviare la prima fase, il Comune predisporrà una gara ad evidenza pubblica, come specificato in una delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta retta dal sindaco, Francesco Italia




Eurobirdwatch 2018, iniziative della Lipu alle saline di Priolo e Punta Cugno

Due giornate dedicate al birdwatching, con quattro gare a premi e la raccolta dati per un grande censimento degli uccelli selvatici in Europa. Si svolgerà sabato 6 e domenica 7 ottobre la nuova edizione dell’Eurobirdwatch, il più importante evento dedicato al birdwatching in Europa e organizzato da BirdLife Europa con il coordinamento di Natur&ëmwelt – BirdLife Lussemburgo. Le iniziative, aperte al pubblico, si terranno nelle 25 oasi e riserve gestite sul territorio nazionale e in altre aree naturalistiche scelte dai volontari delle sezioni della Lipu per la presenza di uccelli selvatici, come zone umide, fiumi, zone costiere o foreste.Grazie all’ausilio dello staff e dei volontari della Lipu, i partecipanti potranno imparare a riconoscere gli uccelli, dagli aironi ai rapaci come il falco di palude e l’albanella reale, e poi pettirossi, fringuelli e luì piccoli: in tutto circa 200 specie, tra nidificanti, erranti o in migrazione. Tra le specie di rilievo e le rarità sarà possibile osservare il fenicottero, l’aquila di bonelli (in Sicilia), la spatola o la moretta tabaccata.Quella di quest’anno sarà un’edizione storica, essendo il 25esimo anniversario di questo evento. In provincia di Siracusa l’evento è organizzato dalla R.N.O. Saline di Priolo- Lipu Ente gestore e dalla Sezione Lipu Di Siracusa.Il pomeriggio di sabato 6 ottobre 2018, alle ore 15:00 all’ingresso presso l’ingresso della riserva, sarà dedicato ad una visita guidata all’interno dell’area protetta delle Saline di Priolo e nella vicina Penisola Magnisi al fine di conoscere e contare gli uccelli presenti nella zona umida. Un ottimo momento per vedere come la situazione può cambiare nel giro di poco con l’arrivo di nuovi animali o la partenza di altri. Mentre, alle ore 09.30 di domenica 7 ottobre 2018, l’appuntamento è alle Saline del Mulinello (Punta Cugno), Augusta. L’attività è in collaborazione con le sezioni di Augusta di Legambiente e Italia Nostra guidate rispettivamente da Enzo Parisi e Jessica Di Venuta. Sarà un momento particolare e delicato poiché insieme daremo provocatoriamente. Domenica sarà una sorta di scaramantico saluto e una manifestazione per chiedere agli Enti competenti, Ministero dell’Ambiente, Regione Siciliana- Assessorato Territorio e Ambiente e Amministrazione Comunale, di rendersi parte attiva per impedire la perdita di questo nostro patrimonio naturale e ambientale e per giungere presto a quel provvedimento di tutela chiesto a gran voce dalle associazioni e dai cittadini.




Siracusa. "Sinergie con i nuovi investitori della zona industriale", mozione di Costantino

“Sviluppare sinergie con i nuovi investitori della zona industriale, creando una sorta di “via della Seta” da cui far scaturire importanti risvolti occupazionali e partendo alla ridefinizione del Sin, sito di interesse nazionale”. La proposta è contenuta in una mozione presentata al consiglio comunale da Salvatore Costantino del gruppo Democratici per Siracusa. Il punto di partenza è il timore che i cambiamenti nella zona industriale possano avere ripercussioni serie nel settore occupazionale. L’idea è quella di coinvolgere l’amministrazione comunale per “trovare soluzioni concrete, oppure -fa presente il consigliere- si rischia di tagliare fuori dal mercato del lavoro una fetta consistente di popolazione, con tutto quello che ne deriva in termini di sostenibilità sociale e di sviluppo. Primo passo, interagire fattivamente con le realtà imprenditoriali presenti nel nostro territorio. Occorre avviare un percorso condiviso con le altre parti sociali: associazioni di categoria, sindacati, Confindustria, federmanager e tutti gli attori in campo”. Costantino ricorda che “la zona industriale genera il 50 per cento del Pil, il prodotto interno lordo, dell’intera provincia di Siracusa, e nel caso della sola Lukoil occupa oltre mille dipendenti diretti, senza considerare le imprese dell’intero indotto coinvolte direttamente”. La deduzione è che “il polo industriale resta un bene prezioso da tutelare come bene dell’intera comunità. Come tale abbiamo il dovere di impegnarci a trovare soluzioni per superare le difficoltà che sta attraversando l’intera filiera, senza non rassegnarci al progressivo spegnimento della zona industriale che paradossalmente è in antitesi con l’arrivo di nuovi investitori”.
A tal proposito Costantino torna su un argomento che le imprese  hanno evidenziato come criticità, i SIN  e le  ZES.  <Il Sito d’Interesse Nazionale – aree sottoposte a tutela ambientale e quindi a vincoli – venne perimetrato a dismisura o se vogliamo su parametri che oggi non sono più validi. I vincoli escludono o limitano le  Zone Economiche Speciali – avverte Costantino – col rischio di vedere escluse zone consistenti  del nostro territorio dai contributi ma soprattutto dalle agevolazione fiscali. In altre parole le aziende che potrebbero avere quei vantaggi rischiano di essere escluse e quindi meno competitivi, riducendo la loro capacità occupazionale>.
Il suggerimento è quindi <che il Comune di Siracusa, congiuntamente ad altri Enti, dovrà presentare una nuova definizione dell’area del SIN, poiché ambiente e sviluppo sono complementari l’uno dell’altro>.
I dati sono significativi: oggi il SIN ha una estensione di circa 6mila ettari, e di questi quasi il 40% ricade nella zona industriale. Ettari caratterizzati dalla presenza dalle industrie. Dalle attività di caratterizzazione ambientali, fatte dal ministero dell’ambiente, è emerso che una buona parte dei suoli non è contaminato, e per la parte contaminata sono stati avviati i piani di bonifica a carico delle industrie. Per il restante 60% (dei 6mila ettari), di proprietà pubblica è stata effettuata la caratterizzazione solo in minima parte , per circa un quinto della superficie. Da questi dati si evidenzia come spesso si colpiscono le sole imprese invece di sostenerle  perché tornino a investire e non andare via. Quest’ultimo caso sarebbe un danno economico incalcolabile per la città>.




Siracusa. Ondata di maltempo: disagi e incidenti stradali in città e in autostrada

Permane fino alla mezzanotte di oggi l’allerta meteo arancione diramato ieri dalla Protezione Civile Regionale. Dalla scorsa notte, l’ondata di maltempo si è abbattuta sull’intera provincia, con precipitazioni, anche intense pressochè ovunque. La situazione non desta particolare preoccupazione, tanto da non rendere necessarie misure e provvedimenti. Scuole, dunque, regolarmente aperte. Problemi lungo le strade, a causa del manto stradale reso viscido dalla pioggia. Sarebbe questa la causa di un incidente stradale che si è verificato questa mattina all’altezza dello svincolo di Augusta dell’autostrada Siracusa-Catania, per fortuna senza gravi conseguenze. Un altro incidente, autonomo, si sarebbe verificato intorno alle 8,30 in viale Teracati, all’altezza della rotatoria che conduce poi in viale Paolo Orsi. In questo caso una donna, alla guida di un’utilitaria, poco prima della curva, avrebbe perso il controllo del mezzo, che avrebbe fatto più volte testacoda, prima di terminare la propria corsa sul marciapiede. Illesa la conducente, che avrebbe subito dopo, ripreso la sua corsa.Secondo i dati Sias, alle 9,45 di questa mattina, le precipitazioni hanno raggiunto i 7, 8 millimetri nella zona di Augusta.