Siracusa. Formazione gratuita per aspiranti imprenditori, parte l'attività di Cna

“Formiamo Eroi”. Al via le attività formative gratuite per aspiranti imprenditori finanziate con il programma Garanzia Giovani. La Cna di Siracusa raccoglie adesioni in vista dell’avvio del programma di attività formative per aspiranti giovani imprenditori, startupper in provincia di Siracusa. Una attività di 80 ore in favore di giovani under 30 neet iscritti al programma Garanzia Giovani.Si tratta di azioni formative gratuite anche individuali finanziate a valere sull’avviso 7 appunto di Garanzia Giovani. La Cna, ente accreditato, sta definendo l’offerta formativa nei settori previsti. “Partecipare a questi percorsi è estremamente importante per i tanti giovani interessati a sviluppare la propria idea –fa notare il coordinatore dei Giovani di Cna, Gianpaolo Miceli- e tradurla in un’azienda magari usufruendo del prossimo bando selfiemployement che agevolerà nuove imprese con finanziamenti agevolati, saranno valutate le prospettive di business, le criticità i punti di forza e gli adempimenti, in una parola si darà una mano a fare bene. Nella mission di CNA – prosegue- c’è la formazione dei nuovi imprenditori del territorio, giovani pronti a scommettere su loro stessi senza indugi. In una parola formiamo eroi. Le attività partiranno a breve e garantiranno la presentazione di un progetto di investimenti sulla misura di finanziamento di prossima pubblicazione sempre su Garanzia Giovani”. Info e iscrizioni su info@cnasr.it




Siracusa. Vuol punire l'amico che lo rifiuta: in comunità presunto stalker

Non gli era bastato l’arresto, con la misura cautelare del divieto di dimora in provincia. Livio Antonio Donato Tumminelli, originario della provincia di Caltanissetta è tornato nel capoluogo, per raggiungere nuovamente la sua vittima. Per lui è scattato l’aggravamento di misura cautelare emessa dal Tribunale di Siracusa e si trova adesso ai domiciliari in una comunità di Caltagirone. Il 35enne, domiciliato a Caltagirone, si era reso responsabile di atti persecutori nei confornti di un uomo, suo coetaneo, siracusano, da cui pretendeva un’amicizia corrisposta. Lo aveva conosciuto tramite chat e già in passato lo aveva assillato, raggiungendo anche la sua abitazione di Ortigia. Dopo i primi dinieghi, il 35enne era anche arrivato ad annunciare l’intenzione di versare addosso all’ “amico” del liquido infiammabile per dargli fuoco. Non solo parole, visto che i carabinieri hanno anche rinvenuto una bottiglietta contenente del carburante nella disponibilità del giovane. Segnale del reale intento di utilizzarlo contro la sua vittima.




Siracusa. Giornata della sicurezza in rete e contro il bullismo: "Ecco a cosa stare attenti"

Giornata mondiale per la sicurezza in rete. Il 9 febbraio si celebra il Safer Internet Day. Quest’anno il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha lanciato una nuova campagna contro il bullismo e il cyber bullismo in particolare. L’istituto di Gestalt HCC Italy, diretto dalla psicoterapeuta Margherita Spagnuolo Lobb, fornisce dei consigli, rivolti alle famiglie, per capire se il proprio figlio sia o stia per diventare un bullo e come, eventualmente, intervenire. “Partiamo dal chiederci – spiega la psicoterapeuta – perché un ragazzo dovrebbe diventare un cyber bullo. E il motivo è che il dominio sull’altro, il fatto di provocargli stati d’animo spiacevoli e umilianti e assoggettarlo a sé facendo leva sulla paura, è un surrogato della stima di sé. Il bullo o la bulla costruiscono un senso di potere personale sulle spalle della debolezza provocata negli altri. Chi si comporta da bullo, insomma, contrariamente alle apparenze, non è una persona forte e sicura di sé ma esprime insicurezza, scarsa autostima e immaturità. E, come le proprie vittime, ha bisogno di aiuto, e non di essere condannato senza appello e isolato. Anche perché, in molti casi, la responsabilità del suo comportamento non è completamente sua, ma in buona misura anche dell’ambiente familiare e sociale. E la cura per questi ragazzi è fargli sentire l’amore incondizionato di chi si prende cura di loro, cosa a cui non sono per nulla abituati, a cui non credono, per cui resistono. Ma è l’unica cosa che può redimerli verso un atteggiamento di rispetto delle fragilità proprie e dell’altro”. Spagnuolo Lobb elenca i 10 comportamenti di un bambino o di un ragazzo che devono far suonare il campanello d’allarme per i genitori perché è possibile che il figlio sia o stia per diventare un bullo.Il primo punto: È spesso nervoso e impulsivo, o al contrario si chiude in lunghi silenzi; è aggressivo e incapace di esprimere in modo costruttivo i propri stati d’animo. “La prima cosa che un genitore deve fare –prosegue la psicoterapeuta- è stare vicino al figlio e osservare i suoi modi di essere, cercando di capirlo empaticamente. Senza scoraggiarsi, perché è solo dalla relazione coraggiosa con i figli, dal non temere di “disturbarli” o di essere soffocanti, che nasce la possibilità che crescano con buone abitudini”. Se in famiglia ci sono storie di abusi, anche solo verbali, occorre stare attenti. «Sappiamo – spiega Margherita Spagnuolo Lobb – che tutti coloro che usano comportamenti di abuso hanno imparato a sottomettere l’altro dalla loro storia familiare. Gli abusanti, tra cui i bulli, sono stati umiliati, non sono stati aiutati a crescere orgogliosi delle proprie forze. Sono ragazzi che hanno subito umiliazioni e vessazioni dai genitori o dagli educatori. Non hanno potuto sviluppare un potere personale pieno e rispettoso verso l’altro. Devono “rubare” la stima di sé ai più deboli”. Altro campanello d’allarme, se il ragazzo frequenta “cattive compagnie”.«Il genitore deve abbandonare l’atteggiamento “polliannico” di vedere tutto ciò che riguarda il figlio come roseo e innocente-spiega ancora la direttrice dell’istituto- La società malata arriva a lui prima e più che a noi, attraverso internet e attraverso cattive compagnie”. Punto 5: se cerca disperatamente di essere membro di un gruppo o se prova imbarazzo davanti a gesti di affetto. “Non reggono l’emozione di essere amati, e devono fuggirla come un paradiso perduto”. E ancora se sta sveglio fino a tardi per usare pc o smartphone, con i rischi legati a internet, chat e social network. Il bullo è spesso figlio di un’educazione carente, secondo Spagnuolo Lobb, sul piano del rispetto delle regole. «Se i genitori non intervengono quando le regole di casa e della famiglia vengono violate ¬– spiega la psicoterapeuta – il bambino, a lungo andare, può cominciare a pensare che questo comportamento non solo sia tollerabile e accettabile, ma anche vantaggioso. Se il desiderio di ottenere qualcosa non incontra ostacoli ed è privo di rischi e conseguenze anche davanti ad atteggiamenti e comportamenti di prepotenza e prevaricazione, diventa normale pensare che tutto è permesso. Che le regole, tutte le regole, si possono tranquillamente infrangere”. Infine il campanello d’allarme legato all’andamento scolastico scarso fino all’abbandono degli studi. «Ciò – spiega Margherita Spagnuolo Lobb – accade in particolar modo per i “bulli gregari”, cioè quelli che agiscono sotto istigazione del gruppo, e che con i loro atti di bullismo ottengono già tutto ciò che desiderano: accettazione da parte del gruppo, notorietà, visibilità, stima. E quindi non hanno più bisogno di impegnarsi nello studio per ottenere dalla società la stessa gratificazione che possono avere in modo più semplice e rapido».




Truffa anziano di Arezzo e sfugge all'arresto: rintracciata a Noto mentre pulisce casa

Ha truffato un anziano della provincia di Arezzo nel 2008. I carabinieri la cercavano da due mesi. Hanno atteso il suo rientro a Noto, consapevoli della sua abitudine di tornare, periodicamente, nel centro barocco. L’hanno rintracciata e arrestata. Così è finita in manette Francesca Sesta, 53 anni, con precedenti penali. L’ordine di esecuzione per la carcerazione nei suoi confronti era stato emesso lo scorso novembre dalla Procura di Arezzo. La donna deve espiare una condanna di 2 annie sei mesi e il pagamento di mille euro di ammenda per la truffa di cui è stata ritenuta responsabile. Quando i militari l’hanno raggiunta, la donna si stava occupando delle faccende domestiche. E’ stata condotta nel carcere di Piazza Lanza, a Catania




Noto. Pala d'Altare su San Corrado nella chiesa di Santa Maria Odigitria di Roma

Sarà una delegazione, guidata dal sindaco, Corrado Bonfanti e dal vescovo , Antonio Staglianò a consegnare, sabato 13 febbraio, una pala d’altare su San Corrado nella chiesa Santa Maria Odigitria,  a Roma. L’opera pittorica è destinata alla chiesa di via del Tritone, denominata anche Chiesa dei Siciliani. “Un binomio che siamo lieti di rafforzare- spiega Bonfanti- Il 2015 è stato il quinto centenario della beatificazione di San Corrado visto che l’evento avvenne il 28 agosto 1515. La Diocesi di Noto, di cui San Corrado è il protettore oltre che patrono di Noto, ha deciso di istituire un comitato per i festeggiamenti che si ultimeranno il 19 febbraio. La manifestazione di punta – ha aggiunto il sindaco Bonfanti – avverrà proprio con la donazione della Pala d’Altare nella Chiesa Santa Maria Odigitria in via Del Tritone a Roma, dove hanno ultimato dei restauri e di recente sono stati scoperti degli affreschi raffiguranti dei miracoli di San Corrado, proprio per creare un altare all’interno della chiesa, visto che sono numerosi i netini che vivono a Roma e che d’ora in avanti potranno recarsi in via del Tritone per pregare e rivolgersi al loro protettore e Santo patrono. Sabato prossimo – ha concluso Bonfanti – una delegazione andrà a Roma, ci sarà il vescovo e il vicario generale, i fedeli e i portatori dei Cilii, ma anche numerosi netini che vivono a Roma appunto, e verrà offerta quest’opera: dal momento del dono, all’interno di questa chiesa avremo l’altare di San Corrado”. Autore del quadro, raffigurante San Corrado, è il netino Francesco Coppa, che si è ispirato ad un quadro del napoletano Sebastiano Conca del XVIII secolo e che si trova all’Eremo di San Corrado di Fuori.




Avola. Imbracciava un bastone di legno durante il Carnevale: minore denunciato

Potenziato il servizio di controllo del territorio in occasione dei festeggiamenti legati al Carnevale. La polizia ha predisposto servizi specifici, al fine di reprimere reati che potessero disturbare il normale svolgimento della manifestazione. In particolare, sono stati effettuate attività per garantire il rispetto delle ordinanze emesse dal sindaco di Avola, Luca Cannata, con il divieto, nel dettaglio di lanciare petardi e materiale esplodente non conforme alle disposizioni vigenti in materia, ma anche fialette maleodoranti, schiuma di qualsiasi tipo e l’uso di mazze, martelli, cerbottane e oggetti contundenti in genere. Divieto, inoltre, di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro e lattine. Sanzionato un uomo per avere venduto una bottiglia di birra in vetro. Denunciato un giovane trovato in possesso di un bastone in legno di lunghezza di 80 centimetri circa durante la pubblica manifestazione.




Siracusa. La terra trema,terremoto di magnitudo 4.6

Paura nel pomeriggio a Siracusa.La terra è tornata a tremare intorno alle 16,30 .Secondo quanto registrato dai sismografi dell’istituto di geofisica il sisma sarebbe stato di magnitudo 4.6 della scala Richter.Il terremoto è stato avvertito in maniera netta dalla popolazione. La scossa, particolarmente intensa, è stata avvertita in diversi centri della provincia, dalla zona montana ad Avola e Rosolini, ma anche nell’area nord orientale della regione. Nessun danno a persone o cose. L’epicentro è stato localizzato a 4 chilometri di profondità, tra i territori di Siracusa e Ragusa. Negli ultimi due giorni sono stati circa 20 i movimenti della terra avvertiti nella zona, uno proprio nell’area di Palazzolo.




Priolo. Versalis, assemblea con i deputati e i sindaci per scongiurare il rischio di dismissione

La vertenza Versalis, il futuro dell’impianto della zona industriale e dei circa mille lavoratori, tra diretto e indotto, preoccupati per il loro futuro occupazionale. Sono i temi al centro di un’assemblea che, dalle 8,30, si tiene nella mensa ovest dell’area industriale. Ne discuteranno, alla ricerca di una decisione sulla strada da seguire per coinvolgere in maniera incisiva il Governo, principale azionista di Eni, i sindacati Cgil, Cisl e Uil con i deputati regionali e nazionali che rappresentano,a  Palermo e a Roma, il territorio, insieme ai sindaci dei comuni del territorio e ai rappresentanti dei consigli comunali. L’iniziativa, già programmata, segue diversi momenti di protesta, nelle scorse settimane. Vernerdì sono scesi in piazza, ancora una volta, i lavoratori, con l’attività di volantinaggio che ha anche avuto pesanti ripercussioni sulla circolazione veicolare all’ingresso nord di Siracusa e nella frazione di Belvedere. Permane, secondo la protesta dei sindacati, lo spettro “di un forte ridimensionamento, determinato dalla volontà del progetto di green refinery e dalla volontà di non volere più raffinare i greggi pesanti gelesi nella locale raffineria, strutturata appositamente per tale scopo. Preoccupazioni espresse anche per le raffinerie anche per Livorno e Taranto, quest’ultima, sembrerebbe che nel prossimo futuro non debba più essere le funzionalità delle raffinazione.Non si può abbandonare i territori-tuona il sindacato- Le responsabilità e del Governo sugli accordi firmati e disattesi sia per la diversificazione e sugli accordi di programma per la chimica, e per le bonifiche”. Indice puntato anche contro il presidente della Regione, Rosario Crocetta, a cui le sigle sindacali chiedono di far sentire la propria voce a Roma. Il presidente Crocetta e la sua vice Lo Bello sono stati invitati dalle sigle sindacali anche all’incontro di oggi.” Questa lotta non è di retroguardia- ha detto nella relazione introduttive il segretario generale Uiltec, Emanuele Sorrentino- In ballo c’è il futuro del territorio e del intero settore chimico fondamentale per un paese industriale.le lotte in atto hanno evidenziato il ruolo di primo ordine del sindacato siracusano che sta trainando la protesta adesso occorre che i rappresentanti politici ed istituzionali facciano la loro parte intervenendo su un piano scellerato,che disattende tutti gli impegni industriali presi da Eni, e che lascerebbe in braghe di tela l’assetto industriale del territorio”. Sorrentino ha sollecitato i rappresentanti politici a fare “ciascuno la propria parte, per essere incisivi in una battaglia- ha concluso- che non è fine a se stessa, ma emblematica della decadenza economica del territorio e dell’intero paese”.




Siracusa. Infopoint nell'area archeologica, il Comune alla ricerca di un gestore

Un Infopoint nell’area del parco archeologico della Neapolis, con una serie di servizi da assicurare ai fini turistici. Ne prevede la realizzazione il Comune, che ha pubblicato un avviso di procedura aperta per individuare il soggetto a cui affidarne la gestione, in locazione. La struttura da locare è quella già utilizzata dalle guide turistiche. Occorrerà riqualificarla, per offrire quello che l’avviso, a firma della dirigente dell’Ufficio Patrimonio, Loredana Caligiore, definisce “un luogo decoroso per le guide che attendono i gruppi di turisti e come sede di Infopoint”. Chi otterrà la gestione del box dovrà occuparsi anche degli aspetti burocratici, dalle autorizzazioni alle eventuali concessioni necessarie e della manutenzione, senza chiedere investimenti al Comune. La cifra stabilita come canone annuo ammonta ad una base d’asta di 2 mila euro l’anno, da adeguare progressivamente agli indici Istat. Il contratto stipulato avrà durata quinquennale. La sede sarà anche destinata alla vendita dei biglietti relativi al servizio di trasporto urbano “Siracusa d’Amare” e dovrà garantire il wi-fi gratuito con la stessa connotazione. Il soggetto aggiudicatario dovrà mettere a disposizione almeno 8 guide turistiche abilitate dalla Regione e 10 servizi di visite guidate del patrimonio artistico-culturale per eventuali “ospiti individuati dall’amministrazione comunale”. Le richieste possono essere presentate entro il 9 marzo prossimo, mentre per la mattina successiva è prevista l’apertura delle buste , in seduta pubblica.




Siracusa. Termovalorizzatori in Sicilia, insorgono gli ambientalisti

Potrebbe essere realizzato al posto dell’ex centrale Tifeo uno dei termovalorizzatori a cui la conferenza Stato-Regione ha detto “si”. Un’ipotesi a cui le associazioni Rifiuti Zero, Natura Sicula e Legambiente si oppongono con tutte le forze. Affidano le loro considerazioni ad una nota congiunta, in cui spiegano che “in una regione dove la percentuale di raccolta differenziata diminuisce anzichè aumentare (si è passati dal 13, 3 per cento nel 2014 al 12, nel 2015) e in una regione dove si produce una quantità procapite di rifiuti elevata, dove gli amministratori comunali sono lasciati da soli a gestire i rifiuti, non è possibile, con accordi di questo tipo, rallentare il processo verso la Strategia Rifiuti Zero, che considera il rifiuto come una risorsa e come un volano che può mettere in moto l’economia”. Salvo La Delfa, Fabio Morreale e Giusy Magnano ricordano come “i termovalorizzatori, laddove sono stati costruiti, si stanno dismettendo per l’impatto negativo sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. C’è da considerare- spiegano i presidenti di Rifiuti Zero, Natura Sicula e Legambiente- le nanoparticelle prodotte e le scorie da smaltire. In Sicilia, invece dopo anni di immobilismo e di non politica dei rifiuti si pensa, ora ma come è già accaduto nel passato, di risolvere tutto costruendoli, di cancellare anni di immobilismo nella gestione dei rifiuti con una brutta toppa”. Da queste considerazioni parte la richiesta, indirizzata alla Regione, di puntare sugli  impianti di compostaggio (l’umido rappresenta il 40 per cento del nostro rifiuto),realizzando quelli mancanti nel territorio, se si vuole arrivare al target del 65 per cento di differenziata, e di di ultimare il piano regionale dei rifiuti,  pianificando aiuti concreti per le amministrazioni comunali”.