Siracusa. Sara Barone negli studi di FM ITALIA: "Dopo Miss Italia sogno le passerelle milanesi"

Sfodera il suo sorriso aperto. Da una settimana è tornata a Siracusa dopo l’esperienza che l’ha portata a Jesolo, per la finale di Miss Italia, insieme ad altre 39 bellissime. Non è tornata con la corona di più bella d’Italia ma con la fascia, comunque prestigiosa, di Miss Simpatia. Sara Barone è stata ospite, questa mattina, in diretta su FM ITALIA. Ha parlato di “un’esperienza davvero bella, che mi ha fatto crescere. Stare davanti alle telecamere, superare le proprie insicurezze, lavorare sodo, dalle prime ore del mattino, perchè partecipare a Miss Italia non è soltanto mostrarsi. Per la finale si preparano coreografie, si prova tanto, si è impegnate praticamente per tutto il giorno”. Sara, 21 anni, pensa adesso a pianificare il suo futuro. “Ho avuto la possibilità di capire come funzionano alcuni aspetti del lavoro che mi piacerebbe fare- continua Sara- Il mio sogno è il mondo della moda”. Ed è sulle passerelle che vorrebbe poter sfilare già dai prossimi mesi. Per questo la sua prossima destinazione sarà inevitabilmente Milano, la capitale della moda. “Partirò in autunno- racconta- e ce la metterò tutta”. Potrà contare sul supporto delle persone che le vogliono bene e che, ci confida, le hanno dato forza e coraggio anche prima che l’avventura di Miss Italia cominciasse. Sara è anche la testimonial di “Interflora”, anche questo come conseguenza della sua partecipazione al concorso di bellezza più importante. La sua prima esperienza sarà anche l’ultima. “E’ l’unico concorso a cui ho voluto partecipare – spiega la bellissima siracusana- e non ripeterò analoghe esperienze. Lo considero un punto di partenza fondamentale. Farò tesoro di tutto quello che ho imparato durante questa full immersion e andrò avanti secondo il percorso che mi sono prefissata per raggiungere i miei obiettivi”.




Avola. Sciopero lavoratori Snai, braccia incrociate mercoledì

Anche i dipendenti dell’agenzia Snai di Avola aderiranno allo sciopero regionale indetto dalla Fisascat Cisl per il prossimo mercoledì (21 settembre). Alla base della protesta, le recenti comunicazioni della società, che ha confermato l’intenzione di chiudere o vendere le agenzie dislocate nel territorio siciliano per via del deficit accumulato. I lavoratori sciopereranno per l’intera giornata. Un’iniziativa che sarà anticipata, martedì, da un’assemblea, convocata per le 15 e che andrà avanti fino alle 18. Ad annunciarlo, Vera Carasi, segretario generale della Fisascat Ragusa Siracusa, Teresa Pintacorona e Salvo Scannavino, segretari territoriali. “Le comunicazioni della Società non sono confortanti -spiegano i rappresentanti del sindacato- e non possono rassicurarci. Siamo fortemente preoccupati per il futuro di questi lavoratori che rischiano di essere vittime di una gestione poco oculata.Noi saremo al loro fianco perché ci siano risposte più certe da parte dell’azienda. L’ipotesi di piano presentata non ci soddisfa e non garantisce in alcun modo i lavoratori.”
SNAI ha confermato che nel 2015 SIS, la società che gestiva precedentemente la rete di agenzie, ha accumulato una perdita di 11 milioni di Euro e per il 2016 le perdite sono di 560.000 euro mese.




Siracusa. Vandali nella scuola di via Algeri: attività didattica sospesa

A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, la scuola di via Algeri, plesso distaccato dell’istituto comprensivo “Chindemi”, torna a subire serie conseguenze a causa dell’azione dei soliti ignoti. E non è la prima volta.
In questo caso hanno preso di mira la palestra ed il teatro. Hanno anche fatto esplodere gli estintori, srotolato le manichette e aperto l’impianto antincendio causando, pertanto, l’allagamento dei locali.
All’azione dei soliti imbecilli si aggiunge, poi, un incidente, che rincara la dose. Un flessibile si sarebbe rotto in un bagno al terzo piano dell’edificio scolastico, causando ulteriori problemi di allagamento. L’acqua, colando sulle cassette elettriche, ha messo a rischio la sicurezza. Ragioni per cui l’attività didattica è stata sospesa.




Siracusa. La morte di Tony Drago: indagati otto vertici militari. Il 15 ottobre la riesumazione del corpo

Concorso colposo in istigazione al suicidio o in omicidio volontario. E’ l’accusa contestata a otto militari, iscritti nel registro degli indagati per la morte di Tony Drago, il caporale dell’esercito morto precipitando dalla palazzina dell’Ottavo Reggimento dei Lancieri di Montebello, nella caserma “Sabatini” di Roma. Il giovane siracusano, il pubblico ministero Alberto Galanti ne sembra convinto, non si sarebbe, dunque, suicidato. La famiglia lo ha sempre sostenuto, nonostante questa fosse l’ipotesi avanzata subito dopo la tragedia della mattina del 6 luglio 2014. La madre, Sara, senza mai stancarsi, ha portato avanti la sua dolorosa battaglia, supportata dai familiari e dagli amici più cari di Tony Drago.
Il corpo del militare siracusano fu ritrovato poco dopo le sei da un ufficiale nel piazzale sottostante l’edificio.Tanti gli elementi che, da subito, hanno convinto poco la famiglia di Drago. Del caso si è spesso occupata anche la trasmissione “Chi l’ha Visto?” di Rai 3, sottolineando, tra le altre anomalie, le ferite e i graffi sulla schiena. Tony aveva 25 anni e si era da poco laureato in Scienze Criminologiche e dell’Investigazione all’Aquila.
Un passaggio fondamentale è previsto per il 15 ottobre, quando il corpo del giovane caporale sarà riesumato. All’interno della caserma si ritroveranno tutte le parti in causa, per effettuare le prove che faranno seguito all’esperimento condotto lo scorso aprile dai periti nominati dalla famiglia Drago alla piscina di Nesima.




Riforma rete ospedaliera, vertice di maggioranza a Palermo: "salvaguardare Noto"

Martedi a Palermo riunione di maggioranza per discutere della riforma della rete ospedaliera siciliana. L’Udc e il deputato regionale Pippo Sorbello sono stati tra i primi a chiedere il vertice. “L’assessore Gucciardi e il presidente Crocetta non possono pensare di stravolgere in questo modo gli ospedali siciliani. Per di più senza aver avviato alcun dialogo preventivo con i territori e senza aver coinvolto o informato la commissione Sanità dell’Ars”, dice proprio l’onorevole Sorbello.
“Le critiche si sono levate da ogni dove e questo dovrebbe fare riflettere i promotori di una riforma affrettata. C’è più di qualcosa da rivedere e io chiaramente penso a Noto e al proposto declassamento con il taglio del pronto soccorso. Irricevibile”, taglia corto Sorbello. Certo che da quell’incontro palermitano “verrà fuori una più ragionata rivisitazione della rete ospedaliera siciliana che lascerà contenta anche la ministra Lorenzin”.




Siracusa. Nuovo anno scolastico, riparte la mobilitazione studentesca: in piazza il 9 ottobre

Iniziato l’anno scolastico, ripartono le azioni di protesta da parte degli studenti degli istituti superiori della provincia. E’ iniziata la campagna di sensibilizzazione, lanciata dalla Rete degli Studenti Medi, in vista della giornata nazionale indetta per il 7 ottobre. Al centro, la necessità di tutelare i diritti degli studenti. Volantini sono stati distribuiti in alcune scuole del territorio: Quintiliano, Fermi, Einaudi, Gargallo, Corbino, Federico II di Svevia. Agli studenti è stato chiesto di riempire dei cartelloni con le loro idee, i loro dubbi, le loro richieste. Temi da sottoporre, poi, a chi concretamente ha la possibilità e il dovere di decidere. Gli studenti porteranno in piazza tematiche quali l’alternanza scuola-lavoro, il welfare e l’integrazione studenti immigrati nel sistema scolastico italiano. “In quanto sindacato studentesco, ci prefissiamo l’obiettivo di valorizzare la voce degli studenti” ha commentato Beatrice Lindiner, coordinatrice provinciale del sindacato, “solo raccogliendo i pareri di tutti i ragazzi possiamo capire veramente quali battaglie portare avanti e come. Nessuno meglio di noi può sapere quali siano gli enormi disagi del mondo della scuola pubblica, servizio che dovrebbe essere tra i migliori del Paese ma viene lasciato troppo spesso al caso. Quest’anno si riparte dai diretti interessati, in modo da portare a termine nel migliore dei modi il nostro progetto di mobilitazione, ottenendo risposte concrete”.




Siracusa. Epipoli, canale di gronda: residenti sul piede di guerra. "Il sindaco si incateni per i fondi"

Epipoli prepara la sua battaglia per il Canale di Gronda o, comunque, per risolvere un problema ormai atavico. Dopo l’assemblea pubblica di alcune sere fa, alla presenza dell’assessore comunale al Bilancio, Gianluca Scrofani, i cittadini decidono di non fermarsi, questa volta, ad una denuncia. Tra le iniziative in programma, un sit-in che renda evidente il disagio dei residenti e la pulizia volontaria delle caditoie. Alle iniziative collettive si uniscono segnalazioni da parte di singoli cittadini. Il comune denominatore è la stanchezza per una situazione ormai insopportabile. Eloquente in tal senso una lettera giunta alla redazione di SiracusaOggi.
“L’ex villaggio Miano – premette il lettore- è purtroppo simile ad una vasca da bagno senza alcuna pendenza che si riempie velocemente con l’acqua piovana a cui qualcuno dovrebbe togliere il tappo per non creare allagamenti. Questo tappo è rappresentato dallo scarico a mare del Canale di Gronda che si ferma “monco” nei pressi del cimitero. A tale scopo da almeno 5 anni -ricostruisce – è stato dato incarico ad un tecnico esterno per preparare un progetto di scarico a mare di tale Canale. Dopo diverse peripezie burocratiche e decisioni controverse, il progetto è stato inviato da un paio d’anni alla Regione di Palermo che, non avendo come finanziarlo, lo ha girato al Ministero dell’Ambiente”.Fatta questa premessa, parte una sollecitazione/provocazione, indirizzata al sindaco, Giancarlo Garozzo, “notoriamente renziano della prima ora- fa presente il lettore- L’importanza di questo progetto per le migliaia di persone di Epipoli dovrebbe far si che Egli si incateni alla porta del Premier per farsi liberare solo con il finanziamento”.




Siracusa. Lavoratori Sics in piazza, sit-in davanti alla Prefettura. La protesta si allarga al cantiere del Porto Grande

Sit-in dei lavoratori Sics questa mattina davanti la prefettura. Prosegue la protesta dei dipendenti dell’azienda dopo la proclamazione dello stato di agitazione e l’assemblea di ieri con i rappresentanti dei sindacati degli edili di Cgil, Cisl e Uil (Salvo Carnevale, Paolo Gallo e Saveria Corallo). La protesta riguarda il mancato rispetto di un accordo per sbloccare le somme legate all’anzianità professionale. Contributo che è stato, tuttavia, bloccato, causando, per ogni lavoratore una perdita di circa 3 mila euro. Con un accordo sottoscritto in Cassa Edile sono state pagate, in passato, tre rate delle otto concordate. Nel frattempo si sarebbero aggiunti i ritardi nel pagamento degli stipendi e una serie di problemi legati alla sicurezza e all’igiene nei cantieri. Circa 110 i lavoratori in protesta.
“La vicinanza del Prefetto è importante. La protesta dei lavoratori della Sics continua per raggiungere l’obiettivo migliore per tutti.” Così i tre segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Severina Corallo, Paolo Gallo e Salvo Carnevale, dopo la protesta di questa mattina sotto la Prefettura, in piazza Archimede.
“Il Prefetto, per mezzo dei suoi funzionari, ha confermato la sua attenzione – hanno detto i tre segretari – Sappiamo benissimo della sua sensibilità mostrata nelle vertenze del lavoro. I lavoratori stanno manifestando per diritti inalienabili e per il loro stesso futuro.
Noi andremo avanti con loro e lo faremo allargando la protesta anche davanti alle portinerie della zona industriale, se necessario. L’obiettivo è unico per tutti e loro, nessuno escluso, vogliono battersi per ottenere i loro diritti.”




Siracusa. Adeguamento sismico degli edifici pubblici, atto di indirizzo dell'opposizione

Opere di manutenzione degli edifici pubblici, per limitare e prevenire il rischio di crollo a seguito di eventi calamitosi o sismici. E’ quanto prevede un ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare Opposizione del Comune, composto da Cetty Vinci, Massimo Milazzo Salvo Sorbello e Fabio Rodante. Il documento è stato depositato presso la presidenza del consiglio comunale. “La città – spiega Fabio Rodante – è soggetta ad alto rischio sismico e gli edifici pubblici comunali, e in particolare gli edifici scolastici, necessitano di particolari opere di manutenzione.Il Decreto del Presidente del Consiglio 282 del 3 dicembre scorso sulle modalità di uso del Fondo per interventi straordinari per l’adeguamento strutturale e antisismico delle scuole e per la costruzione di nuovi edifici scolastici impone una seria politica di monitoraggio e progettazione di interventi progettuali”. A Siracusa,il consiglio comunale ha destinato le risorse risparmiate con la riduzione dei costi sulla partecipazione dei consiglieri alle sedute di commissione e di consiglio comunale alle opere di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici comunali.”Il nuovo bilancio di previsione, però, non ha stanziato fondi destinati a tali specifiche esigenze-proseguono i componenti del gruppo Opposizione- L’atto di indirizzo presentato mira alla predisposizione di finanziamenti per i progetti e le opere di adeguamento antisismico degli edifici comunali, partendo dalle scuole”. Chiesto anche un protocollo d’intesa da stipulare con gli ordini dei geologi, degli ingegneri e degli architetti per l’applicazione dei minimi tabellari rispetto ai tariffari professionali per l’esecuzione di consulenze per il Comune.




Siracusa. La commissione Cultura e Politiche Sociali "inattiva" da mesi, tre consiglieri chiedono di eliminarla

“Da s mesi non si riunisce la commissione consiliare che si occupa di cultura, scuola, spettacolo, turismo, gioventù, politiche e servizi sociali, pari opportunità e immigrazione.
Nonostante ripetute sollecitazioni, appare ormai evidente come non si voglia fare operare proficuamente un organismo a cui sono demandate tematiche di importanza fondamentale per la nostra città”. Dura la presa di posizione dei consiglieri Simona Princiotta, Salvo Sorbello e Cetty Vinci. “Più volte-proseguono i consiglieri- questo sconcertante immobilismo è stato evidenziato anche in consiglio comunale, ma il presidente, Santino Armaro, al quale pure compete, secondo le norme vigenti, il compito di “attivare le commissioni” e di “riunire periodicamente, almeno una volta al mese, i presidenti delle commissioni, nulla di risolutivo ha fatto”. A queste considerazioni, i tre consiglieri comunali fanno seguire una richiesta, che rappresenta in realtà una provocazione. Riguarda la possibilità di ridurre a quattro il numero di commissione, escludendo la seconda, visto che non si riunisce.