Augusta. Port Authority, Andrea Annunziata nuovo presidente. M5S: "Ancora una scelta sbagliata"

Ha ottenuto 27 voti favorevoli in commissione Trasporti della Camera. Ultimo passaggio, quindi, che ha condotto alla nomina del nuovo presidente dell’Autorità Portuale della Sicilia Orientale. Si tratta di Andrea Annunziata. Fortemente critica Maria Marzana, deputata del Movimento 5 Stella, secondo cui la nomina sarebbe inopportuna, anche in considerazione delle polemiche seguite alla scelta di spostare la sede amministrativa della Port Authority a Catania, “scippandola” ad Augusta. “Appelli caduti nel vuoto- ricorda la parlamentare pentastellata- Il presidente scelto, tra l’altro , porta in dote una gestione costellata da una fitta serie di fallimenti gestionali con sperpero di denaro e di progetti finanziati per svariati milioni di euro che ad oggi sono tutti bloccati e sottoposti a sequestro. Ignorate definitivamente le caratteristiche dello scalo di Augusta e la sua centralità lungo le rotte del traffico marittimo internazionale del Mediterraneo nonostante la vigorosa opposizione delle istituzioni locali capeggiate dalla sindaco Cettina Di Pietro”.




Siracusa. "Nessun aumento della Tasi", il chiarimento dell'assessore Scrofani dopo le polemiche

“La Tasi non è stata aumentata, c’è solo la conferma di quanto previsto dalla legge”.L’assessore Scrofani risponde con questo chiarimento alle critiche sollevate dall’opposizione. “Quello dell’opposizione è un argomento privo di fondamento per non dire falso- spiega il componente della giunta Garozzo- Quella che in termini burocratici è definita ‘maggiorazione Tasi’ non è altro che la conferma di quanto previsto già dal 2015 e che la legge impone di sottoporre di anno in anno al voto del consiglio comunale. Rispetto a due anni fa, quando è stata cancellata la tassa sulla prima casa, il Comune – conclude l’assessore Scrofani – raccoglie dalla Tasi 8 milioni di euro in meno e la platea dei contribuenti che ancora la pagano si è ridotta a poche centinaia di persone tra proprietari di abitazioni di lusso o di fabbricati artigianali, professionali e commerciali; il gettito corrispondente è inferiore a 500mila euro. Dunque, nessun aumento della tassa sulla casa che, per altro, non potrebbe neppure esserci visto che la legge di stabilità impone di contenere la pressione tributaria”




Sterilizzazioni gratis per le cagnette a Sortino, iniziativa del Comune contro il randagismo

Un’iniziativa senza precedenti nel territorio e certamente inusuale anche nel resto d’Italia. L’ha adottata il Comune, con una delibera che va incontro alle esigenze dei proprietari di cagnoline che, senza un intervento, rischierebbero di aumentare il bacino di eventuali futuri randagi. L’amministrazione comunale ha deciso di pagare la sterilizzazione al posto dei cittadini, come incentivo a compiere questo passaggio, ritenuto fondamentale nel contrasto al randagismo. In una delibera adottata e già operativa, si individuano contributi differenziati a seconda del reddito Isee. Per cifre inferiori ai 6 mila euro, l’intervento è del tutto gratuito. Per redditi Isee fino ai 12 mila euro, il Comune contribuisce con 50 euro. Per chi ha, infine, un Isee tra i 12 e i 20 mila euro, l’amministrazione ti “regala” 30 euro. Gli altri, pagano per intero. “Sono felice di sapere che il nostro provvedimento è stato particolarmente apprezzato- commenta il sindaco, Vincenzo Parlato- soprattutto dagli animalisti, il cui giudizio mi interessava particolarmente. La misura è già operativa. Chiunque volesse, può presentare al propria richiesta al comando dei vigili urbani e il veterinario convenzionato provvederà alla sterilizzazione”. Per dare seguito a questa decisione, il Comune ha fatto ricorso ad un avviso pubblico, assegnando il servizio per 90 euro ad intervento (più Iva).




Augusta. Ricercato per rapina e spaccio di droga torna in Italia su un barcone: arrestato dopo l'ultimo sbarca

Ricercato per rapina e spaccio di droga, si nascondeva tra i 707 migranti sbarcati ieri al porto di Augusta a bordo di Nave Dattilo della Marina Militare. Non l’ha fatta franca Uyiosa Mmafidon, nigeriano di 31 anni, su cui grava un ordine di carcerazione emesso nel 2012 dal tribunale di Torino, con una condanna a 2 anni e mezzo di reclusione. I reati di cui sarebbe responsabile sono stati commessi a Siracusa e Torino nel 2008 e nel 2010. L’uomo era rientrato illegalmente in Italia. Lo hanno smascherato i carabinieri, nell’ambito di indagini coordinate dal Gicc, il gruppo interforze per il contrasto all’immigrazione clandestina. Il 31enne, dopo le incombenze di rito, è stato condotto nel carcere di Cavadonna.




Siracusa. Nasce l'associazione Difensori d'Ufficio: l'avvocato Giuseppe Giuliano presidente

Si è costituita ieri nei locali del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa l’Adu, associazione difensori d’ufficio. La presiede l’avvocato Giuseppe Giuliano.
Il difensore d’ufficio è una figura prevista nell’ambito del diritto processuale penale:qualora durante un procedimento penale l’imputato non provveda a nominare un proprio difensore di fiducia o, pur avendolo fatto, ne rimanga privo per una qualsiasi ragione, l’Autorità Giudiziaria che procede provvede a nominare un difensore d’ufficio, scelto in un apposito elenco di reperibilità H24, per assistere l’imputato e garantire il suo diritto di difesa.
L’Associazione si prefigge lo scopo di tutelare la dignità e la professionalità della figura del difensore d’ufficio valorizzandone il ruolo sociale.I componenti del primo direttivo sono gli avvocati Giuseppe Giuliano e Maria Aurora Frazzetto, rispettivamente presidente e vice presidente, e gli avvocati Salvatore Belfiore, Davide Bondì (tesoriere), Massimiliano Caligiore, Paolo Cavallaro, Cristina Elia, Rosario Frigillito, Antonio Lo Iacono, Alessia Lo Tauro, Concetta Maiolino (segretario).




Siracusa. "Culle termiche davanti agli ospedali per i piccoli abbandonati", l'input di Un Passo Avanti

Culle termiche davanti ad ogni ospedale, con il segnalatore acustico che possa avvertire tempestivamente della presenza di un neonato, appena abbandonato. Lo prevede una legge del 2000, che consente a chi, per qualsiasi ragione, partorisce non vuole tenere il piccolo o la piccola, di affidare i neonati in mani sicure, senza mettere a repentaglio la loro vita. Una legge che comunque non trova applicazione nel territorio.
Il movimento politico Un Passo Avanti chiede che la legge abbia maggiore divulgazione ma, rivolgendosi agli assessorati regionali alla Sanità e alla Famiglia, anche di riattivare, in chiave moderna, in tutti gli ospedali della Sicilia, le “ruote degli esposti”.
“In ogni nosocomio dell’isola – afferma Costanza Castello, coordinatrice regionale del movimento – venga installata una culla termica posta nel muro esterno, riscaldata e dotata di un allarme acustico che permetta al personale medico di essere avvisato con celerità nel momento in viene lasciato un bimbo. Le culle termiche contrasterebbero efficacemente il fenomeno dell’abbandono e contribuirebbero a dare una risposta alle famiglie in attesa di adozione. Culle per la vita che sono già presenti in alcuni grandi centri italiani come il Federico II di Napoli, il Sant’Anna di Torino, l’ospedale Careggi di Firenze, la clinica Mangiagalli di Milano o il policlinico Casilino di Roma, per fare alcuni esempi. La Sicilia non è estranea, fortunatamente, rispetto a queste eccellenze perché ci risulta che l’ospedale Cannizzaro di Catania abbia una nicchia in via Umbria, a lato della chiesa di Gesù Lavoratore”.




Siracusa. Ludopatia, carabinieri e Sert ne spiegano i rischi agli studenti

Un momento di riflessione e di conoscenza di un fenomeno molto pericoloso: la ludopatia. Su questo i carabinieri, guidati dal tenente Tamara Nicola, che guida il Norm della Compagnia di Siracusa, hanno voluto incontrare gli studenti delle scuole superiori, insieme alle esperte del Sert, il servizio per le tossicodipendenze e all’unità operativa di educazione alla Salute di Siracusa. Al liceo artistico “Antonello Gagini” il tema della ludopatia è stato affrontato da diversi punti di vista, illustrando le conseguenze, a partire da quelle economiche, di questa vera e propria patologia, grazie alla quale le organizzazioni criminali intascano 23 miliardi di euro l’anno provenienti dal gioco d’azzardo e usati per accrescere la propria attività delinquenziale. Sottolineata l’importanza di denunciare quando si viene a conoscenza che una persona affetta da GAP (Gioco d’Azzardo Patologico), è vittima di usurai e quando vengono organizzate gare o bische clandestine (vedasi le corse clandestine dei cavalli su grosse arterie stradali della provincia) al fine di poter reprimere il fenomeno. Segnalati anche tutti gli aspetti legati al Gap.




Siracusa. In piazza i dipendenti dell'ex Provincia, senza stipendio da mesi: proclamato lo stato di agitazione

I dipendenti dell’ex Provincia tornano in piazza. Questa mattina si sono riuniti in assemblea davanti alla sede della prefettura, in piazza Archimede, chiedendo un incontro con il prefetto Castaldo e rivendicando risposte. Degli stipendi di Gennaio, Febbraio e Marzo nessuna traccia ancora, nonostante le garanzie in precedenza ricevute rispetto, quantomeno, ad un acconto. I sindacati di categoria si muovono compatti e firmano un documento comune. I rappresentanti delle organizzazioni sindacali chiedono, ancora una volta, di fare il punto sulla disastrosa crisi finanziaria che attanaglia il Libero Consorzio. I lavoratori, in assemblea fino a mezzogiorno, hanno manifestato il grave disagio in cui da mesi vivono le loro famiglie. Non sono escluse decisioni più incisive, a partire dallo sciopero, in caso di mancate risposte concrete. In tarda mattinata, l’incontro con il Vicario, Caterina Minutoli, a cui i sindacati, come spiega Franco Nardi della Fp Cgil, hanno chiesto di rappresentare al prefetto “il dramma che vivono 700 famiglie, le 600 dei dipendenti del Libero Consorzio e le 100 circa dei dipendenti della partecipata Siracusa Risorse- Molti sono davvero sul lastrico. Non ce la fanno più a onorare i debiti, hanno dovuto far rientrare i figli che, magari, erano studenti fuori sede, non riescono più ad ottenere prestiti, pur essendo dipendenti di enti pubblici, nemmeno per acquisti poco dispendiosi. Il rischio è che la bomba esploda e che non si riesca a mantenere l’ordine pubblico. La disperazione può condurre a situazioni non più gestibili”. Circolava, intanto, l’indiscrezione secondo cui una mensilità sarebbe in pagamento. Si dovrebbero utilizzare i fondi , un milione 128 mila euro, deliberati dalla Regione a titolo di accise sulle quote Enel che devono essere corrisposte all’ex Provincia. Non basterebbe, però, questa cifra per coprire l’importo necessario per pagare uno stipendio a tutti i lavoratori. Si cerca, quindi, con la banca, la quadratura giusta. Una sola mensilità, comunque, a cui se ne aggiungono ugualmente tre non saldate. Alla prefettura i sindacati chiedono azioni incisive nei confronti del Governo e della Regione.




"Stupor", il coraggioso cortometraggio di due siracusani: "mostriamo come la droga ti annienta"

Si chiama “Stupor” il cortometraggio di Giuseppe Messina e Antonio Buccheri, due giovani siracusani, entrambi 27enni, laureati al Dams di Bologna, città in cui vivono da ormai diversi anni. Con “Stupor” hanno partecipato a “Poverarte”,il festival di tutte le arti, puntando su un messaggio forte quanto pedagogico.
Il tema è quello dell’uso di stupefacenti e, in particolar modo, dell’uso purtroppo sempre più frequente, di potenti droghe sintetiche o, peggio ancora, di mix di antidepressivi e droghe. In dieci minuti, il cortometraggio di Messina e Buccheri mostra ogni passaggio: dal momento in cui due amici decidono di “provare” quella felicità che si crede di poter trovare nella droga, alle conseguenze che questa ha nelle loro vite. In un caso, una vita che si spezza; nell’altro un’esistenza rovinata, una persona annientata, una vitalità spenta. “Stupor”, appunto.
“Abbiamo raccontato una realtà che abbiamo conosciuto- spiega Giuseppe Messina- di ragazzi pieni di vitalità, brillanti, che si distinguevano anche nel campo degli studi e che poi, a causa della dipendenza dalla droga, si sono ridotti a delle sorte di automi, come in uno stato di coma, che però non lo è. L’immagine che forniamo è quella tipica dello “Stupor” (io vengo dal teatro), occhi sgranati su un mondo che sembra distante. Le emozioni che spariscono, ma il dolore, quello resta, ed è interiore. Uno shock che ti rovina per sempre a fronte dell’illusione di una felicità che è artificiale e momentanea e che ti porta poi alla distruzione”.
Il cortometraggio, realizzato come etichetta indipendente, è stato confezionato con un budget irrisorio. A sostegno del progetto, che viene adesso veicolato anche sul fronte della sensibilizzazione dei giovani, associazioni onlus come “Madre Coraggio”.




Melilli. Inchiesta Cisma, Zappulla (Mdp): "Bloccare nuove autorizzazioni a discariche, piena luce sulle complicità politiche"

Subito la revisione del Piano Rifiuti in Sicilia, per impedire il proliferare di discariche private. E’ la sollecitazione che parte dal deputato nazionale Mdp, Pippo Zappulla, che torna così sull’inchiesta legata alla discarica privata Cisma di Melilli, sotto sequestro nell’ambito dell’operazione Piramidi. Secondo il parlamentare occorre bloccare nuove autorizzazioni, anche relativi ad allargamenti di discariche esistenti, “almeno fino a quando non sarà fatta chiarezza sull’iter, sulle eventuali coperture politiche e infiltrazioni criminali e di tutte le discariche”. L’esponente di Articolo1, Movimento Democratico e Progressista conferma il suo massimo sostegno al lavoro della magistratura, “impegnata in indagini che gli abitanti del triangolo industriale seguono con grande attenzione. Bisogna fare piena luce sulle eventuali complicità e compiacenze, anche a livello politico, di chi aveva il compito di autorizzare e sorvegliare”. Il parlamentare Mdp sottolinea come questa “popolazione martoriata da cancro e inquinamento pretenda risposte chiare e soluzioni immediate.Utili-aggiunge Zappulla- le verifiche della Commissione Parlamentare sui rifiuti così come importante una sessione della Commissione Nazionale Antimafia perché in Sicilia si dice che chi tocca i rifiuti muore e non di malattia”.