Inaugurata Casa Zaccheo ad Augusta, sarà uno spazio per i detenuti in permesso premio

Un progetto di accoglienza, condivisione e cura. Nasce ad Augusta “Casa Zaccheo”, un luogo destinato ad accogliere i detenuti in permesso premio con le loro famiglie. Un’iniziativa dell’Ufficio diocesano di Pastorale Penitenziaria e della Caritas cittadina. Casa Zaccheo, che si trova proprio davanti alla parrocchia Sacro Cuore di Gesù, sarà gestita dai volontari che accoglieranno i detenuti in permesso (solitamente dai tre agli otto giorni) per buona condotta o per il percorso rieducativo intrapreso.
“Casa Zaccheo si pone come segno della continuità del lavoro svolto in questi anni dalla Caritas cittadina – ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto -. E come segno della sinodalità sociale. Oggi la Chiesa è impegnata a compiere un cammino sinodale come comunità cristiana ma possiamo estendere questi valori a tutta la nostra vita. E’ un segno di grande attenzione alla dignità della persona per costruire innanzitutto relazioni. La casa è il segno delle relazioni, dell’incontro, della crescita, dello scambio, della condivisione e dunque del camminare insieme. Il frutto che speriamo è quello del reinserimento, della rieducazione per vivere un giubileo esteso a tutta la nostra vita”.
La Caritas di Augusta da tanti anni porta avanti il progetto di accoglienza dei detenuti sul territorio. Ma fino ad ora erano detenuti singoli. Adesso l’accoglienza è cambiata. “E’ in continuità con un progetto avviato da tanti anni all’interno delle comunità ecclesiali per accogliere i detenuti in permesso premio – spiega don Helenio Schettini, referente della Caritas cittadina -. Oggi abbiamo trovato una sistemazione più idonea per le esigenze delle famiglie. L’esperienza di accoglienza è consolidata ed è portata avanti dai volontari delle Caritas di Augusta che vivono un cammino insieme nel servizio alla carità. Un’iniziativa forte che ci permette di crescere a servizio dei fratelli ma anche nella comunione tra le realtà ecclesiali di Augusta”.
L’obiettivo è quello di mettere insieme tutte le forze che lavorano sia all’interno del carcere sia all’esterno. Sensibilizzare il territorio affinché si possano avviare progetti di socializzazione di educazione e inserimento. “Oggi è necessario fare rete, dobbiamo andare insieme, dobbiamo costruire insieme, se vogliamo creare qualcosa che possa durare del tempo e che possa produrre molti frutti – spiega don Andrea Zappulla, direttore dell’Ufficio di Pastorale Penitenziaria -. Il nome non l’abbiamo scelto a caso: Zaccheo è un uomo curioso che appena incontra Gesù lo accoglie nella propria casa e ha una grandissima conversione: è il cambiamento di vita, l’incontro con Gesù cambia radicalmente la vita di quest’uomo. Mi auguro che i fratelli detenuti possano fare la stessa esperienza di Zaccheo”.
“È un ambiente diverso rispetto all’istituto e a qualunque altro ambiente – ha detto il vice direttore della casa di reclusione di Augusta, Francesca Fioria -. Per i familiari che vengono da lontano, avere questa opportunità di poter stare qui con la persona detenuta, in un luogo che si presta soprattutto per i figli dei detenuti, protetto, quasi familiare, come nelle loro abitazioni”.




Lentini. Tributi speciali per i comuni vicini a discariche, esulta il presidente del consiglio comunale

“Bene l’approvazione da parte dell’Ars della norma che prevede il trasferimento del 35% del tributo speciale per il conferimento dei rifiuti solidi”. Ad esprimere soddisfazione è il presidente del consiglio comunale di Lentini, Alessandro Vinci del Mpa. “Questa misura, volta a colmare una lacuna legislativa regionale-commenta Vinci- si rivela fondamentale per i comuni che ospitano discariche o impianti di incenerimento”. Il presidente del consiglio comunale di Lentini attribuisce al deputato regionale Giuseppe Carta una grande capacità di “ascoltare le istanze del territorio.Ha fortemente sostenuto-dice ancora- l’approvazione di questa norma, come promotore e primo firmatario del disegno di legge”. “Le risorse derivanti da questo provvedimento-aggiunge- potranno essere destinate al miglioramento ambientale del nostro territorio, alla tutela igienico-sanitaria dei residenti, e allo sviluppo di sistemi di controllo e monitoraggio ambientale. Inoltre, si prevede che queste somme incidano positivamente sul costo complessivo del servizio Tari, ormai divenuto insostenibile, consentendo così un significativo risparmio per i cittadini. Finalmente -conclude Vinci- arriva un segnale di giustizia nei confronti della nostra comunità, che da decenni patisce le conseguenze ambientali e sanitarie dovute alla presenza nel nostro territorio di una delle discariche più imponenti del Mezzogiorno.”




Precipita dal tetto di un magazzino a Lentini, 70enne in codice rosso

E’ grave il 70enne che questa mattina è precipitato da un tetto di un magazzino a Lentini. Non sono ancora chiare le dinamiche dell’incidente, ma secondo una prima ricostruzione l’uomo sarebbe salito sulla copertura della struttura forse per un sopralluogo prima di effettuare alcuni lavori. Per cause al vaglio degli investigatori, il 70enne è improvvisamente precipitato. Un volo di alcuni metri, concluso con un violento impatto sulla strada. Sul posto è intervenuta la Polizia e l’ambulanza del 118 per prestare gli immediati soccorsi. Le condizioni sono subito apparse serie. L’uomo è stato quindi trasportato in codice rosso all’ospedale San Marco di Catania.




No ai cellulari ai bambini, Ars approva la legge Gilistro. “Bene, evitiamo la catastrofe”

La Sicilia dice no ai cellulari in mano ai bambini. È stata approvata dall’Ars la legge voto targata M5S che mira a vietare i telefonini e le apparecchiature digitali ai bambini fino a cinque anni e a limitarne fortemente l’utilizzo nella seconda e terza infanzia e in età adolescenziale. Il disco verde è scattato ieri a sala d’Ercole, dove è stato approvato in maniera bipartisan e unanime l’intero articolato (manca solo il voto finale). Lo stop comunque non sarà immediato, perché la legge che porta la firma del deputato-pediatra Cinque Stelle Carlo Gilistro dovrà sbarcare a Roma e avere il via libera del Parlamento nazionale prima che diventi operativa.
“Purtroppo – dice Gilistro – una regione non può normare autonomamente in una materia del genere, per cui ora occorre il via libera da Roma. Il sì dell’Ars è comunque un segnale fortissimo, che arriva dal Parlamento della regione più grande d’Italia. E non può non essere tenuto nella dovuta considerazione, visto che Roma sta muovendosi in questa direzione, considerando che il ministro Valditara, giustamente, ha annunciato il divieto degli smartphone a scuola”.

“Ormai – continua Gilistro – dovunque si sta prendendo coscienza che le apparecchiature digitali sono fondamentali, ma vanno usate con enorme cautela, specie da parte dei più piccoli. I danni possono essere irreparabili e i genitori devono saperlo: gli smartphone che a cuor leggero consegnano ai propri bambini per tenerli buoni non sono innocui giocattoli, tutt’altro. Si rischia veramente la catastrofe”.
La legge prevede il divieto dell’utilizzo “dei dispositivi funzionanti tramite onde a radiofrequenza e dei videogame” nei primi cinque anni di vita e un uso limitato dai sei anni in su e, comunque, sotto la supervisione di un adulto. Il divieto di utilizzo delle apparecchiature elettroniche è previsto anche per gli alunni all’interno delle scuole medie e superiori durante le ore didattiche.
La legge prevede inoltre, da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione, la promozione e la realizzazione di campagne di sensibilizzazione e informazione rivolte a insegnanti e genitori, “finalizzate alla corretta informazione sui possibili danni causati alla salute psicofisica del bambino derivanti dall’uso smodato o distorto delle apparecchiature digitali”. Per le violazioni sono previste sanzioni da 150 a 500 euro.
“Siamo consapevoli – dice Gilistro – che un divieto del genere è difficile da far rispettare e quindi da sanzionare: ma la legge vuole essere soprattutto un disperato grido di allarme che risuoni forte nelle orecchie dei genitori, che molto spesso scambiano un cellulare per un babysitter e, per tenerli buoni, affidano ai propri figli, anche in tenerissima età, uno smartphone o un tablet, non sapendo che rischiano di minare per sempre la loro salute psico-fisica”.
Recenti studi dicono che in Italia il 30 per cento dei genitori usa lo smartphone per calmare i propri figli già durante il loro primo anno di vita e che su 10 bambini tra i 3 e i 5 anni, 8 sanno usare il cellulare dei genitori.
“Se i genitori – afferma Gilistro – fossero informati dei pericoli cui espongono i propri bambini, si guarderebbero bene dal consegnargli queste apparecchiature, che, è bene sgomberare il campo da possibili equivoci, sono importantissime e non vanno demonizzate se usate bene e alla giusta età, ma che, se lasciate in mano a bambini piccoli e per giunta molto a lungo, possono essere un attentato alla loro salute, provocando loro addirittura disturbi permanenti”.
I pericolosi e potenziali contraccolpi dell’uso smodato delle apparecchiature digitali in tenera età sono tantissimi. “Ansia, crisi di panico, scoppi di rabbia improvvisa, svenimenti – dice Gilistro – sono tra i più comuni, ma anche disturbi del sonno, alterazioni dell’umore, ritardato sviluppo del linguaggio, tachicardia, azzeramento, o quasi, dei rapporti sociali. Da non dimenticare tra le possibili devastanti conseguenze anche il cyberbullismo che in soggetti fragili può provocare casi di ritiro sociale volontario (il fenomeno degli hikikomori) fino a causare suicidi. Quasi sempre i bambini accusano sintomi aspecifici, innescando una serie di esami inutili e dannose radiografie alla ricerca di inesistenti patologie, cosa che non fa altro che provocare ulteriori danni ai bambini ed evitabili spese alla sanità, contribuendo giocoforza a gonfiare le liste d’attesa”.
Sulla necessità di normare l’uso degli apparecchi elettronici in età precoce si è espressa recentemente la Società Italiana di Pediatria, emanando le linee guida recepite dal ddl Gilistro.
Dopo il sì finale dell’Ars, la palla passerà a Roma, al Parlamento nazionale.
“Faremo di tutto – dice Gilistro – affinché la legge non finisca in un binario morto e i presupposti ci sono tutti. Il consenso alla legge qui è stato bipartisan e tutti cercheremo di sensibilizzare i colleghi romani alla sua approvazione. Intanto ringrazio tutti i colleghi parlamentari di ogni colore politico per la sensibilità dimostrata verso un fenomeno che nessuno può ormai ignorare”.




Tributi speciali per i comuni vicino alle discariche, Lentini esulta

“Con la legge approvata oggi in Aula, finalmente viene definita la percentuale del tributo speciale per il conferimento dei rifiuti solidi da destinare ai comuni sedi di discarica e ai comuni limitrofi che vivono quotidianamente il disagio della presenza di tali impianti. Si tratta di un atto di giustizia nei confronti di quei territori che da anni sopportano l’impatto ambientale e sanitario derivante dallo smaltimento dei rifiuti, senza aver mai ricevuto un adeguato ristoro economico. Mi riferisco, ad esempio, a comuni come Lentini e territori limitrofi che dal 1995 attendono questa norma”. A dirlo è il deputato Giuseppe Carta, primo firmatario della proposta di legge, insieme ai colleghi deputati Mpa Giuseppe Lombardo, relatore del Ddl, Giuseppe Castiglione e Ludovico Balsamo, illustrando l’iniziativa legislativa che stabilisce la destinazione del 35% del gettito del tributo speciale ai comuni interessati.
“Le modalità attuative – proseguono i deputati Mpa – e la quantificazione degli importi spettanti a ciascun comune interessato sarà rimessa a un successivo decreto dell’Assessore regionale all’Energia e ai Servizi di Pubblica Utilità, previo parere della commissione territorio e ambiente, garantendo così un’equa ripartizione delle risorse. Questi fondi saranno impiegati per interventi di recupero ambientale, tutela igienico-sanitaria dei residenti, sviluppo di sistemi di controllo e monitoraggio ambientale, nonché per la gestione integrata dei rifiuti urbani”.
Il provvedimento assicura che le risorse derivanti dal tributo siano utilizzate in modo trasparente ed efficace, contribuendo a migliorare la qualità della vita nelle aree direttamente coinvolte nella gestione dei rifiuti.
“Si tratta di un passo concreto – concludono i deputati – verso un maggiore equilibrio territoriale che offre ai comuni sedi di discariche e ai comuni ad esse limitrofi uno strumento di perequazione fondamentale fino ad oggi disatteso”.




Zona industriale,la Cisl invita alla concretezza: “Partire dalla mappatura esuberi-esigenze”

“L’area industriale siracusana è un sistema integrato di produzione da tutelare in maniera completa. Come ogni sistema integrato, rappresenta il nodo di quella macroeconomia che muove l’intero sistema produttivo, sociale ed economico. Ogni singola vertenza della zona industriale, interessa e ricade sull’intera area”.
Così il segretario generale della Ust Cisl Ragusa Siracusa, Giovanni Migliore, interviene su quanto sta accadendo nella zona industriale, che deve farci comprendere che è arrivato il momento di indirizzare il nostro impegno su tre livelli ben precisi.
Il primo riguarda -spiega Migliore- il piano complessivo di interconnessione delle aziende presenti nel nostro polo. Le loro produzioni, i loro scambi di prodotti, i problemi possibili nell’ipotesi di dismissione di questo o quell’impianto da parte di una di loro.
Dobbiamo sapere -prosegue- quale effetto domino potrebbe innescarsi in questi casi. È già accaduto e si sta ripetendo. Il mercato detta gli interessi delle aziende, le loro produzioni, ma dobbiamo essere in grado di ‘leggere’ in anticipo qualsiasi rischio.
Il secondo livello – dice ancora Migliore – deve riguardare un’attenta mappatura tra esuberi previsti durante la transizione dei siti e il reale fabbisogno professionale dopo la riconversione. Lavoratori diretti e dell’indotto rappresentano quel contesto sociale sorretto da un’area industriale importante. Dietro ognuno di loro c’è una famiglia che, spesso, vive con quel solo reddito. Qui i numeri vanno moltiplicati e non bisogna affatto sottovalutare alcun segnale.
Il terzo livello che bisogna approfondire perché certamente il più a rischio, – conclude il segretario generale della Cisl territoriale – riguarda la rete economica sociale alimentata grazie alla zona industriale. Chi lavora guadagna, chi guadagna spende sul territorio. È una legge dell’economia che probabilmente appare talmente scontata da sottovalutarla a volte. Non possiamo decantare la percentuale del Pil prodotto se poi non comprendiamo le sofferenze di quelle attività sulle quali si riversa la crisi occupazionale del polo.
Questo territorio non ha più bisogno di titoli ad effetto, ma di azioni che riempiano di contenuti le proposte da fare. Noi partiamo concentrandoci su questi tre aspetti, sui tavoli tecnici arrivino numeri e scenari attuali e possibili”.




Vendita illegale di prodotto ittico, sanzionata pescheria di Floridia

Una sanzione pari a 2 mila euro per commercio di prodotto ittico pescato in zone vietate. E’ stata elevata dal personale della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Siracusa ai danni di una pescheria di Floridia. L’attività di vendita al dettaglio esponeva “rossetto” (il cui nome scientifico è aphia minuta) specie diffusa nel Mediterraneo e nel Mar Nero, specie a rischio e pertanto commercializzabile solo seconde precise regole e restrizioni, anche geografiche. Il prodotto ittico è stato sottoposto a sequestro, dichiarato edibile dal servizio veterinario dell’Asp e donato in beneficienza ad istituti caritatevoli. Per il “rossetto” nell’ambito del “Piano di gestione triennale della pesca del rossetto”, adottato nel 2024 dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste,è previsto che in Italia la pesca sia consentita dal 1 novembre 2024 al 31 marzo 2027, esclusivamente nei Compartimenti marittimi delle Regioni Liguria e Toscana.
Le autorità non hanno fornito elementi per risalire al nome dell’attività interessata dalla vicenda.




Furto in abitazione, 49enne condannato a due anni di reclusione

I Carabinieri di Francofonte hanno un 49enne di Melilli in esecuzione di una sentenza emessa dal Tribunale Ordinario di Siracusa. L’uomo, con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio, è stato condannato a 2 anni di reclusione per un furto in abitazione commesso in una villetta di Francofonte. Nello specifico, il 49enne ha asportato materiale informatico del valore di circa 2000 euro. I Carabinieri, a seguito della denuncia sporta dalla vittima, sono riusciti a risalire all’identità dell’autore del furto, ripreso anche dal sistema di videosorveglianza dell’abitazione.
L’uomo è stato condotto presso la casa di reclusione di Augusta.




Musica ad alto volume nei locali pubblici: scattano le sanzioni

Controlli della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Siracusa nei locali pubblici della città. Nelle scorse ore l’attività ha riguardato soprattutto le emissioni sonore ed il rispetto dei limiti imposti dalle normative. Due gestori di locali pubblici del centro della città sono stati sanzionati. L’intervento è stato condotto insieme alla Polizia Municipale e ai tecnici dell’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione ambientale. In due esercizi pubblici sono state riscontrate violazioni durante le serate musicali.
Il primo titolare è stato sanzionato per non aver esibito alcuna documentazione attestante l’impatto acustico e la misurazione fonometrica relativa alla prima abitazione posta nei pressi del locale. Il secondo è stato sanzionato perché l’impatto acustico era superiore a quanto previsto dalle norme.




Tributo speciale per rifiuti in sedi di discarica, Spada (Pd): “Bene dopo anni di negligenza”

“Il riconoscimento del tributo speciale per il conferimento dei rifiuti solidi da destinare ai comuni sedi di discarica è un risultato importante dopo vent’anni di negligenza per il mancato recepimento della norma nazionale”.
A sottolinearlo è Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico, dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana della legge che definisce la percentuale del tributo speciale per il conferimento dei rifiuti solidi da destinare ai comuni sedi di discarica e a quelli limitrofi.
“Il disegno di legge, a firma del presidente della 4^ Commissione Ambiente e Territorio,Giuseppe Carta, è stato modificato nel testo grazie all’emendamento proposto dal collega Nuccio Di Paola, che ho sottoscritto. Il contributo è stato aumentato di dieci punti percentuali, dal 25 al 35%. Come ho avuto modo di spiegare in aula, si è trattato di un intervento necessario e di una misura di correttezza per quei comuni della Sicilia che vivono quotidianamente il disagio della presenza degli impianti di smaltimenti dei rifiuti. Nella provincia di Siracusa, ad esempio, sarebbero beneficiari del contributo i comuni di Augusta, Lentini e Carlentini”.
Spada aggiunge: “La misura si è resa necessaria per l’incapacità, negli ultimi vent’anni, di recepire la norma nazionale e permettere ai comuni di beneficiare di questo ristoro. Considerato che non verranno liquidati gli arretrati, l’aumento di percentuale del tributo speciale per il conferimento dei rifiuti solidi è stato un atto di onestà intellettuale e politica nei confronti non solo delle amministrazione locali ma soprattutto dei cittadini”.