Conforama Melilli, il sindaco Carta: “Difenderemo i lavoratori”

Anche il sindaco di Melili, Giuseppe Carta, è intervenuto sulla questione relativa ai trasferimenti dei dipendenti dell’esercizio commerciale Conforama. “Già una settimana addietro abbiamo richiesto con urgenza la convocazione di un tavolo di vertenza presso la Prefettura di Siracusa, coinvolgendo l’Assessorato Regionale alle Attività Produttive, i rappresentanti di Conforama, i sindacati e le istituzioni locali. L’obiettivo è chiaro: individuare soluzioni alternative. I suoi dipendenti non possono essere considerati semplici numeri da spostare o peggio da tagliare”.
Conforama Italia, in risposta alla mozione consiliare “…contro la chiusura dell’esercizio commerciale Conforama di Melilli e il licenziamento dei dipendenti – Richiesta di un tavolo di vertenza presso il Prefetto di Siracusa e l’Assessorato Regionale alle Attività Produttive” – deliberata in seduta di Consiglio Comunale del 7 marzo – ha confermato l’attuazione di un piano di redistribuzione del personale su base nazionale.
“Questo solleva un interrogativo inquietante: si tratta di una vera ricollocazione o di licenziamenti mascherati? – si domanda Carta – Chiediamo chiarezza su questo punto – continua – perché se il trasferimento forzato dei lavoratori in altre sedi lontane equivale, di fatto, a un licenziamento indiretto, non possiamo accettarlo. Abbiamo anche incaricato un legale che possa verificare la trasparenza di queste operazioni – conclude – Melilli è una comunità unita e solidale. Nessuno deve sentirsi abbandonato. Questa amministrazione farà tutto il possibile, a livello istituzionale e politico, per evitare che nessun cittadino possa perdere il posto di lavoro”.




Scuola di formazione Ho.re.ca, la nuova scommessa di Unigroup a Siracusa

Sorgerà nel 2026, a Siracusa, una scuola dedicata al settore Ho.re.ca. in tutte le sue necessità formative. E’ una iniziativa di Unigroup s.p.a che, attraverso il suo presidente Roberto Cappuccio, presenta oggi il nuovo progetto. Iniziativa ambiziosa e lungimirante, inizia a prendere forma con l’avvenuto acquisto di un sito di circa 12 mila metri quadrati, di cui 5mila saranno utilizzati per dare vita a un centro di formazione professionale di qualità.
«La ristorazione e l’accoglienza siciliana da tempo aspettano una iniziativa di questo tipo perché serve formare più professionisti del settore per supportare il comparto Ho.re.ca che rappresenta tanta parte del nostro valore economico e turistico”, ha raccontato a proposito proprio Roberto Cappuccio, presidente di Unigroup. “Così abbiamo deciso di scommetterci personalmente e abbiamo acquistato il luogo dove la scuola sorgerà. Stiamo progettando l’attività formativa, stringendo alleanze con partner importanti e definendo gli spazi. Contiamo di farcela entro il 2026, ma preferiamo dedicare del tempo a questa fase di progettazione perché vogliamo che sia un’eccellenza per la Sicilia tutta”.
Nei giorni scorsi, intanto, chiusa con successo l’edizione 2025 di Uniday Expo. Tanti i temi dibattuti e approfonditi durante le tre giornate siracusane, con circa 200 espositori provenienti da tutta Italia, chef, vignaioli, giornalisti, personaggi del mondo dello spettacolo e influencer. In particolare la tavola rotonda della seconda giornata della manifestazione ha interessato alcuni temi cardine per l’Ho.re.ca, come innovazione, tradizione e percorsi verso la sostenibilità.
Innovazione e tradizione nella ristorazione non sono antagoniste, ma sono due forze che confinano e spesso si contaminano a vicenda. Riuscire a guardare il cambiamento da questo punto di vista è essenziale. Questa l’idea di Giorgione, noto oste televisivo di Gambero Rosso, che con la sua filosofia di cucina appassiona l’Italia, tra gli ospiti della terza edizione di Uniday Expo: «Innovazione e tradizione vanno sempre a braccetto, non puoi pensare che una cosa escluda l’altra» ha affermato Giorgione, illustrando come l’innovazione nei processi di raccolta e lavorazione dell’olio in Umbria, ad esempio, abbia migliorato notevolmente la qualità del prodotto pur rispettando la tradizione. «L’olio veniva prodotto dopo il 2 novembre perché prima i frantoi non aprivano – racconta -. Ho più volte richiamato l’attenzione sul fatto che questo ritardo, soprattutto in alcune annate, rischiava di sottoporre le olive ad uno stress inutile che impoveriva sia di sostanze nutritive che organolettiche l’olio. Questa è solo una storia di tradizione che nel tempo è diventata inadeguata e andava cambiata». Riflettere, sovvertire i processi e avere il coraggio di innovare può dunque essere la risposta a un’esigenza che si trascina per inerzia.
Il dibattito ha poi evidenziato come la sostenibilità stia diventando un pilastro fondamentale del settore, da interpretare in molteplici dimensioni. Giorgione ha sottolineato l’importanza di un approccio sostenibile alla ristorazione, illustrando la sua filosofia di cucina che prevede menu variabili basati sulla disponibilità giornaliera e l’eliminazione degli sprechi: «Non ho una proposta fissa, non ho una carta perché causa inevitabili sprechi. Cucino quello che serve e a fine serata azzeriamo quello che rimane».
Tra i volti di Gambero Rosso – per il primo anno media partner dell’evento – è stato presente anche Gianni Fabrizio, curatore della guida Vini d’Italia, che per l’occasione ha tenuto una masterclass dedicata all’eccellenza vitivinicola siciliana.
La sostenibilità è un traguardo importante per l’Ho.re.ca, ma va progettata a cominciare da quella economica con processi organizzativi consapevoli e una rinnovata sensibilità sociale. In particolare di questa si è fatto portavoce Joseph Micieli, chef del ristorante Scjabica di Punta Secca (Ragusa). Particolare rilevanza è stata data al valore delle relazioni tra tutti gli attori della filiera. Micieli ha sottolineato come «intrecciare un rapporto con il fornitore oggi è importantissimo, bisogna farlo anche emotivamente per standardizzare la qualità», raccontando come questo scambio bidirezionale abbia portato anche i fornitori a migliorare le proprie pratiche. Anche il rapporto con i clienti e gli ospiti in generale deve essere orientato a una reciproca formazione:«Il cibo è la prima forma basilare di cultura perché è ciò che mettiamo in bocca. Se non siamo consapevoli di ciò che stiamo mangiando, siamo disorientati rispetto a una buona parte di lettura del mondo».
Roberto Cappuccio, presidente e direttore commerciale di Unigroup s.p.a., ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’evento: «L’edizione 2025 di Uniday Expo ha superato ogni nostra aspettativa, dimostrando ancora una volta che il dialogo e il confronto sono la chiave per affrontare le sfide future del settore Ho.Re.Ca. La partecipazione entusiasta di esperti, professionisti e pubblico conferma la validità della nostra formula che si fonda su un alto livello di servizio e su un rapporto quotidiano con partner, fornitori e clienti. Il livello delle discussioni e degli scambi a cui abbiamo assistito in questi tre giorni ci dà fiducia per il futuro e ci sprona a continuare su questa strada, rafforzando il nostro impegno come ponte tra eccellenze locali e tendenze globali».
Uniday Expo si conferma così non solo una vetrina per le eccellenze del settore, ma un laboratorio di idee e relazioni per costruire il futuro della ristorazione, con uno sguardo attento alla sostenibilità, all’innovazione e alla valorizzazione della tradizione enogastronomica.




Pi Greco Day a Siracusa nel segno di Archimede, gli studenti si “sfidano” in Ortigia

Il 14 marzo si celebra il Pi Greco Day e per Siracusa diventa anche l’occasione di celebrare il genio di Archimede. Oltre 1.000 studenti di vari istituti comprensivi, con la guida dei ragazzi del liceo Einaudi, hanno dato vita ad una caccia al tesoro Stem per le vie di Ortigia. Si sono cimentati con la risoluzione di una serie di “enigmi” – teorici e pratici – dislocati nelle 14 postazioni all’interno di Ortigia e “leggibili” attraverso qrcode.
Gli studenti, rispondendo a dei quesiti di matematica, fisica, italiano e scienze posizionati lungo il percorso di 3,14km, si sono così accaparrati le tessere per completare lo “stomachion”, storico rompicapo archimedeo.
L’iniziativa rientra nel Festival della Scienza lanciato dal liceo Einaudi, in collaborazione con il Comune di Siracusa, in occasione del Pi Greco Day. Non una iniziativa isolata, infatti domani (sabato 15 marzo), il salone Borsellino di Palazzo Vermexio ospiterà a partire dalle 10 una conferenza con gli interventi del rettore dell’Università Kore di Enna, prof. Paolo Scollo, dal titolo “Intelligenza artificiale in medicina”, e del presidente del Collegio Siciliano di Filosofia, prof. Elio Cappuccio, dal titolo “Risorse e limiti dell’intelligenza artificiale: nuove sfide per l’etica”.




Pallavolo, Melilli Volley ospita Gioiosa Ionica. Il tecnico Scandurra: “Imprimere pressione alla partita”

Melilli Volley cerca la quarta vittoria consecutiva. Dopo la vittoria interna di sabato scorso contro la vicecapolista Volley Valley, la diciannovesima giornata del campionato di serie B2 di pallavolo femminile propone un nuovo appuntamento casalingo per la squadra neroverde. Al palazzetto di via Gorizia, domani, sabato 15 marzo alle ore 18, incontrerà la Sensation Profumerie Gioiosa Ionica.
La terza in classifica sfiderà la terz’ultima in una gara che vede partire con i favori del pronostico le ragazze guidate da Luca Scandurra. “Nella pallavolo non c’è mai nulla di scontato – dice il tecnico della squadra neroverde – e ogni partita va giocata al massimo delle proprie possibilità. E’ chiaro che noi abbiamo qualcosa in più ma non possiamo andare in campo convinti di aver vinto prima ancora di cominciare. Avremo di fronte una squadra giovane e dalle buone doti fisiche e, quindi, servirà imprimere da subito pressione alla partita, imponendo il nostro gioco ed evitando di fare esaltare le avversarie. Abbiamo preparato questa gara allo stesso modo di quelle precedenti, lavorando sodo in palestra e pensando solo all’avversario di turno. Sicuramente – conclude l’allenatore di Melilli – la vittoria di sabato scorso con Volley Valley ha accresciuto entusiasmo e autostima, dandoci ulteriore consapevolezza della nostra forza. Ora però serve resettare tutto e ripartire da zero, pensando alle difficoltà che potrebbe riservarci la sfida con una squadra che avrà ben poco da perdere”.




Incidente stradale a Targia, un’auto finisce contro un’aiuola spartitraffico

Incidente stradale autonomo a Targia, sulla bretella in ingresso nord di Siracusa. Il conducente di una Dacia Sandero proveniente da Priolo Gargallo con direzione Siracusa, circa 55 metri prima della rotonda all’incrocio con viale Scala Greca, ha perso il controllo del mezzo andando a finire sull’aiuola spartitraffico danneggiandola. Fortunatamente non si sono registrati feriti, ma il traffico ha subito un notevole rallentamento. Sul posto la Polizia Municipale di Siracusa.




Sigfrido Ranucci su FMITALIA: “scegliere il bene comune, c’è ancora spazio per la verità”

Sigfrido Ranucci è intervenuto questa mattina su FMITALIA durante la trasmissione Doppio Espresso. L’apprezzato giornalista, conduttore di Report, la trasmissione d’inchiesta di Rai 3, ha parlato del suo libro “La Scelta”. Una conversazione su libertà e giornalismo, all’inseguimento della verità non piegata ad interessi di parte. Sullo sfondo ci sono le decine di scottanti inchieste di Report, pressioni, minacce e notti insonni per fornire un racconto nudo e crudo di fatti, storie e personaggi. Una scelta. Anzi, “La Scelta” di Sigfrido Ranucci.




Conforama, riunione al Mimit. Cannata (FdI): “Sospesi i trasferimenti in attesa di chiarimenti”

Sospesi i trasferimeti dei dipendendenti di Conforama in attesa di ulteriori chiarimenti e approfondimenti sulla questione. A darne notizia è il vicepresidente della commissione Bilancio alla Camera, Luca Cannata, che ha seguito i lavori del tavolo di crisi su Conforama Italia, svoltosi martedì al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), e continua a monitorare la situazione in vista della prossima riunione convocata per il 23 aprile. L’incontro ha avuto l’obiettivo di fare chiarezza sulle criticità aziendali e valutare possibili soluzioni per il rilancio della catena di arredamento, garantendo la tutela occupazionale dei suoi 1.109 dipendenti. Il Mimit ha ribadito la necessità di un confronto costruttivo tra le parti e di un percorso condiviso per il futuro dell’azienda. Tra le criticità emerse, vi era la questione dei trasferimenti di diversi dipendenti in sedi molto lontane, che aveva destato preoccupazione tra i lavoratori. A seguito delle interlocuzioni con il Mimit, quindi, i trasferimenti saranno sospesi.
“Lavoriamo con fiducia nel percorso avviato dal Mimit e continueremo a monitorare con il nostro Governo Meloni la situazione affinché ogni decisione venga presa nel rispetto dei lavoratori e della sostenibilità aziendale”, ha detto l’on. Cannata, sottolineando che l’attenzione sulla vicenda resterà alta fino alla prossima riunione del 23 aprile, in cui si potranno avere ulteriori sviluppi sul futuro occupazionale dei dipendenti di Conforama Italia.




Scambia il poliziotto per un cliente, pusher arrestato

Gli investigatori della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile di Siracusa, hanno smantellato un supermarket della droga sul terrazzo di un palazzo alla Mazzarrona: arrestato il pusher e sequestrate 140 dosi di sostanze stupefacenti.
Nello specifico, i Poliziotti, avendo il sospetto che sul terrazzo di uno stabile si stesse svolgendo un’attività di spaccio, sono intervenuti con l’obiettivo di cogliere sul fatto gli spacciatori.
Con grande sorpresa del primo poliziotto giunto sul luogo dello spaccio e ancor prima che lo stesso si qualificasse, lo spacciatore, che aveva davanti a sé un tavolo allestito con un’offerta diversificata di sostanze stupefacenti, credendo che l’agente fosse uno dei suoi “clienti”, lo ha invitato a scegliere la droga da acquistare con la fatidica frase: “Ciao… Che ti serve?..”. Con grande sorpresa dello spacciatore, però, l’investigatore si è qualificato e lo ha tratto in arresto.
Davanti ai Poliziotti della Squadra Mobile un vero market della droga con 109 dosi di cocaina, 25 di hashish e 10 di marijuana esposti su un tavolo.
Il “negozietto” allestito sul terrazzo era anche protetto da un sistema di videosorveglianza che riservava le immagini della piazza di spaccio e delle zone limitrofe su uno schermo anch’esso presente sul tavolo dello spacciatore.




Serie D, cambia la classifica con il ritiro dell’Akragas. Gli umori del tifo, la calma nello spogliatoio

Il giorno dopo il ritiro dell’Akragas dal campionato di Serie D e la riscrittura della classifica, l’umore dei tifosi del Siracusa naviga a vista tra due opposti. Da una parte la consapevolezza (“Nessuno sconforto, abbiamo ancora il nostro destino in mano”), dall’altra si scomoda persino l’occulto (“Siracusa sfortunato e maledetto”); per quest’ultima annotazione basterebbe, in verità, ricordare la favorevole monetina del Vomero per poter sostenere che la sorte non c’entra nulla. Certo è però un calcio da rifondare e riscrivere, categoria per categoria, lega per lega.
Uno sguardo alle posizioni di vertice, nella nuova classifica: il Siracusa capolista scende a 60 punti (-3); la Reggina perde 4 punti e si ferma a 56. Gli amaranto, però, disputeranno una partita in più degli azzurri. Questo perchè il Siracusa si vede cancellare l’impegno del 13 aprile, da calendario previsto in casa dell’Akragas. Virtualmente, quindi, la formazione calabrese può dirsi a -1 dal Siracusa. A meno che…
Lasciando da parte le gufate, in casa azzurri non c’è stata troppa sorpresa per il ritiro dell’Akragas. Era una eventualità messa nel conto. Nessun commento ufficiale, con il presidente Ricci raggiunto dalla notizia negli States. “Cambia poco, avremmo comunque dovuto vincere tutte le partite restanti per essere sicuri della promozione”, è la versione che filtra dallo spogliatoio. Matematica e saggezza, insomma.
D’altronde, Maggio e compagni sanno bene che non c’è molto da far di conto o programmare. La settimana scorsa come anche oggi, se il Siracusa vuole centrare la promozione deve vincerle tutte. Sei partite, sei finali.




Mostra itinerante “Testimoni di verità”, gli studenti del Gorgia di Lentini incontrano il giornalista Mario Barresi

La libertà di stampa, il dovere d’informare, la fatica che gli operatori dell’informazione fanno nel compiere con coscienza il lavoro per cui sono (con più frequenza, ahinoi, mal) pagati, il futuro della carta stampata, le prospettive dell’informazione locale, l’intelligenza artificiale, i social media: è stato davvero un incontro a tutto tondo quello che mercoledì mattina gli studenti del liceo classico “Gorgia” hanno avuto con l’inviato del quotidiano “La Sicilia” Mario Barresi, in dialogo con Katia Scapellato consigliere regionale dell’OdgSicilia e Salvatore Di Salvo, segretario nazionale Ucsi e Tesoriere dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia. L’aula magna dell’istituto ha ospitato il secondo appuntamento – “Giornalismo e potere. Nove vite spezzate nel nome della verità. I giornalisti ‘cani da guardia’ per la democrazia”, il tema – promosso dall’Istituto superiore “Gorgia – Vittorini – Moncada” in collaborazione con il Lion club cittadino e l’Ordine dei giornalisti, nell’ambito delle attività programmate in occasione del 70esimo anniversario della fondazione del “Gorgia” che fino al 3 aprile ospiterà nell’aula Falcone la mostra itinerante “Testimoni di verità” curata da Franco Nicastro. Dopo i saluti di Salvatore Di Salvo, del dirigente scolastico professore Vincenzo Pappalardo e del presidente del Lions Club di Lentini, professoressa Maria Teresa Raudino, il botta e risposta con l’arguto inviato del quotidiano catanese, non prima di un rapido, empirico sondaggio rivolto agli alunni presenti a cui è stato chiesto di alzare la mano per sapere se avessero letto da recente un quotidiano. Sconsolante, ma non imprevedibile, il risultato: le mani alzate non sommavano neppure le dita che ne ha una. Ciò detto, l’attenzione con cui l’incontro è stato seguito e le domande che diversi ragazzi hanno posto (qualcuna specifica, che testimonia come la vocazione al più bel mestiere del mondo sia tutt’altro che finita) ha fatto sì che il racconto, la testimonianza di Mario Barresi fossero un preciso resoconto di cosa sia oggi la professione del giornalista e, a maggior ragione, di chi si ostina a fare questo mestiere in una realtà economicamente depressa, e non solo, come quella della nostra isola. Ieri come oggi, il giornalista è chiamato a cercare la verità, a schierarsi dalla parte della verità, senza timori reverenziali. Non è facile, non è scontato ma questo è il mestiere, bello e sfidante: essere i “cani da guardia” della democrazia. E la testimonianza di Mario Barresi è stata davvero una bella lezione di teoria e prassi allo stesso tempo di giornalismo, quello per il quale in Sicilia nove colleghi hanno pagato con la vita il dovere di chiamare per nome e cognome persone e fatti a loro connessi!