Siracusa. Prete indagato per abusi sessuali, l'arcivescovo:"Prego per chi è in sofferenza"

“Ho appreso dalla stampa delle indagini a carico del sacerdote”. L’arcivescovo di Siracusa interviene così sulla vicenda che vede coinvolto un prete, accusato di abusi sessuali e indagato nell’ambito di una specifica inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa. “Si tratta di un presbitero incardinato in una diocesi all’estero che per motivi familiari si trova nel territorio della nostra diocesi-spiega Mons. Salvatore Pappalardo-  e al quale non ho affidato alcun ufficio pastorale. La mia vicinanza e la mia preghiera per quanti sono nella sofferenza a causa di questa dolorosa vicenda. Sono certo che la magistratura farà luce sull’accaduto”.




Siracusa. Agricoltura, i manager della grande distribuzione ospiti negli alberghi: "Promuoviamo le eccellenze"

Il Comune ospiterà i responsabili degli uffici acquisti delle grandi catene di distribuzione alimentare, nazionali e internazionali, negli alberghi del capoluogo. Così si promuoverà l’agricoltura locale, nei periodi di raccolta delle eccellenze. E’ l’idea del consigliere comunale Massimo Milazzo, il cui atto di indirizzo è stato approvato, ieri sera, dal consiglio comunale. I manager visiteranno le aziende agricole e, in questo modo, si favoriranno i contatti. Secondo il consigliere, sarà anche un modo per agevolare le strutture ricettive in periodi di bassa stagione. L’esponente di “Sistema Politico” ricorda come una “grossa fetta dell’economia siracusana ruoti attorno al settore dell’agricoltura, settore oggi in gravissima difficoltà sia per la crisi economica che attanaglia l’Italia sia per l’assalto dei prodotti provenienti dai paesi esteri con manodopera più a buon mercato.Occorre aiutare l’agricoltura siracusana-prosegue-  facendo conoscere sempre più l’impareggiabile qualità dei suoi prodotti in uno con lo splendido contesto paesaggistico in cui essi sono coltivati”. Importante, per Milazzo, far conoscere il territorio ai responsabili della grande distribuzione durante la raccolta del limone femminello, della patata novella, della fragola di Cassibile, delle uve da moscato.




Siracusa. Truffe agli anziani in calo in provincia: "Ma attenzione alle fregature"

E’ l’estate il periodo dell’anno in cui aumentano gli episodi legati a truffe, soprattutto ai danni degli anziani. A mettere in guardia è la polizia. I reati che vedono vittime gli anziani sono in continuo aumento. A dirlo sono i dati relativi agli ultimi anni. Nel 2014 gli over 65 truffati sono stati 14.461, nel 2015 15.909 e nei primi sei mesi di quest’anno siamo già a 9.112. In Sicilia, per fortuna, il trend delle truffe a danno di anziani è in diminuzione, registrando un calo di episodi criminosi dal 2015 al 2016 di – 16,8% ed il dato della provincia di Siracusa si avvicina a quello siciliano. Per informare adeguatamente sulle truffe, la polizia ha avviato un’iniziativa, con la pubblicazione di due spot, con la collaborazione di Gianni Ippoliti, ideatore degli spot. Spot che vengono divulgati sul web.
Il conduttore televisivo, con la collaborazione degli attori Fabiana Latini e Giovanni Platania, lancia un preciso messaggio agli anziani: diffidate degli estranei e chiamate la Polizia.
“Non siete soli chiamateci sempre” questo è il claim che accompagna i due spot che mettono in guardia le persone, sia in casa che per strada, dai truffatori.
La casistica è infinita ma le truffe più ricorrenti in abitazione iniziano sempre con una scusa per entrare in casa: controllo del gas, lettura della luce, consegna di un pacco o, addirittura, finti appartenenti alle forze dell’ordine.
In strada gli anziani vengono avvicinati vicino alle banche o agli uffici postali dopo aver ritirato denaro oppure vicino casa da sconosciuti “conoscenti” di vecchia data che con modi gentili si fanno invitare a casa per svuotarla dei preziosi.
Una terza tipologia è la telefonata di un parente o di un amico di un famigliare o di un avvocato che richiede soldi preannunciando l’arrivo di un incaricato per il ritiro.

 




Augusta. Stop del ministro ai lavori al porto, la Filt Cgil: "No a penalizzazioni"

“Da un incontro con il commissario straordinario dell’Autorità portuale di Augusta, Antonio Donato, si è appreso che il ministro ai Trasporti, Graziano Delrio, ha chiesto la sospensione dei lavori di due progetti tra loro correlati, a cantieri già avviati”. Lo annuncia, con rammarico, la segretaria della Filt Cgil provinciale, Vera Uccello. “Si tratta di lavori necessari per il completamento del terminal hub per lo stoccaggio containers- entra nel dettaglio- Il primo dei due progetti, infatti, riguarda il terminal containers del porto di Augusta, con l’abbassamento dei fondali e la creazione di spazi – antistanti e retrostanti – per l’attracco delle navi container (spesa per circa 100 milioni di euro, finanziati a stralci); il secondo progetto costituisce nell’acquisizione e nell’ ampliamento degli spiazzali – già esistenti – per lo stoccaggio container (anche questo per una spesa di circa 100 milioni, erogati a stralci). Tali progetti sono cofinanziati: una parte con le risorse autorità portuale, una parte con i fondi Pon della Comunità europea e una parte con le risorse del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture”. Uccello puntualizza che il commissario non si sarebbe sbilanciato. “Risulta, tuttavia- aggiunge l’esponente del sindacato-  che il ministero abbia detto “Fermate i lavori” dichiarandosi pronto ad affrontare le eventuali spese di contenzioso con le aziende esecutrici dei lavori. Il commissario ha confermato il momento di revisione dei lavori, per verifiche sul volume del traffico di container provenienti dal canale di Suez”. A settembre dovrebbe svolgersi una riunione tecnica, alla presenza della commissione europea, che avrebbe posto il dubbio sulla reale esigenza dei lavori. Da queste perplessità sarebbe partita la richiesta di sospendere gli interventi. “Non vorremmo- conclude Vera Uccello- che tutto si traducesse in una strategia ai danni dell’autorità portuale di Augusta, unico porto Core della Sicilia, nell’ambito della riorganizzazione dei porti italiani”.




Siracusa. In auto 4 chili e mezzo di droga: arrestato 41enne

Trasportava quattro chili e mezzo di droga, hashish suddiviso in panetti. I carabinieri della Compagnia di Siracusa hanno arrestato in flagranza di reato Zitouni El Hahhady, marocchino di 41 anni, residente a Messina. Lo stupefacente è stato rinvenuto all’interno della sua auto. I militari, impegnati in un servizio per la prevenzione e la repressione di spaccio di sostanze stupefacenti, insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, hanno proceduto al controllo. Nel vano della ruota di scorta, nascosti all’interno di una sacca, hanno rinvenuto dei cubi avvolti da una plastica colorata, che è risultata essere quella dei palloncini, utilizzata per cercare di celare al meglio l’odore dello stupefacente. Ogni cubo conteneva 5 panetti di hashish del peso di 100 grammi- Il presunto spacciatore è stato condotto a Cavadonna.




Siracusa. "Via libera" all'adesione del Comune alla Strategia Rifiuti Zero

Il consiglio comunale ha approvato l’atto di indirizzo sull’adesione alla Strategia Internazionale Rifiuti Zero. Un voto espresso da maggioranza e opposizione. Non mancano, accanto alla soddisfazione, le polemiche. I consiglieri di minoranza, Cetty Vinci, Massimo Milazzo e Salvo Sorbello fanno notare come solo la loro presenza in aula abbia consentito al consiglio comunale di arrivare all’approvazione.  “Lo abbiamo fatto in maniera convinta -commentano i consiglieri. perché vogliamo sostenere in concreto tutte le azioni volte a diminuire l’importo della tassa sui rifiuti più alta d’Italia e a rendere più pulita una Siracusa che in questi mesi è sporca come mai in passato.Allo stesso tempo, rileviamo le contraddizioni di un’amministrazione assente, incapace di adottare scelte veramente efficaci e brava soltanto nel tartassare i cittadini. Torniamo a chiedere-concludono- un sereno confronto democratico, senza ulteriori, maldestri tentativi di privare l’opposizione della possibilità far sentire la propria voce. L’atto di indirizzo è stato approvato con 21 voti a favore.La “Strategia rifiuti zero”  dovrà orientare le future azioni del Comune in materia di gestione dei rifiuti urbani.È stato l’unico punto approvato prima del rinvio a stasera, in seconda convocazione, per mancanza del numero legale. Il provvedimento è stato illustrato in aula dal consigliere Gianluca Romeo, che nel sottolinearne “L’assenza di coloritura politica”, ne ha elencato le linee guida: “Raggiungere entro il 2016 almeno il 40% di raccolta differenziata; stabilire un tariffario che prenda in considerazione, almeno in parte, la quantità di rifiuti prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche; prevedere, come onere per la nuova aggiudicataria del servizio, la realizzazione di un Centro comunale per la riparazione e il riuso, in modo tale da poter rimettere i beni nei cicli di utilizzo, facendo partecipare anche cooperative sociali e associazioni di volontariato; sostenere lo sviluppo di iniziative per la creazione di impianti di compostaggio, eco stazioni, impianti di selezione, impianti di trattamento a freddo dei rifiuti residui, nonchè la ricerca e la sperimentazione sulla minimizzazione del rifiuto; incrementare il numero degli agenti di Polizia Ambientale per assicurare un controllo più efficace e capillare sul territorio; attuare campagne di sensibilizzazione per la corretta separazione del rifiuto e il giusto conferimento; avviare una mobilità più sostenibile ( car-shering, pedibus), prevedendo inoltre il ripristino dei collegamenti marittimi tra la Borgata, Ortigia e Isola; istituire un “Osservatorio verso Rifiuti Zero” con il compito di monitorare continuamente questo percorso”.Per “Rifiuti Zero” ha poi preso la parola il presidente, Salvo La Delfa. Nel ricordare come Siracusa sia, per popolazione, dopo Napoli e Parma, la terza città che aderisce ad un progetto che coinvolge in tutta Italia circa 230 comuni, La Delfa ha auspicato “Un’adesione a lunga scadenza per il bene della città”.Il punto è stato preceduto e seguito da un ampio dibattito al quale hanno dato il loro contributo diversi consiglieri. Per Salvo Castagnino “Aver individuato in un atto di indirizzo un’associazione in assenza di un bando, lo rende di fatto illegittimo, pur essendo personalmente favorevole alle linee guida che lo ispirano”; “Un ritorno in Commissione, per capire meglio se sia adatto ad un’area vasta come Siracusa” è stato invece auspicato da Elio Di Lorenzo, mentre Giuseppe Impallomeni, nel sottolineare il lavoro fatto dalla III Commissione della quale è presidente, ha ricordato come “Siamo sempre in presenza di un atto di indirizzo, e che l’ultima parola spetta al Consiglio”.

Altri contributi sono venuti da Gaetano Firenze, che nel definire “Inutile” l’atto di indirizzo, ha ricordato come esso “Intervenga, senza averne autorità, su un bando di gara già in itinere e sul quale non può influire. In questo atto c’è poco da salvare”; Cetty Vinci ha invece parlato di “Libro dei sogni: le linee guida sono condivisibili, ma sono attuabili dal nostro Comune, come si raccordano con quanto finora fatto da questa Amministrazione?”; per Carmen Castelluccio, invece, la sua adozione continua “La linea politica voluta dall’Amministrazione pronta a recepire le istanze dell’associazionismo, creando così un rapporto virtuoso per il bene della città”; concetto ribadito con sfumature diverse anche da Massimo Milazzo per il quale “Siamo davanti ad un atto di indirizzo da recepire. Ben venga il coinvolgimento diretto della città e dell’associazionismo, con funzioni non solo propositive ma anche di controllo dell’azione amministrativa”.
Per Alberto Palestro siamo in presenza di “Un atto superfluo che dice alcune cose ovvie e ne lascia alcune da correggere. Se nei contenuti è condivisibile, esso è però confusionario nel metodo usato per la sua redazione. Non si capisce, infine, perché si debba indicare specificamente l’associazione”. Salvo Sorbello, nel dare “Convinto sostegno all’iniziativa” ha voluto però ricordare “La drammatica situazione della raccolta differenziata in città, che al momento non sta producendo alcun risultato ma solo costi”.
Il dibattito è stato concluso dal sindaco, Giancarlo Garozzo che all’aula ha ricordato come per l’Amministrazione “Siano strategiche la collaborazione ed il coinvolgimento delle associazioni cittadine su tematiche tanto importanti”.
Il Sindaco ha poi comunicato al Consiglio le iniziative che partiranno a breve in materia di raccolta differenziata, a cominciare dalla carta. “Il territorio comunale è stato suddiviso in 12 macro aree e ciascuna di esse sarà interessata alla raccolta ogni due settimane. Il primo ciclo comincia lunedì 29 agosto per concludersi sabato 10 settembre. Si riprenderà con il secondo ciclo lunedì 12 settembre e si andrà avanti con questa cadenza: quindi una volta ogni due settimane. Il servizio sarà preceduto da una capillare campagna di informazione nella settimana antecedente la sua entrata in vigore. Saranno anche intensificati i controlli, con l’aumento del personale della Polizia Muncipale, che inizialmente svolgerà funzioni più informative che repressive, per il controllo del corretto conferimento. Alla “Municipale” si aggiungeranno anche i volontari dell’Oipa. Ma la vera scommessa è legata alla premialità grazie al sistema della pesatura attraverso l’utilizzo delle “bilance” presenti nei Centri comunali di raccolta. Obiettivo il 10%”.

In apertura dei lavori il Sindaco ha presentato i nuovi assessori, Grazia Micieli e Giovanni Sallicano, e comunicato la nuova ripartizione delle deleghe in Giunta. Comunicazione che ha dato luogo ad un confronto con le opposizioni sulla possibilità o meno di aprire un dibattito sull’argomento. Il presidente Armaro ha sospeso  i lavori e riprenderli dopo la riunione della “Capigruppo”.




Floridia. Piantagione di marijuana sul terrazzo di casa: arrestato e subito rimesso in libertà

Sul terrazzo di casa coltivava 22 piante di canapa indiana. I carabinieri della Tenenza di Floridia hanno arrestato Paolo Bastante, disoccupato. I militari hanno scoperto la piantagione nel corso di un servizio antidroga. Le piante sono state sequestrate, l’uomo, dopo le incombenze di rito, è stato rimesso in libertà.




Siracusa. Violenta un ragazzino sotto la minaccia di un coltello: sacerdote smascherato dai carabinieri

Un sacerdote di 51 anni, parroco di una chiesa della diocesi di Catania, sottoposto alla misura cautelare di obbligo di dimora dalla Procura di Siracusa. E’ accusato di avere violentato un ragazzino di 15 anni, suo parrocchiano, costringendolo a subire atti sessuali sotto la minaccia di un coltello. Il provvedimento a suo carico è scattato al termine di indagini svolte dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Siracusa, con il coordinamento del procuratore aggiunto Fabio Scavone e del sostituto Vincenzo Nitti. Un’attività condotta anche attraverso intercettazioni telefoniche, perquisizioni e sequestri. L’indagato, pur risultando sospeso dalle proprie funzioni di parroco, era potenzialmente in condizione di frequentare una vasta platea di fedeli, con il rischio concreto, secondo gli inquirenti, di reiterare il reato. Alle indagini ha partecipato anche il Nucleo Investigativo Telematico della Procura di Siracusa, atteso che il parroco indagato era molto attivo nelle chat e nei social network. Entrando nel dettaglio, le indagini sono scattate a seguito di una  dettagliata denuncia presentata dalla madre del ragazzino,  poi sentito dagli inquirenti con l’ausilio di una psicologa. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che il parroco avrebbe attirato con una scusa il ragazzino presso la propria abitazione avvalendosi della complicità di un comune amico venticinquenne, che a sua volta è risultato avere avuto rapporti sessuali col sacerdote. Una volta giunti presso l’abitazione, il religioso avrebbe puntato un coltello da cucina nella schiena del ragazzino costringendolo a subire atti sessuali.Il coltello descritto dal ragazzino è stato poi sequestrato dai carabinieri presso l’abitazione dell’indagato, mentre la ricostruzione dei fatti ha trovato peraltro riscontro sia nelle intercettazioni telefoniche immediatamente successive sia nelle testimonianze di altri parrocchiani che avevano raccolto il racconto sofferente del ragazzino. Si delineano plurime e gravi forme di violenza fisica e psicologica, con l’uso di armi ma anche mediante lo sfruttamento di una relazione fortemente asimmetrica, ovvero del tutto impari, tra un ragazzino di 15 anni e un uomo di 51 anni, suo parroco.I carabinieri hanno inoltre accertato che l’indagato, nonostante la sospensione dallo svolgimento delle attività pastorali disposta dalla curia vescovile, grazie all’aiuto di un suo amico e parroco, continuava a celebrare messa. Anche per tale ragione è stato richiesto dalla Procura e poi disposto dal gip l’obbligo di dimora a Lentini.A completare il quadro probatorio vi sono infine i riscontri degli accertamenti informatici eseguiti dagli specialisti del Nucleo Investigativo Telematico della Procura di Siracusa, che hanno accertato che il parroco indagato è molto attivo nelle chat e nei social network e che egli è un assiduo consumatore di pornografia nonché una persona dalla vita sessuale molto attiva.




Siracusa. La bufera nel Pd, Garozzo:"La segreteria Lo Giudice è un fallimento, pensino a questo"

Le accuse di Lo Giudice, Monterosso e Schiavo rispedite al mittente, con toni altrettanto duri. Il sindaco, Giancarlo Garozzo replica, parlando fuori dai denti, alla nota con cui il segretario provinciale, il coordinatore cittadino e il presidente dell’assemblea provinciale del Pd rendono nota l’intenzione di prendere le distanze dall’amministrazione comunale. “Come ho dichiarato il giorno del mio insediamento-premette Garozzo-  prima viene la città e poi tutto il resto. È soprattutto in nome di questo impegno che, ancora una volta, non mi sono lasciato imbrigliare.
E’ bene che si sappia che ho incontrato per tre volte il partito e per tre volte mi sono state presentate versioni e assetti diversi. Il tavolo di confronto è saltato non per Giancarlo Garozzo ma perché Lo Giudice e Monterosso, in barba a qualunque reale interesse per il funzionamento dell’amministrazione, pretendevano la sostituzione di assessori che si sono dimostrati con i fatti capaci e competenti. Il loro atteggiamento è il segno tangibile del disinteresse assoluto che hanno per la città”. Garozzo accusa il gruppo dirigente del partito in provincia di muoversi secondo “biechi meccanismi novecenteschi, portati avanti da chi, prima di permettersi di parlare di giunte di alto profilo, dovrebbe capire chi è e cosa rappresenta”. Il primo cittadino non si limita a lasciare intendere. Specifica, al contrario, il senso della sua dichiarazione. “Lo Giudice, Monterosso e Schiavo sanno infatti perfettamente che la loro nomina è frutto di un accordo unitario, fatto a tavolino, non di congressi o elezioni. È di tutta evidenza, quindi, che questo accordo oggi non esiste più e che i “tre moschettieri” rappresentano solo una parte del Pd: i Riformisti e il gruppo Foti. Null’altro”.
Il sindaco precisa di conoscere bene quali siano le sue responsabilità . “Da 3 anni a questa parte-ricorda il primo cittadino-  i vertici del PD, cambiati più volte per le vicissitudini interne al partito, non sono mai stati accanto all’amministrazione nata da una vittoria – voglio ricordarlo nel caso in cui l’avessero dimenticato – che ha riportato il Centrosinistra a governare questa città dopo 15 anni.Ultimamente avevamo avviato un percorso cittadino ma è stato un cammino azzoppato subito da una parte del Pd che non ha quasi mai partecipato agli incontri programmati”. Parole “infuocate” , in particolare, nei confronti di Lo Giudice, che alla guida della segreteria provinciale “ha dimostrato di essere incapace di mantenere gli impegni e tenere a bada gli estremismi, che ha invece avallato, portando il Pd a toccare il punto piu’ basso in termini di consenso, immagine e rapporto con i cittadini”. Garozzo parla di “fallimento dell’esperienza targata Lo Giudice, testimoniato dal risultato ottenuto dal partito alle ultime amministrative nei quattro comuni della provincia nei quali si è votato per la scelta del sindaco”. Infine una sollecitazione: “Pensino a questi aspetti-conclude Garozzo.  invece di avere come obiettivo principale la distruzione sistematica di quanto fa questa amministrazione”.




Villasmundo. Acqua a singhiozzo e non potabile, protesta dei residenti: "Rimborsi o niente tributi locali"

Una situazione che i residenti ritengono grave e per la quale chiedono un intervento immediato del Comune, rendendola nota al prefetto, Armando Gradone, al  Procuratore capo, Francesco Paolo Giordano e alla Siam. Un problema legato alla carenza idrica che, nel territorio di Villasmundo centro, si verificherebbe da maggio, con una serie di disagi connessi. Alcune decine di residenti hanno deciso, dunque, di sottoscrivere un documento. “Per sopperire a tale disagio-si legge nel documento.-  l’amministrazione a fine maggio, con dei lavori urgenti, colloca il pozzo di contrada Mungina, privo di qualsiasi requisito di potabilità , con l’acquedotto centrale, dimenticandosi anche di ripristinare il manto stradale. Ad oggi l’acqua viene tolta quasi ogni giorno, alla riapertura esce mista a terra o altre sostanze, che la rendono inadatta al consumo umano. Inoltre sappiamo che alcuni commercianti – prosegue la nota – per poter lavorare usano nei propri cicli produttivi acqua imbottigliata. Segnaliamo, ancora, che le interruzioni non vengono comunicate alla cittadinanza “. I residenti diffidano il sindaco, Pippo Cannata a muoversi di conseguenza, accertandosi di ogni aspetto, soprattutto sanitario, della vicenda e imponendo “a tutte le attività da cui possano originarsi prodotti inquinanti l’adozione delle migliori tecnologie per limitare o addirittura escludere l’inquinamento con i relativi rischi per la salute della popolazione”. Chiesto, inoltre, l’esonero dal pagamento del canone idrico e, per i commercianti che hanno un aggravio di spese, un rimborso o l’esonero dal pagamento dei tributi locali. La denuncia è stata inviata anche alla presidenza del consiglio comunale.