Tennis, TC Match Ball: domani l’impresa per tornare in serie A1

Il TC Match Ball Siracusa proiettato verso la Serie A1, per la terza volta nella sua storia.
Domenica 30 novembre a Siracusa, contro il TC Pistoia, la partita decisiva per il ritorno nella massima serie.
Mentre la scorsa domenica a Bologna Berrettini e Cobolli trionfavano in Coppa Davis esaltando l’intera Nazione il TC Match Ball Siracusa si affermava a Pistoia, con un perentorio 5 a 1 nei confronti dei padroni di casa del TC Pistoia, ipotecando la promozione al campionato di massima serie per la prossima stagione.
“Domani, domenica 30 novembre la Città potrà stringersi attorno ai nostri tennisti, protagonisti di una stagione straordinaria e potenziali artefici del ritorno nel campionato di massima serie di uno sport, come il tennis, che oramai compete con il calcio per popolarità e coinvolgimento degli sportivi italiani. Si premiano i nostri sforzi, i sacrifici e la volontà di rinnovamento costantemente perseguita dal nostro Circolo” con queste parole Sabrina e Paola Cortese, Presidente e Vicepresidente, invitano gli sportivi siracusani all’importantissimo appuntamento sportivo di domenica 30 novembre, alle ore 10:00, sulla terra rossa di viale Giuseppe Agnello.

Anche per la finale play off i capitani Lele Sammatrice, Ivan Caracciolo e Toni Troia avranno a disposizione una rosa formata esclusivamente da giocatori siracusani: ci saranno i veterani Antonio Massara, Alessandro Ingarao (presenti insieme a Sammatrice in occasione della prima storica promozione in A1 del 2018 avvenuta proprio in casa del TC Pistoia) e Antonio Caruso, l’ex 76 ATP Salvatore Caruso, rientrato in squadra dopo tanti anni, e gli emergenti vivai Giovanni Conigliaro ed Emanuele Storaci.

Alla compagine siracusana basterà vincere due incontri per centrare l’obiettivo del ritorno in Serie A1 dove, ricordiamo, vanta 4 partecipazioni e una memorabile semifinale scudetto.

Giocatori schierabili ai Play Off
Salvatore Caruso, classifica FITP 2.1 (best ranking 76 ATP)
Antonio Massara, vivaio – classifica FITP 2.1 (best ranking 465 ATP)
Alessandro Ingarao – classifica FITP 2.1 (best ranking 799 ATP)
Antonio Caruso, vivaio – classifica FITP 2.2 (best ranking 1347 ATP)
Giovanni Conigliaro, vivaio – classifica FITP 2.5
Emanuele Storaci vivaio – classifica FITP 2.8
Capitani: Emanuele Sammatrice, Ivan Caracciolo, Toni Troia

PROGRAMMA DI DOMENICA 30 NOVEMBRE
• ore 8:45 inizio “warm up” delle squadre
• ore 9:45 presentazione delle squadre
• ore 10:00 inizio incontri  ordine di ingresso in campo: 2-3-1-4 (in base alla classifica FITP dei giocatori).
Ingresso libero.




Pallamano. Albatro batte Cingoli, la svolta a tre minuti dalla fine

La Teamnetwork Albatro batte il Cingoli al termine di una partita trascorsa in un’altalena di emozioni e di reti. I marchigiani tengono testa agli uomini di Garralda andando più volte in testa e, quando in svantaggio, capaci di recuperare il gap.
Vittoria importante per i siracusani che restano così in scia al Cassano e in corsa per la migliore posizione nella griglia in vista della Coppa Italia.
Primo tempo che vede i cingolani infliggere un break di 3 a 0 che li porta ad allungare e chiudere sul +2.
Nella ripresa i siracusani iniziano ancora a rincorrere gli avversari. Bravi i biancoblu a rintuzzare i tentativi di allungo degli avversari e riprendere in mano la partita che scivola via sul perfetto equilibrio.
Tutto cambia a meno di tre minuti dal termine. I siciliani sbagliano meno dei cingolani e si affidano alle parate di Hermones e Riahi che, aggiunte alla maggiore esperienza e voglia, per chiudere la partita e tirare un sospiro di sollievo.

 

 

Foto: Salvo Barbagallo




Luca Cannata contro Report, dopo l’audio sulla vicenda ‘collette’. “Falsità, io diffamato”

“Non ho mai richiesto alcun tipo di supporto al di fuori delle regole e della trasparenza che hanno sempre contraddistinto il mio percorso pubblico e politico. Sono assolutamente sereno sui temi trattati e non mi preoccupano minimamente”. Lo dice il parlamentare Luca Cannata (FdI) dopo l’anticipazione apparsa sui canali social della trasmissione d’inchiesta Report (Rai 3). E’ stato diffuso un audio con cui il programma di Sigfrido Ranucci torna sul caso delle cosiddette “collette”, al centro di uno dei servizi della prossima puntata. Quando era sindaco di Avola, secondo le ricostruzioni, alcuni assessori gli avrebbero versato soldi in contanti. “Erano contributi per la gestione dell’attività politica locale, l’affitto della sede ed altre spese a sostegno dell’azione del partito”, ha sempre risposto Cannata.
Da settimane la trasmissione si è concentrata sui protagonisti siciliani di quella che viene dipinta come una “faida” interna a FdI in Sicilia, con riferimenti diretti a Manlio Messina, Carlo Auteri e, appunto, Luca Cannata. Dopo la pubblicazione delle anticipazioni, l’esponente meloniano ha deciso di dare mandato ai suoi legali, “affinché tutelino la mia reputazione personale e politica rispetto a dichiarazioni false e diffamatorie circolate in queste ore”. Cannata motiva la decisione anche con la necessità di “intervenire con fermezza contro ricostruzioni distorte e prive di qualsiasi fondamento. Ho fiducia nella verità e nella correttezza dei fatti e non permetterò che la mia dignità venga strumentalizzata per interessi mediatici o personali”.




Disturbi del neurosviluppo, niente risorse in finanziaria. Gilistro: “Passo falso gravissimo”

“Passo falso gravissimo che pagheranno le famiglie e anche la società in termini di maggiori spese per le cure delle malattie che insorgeranno”. È questo l’amaro commento del deputato-pediatra Carlo Gilistro (M5S) alla bocciatura in commissione bilancio dell’Ars dell’emendamento alla legge di stabilità che prevedeva lo stanziamento di due milioni di euro per una campagna informativa sui media per rendere noti i segnali, spesso non raccolti, che preannunciano l’insorgere di fenomeni e patologie connesse poco noti ma insidiosissimi, e dalle pesantissime conseguenze, come il ritiro sociale (Hikikomori), il deficit dell’attenzione (ADHD), lo spettro autistico, ma anche il phubbing (da phone + snubbing, lo snobbare i propri figli per guardare il cellulare).
“Il costo investito nella prevenzione di queste disturbi del neurosviluppo – spiega Gilistro – è enormemente più piccolo rispetto a quello che famiglie e sanità pagheranno in seguito, quando la malattia si paleserà apertamente e pesantemente, ma la cosa che indigna di più è che una diagnosi e una terapia precoce possono cambiare il destino di questi bambini e delle loro famiglie. La comunità scientifica è unanimemente concorde che per molte di queste patologie il riconoscimento tempestivo e la diagnosi precoce sono le uniche strade da intraprendere”.
“ADHD, hikikomori, autismo e phubbing – dice Gilistro – iniziano in maniera insidiosa e subdola, per questo è fondamentale che genitori e chi si occupa di bambini, come operatori dei nidi, degli asili e della primissima infanzia, siano educati a coglierne le avvisaglie, gli alert che possono evitare che questi fenomeni e le patologie associate attecchiscano e facciano danni irreparabili. Purtroppo questo messaggio, a quanto pare, non è stato colto dall’Ars e la motivazione che non ci sia copertura economica sufficiente non mi convince, visto che questa è una delle leggi finanziarie più ricche degli ultimi anni. Io comunque non mi arrendo, ripresenterò l’emendamento in Aula”.
“I segnali a cui prestare grande attenzione – afferma il deputato M5S – per quanto riguarda l’ADHD, sono l’iperattività, l’impulsività, l’irrequietezza, la tendenza a distrarsi facilmente, l’incapacità di stare seduti e di aspettare il proprio turno. Per quanto attiene al ritiro sociale, invece, occhio alla richiesta dei bambini di andarli a prendere a scuola anzitempo sempre più di frequente, alle assenze scolastiche ripetute, alla tendenza ad abbandonare lo sport e i contatti con amici e conoscenti”.
“Il phubbing – conclude Gilistro – è un potentissimo sprogrammatore comportamentale ed emozionale. Le sue conseguenze possono essere molto preoccupanti, soprattutto nei primi mille giorni del bambino, quando la disattenzione del genitore crea in lui quel senso di abbandono, solitudine e frustrazione che poi influenzerà i suoi comportamenti successivamente nella sua crescita, determinando ansia, scarsa autostima e perfino aggressività. I contraccolpi possono arrivare anche nell’adolescenza, e la violenza di cui è infarcita la cronaca di ogni giorno, in parte può essere attribuita anche a questo”.




Bollette idriche e tributi locali vecchi di dieci anni, pioggia di pignoramenti: “Illegittimi”

Una serie di pignoramenti dei conti correnti per presunti mancati pagamenti di canoni idrici di dieci anni fa. A Pachino, in questi giorni, vengono recapitate comunicazioni che vedono come mittente la Sogert spa, concessionaria della riscossione del Comune. Fioccano le proteste, visto che si tratterebbe di somme non più dovute. La polemica si snoda anche attraverso i social. Il consigliere comunale Ruggero Lupo del Movimento 5 Stelle tuona: L’amministrazione comunale non può permettere queste indecenze.I conti del Comune si devono sistemare con mezzi leciti, senza approfittare delle lacune giuridiche dei cittadini”.
La vicenda non è nuova. Già lo scorso marzo sarebbero partiti migliaia di accertamenti esecutivi da parte della Sogert, motivo di presentazione -come rende noto Fabio Fortuna, coordinatore del M5S a Pachino e avvocato- di numerosi ricorsi presso il Giudice di Pace per ottenerne l’annullamento. I primi sarebbero già stati ottenuti, con il riconoscimento dell’illegittimità degli accertamenti. Fortuna ricorda a questo proposito che “le tasse e i servizi si devono pagare, ma secondo legge.” Quello di Pachino non è l’unico caso di questa vicenda, che avrebbe analoghe dinamiche anche in altri comuni, da Avola a Francofonte, passando per Noto. Non si tratterebbe solo di bollette idriche ma anche di tributi locali, come Tari e Imu




Lavori su strada e maxi-tamponamento. Giornata nera per la mobilità siracusana

Non c’è pace per l’asfittica mobilità del capoluogo. Dopo una mattinata a dir poco sofferta, con lavori a Targia partiti ed a Belvedere che hanno paralizzato la viabilità nella parte alta, adesso anche un tamponamento complica gli spostamenti nella stessa area. Poco dopo le 14.30, infatti, è avvenuto un tamponamento tra quattro veicoli, proprio nel tratto interessato dai lavori, nella corsia in direzione Priolo. Nessuna delle persone a bordo è rimasta ferita, ma ne è scaturito un ulteriore motivo di rallentamento per quanti stanno faticosamente tentando di spostarsi in entrata ed in uscita da Siracusa nord.
Intanto, alle 15.20 circa, nuovo incidente in Viale Epipoli -nei pressi del Castello Eurialo. Coinvolti un’autovettura ed un motociclo. ll motociclista, a seguito delle ferite riportate, è stato soccorso e trasportato a bordo di un’ambulanza del 118 all’ospedale Umberto I di Siracusa per le cure del caso. Sui luoghi personale della Polizia Municipale per i rilievi del caso e per disciplinare l’intenso traffico dovuto, oltre ai lavori che interessano da stamattina Via Jonica e C.da Targia, alla posizione dei mezzi che occupano gran parte della carreggiata.

foto archivio




Ex Idroscalo, Cannata (FdI):”A gennaio sopralluogo del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare”

“Sull’ex Idroscalo di Siracusa stiamo lavorando affinché finalmente si apra una fase di confronto, trasparenza e soluzioni concrete che tengano insieme gli interessi dello Stato e quelli della città”.
Ad annunciarlo è il deputato nazionale Luca Cannata di Fratelli d’Italia.” Dopo il dialogo avuto nelle scorse settimane con il presidente di Difesa Servizi, Gioacchino Alfano-prosegue il parlamentare- oggi ho avuto una interlocuzione con il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale Antonio Conserva. Il generale mi ha confermato che a gennaio effettuerà personalmente un sopralluogo a Siracusa, per verificare sul posto la situazione dell’area e valutare tutte le possibilità operative. È un passaggio importante, perché consentirà di mettere attorno allo stesso tavolo le esigenze della Difesa, quelle del Comando locale e le richieste avanzate dal Comune e dai comitati civici, che da tempo chiedono una prospettiva chiara per un’area strategica del nostro waterfront”. Nel corso dell’incontro, il generale avrebbe confermato che nel mese di gennaio sarà a Siracusa per un sopralluogo ufficiale nell’area dell’ex Idroscalo. “L’obiettivo è arrivare a una soluzione che sia compatibile con le funzioni istituzionali dell’Aeronautica, ma che allo stesso tempo tenga conto delle aspettative del territorio e della necessità di valorizzare una parte della città – aggiunge -. Ho rappresentato al generale Conserva che Siracusa e’ pronta a condividere percorsi certi e di decisioni compatibili con le esigenze locali e operative della difesa”. La visita servirà a valutare le condizioni del sito e a verificare la possibilità di individuare soluzioni condivise che tengano conto delle esigenze operative e di sicurezza del Comando dell’Aeronautica; delle richieste avanzate dal Comune di Siracusa; delle istanze e delle proposte formulate dai comitati civici locali. “La Difesa ha mostrato disponibilità a un confronto continuo – conclude Cannata – Continuerò a seguire il dossier con la massima determinazione, convinto che il dialogo istituzionale sia la strada per costruire una soluzione equilibrata, utile alla città e coerente con gli interessi nazionali”.




L’affondo di Nicita (PD): “Esclusione Sac, pagina imbarazzante per la maggioranza”

Il senatore Antonio Nicita non lesina critica alla classe dirigente siracusana per la mancata rappresentanza della provincia aretusea nel cda della Sac. E’ la società di gestione dell’aeroporto di Catania, di cui il Libero Consorzio di Siracusa detiene il 25% delle azioni. “Una pagina imbarazzante per la politica regionale ma anche per gli attuali protagonisti della maggioranza politica siracusana e per quanti si sono prestati a diventarne gli utili esecutori”, sferza Nicita puntando allo stesso tempo il centrodestra di governo e la maggioranza creatasi attorno alla candidatura di Giansiracusa al vertice della ex Provincia. “È imbarazzante anche prendersela con meccanismi spartitori esterni alla provincia da parte di chi utilizza esattamente gli stessi metodi dentro la provincia siracusana. È imbarazzante ricevere appelli bipartisan, tardivi e ultronei, da parte di chi si autoassolve senza aver avuto l’umiltà di coinvolgere prima i rappresentanti del territorio ai diversi livelli. Nessuno ha coinvolto le opposizioni: hanno fatto tutto da soli e ciò costituisce una distanza siderale tra una parte della politica e l’autorevolezza necessaria per rappresentare tutti gli enti locali di una intera provincia. L’estromissione di Siracusa dalla rappresentanza Sac rappresenta plasticamente questa distanza e la evidente non conoscenza delle dinamiche politiche locali, regionali e nazionali. La ricostruzione bipartisan del Libero Consorzio richiederebbe forti discontinuità politiche e personali. Il punto non è avere o meno un rappresentante nel cda Sac. Il punto è che si viene politicamente ignorati in Sicilia quando ci si affida totalmente a una cultura di pura gestione nonché a relazioni politiche personali di singoli e al loro destino. Da parte nostra continueremo a vigilare sulle politiche del Liber Consorzio, a partire da quelle che stanno riguardando il personale e l’azione per i rimborsi del sisma ’90, e a fornire comunque supporto istituzionale al territorio, per esempio difendendo l’emendamento che da tre anni presentiamo, in silenzio, in Legge di bilancio, per risanare il bilancio del Libero Consorzio”.
Anche il deputato Filippo Scerra (M5S) ha sollevato il tema della “marginalità politica di Siracusa, problema su cui anche il centrodestra deve interrogarsi”. Per l’esponente cinquestelle, “la mancanza di rappresentanza è una sconfitta che potrebbe riflettersi anche su altri fronti come ad esempio investimenti, infrastrutture, peso nelle trattative istituzionali”. E questo perchè “essere fuori dalla governance comporta anche l’essere tagliati fuori dalla possibilità di decidere sulle grandi infrastrutture che determinano sviluppo economico reale, turismo e competitività di un sistema territoriale”




“Aumento del 700% dei canoni delle aree demaniali”: FdI chiede chiarezza

“Le ragioni alla base dell’aumento del 700 per cento dei canoni di concessione delle aree demaniali ed una serie di aspetti da chiarire rispetto alla presenza di Siracusa nel comitato di gestione dell’Autorità portuale”.
I consiglieri comunali Paolo Cavallaro e Paolo Romano, di Fratelli d’Italia, hanno presentato un ordine del giorno con cui chiedono un’audizione del sindaco Francesco Italia o di Marianna Bordonali, sua rappresentante nel comitato di gestione dell’Autorità portuale e un atto di indirizzo per impegnare il primo cittadino a relazionare annualmente sull’attività del Comune in senso all’organo collegiale. “Per comprendere -spieganoi consiglieri – le attività commerciali sulle aree demaniali in Ortigia, che prima pagavano alla Regione meno di mille euro all’anno per la concessione relativa allo spazio dove sono allocate le verande, da quest’anno pagheranno oltre sette mila euro.Il piano operativo triennale, soggetto a revisione annuale, concerne le strategie di sviluppo delle attivita’ portuali e logistiche, su cui è evidente che Siracusa deve dire la propria e ogni decisione non può restare chiusa dentro una stanza e conosciuta da poche persone, ma deve essere oggetto di valutazione e anche eventualmente di possibilità di indirizzo da parte del Consiglio comunale, che non può restare fuori dalla possibilità di incidere sulla programmazione dell’attività da svolgere e sull’impiego delle necessarie risorse economiche. L’audizione -proseguono Romano e Cavallaro- viene chiesta perché l’ingresso nell’Autorità, su cui c’è stata massima convergenza politica e l’iniziativa attenta e determinante del deputato Luca Cannata, che porterà importanti risultati alla città di Siracusa, ha determinato anche l’aumento del 700% dei canoni di concessione delle aree demaniali. Per comprendere le attività commerciali sulle aree demaniali in Ortigia, che prima pagavano alla Regione meno di mille euro all’anno per la concessione relativa allo spazio dove sono allocate le verande, da quest’anno pagheranno oltre sette mila euro. L’amministrazione comunale non può restare indifferente rispetto a questa problematica, che di fatto ha visto introdurre un nuovo balzello sulle attività commerciali siracusane. E’ necessario che intervenga presso l’Autorità per comprendere se ci sono possibilità di riduzione o di rateizzazione, al fine di alleggerire il carico economico su un settore che già vive il disagio della ZTL, della difficoltà di parcheggio, di un servizio di trasporto urbano che non copre le ore serali. La problematica probabilmente non riguarda soltanto Ortigia ma tutte le concessioni sulle aree demaniali, ora gestite dall’Autorità portuale.Sui temi esposti -conclude Cavallaro- deve aprirsi urgentemente un dibattito costruttivo, nell’interesse di tutti i cittadini e del territorio”.




Furti nei centri commerciali di Siracusa e Catania, denunciati due venditori ambulanti

Prediligevano centri commerciali delle province di Siracusa e Catania, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Stazione di Gravina i due fratelli catanesi, di 60 e 61 anni, denunciati dai militari dell’arma. Si tratta di due venditori ambulanti ed entrambi “vecchie conoscenze” delle forze dell’ordine. Sono accusati di furto aggravato.
I due avrebbero agito soprattutto nei negozi di abbigliamento dei centri commerciali delle province di Catania e Siracusa, per la grande affluenza di clientela e la conseguente probabilità di passare, così, inosservati al personale addetto alla vigilanza.
Le loro “razzie” però, perpetrate nello stesso esercizio commerciale con una cadenza mediamente settimanale, hanno allarmato gli esercenti che hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri, consentendo così l’avvio delle indagini.
I due, in particolare, con un terzo complice più giovane in corso d’identificazione, si sarebbero mescolati agli avventori di un negozio di abbigliamento all’interno di un noto centro commerciale di Gravina di Catania e qui, utilizzando grosse buste schermate all’interno, in modo da bypassare il controllo del sistema antitaccheggio, le hanno riempite con ben 44 capi d’abbigliamento, per un importo di complessivo di quasi 1000 euro.
Analogo modus operandi, i malviventi hanno adottato in tre occasioni ai danni di un’altra rivendita, sita sempre in quel centro commerciale, con un intervallo di soli sei giorni l’una dall’altra e con un danno complessivo di quasi 3.000 euro.
I Carabinieri hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza la cui disamina ha consentito di giungere all’individuazione e quindi all’identificazione dei due malviventi, notando inoltre come il loro giovane complice avesse anche il ruolo di “coprire” il loro allontanamento, dopo aver effettuato il furto.
In un’occasione, infatti, è accaduto che, proprio mentre i due fratelli stavano allontanandosi con la refurtiva nascosta all’interno delle buste, si era attivato l’allarme antitaccheggio installato all’uscita del negozio, provocando così la loro fuga a gambe levate.
L’imprevisto, verosimilmente dovuto ad un malfunzionamento della schermatura interna delle buste, ha visto l’intervento del complice più giovane che, fingendo un sentito “senso civico”, ha raggiunto le dipendenti che si erano messe all’inseguimento dei due, ma solo per dar loro la direzione di fuga, ovviamente opposta a quella realmente imboccata dai suoi correi.