La tragedia di via Algeri, i nodi: l’auto pirata, il cordolo, le telecamere, la cilindrata della moto

Gli investigatori si stanno muovendo con la massima cautela. La volontà è quella di fare piena luce su ogni fase del drammatico incidente di via Algeri, costato la vita al 14enne Luca. Il punto su cui tutti aspettano una parola definitiva riguarda il presunto coinvolgimento di un altro veicolo, un’auto poi dileguatasi.
Sul luogo del sinistro, in fase di rilievo, non sarebbe emerso un elemento chiarificatore, al di là di ogni ragionevole dubbio. Bocche cucite sulla possibile presenza di testimoni oculari. Di certo, la Polizia Municipale sta cercando ogni telecamera privata presente in zona. Nessun occhio elettronico della rete di sicurezza cittadina punta su quel tratto di via Algeri. Ma a poche decine di metri di distanza sono presenti diversi attività commerciali, le cui telecamere hanno forse potuto riprendere qualcosa che possa valere come indizio. Quegli eventuali fermoimmagine potrebbero mettere gli investigatori nella posizione di fornire una risposta certa a chi domanda se i due ragazzi indossassero il casco.
Altro elemento al centro del dibattito è la presenza su via Algeri del cordolo in cemento che delimita la pista ciclabile. Per l’opinione pubblica siracusana potrebbe aver parzialmente inciso sul dramma. Il pensiero di chi sostiene una simile versione è che, avendo ristretto la carreggiata, si è anche ristretto il margine per eventuali manovre di sicurezza per evitare altri mezzi od ostacoli.
Fonti di Polizia Municipale, intanto, confermano la cilindrata dello scooter su cui viaggiavano i ragazzi: 300cc. Per età e titolo di guida richiesto (patente A2 e 16 anni compiuti) non avrebbero dovuto trovarsi su quella sella. Un fatto che aumenta il profondo dolore per quanto accaduto.
Un dolore e cordoglio diffuso in tutta la comunità siracusana, colpita come un pugno allo stomaco dalla notizia della morte del 14enne. Sarebbero in miglioramento, invece, le condizioni dell’altro giovane ferito. Il 16enne, a dispetto delle prime indiscrezioni, non è arrivato in codice rosso in ospedale. Ma oltre al dolore per i traumi fisici, per lui non sarà facile superare lo shock derivato dall’aver visto spirare il proprio giovane amico.
E si leva forte dalla città la richiesta di maggiori controlli su strada. Non solo autovelox, ma anche pattuglie per posti di blocco vecchio stile, per garantire ad ogni utente una maggiore quota di sicurezza stradale.




Via Algeri, l’incidente e il cordolo in cemento: Pantano, “dolore ma ciclabili non c’entrano”

La tragedia di via Algeri, in cui ha perso la vita il piccolo Luca, solo 14 anni, ha scosso la città e continua a suscitare sgomento, amarezza, rabbia e preoccupazione. Un elemento al centro del dibattito in corso è la presenza, lungo la strada, del cordolo in cemento che delimita la pista ciclabile. Per l’opinione pubblica siracusana, questo potrebbe aver parzialmente inciso sul dramma. Il pensiero di chi sostiene una simile versione è che, avendo ristretto la carreggiata, si è così anche ristretto il margine per eventuali manovre di sicurezza dell’ultimo istante.
A stabilire l’esatta dinamica saranno le verifiche in corso, ma in nessun caso sembra in discussione il progetto di completamento delle piste ciclabili che, con i fondi di Agenda Urbana, saranno realizzate anche in Corso Gelone.
L’assessore ai Trasporti e alla Mobilità, Enzo Pantano, esprime tutta la sua amarezza per la tragedia e esprime cordoglio per la morte del quattordicenne siracusano, l’ennesima giovanissima vittima della strada. “Quello che è successo lascia senza parole- commenta- Io ho figli, posso immaginare cosa una famiglia possa ritrovarsi a vivere. Occorre appurare le responsabilità, capire come possa essere accaduto e tutto in maniera certa ed ufficiale. Aspettiamo le conclusioni delle indagini in corso. Quanto successo però – specifica Pantano – non ha a che fare, con le piste ciclabili.  Su questo fronte andremo avanti. Le piste vengono realizzate sulla base di studi condotti da professionisti specializzati e tengono conto di ogni aspetto, ovviamente anche degli spazi necessari per la mobilità e la sicurezza”. Insomma, indietro non si torna, non in via Algeri e neanche nella realizzanda ciclabile di corso Gelone.




Covid, contagi in aumento in Sicilia: la provincia di Siracusa la più colpita

Torna a salire il numero di contagi da Covid-19 in Sicilia ed in particolar modo in provincia di Siracusa, la provincia con il maggior numero di casi riscontrati nell’ultima settimana.

Lo dice il bollettino regionale, che prende in considerazione il periodo che va dal 19 al 25 settembre. Le nuove infezioni sono nell’isola in incremento ma in linea con la tendenza nazionale. In provincia di Siracusa, incidenza di 207 su 100 mila abitanti, seguita da Messina con 191/110.000 abitanti e Catania (144/100.000).

In Sicilia i nuovi positivi sono complessivamente  6.467 (+6.8%), con un valore cumulativo di 135/100.000 abitanti.  Le fasce d’età più a rischio sono quelle tra i 6 e i 10 anni (177/100.000), tra i 60 ed i 69 (172/100.000) e tra i 70 e i 79 anni (160/100.000).

Per quanto riguarda la campagna vaccinale la settimana presa in esame è quella dal 21 al 27 settembre.

Nel target 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose sono il 25,84% e hanno completato il ciclo primario di vaccinazione 68.477 bambini, pari al 22,2 per cento.

Gli over 12 vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,77%, mentre hanno completato il ciclo primario l’ 89,44% del target regionale. I vaccinati con terza dose sono 2.763.740, pari al 72,30% degli aventi diritto.

Prosegue, intanto, la vaccinazione in quarta dose (seconda booster) per tutte le persone da 60 anni in su e per gli over 12 a elevata fragilità, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo).

Dal 7 settembre è stata autorizzata la somministrazione della dose booster, con i vaccini m-RNA bivalenti Original/Omicron BA.1, agli over 60, alle persone a elevata fragilità e alle fasce di età superiore a 12 anni in attesa della prima dose booster, includendo anche operatori sanitari, operatori e ospiti delle strutture residenziali per anziani e donne in gravidanza.

Dal 23 settembre, su richiesta dell’interessato, è consentita la somministrazione della quarta dose dei vaccini m-RNA, aggiornati alle varianti BA.1 e BA.4-5, anche a tutti gli over 12 che abbiano ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni.

Dal primo marzo sono state effettuate 110.557 somministrazioni di quarta dose, di cui 106.740 a soggetti over 60.




Tre lavoratori in nero, uno percettore di Rdc: maxi sanzione al titolare di un ristorante di Noto

Tre lavoratori totalmente “in nero” sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza in un ristorante del centro storico di Noto. Uno di loro è anche risultato percettore del reddito di cittadinanza. Durante i controlli, le Fiamme Gialle hanno individuato quattro dipendenti: di questi due erano diciassettenni e – come detto – un beneficiario di reddito di cittadinanza. Erano intenti a svolgere attività lavorativa in assenza di qualsiasi rapporto di lavoro, spiegano dal Comando provinciale.
Il datore di lavoro è stato sanzionato con l’irrogazione della maxi-sanzione aggravata, pari a 43.200 euro. Inoltre è stata richiesta all’Ispettorato territoriale del Lavoro la sospensione dell’attività, in quanto l’impiego di personale non in regola era superiore al 10% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro.
Il percettore del reddito di cittadinanza, segnalato alla Procura ed all’Inps, si vedrà revocato immediatamente il beneficio.




Luca Cannata deputato al quadrato, premiato alla Camera ed anche all’Ars: Roma la sua scelta

Doppia elezione, alla Camera dei Deputati e all’Assemblea Regionale Siciliana.

Luca Cannata, ex sindaco di Avola, ha vinto tutto durante l’ultima tornata elettorale. “Jackpot” per lui ed una conferma che arriva poco dopo la precedente, solo pochi mesi fa, in occasione delle ultime amministrative, che hanno visto candidata e poi prima cittadina, la sorella ed ex deputata regionale di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata.

Luca Cannata ha trascorso tre giorni ad attendere gli esiti delle urne, prima per il Parlamento, poi- fase decisamente più lunga e intensa- per l’Ars. Una vera e propria maratona ed un susseguirsi di emozioni. Due brindisi, il primo da parlamentare, il secondo da deputato  regionale, nonostante in questo caso fosse già scontato fin da subito che a stappare la bottiglia dovesse essere in realtà Carlo Auteri, secondo, che gli subentrerà all’Assemblea regionale siciliana, visto che la scelta di Cannata è quella di rappresentare il territorio a Roma.

Alla Camera, quasi 60 mila preferenze (Uninominale), all’Ars, invece, tutti esclusivamente “suoi”, 8500 voti. Numeri che pesano e peseranno forse anche in vista della composizione della nuova giunta regionale, guidata dal nuovo presidente Renato Schifani. Secondo indiscrezioni, infatti, Cannata potrebbe indicare un nome siracusano da inserire nel governo regionale. Si tratterebbe di un ritorno, quello dell’ex sindaco di Siracusa, Titti Bufardeci. Ipotesi premature ma non infondate. Lo stesso Cannata, del resto, ha commentato questa eventualità con un secco: “Bufardeci è bravissimo”.

 




Sistema Siracusa, nove condanne a Messina: 2 anni a Verdini, 6 a Centofanti

Si chiude con nove condanne il processo sul cosiddetto Sistema Siracusa. Il tribunale di Messina ha condannato a due anni l’ex senatore di Forza Italia, Denis Verdini, prima imputato di illecito finanziamento ai partiti poi derubricato in concorso in corruzione. Più dura la pena per l’avvocato Fabrizio Centofanti (6 anni) e per l’ex giudice del Cga, Giuseppe Mineo (6 anni e 2 mesi). Il primo, per l’accusa, sarebbe stato al centro del cosiddetto “Sistema Siracusa”, portato alla luce da una indagine su una serie di rapporti illeciti tra imprenditori, magistrati, politici, avvocati e professionisti.




Controlli antidroga, arrestato 32enne: 65 dosi di cocaina in auto e mille e 500 euro in casa

Nella sua auto trasportava 60 dosi di cocaina. Un giovane di 32 anni è stato per questo arrestato dagli uomini della Squadra Mobile, impegnati ieri in un servizio antidroga nelle cosiddette piazze dello spaccio. L’uomo, già noto alla giustizia, nel pomeriggio si trovava in via Santi Amato quando è stato notato dagli uomini guidati dal Dirigente Gabriele Presi. Scattato il controllo, gli agenti hanno rinvenuto lo stupefacente, poi sequestrato.
L’attività investigativa si è poi spostato nell’abitazione del 32enne. In casa,  1.550 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.
Infine, dopo le incombenze di legge, l’arrestato è stato sottoposto ai domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.




I Nas in Ortigia: alimenti in cattivo stato di conservazione, scattano sequestro e denuncia

Sequestro della merce, deferimento all’Autorità Giudiziaria e sanzione per un ammontare complessivo di 9 mila euro per il titolare di un locale pubblico di Ortigia.

I Nas di Ragusa, impegnati nell’isola per contrastare le frodi alimentari, sono tornati in azione insieme al personale tecnico del Dipartimento di Prevenzione Veterinario della locale ASP, rilevando gravi carenze igienico-sanitarie presso un’attività di somministrazione alimenti. Per l’esercizio è scattato il provvedimento di chiusura dei locali per le criticità rilevate in materia di igiene e sanità; inoltre presso il deposito di pertinenza sono stati rinvenuti alimenti in cattivo stato di conservazione destinati alla successiva somministrazione agli avventori.
Al titolare dell’attività commerciale sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 9.000 euro, oltre al sequestro della merce e al deferimento all’Autorità Giudiziaria del capoluogo.

I carabinieri non hanno fornito elementi che possano far risalire al nome dell’esercizio pubblico.




Sbarco nel Siracusano: 78 migranti siriani a Portopalo di Capo Passero

Sbarco questa mattina a Portopalo di Capo Passero.

Accompagnati da una motovedetta della Guardia Costiera, sono approdati sulle nostre coste 78 migranti di nazionalità siriana.
Uno di loro, per via di una sospetta frattura ad una caviglia, è stato condotto presso l’ospedale di Noto.
Per le prime incombenze sul posto dello sbarco , impegnati anche i carabinieri e la Guardia di Finanza, oltre al personale di Polizia e sanitari dell’USMAF e ASP.

Foto: repertorio




Estorsioni ai commercianti di Ortigia: condannati madre e figlio

Madre e figlio condannati per estorsione ai danni di alcuni commercianti di Ortigia.

Così hanno deciso i Gip del Tribunale di Siracusa. Dieci anni di reclusione, dunque, per Francesco Campanella, 32 anni e cinque per la madre, Adele Lopiano al termine del processo celebrato con il rito abbreviato. L’uomo era stato arrestato dalla polizia di Siracusa al termine di indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e relative a richieste di denaro a cui alcuni commercianti erano sottoposti, secondo gli investigatori con la collaborazione della madre.

I fatti risalgono allo scorso anno. Al giovane fu anche contestato un incendio doloso ai danni di un locale pubblico di Ortigia. In quel caso, tuttavia, in base a quanto appurato, non si sarebbe trattato di estorsione ma di una vendetta nei confronti del proprietario per via di uno screzio tra la vittima e la madre di Campanella.