Siracusa. "Quasi 300 determine delle Politiche sociali non pubblicate", Sorbello grida allo scandalo

“Un numero spropositato di determine dirigenziali, nel solo 2015, non pubblicate all’albo pretorio del Comnune, tutte relative al settore Politiche Sociali”. La denuncia è del consigliere di “Progetto Siracusa” Salvo Sorbello. “Si tratta di ben 294 determine dirigenziali- spiega l’esponente di minoranza-  Il contenuto di molte di queste determine, che per legge dovevano obbligatoriamente essere pubblicate entro sette giorni dalla loro emanazione per consentire di essere conosciute da tutti, è a oggi invece sconosciuto a chiunque, consigliere comunale o cittadino.
Viene così meno il presupposto minimo ed essenziale-argomenta Sorbello-  di un’azione amministrativa che deve essere fondata sulla massima trasparenza. Invece, a distanza di un anno, non si conosce, neppure per sintesi, il contenuto di tante determine dirigenziali di un settore decisivo e delicato per la vita dei siracusani come quello delle politiche sociali, che comprende gli asili nido, l’assistenza ai disabili, agli anziani, ai minori e ad altre persone fragili.Mentre il governo proprio in questi giorni emana nuove disposizioni per assicurare una trasparenza a tutto tondo-aggiunge l’ex assessore-  garantendo il rilascio dei documenti in forma gratuita ed entro 30 giorni dalla richiesta, a Siracusa, che doveva essere una casa di vetro, viene rigettata la richiesta di istituire una commissione d’indagine su asili nido e refezione scolastica e allo stesso tempo non vengono incredibilmente pubblicate 294 determine relative al solo anno 2015”.




Siracusa. Ancora un'auto a fuoco, si allunga la scia. Mercedes in fiamme in via Damone

Ennesimo incendio d’auto in città. Negli ultimi giorni se ne sono verificati parecchi, tanto da far alzare l’attenzione su un fenomeno che può destare preoccupazione, legata al timore di una recrudescenza di questo genere di reati. A fuoco, nella notte, una Mercedes C220 parcheggiata lungo via Damone, nei pressi di un istituto di credito. L’auto è andata totalmente distrutta dalle fiamme, che hanno danneggiato anche la parte posteriore di una Peugeot 206 posteggiata accanto al veicolo. Sul posto, i vigili del fuoco per lo spegnimento del rogo. I rilievi condotti subito dopo non hanno consentito di stabilire con certezza le cause dell’incendio. Le indagini sono affidate alla polizia. Nelle ultime settimane è aumentato il numero di veicoli danneggiati dalle fiamme. Le forze dell’ordine stanno monitorando il fenomeno per leggerne le dinamiche. Si tratta, però, di singole vicende legate a dinamiche differenti le une dalle altre, che vanno dalle vendette personali, nel caso di roghi di origine dolosa, a problemi di natura elettrica, nel caso di fiamme sviluppatesi incidentalmente.




Noto. Rapina perpetrata a Grottaglie: tre anni ai domiciliari per una siracusana

E’ ritenuta l’autrice, in concorso con altre persone, di una rapina perpetrata nel 2006 a Grottaglia. Dovrà scontare una pena di 3 anni ai domiciliari. Il provvedimento è stato notificato dagli agenti del commissariato di Noto a Giovanna Crescimone, 44 anni, siracusana, in ottemperanza  all’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 30 gennaio scorso dalla  Procura Generale della Repubblica presso la Corte D’Appello di Taranto – Ufficio Esecuzioni Penali.




Siracusa. Monumento ai Caduti o monumento all'immondizia? L'area sempre più nel degrado

Rappresenta una delle tappe dei giri turistici, eppure non si presenta di certo al meglio agli occhi dei visitatori e non invoglia nemmeno i siracusani che hanno voglia di trascorrere del tempo in un luogo della città certamente suggestivo.L’area intorno al monumento ai Caduti sembra ben lontana da quell’idea di spazio pubblico da vivere e custodire come un “gioiello di famiglia”. La sporcizia regna sovrana ed è ben più visibile del verde. Rifiuti di ogni tipo fanno bella mostra di sè e “arricchiscono” un quadro già deturpato da chi, progressivamente, ha distaccato i lastroni di pietra del monumento, forse per gettarli in mare, come fosse un gioco per animare le serate di qualcuno. Non rappresenta, evidentemente, un deterrente il cartello posto all’ingresso dell’area, in cui si avverte della presenza di telecamere di videosorveglianza. Intanto, questa mattina, pare che la ditta che si è aggiudicata la gestione del verde pubblico nell’area della città su cui ricade il monumento, abbia avviato lavori proprio in largo Cappuccini. L’auspicio è che, nel giro di poche ore, le immagini che abbiamo girato oggi possano rappresentare il passato.




Consiglio comunale sullo "stop" ai treni Siracusa-Catania: i vertici di Rfi e Trenitalia lasciano la seduta

Consiglio comunale questa mattina dedicato alla vicenda legata ai lavori di ammodernamento della rete ferroviaria, che comporterà la chiusura della tratta siracusa-catania durante i mesi estivi. Seduta aperta, convocata dal presidente Santino Armaro. I vertici di Rfi e Trenitalia hanno lasciato l’aula a discussione in corso per raggiungere l’aeroporto di Ct senza attendere le conclusioni dell’assise. Pur valutando con favore l’investimento per il potenziamento della tratta siracusa augusta- bicocca, giudicate insoddisfacenti le risposte in merito allo sviluppo futuro della rete ferrata. Particolarmente critico il consigliere massimo milazzo le cui domande sono rimaste senza risposta. Dal 20 giugno,a llora, via ai lavori di  ammodernamento della tratta ferroviaria Siracusa-Catania. I progetti annunciati nelle scorse settimane sono stati confermati dai dirigenti di Rfi e Trenitalia intervenuti stamattina al consiglio comunale aperto convocato dal presidente, Santino Armaro, sulla scorta di due richieste presentate da 4 consiglieri di opposizione – Salvatore Castagnino (primo firmatario), Cetty Vinci, Fabio Alota e Salvo Sorbello – e dalla commissione consiliare trasporti, presieduta da Giuseppe Casella.La prima puntava il dito contro i disservizi per residenti e turisti e sulle contromisure da adottare; la seconda evidenziava anche l’importanza di dare massima priorità al collegamento Bicocca-Fontanarossa così, come ha sostenuto lo stesso presidente Armaro in apertura dei lavori, da consentire ai siracusani di raggiungere l’aeroporto di Catania direttamente in treno. Ai lavori hanno partecipato: l’assessore regionale Bruno Marziano; i parlamentari Pippo Zappulla, Sofia Amoddio, Stefano Zito e Marika Cirone Di Marco; i segretari generali di Cgil, Cisl e Ugl, Paolo Zappulla, Paolo Sanzaro e Antonio Galioto.Esaurita questa fase del dibattito, adesso la parola passa al Consiglio che nelle prossime sedute dovrebbe approvare un ordine del giorno rivolto a tutti i soggetti che hanno competenza non solo sui lavori in questione ma su tutta la tematica dei trasporti ferroviari in Sicilia e in particolare nel Sudest.Delusione e qualche contestazione c’è stata da parte dei consiglieri comunali e degli altri intervenuti quando i rappresentanti delle Ferrovie hanno lasciato anticipatamente l’aula, intorno alle 12, per rientrare nelle rispettive sedi.Il dibattito si è sviluppato proprio sugli interventi tecnici dei rappresentanti di Rfi: Roberto Pagone e Salvatore Leocata, rispettivamente direttore e responsabile degli investimenti per il Suditalia; alla seduta ha partecipato anche il direttore regionale di Rfi, Carmine Rogolino; per Trenitalia era presente Roberto LanninoI lavori – hanno spiegato – si inseriscono in una più vasta progettazione che sta interessando l’intero meridione nell’ambito del corridoio europeo Scandinavia-Mediterraneo. L’inizio scatterà da Bicocca e il primo lotto si ferma a Brucoli, spesa 81 milioni; poi si passerà alla tratta Brucoli-Targia, che costerà 45 milioni. I fondi per il primo lotto sono già stati stanziati, quelli per il secondo lo saranno man mano che si procede con le opere.L’obiettivo, mantenendo il binario singolo, è di ridurre i tempi di percorrenza del 10 per cento, migliorande e modernizzare i tracciati in termini di sicurezza, di adeguatezza rispetto ai convogli e di puntualità dei treni. Le opere richiederanno l’utilizzo di un centinaio di maestranze e si fanno in estate perché si lavorerà con due turni fino al tramonto del sole e, quindi, si sfrutteranno meglio i tempi.Critiche sono sono arrivate da Castagnino, per il quale Siracusa è relegata a fanalino di coda dei progetti di Rfi e Trenitalia, visto che la disponibilità delle somme per il secondo lotto non è ancora certa e si rischia di non portalo a termine. L’esponente dell’opposizione ha lamentato una scarsa iniziativa da parte del sindaco Garozzo.Numerose le critiche a Rfi e Trenitalia per la carenza di comunicazione e di coinvolgimento dei territori, informati solo quando la decisione era già stata presa. Il primo a evidenziare il problema è stato Pippo Zappulla, che ha parlato di siracusani trattati come “figli di un dio minore”. Il parlamentare ha annunciato che si rivolgerà al ministro anche per chiedere provvedimenti verso i responsabili di questo comportamentio. Nel merito, Zappulla non ha negato la validità del progetto, anche se ha indicato come prioritario il raddoppio del binario e il mantenimento di Siracusa come stazione di testa.Per Elio Di Lorenzo, il territorio siracusano sarà destinatario di “una manciata di molliche” per decisioni “prese chissà dove” e senza rispetto delle istituzioni locali. Con queste prospettive si mortificheranno gli sforzi compiuti per rilanciare l’economia e portare ricchezza attraverso il turismo.Per Alessandro Acquaviva, i piani di Ferrovie per Siracusa sono “vecchi di almeno 10 anni”. La città non è solo capolinea perché interessata da flussi turistici che vengono da nord ma lo è anche rispetto a quelli che poi si dirigono verso il Sudest. Vago e ritardatario, infine, il progetto per la stazione di Fontanarossa.Critico per il mancato interessamento del territorio e per i ritardi nella comunicazione è stato il sindaco, Giancarlo Garozzo, che comunque si è detto soddisfatto per l’investimento. Tuttavia la tempistica è del tutto sbagliata e si potevano fare dei correttivi. Anche perché, ha aggiunto, non si tratta di progetti nuovi ma di lavori già previsti da tempo e che sono stati inseriti nei piani dello “Sblocca Italia”, il cui spirito è proprio quello di far ripartire le opere pubbliche evitando le incompiute del passato, cioè finanziandole progressivamente man mano che si procede nei lavori.Bruno Marziano ha posto al centro del suo intervento l’importanza di dare priorità alla stazione di Fontanarossa. Marziano ha auspicato nuovi confronti con Rfi e Trenitalia per i progetti futuri che, secondo l’assessore regionale, devono affrontare il carattere baricentrico di Siracusa rispetto a Catania e Ragusa e dei collegamenti anche con l’aeroporto di Comiso.Numerosi sono stati i dubbi sollevati da Paolo Zappulla, anche alla luce del fatto che molti lavoratori della stazione di Siracusa sono stati destinati a Catania. “Cosa succederà in futuro e cosa succederà dello scalo dei Pantanelli?”, ha chiesto il sindacalista, che poi si è opposto all’idea di chiudere dal 20 giugno l’intera tratta anche se i lavori riguarderanno il primo lotto. Alle domande di Zappulla ha dato qualche risposta il rappresentante di Trenitalia, Roberto Lannino, che ha escluso l’abbandono dello scalo di Pantanelli e ha confermato il mantenimento dei treni turistici e dell’offerta diretta verso il Sudest.

Di occasione persa ha parlato Cetty Vinci, la prima a intervenire dopo che i dirigenti di Rfi e di Trenitalia avevano lasciato l’aula. Poteva essere l’occasione, ha detto, per parlare di tutte le criticità, anche di quelle del trasporto merci, ma non è stato possibile. Vinci ha chiesto di aggiornare i lavori per un confronto più approfondito con i rappresentanti istituzionali siracusani.
Per Gaetano Firenze, Siracusa rischia di entrare in una fase di stallo economico, per evitare il quale bisogna fare squadra e devono migliorare i rapporti tra i rappresentanti locali e quelli nazionali e regionali. Nel merito, per il consigliere Siracusa deve restare stazione di testa e a questo obiettivo devono essere indirizzati gli investimenti.
Stefano Zito ha denunciato il pessimo stato dei trasporti ferroviari in Sicilia, con treni vecchi e sporchi e inadeguati alle esigenze di chi si muove per turismo, e per Marika Cirone Di Marco bisogna partire dal rispetto del contratto di servizio sottoscritto con la Regione e dal rendere adeguato il piano dei trasporti in Sicilia. In questo contesto, ha aggiunto, va pensato l’investimento per Fontanarossa e va reso più appetibile il servizio ferroviario.
Anche Paolo Sanzaro ha attaccato le Ferrovie per il mancato coinvolgimento delle istituzioni locali nella decisioni adottate. La giornata di oggi per tale ragione è purtroppo tardiva ma può essere l’occasione per costruire il futuro nel settore del trasporto su rotaie.
Infine per Massimo Milazzo, Rfi e Trenitalia lasciando anticipatamente i lavori si sono sottratte al confronto e hanno insultato la città. Il vero problema, ha aggiunto, non sono tanto gli imminenti lavori di manutenzione ma i progetti per il futuro, soprattutto rispetto ai collegamenti con Ragusa. In un momento in cui i flussi turistici stanno premiando il Sudest della Sicilia, visto che si sono di molto ridotti quelli diretti al Nordafrica, la mancanza di progetti di sviluppo equivale al suicidio. Su questo tema Trenitalia e Rfi sono assenti e vanno riportati in quest’aula, ha detto Milazzo.




Siracusa. Protestano i lavoratori della scuola, sit in in piazza Archimede

Scuola in sciopero questa mattina. Sono tornati in piazza, lavoratori del settore. Sit- in unitario davanti alla prefettura, in piazza Archimede. La protesta riguarda i docenti, gli Ata e i dirigenti scolastici. La richiesta principale è quella del rinnovo del contratto. Per gli ata si tratta addirittura di zero assunzioni a fronte di 12 mila posti vacanti. I dirigenti non accettano i mancati adeguamenti delle retribuzioni alle nuove responsabilità e compiti.




Siracusa. Uomo tenta il suicidio dal viadotto di Scala Greca: salvato dalla polizia. Il video

Aveva scavalcato il guard rail del viadotto di Targia ed era pronto a lanciarsi giù. Un uomo aveva deciso di farla finita. Solo il tempestivo intervento della polizia ha scongiurato una conseguenza estrema. E’ accaduto ieri pomeriggio, intorno alle 17. Per pochi istanti l’uomo è rimasto anche pensolante nel vuoto. Gli agenti delle Volanti si sono precipitati sul posto e sono intervenuti riuscendo a bloccare il tentativo, quasi riuscito. L’uomo è stato salvato e affidato alle cure die medici del 118, nel frattempo allertati.

http://youtu.be/96GysJA4lCM




Siracusa. Furgone in fiamme in via Cannizzo, indaga la polizia

Auto in fiamme in via Bartolomeo Cannizzo. A fuoco un Fiat Iveco 35 cassonato. Sul posto, gli uomini delle Volanti e , per le operazioni di spegnimento, i vigili del fuoco del distaccamento di via Von Platen. La polizia ha avviato le indagini del caso per accertare l’origine dell’incendio e, nel caso in cui si trattasse di azione dolosa, identificare i responsabili.




Siracusa. "Piantiamo la Balza", progetto con le scuole: nuovi alberi e un orto aromatico

Centinaia di bambini e ragazzi delle scuole della città si sono dati appuntamento, questa mattina, con i loro insegnanti a Balza Acradina. Una mattinata diversa dalle altre, per apprendere l’importanza del verde, inteso come spazio pubblico da tutelare ma  anche come luogo in cui vivere un corretto rapporto con le piante e la loro cura. L’iniziativa è del Comune e si chiama “Piantiamo la Balza”. I ragazzi hanno messo a dimora erbe aromatiche e non solo e si preparano a creare, proprio nello spazio della balza, un orto. Altri studenti, quelli dell’Itas, hanno, invece, avviato uno studio, per valutare, attraverso le piante, la qualità dell’aria. Momento educativo a cui l’assessore Valeria Troia crede e tiene particolarmente e che rappresenta un ulteriore messaggio di riappropriazione del bene pubblico e degli spazi, parchi cittadini, da vivere in maniera utile e corretta.

I giovani protagonisti




Siracusa. Ex Provincia, dal primo giugno rientro pomeridiano solo il giovedì

Diventa operativa la decisione preannunciata nelle scorse settimane dal commissario straordinario del Libero consorzio comunale (l’ex Provincia), Antonino Lutri. L’intervento sull’orario lavorativo, per ridurre i costi di gestione dell’ente è stato predisposto e prevede un solo rientro pomeridiano, il giovedì e non più, come ipotizzato in un primo momento, il mercoledì pomeriggio. La richiesta era partita dai sindacati. Il nuovo orario dovrebbe entrare in vigore a partire dal prossimo primo giugno e sarà articolato in questo modo: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì (salvo modifiche dell’ultima ora riguardanti il giorno del rientro) 7,30 – 14, con un’ora e mezza di flessibilità in entrata ed in uscita. In questi giorni i dipendenti dovranno effettuare sei ore e 30 di lavoro. Il giovedì presenza in ufficio a partire dalle 7,30 fino alle 14, rientro in ufficio alle 14,30 fino alle 18. Anche in questo caso è prevista la flessibilità.