Siracusa. "Rispetto per i nostri figli", la curva Anna chiede garanzie sugli asili nido

Un’occasione sportiva, che diventa anche il momento in cui, utilizzando il mezzo di comunicazione preferito dai tifosi, lo striscione, si fa partire una richiesta chiara, indirizzata al Comune di Siracusa. La partita giocata ieri pomeriggio allo stadio “Nicola De Simone” tra Siracusa e Monopoli è servita anche per affrontare, con una posizione chiara, espressa dalla Curva Anna, la vicenda che riguarda gli asili nido comunali e la loro gestione. Le strutture pubbliche dovrebbero essere operative da domani. Nei giorni scorsi, la protesta delle operatrici, in piazza Archimede, chiedendo, tra l’altro, il pagamento degli stipendi che in alcuni casi non vengono corrisposti dallo scorso febbraio. Gli asili nido comunali sono affidati alle cooperative sociali, che non ricevono dal Comune il relativo canone da mesi. Incontro anche a palazzo Vermexio tra i rappresentanti delle cooperative e l’assessore Valeria Troia, con delle rassicurazioni fornite proprio dalla rappresentante dell’amministrazione comunale. Ulteriori dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa fissata per il prossimo lunedì. Intanto anche i genitori hanno annunciato l’intenzione di protestare in maniera eclatante nel caso in cui, domani, gli asili nido non siano tutti aperti, con l’intero bacino di utenza garantito e con tutte le operatrici impiegate.




Pachino. Rissa per un problema di parcheggio davanti casa: tre denunciati

I rapporti tra i tre non erano di certo definibili di buon vicinato. Al contrario, in passato, sarebbero stati numerosi gli episodi in cui, per un problema legato al parcheggio delle auto davanti alle rispettive abitazioni, avrebbero litigato. In un caso, il mese scorso, la lite sarebbe degenerata. Al termine delle indagini, gli agenti del locale commissariato hanno denunciato un 28enne, un 55enne ed un 54ene, tutti di Pachino. Sono accusati, a vario titolo, di lesioni personali, percosse e minacce.




Pachino. Acqua non potabile nella rete idrica, Gennuso: "la Procura indaghi"

“Nella rete idrica di Pachino è stata immessa acqua non potabile e adesso chiedo che la Procura della Repubblica di Siracusa avvii un’indagine per accertare di chi sono le responsabilità”. A dirlo è il deputato regionale Pippo Gennuso. ” Ho ricevuto questa mattina il risultato delle analisi eseguite dal Dipartimento “Ingrassia”, igiene e sanità pubblica dell’Università degli studi di Catania che attesta la non potabilità dell’acqua-spiega il parlamentare dell’Ars- Il laboratorio dell’Ateneo ha analizzato un campione di acqua prelevato in contrada Maccari e l’amministrazione comunale di Pachino per far fronte alla carenza idrica ha immesso nella rete comunale l’acqua del pozzo Mauceri”. La relazione del dipartimento parla di un campione che “possiede buone caratteristiche chimiche. L’esame microbiologico ha evidenziato batteri, indice di inquinamento ambientale”. “Il sindaco per emungere acqua dal pozzo Mauceri ha fatto ricorso a una serie di determine per somma urgenza, arrivando poi all’importo di 72 mila euro-dice ancora Gennuso- La somma urgenza poteva evitarsi se già ad aprile fosse stato avviato l’iter con l’invito a manifestare la disponibilità di un pozzo per far fronte alla maggiore richiesta di acqua nel periodo estivo – prosegue il parlamentare, pronto a chiedere l’intervento della Corte dei Conti.




Rosolini esclusa dal Patto per il Sud, il Pd: "Di chi è la colpa?"

Non figurano progetti destinati al Comune di Rosolini tra quelli finanziati nell’ambito del Patto per il Sud. Il Pd locale protesta, ricordando anche la mancanza di fondi Cipe. “Dei 5 miliardi 750 milioni di euro per la Sicilia- ricorda Vanni Baglieri- non arriverà nemmeno un centesimo. Dopo anni in cui il Mezzogiorno è stato mortificato, deriso, umiliato, scartato dai Governi di centro destra filo-leghista, abbiamo oggi un governo nazionale che guarda finalmente alla Sicilia, al Sud come una risorsa e non come una zavorra.Ebbene, di queste ingenti risorse destinate al dissesto idrogeologico, al turismo, alle infrastrutture, che molti comuni siciliani – perfino il piccolo comune di Portopalo di Capo Passero – hanno ricevuto, la città di Rosolini non vedrà nulla”. Baglieri si chiede di chi sia la responsabilità. Ipotizza che possa essere della Regione o del sindaco, Corrado Calvo “che non riesce a programmare e presentare i vari progetti”. Il primo cittadino è accusato di essere più interessato all’immagine che ai fatti concreti. Al Comune il Pd chiede di illustrare ai cittadini, carte alla mano, quali progetti siano stati presentati.




Cassibile. Si invaghisce della badante della moglie e la perseguita: arrestato 81enne

Si era perdutamente invaghito della badante della moglie. Da tempo un 81enne tentava di sedurre la donna, una quarantenne polacca, che non aveva mai accettato le sue avances. Tentativi dapprima timidi, poi sempre più insistenti, fino ad arrivare allo stalking. Ieri, l’ennesimo episodio, che ha condotto all’arresto dell’anziano in flagranza di reato. Dovrà rispondere adesso di atti persecutori. L’uomo, con precedenti specifici, avrebbe raggiunto ieri l’abitazione concessa alla donna e al suo convivente in comodato d’uso gratuito nel periodo in cui la quarantenne accudiva la moglie del pensionato. Una scelta compiuta per consentire alla badante di vivere nei pressi dell’abitazione dell’anziana. Quando l’81enne si è presentato nell’abitazione, ha intimato ai due occupanti di lasciare immediatamente l’immobile. Una restituzione immediata, secondo quanto appurato dai carabinieri della stazione di Cassibile, l’uomo avrebbe preteso, arrivando a sradicare la grata della finestra del salotto, continuando a inveire contro la coppia. Secondo i militari, è verosimile che la reazione violenta sia stata la conseguenza dell’ennesimo tentativo fallito di una liaison con la donna.Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari.




Avola. Furto in abitazione, arrestato topo d'appartamento

E’ ritenuto il responsabile di un furto in abitazione, commesso il 19 settembre del 2015. In manette Antonino Galletta, 54 anni, catanese. Lo hanno arrestato gli uomini del commissariato di Avola, in esecuzione di un ordine emesso dal Gip del tribunale di Siracusa. Il presunto ladro è stato posto ai domiciliari. Le indagini a suo carico proseguono per verificare l’eventuale ruolo rivestito nell’ambito di altri furti commessi con le stesse modalità nella zona.




Noto. Detenzione illegale di arma da fuoco: tre denuciati

Detenzione illegale di arma da fuoco, ricettazione e omessa custodia. Sono le accuse di cui dovranno rispondere altrettante persone, a vario titolo coinvolte in una vicenda su cui la polizia del commissariato di Noto sta indagando. Tutto parte dalla denuncia di furto di un fucile calibro 12 a canne sovrapposte, avvenuto nel mese di luglio. Responsabile sarebbe un giovane marocchino di 17 anni, insieme ad un tunisino di 19 anni, accusato di ricettazione e ad un 27enne di Noto, già noto alle forze dell’ordine. Denuncia anche per il proprietario del fucile, in questo caso per omessa custodia e omessa ripetizione della denuncia.




Siracusa. Ex Provincia, pronta la mensilità di giugno per i dipendenti. Un mese anche per Siracusa Risorse

In pagamento oggi lo stipendio relativo al mese di giugno per i dipendenti del Libero Consorzio di Siracusa. A comunicarlo, ieri sera, il deputato regionale Vincenzo Vinciullo. Una “boccata d’ossigeno” per i lavoratori che, tuttavia, non percepiscono retribuzione da quasi quattro mesi. Nei giorni scorsi, a seguito di un incontro a cui hanno preso parte i deputati regionali, proprio dai parlamentari dell’Ars era stato garantito l’impegno per consentire, in tempi brevi, il pagamento degli stipendi che mancano ancora all’appello ma non è stato possibile procedere all’anticipo richiesto alla Tesoreria. l
Sbloccata una mensilità anche per i lavoratori della partecipata Siracusa Risorse. “Tutto in attesa che questa mattina vengano ripartiti i 14 milioni di euro, da tempo nelle casse dell’assessorato, e che non era stato possibile assegnare in quanto non vi era stato l’accordo in Conferenza Regione – Autonomie Locali e che oggi, a prescindere da questo eventuale accordo, devono essere assegnati”, spiega ancora Vinciullo, presidente della Commissione Bilancio Ars.
“Nel frattempo – la critica – fra l’assenza irresponsabile dei deputati della maggioranza e l’ostruzionismo altrettanto irresponsabile dei deputati dell’opposizione, il disegno di Legge che stanziava ulteriori 9 milioni di euro per le ex Province è bloccato in aula.
Faccio appello al senso di responsabilità di tutti affinché entro giovedì si possa approvare il ddl che darebbe ulteriori risorse alle ex Province e consentirebbe, quindi, di pagare altri stipendi, sempre in attesa della manovra che dovrebbe assegnare ulteriori e maggiori risorse per le ex Province”.
Critica la posizione di Stefano Gugliotta, Vera carasi e Anna Floridia segretari Filcams, Fisascat e Uiltucs Siracusa. “Da troppi mesi sentiamo parlare di milioni di euro che arriveranno a Siracusa per sanare la situazione scandalosa degli stipendi non pagati sia ai dipendenti dell’ente che ai lavoratori di Siracusa Risorse. La stessa classe politica siciliana, responsabile del disastro che ha distrutto le ex province regionali oggi dopo aver fatto le ferie, si ripresenta con la stessa faccia tosta a parlare di mini finanziaria, non rendendosi conto che i lavoratori di Siracusa Risorse sono alla disperazione e qualcuno potrebbe commettere atti inconsulti. Non possiamo non apprezzare che oltre al pagamento dello stipendio di giugno ai provinciali, il Libero Consorzio ha disposto il pagamento di una fattura a Siracusa Risorse, già in sede di incontro con il commissario Arnone ed i vertici di Siracusa Risorse, abbiamo chiesto alla società in house di convocare immediatamente le organizzazioni sindacali per concordare e trovare le soluzioni per destinare la maggioranza dei proventi ai lavoratori di Siracusa Risorse anche in termini di acconto, non limitandosi a saldare solo una delle 7 mensilità che i lavoratori vantano”.




Siracusa. Sanità, giovedì sciopero di 24 ore. L'Asp: "Garantite le prestazioni indispendabili"

Confermato lo sciopero dei lavoratori della sanità pubblica che lavorano all’Asp di Siracusa. Il 15 settembre, braccia incrociate, come annunciato dalla segreteria regionale della Federazione dei Sindacati Indipendenti (Fsi). Lo sciopero durerà 24 ore. L’azienda sanitaria provinciale fa sapere di avere attivato “tutte le procedure necessarie ad assicurare nel corso dello sciopero l’erogazione delle prestazioni indispensabili secondo la normativa vigente”.




Siracusa. Furti in negozi e supermercati: arresti. "Fenomeno in incremento"

Sarebbero gli autori di furti perpetrati ai danni di esercizi commerciali del territorio,soprattutto supermercati. I Carabinieri della Compagnia di Siracusa, al termine di un’attività mirata di indagine, nella tarda serata di ieri hanno arrestato sei persone in flagranza di reato. Sono accusate di furto aggravato in concorso. I militari, appostati da ore nei pressi di un supermercato di Priolo, hanno sorpreso i sei mentre asportavano derrate alimentari e liquori. In particolare, gli indagati si sarebbero organizzati in modo tale da assicurare un’attività di palo all’esterno da parte di alcuni di loro mentre gli altri avrebbero materialmente operato il furto.Per una celere fuga si sarebbero dotati di un’auto, a bordo della quale avrebbero anche trasportato la refurtiva. Nel solo pomeriggio di ieri la banda avrebbe messo a segno tre furti in altrettanti supermercati, creando allarme tra dipendenti e gestori. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita ai legittimi proprietari per un valore di quasi mille euro.L’attività di indagine è scaturita a seguito di ripetute segnalazioni e denunce da parte di titolari di esercizi, specie nell’area di Priolo e Melilli. Il fenomeno è in incremento: 8 per cento, a cui corrisponde sul piano repressivo, però, anche un aumento del numero dei deferiti all’autorità giudiziaria, con un incremento del 6 per cento, che diventa 60 per cento se si parla di arresti in flagranza di reato. Nel caso specifico le manette sono scattate ai polsi di Roberta Giuliano, 21 anni, Giuseppe Caruso, 19 anni, Tiziana Barone, 35 anni, Damiano Nicola, 35enne, Sebastiano Ranno, 30 anni, Vanessa Pacini, 20 anni. Per tutti sono scattati i domiciliari, ad eccezione di Tiziana Barone e Sebastiano Ranno, senza fissa dimora e per questo condotti rispettivamente al carcere di Piazza Lanza, a Catania e a Cavadonna, a Siracusa.