Solo auto elettriche per spostarsi nello stabilimento Sasol: "Svolta ecosostenibile"

Solo auto elettriche per spostarsi nello stabilimento Sasol. E’ la decisione della fabbrica chimica. Per alimentare i veicoli che si muovono nel sito Sasol Italy di Augusta viene sfruttata l’energia prodotta dallo stabilimento. Si tratta del risultato del progetto “Fai un pieno di energia!”, grazie al quale sono arrivate le prime tre auto elettriche E-UP Volkswagen. Entro un anno, secondo quanto annuncia l’azienda,  il numero di auto salirà a circa quaranta, sostituendo così l’intero parco autovetture dello stabilimento augustano. Le auto potranno essere usate anche all’esterno. Ognuna ha un’autonomia di circa 250 chilometri e può essere ricaricata in una delle 15 colonnine dislocate nell’area . L’energia è prodotta dall’impianto di cogenerazione di energia elettrica. Soddisfatto il vice presidente Operations e Direttore del sito di Augusta, Sergio Corso. “Sasol- commenta- si fa pioniera di un forte cambiamento non solo dal punto di vista della sostenibilità ambientale, ma anche culturale. Il nuovo parco auto ad emissioni zero si inserisce nel solco dell’impegno costante nei confronti del territorio, confermato proprio dai numeri: gli impianti Sasol, certifica l’Arpa Sicilia, impattano solo per l’uno per cento rispetto all’intera area industriale del siracusano”.

Anche in questo progetto, l’attenzione di Sasol non si è limitata al solo stabilimento, ma a tutta la collettività. Altre due colonnine multipresa sono infatti già state installate all’esterno del sito, a disposizione di chi debba acquistare energia per ricaricare la propria auto elettrica.

“Essere i primi a sostituire tutte le tradizionali vetture a benzina con auto full electric – conclude il Managing Director Sasol Italy, l’Ing. Filippo Carletti – ci rende consapevoli e orgogliosi promotori di un cambiamento che speriamo possa avere ampia diffusione, sia all’interno del nostro stabilimento, sia su tutto il territorio”.




Siracusa. Appello dell'Asp: "Prima delle ferie, donate il vostro sangue per scongiurare emergenze"

Che in estate cali il numero delle donazioni di sangue è purtroppo un dato di fatto. “L’esigenza è, tuttavia, uguale tutti i mesi dell’anno. Interventi chirurgici, incidenti stradali, patologie croniche, importanti emorragie contano sulla generosità dei donatori”.
A lanciare l’appello è il direttore generale facente funzioni dell’Asp di Siracusa Anselmo Madeddu che stamane ha dato l’esempio recandosi al Centro Trasfusionale dell’ospedale Umberto primo di Siracusa e si è sottoposto al prelievo.
“Prima di andare in ferie o al rientro – è l’appello di Anselmo Madeddu – ricordatevi di compiere questo gesto che è fondamentale per la vita degli altri. Non si può abbassare la guardia, come purtroppo accade nel periodo estivo, e tutti dobbiamo contribuire a rendere autosufficienti i Centri Trasfusionali garantendo la disponibilità di sacche di sangue in tutti i mesi dell’anno. Ringrazio la stampa che ci aiuta a sensibilizzare fortemente i cittadini nei confronti della donazione volontaria e periodica del sangue e dei suoi emocomponenti, i donatori tradizionali, quanti decidono per la prima volta di sottoporsi alla donazione rispondendo al nostro appello, le associazioni impegnate costantemente in un servizio volontario di così grande rilevanza. Ricordiamoci che in ogni momento qualcuno ha bisogno di sangue, non facciamo mancare il nostro aiuto. Donare è semplice, basta rivolgersi con fiducia e tranquillità alle associazioni presenti nel territorio o ai servizi trasfusionali degli ospedali per accertare l’idoneità e fare questo grande gesto di altruismo e solidarietà”.
“Il rispetto della periodicità della terapia trasfusionale per le persone talassemiche e la risposta efficace alle richieste in urgenza sono di prioritaria importanza per le strutture sanitarie, specie durante il periodo estivo” -sottolinea il direttore della Struttura Trasfusionale aziendale Dario Genovese – “abbiamo, in questi ultimi giorni, sollecitato le associazioni dei volontari a potenziare il servizio di chiamata-convocazione dei donatori, in particolar modo quelli di gruppo 0 Rh positivo e negativo ed abbiamo rivolto l’invito ad incrementare le giornate di raccolta nelle Unità di raccolta associative, presenti sul territorio provinciale”.
Circa sessanta donazioni giornaliere sono necessarie per soddisfare il fabbisogno di terapia trasfusionale richiesta all’azienda sanitaria. Nei giorni scorsi, su sollecitazione delle associazioni dei donatori, il ministro dell’Interno ha rivolto ai prefetti l’invito a promuovere interventi volti a sensibilizzare i giovani verso i temi della solidarietà e del dono e per realizzare progetti finalizzati a coinvolgere il territorio. Per effettuare la donazione, nel caso dei donatori già periodici, o per verificare la idoneità, nel caso si volesse donare per la prima volta, ci si può recare presso le Unità di raccolta ospedaliere di Augusta, Avola, Lentini e Siracusa, o nelle unità di raccolta associative.




Siracusa. Restauro della Chiesa del Cimitero: dalla Regione 73 mila euro al Comune

Circa 73 mila euro per la Chiesa del Cimitero, sottoposta a restauro. Il Dipartimento regionale della Protezione Civile ha proceduto a liquidare al Comune di Siracusa, per i lavori di consolidamento dell’edificio, l’importo complessivo di 73 mila euro relativo al 3° ed ultimo “sal”, stato di avanzamento lavori, nonché per il pagamento degli oneri per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto e il rimborso degli oneri di conferimento in discarica. Lo comunica Vincenzo Vinciullo.Il costo totale era di 500 mila euro, fondi provenienti dalla rimodulazione dei fondi della legge 433 per la Ricostruzione post sisma del ’90. La vicenda si conclude a 11 anni dalla concessione del primo finanziamento.




Siracusa. Festival del Teatro Greco, oltre 137 mila spettatori per la stagione più lunga

Si conferma la rassegna più partecipata d’Italia. Il Festival del Teatro Greco ha attirato quest’anno oltre 137 mila spettatori, numeri leggermente inferiori rispetto alla stagione record dell’anno scorso. Un anno importante il 2018 per la Fondazione Inda, con la scelta di allungare la durata della stagione e con sei produzioni e due eventi unici con Andrea Camilleri e Alessandro Baricco e la riproposizione, per la prima volta, di uno spettacolo già allestito nella stagione precedente. In 56 serate- questi i numeri definitivi- sono stati 137.152 gli spettatori.  Resta alto  il numero degli studenti che hanno assistito agli spettacoli classici con 31 mila ragazzi presenti nei giorni della rassegna. “Ripetere il risultato eccezionale del 2017 era un obiettivo ambizioso ma ci siamo riusciti confermando che le potenzialità dell’attività teatrale dell’INDA sono cresciute. Portare in teatro sei produzioni ha richiesto uno sforzo straordinario reso possibile dalle capacità e dalla dedizione dei dipendenti, delle maestranze, degli artisti, dei collaboratori e di tutti coloro che hanno sostenuto la Fondazione nel conseguimento di risultato – ha dichiarato il consigliere delegato dell’Inda Pier Francesco Pinelli -. L’Inda si sta affermando sempre di più in Italia come un’istituzione culturale leader, con competenze scientifiche organizzative e produttive di altissima qualità. Abbiamo lavorato duramente, siamo soddisfatti della risposta del pubblico e della critica e siamo convinti di avere aperto, anche nel 2018, nuovi percorsi che permetteranno alla Fondazione di crescere ulteriormente nei prossimi anni”.




Noto. "Il cannolo di ricotta dietro la porta", frasi criptate per gestire lo spaccio:12 indagati

Avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di 12 persone. La notifica, ieri, al termine di un’articolata  attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa. Gli agenti del commissariato di Noto hanno denunciato i 12,  alcuni dei quali già noti alle forze di polizia, in quanto in concorso tra loro, in tempi diversi ed in esecuzione del medesimo disegno criminoso, detenevano ai fini della cessione a terzi sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana, con la recidiva reiterata ed infra-quinquennale per diversi di loro. Si tratta di un 40enne, un 41enne, un 33enne, un 28enne, due 27enni, un 29enne, tutti netini, un uomo di 43 anni, di Catania, un 34enne ed un 39enne di Portopalo e ancora un 32enne e un 26enne netini. L’indagine, avviata con la Procura Distrettuale Antimafia di Catania, poi trasmigrata a quella ordinaria di Siracusa , espletata dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Noto e supportata da attività tecnica di intercettazione sia telefonica che ambientale, ha permesso  di acquisire riscontri oggettivi e ritenuti inequivocabili a carico dei 12 soggetti gravitanti nel settore dello spaccio di stupefacenti. Più nel dettaglio, nell’ottobre 2010, personale di Polizia dipendente, ha appreso della proficua attività di spaccio di droga da parte di due cognati, per cui si avvalevano di giovani pusher che erano soliti frequentare luoghi di concentramento giovanile .I sospetti sono stati confermati da attività di appostamento, osservazione e pedinamento. Zona di spaccio, piazza Mazzini e il centro storico, nei pressi di corso Vittorio Emanuele, nonchè sul sagrato della Basilica del S.S Salvatore. Ricostruiti legami con la mala catanese, per la compravendita di droga. Circa 10 i sequestri di stupefacente effettuati in sequenza dal personale di Polizia, tra il 2010 ed il 2012, oltre ad alcuni deferimenti in stato di arresto e di libertà, in riscontro all’attività di detenzione finalizzata allo spaccio sia di marijuana (per complessivi grammi 250,00) che di hashish (per complessivi grammi 110) destinata ai più giovani. Nelle conversazioni telefoniche, nel corso delle quali vengono concordati i numerosi appuntamenti tra gli indagati e gli assuntori di droga, gli interlocutori utilizzavano volutamente un linguaggio criptico finalizzato ad eludere i controlli delle forze di Polizia del tipo “Portami i jeans”…. “L’hai portati i documenti?”…”Vai a prender due schede”…Il cannolo di ricotta fammelo trovare dietro la porta”…Il Cornetto e le chiavi della camera sono tra la persiana e la porta bianca “Sto andando a Catania a prendermi un caffè…Se dobbiamo giocare alla play station devi prendere il joystik”. Tra tutti emerge la figura di M.R. quale vero e proprio organizzatore e controllore dell’attività di spaccio e di C.G. , noto pregiudicato netino vicino al clan Trigila come acclarato in altre indagini di Polizia attualmente ristretto presso la casa circondariale di Cavadonna, che M.G. chiama con altro nome fittizio, segno di familiarità dovuta a pregressi accordi, dei fratelli A., questi ultimi di Portopalo con numerosi precedenti penali per reati contro la persona ed il patrimonio nonché di G.E., tra tutti il più accorto nelle conversazioni con gli altri indagati utilizzando sempre utenze cellulari intestate a persone non direttamente riconducibili a lui. Nella giornata di ieri, pertanto, gli indagati convocati in Commissariato, venivano deferiti per i reati di detenzione ai fin i di spaccio di stupefacenti come disposto dall’Autorità giudiziaria competente con la notifica degli avvisi conclusione indagini, stante il lasso di tempo trascorso. Per alcuni, la notifica è avvenuta in carcere, dove si trovano detenuti per altre vicende sempre legate allo spaccio.




Palazzolo. Maremonti invasa dai rifiuti, nessuno interviene: sindaco e assessore ripuliscono la strada

“Nessuno interviene sulla Maremonti, la ripuliamo noi”. Il sindaco di Palazzolo, Salvatore Gallo e l’assessore all’Ambiente, Sebastiano Giordano erano stanchi di attendere che l’importante arteria venisse ripulita dalle sterpaglie che, dai lati della carreggiata, continuavano a debordare, con una serie di conseguenze. Martedì mattina hanno deciso di rimboccarsi le maniche personalmente, hanno indossato guanti e abbigliamento comodo e, con l’esperta in Politiche Energetiche, Economia circolare e Buone Pratiche,  Carmela Spada e un operaio del servizio di Nettezza urbana,  hanno pulito alcuni tratti. Non solo un’azione dimostrativa, come si potrebbe supporre. Non soltanto, insomma una protesta eclatante per attirare l’attenzione sul problema, ma un vero e proprio intervento, durato quasi due ore, con la raccolta di bottiglie in plastica e di vetro, lattine, pneumatici, scarpe e rifiuti di ogni genere. Nei giorni scorsi il sindaco aveva lanciato un appello alle istituzioni di competenza perchè oltre alla rimozione delle erbacce, si provvedesse alla rimozione dei rifiuti abbandonati, anche per evitare che, per i turisti che in questo periodo visitano i comuni della zona montana, il biglietto da visita fosse poco edificante per l’immagine del territorio.  “In una terra come la Sicilia – ha sottolineato il sindaco – a vocazione turistica non è pensabile che ci sia uno scenario del genere. I cittadini che sporcano vanno puniti, ma gli enti devono controllare e rimuovere l’immondizia dove è presente, non possono fare finta di nulla”. Per l’assessore Giordano si tratta chiaramente di un esempio di inciviltà. “Sono persone che non amano la Sicilia – ha detto Giordano – in poco tempo abbiamo riempito il camioncino di tantissimi rifiuti e questo non è normale. Serve buon senso e amare il nostro territorio”. Per l’esperta in Politiche energetiche Carmela Spada occorre innanzitutto dare un buon esempio. “E’ una situazione che va attenzionata dalle istituzioni – ha affermato Spada – L’impegno a far rispettare la cosa pubblica parte innanzitutto da noi cittadini. Ma le istituzioni devono fare la loro parte”.

 




Siracusa. Furto nella canonica della Chiesa di San Paolo, sorpreso e arrestato 17enne

Si introduce nella canonica della Chiesa di San Paolo Apostolo e si impossessa delle monete, per 40 euro in totale. Erano le 2 della scorsa notte quando gli agenti delle Volanti sono intervenuti. Al giovane, un minore di 17 anni, è stato anche sequestrato un grosso coltello da cucina, utilizzato per forzare la porta della canonica e per impossessarsi del denaro, di un bracciale in oro, di un orologio e di un portafoglio da uomo contenente moneta straniera. La refurtiva è stata, successivamente, riconsegnata al legittimo proprietario. Addosso al ragazzino, rinvenuti anche 1, 3 grammi di marijuana. Segnalato, dunque, all’autorità amminsitrativa.




Siracusa. Emergenza incendi, i consiglieri del M5S: "Il Comune faccia rispettare le ordinanze"

“La Sicilia, il sole caldo, il mare, i paesaggi bucolici. La Sicilia che brucia, per il caldo e per il fuoco”. I consiglieri comunali Silvia Russoniello, Ivan Rosano e Claudio Nasca affrontano il tema dell’emergenza incendi, che si è riproposto anche quest’anno, nonostante leggi e ordinanze in vigore.  “Pericolo invisibile-  lo definiscono i consiglieri pentastellati- che distrugge flora e fauna, che depaupera la natura, che consuma infiniti ettari di vegetazione.Le cause naturali che possono scatenare un incendio boschivo sono estremamente rare. I roghi, quando non dipendono da irresponsabilità o da distrazione, sono quasi tutti dolosi, appiccati con l’intenzione di radere al suolo la vegetazione. In parte si spiegano con la tradizione agropastorale che considera il fuoco un mezzo per procurarsi nuovo pascolo o per rigenerare la fertilità del terreno, sicuramente il dato fattuale più sincero e grave è connesso ad altre note cause. Nel 2017 -proseguono- c’è stato un boom di arresti per crimini contro l’ambiente. Il dato sembra confermarsi per il 2018. Al fenomeno degli incendi dolosi l’Italia è storicamente vulnerabile nonostante negli ultimi anni abbia provato ad aumentare le difese. Fondamentali sono le campagne di sensibilizzazione connesse ad una miglior organizzazione dell’apparato antincendio della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco e delle Regioni, i loro interventi celeri e mirati spesso evitano il peggio, ma non bastano”. Poi un’ulteriore considerazione. “Gli strumenti principali per frenare la devastazione delle aree protette-ricordano Russoniello, Rosano e Nasca- restano l’applicazione delle leggi, in modo cogente ed imperativo, per evitare la speculazione sulle aree incendiate, attraverso il rafforzamento dei divieti e l’istituzione del catasto regionale delle aree attraversate dal fuoco. Nonostante ciò, il fenomeno degli incendi boschivi resta una terribile piaga per il nostro Paese. Questo è quanto sta accadendo in Sicilia ed in particolare nella provincia Aretusea, vittima di questo crimine. Belvedere, così come altre zone di Siracusa, continuano ad ardere. Solo lo scorso anno un terribile incendio ha devastato il versante sud, quest’anno è toccato pure al versante nord. Nei giorni scorsi un vasto fronte di fuoco ha letteralmente assediato il quartiere siracusano distruggendo un patrimonio vegetale e faunistico non indifferente e causando danni anche ad abitazioni e infrastrutture civili pubbliche e private. Un tempo, quegli stessi ettari di vegetazione oggi andati in fumo, erano vissuti, venivano puliti e curati, in quanto fonte di sostentamento o di svago per le famiglie; adesso sono solo terreni quasi del tutto abbandonati, divenuti ricettacolo di rifiuti di vario genere, con alberi e arbusti quasi sempre non sfrondati a dovere”. Partono, infine, delle chiare sollecitazioni. “A fronte di quanto descritto e come diretta conseguenza dello stesso- concludono i consiglieri del Movimento 5 Stelle-  basta un mix fatto da una giornata di grande caldo e forte vento per dare il via alla generazione di incendi, che se non presi in tempo provocano l’annientamento del nostro patrimonio naturalistico, oltre ad attentare alla salute dei cittadini.Tutto brucia, continua a bruciare, in modo irreversibile e immodificabile. Urge intervento serio.Squadre di Vigili del fuoco, Volontari della Protezione Civile, Forze dell’ordine, seppur dotati di limitati mezzi, predispongono quanto in loro dovere per salvaguardare il patrimonio vegetativo e faunistico, per tutelare la salubrità dell’ambiente e la salute dei cittadini, pur tuttavia, lo scenario che viene fuori è quello dell’emergenza mista a incredulità e paura.Ed inoltre, non si può sottacere circa la tragedia che si è consumata in questi giorni nelle campagne siracusane, parecchi poveri cani indifesi, legati ad alberi ed arsi vivi. Vittime annunciate di una situazione preoccupante già conosciuta da cittadini ed istituzioni.Appare doveroso individuare criticità e responsabilità”. Il Meetup 5 stelle di Siracusa, al fine di porre fine a questa preoccupante situazione, insiste sui seguenti punti: “L’amministrazione comunale deve far rispettare le ordinanze che obbligano i proprietari dei terreni soggetti al fenomeno del “rogo facile” a potare gli alberi e a procedere alla diserbatura dei terreni di loro proprietà. È di massima urgenza dotare i Vigili del fuoco, le Forze dell’ordine e le Associazioni di volontariato di adeguati mezzi per fronteggiare disastri di tali e gravi portate. È necessario agire alla fonte del problema. Pertanto, si auspica un celere intervento dell’amministrazione comunale di concerto con quella regionale, allo scopo di ridurre ed arginare il gravoso fenomeno degli incendi. Adottare procedure ad hoc così come per legge, al fine di circoscrivere codesto status emergenziale, attraverso l’applicazione di quanto disposto dalla normativa speciale di riferimento, provando ad attuare politiche volte alla tutela del nostro patrimonio boschivo e faunistico, magari per il tramite della predisposizione di strumenti per riavvicinare i cittadini alla terra, con incentivi e sussidi adeguati, valorizzando quei terreni che potrebbero ridiventare fonte di lavoro e, quindi, di reddito per i tanti disoccupati del territorio”.




Siracusa. Bonus Bebè, mille euro per i nuovi nati: pubblicato l'avviso

Via libera al Bonus Bebè 2018. Il Comune è pronto a raccogliere le istanze. Le famiglie meno abbienti con bimbi nati nel corso di quest’anno potranno ottenere un contributo “una tantum” per far fronte alle spese che la nascita di un figlio comporta. Un avviso firmato dal sindaco, Francesco Italia e dall’assessore alle Pari Opportunità sociali, Alessandra Furnari e reperibile attraverso l’Albo Pretorio entra nel dettaglio delle modalità di ottenimento della somma. Per i nati nel primo semestre del 2018 la scadenza per presentare istanza è il 14 settembre prossimo. Per i bimbi nati, invece,nella seconda parte dell’anno, sarà necessario presentare la propria richiesta entro il 15 gennaio 2019. Gli ammessi saranno 127 su base regionale. I requisiti saranno valutati a cura dell’assessorato regionale della Famiglia, che provvederà alla stesura della relativa graduatoria. I criteri riguarderanno il reddito Isee e il numero di componenti del nucleo familiare. A parità di requisiti, farà fede l’ordine cronologico di nascita.




Cambio al vertice della Tenenza di Noto: Giulia Facciorusso il nuovo comandante

E’ la tenente Giulia Facciorusso il nuovo comandante della Tenenza di Noto della Guardia di Finanza. Ieri mattina, l’insediamento alla presenza del comandante provinciale, il colonnello Antonino Spampinato, e di una rappresentanza di Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri del Reparto, all’interno del chiostro della caserma “Nuvoletti”. Passaggio di consegne tra il capitano Federico Vanni e il nuovo comandante. Un’occasione anche per tracciare un bilancio dell’attività svolta dal 2015 ad oggi.  L’Ufficiale ha 26 anni ed è originaria di Rignano Garganico, in provincia di Foggia. Si è arruolata nel 2011 ed ha frequentato il 111° Corso “Ponte di Perati III” nelle sedi dell’Accademia del Corpo di Bergamo e Roma, conseguendo – al
termine del percorso formativo quinquennale – la laurea specialistica in “Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria” presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Giunge a Noto dopo una prima esperienza operativa maturata alla Sezione Operativa della Compagnia di Avellino e succede nell’incarico al Capitano Federico Vanni, che ha guidato, tra le più importanti indagini, l’operazione Piazza Pulita con cui è stato colpito un clan mafioso operante in provincia nel settore della raccolta dei rifiuti. Altro intervento di rilievo, l’operazione “Capopassero”, che ha portato al sequestro di una vasta area di circa 33.000 metri quadri sulla quale era in corso di realizzazione un imponente villaggio turistico di 52 villette e la denuncia di un soggetto
che, al fine di ottenere la prevista concessione edilizia, aveva presentato una falsa polizza fidejussoria. E ancora  “Prison Break”,. che ha consentito di smascherare un sistema gestito da 7 soggetti, tra cui imprenditori e responsabili di vari Enti, che si appropriavano indebitamente di beni appartenenti alla Casa di reclusione di Noto. Vanni andrà ad assumere in
Toscana l’incarico di Comandante della Compagnia di Arezzo.