Siracusa. "Il paradosso di Casina Cuti: metà aperta, metà inagibile"

“Solo sei mesi. Tanto è durato il periodo di utilizzo di Casina Cuti per ospitare gli uffici allocati in quei locali, a costo zero, a vantaggio dei 18 mila cittadini della circoscrizione Neapolis”. Protesta il consigliere i quartiere Daniele Ciurcina di “Sinistra, Ecologia e Libertà”, che ricorda come siano passati diversi anni da quanto “lo scorso consiglio comunale decise che quella struttura doveva servire come sede dell’ufficio anagrafico, l’ufficio assistenza sociale, l’ufficio vigili urbani,la biblioteca di quartiere
oltre che la sala riunioni del presidente e dei consiglieri, che frequentemente
ospitavano cittadini vogliosi di manifestare un loro stato”. Dopo pochi mesi, i primi problemi. “E’ bastata una piccola macchia di muffa-spiega Ciurcina- registrata dall’ufficio
Igiene, allertato da una segnalazione e una denuncia, affinché questo luogo fosse
immediatamente chiuso e i suoi uffici dislocati altrove, con i conseguenti disagi per gli utenti”. Il consigliere sollecita l’amministrazione a disporre subito nuovi rilievi all’interno dei locali per cercare dei “rimedi alla “malattia” delle pareti”. l’esponente di “Sel” sottolinea, infine, quello che definisce un paradosso. “Quella struttura è per metà agibile, ospitando la biglietteria del parco Neapolis, mentre per l’altra metà è inagibile”.




Siracusa. La tragedia del piccolo Mattia, Asp e Policlinico: "Tutto svolto con celerità"

A pochi giorni dalla tragedia del piccolo Mattia, il neonato morto al Policlinico di Messina, dove era stato trasferito dall’ospedale “Umberto I” di Siracusa, l’Asp provinciale, l’azienda sanitaria di Catania e la struttura ospedaliera di Messina affidano ad una nota congiunta le considerazioni dei dirigenti Salvatore Brugaletta, Ida Grossi e Marco Restuccia. “Nel caso del piccolo Mattia- si legge nella nota diffusa nel primo pomeriggio- il sistema d’emergenza per la ricerca di un posto di terapia intensiva neonatale per il nascituro, per il trasferimento in utero susseguente verso l’ospedale Umberto I di Siracusa nella cui UTIN è stato individuato il posto disponibile e, infine, al Policlinico di Messina si è svolto con la più assoluta efficienza e celerità”.I dirigenti puntualizzano, inoltre, “come il sistema di emergenza 118 con l’attivazione del servizio di telefonia dedicato per comunicare con i reparti di emergenza, abbia perfezionato e reso ulteriormente efficace e sicuro il sistema.Al di là delle valutazioni di ordine clinico che si lasciano agli specialisti e agli addetti ai lavori- proseguono Brugaletta, Grossi Restuccia- unitamente al cordoglio che manifestiamo alla famiglia del piccolo Mattia, merita rilevare, in questo caso, l’efficienza che hanno dimostrato gli aspetti organizzativi in perfetta sincronia tra tutte le realtà sanitarie coinvolte – sottolineano i direttori generali – a partire dall’ospedale di Bronte, dove è stata eseguita la profilassi farmacologica per le complicanze della prematurità ed è stata attivata tempestivamente la procedura di trasferimento protetto della signora verso l’ospedale di Siracusa, alla permanenza all’UTIN del nosocomio aretuseo del piccolo Mattia nei confronti del quale sono state adottate tutte le misure assistenziali dopo la nascita in prematurità estrema ed in gravissime condizioni sin dal primo momento. Sincronia che si è registrata sino al trasferimento, per l’aggravarsi delle sue condizioni, al Policlinico di Messina dove il servizio 118, su richiesta del medico del reparto di Siracusa, ha individuato un posto UTIN con possibilità di ventilazione meccanica oscillometrica ed ossido nitrico nell’estremo tentativo di fare sopravvivere il piccolo”. I direttori delle tre Aziende sanitarie siciliane assicurano, infine, la propria “collaborazione nei confronti della magistratura verso la quale esprimono piena fiducia, convinti dell’ottimo lavoro svolto ad oggi dall’assessorato regionale alla Salute nell’ottica del miglioramento continuo dell’assistenza a favore dei cittadini”.




Noto. Semaforo Rosa 2015, un mese di appuntamenti dedicati alle donne

Il mese di marzo come punto di partenza per l’allestimento di un cantiere di idee ed azioni che servano a “fare la differenza”. Protagonisti, le donne e gli uomini del territorio che si organizzano in gruppi di lavoro e pensiero per dar vita a progettualità a breve, medio e lungo termine. “Semaforo Rosa 2015” è un laboratorio work in progress che attraverso un processo di partecipazione dal basso e coinvolgimento di associazioni o semplici cittadini interessati, produrrà azioni di innovazione sociale e di welfare culturale, studi, analisi, interviste, docufilm, sulla condizione delle donne di oggi a Noto, ricerche storiche, eventi culturali e artistici, progetti a breve, medio e lungo termine, percorsi sperimentali. “Contro ogni intento autocelebrativo da festa della donna – dichiara l’assessore Cettina Raudino- lo spirito critico di Semaforo Rosa parte dall’assunto che la donna è soggetto chiave della società in quanto troppo spesso antenna del malessere sociale e migliorarne la qualità della vita sempre e non solo un giorno l’anno, equivale a migliorare tutte le istituzioni nelle quali è attiva protagonista. Dalla famiglia al lavoro. Dare forza alle progettualità delle donne significa dare completezza ed equilibrio alla costruzione della vita collettiva. Semaforo Rosa vuole raccontare e dare spazio alle donne forti, guerriere e creative che riversano la loro essenza nel mondo cambiandolo e simultaneamente intercettare le donne invisibili, quelle che vivono nel disagio silenzioso e sono prive di occasioni di promozione sociale o di opportunità formative o lavorative”. Il programma prevede due mostre sul tema della mutilazione genitale delle donne, nei bassi del Convitto Ragusa dal 7 al 31 marzo, l’incontro, giorno 21, con l’affermata scrittrice-giornalista Iaia Caputo autrice fra le altre opere di “Il silenzio degli uomini”, “Di cosa parlano le donne quando parlano d’amore” e “Le donne non invecchiano mai”, un docufilm sulle donne di Noto e lo spettacolo teatrale degli studenti dell’Istituto Matteo Raeli: “Ritratti di donna”. Trovano spazio, inoltre, approfondimenti, incontri, conferenze, concerti e spettacoli sulla tematica della differenza di genere proposte direttamente da associazioni cittadine.
(Foto: la giornalista e scrittrice Iaia Caputo, dal web)




Siracusa. Murales, disco verde del consiglio comunale al regolamento

Regole ben precise per la realizzazione di murales in città. Il consiglio comunale, questa mattina, ha approvato la proposta di regolamento. Un unico punto affrontato oggi. Il numero legale è , infatti, venuto meno proprio quando l’assise cittadina si apprestava a prelevare l’ordine del giorno riguardante il regolamento sulle arti e i mestieri di strada. I lavori sono stati aggiornati a domattina, sempre alle 9,30. Proposto per due volte da Salvo Sorbello il prelievo del punto relativo al regolamento degli asili nido. In entrambi i casi il consiglio comunale ha respinto la proposta. Ad illustrare il regolamento sui murales, che ha poi ottenuto il “via libera” è stata Valeria Troia, assessore al Decoro Urbano.
“La necessità di regolamentare tale materia – ha detto nella relazione introduttiva – è dettata dal fatto che quello dei murales è un fenomeno giovanile in espansione e una vera a propria forma d’arte”. L’assessore Troia ha ricordato che l’Unione Europea finanzia la street art come fatto educativo e creativo e che nel 2010 Torino fu capitale europea dei giovani proprio sul tema dei murale. “Gli spazi utilizzati per quella manifestazione sono oggi un museo a cielo aperto”, ha concluso.La bozza è stata redatta con il supporto delle scuole, delle associazioni di categoria, gli albi professionali, partendo dalla normativa nazionale e tenendo in considerazione altre esperienze in Italia e in città europee per la promozione della street art, cosa ben diversa dal vandalismo grafico.
Il Regolamento individua le aree dove i murales potranno essere realizzati (spazi pubblici o messi a disposizione da privati, escluso il centro storico, che devono essere pubblicati sul sito del Comune), l’iter procedurale per presentare la domanda, l’idea progettuale che un’apposita Commissione valuterà, i tempi di realizzazione, le modalità di esecuzione e realizzazione delle opere, comunque vincolata alla concessione di un’autorizzazione paesaggistica. I progetti artistici vengono valutati da una commissione di 5 componenti indicati da: Ordine degli architetti, Accademia di belle arti, Ufficio tecnico comunale, Consulta degli studenti e Facoltà di architettura. È prevista la possibilità da parte del Comune di partecipare alle spese ma in misura non superiore al 30 per cento del totale.




Augusta. Sequestrati 65 chili di bianchetto: operazioni di Gdf e Guardia Costiera

Due distinte operazioni, entrambe nel territorio di Augusta. La prima affidata alla Guardia di Finanza, la seconda alla Guardia Costiera. Il bilancio complessivo è di oltre 65 chili di novellame di sarda sequestrato, il cosiddetto bianchetto. Le Fiamme Gialle hanno individuato un uomo che, per strada,in viale America, vendeva la specie ittica, nonostante ne sia vietata anche la cattura, oltre che la commercializzazione, la detenzione e il trasporto. La Guardia di Finanza ha sequestrato 30 chili della specie ittica, conservata a bordo di un furgone fuoristrada, e denunciato il conducente del mezzo. Rischia sanzioni fino a 12 mila euro e la detenzione, fino a due anni. Nei pressi della foce del Simeto, invece, la Guardia Costiera ha sorpreso dei presunti pescatori di frodo, che sono riusciti comunque a far perdere le proprie tracce. Sequestrati, in questo caso, 35 chili di novellame di sarda.




Siracusa. Appalti, parte la petizione della Cgil per presentare una proposta di legge

Partirà domani, in provincia, la raccolta firme relativa alla proposta di iniziativa popolare per la garanzia dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti, pubblici e privati, il contrasto alle pratiche di concorrenza sleale tra imprese e la tutela dell’occupazione nei cambi appalto. La Cgil territoriale lancia un appello ai cittadini, affinché firmino nelle sedi comunali o provinciale del sindacato. L’obiettivo è superare, entro la fine di marzo, quota 2 mila e 500 firme. Nei prossimi giorni, l’organizzazione sindacale guidata, in provincia, da Paolo Zappulla, organizzerà iniziative per informare e sensibilizzare i cittadini, anche attraverso banchetti allestiti nelle principali piazze del territorio. “Il lavoro in appalto -spiega il segretario provinciale- costituisce oggi una modalità che interessa la gran parte dei settori economici, e che presenta ovunque notevoli criticità. Se guardiamo al nostro territorio, riguarda sicuramente il settore privato ed in particolare quello industriale, in tutti i suoi aspetti, ma riguarda anche il pubblico, gli enti locali, l’Asp, il tribunale, le forze dell’ordine e le istiutuzioni in genere.
Non c’è ambito economico e produttivo dove non ci sia bisogno di servizio di pulitura, di vigilanza, servizio mensa, trasporto”.L’iniziativa della Cgil è in controtendenza rispetto al Jobs Act del Governo e mira alla salvaguardia dei diritti contrattuali acquisiti negli anni. “Vogliamo proteggere il lavoro- prosegue Zappulla- e tutelare i trattamenti retributivi e previdenziale”: La posta di legge di iniziativa popolare contiene tre articoli. Il primo “afferma la responsabilità del committente nel garantire il trattamento dei lavoratori utilizzati in appalto”. Il secondo articolo sancisce “la clausola sociale, anche per quei settori scoperti da normative contrattuali”. L’ultimo articolo, infine, prevede sanzioni “per le imprese che non rispettano la legge. A tali imprese verrà anche impedito di partecipare a successivi appalti pubblici”.




Siracusa. Un centro di aggregazione alla Mazzarrona, via al progetto "Questa è casa mia"

Un progetto dedicato ai giovani del quartiere Grottasanta. Si tratta di un centro di aggregazione. Si chiama “Questa è casa mia” ed è promosso dal comitato provinciale del Csi, da Arci e dall’istituto “Opera regina di Fatima”, finanziato dalla Fondazione di Comunità Val di Noto. Un investimento di circa 30 mila euro per un gruppo di lavoro che si occuperà di educazione e recupero giovanile attraverso lo sport e attività ricreative e di socializzazione e responsabilizzazione. Temi centrali, la legalità e il rispetto dei luoghi. La scuola interagirà con il territorio. Si partirà dal recupero scolastico con attività specifiche da organizzare nelle ore pomeridiane, accanto a laboratori e attività sportive.Il centro sarà attivo nei locali dell’istituto comprensivo De Amicis di via Algeri. Si punterà al contrasto al disagio giovanile, con particolare attenzione per le vie Cassia e Algeri. “Il Cantiere Educativo- è tradizione di questo paese, lo strumento più efficace per favorire nei ragazzi una crescita equilibrata in un ambiente sicuro – afferma il presidente della Fondazione di Comunità Val di Noto, Maurilio Assenza -. Ciò è ancor più vero per quei ragazzi che crescono in quartieri che, talvolta, li obbligano ad una crescita prematura ed a scelte sbagliate che finiscono per segnarli per sempre. La Fondazione di Comunità Val di Noto nel suo territorio segue, con successo, diversi cantiere educativi e sta cercando di esportare questi modelli virtuosi in nuove realtà nelle quali fino ad oggi non erano presenti”.




Calcio, Promozione. Il Belvedere contro l'arbitro: "Rischiamo di retrocedere per colpa sua"

Non c’è pace in casa Belvedere. Lunedì amaro per la compagine siracusana, dopo una domenica che, secondo la società, sarebbe stata ancora una volta caratterizzata da scelte arbitrali discutibili, a discapito della squadra. L’arbitro contro cui il patron Antonello Liuzzo punta l’indice è Giuseppe Campisi di Avola. “Perché si è rivelato ancora una volta arrogante e presuntuoso – ha detto il patron Antonello Liuzzo – e noi rischiamo di retrocedere per colpa sua. Ci ha penalizzati contro lo Sporting Priolo, si è ripetuto domenica contro il Pachino. La cosa più assurda è che questo arbitro è di Avola e si permette di dare del tu a tanti giocatori compaesani e di avere un atteggiamento di riguardo per loro e sempre di supponenza per i miei. Ho parlato pure con il presidente Raciti e non ci sono giustificazioni, ci faremo sentire ancora perché ci giochiamo il campionato>”.
Gli fa eco il dirigente e responsabile marketing Giuseppe Palumbo. “Che gli arbitri in queste categorie lascino a desiderare era risaputo – ha aggiunto -, penalizzano tutte le squadre, ma vedere l’arbitro Campisi in Pachino – Belvedere al suo arrivo allo stadio Brancati salutare con il bacio più di mezza squadra locale, lasciarci di nuovo in 10 uomini ad inizio ripresa (espulso il portiere Cerruto, ndr), ti fa arrabbiare e riflettere molto. Era accaduto altrettanto in casa contro lo Sporting Priolo”.




Calcio. Torneo di Carnevale, festa dello sport per piccoli giocatori di tutta la Sicilia

Oltre mille e 500 presenze al primo Torneo di Carnevale organizzato dall’Asd “Siracusa in movimento” al centro sportivo “New Aurora” di viale Epipoli. Un progetto, quello dell’associazione sportiva, che punta l’attenzione sul valore di ogni singolo bambino e sull’importanza dello sport. Un’idea su cui il presidente, Christian Romano, punta da anni, unendo l’aspetto sportivo a quello prettamente sociale. Al torneo hanno partecipato squadre provenienti da utta la Sicilia con le categorie Pulcini misti a 7, Pulcini 2006 a 5 e Piccoli amici ed esordienti a 9. Questi i risultati: Piccoli Amici: Fair Play Uliveto Pachino;Asd Siracusa in Movimento; Erg. Pulcini 2006: Meridiana Catania;Pantanelli;Asd Siracusa in Movimento. Pulcini a 7 del 2004:Meridiana Catania;Old Boys Ragusa;Asd Siracusa in Movimento . Esordienti a 9:Pantanelli;Fair Play Uliveto Pachino;Asd Siracusa in Movimento; Meridiana Catania .




Siracusa. Neonato muore dopo due trasferimenti in ospedali siciliani, tra questi anche l'Umberto I

Lo hanno definito un nuovo “caso Nicole”. Si tratta di un’altra tragedia con un neonato siciliano come vittima. Un bimbo, Mattia, che in un mese sarebbe stato ricoverato in diverse strutture ospedaliere siciliane, perdendo, infine, la vita. Tra gli ospedali citati figura anche quello di Siracusa, oltre a quelli di Bronte – città di cui sono originari i genitori – e Messina.
La famiglia, seguita dall’avvocato Dario Pastore, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica, sospettando un caso di malasanità. Stando al racconto del legale che segue la coppia, il bambino sarebbe nato prematuro. Vista la mancanza di posti letto a Catania, la madre sarebbe stata trasferita, proprio per il parto, all’Umberto I. Il piccolo sarebbe rimasto ricoverato in terapia intensiva fino allo scorso mercoledì quando i sanitari siracusani si sarebbero resi conto della necessità di una terapia ossidonitrica, disponendone il trasferimemto a Messina, al Policlinico.
Le condizioni del piccolo si sarebbero aggravate, tanto che per lui, probabilmente a causa di un’acidosi metabolica, non c’è stato nulla da fare. La famiglia, distrutta da trenta giorni di calvario, chiede di conoscere la verità e di accertare eventuali responsabilità.