Sversamento di idrocarburi e incendio su motocisterna: esercitazione al porto di Augusta

Esercitazione antincendio, nei giorni scorsi, nel mare del Porto di Augusta. Un intervento della
Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Augusta, che ha organizzato e coordinato l’esercitazione di antincendio, antinquinamento e security che ha visto la partecipazione
di Polizia di Frontiera, Vigili del Fuoco, Autorità di Sistema Portuale ed altri operatori portuali e dei Servizi Tecnico Nautici ancillari del porto di Augusta.
L’attività addestrativa, rientrante in un programma di continua formazione voluto dal Comando
Generale del Corpo delle Capitanerie di porto,ha messo in campo mezzi navali, soccorritori,
squadre antinquinamento ed antincendio allo scopo di testare e mantenere elevato il livello di operatività dei soggetti preposti alla sicurezza marittima e portuale, l’efficienza dei protocolli di intervento e la sinergia tra le diverse componenti istituzionali coinvolte.
Questa la situazione simulata: Sabotatore compromette le casse del carico di una
motocisterna causando lo sversamento di idrocarburo in mare ed un incendio a bordo
La M/C Punta Rossa, messa a disposizione dalla società Maritime Bunker, temporaneamente ormeggiata presso il porto commerciale di Augusta è stata oggetto di
un’esplosione a bordo, verificatasi in corrispondenza di una cisterna carica di gasolio, che ha provocato un incendio in coperta e lo sversamento di idrocarburi in mare.
La Sala Operativa della Guardia Costiera, non appena informata dal Comandante della predetta unità dell’accaduto, ha prontamente assunto la direzione delle operazioni attivando l’intervento del personale del Servizio Operativo, coadiuvato da un ispettore dei Vigili del Fuoco, da personale della Sezione Tecnica e Difesa Portuale, impiegando mezzi navali e terrestri dei locali Vigili del Fuoco, della Polizia di Frontiera, della Società dei Rimorchiatori e di altri operatori portuali che, prontamente, hanno raggiunto l’area dell’incidente per fronteggiare l’evento.Intanto, per la tutela dell’ambiente e la risposta interforze, dalla Sala Operativa sono state coordinate le azioni di spegnimento dell’incendio via mare tramite l’impiego della dipendente motovedetta CP 716 la quale ha assunto il ruolo di unità coordinatrice in area.
Venivano inoltre impiegate l’unita navale dei Vigili del Fuoco VF 1094 ed il rimorchiatore portuale “Citt di Augusta” i quali, azionando i sistemi “Fire Fighting”, estinguevano con rapidità il principio di incendio a bordo.
Successivamente, la nave è stata raggiunta da una squadra dei Vigili del Fuoco la quale, dopo essere salita a bordo ed aver concluso le operazioni di bonifica di eventuali focolai ancora vivi, unitamente all’equipaggio, appurava la matrice dolosa dell’esplosione e dell’incendio, attribuendo tale gesto all’azione di un presunto sabotatore.
Allertato il “Port Facility Security Officer”, questi ha attivato il proprio piano di security ed inviato il team di sicurezza nell’area oggetto dell’esercitazione, che individuava e bloccava un soggetto estraneo all’ambito portuale, consegnandolo successivamente alla Polizia di Frontiera di stanza in porto.
A contenimento e bonifica dello sversamento in mare di idrocarburo è intervenuta la ditta “S.N.A.D.”, concessionaria del servizio antinquinamento dell’area interessata, che ha posizionato le barriere contenitive attorno alla nave “Punta Rossa” ed ha proceduto al recupero del gasolio attraverso l’utilizzo di panne assorbenti.
Al termine delle simulate procedure di recupero dell’inquinante è stata dichiarata la fine
dell’esercitazione, condotta con successo.




Primo Media Education Day, 200 studenti protagonisti dell’iniziativa del Corecom Sicilia

Sono stati poco meno di 200 gli studenti protagonisti del primo Media Education Day, il programma di diffusione di buone pratiche digitali per la navigazione in rete e uso consapevole e responsabile dei social promosso dal Corecom Sicilia, il Comitato Regionale per le Comunicazioni, nell’ambito delle funzioni in materia di web e minori delegate dall’AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
La prima tappa si è svolta all’Istituto Comprensivo “Elio Vittorini”, guidato dalla Dirigente Pinella Giuffrida (presente in videocollegamento da remoto), dove il Presidente del Corecom Sicilia Andrea Peria Giaconia e il Commissario dello stesso organismo Aldo Mantineo, assieme al vicedirigente dell’Istituto Marco Vero hanno incontrato gli alunni delle seconde classi per compiere un “viaggio” attraverso la rete utilizzando le pagine dell’Abbecedario della Media Education, la pubblicazione realizzata dal Corecom Sicilia che attraverso ventuno parole-chiave porta i ragazzi a scoprire e riscoprire aspetti, concetti e termini legati al mondo digitale per una corretta fruizione delle innumerevoli risorse che questo offre.
Il secondo appuntamento ha visto invece protagonisti gli studenti della seconda e della quarta classe del Liceo TRED – Transizione Ecologica e Digitale “Luigi Einaudi” che, a conclusione di un percorso formativo di 14 ore (che per effetto di un’intesa Agcom-Ministerio dell’Istruzione e del Merito confluiscono nel portfolio di Cittadinanza Digitale di ciascun alunno) articolato in sette incontri monotematici, hanno conseguito il Patentino Digitale. Dopo aver superato brillantemente la prova finale, realizzata in modalità digital gaming, i 34 studenti alla presenza della Dirigente Egizia Sipala hanno ricevuto dal Presidente Peria Giaconia e dal Commissario e coordinatore del progetto Mantineo il patentino del Corecom Sicilia che attesta la loro capacità nell’utilizzare rete e social in maniera responsabile e consapevole.




Il comandante del CEFLI in visita al Libero Consorzio: “Nuove alleanze per la sicurezza del territorio”

Visita istituzionale del Generale di Brigata Marcello Giannuzzi, comandante del Cefli, il Centro di Eccellenza della Formazione Logistica Interforze, alla Presidenza del Libero Consorzio Comunale di Siracusa. La visita del generale Giannuzzi al Libero Consorzio Comunale di Siracusa accompagnato dal Colonnello Alessandro Tassi, rientrava nell’ambito di un’iniziativa promossa dal Cavaliere della Repubblica e Disaster Manager Gianni Attard e dal dirigente della Protezione Civile di Priolo Gargallo Stefania Cavaliere.
Il Generale Giannuzzi è stato ricevuto stamane dal Vicepresidente del Libero Consorzio Comunale, Diego Giarratana, che ha fatto gli onori di casa portando i saluti istituzionali del Presidente Michelangelo Giansiracusa, impegnato fuori sede per motivi istituzionali. Nel suo intervento, il vicepresidente Giarratana ha sottolineato “il percorso di rinnovamento e rilancio dell’Ente di area vasta, ribadendo la visione moderna e inclusiva che guida oggi l’azione del Libero Consorzio”. Ha inoltre rimarcato “la centralità del dialogo interistituzionale e la volontà di costruire alleanze strategiche con le Forze Armate e con tutti gli attori del territorio per promuovere lo sviluppo, la sicurezza e la valorizzazione del capitale umano”.
All’incontro ha preso parte anche il Comandante della Polizia Provinciale, Daniel Amato, che, su impulso della Presidenza, ha confermato la piena disponibilità del Corpo nel sostenere le iniziative congiunte.Non si escludono future sinergie “nel segno della cooperazione, del servizio e della crescita condivisa del territorio”.




I fondi della legge Ortigia ‘dirottati’ su opere pubbliche, insorge il Comitato dei residenti

E’ ancora polemica a Siracusa sull’utilizzo di fondi da parte del Comune di Siracusa. Ad esprimere forte preoccupazione è il Comitato Ortigia Cittadinanza Resistente, che parla di “un utilizzo ritenuto improprio dei fondi regionali destinati al recupero degli edifici del centro storico di Ortigia, che l’Amministrazione comunale, motu proprio, ha deciso di impiegare per interventi pubblici di abbellimento e arredo urbano, diversamente dal contributo previsto a favore dei privati”. Dopo il “caso tassa di soggiorno”, sollevato dal consigliere comunale Paolo Cavallaro di Fratelli d’Italia, l’attenzione del comitato si punta adesso sulla Legge Regionale n. 70 del 1976 (e successive modifiche ed integrazioni) “che da quasi cinquant’anni -ricorda Davide Biondini- rappresenta il principale strumento per la rinascita edilizia e la salvaguardia del patrimonio storico di Ortigia, definisce con chiarezza la finalità dei finanziamenti regionali: sostenere il recupero e la conservazione del tessuto edilizio esistente, favorendo la rigenerazione del centro storico da parte dei privati”.
Con una delibera dello scorso maggio, la giunta comunale ha scelto tuttavia di destinare il milione di euro assegnato dalla Regione Siciliana, non per interventi di recupero edilizio privato ma per opere pubbliche. Biondini ricorda “la riqualificazione di Piazza delle Poste (con riduzione dei parcheggi), la creazione di una nuova piazza in Largo della Gancia, lavori di climatizzazione al Palazzo Midiri, l’illuminazione del ponte ciclopedonale e il completamento delle basole di via Salomone”.
Decisione che il comitato dei residenti non approva e che definisce “un pericoloso precedente: risorse destinate per favorire il recupero e la conservazione del patrimonio edilizio privato di Ortigia vengono impiegate per finalità differenti, più legate all’immagine che alla sostanza del recupero degli edifici-l’idea espressa dal portavoce del comitato- A rendere più grave la situazione è la scarsa trasparenza amministrativa: nessun progetto esecutivo, nessuna rendicontazione e nessuna documentazione tecnica è stata fornita dal Comune in risposta alle nostre richieste di accesso civico.La delibera citata appare come un semplice atto di indirizzo politico, privo dei necessari presupposti tecnici e contabili”.
Il comitato ritiene che “l’utilizzo di fondi pubblici vincolati per obiettivi diversi da quelli originariamente previsti non solo solleva fortissimi dubbi di legittimità, ma rischia di configurare un danno erariale, a discapito dell’intera comunità e di chi da molti anni attende ancora il contributo al reale sostegno alla riqualificazione edilizia privata. Ortigia -prosegue Biondini- non ha bisogno di nuovi interventi di facciata, ma di trasparenza, coerenza e rispetto delle regole. Ha bisogno di un’amministrazione che tuteli il suo patrimonio storico e sostenga concretamente, come da legge regionale, chi lo mantiene vivo”.




Priolo. Consegnati gli appartamenti comprati dal Comune:12 alloggi a canone sostenibile

Consegnati, alle famiglie assegnatarie, gli appartamenti acquistati dal Comune di Priolo. Il sindaco Pippo Gianni ha incontrato ieri i cittadini a Palazzo Municipale per la consegna delle chiavi degli immobili.
Le famiglie assegnatarie in possesso dei requisiti richiesti avevano partecipato al bando comunale pubblicato nei mesi scorsi.
“Si tratta di 12 alloggi a canone sostenibile – fa sapere il sindaco Gianni – destinati a cittadini residenti a Priolo, che percepiscono uno stipendio. Il nostro progetto punta a sostenere le famiglie, che avranno un risparmio notevole, anche 300/400 euro al mese, una sorta di contributo straordinario permanente. In questo modo valorizziamo anche il patrimonio edilizio esistente, evitando nuova cementificazione. La nostra idea è di acquistare altre 10/12 case da assegnare ad altrettante famiglie; porteremo nuovamente la proposta in Consiglio comunale, nella speranza che l’opposizione percepisca che stiamo lavorando per i cittadini”.
Soddisfazione è stata espressa dall’ex assessore Tonino Margagliotti, che ha seguito l’intero iter dell’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione comunale. “Questo progetto – ha sottolineato Margagliotti – rappresenta una grande opportunità per i cittadini assegnatari, una risposta concreta alle esigenze abitative locali”. “L’Amministrazione comunale – ha affermato l’assessore alle Politiche Sociali Gipi Marullo, assente ieri per motivi di salute – ha centrato un importante obiettivo. Questa operazione ha un forte valore sociale: consente di dare risposte concrete a famiglie in difficoltà abitativa, promuovendo inclusione, stabilità e coesione nella nostra comunità”. Presenti alla consegna delle chiavi anche il vice sindaco Biamonte e l’assessore Pulvirenti. I cittadini assegnatari, visibilmente emozionati, hanno ringraziato il sindaco Gianni e tutta l’Amministrazione comunale per la grande opportunità.




Via ai Media Education Day nelle scuole,Corecom Sicilia in prima linea per la cittadinanza digitale

Si è svolta questa mattina la prima tappa dei Media Education Day, le giornate promosse dal Corecom Sicilia dedicate alla diffusione delle buone pratiche legate alla navigazione responsabile in rete e all’uso consapevole dei social network.
L’iniziativa, rivolta agli studenti siciliani degli Istituti comprensivi e superiori, ha preso il via da Gela, con un doppio appuntamento che ha coinvolto oltre duecento alunni tra l’Istituto Comprensivo Gela-Butera e il Liceo TRED “Elio Vittorini”.
La mattinata si è aperta con l’incontro dedicato alle seconde classi dell’Istituto comprensivo “Gela-Butera”, diretto dal dirigente scolastico Rocco Trainiti, per la presentazione dell’Abbecedario della Media Education, la pubblicazione realizzata dal Corecom Sicilia e distribuita gratuitamente alle scuole.
Attraverso 21 parole-chiave, l’Abbecedario fornisce ai più giovani strumenti concreti e spunti di riflessione per potenziare le proprie competenze di cittadinanza digitale.
A seguire, protagonisti gli studenti della 4ª classe del Liceo TRED – Transizione ecologica e digitale “Elio Vittorini”, che hanno completato il percorso formativo di 14 ore previsto dal portfolio ministeriale di Cittadinanza Digitale ricevendo, alla presenza della dirigente scolastica Serafina Ciotta,il Patentino Digitale
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato Andrea Peria Giaconia,presidente del Corecom Sicilia– è aiutare i ragazzi a sviluppare una piena consapevolezza dei loro comportamenti digitali. Vivere la rete in modo sicuro, responsabile e critico è oggi una competenza fondamentale di cittadinanza. La grande partecipazione di questa mattina a Gela conferma che la strada intrapresa è quella giusta: la scuola è un alleato decisivo per costruire insieme un ambiente digitale più sano e inclusivo.”
“Con la Media Education – ha aggiunto il commissario del Corecom Sicilia Aldo Mantineo, coordinatore del progetto – vogliamo fornire ai giovani non solo conoscenze tecniche, ma anche strumenti etici e culturali per orientarsi nella società digitale. È un percorso che cresce grazie alla collaborazione con dirigenti e docenti, veri protagonisti di questo cambiamento educativo.”
L’iniziativa rientra nel più ampio programma del Corecom Sicilia a sostegno dell’educazione digitale e della formazione civica in rete, con attività che proseguiranno nei prossimi giorni: mercoledì 12 novembre sarà la volta di Siracusa, dove i Media Education Day proseguiranno con incontri negli istituti “Elio Vittorini” e “Luigi Einaudi”.




Reinserimento di giovani che superano la dipendenza da droga: Ddl all’Ars

Un piano straordinario per offrire una reale possibilità di rinascita ai giovani che hanno superato la dipendenza da sostanze. È questo l’obiettivo del disegno di legge presentato all’Assemblea Regionale Siciliana dal deputato Carlo Auteri, primo firmatario, assieme ai colleghi Pace, Abbate, Giuffrida e Marchetta.
Il provvedimento nasce dalla consapevolezza che la cura dalla dipendenza “non può considerarsi completa senza un vero reinserimento nel tessuto sociale e produttivo. Troppo spesso, infatti, i giovani che riescono a portare a termine un percorso di disintossicazione si trovano a dover affrontare un nuovo ostacolo: la difficoltà di essere accettati dal mondo del lavoro. Una barriera che alimenta marginalità, stigma e, in molti casi, il rischio di ricadute”.
“Chi ha avuto il coraggio e la forza di uscire dal tunnel della dipendenza – afferma Auteri – non può essere lasciato solo nel momento più delicato, quello del ritorno alla vita normale. Questa legge vuole costruire un ponte tra il percorso terapeutico e il mondo del lavoro, offrendo strumenti concreti e dignità a chi ha scelto di ricominciare”.
Il disegno di legge prevede un insieme di misure volte a incentivare l’assunzione di giovani tra i 18 e i 40 anni che abbiano completato con successo un percorso di recupero in strutture accreditate. Le imprese che decideranno di accoglierli potranno beneficiare di sgravi contributivi e crediti d’imposta, ma anche di percorsi di tutoraggio e formazione dedicati, in collaborazione con i Ser.T. e con la rete regionale sulle dipendenze. Allo stesso tempo, la norma sostiene la creazione e l’ampliamento delle strutture di riabilitazione attraverso contributi a fondo perduto, con l’obiettivo di ridurre la migrazione sanitaria e garantire un sistema territoriale più efficiente.
Per Auteri, si tratta di un passo avanti che dà piena attuazione alla legge regionale 26/2024, che ha istituito il sistema integrato di prevenzione, cura e inclusione sociale in materia di dipendenze. Il nuovo disegno di legge ne rappresenta un’estensione operativa, capace di trasformare la riabilitazione in una vera opportunità di reinserimento.
“Il recupero non deve fermarsi alla disintossicazione – sottolinea Auteri – ma proseguire con l’inclusione lavorativa, che è la chiave per restituire autonomia, fiducia e prospettiva a chi vuole ricostruirsi una vita. È un investimento sociale, prima ancora che economico, che riduce le recidive, alleggerisce i costi pubblici e restituisce alla comunità cittadini attivi”.
Il piano proposto, spiega ancora il deputato siracusano, è sostenibile sul piano finanziario, in quanto cofinanziabile con il Fondo Sanitario Nazionale e con fondi europei, e perfettamente coerente con le competenze regionali in materia di sanità, politiche sociali e lavoro.
“Dietro ogni dipendenza c’è una persona, una storia e una possibilità di riscatto – conclude Auteri –. La Sicilia deve farsi carico di queste vite non solo con l’assistenza sanitaria, ma con la fiducia. Restituire dignità attraverso il lavoro significa credere davvero nella seconda possibilità, ed è questo il cuore di questa proposta di legge”.




Residui di affissioni abbandonati per strada, Vaccaro (Insieme): “Non un caso, avviare verifiche”

Cumuli di cartacce di dimensioni non trascurabili, residui di vecchie affissioni, abbandonate dietro o comunque nei pressi degli impianti ad ogni cambio di “quindicina”. Questa l’amara scoperta fatta dal consigliere comunale del gruppo “Insieme”, Ciccio Vaccaro, semplicemente andando in giro per la città.
“Ho notato questi grossi cumuli di cartacce una prima volta nei pressi degli impianti di cartellonistica di Santa Panagia e inizialmente pensavo fosse un episodio isolato, ma spostandomi per la città ho potuto constatare che fino alla zona Pizzuta gli episodi si moltiplicavano.”
“Appare evidente, anche dalle foto a corredo, che non si tratta più di un singolo caso fortuito ma di una brutta abitudine presa da chi, invece di smaltire correttamente i residui delle vecchie affissioni, ha deciso di velocizzare e semplificare la cosa, danneggiando però l’ambiente e il decoro della nostra città.”
“Ho avvertito e segnalato la cosa alla Polizia Ambientale di Siracusa – conclude Vaccaro – perché non è accettabile che la nostra città venga considerata una pattumiera a cielo aperto, ma qualora gli episodi dovessero continuare, invito l’amministrazione ad effettuare le verifiche del caso e a richiamare la ditta concessionaria del servizio.”




Torrente Cava Graniti, via libera alla messa in sicurezza e alla pulizia dell’alveo

“In fase di avvio l’intervento di messa in sicurezza e pulizia dell’alveo del torrente Cava Graniti di contrada Zacchitta-Stafenna, in territorio di Noto, a seguito dei gravi eventi alluvionali del 25 e 26 ottobre del 2019, quando si registrò anche una vittima, l’agente di Polizia Penitenziaria Giuseppe Cappello”.Ad annunciarlo è il deputato regionale Riccardo Gennuso. “Si tratta di un’opera fondamentale per la tutela del territorio, della prevenzione del rischio idrogeologico e della sicurezza delle persone- prosegue l’esponente di Forza Italia- Questo risultato – prosegue – è frutto di un lungo lavoro di interlocuzione e coordinamento tra gli enti coinvolti. Sono molto contento di essere riuscito a sbloccare l’iter che permetterà l’avvio dei passaggi necessari affinché l’intervento possa partire. Ora, grazie ai fondi stanziati, spetta alla Protezione Civile portarlo avanti. È un segnale concreto di attenzione verso il nostro territorio e verso la sicurezza dei cittadini”.




Riserva Ciane-Saline, potenziati i controlli: appostamenti anche con mezzi civetta

Intensificata l’attività di controllo e monitoraggio ambientale all’interno della Riserva Naturale Orientata Fiume Ciane e Saline di Siracusa. Il Comando di Polizia Provinciale di Siracusa, guidato tenente colonnello Daniel Amato ha dato seguito a quanto disposto dal presidente del Libero Consorzio Comunale Michelangelo Giansiracusa. Tale azione -spiega Amato- si inserisce in un quadro di crescente attenzione istituzionale verso la tutela di questo sito di rilevanza paesaggistica e naturalistica, anche alla luce della recente audizione presso la IV Commissione Territorio e Ambiente dell’Assemblea Regionale Siciliana, promossa dal parlamentare regionale Giuseppe Carta, a seguito della denuncia pubblica del Comitato per i Parchi, rappresentato dall’avvocato Corrado Giuliano. Le attività in corso prevedono, tra le altre attività, pattugliamenti appiedati lungo i percorsi naturalistici e le zone dunali; appostamenti con autovetture d’istituto e mezzi civetta; controlli su veicoli e persone lungo le arterie viarie limitrofe alla Riserva; osservazione diretta delle foci dei fiumi Ciane e Anapo, nonché dei pantani e delle saline. L’obiettivo è garantire il rispetto delle norme vigenti e prevenire comportamenti che possano compromettere l’equilibrio ecologico dell’area, come la navigazione non autorizzata, l’accesso indiscriminato, l’abbandono di rifiuti, o attività venatorie e sportive non compatibili con la tutela ambientale. “Il Comando -spiega Amato- ribadisce il proprio impegno a collaborare con tutte le istituzioni competenti e con le associazioni ambientaliste, affinché venga assicurata una vigilanza efficace e continuativa, nel rispetto della biodiversità e dell’identità storica e naturale della Riserva”.