Successo per la Syracusa Syncro Asd al campionato regionale invernale assoluto

La Syracusa Syncro Asd si è classificata prima al campionato regionale invernale assoluto che si è svolto nelle ore scorse presso la piscina comunale di Nesima.
Le atlete Federica Zanghì e Mariasole Di Luciano sono arrivate terze nell’esercizio di duo. Inoltre, Federica Zanghì, Mariasole Di Luciano, Elisa Di Benedetto e Laura La Ciura Vicuna si sono classificate prime nell’esercizio di squadra.
“Innumerevoli sacrifici per raggiungere questo prestigioso traguardo, ringrazio sempre le mie atlete per l’immenso impegno e Leilani Torres per la sua collaborazione con il nostro team.”, commenta l’allenatrice, Valentina Mauceri. “Brave anche le piccole Gaia genovese e Vittoria agnello che conseguono la qualifica ai campionati nazionali categoria esordienti A. Lode all’atleta Federica Rita Zanghì che si è qualificata per i campionati assoluti e junior estivi anche nel solo, atleta che alleno da 11 anni”




Condotte aggressive in comunità terapeutica, 50enne in carcere

Aveva reso impossibile la vita ai pazienti della comunità in cui scontava la sua pena a causa della sua condotta. Gli agenti del commissariato di Augusta hanno esecuzione ad un ordine di sostituzione di misura degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere a carico di un uomo, di 50 anni, siracusano.  L’uomo è stato condotto presso il carcere di Cavadonna. Il Tribunale di Siracusa ha valutato le numerose segnalazioni relative alla condotta dell’uomo pervenute sia dal Commissariato che dal responsabile medico della Comunità che avevano ormai creato un clima pesante all’interno, rendendo impossibile la vita collettiva agli altri pazienti. Il recente episodio di sputo al viso di un agente della Polizia di Stato al quale veniva diagnosticata sospetta infezione congiuntivale, poiché proveniente da paziente verosimilmente infetto, ha rappresentato solo l’ultimo di una catena di episodi improntati a condotte aggressive e minatorie sia in danno di altri pazienti della medesima Comunità che di operatori sanitari che vi prestano servizio. L’ultimo intervento della Volante del Commissariato in ordine di tempo è scaturito proprio dall’ennesima minaccia rivolta ad un operatore sanitario. A ciò si aggiungono i numerosi arbitrari allontanamenti, anche per più giorni, in violazione della misura di arresti domiciliari a cui era sottoposto che, valutati di non lieve entità, hanno determinato la revoca della stessa.  La posizione della persona coinvolta è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.




Pallamano, Final Eight di Coppa Italia: l’Albatro si ferma in semifinale

Troppo Conversano per la Teamnetwork Albatro che lascia la Coppa Italia al termine della semifinale persa contro i pugliesi.
Il Conversano mostra i muscoli sin dall’inizio. I pugliesi si affidano alla coppia norvegese Midtun e Brenne per colpire la porta siracusana. Pochi i riferimenti per la difesa blu arancio che arranca sotto i passaggi di Marrocchi e gli inserimenti di Bulzamini.
Nel secondo tempo il trend della partita non cambia. Marrocchi e compagni continuano a sorprendere i siracusani da tutte le posizioni.
“Non siamo sicuramente questi – commenta al termine Gianluca Vinci – Non credo conti molto il giorno in più di riposo per il Conversano. Questa sera sono stati più bravi loro, ma noi non abbiamo sicuramente affrontato la partita nel migliore dei modi possibile”.

foto LuigiCanu/FIGH




Pallanuoto, dolorosa sconfitta per l’Ortigia: contro il Quinto finisce 9-8

Sconfitta dolorosa per l’Ortigia alla “Paganuzzi” di Genova. Il match inizia con grande equilibrio, con le squadre che si studiano nei primi quattro minuti, durante i quali l’Ortigia sciupa due superiorità. Il Quinto invece è guardingo e sfrutta la sua prima occasione a uomo in più andando in vantaggio con Villa, per poi trovare il raddoppio con Figari, abile a finalizzare una buona ripartenza. I biancoverdi rispondono immediatamente con il tocco ravvicinato di Giribaldi, che concretizza una doppia superiorità. Nella seconda frazione, i genovesi alzano un po’ il ritmo e allungano con Panerai, quindi hanno l’occasione di andare sul +3, ma sprecano e, sul rovesciamento di fronte, subiscono il gol di La Rosa, che riporta l’Ortigia alla minima distanza. I padroni di casa provano ancora a scappar via con Puccio, ma i ragazzi di Piccardo aumentano l’intensità e colpiscono due volte a uomo in più con Giribaldi e la conclusione di La Rosa, aiutato dalla sfortunata carambola sulla testa di Veklyuk. Si va all’intervallo lungo sul 4-4. Nel terzo tempo, il match cambia direzione in un attimo, con il black-out dei biancoverdi, che subiscono un parziale di 3-0 in un minuto e mezzo. L’Ortigia reagisce con Napolitano, ma perde Cassia per tre falli e continua a soffrire il gioco del Quinto, che allunga sul 9-5 con la palombella di Nora e l’uomo in più realizzato da Puccio. Nell’ultimo quarto, i biancoverdi si scuotono e rientrano sul -1, grazie ai rigori di Inaba e Campopiano e al gol di La Rosa, ma si vedono negare il pareggio dalla parata di Ghiara su Kalaitzis all’ultimo secondo. Per l’Ortigia una sconfitta che fa male e che costringe a cambiare prospettiva e a cercare prima di tutto di non uscire dalle prime otto.
Nel dopo partita, mister Stefano Piccardo analizza così la sconfitta: “Non mi aspettavo questa prestazione da parte della squadra. In settimana avevamo lavorato bene e preparato al meglio questa gara, ma oggi l’approccio non è stato dei migliori. Non abbiamo iniziato nel modo giusto e poi abbiamo proseguito su quella linea, sbagliando tante conclusioni e tanti passaggi. Oggi, direi molto male. Va anche riconosciuto, però, che abbiamo trovato un avversario che, secondo me, ha fatto la sua migliore prestazione in questa stagione. Il responsabile, comunque, sono io e io devo trovare le soluzioni se le cose non vanno. Adesso, testa bassa e lavorare, perché bisogna subito pensare alla sfida di sabato contro il Telimar, che sarà fondamentale. Abbiamo preso tre gol stupidi, – continua Piccardo – uno che non dobbiamo mai prendere, perché sapevamo che sui due metri dovevamo tener d’occhio Aicardi, poi due tiri da fuori, di cui uno era leggibile. Quel momento della partita ha determinato il gap decisivo. Oggi abbiamo concesso conclusioni banali e, dall’altra parte, abbiamo tirato male, senza preparazione. Nel primo tempo, ad esempio, avevamo due contropiedi aperti e invece abbiamo scelto di concludere dalla linea esterna, quando c’era la palla ai due metri”.
Sull’obiettivo dell’Ortigia per questa stagione, Piccardo rimane lucido e centrato: “L’obiettivo resta invariato, perché credo che, se arrivi nelle prime otto, non cambia nulla, visto che comunque le prime quattro fanno le coppe, poi dalla quinta all’ottava posizione, nel play-off per l’ultimo posto in Euro Cup, ce la possiamo giocare con tutti. Quello che conta, piuttosto, è non invischiarsi nei play-out. Dunque, dobbiamo soltanto modificare la prospettiva e pensare innanzitutto a mantenerci nelle prime otto”.




Carnevale di Melilli, stasera la Disconight in piazza con FMITALIA

Entrano nel vivo i festeggiamenti per il Carnevale 2025 a Melilli. Un Sabato di Carnevale spumeggiante, che dal pomeriggio, a partire dalle 16:00, offriranno in piazza Umberto un tripudio di colori, musica, divertimento e creatività. Nel cuore della Terrazza degli Iblei, infatti, si raduneranno i gruppi in maschera, che sfileranno fino in piazza San Sebastiano. La serata esploderà con la coinvolgente Disconight con FMITALIA, l’attesissimo appuntamento con la musica più coinvolgente, per ballare e cantare insieme, fino a notte fonda. Start alle 22:00.

 

Foto: repertorio

 




Le condizioni delle scuole siracusane: provocazione all’Ars del deputato Gilistro

“Se questo governo non ha soldi per intervenire sulla sicurezza degli edifici che ospitano le nostre scuole, allora investa in elmetti di sicurezza e scarpe anti-infortunistiche. Le condizioni di classi, corridoi e laboratori, soprattutto in diverse scuole della provincia di Siracusa, sono così disastrate che bisognerebbe almeno fornire gli studenti e gli insegnanti di dispositivi di protezione individuale adeguati. E giacche a vento, guanti e sciarpe pesanti dove mancano i riscaldamenti…”. Con questo provocatorio intervento in Ars, il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) torna a porre l’accento sulle condizioni di diverse scuole, in particolare negli istituti superiori aretusei.
“La crisi della ex Provincia, in default dal 2018, fa pesantemente sentire i suoi effetti e, negli ultimi mesi, diversi episodi di distacchi di intonaci e controsoffitti all’interno delle aule hanno sottolineato l’urgenza di intervenire. Su tutti, il caso del Liceo Quintiliano di Siracusa, con le reti di contenimento anticaduta persino all’interno della scuola”, ricorda Gilistro.
Nei giorni scorsi, imponente manifestazione di protesta degli studenti. “Sono pronto ad accompagnarli sino a Palermo, insieme alla dirigente scolastica. Non si è compresa la gravità della situazione, evidentemente sottovalutata sino ad oggi. Sulla sicurezza non si scherza e spero che la mia provocazione serva a risvegliare qualche attenzione in mezzo a tanta distrazione. Sono davvero curioso di vedere se questo governo avrà il coraggio di negare interventi anche al cospetto di questi ragazzi. In tal caso, resta valido il piano B: elmetti di sicurezza per entrare in classe e fare lezione”.




Furgoncino in fiamme in via Pantanelli, il rogo in un’area recintata

Furgoncino a fuoco nella notte in via Pantanelli. L’allarme è scattato intorno alle 3:00, quando il veicolo, parcheggiato nell’area recintata di un’attività che si occupa di piscine, è rimasto parzialmente avvolto dalle fiamme. Sul posto, una squadra dei vigili del fuoco del Comando Provinciale di via Von Platen ed una pattuglia delle Volanti. Dopo le operazioni di spegnimento sono stati effettuati i rilievi necessari per risalire all’origine del rogo.  Non sono, tuttavia, emersi elementi tali da poter ricostruire subito con certezza l’accaduto. Indagini in corso.




Tentato omicidio di via Cassia, in carcere il 57enne. Tredici colpi esplosi, almeno 3 a bersaglio

E’ stato arrestato per tentato omicidio il 57enne fermato ieri pomeriggio, subito dopo la sparatoria in via Cassia. L’uomo era ad appena pochi metri di distanza dal luogo del ferimento ed ancora con la pistola in mano quando sono arrivati i Carabinieri. Già noto alle forze dell’ordine, con precedenti per reati contro la persona, dopo essere stato interrogato dal Pubblico Ministero è stato condotto in carcere a Cavadonna.
La pistola, una calibro 9×21 detenuta illegalmente è risultata provento di furto, commesso nel 2011 a Canicattini Bagni. Tredici i bossoli rinvenuti sulla scena. Oltre alla pistola, i Carabinieri hanno sequestrato anche un coltello, proiettili, bossoli e ogive.
La vittima dell’aggressione, un 42enne con precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti, è stata raggiunta alle gambe da almeno 3 proiettili. Ricoverato all’Umberto I, non è in pericolo di vita. Ferita di striscio anche una 70enne che era affacciata al balcone di casa.
Le attività investigative in corso, coordinate dalla Procura di Siracusa, sono focalizzate a chiarire l’esatta dinamica delle diverse fasi dell’evento e soprattutto il movente alla base del gesto, verosimilmente riconducile a pregressi dissidi personali.




Pallamano, Final Eight di Coppa Italia: l’Albatro batte il Merano e conquista la semifinale

La Teamnetwork Albatro di rigore sul Merano. I blu arancio conquistano la semifinale di Coppa Italia battendo gli altoatesini dopo i tiri dai 7 metri seguiti al 25 pari al termine dei 60 minuti regolamentari.
I siracusani si giocheranno domani la semifinale contro il Conversano a partire dalle 20; i pugliesi hanno eliminato i detentori della Coppa, il Brixen.
Partita sofferta quella di oggi. Gli uomini di Garralda partono bene nel primo tempo toccando il +5 nel primo tempo. Dalla parte opposta un monumentale Colleluori che, con le sue parate, consente ai suoi di recuperare il gap e andare negli spogliatoi sul 12 pari.
Il secondo tempo offre emozioni alterne. Gli uomini di Prantner colgono di sorpresa i blu arancio, messi sotto fino ad un -4 che si mantiene per diversi minuti.
La reazione di cuore degli albatrini viene premiata a poco meno di 1 minuto dalla sirena finale. Il 25 a 25 manda le due squadre sulla linea dei 7.
I siracusani sono implacabili, i meranesi sbattono su due parate di Fasanelli prima e Hermones dopo. Ci pensa Cirilo, al termine, a mettere il sigillo segnando il rigore decisivo.
“Partita difficile e lo sapevamo – commenta al termine capitan Hermones – Complimenti a tutta la squadra perché ognuno ha dato il proprio contributo senza tirarsi indietro.
Contro Conversano sarà tostissima – conclude il portierone blu arancio che in Puglia ha giocato per due stagioni – Ora stacchiamo perché ci sarà da riposare”.

foto LuigiCanu/FIGH




Il “film” della sparatoria in via Cassia: l’arresto, il ferito, il tentativo di linciaggio

Ci sarebbero “dissapori personali” all’origine della sparatoria in via Cassia, a Siracusa. Questa sembra essere la pista principale seguita dagli investigatori, dopo aver analizzato le testimonianze raccolte nell’immediato e dalle prime risultanze degli interrogatori condotti. Il 42enne ferito è stato raggiunto da almeno tre colpi di pistola, alle gambe. A sparare, un 57enne subito bloccato dai Carabinieri a pochi metri dal luogo in cui è avvenuta la sparatoria.
C’è un video che rimbalza sui social, realizzato da una delle abitazioni che si affaccia su via Cassia. Nella sequenza delle immagini si vede l’arrivo dei Carabinieri che bloccano l’uomo tra le auto in sosta. Il 57enne sembra poggiare in terra l’arma verosimilmente utilizzata, per poi essere ammanettato. Poco distante, i sanitari del 118 prestano i primi soccorsi al ferito per poi condurlo in ambulanza all’Umberto I.
Diversi curiosi scendono in strada, ci sono anche amici e parenti del ferito. Il clima si scalda e inizia una sorta di caccia all’uomo mentre i Carabinieri accompagnano l’uomo fermato verso l’auto di servizio. Lo accerchiano, provano a colpirlo, anche salendo sulla Gazzella dei militari. Con grande sangue freddo, i Carabinieri riescono a concludere l’intervento senza ulteriori conseguenza. Quindici minuti dopo la sparatoria, il caso è praticamente già chiuso.
Resta da capire come sia stata ferita una 70enne che, dal suo balcone, stava seguendo la scena. Sarebbe stata colpita di striscio, fortunatamente in maniera lieve, da un proiettile rimbalzato. Un aspetto ancora da chiarire, in attesa dei responsi dell’analisi balistica.