Finalmente la Terza commissione consiliare ha un presidente, giovedì torna il Consiglio comunale

Il nuovo presidente della III Commissione consiliare, “Servizi pubblici, Ambiente, Igiene e Sanità, Attività Produttive, Sviluppo economico”, è Giuseppe Casella. Il vice presidente Luigi Cavarra.
Il Consiglio comunale tornerà in aula domani, giovedì 13 marzo alle 18. In programma la trattazione di un Ordine del giorno, a firma del gruppo FDI, per la “Discussione e deliberazione sulle misure urgenti per la sicurezza dei plessi scolastici di competenza comunale”; e due Mozioni: la prima della IV Commissione avente ad oggetto “Nuove rotatorie su viale Scala Greca e semafori a chiamata”; la seconda, presentata dal gruppo del PD, sulla “Istituzione della Zona 30 su tutto il territorio urbano”.




Sicurezza stradale, Gilistro (M5S): “Riflettere su cantieri e strettoie oggi presenti sulla Siracusa-Catania”

“La tragedia avvenuta sulla Siracusa-Catania deve portarci a riflettere di sicurezza stradale. E’ inaccettabile quanto accaduto, troppo dolore. Non si può uscire di casa per andare all’Università e trovare la morte. Rivolgo un accorato appello a Polizia Stradale ed Anas, di cui apprezzo l’impegno quotidiano. Ci sono, però, attualmente strettoie e cantieri sulla trafficata autostrada e questo, complici evitabili distrazioni, moltiplica il fattore di rischio incidente. Chiedo allora di voler verificare ed implementare la cartellonistica che segnala i vari restringimenti e cantieri, ricorrendo anche ad ulteriori elementi luminosi ed in numero tale da assicurare adeguata informazione già a distanza di sicurezza. Confido, inoltre, in una presenza di squadre tecniche e di controllo nei pressi della galleria San Demetrio e della SS114 in direzione Siracusa, in modo da poter contare su tempestivi interventi in caso di comportamenti scorretti o pericolosi da parte di automobilisti o conducenti di mezzi pesanti. E’ mia intenzione sollecitare con una mozione in Ars anche una veloce conclusione dei lavori, in corso dallo scorso anno, per la sostituzione dello spartitraffico centrale nel tratto siracusano dell’autostrada. E, se ve se saranno le condizioni, mi auguro che il Comitato Operativo per la Viabilità presso la Prefettura di Siracusa possa dedicare la sua meritoria azione di verifica e indirizzo anche sui temi sollevati”. A dirlo è il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) che si dice profondamente scosso per la morte della 24enne Josephine Leotta, originaria di Belpasso.




“Il Comune di Siracusa? Pare in stato confusionale”, l’affondo di Cristina Merlino (M5S)

Il Comune di Siracusa preda di un preoccupante stato confusionale. È l’opinione di Cristina Merlino, referente territoriale del Movimento 5 Stelle a Siracusa. Alla base del giudizio, tra il sarcastico e il pungente, alcuni recenti accadimenti. “Prima il grave errore urbanistico che ha portato alla chiusura del parcheggio di via Damone, poi la bocciatura del ccr Mazzarrona da parte della Soprintendenza, quindi il ponte ciclopedonale da un milione di euro inaugurato in pompa magna ma senza impianto di illuminazione e adesso la tragicomica vicenda del cantiere per la costruzione del ccr di via Lauricella. In quest’ultima, il sindaco annuncia in Consiglio comunale che non si farà ma nessuno, almeno fino ad ieri, si premura di mandare la relativa comunicazione alla ditta incaricata che, infatti, si presenta per allestire il cantiere. Una sola domanda: c’è qualcuno che guida questa macchina comunale allo sbaraglio?”.
Non si ferma a questo l’esponente pentastellata. “Le colpe vengono scaricate dall’amministrazione sugli uffici, che certamente hanno le loro difficoltà a brillare. Però non sono realtà separate: giunta e uffici compongono la macchina comunale nel complesso. Basta con questa dannosa contrapposizione che non fa il bene di Siracusa”.
Cristina Merlino presenta l’elenco delle più recenti e diffuse lamentele della cittadinanza: “manutenzione stradale in eterno ritardo, il trionfo delle reti arancioni su vie e marciapiedi, strade al buio grazie ai nuovi led al lumicino. Viene da chiedersi cos’altro mai dobbiamo attenderci”. Perché la sensazione, secondo la Merlino, è che manchi “un’idea di compiutezza, opere o interventi completi dall’inizio alla fine. Solo spot e azioni buone per un post. Esemplare la vicenda del ponte ciclopedonale, inaugurato mobilitando bambini e sodali ma senza corpi illuminanti. E infatti è rimasto al buio, sino ad una soluzione temporanea per salvare la faccia. Come sempre, però, la toppa è peggio del buco se un milione di euro non basta neanche per illuminare un ponticello di 40 metri di lunghezza”.




Dramma a Pachino, trovato morto 22enne. L’ipotesi di un gesto estremo

Pachino è sotto shock. Sgomento per la morte di un 22enne, conosciuto e benvoluto nella cittadina della zona sud della provincia di Siracusa. Secondo una prima ricostruzione, al vaglio della Polizia, il ragazzo avrebbe compiuto un gesto estremo in casa. A fare la straziante scoperta sarebbero stati i genitori. Allertati i soccorsi, sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e gli agenti di Polizia. Purtroppo per il giovane non c’era più nulla da fare.

foto archivio




Lutto cittadino a Belpasso per Josephine, la vittima del maxi-tamponamento in autostrada

Lutto cittadino a Belpasso, nel catanese, nel giorno dei funerali di Josephine Leotta. Quest’oggi alle 16, in Chiesa Madre, l’ultimo saluto alla 24enne morta ieri in un tragico incidente stradale sull’autostrada Catania-Siracusa. “Si invitano i cittadini a manifestare il proprio cordoglio nelle forme ritenute più opportune e consone a un evento tanto grave e a osservare, nel corso della giornata, anche nelle scuole cittadine, un minuto di silenzio e raccoglimento”, l’invito del sindaco di Belpasso, Carlo Caputo.
Da Siracusa, parole di cordoglio anche da parte del primo cittadino Francesco Italia. “La morte di Josephine Leotta colpisce tutta la nostra comunità e ci sembra la conseguenza di una brutta ingiustizia. In un attimo si sono spezzati i sogni e le aspirazioni di una ragazza che stava costruendo nella nostra città il suo futuro professionale e che, con il suo impegno nel volontariato, dimostrava di avere un’idea della vita fatta anche di vicinanza verso il prossimo. Porgo alla famiglia Leotta e ai cittadini di Belpasso la vicinanza personale, dell’amministrazione comunale e di tutti i siracusani”.
Josephine ieri mattina era in autostrada per raggiungere Siracusa, dove frequentava il quinto anno di Architettura. Poco prima della galleria San Demetrio, in un tratto interessato da un restringimento di carreggiata, il maxi tamponamento. Cinque i veicoli coinvolti, la sua auto è rimasta intrappolata tra due mezzi pesanti.
“Desideriamo stringerci ai suoi familiari e ai suoi amici e trasmettere loro le condoglianze dell’intero ateneo”, ha detto il rettore Francesco Priolo. “Siamo profondamente addolorati per questa nuova giovane vita spezzata: Josephine era una studentessa apprezzata, benvoluta da colleghi e docenti, dedita all’arte e alla bellezza insita nel nostro patrimonio storico e architettonico e al tempo stesso una persona impegnata nel volontariato e attenta agli altri”.




Madeddu (Ordine dei Medici): “Stop aggressioni ai sanitari, gesto contro la propria salute”

“Le percentuali, sempre più elevate in tutta Italia, dei casi di aggressione ai danni del personale sanitario, non solo medici ma anche infermieri e OSS, riflettono una sconfortante panoramica della mancanza di rispetto, ormai cronicizzata, verso professionisti che, dal canto loro, invece, mettono al centro la cura dell’altro, pur operando spesso in condizioni organizzative e strutturali poco agevoli”. Lo dice il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, Anselmo Madeddu, in occasione della giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale sanitario, che si celebra oggi 12 marzo.
“Un vero bollettino di guerra per i camici bianchi, ogni giorno letteralmente in trincea, che non può essere ulteriormente tollerato e a contrasto del quale anche il nostro Ordine provinciale ha messo in campo diverse azioni di protesta e campagne di sensibilizzazione”.
Madeddu sottolinea come “i pazienti e i loro familiari devono comprendere che prendersela con chi è lì per prestare soccorso, oltre ad essere moralmente riprovevole e penalmente perseguibile, ostacola e rallenta gli interventi a tutela della loro stessa salute. Purtroppo, già i medici sono in pochi, se continueranno a essere oggetto di violenza gratuita si finirà col distogliere i giovani dall intraprendere questa difficile e sacrificata carriera, di conseguenza il turnover sarà sempre più difficile e la qualità dell assistenza destinata a peggiorare”.




Versalis, Cannata (FdI): “Priolo non chiude, Eni investe 800 milioni per la riconversione”

“La chimica di base ha registrato perdite per oltre 3 miliardi di euro negli ultimi cinque anni, una spirale negativa che richiede una risposta chiara e strategica. Oggi, con la firma del Protocollo d’Intesa, si sceglie la strada dell’innovazione e della trasformazione industriale, per garantire il futuro del polo di Priolo e la tutela dei lavoratori e dell’indotto”. A dirlo è Luca Cannata, vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati, commentando il piano di investimenti che interesserà il sito siciliano siglato dopo il protocollo firmato tra Eni Versalis e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e le Regioni Sicilia e i sindacati. Protocollo che scaturisce dal precedente verbale frutto dell’accordo con i sindacati. Il piano è stato accolto positivamente, infatti, da Cisl, Uil e Ugl e Cisal che hanno evidenziato l’importanza di una scelta epocale in un tavolo che dimostra di aver raggiunto una discussione seria e matura che ha tenuto conto delle richieste sindacali. Da parte sua il Governo si è fatto garante degli impegni presi dalla società. Eni infatti ha deciso di non chiudere ma di convertire: il piano prevede 2 miliardi di euro di investimenti (di cui 800 milioni solo per Priolo) per mantenere l’intensità industriale e salvaguardare i livelli occupazionali. La strategia di trasformazione porterà alla dismissione dei due impianti di Cracking di Priolo e Brindisi, alla riduzione della produzione di polimeri e alla creazione di nuove filiere produttive sostenibili. Il polo industriale di Priolo sarà il cuore della riconversione, puntando su due asset strategici: una bioraffineria di nuova generazione, che renderà la Sicilia un punto di riferimento nazionale nella produzione di biocarburanti e combustibili rinnovabili e un impianto di riciclo chimico avanzato, per il recupero delle plastiche non riciclabili, in un’ottica di economia circolare e riduzione delle emissioni di CO₂. A Brindisi, invece, gli investimenti si concentreranno sugli accumulatori stazionari, mentre il sito di Ragusa ospiterà un hub per il riciclo meccanico e la produzione di bio-materiali. “In un contesto di forte crisi della chimica europea, questa operazione rappresenta l’unica soluzione per garantire un futuro competitivo e sostenibile a Priolo e ai lavoratori del settore – aggiunge Cannata -. Il cambio di strategia e le perdite dell’impresa derivano dalle scelte europee passate legate al Green deal e solo così riusciamo a mantenere intensità industriale e tutela occupazionale. A tal proposito, il Ministro Adolfo Urso che si è prodigato in questo progetto di sviluppo industriale, sarà a Siracusa per incontrare le parti coinvolte e confermare l’attenzione del Governo verso questa trasformazione industriale, assicurando certezze e garanzie a lavoratori e imprese dell’indotto. Eni ha scelto di non chiudere, ma di investire nella conversione. Un piano che punta sull’innovazione e sulla sostenibilità, con l’obiettivo di completare tutte le nuove infrastrutture entro il 2028. L’impegno del nostro Governo Meloni, in sinergia con la Regione Siciliana e le imprese e le parti sociali, sarà quello di monitorare da vicino ogni fase di questa trasformazione, affinché gli investimenti previsti diventino una concreta opportunità di rilancio economico per la nostra regione.”




Uniday Expo 2025, Giorgione ospite del salotto di FMITALIA

Continua il successo di Uniday Expo 2025, la manifestazione biennale dedicata al mondo dell’Ho.Re.Ca nello spazio espositivo Fiera del Sud di Siracusa. Questa mattina Giorgio Barchiesi, noto anche con lo pseudonimo di Giorgione, chef e divulgatore enogastronomico è stato ospite del salotto di FMITALIA, radio ufficiale dell’evento.




Effetto “Il Gattopardo”, piazza Duomo ridisegnata e diventa nella fiction Donnafugata

“Dove è stato girato Il Gattopardo di Netflix?”. E’ una delle domande più frequenti poste al motore di ricerca di Google in queste ultime giornate. I luoghi scelti per ambientare le vicende del principe di Salina hanno incuriosito i telespettatori, non solo quelli italiani.
Il Gattopardo è ambientato in Sicilia, tra Palermo e il borgo immaginario di Donnafugata, durante i moti del 1860. Kim Rossi Stuart è don Fabrizio Corbera, il protagonista della vicenda con al centro il suo nobile casato “minacciato” dall’unificazione italiana. Deva Cassel è Angelica, Saul Nanni l’avventuriero Tancredi, Benedetta Porcaroli è Concetta, la figlia di don Fabrizio che lega tutte le vicende tra potere, amore e progresso.
Per i puristi, pochi i punti di contatto con la versione cinematografica firmata da Luchino Visconti. Ma le atmosfere e le curate ambientazioni – alle volte in stile Bridgerton – hanno colpito gli spettatori.
E così ecco che inizia la “caccia” ai luoghi divenuti set per Il Gattopardo. Decine di articoli online e sui magazine per “svelare” tutti i luoghi immortalati nella serie. Tra le oltre 50 location – non tutte in Sicilia – c’è anche Siracusa: via Picherali, piazza Duomo e poi la chiesa di Santa Lucia alla Badia, l’arcovescovado e Palazzo Beneventano del Bosco. In un gioco di fantasia che ridisegna spazi e luoghi della barocca piazza siracusana, ecco prendere forma l’immaginario paese di Donnafugata, il borgo rurale in cui la famiglia del Gattopardo trascorre la villeggiatura estiva.
Allestimento set e riprese hanno richiesto poco più di due settimane di lavoro a Siracusa, con il coinvolgimento di comparse e maestranze oltre a 200 operatori siracusani per la movimentazione della sabbia in piazza e ditte locali per noleggi e forniture varie, sicurezza, pulizia e sorveglianza. La produzione ha chiuso il set in città con una spesa di quasi 2 milioni di euro.
Il set principale in Sicilia è stato Palermo, con i suoi principali palazzi storici come Palazzo Comitini che ha ospitato le scene ambientate a Villa Salina. La settecentesca Villa Valguarnera a Bagheria (Pa), con i suoi giardini, diventa nella serie la residenza dei Corbera.
Riprese anche a Roma e Torino, in diverse ville e palazzi in cui sono stati ricreati ambienti siciliani di metà Ottocento.




Italia, Francia e Spagna: summit sul pomodoro a Pachino

Le delegazioni italiane, francesi e spagnole del Gruppo di Contatto sul Pomodoro si sono riunite a Pachino, ospiti del Consorzio di Tutela della IGP Pomodoro di Pachino. Tre giorni di confronto, nel corso dei quali sono stati analizzati l’andamento della stagione in corso, le prospettive per la stagione del pomodoro estivo, la concorrenza estera nei mercati dell’UE, la disponibilità di prodotti fitosanitari e la normativa in materia di informazione ed etichettatura.
Si tratta di un appuntamento annuale ormai consolidato, al quale non sono mancati i principali referenti del settore. Oltre a Massimo Pavan, vice presidente del Consorzio Pachino IGP e al suo presidente Sebastiano Fortunato, erano presenti: Mauro Quadri (Masaf, Direzione Gen. Politiche Internazionali e UE), Luca Moncada (Confagricoltura), Giuseppe Miccichè (Coldiretti Direttore sezione Pachino), Elisabetta Deluca (Coldiretti). Per la Francia erano presenti i consiglieri Jean-Baptiste Faure (Ambasciata di Francia in Spagna) e Philippe Merillon (Ambasciata di Francia a Roma), mentre per AOP Pomodoro sono intervenuti il presidente Jean-Pierre Jestin, la direttrice Lauriane Le Lesle e Ronan Collet. Dalla Spagna, il consigliere Pablo Miguel Angel Riesgo (Ambasciata di Spagna a Parigi) e il consigliere Juan Pietro Gomez (Ambasciata di Spagna a Roma), oltre ad Adoracion Blanque Pérez (ASAJA), a Juan Jesus Lara e Lusi Martin (rispettivamente presidente e direttore tecnico FEPEX) e a Luis Miguel Fernandez Sierra (Cooperative Agroalimentari).
Per la stagione in generale, si è osservato un leggero calo dei volumi in Italia e Spagna, mentre è rimasta stabile la produzione in Francia. Per quanto riguarda i prezzi, nel caso dell’Italia, il calo della produzione ha portato a un aumento dei prezzi, soprattutto nella prima parte di stagione, mentre in Spagna, parallelamente al calo della produzione, si è registrata anche una riduzione media dei prezzi di circa il 5%.
I tre Paesi hanno evidenziato il peso della manodopera nella determinazione dei costi di produzione, soprattutto nel caso della Spagna, il cui salario minimo è aumentato notevolmente negli ultimi quattro anni, anche se la Francia continua ad avere il salario più alto dei tre Paesi.
La stagione estiva dei pomodori si preannuncia disomogenea per i diversi Paesi, anche se in Francia si prevede una stabilità della superficie e della produzione rispetto alla scorsa stagione, in Italia si prevede una diminuzione della produzione, mentre in Spagna si prevede un aumento dovuto al trasferimento dei produttori da altre colture al pomodoro.
È stata inoltre analizzata la concorrenza estera nei mercati dell’UE, dove i principali Paesi concorrenti sono il Marocco (primo posto), che nel 2024 ha esportato 579.792 tonnellate nell’Unione Europea, e la Turchia (secondo posto) con 194.213 tonnellate. Sono state valutate le sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea riguardanti l’esclusione dei prodotti del Sahara occidentale dalle preferenze tariffarie stabilite dall’Accordo di associazione UE-Marocco e l’etichettatura dell’origine dei pomodori ciliegini e dei meloni charentais provenienti dal Sahara occidentale.
In ambito fitosanitario, è stata discussa la necessità di stabilire la reciprocità per i prodotti provenienti da Paesi terzi, in modo da applicare le stesse condizioni dei produttori comunitari, ed è stato deciso di inviare una lettera alla Commissione europea per richiedere l’armonizzazione del registro dei prodotti fitosanitari.
Infine, è stata discussa la questione dell’etichettatura e la necessità di modificare il regolamento comunitario per aumentare le dimensioni delle lettere del Paese d’origine e consentire l’inserimento di un logo sulla confezione per rafforzare la preferenza comunitaria.
La trasferta del Gruppo di Contatto del Pomodoro si è conclusa con alcune visite tecniche alle serre e agli stabilimenti di lavorazione.