Siracusa. Beni fagocitati dal cemento, Morreale: "Megara Hyblea divorata da raffineria e cementeria: ecco la vera storia"

Beni naturalistici e archeologici fagocitati dal cemento. Natura Sicula, guidata da Fabio Morreale, ne ha contati diversi in provincia di Siracusa. Sguardo puntato in questo caso su Megara Hyblaea, l’area archeologica di Augusta “soffocata a nord dalla raffineria Esso e a sud dalla cementeria.  Ha il destino -fa notare Morreale- di una colonia greca alla quale sono state distrutte, negli ultimi 70 anni, le sue necropoli. Fondata da coloni megaresi nell’ultimo quarto dell’VIII sec. a.C. sul pianoro, affacciato sul porto di Augusta, fra i fiumi Cantera a nord e S. Cusmano a sud, Megara Hyblaea oggi possiamo visitarla solo nel suo abitato ma non alle necropoli, finite impietosamente sotto le ruspe e il cemento delle vicine industrie”. Gli scavi archeologici dell’abitato, condotti con criteri scientifici, hanno avuto inizio nel 1948, (missione dell’Ecole Francaise di Roma), e sono tuttora in corso. “In quegli anni -prosegue Morreale- nella stessa area iniziarono a impiantarsi le industrie e la Soprintendenza, allora diretta da Luigi Bernabò Brea, ebbe grandi difficoltà per riuscire a salvaguardare il sito. Purtroppo, non si riuscirono a salvare le necropoli.Fra il 1889 e il 1892 l’archeologo Paolo Orsi aveva scavato la necropoli occidentale, mettendo in luce più di un migliaio di sepolture datate dal VII al VI sec. a.C.Ma negli anni fra il 1951 e il 1953, sulla necropoli settentrionale iniziarono i lavori per la costruzione della raffineria RASIOM (oggi ESSO), costruita con i rottami dismessi e obsoleti di una raffineria proveniente dal Texas. “Le ruspe della Esso -protesta il rappresentante di Natura Sicula- non si fermarono neanche quando portarono alla luce la Kuorotrophos, la statua della Dea madre che allatta due gemelli (VI sec. a.C.): per timore che la scoperta potesse ostacolare l’avanzamento dei lavori, fu distrutta con il martello pneumatico in 936 frammenti. Gli archeologi della Soprintendenza, scoperto l’infame gesto, raccolsero ogni pezzo e riassemblarono la statua, esponendola da allora al museo archeologico di Siracusa. Stessa sorte toccò alla necropoli meridionale, dove negli stessi anni venne impiantata la Cementeria (oggi Buzzi/Unicem). Intanto intorno alla metà degli anni ’50 la Soprintendenza impose i vincoli, convalidati poi con Decreto del Presidente della Regione Siciliana negli anni ’60, ma questo non impedì alla Cementeria di continuare ad ampliare ulteriormente i propri impianti negli anni ’70″. Poi la cementeria. ”  Negli anni ’70-racconta Morreale- i proprietari della Cementeria misero a disposizione delle somme per effettuare lo scavo della necropoli (che tuttavia non fu condotto integralmente su tutta l’area, per cui parte della necropoli giace ancora sotto l’impianto!). Non era un regalo né un atto disinteressato: all’epoca era già vigente il vincolo ma la Soprintendenza accettò il compromesso e gli scavi furono condotti sempre dai francesi. Fu così che i sarcofagi e le grandi tombe a blocchi furono smontati e trasportati presso le mura arcaiche (all’ingresso del sito) dove ancora oggi si trovano. Pare che provengano da Megara Hyblaea anche alcuni sarcofagi e tombe riposizionate nell’area dell’anfiteatro romano di Siracusa (quindi totalmente decontestualizzate). Indubbiamente molto è andato distrutto e i dati persi per sempre”-




Turco Costruzioni, niente stipendio: lavoratori in sciopero

A pochi giorni dalla precedente protesta , i lavoratori della Turco Costruzioni incrociamo ancora le braccia. Davanti alle portinerie dell’Eni-Versalis stamani, nuova mobilitazione . Nessuna risposta concreta è emersa dal summit in Confindustria venerdì pomeriggio. I lavoratori restano in attesa di due mensilità arretrate. Pochi mesi fa il primo grido d’allarme per il costante ritardo sullo stipendio rispetto ai tempi previsti dal contratto, il mancato rispetto degli accordi sul pagamento di 1/6 della gratifica natalizia erogata dalla Cassa Edile ed erogazioni di festivi e differenze sulla Cig per un totale medio di 2.000 euro per i 55 operai, risolto con le spettanze erogate a fine gennaio. Ma distanza di poco più di due mesi la protesta si è riproposta con due ore di manifestazione davanti alla portineria del Polo Industriale poiché gli stipendi degli ultimi due mesi non sono ancora stati erogati dall’azienda, nonostante la richiesta di incontro da oltre venti giorni, per la quale gli stessi lavoratori e le organizzazioni sindacali non hanno ancora avuto risposta. Gli stessi, inoltre, rivendicano anche il mancato pagamento della quota cassa edile per la tredicesima.
“Nulla di fatto da Confindustria. Siamo consapevoli di essere di fronte a una vertenza probabilmente non eclatante, in relazione alla dilagante disoccupazione, specialmente nel settore edile – avevano osservato poco tempo fa i segretari generale di Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL, Saveria Corallo, Paolo Gallo e Salvo Carnevale – ma a volte è necessario far valere princìpi che una volta erano considerati sacri: certezza del salario su cui si costruiscono le economie familiari e rispetto del contratto in tutte le sue articolazioni. A questo bisogna aggiungere un interrogativo di primaria importanza: ma se non vi è certezza di salario nemmeno per chi lavora per conto dalla prima azienda dello Stato (Eni), da chi dobbiamo aspettarci la normalità? Probabilmente il sistema degli appalti in questa zona industriale, già largamente contestato un miliardo di volte dalle organizzazioni sindacali, forse troppo timidamente, deve essere rivisto integralmente”. “Anche i nostri figli hanno diritto di mangiare”, si legge in uno dei cartelli affissi davanti all’ingresso delle portinerie, simbolo di un malcontento oramai diffuso e che sembra non trovare ancora una soluzione definitiva.

 




Ad Augusta la Fanfara dei carabinieri: concerto al Palajonio

Concerto della Fanfara Mercoledì sera al Palajonio. Alle 19, all’interno del centro sportivo , l’importante evento musicale 19,00 del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”. L’esibizione, aperta alla cittadinanza, rientra nell’ambito delle iniziative legate  alla giornata dell’Unità d’Italia e al 50° anniversario della fondazione della Sezione Nazionale Carabinieri di Augusta.
La Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, è stata istituita nel novembre del 1993 e ripete i fasti del “Corpo musicanti” fondato il 3 agosto 1860 e inserito nell’ambito dei “Carabinieri Reali di Sicilia”. È costituita da 35 elementi provenienti da complessi musicali o diplomati presso Conservatori italiani, tutti Carabinieri che svolgono anche normale servizio d’istituto. Il suo repertorio, oltre alla musica militare, comprende moltissimi brani di autori che vanno dall’ottocento ai giorni nostri, alcuni dei quali saranno interpretati questa sera. Dalla fondazione, ha svolto un’intensa attività esterna, proiettata nell’Italia meridionale e soprattutto in Sicilia.
Le Fanfare, comuni a tutti gli eserciti europei, hanno radici antichissime che risalgono alla funzione pratica dell’antica musica militare: trasmettere i segnali di comando e le cadenze di marcia sul campo di battaglia. L’iniziale dotazione di soli ottoni e percussioni, che risale alle Legioni romane, ha mantenuto immutata la sua struttura fino alla fine del settecento. In seguito, la potenzialità di esecuzione è aumentata con l’aggiunta dei legni, che hanno conferito una duttilità impossibile alle formazioni originarie. Nella prima metà dell’ottocento fu raggiunta la completezza tonale, grazie all’introduzione del basso, strumento dalla voce tanto grave e potente da fornire una base unificante, e del sassofono, che ha consentito di aumentare l’estensione timbrica. L’aumento dell’organico consentì di ampliare il repertorio: e nell’ottocento molte musiche sinfoniche furono trascritte per banda e fanfara, contribuendo a diffondere l’opera presso il grande pubblico.
Il concerto è reso possibile grazie alla concordante visione di quest’Arma, dell’Amministrazione Comunale di Augusta e della locale Raffineria Esso che, condividendo gli obiettivi istituzionali dell’iniziativa, rivolta a tutta la cittadinanza e dal carattere di diffusione della legalità, ne hanno permesso la realizzazione.

 




Avola. Calci e pugni alla porta dell'ex: arrestato presunto stalker

Da quando la compagna l’aveva lasciato, in più occasioni l’avrebbe raggiunta in casa soaventandola. Ieri, l’episodio che è culminato dell’arresto per atti persecutori.  Andrea Pace, avolese di 24 anni, avrebbe inveito contro l’ex compagna, prendendo a calci la porta della sua abitazione . La donna, terrorizzata, ha chiesto l”intervento dei carabinieri .Quando i militari sono arrivati davanti l’appartamento, il presunto stalker avrebbe opposto resistenza, nel tentativo di sottrarsi  controllo è procurando lesioni a un carabiniere. È stato posto ai domiciliari.

 




Usano carta di credito smarrita e svuotano il conto del titolare: tre denunciati

Spese al supermercato, ricariche telefoniche e tutto quello che occorreva loro. In tre avrebbero usato una carta di credito smarrita per effettuare i loro acquisti in libertà, fino a quanto non sono stati smascherati e denunciati dalla polizia del commissariato di Lentini. La denuncia era partita dal titolare della carta di credito, per via degli addebiti registrati dopo lo smarrimento della carta, che risale al 25 marzo scorso. Per indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento sono stati denunciate tre persone di 39, 45 e 63 anni, originarie rispettivamente dell’Equador, del Perù (una donna) e della provincia di Crotone, tutti residenti a Milano.




Siracusa. Tangenti al Comune, processo "Stes": colpo di scena

Da parte lesa a imputati. Il processo relativo alle presunte tangenti versate dai soci dell’impresa Stes ad alcuni dirigenti comunali subisce una virata. I soci della cooperativa che si occupa di manutenzioni avevano denunciato di aver pagato tangenti per poter lavorare per conto del Comune. Non solo denaro, ma anche opere di ristrutturazione di abitazioni private, assunzioni, regalie, salvo ricevere poi il benservito attraverso una gara segnalata come anomala. Coinvolti cinque dirigenti comunali. Il Pm Marco Dragonetti ha chiesto al gup Anna Pappalardo la trasmissione degli atti in Procura per contestare ai soci Stes l’induzione indebita, stesso reato che il pm ha chiesto di attribuire ai dirigenti comunali, derubricando il reato dall’iniziale concussione. Un unico contesto, insomma, quello che il pubblico ministero vede nell’intera vicenda, da entrambe le parti. Intanto la dirigente Loredana Caligiore e il funzionario Rosario Pisana hanno chiesto il rito abbreviato. Il Pm ha chiesto l’assoluzione della Caligiore e la condanna ad un anno per Pisana, per cui la difesa ha chiesto, invece, l’assoluzione perchè il fatto non sussiste. Rito ordinario per gli altri imputati. Chiesto il rinvio a giudizio per il dirigente Natale Borgione e per i funzionari Sebastiano Reale e Sergio Russo. Anche in questo caso i legali hanno, invece, chiesto il non luogo a procedere perchè i fatti non sussistono e in subordine per prescrizione.




Veicoli elettrici, Avola si dota di colonnine di ricarica: intesa tra Comune ed Enel

Colonnine di ricarica per i veicoli elettrici a costo zero. E’ quanto prevede un accordo che il Comune e l’Enel sigleranno nei prossimi giorni, dopo l’incontro dello scorso 28 marzo. Avola potrà contare dunque su una rete di ricarica all’interno del perimetro urbano. Una volta firmato l’accordo, i tecnici della società avvieranno i sopralluoghi, insieme ai rappresentanti del Comune, così da individuare le aree idonee ad ospitare le colonnine. L’amministrazione velocizzerà quanto possibile l’iter, rilasciando autorizzazioni e quanto serve e garantendo che nessun veicolo non in fase di ricarica parcheggi sugli stalli che saranno predisposti. “Abbiamo deliberato in giunta l’accordo con l’Enel – dice il sindaco di Avola, Luca Cannata – e saremo dunque una città che metterà a disposizione degli automobilisti il nuovo sistema di alimentazione elettrico in linea con gli obbiettivi di essere una città green ed ecostenibile”




Siracusa. Crollo delle nascite, -22% in due anni. Sorbello: "Drastica riduzione delle cattedre"

Crollano le nascite, ne risente anche la scuola in provincia. A lanciare l’allarme sono il consigliere comunale e dell’Anci (l’associazione dei comuni italiani), Salvo Sorbello, che si rifà ai dati dello studio della Fondazione Agnelli sull’evoluzione della popolazione scolastica in Italia e le relative implicazioni per le scelte politiche. “I numeri ripropongono con forza il tema del crollo della natalità-ricorda Sorbello-  che deve essere una priorità e che invece viene incredibilmente trascurato. Se nell’intera nazionale da oggi al 2028 si “perderanno” un milione di studenti e sparirà una classe su 10 e non servirà quindi più un professore ogni 13, ancora più drammatici sono i dati relativi alla nostra regione. In Sicilia si registrerà un calo del 9% di alunni nella scuola dell’infanzia, del 13% nella primaria, del 15% nella secondaria di primo grado e del 10% in quella di secondo”. Entrando nel dettaglio della situazione locale, il consigliere dell’Anci parla, di un crollo, in provincia, del 22 per cento dei nati negli ultimi due anni (nel 2017 ,  798 nati, nel 2016 erano 956 e nel 2015, 1029). “Se non si faranno scelte concrete ed efficaci per sostenere le famiglie con figli, aiutare i giovani a trovare un lavoro, frenare l’emigrazione verso il nord ed il resto dell’Europa- fa presente l’ex assessore- l quadro sarà davvero sconfortante per l’intera società siracusana.
Per quanto riguarda la scuola, il calo di 55.000 cattedre previste in Italia inciderà ancora più pesantemente dalle nostre parti: diminuiranno quindi drasticamente le immissioni in ruolo di nuovi docenti- conclude Sorbello- con ripercussioni negative sia sul versante della qualità dell’insegnamento e dell’innovazione della didattica”.




Le dichiarazioni dei redditi dei deputati regionali siracusani: dai 72.000 euro di Gennuso ai 2.000 della Cannata

E’ Pippo Gennuso il più ricco tra i deputati regionali siracusani. Come prevede la legge, sul sito ufficiale dell’Ars sono stati pubblicati i dati reddituali del 2017 di tutti i componenti del parlamento siciliano. Cifre che si riferiscono ai guadagni del 2016. Gennuso, deputato di Popolari e Autonomisti “guida” il gruppo dei 5 siracusani con 72.936 euro. Immediatamente dopo, Stefano Zito del Movimento 5 Stelle, con 70.967 euro (restituisce, come gli altri componenti del suo gruppo  parlamentare parte del guadagno”. Giorgio Pasqua, pentastellato al suo primo mandato, è terzo con  21.531 euro. Chiudono Giovanni Cafeo del Pd e Rossana Cannata di Forza Italia, che hanno guadagnato nel 2016  4.160 euro e 2.157 euro. Il deputato regionale più ricco è Cateno De Luca del Gruppo Misto. La sua dichiarazione dei redditi ammonta a 594.000 euro. “Zero” euro per  le  grilline Elena Pagana e Jose Marano.




Siracusa. Trappola al cimitero, attenti a quelle scale pericolanti: se sali, cadi

Definirle inutilizzabili è tutt’altro che eccessivo. Al cimitero, le scale in uso lungo i corridoi delle palazzine versano in condizioni decisamente precarie. Andrebbero sostituite, immediatamente, perchè mettono seriamente a repentaglio la sicurezza di chi-spesso anziani- sale, per poter mettere un fiore ai propri cari. Le giunture sono corrose, marce, tanto da staccarsi e da compromettere inevitabilmente la stabilità delle scale in ferro (ormai visibilmente arrugginito). Alla direzione del cimitero,  la richiesta di un intervento urgente.

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