Siracusa ha riabbracciato la sua Patrona, l'arcivescovo "bacchetta" la politica

L’abbraccio si è rinnovato. Una folla ha accoltonel primo pomeriggio l’uscita del simulacro di Santa Lucia dalla Cattedrale. Erano passate da poco le 15,30 quando la statua argentea si è affacciata sul sagrato del Duomo, con la consueta esplosione di gioia da parte dei fedeli in attesa nella piazza di Ortigia. Il momento più atteso,a cui è seguito, come da tradizione, il discorso dell’arcivescovo dal balcone del vicino palazzo Arcivescovile. Monsignor Salvatore Pappalardo non ha affrontato solo aspetti religiosi. In un passaggio ha anche voluto spronare la politica locale, soprattutto quella che si proclama cristiana, affinché faccia di più per la città, ricordando anche le classifiche sulla qualità della vita, che la vedono ai margini. L’arcivescovo ha chiesto interventi concreti, risposte, soprattutto sul tema della discoccupazione, su cui si è velocemente soffermato. Raramente Monsignor Pappalardo affronta temi legati alla politica locale nei suoi discorsi pubblici. Ad ascoltare le sue parole, le sue sollecitazioni, il sindaco, Giancarlo Garozzo, il vice sindaco, Francesco Italia e l’assessore alle Politiche Scolastiche, Valeria Troia. La processione è quindi partita snodandosi attraverso il consueto  percorso: via Picherali, largo Aretusa, Passeggio Adorno, via Ruggero Settimo, Porta Marina, via Savoja, largo XXV luglio, piazza Pancali, corso Umberto I (durante la sosta omaggio delle forze armate alla Santa Patrona), viale Regina Margherita, via Arsenale, via Piave, via Ragusa e piazza Santa Lucia. All’arrivo del simulacro nella basilica del Sepolcro, frà Daniele Cugnata celebrerà la Santa Messa.




Priolo. Omicidio Boscarino, arrestati i presunti complici di Greco

Arrestati gli altri due presunti complici dell’omicidio di Alessio Boscarino, il giovane ucciso ai giardinetti di Priolo. Ad eseguire la misura, gli uomini della Squadra Mobile, insieme ai colleghi del commissariato di Priolo. Le indagini, che già avevano portato all’arresto di Davide Greco, con provvedimento di fermo emesso dal P.M. Brianese, sono state coordinate dal Procuratore Capo Francesco Paolo Giordano. I due arrestati, Christian e Roberto De Simone, fratelli, di 33 e 26 anni, si sono costituiti in questura, a una settimana dall’omicidio del 24enne nel parco pubblico di via Tasso. Con due colpi di pistola avrebbero ucciso Boscarino, per dissidi legati allo spaccio di stupefacenti. Due giorni dopo l’omicidio, la polizia aveva fermato Greco, 28 anni, individuando i due fratelli, che erano quindi ricercati dalla polizia. Si sono nascosti per sette giorni. Poi hanno deciso di costituirsi.  Subito dopo il delitto, la Polizia Scientifica ha rinvenuto 5 bossoli di arma da fuoco calibro 9,21, tre in corrispondenza dell’inizio dell’azione ai danni di Boscarino. Gli elementi probatori raccolti in quelle prime fasi sono risultate fondamentali. Trenta minuti prima la vittima aveva avuto un forte contrasto con i fratelli De Simone.
Sul posto veniva riscontrata la presenza di alcuni amici e conoscenti della vittima, che hanno fornito indicazioni utili su uno dei presunti autori dell’omicidio. Nel corso della stessa nottata, gli inquirenti hanno sentito tutti coloro i quali, a vario titolo, potevano fornire indicazioni, ricostruendo gli ultimi istanti della vita di Boscarino. Utili anche le immagini raccolte dai sistemi di videosorveglianza della zona.
L’attività investigativa coordinata dal Procuratore Capo Francesco Paolo Giordano, di concerto con il sostituto Margherita Brianese è proseguita con perquisizioni e controlli. All’interno dell’abitazione di Greco sono stati rinvenuti gli indumenti indossati la notte dell’agguato. Ad accompagnare in questura i fratelli De Simone, il loro legale, Antonio Zizzi. Dopo le formalità di rito, i due sono stati condotti nel carcere di Cavadonna.




"Siracusa in fondo alla classifica sulla qualità della vita del Sole 24 Ore", affondo di Sorbello e Vinci

“Siracusa ancora in fondo alla classifica in tema di qualità della vita”. A “bocciare” il territorio è il Sole 24 Ore, che toglie altre otto posizioni al capoluogo di provincia rispetto allo scorso anno. A commentare il dato sono i consiglieri del gruppo “Opposizione”, Salvo Sorbello e Cetty Vinci. Parole amare le loro.
“Se non ci fosse il secondo posto assoluto nella classifica della quota esportazioni rispetto al Pil, dove però il dato è determinato dal polo petrolifero-osservano i due rappresentanti dell’opposizione a palazzo Vermexio- saremmo ultimi in Italia. Eppure questa amministrazione, ormai in carica da quasi quattro anni, può contare su una maggioranza che non ha precedenti nella storia del Vermexio e su un aumento del turismo di cui sta beneficiando tutto il Meridione”.
Sorbello e Vinci evidenziano altri aspetti. “Purtroppo -commentano i consiglieri- l’aumento sconsiderato delle tasse (non dimentichiamo che paghiamo quella dei rifiuti più alta d’Italia) e nessuna iniziativa concreta a sostegno dell’economia, stanno contribuendo a trascinare verso il basso una città che meriterebbe una classe dirigente più adeguata.
Da parte nostra, non vogliamo alimentare polemiche sterili: si prenda atto di questa ennesima bocciatura e si rimedi agli errori compiuti, tentando con tutte le forze di risalire la classifica e fermare un declino-concludono Vinci e Sorbello- che sta provocando effetti irreversibili sul futuro dei nostri giovani”.




Fantomatica costruzione di una moschea a Cassibile, tentata estorsione e aggressione

Tentavano di estorcere denaro a un connazionale prospettandogli la fantomatica costruzione di una moschea a Cassibile. In manette due cittadini marocchini, Abderrazzak Hajjaji , 40 anni e Jaouad Faridi, 29, entrambi residenti nel quartiere periferico del capoluogo. Vittima della tentata estorsione, a cui sarebbe seguita anche un’aggressione fisica, un connazionale.  Dopo i ripetuti rifiuti da parte dell’uomo,  che non aveva ritenuto la veritiera la motivazione della richiesta in denaro, i due, passando alle vie di fatto ed al fine di incutere timore per indurre l’uomo a versare loro la cifra richiesta, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, hanno distrutto una sedia che si trovava all’interno dell’abitazione del connazionale,  utilizzandone alcune parti per colpire più volte il malcapitato al capo e su altre parti del corpo, per poi allontanarsi frettolosamente. Una segnalazione al 112 ha fatto scattare l’intervento dei militari, che si sono messi alla ricerca dei due, rintracciandoli nelle rispettive abitazioni. La vittima è stata condotta al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I, dove gli è stato diagnosticato un trauma cranico minore con una prognosi di 10 giorni. Per i due sono scattati i domiciliari.




Siracusa. Ex Provincia, non è finita. Vinciullo: "Documenti sbagliati, si rischia di perdere i fondi"

Nuovo ostacolo burocratico alla conclusione positiva della vicenda legata all’ex Provincia e a Siracusa Risorse. L’assessorato regionale agli Enti Locali ha chiesto all’ente una serie di documenti, che secondo indiscrezioni sarebbero risultati carenti e andrebbero, dunque, integrati e alla svelta. A confermarlo è il presidente della Commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo. “Se non integrati, questi documenti- aggiunge il deputato regionale- rischiano di trasformarsi in un boomerang per la provincia”. Per spiegare di cosa si tratti, Vinciullo racconta che “a fronte di una differenza risultante tra le entrate e le uscite pari a
-26.367.201,81 euro, viene indicato uno squilibrio di molto inferiore, cioè 9.867.861,84 che è una somma al di sotto dei 16 milioni che spettano alla provincia di Siracusa.
Di conseguenza è chiaro che le altre 6 province, che fino ad ora erano escluse dalla suddivisione delle risorse stanziate, prima, dalla Commissione Bilancio e, poi, dal Parlamento, rivendicano di avere riconosciuta una quota”.
Serve dunque una rettifica, con cui si indichi il reale squilibrio. Al commissario straordinario, Giovanni Arnone è stato chiesto un immediato chiarimento. Il funzionario dovrebbe recarsi in assessorato entro breve. “Onde evitare- conclude Vinciullo- che gli uffici possano essere corresponsabili nell’ennesimo scippo ai danni della provincia siracusana”.




Siracusa. "Villa Reimann abbandonata dal Comune, arriva l'ispettore della Regione"

“E’ solo grazie all’impegno dei volontari che Villa Reimann, patrimonio inestimabile della città di Siracusa, resiste, solo grazie a chi, con il proprio lavoro e l’amore per questa eredità materiale e spirituale, evita che tutto crolli definitivamente”. Non è tenera la disamina del deputato regionale Vincenzo Vinciullo, dopo aver visitato, ieri mattina, la mostra allestita nei locali di via Necropoli Grotticelle. Il presidente della commissione Bilancio dell’Ars cita le associazioni, per elogiarne l’attività: “Amici di Christiane Reimann”, “Italia Nostra Onlus”, il “Consorzio Universitario Archimede”. Eppure, il lavoro svolto da questo folto gruppo,secondo Vinciullo fa “a pugni con lo stato di assoluta precarietà in cui versano la villa e la dependance, con evidenti crepe che mettono a serio rischio le strutture portanti dei due edifici, con gli infissi cadenti, con le grondaie otturate , perfino da piante di fico d’india. Le mura perimetrali della Villa- continua Vinciullo-sono crollate,in alcuni punti, mettendo a rischio l’incolumità dei passanti e la sicurezza della villa stessa. La ringhiera , in pietra traforata, nonostante una mia precedente denuncia, continua ad essere abbandonata, nel giardino con pezzi che sono scomparsi in maniera evidente. E dire che i lavori, potrebbero costare solo qualche centinaio di migliaio di euro”. Da questo punto di vista, il Comune, attraverso l’assessore Francesco Italia ha annunciato, nei giorni scorsi, l’avvio di lavori che dovrebbero parzialmente risolvere il problema della tenuta del muro di cinta. “Il giardino-tuona poi il parlamentare regionale- affidato ad una società, è in uno stato di totale abbandono, con i frutti che cadono per terra, marcendo”. La proposta di Vinciullo e che i frutti vengano, invece, donati alla Caritas Diocesana per essere distribuiti ai meno abbienti anziché sprecarli. Poi una serie di altre sollecitazioni: “Si chieda all’Assessorato Regionale ai Beni Culturali di assegnare alla Villa e ai terreni circostanti il livello di protezione massimo, cioè Tre. Si chieda immediatamente alla Sovrintendenza di Siracusa di porre il vincolo ad una serie di Tombe, appartenenti all’antichità Greco- Romana”. Secondo quanto fa sapere Vinciullo, inoltre, un ispettore già nominato dall’assessorato regionale ai Beni culturali dovrebbe verificare le condizioni in cui versa la villa.




Siracusa. Furto di agrumi e ortaggi, due arresti dei carabinieri

Sorpresi in flagranza di reato mentre erano intenti a rubare ortaggi e agrumi da un’impresa agricola. I carabinieri della stazione di Cassibile hanno arrestato Domenico Burgaretta, 48 anni e Paolo Palmeri, 37, sorpresi in due momenti diversi mentre trafugavano più di 200 chili di limoni il primo, più di un quintale di ortaggi il secondo, che stavano riponendo all’interno delle loro autovetture. Il fenomeno è particolarmente diffuso e arreca seri danni agli imprenditori agricoli locali, danneggiando l’economia del territorio. La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari. I due sono stati posti ai domiciliari.




Siracusa. "Salvi" i lavoratori Comes, Faranda (Uil): "Un accordo storico"

La firma dell’intesa tra sindacati e impresa salva i lavoratori Comes. Marco Faranda della Uil lo definisce “un accordo storico”, siglato nella sede di Confindustria. I dipendenti saranno ricollocati. Il sindacalista della categoria dei metalmeccanici, assieme al collega della Fiom Antonio Recano e al delegato della Tesman (la società Srl del gruppo Irem che ha permesso la ricollocazione dei lavoratori), Gaetano Cutrufo, ha sottoscritto l’accordo, per il cui verbale era presente anche la ex Rsu della Comes in liquidazione.
“Questo è un accordo storico – sottolinea Faranda – perché negli ultimi 20 anni non si era mai visto che una vertenza simile fosse stata risolta salvaguardando tutti i lavoratori. E sottolineo tutti, perché dei 156 che erano stati messi in cassa integrazione dopo la liquidazione della Comes, 21 sono andati via autonomamente e i restanti 135 sono stati ricollocati”.
Faranda aggiunge che “il sindacato ha fatto pienamente la sua parte di negoziatore perché l’obiettivo era quello di ricollocare tutti i lavoratori e ci siamo riusciti. Qualcuno si è lamentato perché c’è chi è stato costretto ad allontanarsi da casa ma al giorno d’oggi non è più possibile pensare di trovare lavoro sempre dalle nostre parti. I laureati vanno via, tanta gente che ha studiato e fatto sacrifici è costretta a lasciare casa, figuriamoci anche chi ha perso il lavoro da poco ma lo ha ritrovato. Il tempo delle barricate per avere il posto sotto casa è finito, a noi dispiace perché siamo consapevoli che anche questi sono sacrifici ma è sempre meglio di rimanere senza lavoro”.
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Siracusa. Lesioni personali: sei mesi a un 51enne

Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Ragusa, nei confronti di Stefano Laganà 51 anni,domiciliato a Siracusa. L’arrestato deve espiare una pena definitiva di 6 mesi e 29 giorni di reclusione per i reati di lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale commessi nel 2007 a Ragusa.




Siracusa. Pane senza scheda di tracciabilità e irregolarità amministrative, multe da 4 mila euro per due ristoranti

Sanzioni per oltre 4 mila euro. Sono state notificate a due ristoranti di Ortigia dalla polizia, insieme al personale del Sian dell’Asp e della Polizia Provinciale. Controlli amministrativi e igienico-sanitari da cui sono emerse delle irregolarità. Nel dettaglio, al titolare di un ristorante è stato contestato il mancato possesso della distinta di accompagnamento del pane ai fini della tracciabilità. Non erano state compilate, inoltre, nella loro interessa, le schede di monitoraggio per il contrasto agli animali infestanti. Multa di 2 mila 103 euro. Proprio l’assenza dei dati da inserire nella schede Haccp è stata contestata anche al secondo esercizio, per 2 mila euro in totale.