“Strade sporche, buche ed erbacce a Tiche”, la denuncia dell’ex assessore Foti

“Sporche, invase dalle erbacce, disseminate da buche e con asfalto dissestato”. Questo lo stato in cui versano le via San Marino, Principato di Monaco, Danimarca e Lituania, nel quartiere Tiche. La denuncia è dell’ex assessore ai Lavori Pubblici e coordinatore della lista civica Insieme, Alfredo Foti. “Le condizioni in cui versano queste vie- commenta- parlano di fallimento dell’attuale amministrazione comunale.  Sporcizia, mancanza di spazzamento e lavaggio, erbacce che invadono carreggiate, buche e asfalto dissestato: questo è il triste scenario che i cittadini sono costretti a vivere quotidianamente, dal Comune a tutt’oggi nessuna risposta concreta, solo silenzi e forse qualche promessa disattesa”.L’ex assessore ai Lavori Pubblici ricorda che ” i cittadini che pagano regolarmente le tasse , ma in cambio ricevono strade sporche, insicure e abbandonate, non sono affatto contenti”. La richiesta è quella di un immediato intervento da parte dell’amministrazione comunale, perché si attivi  “per garantire la rimozione dei rifiuti, lo spazzamento regolare, il lavaggio, il diserbo ed avviare tutti gli atti amministrativi e di bilancio per il rifacimento del manto stradale delle suddette vie. La città merita decoro-conclude Foti- sicurezza e cura, se chi ci amministra non è in grado di mettere al centro della propria azione politica questi servizi essenziali e di ordinaria amministrazione è evidente che ha smarrito la sua missione primaria”.




Dal mare negato alla politica, la sfida a distanza tra La Vardera e il sindaco Italia

E’ il deputato regionale palermitano Ismaele La Vardera a regala un fine settimana dai toni accesi alla politica siracusana. Prima l’annuncio sull’imminente adesione di alcuni consiglieri comunali al suo movimento (Controcorrente), poi l’attacco frontale all’amministrazione comunale che definisce in diretta su FMITALIA come “ambigua” per via della vicinanza della Dc ad Azione, di cui il sindaco Italia è esponente di primo piano, mentre il leader nazionale Calenda avversa simili flirt politici. E questa spinge La Vardera a parlare di “scambisti politici”. Parole che causano la reazione di Italia. “Siamo in piena campagna elettorale e La Vardera deve fare proseliti. Non lo conosco, ho a tratti condiviso qualche battaglia ad esempio sul fronte della legalità , nonostante non ne condivida alcuni metodi. Deve crearsi il nemico e lo ha trovato puntando l’amministrazione comunale di Siracusa. Forse dovrebbe informarsi meglio”, replica il primo cittadino.
Il sindaco rivendica meriti. “Potrei parlare di trasporti pubblici, asili nido e tantissime altre cose che rappresentano la visione e il cambiamento che abbiamo impresso. Sentirsi dare da una persona che non conosce la storia mia e della mia amministrazione dello scambista è fuori luogo. Io sono uno dei fondatori di Azione, partito di centro che ha sempre tenuto a precisare di essere distante da posizioni meramente ideologiche. Sono al governo della città con Carta, Bandiera e con una maggioranza che si è creata all’indomani del voto, per rendere la città governabile”. E la DC? “Nessun flirt con la Democrazia Cristiana. Abbiamo deciso di sostenere alle provinciali Giansiracusa che, fortunatamente, non è un soggetto che flirta per convenienza. Bastava approfondire le condizioni che hanno portato alla sua elezione per capire cosa è successo. Io dialogo con tutti, qui non facciamo titoli sui giornali, qui facciamo cambiamenti incisivi sulle comunità che amministriamo. E quando si è trattato del Libero Consorzio abbiamo pensato ad un nome su cui tantissimi sindaci e movimenti hanno espresso apprezzamento e volontà di sostenerlo”.
La Vardera è diventato un riferimento per il comitato che a Siracusa sta battagliando per il mare negato. “Per quanto riguarda gli accessi al mare, più che dire preferisco fare. Vada a vedere La Vardera quanti nuovi accessi al mare le mie amministrazioni hanno portato in queste città. Io non assumo posizioni ideologiche, sono un amministratore e mi comporto da tale. Su via Iceta credo che tutto sia stato chiarito dai nostri dirigenti”. L’accesso con scala si farà, a partire dal 2026. Una cosa su quella vicenda, però, Italia, vuole chiarirla. Ed è relativa alla foto pubblicata sui social ed alla presunta spiata alle manifestazioni in corso. “Mi sono trovato sbattuto sui social in cui mi si accusava di essere andato a spiare quello che accadeva. Fantascienza. Io ero uscito per andare a passare una serata a cena. Mi ritrovo il giorno dopo catapultato in una vicenda che non avevo ancora seguito”. Chiarire in un incontro con i responsabili di quel comitato? “E’ possibile incontrare persone che il giorno prima mi hanno accusato di qualunque cattiveria, dalla mafia in poi? Io rifiuto il confronto con chi non rispetta me, la mia famiglia, il mio ruolo in città. Non mi confronto con chi pensa di utilizzare l’interlocuzione come strumento per la propria campagna elettorale. Ci sono comitati civici di persone appassionate e altri che sono cabine in vista della campagna elettorale di persone che da tempo tentano di avere un posto nella politica siracusana senza avere successo. Se vogliono fare un comizio, lo facciano tra di loro, non con me. I problemi si risolvono, non andando in piazza agitando parole solo per portare qualcuno dalla tua parte”.
Chiusura dedicata ai consiglieri che sarebbero in procinto di passare con il movimento di Ismaele La Vardera. “Mi auguro che sappiano usare gli strumenti della lealtà e della correttezza e che non dimentichino che noi non seguiamo le nostre carriere, ma chi ci ha votato e affidato il governo della qualità della vita nella nostra città”.




Formica di Fuoco, Spada: “App per segnalare, misura per arginare il rischio”

“Esprimo soddisfazione per la scelta dell’Assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente di dotare i siciliani di un’app per raccogliere le segnalazioni sulla presenza, nel territorio, di focolai della Formica di Fuoco. Da anni segnalo il problema, soprattutto nella provincia di Siracusa, e finalmente si è scelto di agire in maniera diretta”.
Tiziano Spada, parlamentare regionale del Partito Democratico e sindaco di Solarino, commenta così la creazione da parte della Regione di un’applicazione per i dispositivi mobili con lo scopo di arginare la proliferazione del fenomeno della Formica di Fuoco (Selenopsis invicta).
“La scelta della Regione Siciliana di creare un’app non solo permetterà di snellire il processo di localizzazione dei focolai di questo pericoloso insetto-osserva Spada-ma sarà importante anche nelle operazioni di formazione e sensibilizzazione dei cittadini nei confronti di un fenomeno che da troppo tempo incide sulla salute degli ecosistemi e sulle colture siciliane”.
La Regione adesso comunicherà alle aziende sanitarie territoriali sul funzionamento dell’app e sulle modalità di segnalazione”.
Nei giorni scorsi il deputato regionale Carlo Gilistro del Movimento 5 Stelle è intervenuto sull’argomento con un’interrogazione all’Ars, evidenziando la serietà del problema.
“Già da due anni – continua Spada – mi occupo del fenomeno nella provincia di Siracusa, considerata la più colpita dell’Isola e per questo bisognosa di strumenti per contrastare l’emergenza. La Formica di Fuoco è un problema reale, e per questo mi auguro che l’applicazione creata dalla Regione abbia pieno utilizzo, con l’obiettivo di sensibilizzare gli agricoltori e quanti subiscono i danni a fare segnalazioni, per permettere all’Assessorato di intervenire tempestivamente. Personalmente continuerò ad ascoltare i cittadini e a fornire loro supporto, in un momento storico difficile per l’agricoltura e l’economia anche in ragione dei ritardi che, ad oggi, non hanno portato risultati sufficienti nel contrasto alla Formica di Fuoco. L’auspicio – conclude il deputato regionale – è che si riesca a invertire la tendenza”.




Strade pericolose,tutor sulla SS 124 contro l’alta velocità

Dissuasori e soprattutto tutor lungo il tratto della statale 124 che collega Palazzolo e Buccheri passando per Buscemi.Una strada purtroppo spesso scenario di incidenti gravi,l’ultimo in ordine di tempo si e verificato poche settimane fa ed ha causato la morte di tre persone che viaggiavano a bordo di moto. Dal vertice che si e svolto ieri in prefettura sarebbero emerse delle ipotesi su cui i sindaci,l’Anas e la Polizia Stradale,ciascuno per le proprie competenze,stanno gia lavorando. La prossima settimana effettueranno specifici sopralluoghi,per definire il piano d’azione,con l’obiettivo di individuare una soluzione definitiva al problwma di sicurezza stradale che attanaglia quell’area. Una pericolosità che dipenderebbe quasi esclusivament dal comportamento alla guida,non solo dei centauri. “Parliamo di una strada ben concepita e in ottime condizioni- spiega il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo- Per questo viene scelta da motociclisti che però purtroppo corrono a velocità elevatissime,alla stregua di un circuito. Ci sono addirittura persone che si appostano all’altezza di alcune curve per realizzare video in cui immortalare le ‘performances’ dei conducenti di moto. Le istituzioni non possono tollerarlo”. I tutor calcolano la velocità media lungo una distanza media. In questo modo si individua chi supera i limiti di velocità e si sanziona. Secondo le statistiche di Anas,ci sono punti,nel territorio,in cui il 95 per cento dei conducenti supera i limiti di velocità sistematicamente.
“Il sistema che stiamo studiando-conclude Caiazzo- può essere davvero un deterrente e riportare la situazione in un contesto di sicurezza,normalità,rispetto del Codice della Strada”.




Cani avvelenati, mozione in consiglio comunale: “Telecamere e guardie zoofile contro questo scempio”

Approderà in consiglio comunale domani la mozione presentata lo scorso mese dal consigliere comunale Matteo Melfi per porre un argine all’emergenza avvelenamenti di cani e gatti nel territorio cittadino. L’ultimo caso, per fortuna senza conseguenze gravi, si è verificato nei giorni scorsi al Doggy Park di viale Scala Greca, all’interno del quale sono state rinvenute delle bustine di topicida il cui contenuto era sbriciolato. A scoprirne la presenza è stato un volontario. Una cagnolina ha anche accusato un malore, dopo essere entrata fortuitamente in contatto con il veleno. L’amministrazione comunale, con il settore Igiene Urbana guidato dall’assessore Luciano Aloschi, ha chiuso per qualche giorno l’area per le operazioni di bonifica e i controlli di sicurezza necessari. Il mese scorso diversi cani sono morti avvelenati, una vera e propria strage nella zona della Pizzuta mentre resta impressa nella memoria la barbarie esercitata sui cani di Lido Sacramento, con l’uccisione di Timida, a cui è seguita un’ondata di sdegno e mobilitazioni popolari in città. La mozione di Melfi sarà sottoposta al consiglio comunale nel corso della seduta di domattina, con inizio alle 10:00. “Negli ultimi mesi- ha ricordato il consigliere – si sono moltiplicati gli episodi di bocconi avvelenati che hanno causato sofferenza e morte a numerosi animali d’affezione e non solo. Un fenomeno allarmante che mette a rischio non solo la vita degli animali ma anche la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.
È un problema che non possiamo più ignorare – dichiara
ancora Matteo Melfi –. La tutela degli animali e la sicurezza di tutti noi devono essere una priorità per l’Amministrazione Comunale”. La mozione mira, tra le altre attività, ad istituire un Corpo di Guardia Zoofila e ad installare sistemi di videosorveglianza nelle aree più a rischio. L’idea è anche quella di collaborare attivamente con le forze dell’ordine e le associazioni animaliste e di garantire, anche modificano lo statuto comunale, un impegno “concreto e duraturo nella tutela degli animali. “Significa- fa notare Melfianche difendere i valori di civiltà e rispetto che devono caratterizzare una comunità responsabile».
Intanto sono state aperte le iscrizioni ai corsi di formazione per diventare guardia zoofila dell’Organizzazione internazionale protezione animali (OIPA). Le guardie zoofile volontarie Oipa rivestono la qualifica di pubblici ufficiali, agenti di polizia amministrativa e, nei casi previsti, di polizia giudiziaria.




Rifiuti per strada, controlli serrati e sanzioni a Francofonte: “Linea dura contro gli incivili”

‘Pugno di ferro’ contro il degrado urbano e gli abbandoni di rifiuti sul territorio.
L’Amministrazione Comunale di Francofonte adotta la linea della” tolleranza zero contro gli incivili”. Ad annunciarlo è l’assessore al Decoro Urbano, Gaetano Navanteri.
«Basta -tuona l’esponente della giunta comunale- microdiscariche che deturpano e insudiciano il nostro centro urbano. Alcuni trasgressori sono già stati individuati e sanzionati per abbandono di rifiuti, ma la vera sanzione dovrebbe essere etica: chi sporca non colpisce solo l’ambiente, ma tradisce la città e i valori di una convivenza civile. Se oggi registriamo infestazioni di insetti e la presenza di topi, lo dobbiamo proprio a questa cattiva prassi che non possiamo più tollerare».
Altrettanto determinato il comandante del Corpo di Polizia Locale di Francofonte, il maggiore Daniel Amato.«I controlli continueranno in maniera serrata-garantisce-  Il personale della Polizia Locale sarà impegnato in attività porta a porta, in servizi di osservazione e contrasto agli illeciti ambientali, sia in abiti civili che in divisa. È una sfida ardua, ma il Corpo cercherà di dare il massimo per tutelare il decoro e la salute della comunità». A queste dichiarazioni segue un appello lanciato ai cittadini, affinché “collaborino e rispettino le regole perché una città pulita e vivibile è patrimonio di tutti”.



Ccr Arenaura, spiraglio per la riapertura: progetto per riattivare la struttura di via Elorina

Si riapre uno spiraglio per la riapertura del Ccr di contrada Arenaura, il centro comunale di raccolta chiuso dal 2022 a seguito di una vicenda giudiziaria che ha determinato anche il sequestro di un’area, disposto dalla Procura. A tre anni dalla chiusura dell’impianto per il conferimento di rifiuti differenziati, parecchio utilizzato all’epoca dai siracusani, il Comune di Siracusa avrebbe tracciato un percorso che, se a buon fine, potrebbe consentire, nel giro di alcuni mesi, il riavvio della struttura. Gli uffici hanno elaborato un progetto- scadenza fra due giorni- con cui il Comune tenta di accedere ai finanziamenti previsti da una misura specifica (Azione 2.6.2 “Realizzazione e potenziamento di infrastrutture per la gestione, raccolta, riuso, riciclo di rifiuti e degli scarti di lavorazione”). Siracusa potrebbe in questo modo ottenere circa un milione di euro per interventi che riguardano sia la parte di trasferenza e trasbordo, sia quella che era utilizzata come Ccr e che, nel frattempo, è stata anche oggetto di numerosi atti vandalici. A prescindere dal progetto complessivo, tuttavia, l’idea sarebbe quella di stralciarne una parte, per rendere nuovamente utilizzabile nel più breve lasso di tempo possibile il Centro Comunale di Raccolta. Significa, tra gli altri lavori necessari, realizzare un collegamento alla rete fognaria, l’adeguamento degli impianti idrico ed elettrico e significa anche asfaltare il piazzale, nel frattempo ammalorato. Lo stralcio previsto potrebbe essere intanto finanziato con fondi comunali. Si tratta di un impegno di circa 200 mila euro. Con il progetto complessivo elaborato,si dovrebbero invece compiere tutti quegli interventi motivati dalla Procura per andare verso il dissequestro dell’area. Un’eventuale riapertura del Ccr di Arenaura asseconderebbe le richieste di un’ampia fetta di territorio: da Sacramento a Fontane Bianche. Nonostante, infatti, l’avvio del piccolo centro comunale di raccolta di Cassibile, anche al centro di polemiche e proteste da parte dei residenti del condominio confinante, le esigenze dei residenti delle contrade marine non risultano al momento pienamente colmate.




Movida, raffica di controlli alla Pizzuta: lente d’ingrandimento sui giovani

Lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine ancora puntata sui luoghi maggiormente frequentati dai giovani e soprattutto dai giovanissimi a Siracusa. Anche ieri sera, come nelle giornate precedenti, gli agenti delle Volanti, insieme alla Polizia Municipale, hanno condotto controlli congiunti nei pressi dei punti di ritrovo degli adolescenti, soprattutto alla Pizzuta, nella parte alta della città. Il bilancio parla di 74 giovani e 25 motocicli controllati. Alcuni conducenti sono stati sanzionati per il mancato utilizzo del casco protettivo, che è tornato, negli ultimi anni, a rappresentare un caso frequentemente riscontrato, così come la rimozione, per ragione estetica, degli specchietti retrovisori dai ciclomotori. Un comportamento che, oltre a rappresentare una violazione al Codice della Strada, riduce la possibilità di avere una visuale completa della strada e delle sue dinamiche quando ci si trova alla guida di un mezzo a due ruote. Questo incide negativamente sulle condizioni di sicurezza stradale. Il servizio di controllo del territorio destinato soprattutto ai più giovani proseguirà nelle prossime ore, per l’intero fine settimana. Dalla polizia parte, attraverso i social, anche una sollecitazione direttamente rivolta ai ragazzi: “Continueremo ad esserci per la vostra sicurezza anche nei prossimi giorni- l’appello- voi metteteci la testa”.




Oncologia: dieci posti letto a Siracusa, ambulatori ad Avola e Augusta

Dieci posti letto nel nuovo reparto di Oncologia (Struttura Complessa di Oncologia Medica) e attività ambulatoriale negli ospedali di Avola a sud e di Augusta a Nord. E’ così che dovrebbe ricominciare a funzionare il meccanismo a partire da ottobre, quando la struttura complessa di Oncologia Medica tornerà, secondo quanto annunciato dal direttore generale dell’Asp, Alessandro Caltagirone, nei locali che la ospitavano originariamente, al piano terra dell’Ospedale Umberto I di Siracusa. In futuro, invece, il numero dei posti letto potrebbe essere incrementato, come previsto dalla rimodulazione della rete ospedaliera. L’Unità Operativa di Oncologia fu trasferita ad Avola in piena pandemia. Era in 2020 e la struttura sanitaria di via Testaferrata aveva l’esigenza di disporre di due Pronto Soccorso (uno Covid, l’altro non Covid).
Il primario, Paolo Tralongo esprime soddisfazione per il ritorno ad un percorso avviato- fa notare- 15 anni.
Dopo i lavori di riqualificazione dei locali che hanno ospitato il Pronto Soccorso, il reparto di Oncologia è quasi pronto (il trasloco è previsto per fine mese) per riavviare la propria attività nel capoluogo.
“Il modello che abbiamo proposto 15 anni fa- ricorda Tralongo- prevedeva un hub centrale e accessi sia nella zona nord e sia nella zona sud della provincia. Una scelta oculata ed anche di prospettiva, perché guardava a quella che sarebbe stata la storia naturale della malattia oncologica, destinata alla continuità di accesso nei presidi”, alla stregua delle più comuni patologie croniche. “Allontanando poco i pazienti da casa-prosegue il dirigente medico- migliorano diversi aspetti, inclusa la cosiddetta tossicità finanziaria”. Tralongo presiede dallo scorso giugno il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Ospedalieri. “E’ importante promuovere la cultura della prevenzione-sottolinea- perché una diagnosi precoce e la disponibilità di nuovi principi attivi – aggiunge – hanno già trasformato una malattia acuta in una condizione a indirizzo cronico, sempre più spesso guaribile del tutto, modificando radicalmente la storia naturale della patologia e la storia stessa della persona, anche dal punto di vista psicologico e sociale. Il nostro obiettivo -conclude il primario di Oncologia -è dare vita”.




Benemerenza civica a Francesca Albanese: a porte chiuse il consiglio comunale sulla proposta

Si svolgerà con ogni probabilità a porte chiuse la seduta del consiglio comunale dedicata alla proposta di conferimento della benemerenza civica a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati. Il presidente dell’assise cittadina, Alessandro Di Mauro ha annunciato l’intenzione di chiedere in tal senso il supporto della prefettura, visto il clima particolarmente teso che si è venuto a creare intorno a questa vicenda e soprattutto dopo l’episodio che ha riguardato Paolo Romano, coordinatore cittadino e consigliere di Fratelli d’Italia, aggredito verbalmente all’uscita di Palazzo Vermexio e destinatario di un’email anonima contenete minacce di morte nei suoi confronti. Di Mauro invita ad abbassare i toni e rilancerà lo stesso appello anche durante la prossima seduta del consiglio comunale. “Il mio obiettivo e ruolo -puntualizza- è tenere a bada gli animi di chi siede tra gli scranni dell’aula Vittorini”.
In merito alla questione specifica, invece, il presidente Di Mauro evidenzia come la proposta di conferimento di benemerenza a Francesca Albanese non sia stata affrontata ancora nel merito, visto che è “emersa una pregiudiziale, in effetti legittima, su una questione di forma. Come accaduto in precedenti occasioni- puntualizza Di Mauro- la proposta deve partire da due quinti del consiglio comunale, attraverso la raccolta delle relative firme. A quel punto la giunta formalizza la proposta di assegnazione della benemerenza. Sarà così che si procederà”. Infine un riferimento agli “avvelenatori di pozzi- Non fanno che allontanare la gente della politica. E’ sbagliato aizzare la gente con toni violenti, ad esempio sui social, che danno il diritto di esprimere la propria opinione ma purtroppo- conclude Di Mauro- non insegnano ancora a pensare a quello che si scrive”.