Tutela dei minori, Don Di Noto a Papa Leone XIV: “I piccoli siano posti al cuore della pastorale”

Il presidente e fondatore dell’associazione Meter, Don Fortunato Di Noto, parroco nella Diocesi di Noto, in prima linea da 30 anni nella tutela dell’infanzia e nella lotta contro la pedofilia e la pedopornografia, ha rivolto un messaggio a Papa Leone XIV.
“Da anni siamo impegnati nella tutela dell’infanzia, contro ogni forma di abuso, pedofilia e sfruttamento. A Lei, Santo Padre, rivolgiamo il nostro augurio più sincero per un pontificato di luce, speranza e verità. Le chiediamo di non abbassare la guardia, affinché i più piccoli, i più fragili — i prediletti del Signore — possano vivere una vita piena, libera da abusi e violenze. Possano trovare sempre le braccia aperte di una Chiesa madre, attenta, premurosa e del buon consiglio che non si risparmia nel continuare ad accogliere, tutelare, proteggere e promuovere la dignità dei piccoli e dei vulnerabili.” Don Di Noto poi aggiunge: “Lei, caro Papa Leone, da agostiniano conosce bene la forza e la bellezza della giovinezza. Sant’Agostino stesso, da giovane, ha intravisto quella sete di senso e verità che solo Dio può colmare. La Chiesa, da Roma al mondo intero, è custode di una moltitudine di santi e testimoni bambini e giovani: beati, venerabili, servi di Dio, testimoni di vita esemplare e piena di virtù. Le loro vite sono lampade accese, esempi di fedeltà a Cristo. È a partire da loro che la pastorale della Chiesa deve rimettere i piccoli al centro.”
“Papa Francesco, che ricordiamo con immutato affetto e riconoscenza, ci ha sempre sostenuti con una parola, un abbraccio e incoraggiamento. Santo Padre, Leone XIV: i bambini, i fragili e i deboli, Le chiedono di operare e agire per la loro tutela e liberazione da ogni forma di schiavitù, anche tecnologica dove la ‘violenza digitale’ mediante l’intelligenza artificiale, fa ancora più vittime e miete nel dolore di tanti innocenti. Affido al Signore e alla Vergine del Buon Consiglio ogni desiderio e ogni speranza, noi siamo con Lei.”




Confusione social? La Soprintendenza fa chiarezza sul Bagno della Regina al Maniace

E’ dovuta intervenire la Soprintendenza di Siracusa per ristabilire la verità delle cose dopo un post pubblicato sulla nota pagina social “Quel che non sapevi”. Quotidianamente, quello spazio virtuale propone curiosità e fatti poco noti, con notevole ricorso anche nelle immagini all’intelligenza artificiale. Nei giorni scorsi, uno di questi post riguardava il cosiddetto Bagno della Regina, all’interno del Castello Maniace.
L’immagine ha però creato elementi di confusione e spinto ad una precisazione la Soprintendenza: “In seguito alla diffusione di un post su Facebook e Instagram da parte di un canale di divulgazione culturale, nel quale si decantano le bellezze, ammantate di mistero, di un presunto, fiabesco luogo a cui si accederebbe all’interno del Castello Maniace, ricordiamo che si tratta del cosiddetto Bagno della Regina il cui aspetto NON è quello riportato dal canale in questione, evidentemente e come da loro stessi indicato, realizzato con il supporto dell’intelligenza artificiale. Aggiungiamo – scrive ancora sui social la Soprintendenza – che molte delle informazioni riportate sulla storia del Castello Maniace sono inesatte e parziali”.
Motivo per cui si invita il pubblico “a prestare attenzione ed verificare sempre quanto pubblicato sui canali social”, preferendo sempre “fonti pienamente attendibili” a generici contenitori di curiosità varie.
Il Bagno della Regina si trova nei pressi della torre ovest del Maniace. Per accedervi, si supera una porticina aperta nel paramento murario e si scende per una scala intagliata nella viva roccia. Si arriva così in un ambiente che, per dimensioni ed ipotesi di utilizzo, ha alimentato molte fantasie. Si narrava che fosse spazioso ed adorno di marmi, con sedili e vasche. Nella realtà si tratta solo di un minuscolo ambiente di circa 1 metro per lato ed altro non è che una fonte di approvvigionamento idrico del castello, che sfrutta una delle polluzioni di acqua dolce delle quali un tempo era ricca Ortigia.




Francesco Candelari rientra in Forza Italia: “Torno a casa con entusiasmo e determinazione”

“Rientro in Forza Italia, il partito che mi ha dato fiducia sin dal mio primo impegno in politica. Torno nella mia casa politica, più motivato che mai”. Così Francesco Candelari, già vice presidente del Consiglio di quartiere Santa Lucia e vice coordinatore cittadino dell’allora partito azzurro, annuncia il suo rientro tra le fila di Forza Italia. “Una scelta di coerenza, valori e visione per il futuro. Il ritorno in Forza Italia – precisa Candelari – lo devo in particolare all’entusiasmo e alla stima verso Riccardo Gennuso per lavoro di costruzione e di dedizione che sta dimostrando in provincia: gli devo gratitudine e affetto per avermi accolto con entusiasmo ed apprezzamento nei riguardi del mio impegno in città”.
“Forza Italia – conclude Candelari – è una grande famiglia, dotata di una struttura organizzativa solida e capillare, animata da donne e uomini di valore. È il luogo ideale per portare avanti i progetti provenienti dal basso, con l’unico vero denominatore comune quale il benessere dei cittadini siracusani e lo sviluppo concreto del nostro territorio. Qui ritrovo il senso della politica vera: al servizio della gente”.




Sportello unico dell’edilizia: fuori uso domani la piattaforma Halley

Una giornata di stop per la Piattaforma Halley del Comune di Siracusa. Dalle 8,30 di domani (14 maggio) non sarà possibile utilizzarla poiché lo Sportello unico dell’edilizia sta effettuando “un aggiornamento tecnologico-spiega il dirigente del settore Pianificazione Urbanistica e Opere Pubbliche Marcello Dimartino- finalizzato, spiegano gli uffici, al trasferimento sul cloud dei dati presenti nel sistema”. Lo stop della piattaforma si protrarrà per l’intera giornata lavorativa e comunque fino al completamento della configurazione.
“Ci scusiamo con gli utenti e gli operatori per il disagio- conclude Dimartino e li ringraziamo per la collaborazione”.




La Fillea Cgil devolve le gift card della Cassa Edile: andranno alla cooperativa Namasté

Saranno anche quest’anno devolute interamente le gift card che la Cassa Edile ha destinato ai consiglieri d’amministrazione espressione della Fillea Cgil, nell’ambito della bilateralità del settore.
Come ogni anno, da quando la Cassa Edile di Siracusa delibera gift card per i consiglieri di amministrazione, la Fillea CGIL di Siracusa ritiene di devolverle integralmente a scuole o strutture socialmente impegnate.
“L’anno scorso ne ha beneficiato l’istituto Geometra di Noto, simbolo della difficoltà delle scuole professionali e tecniche della provincia, soprattutto in materia di nuove iscrizioni, essenziali anche per il nostro settore di domani- spiega Eleonora Barbagallo, segretario provinciale della Fillea- Quest’anno abbiamo deciso di donarle alla società cooperativa Namastè, che si occupa dei ragazzi disabili che non hanno una famiglia su cui contare. Il lavoro che questa associazione fa – conclude Barbagallo – è un bene prezioso per l’intera società e nel nostro piccolo vogliamo sostenerli ed aiutarli”.
La consegna avrà luogo il 15 maggio 2025 nei locali della Cassa Edile di Siracusa alle ore 10.




“Specchio Riflesso”, al Parco Commerciale Belvedere una campagna sui disturbi alimentari

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) rappresentano una delle problematiche più diffuse e meno visibili della nostra società. Una realtà spesso taciuta, che attraversa ogni età ma che colpisce con particolare intensità le nuove generazioni. Per affrontare con maggiore consapevolezza questa delicata esperienza, il Parco Commerciale Belvedere di Siracusa ha scelto di schierarsi in prima linea, avviando un progetto di sensibilizzazione condiviso con l’associazione nazionale Animenta. La campagna, dal titolo “Specchio Riflesso. Ogni storia ha valore”, nasce dalla volontà di trasformare gli spazi del quotidiano — luoghi di lavoro, shopping e socialità — in ambienti più accoglienti, emotivamente consapevoli e attenti al benessere delle persone. Un’iniziativa che si inserisce nel più ampio impegno di Multi, la società che gestisce il centro commerciale, nel promuovere attività a impatto sociale positivo.
Il nome della campagna trae ispirazione dal gioco infantile “Specchio riflesso”, simbolo di osservazione e riconoscimento dell’altro, che in questo contesto diventa invito a guardarsi davvero, al di là dell’immagine esteriore, per dare valore a ciò che spesso resta invisibile.
La campagna prende forma attraverso 12 contenuti digitali pensati per il pubblico dei social media, alternando: post testuali con frasi brevi, intense ed emotivamente delicate, ripetute graficamente come gesto quotidiano di cura e consapevolezza; post illustrati firmati dalla giovane artista salentina Elena Sansò, che narrano il percorso interiore di una figura femminile lieve e delicata: dal senso di vuoto e invisibilità alla riscoperta della propria forza e del proprio valore.
Elemento ricorrente in ogni tavola è un nastro lilla, simbolo ufficiale della lotta ai DCA. Nella narrazione visiva, il nastro evolve: da legame che trattiene a segno di apertura, contatto e nuova possibilità.
A dare ulteriore forza al concept è la scelta grafica della parentesi graffa { }, usata come segno di inclusione e connessione. Nel linguaggio visivo della campagna, la graffa unisce elementi diversi in uno stesso spazio, diventando metafora di accoglienza e collettività. Introdurre le frasi principali con questo simbolo vuole essere un gesto di apertura verso l’altro, trasformando il messaggio individuale in una riflessione condivisa.
Con “Specchio Riflesso”, il Parco Commerciale Belvedere si propone non solo come spazio commerciale, ma come luogo di ascolto e responsabilità sociale, contribuendo ad abbattere lo stigma che ancora circonda i Disturbi del Comportamento Alimentare e a valorizzare ogni storia, ogni voce, ogni vissuto.




Papa Leone XIV, il messaggio dell’Arcivescovo Lomanto: “Per una Chiesa che costruisce ponti”

«Senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti». Con le parole di Papa Leone XIV, l’arcivescovo di Siracusa mons. Francesco Lomanto ha indirizzato un messaggio alla Diocesi dopo l’elezione del Santo Padre.
Mons. Lomanto ha prima sottolineato il ministero di Papa Francesco “caratterizzato dal nuovo impulso alla semplicità evangelica, alla fraternità ecclesiale, alla prossimità verso tutti, al dialogo aperto con il mondo contemporaneo, alla pace e alla cura del creato” e poi ha chiesto di accogliere “con gioia il nuovo successore di Pietro, il Papa Leone XIV. Con la sua guida pastorale, lasciamoci guidare dallo Spirito Santo nel cammino di fede nel Cristo Crocifisso e Risorto, per realizzare in noi la Chiesa che vive il mistero di un solo corpo e di un solo spirito, che porta la speranza, la carità e la gioia del Vangelo, che «costruisce i ponti, il dialogo» ed è «sempre aperta» e pronta ad accogliere tutti, per divenire «sempre più città posta sul monte (cfr Ap 21,10), arca di salvezza che naviga attraverso i flutti della storia, faro che illumina le notti del mondo». Papa Leone XIV, sin dall’inizio del suo pontificato ci indica di incarnare la fede nel mondo di oggi per esserne trasformati nel compimento della missione e per «portare a tutti la Buona Notizia». «La promessa di un destino eterno» e «un modello di umanità santa» costituiscono «il dono di Dio e il cammino da percorrere per lasciarsene trasformare, dimensioni inscindibili della salvezza, affidate alla Chiesa perché le annunci per il bene del genere umano»”.

L’arcivescovo Lomanto ha citato il primo discorso dalla loggia di San Pietro: Papa Leone XIV “ci ha offerto «la pace del Cristo Risorto» e, nella prima omelia della messa nella Cappella Sistina, ci ha confermato la confessione di fede espressa da Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Mt 16,16). La pace del Risorto, che riceviamo nella fede, deve raggiungere la vita concreta di tutti, attraverso il ruolo e il compito di ciascuno di noi, per tradurla in pace sociale: nel vissuto di ogni giorno, nella famiglia, nella società, nelle nazioni e nel mondo intero. L’unione a Cristo e tra di noi è il fondamento della missione evangelica e della testimonianza dell’amore perfetto. «Gesù Cristo, pontefice sommo», pieno di compassione per noi, è il centro stabile, perenne e unificante su cui costruire i ponti dell’umanità. Papa Leone XIV ci incoraggia: «Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace»”.
Inoltre il richiamo all’importanza del cammino sinodale della Chiesa: “Questo conferma la necessità e l’impegno di portare avanti l’itinerario sinodale nel cammino della Chiesa universale, delle Chiese in Italia e delle Chiese locali: «Vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace, che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a coloro che soffrono». Non si può prescindere dall’ascolto, dalla partecipazione, dalla comunione, dalla corresponsabilità e dall’impegno di tutti a ricostruire un mondo più umano e più giusto, se si vogliono costruire ponti stabili e duraturi di pace nella carità di Cristo. Papa Leone XIV ‒ nel «giorno della supplica alla Madonna di Pompei» ‒ ha affidato il suo ministero petrino all’intercessione di Maria Madre della Chiesa, nella certezza che la «Nostra Madre Maria vuole sempre camminare con noi, stare vicino, aiutarci con la sua intercessione, il suo amore»”.

Infine Mons. Lomanto ha ricordato come lo scorso anno, 1 settembre 2024, “abbiamo avuto la provvidenza e il privilegio di accogliere a Siracusa l’allora Cardinale Robert Francis Prevost, oggi Papa Leone XIV, il quale venne per celebrare il 71° anniversario della Lacrimazione. In quell’occasione ci ha detto che «le lacrime della Madonna sono le lacrime di una madre addolorata a causa dei peccati dei suoi figli che rifiutano l’amore di Dio; sono anche lacrime di dolore per quanti soffrono le ingiustizie, la solitudine, la violenza, l’odio, la guerra e l’indifferenza umana. […]. La comprensione di quelle lacrime che gli uomini sono chiamati a fare è una vera conversione, un ritorno all’amore di Dio che si manifesta nella riconciliazione con Lui e nella carità con gli altri, nella vera compassione, cioè, nel condividere le sofferenze altrui e dando sollievo a chi ne ha bisogno. In questo modo, le Lacrime della Madonna sono un segno di speranza.» (Omelia, 1 settembre 2024). Con la preghiera che ‒ l’1 settembre 2024 ‒ Egli volle indirizzare alla Madonna delle Lacrime, affidiamo alla Vergine Santa la sua missione petrina, il nostro cammino di fede, l’avvenire della Chiesa, il dialogo con le altre Chiese e il mondo contemporaneo, la promozione della giustizia sociale, della fraternità universale e della «pace disarmata e disarmante, umile e perseverante».

Preghiera alla Madonna delle Lacrime

O Madre addolorata,

che ai piedi della croce fosti affidata

come Madre della Chiesa,

continua a guardare il dolore dei tuoi figli

che soffrono nel corpo e nello spirito

le conseguenze del peccato.

Asciuga le lacrime dei sofferenti,

degli abbandonati, delle vittime dell’odio

e della guerra.

Fa’ che non rimaniamo indifferenti

alle tue lacrime versate per noi,

e concedici la grazia di vivere

sempre uniti al Tuo Figlio

amandolo e soccorrendolo

nei fratelli più piccoli

con i quali Egli si è identificato.

Amen.

PREVOST Card. Robert Francis, O.S.A.

Papa Leone XIV, dall’8 maggio 2025




Beccato mentre abbandona rifiuti: individuato e multato dalla Polizia Ambientale

Beccato mentre abbandonava rifiuti alle spalle del mercato ortofrutticolo di Siracusa. L’uomo è stato individuato dalla Polizia Ambientale e sanzionato con una multa amministrativa di 600 euro. Il fatto risale ad alcuni giorni fa, quando l’uomo è stato sorpreso dalle telecamere di videosorveglianza. Le immagini hanno permesso di avviare una breve ma efficace indagine, condotta dalla Polizia Ambientale, che ha portato all’identificazione del responsabile.




Truffa del finto carabiniere, anziano “incastra” due uomini e li fa arrestare

I Carabinieri di Canicattini Bagni e dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Noto, con l’ausilio della Polizia Municipale locale, grazie alla prontezza di un anziano, hanno arrestato due catanesi di 30 e 21 anni per tentata truffa.
In particolare, nella serata di venerdì, i due uomini, giunti da Catania, hanno tentato di mettere in atto la cosiddetta “truffa del sedicente carabiniere” ai danni di un anziano residente a Canicattini Bagni. Nel corso di una telefonata, i truffatori, spacciandosi per carabinieri, hanno raccontato all’uomo che la figlia era rimasta coinvolta in un grave incidente stradale e che, per evitarle l’arresto, sarebbe stato necessario consegnare con urgenza una cospicua somma di denaro contante a un incaricato che si sarebbe presentato a breve presso la sua abitazione.
L’anziano, intuito il raggiro, ha immediatamente contattato i Carabinieri di Canicattini Bagni che, intervenuti tempestivamente, hanno sorpreso il 30enne mentre si presentava a casa della vittima per ritirare il denaro.
Nel frattempo, il complice 21enne ha tentato una rocambolesca fuga a bordo di un’utilitaria, ma è stato prontamente bloccato e arrestato.
“Nel congratularmi e ringraziare i Carabinieri della Stazione di Canicattini Bagni e la Polizia Municipale per la brillate operazione congiunta antitruffa ai danni di un nostro anziano concittadino, che fa seguito ad altri risultati positivi per quanto riguarda questo tipo di reato – ha detto il sindaco di Canicattini bagni Paolo Amenta – non posso non rilevare l’importanza della collaborazione dei cittadini in questi fenomeni di truffa. Per quanto ci riguarda continuiamo ad investire nella prevenzione e nel rafforzamento della collaborazione e sinergia con le Forze dell’Ordine per garantire una sempre maggiore sicurezza in città”.




Sventato furto al centro logistico di Poste Italiane, ignoti messi in fuga dalle forze dell’ordine

Ancora un tentativo di furto sventato ai danni di Poste Italiane grazie alla sinergia tra i sistemi di sicurezza aziendali e le forze dell’ordine. Nella notte del 9 maggio, ignoti hanno preso di mira il centro logistico di Siracusa Panagia, tentando di introdursi nella struttura per rovistare nella corrispondenza in giacenza.
A far scattare l’allarme è stata la situation room di Poste Italiane, la sala operativa attiva 24 ore su 24 che monitora costantemente gli impianti su scala nazionale. Gli operatori, grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, hanno rilevato la presenza di tre persone all’interno dello stabilimento, intenti a frugare tra pacchi e lettere. Immediata la segnalazione alle forze dell’ordine, che sono giunte sul posto in pochi minuti, riuscendo a mettere in fuga i malviventi prima che potessero portare a termine il colpo.