Pallanuoto, l’Ortigia scende in acqua contro la Pallanuoto Trieste

Con in tasca la qualificazione ai play-off per il 5° posto, conquistata matematicamente grazie alla vittoria nel derby contro la Nuoto Catania, l’Ortigia è pronta ad affrontare la prossima sfida. Domani sera, alle ore 21.00, alla piscina “Bianchi” di Trieste, i biancoverdi scenderanno in acqua contro la Pallanuoto Trieste, nell’anticipo della 25ª e penultima giornata del campionato di Serie A1. Una partita difficile contro un avversario molto forte, impegnato in una lotta punto a punto per il quarto posto, che attualmente occupa e che vale l’accesso ai play-off scudetto. La formazione di Mirarchi, che ha vinto tre delle ultime sei partite, perdendo le altre tre con Brescia, Savona e Recco, si trova infatti a pari merito con la De Akker e ha bisogno di tre punti per non vedersi scavalcare proprio dai bolognesi. L’Ortigia, dal canto suo, viene da tre vittorie consecutive, nelle quali ha mostrato di avere recuperato la condizione e la mentalità necessarie per guardare con ottimismo alle prossime sfide e per giocare un ruolo da protagonista nei play-off per il quinto posto.
Alla vigilia, parla l’attaccante Sebastiano Di Luciano, il quale fissa l’obiettivo dell’Ortigia e presenta gli avversari: “Domani cercheremo di portare a casa i tre punti, anche perché la matematica ancora ci consente di scalare qualche posizione in classifica. Mancano infatti due partite, noi abbiamo 32 punti e davanti a noi ci sono due squadre a 37 punti. Sappiamo che dovrebbe accadere l’impossibile, che ci vorrebbe un miracolo per superarle entrambe, però, finché è matematicamente possibile pensare di risalire un po’, abbiamo il dovere di provarci. A Trieste troveremo una formazione attrezzatissima, con un ottimo allenatore e degli ottimi giocatori. Hanno fatto un gran campionato e meritano la posizione che occupano attualmente in classifica. Dovremo cercare di fare la nostra gara anche per mantenere il morale alto e continuare a far crescere la fiducia in noi stessi, in vista dei play-off”.
Il giocatore siracusano sottolinea i punti di forza del Trieste e spiega che tipo di partita dovrà fare l’Ortigia per uscire dalla “Bianchi” con un risultato positivo: “Il Trieste ha nel nuoto e nelle ripartenze il proprio punto di forza. Come detto, può contare su ottimi giocatori, con delle qualità individuali importanti, oltre che su un ottimo portiere, quindi, noi dovremo sicuramente mantenere alta l’attenzione e soprattutto giocare con molta calma la fase di attacco, in modo da evitare le loro ripartenze, cioè la loro arma migliore. Inoltre, dovremo cercare il più possibile di essere ordinati in tutte e due le fasi e poi, ovviamente, giocare bene sia a uomo in più sia a uomo in meno, perché questi due fondamentali, secondo me, saranno una chiave importante del match. Dovremo essere bravi a sfruttare al meglio le nostre occasioni e a far giocare male a loro sull’uomo in più”.




“L’Eco del Mare”, mostra degli studenti del Gagini allo Spazio 900

Sarà inaugurata domani pomeriggio alle 17:30, allo Spazio 900 di via Mirabella, presso l’ex Convento del Ritiro, la mostra L’Eco del Mare, realizzata dagli studenti della quarta D dell’indirizzo Figurativo Grafico Pittorico del Liceo Artistico Antonello Gagini di Siracusa. In occasione del vernissage, gli studenti, guidati dal photographer Emanuele Vitale e dai docenti Nino Sicari e Giovanna Galizia, attraverso un PCTO presentano al pubblico una mostra di forte impatto e suggestione sull’inquinamento e l’effetto della plastica sulle nostre coste.L’evento, con il patrocinio del Comune, è realizzato in collaborazione con il Club Sommozzatori di Siracusa,con il contributo della Sezione Provinciale, il Comitato Regionale FIPSAS e il partner ufficiale Suzuki.
Un altro importante appuntamento si aggiunge all’intenso calendario di incontri che animano il nuovo spazio culturale e artistico che nasce con l’intento di focalizzare tematiche inerenti all’arte in Sicilia e in particolare a Siracusa.
Successivamente all’inaugurazione la mostra potrà essere visitata dal martedì al venerdì dalle 14:30 alle 19:30. Il sabato e la domenica sono previste aperture straordinarie dalle 9:00 alle 12:00.




L’omicidio di Sara, la mamma di Stefano Argentino a La Vita in Diretta: “C’è tanto dolore, stiamo vivendo un incubo”

“C‘è tanta tristezza e tanto dolore”. Ha parlato così Daniela, mamma di Stefano Argentino, ai microfoni de “La Vita in Diretta” su Rai 1. Insieme alla nonna Liliana hanno infatti raggiunto Messina, dove stamattina in carcere si è tenuto l’interrogatorio di garanzia dello studente universitario di Noto accusato dell’omicidio di Sara Campanella.
“Io non posso ancora credere che Stefano abbia fatto questo”, ha detto la nonna. “Non è possibile ho detto, perché conosco Stefano. È un ragazzo molto rispettoso, sensibile, un ragazzo a modo. Penso a com’è possibile, infatti non riesco a crederci. Io non ho cosa pensare”, ha poi aggiunto.
Il 27enne, assistito dall’avvocato Raffaele Leone, all’interrogatorio ha risposto ad alcune domande. Ha ammesso il femminicidio ma non ha fornito spiegazioni sul perché di quanto accaduto, più volte però avrebbe parlato del rapporto con Sara, ammettendo di nutrire un interesse per la ragazza che – ritiene Argentino – avrebbe in qualche misura forse contraccambiato. Una affermazione che contrasta con il racconto delle amiche con cui Sara era solita confidarsi.
Sull’interesse di Argentino nei confronti della 22enne di Misilmeri (Pa) la mamma ha aggiunto: “Lui è sempre stato introverso, non l’ho mai visto turbato. A me sembra che sto vivendo un incubo, non si può capire il dolore”, ha detto scossa. “Un ragazzo buono, educato, dolce, chi lo conosce sa com’è Stefano e chi è Stefano, tutti lo sanno”.
L’ultimo pensiero è per Sara. “A me dispiace, perché la morte di una ragazza di 22 anni non può fare piacere a nessuno, anche io sono mamma. Questo posso dire, mi dispiace per Sara”, ha concluso mamma Daniela tra le lacrime.
Il suo avvocato, che aveva anticipato la volontà di non proseguire nella difesa oltre questo appuntamento, ha raccontato al termine dell’interrogatorio di garanzia che Argentino è consapevole di quello che ha fatto ed in uno stato di “prostrazione”.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, che si sono avvalsi di alcune testimonianze e delle immagini riprese dalle telecamere di diversi negozi presenti nella zona, Argentino avrebbe pedinato e poi raggiunto la ragazza. Avrebbero percorso un pezzo di strada insieme, quindi la lite e l’aggressione con due fendenti al collo e alla scapola di Sara. Nonostante i soccorsi, la 22enne di Misilmeri (Pa) è spirata al vicino Policlinico di Messina.
Il 27enne si sarebbe quindi dato alla fuga verso Noto. Qualcuno, sospettano gli investigatori, potrebbe averlo aiutato. Al vaglio la posizione di “soggetti terzi”.
Si era rifugiato in un b&b presso il quale, si apprende, lavorerebbe la madre. Lì i Carabinieri di Siracusa lo hanno rintracciato e bloccato.




Femminicidio di Messina, Argentino in carcere confessa

È durato circa due ore l’interrogatorio di garanzia in carcere a Messina del 27enne Stefano Argentino, lo studente universitario di Noto accusato dell’omicidio di Sara Campanella.
Ha risposto ad alcune domande, assistito dall’avvocato Raffaele Leone. Ha ammesso il femminicidio ma non ha fornito spiegazioni sul perché di quanto accaduto ma più volte avrebbe parlato del rapporto con Sara, ammettendo di nutrire un interesse per la ragazza che – ritiene il 27enne – avrebbe in qualche misura forse contraccambiato. Una affermazione che contrasta con il racconto delle amiche con cui Sara era solita confidarsi.
Il suo avvocato, che aveva anticipato la volontà di non proseguire nella difesa oltre questo appuntamento, ha raccontato al termine dell’interrogatorio di garanzia che Argentino è consapevole di quello che ha fatto ed in uno stato di “prostrazione”.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, che si sono avvalsi di alcune testimonianze e delle immagini riprese dalle telecamere di diversi negozi presenti nella zona, Argentino avrebbe pedinato e poi raggiunto la ragazza. Avrebbero percorso un pezzo di strada insieme, quindi la lite e l’aggressione con due fendenti al collo ed alla scapola di Sara. Nonostante i soccorsi, la 22enne di Misilmeri (Pa) è spirata al vicino Policlinico di Messina.
Il 27enne si sarebbe quindi dato alla fuga, verso Noto. Qualcuno, sospetta o gli investigatori, potrebbe averlo aiutato. Al vaglio la posizione di “soggetti terzi”.
Si era rifugiato in un b&b presso il quale, si apprende, lavorerebbe la madre. Lì i Carabinieri di Siracusa lo hanno rintracciato e bloccato.




Denunce e multe dopo il corteo funebre che bloccò il ponte Umbertino

Non è rimasto senza conseguenze quel corteo funebre concluso sul ponte Umbertino con fuochi d’artificio e centinaia di persone che hanno bloccato il traffico. Era lo scorso 11 marzo. La Questura di Siracusa ha contestato la violazione di “norme basilare del codice della strada” e la “manifestazione non autorizzata durante la quale sono stati esplosi numerosi fuochi di artificio anch’essi non autorizzati”.
Dopo la celebrazione dei funerali di un giovane purtroppo prematuramente scomparso a seguito di un incidente, centinaia di persone e decine di ciclomotori hanno invaso e bloccato il ponte Umbertino. In dieci sono stati denunciati per accensione di fuochi non autorizzati ed esplosioni pericolose oltre che per il mancato preavviso della manifestazione. Gli stessi agenti hanno anche sanzionato amministrativamente i 10 denunciati per aver effettuato un blocco stradale.
Gli agenti della Polizia Stradale di Siracusa hanno, inoltre, sanzionato 17 conducenti di veicoli per aver violato il codice della strada. In totale sono state 51 le infrazioni elevate e 145 i punti decurtati dalle patenti. Le maggiori violazioni hanno riguardato la guida senza casco, la mancata revisione del mezzo, l’assenza di copertura assicurativa e l’aver condotto i motocicli avendo a bordo altri due passeggeri.
“Tali manifestazioni, anche se sono state originate da un moto di cordoglio per la giovane vita spezzata – spiegano dalla Questura di Siracusa – hanno messo a repentaglio la sicurezza stradale e l’incolumità dei passanti anche in considerazione del fatto che ogni tipo di manifestazione necessita di un preventivo avviso all’Autorità che è deputata al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica a tutela anche dei partecipanti all’evento”.
Sul momento, le forze dell’ordine hanno deciso di non intervenire “per evitare che l’estemporanea manifestazione potesse rappresentare il pretesto per ulteriori disordini”. E’ stato allora prudentemente contenuto l’evento per poi procedere successivamente all’identificazione “degli autori dei fatti costituenti reato e coloro che avevano violato il codice della strada”.
Le forze dell’ordine ricordano che “è diritto costituzionale dei cittadini quello di riunirsi pacificamente ma è necessario, specie quando avviene in un luogo pubblico, dare preavviso all’Autorità. Pertanto, è auspicabile che i cittadini coinvolgano l’Autorità di pubblica sicurezza ogni qual volta si organizzi una manifestazione per assicurare che la stessa si svolga in totale sicurezza per i partecipanti all’evento ma anche per tutti gli altri utenti”.




Eni Versalis, Tamajo in terza commissione all’Ars: “Governo Schifani aperto al confronto”

L’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, è intervenuto oggi in terza commissione, all’Assemblea regionale siciliana, sulla vertenza Eni Versalis. «Comprendiamo appieno le istanze provenienti dal territorio – ha detto Tamajo – e pur riconoscendo le rassicurazioni fornite finora, riteniamo fondamentale che l’azienda partecipi attivamente a un confronto diretto con il parlamento siciliano. Il governo Schifani si sta facendo carico di sollecitare l’apertura di un tavolo di confronto istituzionale, trasparente e continuo».
«Il nostro obiettivo – ha aggiunto l’assessore – è tutelare l’occupazione, garantire un processo di transizione giusto e sostenibile, e vigilare affinché le trasformazioni industriali non penalizzino i lavoratori e le comunità locali. In questo senso, un percorso condiviso e unitario è il modo migliore per affrontare una sfida così delicata, che riguarda il presente e il futuro di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie. Per questo ho accolto con piacere la volontà comune espressa da tutti i deputati del territorio, a prescindere dall’appartenenza politica. La politica del fare non ha colori politici, non è né di maggioranza né di opposizione».
Tamajo ha ribadito, infine, l’impegno della Regione a monitorare costantemente l’evolversi della situazione e a fare da tramite tra le parti coinvolte. Alla riunione hanno partecipato anche i rappresentanti dei sindacati, collegati in videoconferenza.




Ex Provincia, il M5S si smarca: “Spartizione di potere, nessuna candidatura soddisfacente”

Nel quadro sin qui liquido delle alleanze per le elezioni del Libero Consorzio di Siracusa, si smarca il Movimento 5 Stelle. “Nessuna delle candidature proposte fino ad ora per la presidenza del Libero Consorzio Comunale di Siracusa è coerente con la nostra visione politica. Denunciamo, inoltre, l’assenza di ogni idea programmatica per il futuro dell’ente in dissesto dal 2018, se non dichiarazioni generiche su buona gestione e rilancio. Di certo ci chiamiamo fuori da questo spettacolo di trasversalità spinta per mascherare accordi e spartizioni che tradiscono il chiaro mandato che si è ricevuto dagli elettori nei vari Comuni della provincia aretusea”, dicono il parlamentare Filippo Scerra ed il deputato regionale Carlo Gilistro.
“Avremmo, anche per queste ragioni, preferito il ricorso ad elezioni dirette proprio per evitare la muscolarità prepotente di certa politica siracusana che intende la gestione della cosa pubblica come occupazione quasi militare delle posizioni amministrative di vertice. Come Movimento 5 Stelle ci riserviamo di valutare nei prossimi giorni il dettaglio della nostra posizione. Il punto di partenza è sicuramente la distanza dalle candidature sin qui proposte alla carica di Presidente”, si legge nella nota del M5S di Siracusa.
Probabile che possa riemergere un discorso di intesa con Pd ed Avs, specie dopo il passo indietro del segretario provinciale del Partito Democratico che, in un primo tempo, aveva annunciato supporto alla candidatura Giansiracusa. Anche il segretario regionale Barbagallo aveva però bocciato un’intesa sin troppo trasversale vista la presenza del Mpa nella coalizione di civici e moderati per il sindaco di Ferla.




Ex Provincia, il sindaco di Portopalo sostiene Giansiracusa: “Una scelta di qualità in un clima poco piacevole”

“Leggo da settimane, attraverso la stampa, quanto sta accadendo in Provincia di Siracusa per le Elezioni del Libero Consorzio Comunale di Siracusa. Non posso negare come il clima non sia né piacevole, né collaborativo. La collaborazione dovrebbe essere alla base di tale competizione, al di fuori degli steccati, guardando allo stato di criticità economica e strutturale in cui versa il Libero Consorzio, le condizioni delle scuole e delle strade e tanto altro ancora. Non si possono ammettere certi screzi in questo momento storico, non me lo aspettavo”. Così il sindaco di Portopalo di Capo Passero, Rachele Rocca, sulle elezioni per il Libero Consorzio in programma per il 27 aprile.
“Ci vorrebbe solo un atto di responsabilità da parte dei Deputati della Provincia, dei Sindaci e dei Consiglieri Comunali, che non devono e non possono essere “marionette” nelle mani dei Parlamentari, ma i veri protagonisti di tale competizione”.
“È chiaro palesare il mio sostegno a Michelangelo Giansiracusa, – dice Rachele Rocca – con tutta la stima nei confronti del collega Daniele Lentini, che non ho né visto, né sentito dal momento dell’annuncio della sua candidatura. E questa mia posizione è da esempio per tutti: Michelangelo proviene da una storia politica totalmente opposta alla mia sia a livello di Partito, che a livello di ideologia, che come piazzamento politico Regionale e Nazionale. Ed è questo il più grande messaggio a tutti i Sindaci e Parlamentari della Provincia: supero la barriera ideologica e politica per sostenere la qualità del candidato, pur politicamente lontano da me.
Conosco Michelangelo, la sua conoscenza e la disponibilità di tempo è una garanzia per tutti, una scelta di qualità e non di quantità. Nell’ottica di Partito è inutile dire che da sempre sono stata vicina a Fratelli d’Italia, come tutti i rappresentanti locali, regionali e nazionali sanno, con una storia alle spalle, ma soprattutto risultati elettorali nel mio paese che mai si erano visti, percentuali di voto superiori anche alle grandi città della Provincia. È indubbio che lo scontro tra Auteri e Cannata ci mette in fortissimo disagio, noi abbiamo sostenuto il Partito sempre, abbiamo lavorato tanto attraverso Fratelli d’Italia con Carlo Auteri che è stato rappresentante Provinciale.
Speravamo seriamente in un “sotterramento delle asce di guerra politiche” da parte delle forze di Centro Destra, con una grande apertura di Giansiracusa che si è messo a servizio di tutti, attraverso il forte gesto di escludere di fatto il Partito Democratico dall’eventuale ed ampia coalizione. La Provincia di Siracusa non fa una bella figura a livello regionale, continuiamo a rimanere deboli, divisi, in preda alle lotte intestine per appendersi la bandiera di essere primi nel Centro Destra. Attendiamo quindi la chiusura delle liste ascoltando tutti da protagonisti, con la valutazione di una candidatura al Consiglio Provinciale del Comune di Portopalo di Capo Passero, continuando in totale libertà e con determinazione nella scelta di Michelangelo Giansiracusa, con rispetto e nella fiducia del Partito a cui siamo vicini, rimanendo comunque sbigottiti dal livello di scontro a cui si è arrivati che non fa assolutamente bene alla nostra Provincia ed al Centro Destra tutto”, conclude il sindaco di Portopalo di Capo Passero.




Agenas e Assessorato in visita nella Casa di Comunità e nell’Ospedale di Comunità del Trigona di Noto

Agenas e Assessorato in visita ispettiva nella Casa di Comunità e nell’Ospedale di Comunità del Trigona di Noto.
L’Asp di Siracusa, già dal 24 marzo scorso, ha reso operativi gli ambulatori medico e infermieristico con la presenza di medici di famiglia, specialisti ambulatoriali e personale infermieristico. Si tratta di un primato che sottolinea l’efficacia e la tempestività dell’operato della direzione aziendale dell’Asp di Siracusa per l’assistenza di prossimità ai pazienti cronici.
A prenderne atto sono stati gli ispettori dell’Agenas, Angelo Pellicanò e Valeria Mantenuto, e quelli dell’Assessorato regionale della Salute, il dirigente del Servizio 8, Francesco La Placa, e la collaboratrice Paola Sciarrotta.
La visita ispettiva è stata guidata dal direttore del Dipartimento ADISS aziendale, Anselmo Madeddu. su delega del direttore generale Alessandro Caltagirone.
“La concreta attivazione degli ambulatori medico e infermieristico, primi in Sicilia, rappresenta un passo fondamentale per la realizzazione del modello di Casa di Comunità previsto dal protocollo che abbiamo siglato con il direttore generale insieme ai medici di famiglie lo scorso 4 marzo – dichiara il direttore del Dipartimento ADISS Anselmo Madeddu – Siamo impegnati a proseguire su questa strada e l’interesse manifestato anche da altri medici di famiglia ci incoraggia a fare sempre di più. Agli ispettori abbiamo consegnato tutta la documentazione e fatto riscontrare i servizi attivati e le procedure adottate nel rispetto di una check list di 44 domande predisposta dalla Regione per la verifica dello stato dell’arte delle Case di Comunità pilota. Ringrazio i medici di medicina generale per l’entusiasmo che hanno manifestato durante la visita ispettiva e, grazie alla sinergia istituzionale tra Asp di Siracusa e Ordine dei Medici, abbiamo già previsto la calendarizzazione di una serie di incontri formativi per uniformare le modalità di azione e di assistenza che i medici di famiglia dovranno applicare in tutte le Case di Comunità nei confronti dei pazienti”.
“Questo modello di buone pratiche, che abbiamo inteso proporre come esempio da esportare in altre realtà e della cui piena operatività hanno preso atto gli ispettori di Agenas e dell’Assessorato regionale della Salute che ringrazio per il supporto – dichiara il direttore generale dell’ASP di Siracusa Alessandro Caltagirone – è il frutto di un lavoro di squadra e di una visione comune. Siamo orgogliosi di questo primo risultato e continueremo a lavorare per migliorare sempre di più l’offerta sanitaria del nostro territorio. L’entusiasmo e la passione dimostrati dai nostri professionisti e dai medici di medicina generale ci accompagneranno nella estensione di questo modello sperimentale a tutte le Case di Comunità e a tutta l’Azienda per garantire ai cittadini un’assistenza sanitaria di prossimità sempre più efficiente e qualificata. Ringrazio i medici di famiglia, gli specialisti, i Servizi Sociali del Comune di Noto, gli operatori dell’Azienda, le associazioni di volontariato e la Rete Civica della Salute per la disponibilità e l’impegno che stanno mettendo in campo al nostro fianco per la migliore riuscita di questo nuovo modello assistenziale che andremo sempre più a perfezionare e che presto, nei tempi stabiliti dalla normativa, sarà esteso a tutta la provincia di Siracusa”.




La nuova sfida dei residenti di Ortigia all’assessore Consiglio: “Tante promesse, ora attendiamo i fatti”

La nuova sfida del Comitato dei Residenti di Ortigia Cittadinanza Resistente lanciata all’assessore al Centro Storico del Comune di Siracusa, Salvo Consiglio. Nella giornata odierna è stato infatti presentato un documento che raccoglie tutte le promesse pubbliche fatte dall’Assessore Consiglio tra ottobre e novembre 2024. “Abbiamo voluto creare uno strumento oggettivo che permetta a tutti i siracusani di monitorare l’effettiva implementazione delle misure promesse dall’amministrazione”, dichiara il portavoce del Comitato, Davide Biondini. “Non si tratta di un’azione polemica, ma di un contributo concreto alla trasparenza amministrativa”.
Il documento, intitolato “Pro Memoria: Promesse Pubbliche dell’Assessore Salvo Consiglio”, categorizza gli impegni presi in sei aree tematiche: protezione dei residenti, mobilità e parcheggi, attività commerciali e decoro urbano, controlli sul territorio, riqualificazione urbana, e tempistiche di attuazione.
Tra le promesse più significative emergono: la centralità dei residenti nella visione del centro storico, per evitare che Ortigia diventi “una sorta di Disneyland”; l’allargamento della ZTL fino a Piazzale Marconi; la drastica riduzione dei pass ZTL da 8.000 a 2.000; l’aumento dei parcheggi riservati esclusivamente ai residenti; una moratoria triennale sulle nuove aperture di attività di ristorazione; un nuovo regolamento per decoro urbano e dehors già concordato con la Soprintendenza e l’operatività delle misure entro l’estate 2025.
“La visione di una ‘nuova Ortigia’ delineata dall’Assessore Consiglio corrisponde alle nostre aspettative: un centro storico vivibile per i residenti, meno congestionato, con un equilibrio sostenibile tra sviluppo turistico e qualità della vita”, continua. “Ora attendiamo che alle parole seguano i fatti”, conclude il portavoce.