Plastic Free al Talete: i volontari raccolgono quasi due tonnellate di rifiuti

Quasi due tonnellate di rifiuti raccolti al parcheggio Talete in un pomeriggio. Poco meno di 80 volontari, coordinati da Plastic Free Sicilia si sono dati appuntamento alle 15:00 e fino alle 17.30 hanno lavorato sodo, raccogliendo rifiuti di ogni tipo: indifferenziata, tubi di scarico, pezzi di fornelli da campeggio. Un modo per celebrare in maniera concreta la Giornata della Terra. Un lavoro soddisfacente per il referente di Plastic FREE, Massimo Pellegrini e per i volontari delle associazioni che hanno aderito.
Tra i volontari, una folta pattuglia di stranieri residenti in Ortigia, capitanati da Ian Harrison. “Essere in tanti è ottimo da diversi punti di vista – spiega Massimo Pellegrini – anche da quello relativo alla minore fatica fisica che occorre e alla maggiore soddisfazione per i risultati che possono essere più facilmente raggiunti”.
E a proposito di soddisfazione, ad esprimerne parecchia è Nicolò Saetta, presidente dell’Associazione A Viso Aperto. “A inizio mese – racconta – abbiamo deciso, insieme a Massimo Pellegrini di PlasticFree e Walter Mulè di Rifiutiamoci, di adoperarci in occasione della giornata della terra. Il nostro impegno si è concretizzato nella pulizia della parte sovrastante il parcheggio Talete. Nonostante i numerosi interventi di pulizia effettuati in passato sul sito, questo periodicamente torna ricoperto di spazzatura. L’evento mirava a sensibilizzare la cittadinanza ad avere maggiore cura della cosa pubblica, in quanto la città è di tutti ed è giusto rispettarla”. Queste le parole di Nicolò Saetta, Presidente della neo associazione A Viso Aperto, presente all’iniziativa insieme ai soci Francesco Ardita, Giovanni Napolitano, Bruno Baio, Erika Formisano, Peppe Rinaldo, Gabriele Vindigni e Arianna Lo Pizzo.
All’iniziativa hanno aderito numerose associazioni, tra cui: Ava (A Viso Aperto), PlasticFree, Città educativa, Piantala, Rifiuti 0, Rifiutiamoci, A.D.A.S. e Gruppo scout Siracusa 10 squadra Giaguari.
“Vorrei esprimere il mio più sincero ringraziamento a Massimo Pellegrini e Walter Mulè per essersi premurati nell’organizzazione della giornata” – prosegue Saetta – “le loro rispettive associazioni e tutte le altre intervenute sono una preziosa risorsa per la città. Inizialmente vi era anche la volontà di piantare degli alberi in loco, tuttavia il periodo di grave siccità che stiamo vivendo e l’imminente caldo non lo ha reso possibile, rischio il probabile perimento delle piante”.




Beni confiscati, la Regione dà il via alla ristrutturazione della masseria Verbumcaudo a Polizzi

(cs) Partite le opere di ristrutturazione della masseria Verbumcaudo, il bene confiscato alla mafia nel territorio di Polizzi Generosa, nel Palermitano, acquisito dalla Regione Siciliana e gestito dal 2019 dalla cooperativa sociale Verbumcaudo.
La consegna dei lavori è avvenuta stamattina alla presenza del presidente della Regione, dell’assessore all’Economia, del presidente della commissione Antimafia dell’Ars, del vescovo di Cefalù, dei sindaci di vari centri delle Madonie, di autorità militari, del presidente di Confcooperative e dei soci della coop Verbumcaudo.
Nell’ambito della missione 5 “Coesione e inclusione” del Pnrr che prevede corposi investimenti a favore dei beni confiscati, specialmente nel Mezzogiorno, la Regione ha potuto aggiudicarsi un finanziamento da oltre cinque milioni di euro, grazie all’accordo fra assessorato dell’Economia, attraverso il dipartimento Finanze, e l’assessorato delle Infrastrutture, attraverso il dipartimento regionale Tecnico, per la redazione di un progetto di riqualificazione che prevede anche il ripristino di parte della viabilità d’accesso.
Un traguardo importante nella valorizzazione dei beni confiscati, attraverso una collaborazione tra soggetti pubblici e privati, segno concreto della forza dello Stato contro la mafia, per il riscatto del territorio e la tutela del lavoro. Il percorso intrapreso dalla Regione, frutto anche di uno stretto rapporto di collaborazione con l’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati, punta a restituire ai cittadini, in particolare alle giovani generazioni, ciò che la violenza mafiosa ha sottratto per troppo tempo.
I lavori saranno eseguiti dall’ati Icored-Scancarello di Bagheria (Pa) e avranno una durata di 650 giorni.
Prevista la ristrutturazione dell’ala nord-est della masseria, testimonianza dell’architettura feudale siciliana del Cinquecento, estesa per 960 metri quadrati; l’intera azienda agricola si estende complessivamente per circa 150 ettari in territorio madonita. Gli interventi in programma saranno utili a sostenere le attività produttive della masseria, ma anche per le finalità di promozione sociale e della cultura della legalità attuate dalla cooperativa “Verbumcaudo”, fra cui laboratori per le scuole e i giovani, inserimento socio-lavorativo di soggetti fragili, divulgazione.
Previste la rifunzionalizzazione della masseria mediante la creazione di spazi multimediali e l’acquisto di attrezzature agricole per la produzione di olio, vino e formaggi, la riqualificazione energetica della struttura e la sistemazione di alcuni tratti delle strade provinciali di accesso alla masseria, per un piano dal valore complessivo di 5,3 milioni di euro.




Slitta l’apertura del parcheggio a servizio per via Tisia, il M5S: “Mancano i materiali?”

E’ slittata ancora la data di apertura del parcheggio a servizio dell’area commerciale di via Tisia. Annunciata inizialmente a febbraio, spostata a marzo e quindi a metà aprile: scadenze passate senza che i lavori venissero però conclusi. Ora l’ultimo aggiornamento dal cantiere punta verso la prima parte di maggio. E filtra del malumore dagli uffici comunali che da quasi due anni seguono uno dei più grandi e impattanti cantieri di riqualificazione cittadina. Anche perchè mancano all’appello ancora anche panchine e cestini portarifiuti. Eppure i lavori su strada sono stati conclusi ad inizio anno.
Tutte situazioni che alimentano qualche dubbio. A cui da voce Cristina Merlino, referente territoriale del Movimento 5 Stelle Siracusa. “Abbiamo il sospetto che ci siano problemi non confessati e che stanno generando ritardi su ritardi nel completamento dei lavori di riqualificazione di via Tisia e delle zone limitrofe”, dice sibillina di fronte ai continui annunci e rinvii. “Il Comune di Siracusa, in buona fede, ha annunciato tre diverse date di fine lavori e apertura del parcheggio. E tutte e tre purtroppo sono passate senza novità. Riteniamo allora che possano esserci difficoltà di approvvigionamento dei materiali da parte della ditta che sta eseguendo i lavori. Con un’operazione trasparenza, chiediamo agli assessori competenti di chiarire se questa ricostruzione risponde al vero o meno, anche e soprattutto per rispetto verso chi vive o lavora in questa grande area rimasta riqualificata a metà e senza servizi”.
“In questi giorni, attraverso il nostro gazebo, abbiamo incontrato e ascoltato commercianti e residenti – prosegue la Merlino – raccogliendo la loro stanchezza per lavori che dopo quasi due anni ancora non conoscono completamento. Ci hanno mostrato come manchino le panchine ed i cestini portarifiuti, ci hanno spiegato perchè è fondamentale aprire il parcheggio a servizio accanto alla palestra Akradina. Ma soprattutto, diversi commercianti si sono sfogati confessando come ormai sia diventato difficile arrivare a fine mese con i conti in regola”, dice ancora la Merlino.




Aggressione al personale sanitario dell’ospedale Muscatello di Augusta, arrestato l’autore

Dopo l’aggressione al personale sanitario del “Muscatello” di Augusta, l’autore dell’aggressione, un 29enne pregiudicato, è stato arrestato dai Carabinieri.
Nello specifico, voleva essere immediatamente curato dal personale sanitario dell’Ospedale Muscatello, dopo un incidente autonomo in motorino. I sanitari visti i lievi traumi riportati dall’uomo, a cui è stato assegnato il “Codice Verde”, hanno messo in coda il soccorso poiché erano in atto ben più gravi interventi.
L’uomo, invece di aspettare pazientemente il suo turno, ha inveito contro i due sanitari in servizio prendendoli a pugni.
I militari sono immediatamente intervenuti e hanno arrestato l’aggressore che successivamente è stato condotto presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria.
Diverse sono state le richieste di “maggiore sicurezza”: il Commissario Straordinario dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone, l’Ordine dei Medici di Siracusa, con il presidente Anselmo Madeddu e il sindacato Cisl Fp Ragusa Siracusa hanno condannato fermamente l’accaduto, sottolineando la necessità di far scattare la tolleranza zero.




Ubriaco aggredisce barista che non gli somministra da bere e si scaglia anche contro i Carabinieri: arrestato

Un 30enne è stato arrestato dai Carabinieri di Palazzolo Acreide per minaccia, resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
Nello specifico, i militari sono intervenuti in un bar del centro cittadino e hanno identificato l’uomo che poco prima avrebbe aggredito il barista, quest’ultimo “colpevole” di essersi rifiutato di somministrargli alcolici perché già in evidente stato di ubriachezza.
Durante l’intervento, il 30enne si è scagliato anche contro i Carabinieri per opporsi all’identificazione, ma è stato arrestato e, dopo le formalità di rito, posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Rubano portafogli e usano carte di credito per prelevare soldi, arrestati padre e figlio di Siracusa a Catania

La Procura della Repubblica di Catania, nell’ambito dell’attività investigativa svolta dai Carabinieri di San Giovanni la Punta a carico di un 68 enne e di un 26 enne, padre e figlio, di cui il primo pregiudicato, originari di Siracusa, indagati per “Furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento”, ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania, nei loro confronti, la misura cautelare in carcere per il 68 enne e gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico per il 26 enne, eseguite dal medesimo Comando.
Le indagini, scaturite dalle denunce di furto di portafogli che avvenivano sempre all’interno di supermercati della zona, hanno fatto luce sulle condotte illecite dei due, ripetutedurante il 2023 e nei primi mesi del 2024.
Nello specifico, il 68 enne, gravato da precedenti specifici e già sottoposto alla detenzione domiciliare a Siracusa, evadeva appositamente dalla sua abitazione e, a bordo di un’utilitaria guidata dal figlio, si recava in provincia di Catania. Qui, sicuro di non essere riconosciuto, entrava in alcuni supermercati di San Giovanni la Punta e Tremestieri Etneo, mentre il figlio lo attendeva in auto. Poi, scelta la vittima, solitamente una donna che aveva appoggiato la borsa sul carrello, il 68 enne le si avvicinava con una scusa e, approfittando di un momento di distrazione, le sfilava i portafogli dalla borsa per poi uscire senza fare acquisti. Raggiunto il figlio, i due si allontanavano e scattava la seconda parte del piano, che prevedeva il prelevamento di contanti mediante le carte di pagamento trovate nel portamonete trafugato. In particolare, era il figlio quello incaricato a prelevare il denaro presso i bancomat.
Emblematico del modus operandi dei due complici è stato il furto ai danni di una signora che aveva riposto nella parte anteriore del carrello sia la borsa che il suo cagnolino: l’uomo ha finto di mostrare interesse verso l’animale e poi, non appena la donna gli ha dato le spalle, ha afferrato con mossa repentina il portafogli dalla borsa e si è dileguato.
Immediatamente dopo, i due uomini si sono recati all’interno di un centro commerciale poco distante e il più giovane ha adoperato le carte di credito della vittima per prelevare l’importo di 1250,00 euro presso uno sportello ATM.
In altre occasioni, invece, le carte sono state adoperate anche per acquisti presso profumerie o negozi di tabacchi, al fine di massimizzare il profitto del reato.
Come di consueto, era il padre a commettere i furti con destrezza e, sempre previo accordo tra loro, era il figlio che adoperava le carte bancarie rubate. I borsellini, invece, venivano gettati via, con ulteriore aggravio per le vittime che, oltre a patire un ingente danno economico, dovevano duplicare tutti i documenti di identità contenuti.
I diversi episodi delittuosi oggetto di contestazione, denunciati dalle vittime, sono stati ripresi dalle telecamere dei supermarket, quindi acquisiti ed esaminati dall’Arma di San Giovanni la Punta che, grazie a serrate indagini, è riuscita a risalire all’identità dei due.
Gli elementi indiziari acquisiti, nell’ambito di una valutazione complessiva delle condotte criminose, hanno consentito di confermare la tecnica rodata della coppia, che consisteva nello sfilare i portafogli dalle borse, impossessarsi del loro contenuto, tra cui carte di credito, e successivamente utilizzarle.
Tutti gli episodi accertati, aggravati dal fatto che il 68 enne al momento dei fatti era sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare e, tuttavia, si è allontanato dal proprio domicilio senza autorizzazione da parte dell’autorità, hanno fatto emergere il rischio, concerto e attuale, di reiterazione criminosa e, pertanto, la necessità di emettere una misura cautelare proporzionata alla gravità dei fatti e adeguata a contenere il pericolo di “ricaduta” nel reato.
Per tali motivi al padre, che ha già riportato numerosissime sentenze definitive di condanna per furto, evasione e altri reati, è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere mentre per il figlio, incensurato, è stata richiesta e ottenuta la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.




Danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, 36enne condannato a 7 mesi

Sei mesi e 27 giorni agli arresti domiciliari. Dovrà scontarli un 36enne, perché ritenuto responsabile di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale commessi a Francofonte nel giugno 2020 quando fu arrestato in flagranza dai Carabinieri nel momento in cui, in evidente stato di ubriachezza, tentò di entrare nell’abitazione della ex moglie, danneggiando una finestra.
L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri di Francofonte in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa.
Dopo le formalità, l’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Detenzione ai fini dello spaccio di droga, denunciato un uomo

Un 53enne è stato denunciato dagli agenti della Squadra Mobile di Siracusa per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di droga.
Nello specifico, nel pomeriggio di ieri, a seguito dei controlli finalizzati al contrasto al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti, gli investigatori hanno effettuato a casa dell’uomo una perquisizione domiciliare. I poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 1,32 grammi di hashish, 2 grammi di crack, 3,15 grammi di cocaina, vario materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente e la somma di 300 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.




Circa 230 chili di pesce avariato in un ristorante di Ortigia: denunciato il titolare

Circa 230 chili di pesce avariato e 15 litri di sciroppi concentrati per bevande sprovvisti di elementi identificativi della tracciabilità. E’ quanto i carabinieri della Stazione di Ortigia e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Ragusa hanno rinvenuto e sequestrato rispettivamente in un ristorante e in un chiosco del centro storico, nel corso di un servizio straordinario di controllo nel settore.
In particolare, il rappresentante legale del ristorante è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per il cattivo stato di conservazione di circa 230 kg di prodotti ittici e sanzionato per oltre 8 mila euro. Disposta la chiusura del locale di deposito alimenti.
Il titolare di un chiosco, poco distante, è stato invece segnalato all’Autorità amministrativa e sanzionato per 3.500 euro.Analoghi controlli sono in programma nei prossimi giorni in tutto il territorio provinciale.
Le forze dell’ordine non hanno fornito elementi per risalire ai locali pubblici per i quali i provvedimenti sono stati disposti.




Siracusa verso il nuovo Piano Regolatore, “si” del consiglio comunale

Parte l’iter verso l’adozione di un nuovo Piano Regolatore Generale di Siracusa. In questa direzione si è espresso il consiglio comunale. Motivo di soddisfazione per il Gruppo di Fratelli d’Italia.
“L’approvazione dell’Ordine del Giorno-commenta Paolo Romano- rappresenta un importante passo avanti nella pianificazione urbana e nello sviluppo sostenibile della nostra comunità. Ringraziamo tutte le forze politiche presenti in aula per aver sostenuto e votato all’unanimità questa iniziativa cruciale per il futuro della nostra città.Il nuovo Prg sarà fondamentale per orientare lo sviluppo urbanistico in armonia con le esigenze della città e dei suoi abitanti”. Romano auspica “un approccio inclusivo e trasparente nella pianificazione del futuro urbanistico del capoluogo”, immaginando che questo possa essere possibile stando alle premesse,caratterizzate dal sostegno unanime espresso dai consiglieri comunali di entrambi gli schieramenti.