Bonus fieno della Regione, si aggiungono altri 7 centri di distribuzione per gli allevatori

(cs) Sette nuovi centri operativi da oggi preposti alla distribuzione del fieno agli allevatori siciliani che hanno diritto al bonus introdotto dalla Regione. È stato aggiornato l’elenco dei punti di distribuzione sul territorio che da dieci passano così a diciassette per meglio rispondere alle esigenze dei beneficiari e accelerare le operazioni di approvvigionamento. La misura, finanziata con 20 milioni di euro, è stata voluta dal governatore Renato Schifani per limitare i danni dovuti alla siccità.
Il nuovo elenco completo, approvato dal commissario delegato per l’emergenza idrica in Agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta, comprende: una struttura nell’Ennese, il Centro di meccanizzazione agricola Esa di Agira; tre nella provincia di Siracusa, Agrifiera a Noto e l’area autoporto dell’Asi a Melilli, a cui si aggiunge adesso l’area protezione civile di Palazzolo Acreide; e ancora due punti di distribuzione nel Nisseno, al Centro di meccanizzazione Esa di Serradifalco si affianca il Ccr di Mussomeli (solo per mezzi fino a 150 quintali).
Le strutture individuate per la provincia di Ragusa sono cinque: la zona industriale del capoluogo, Foro Boario a Modica, fiera Emaia a Vittoria, il mercato ortofrutticolo di Roccazzo a Chiaramonte Gulfi e il mercato agricolo di Donnalucata a Scicli. Nel Catanese sono tre i centri aperti: a quello dell’area di protezione civile di via Cristoforo Colombo a Caltagirone se ne aggiungono altri due, ovvero il centro nella zona artigianale di Santa Maria di Licodia e, ancora, quello nella frazione di Vizzini Scalo in prossimità della Sp 38 I a Vizzini.
Il nuovo elenco include anche tre centri in provincia di Trapani: quello nel piazzale antistante il Palazzetto dello sport di contrada Strasatti a Marsala, quello nel piazzale Area Artigianale di contrada Dagala a Poggioreale e il piazzale area parcheggio antistante Baglio Cofano a Custonaci.
La quantità di foraggio da distribuire agli allevatori dipende dall’intensità del danno subito sui territori in base alle precipitazioni rilevate dal Servizio informativo agrometeorologico siciliano. Gli elenchi con i beneficiari sono stati pubblicati nella sezione del portale istituzionale della Regione Siciliana dedicata all’assessorato dell’Agricoltura. Le operazioni di consegna avvengono obbligatoriamente alla presenza di un dipendente dell’ispettorato provinciale dell’Agricoltura.




Siccità, dalla Regione 15 milioni per interventi in agricoltura

(cs) La Regione Siciliana finanzierà con 15 milioni di euro interventi in conto capitale volti a fronteggiare gli effetti della crisi idrica sul settore agricolo. Si tratta di fondi stanziati con la manovra finanziaria approvata agli inizi di luglio dall’Ars.
Oggi la Commissione Attività produttive di Palazzo dei Normanni, alla presenza dell’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, ha dato parere favorevole all’avviso pubblico firmato dal dirigente generale del dipartimento Dario Cartabellotta che stabilisce le modalità di attuazione della norma. Le risorse saranno destinate, all’ 80% alle istanze degli imprenditori agricoli, anche in forma associata, e al 20% ai Comuni.
«È un aiuto concreto ad agricoltori ed enti locali siciliani – dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – in un momento di grave difficoltà per la persistente siccità. Ma la ratio del provvedimento va oltre, creando i presupposti affinché in futuro non si arrivi più a questo punto. Per questo il mio governo oltre a lavorare pancia a terra per contenere l’emergenza, sta mettendo a punto le misure più idonee per farci trovare pronti in occasione di nuovi eventi estremi. I pozzi e gli impianti di raccolta e di accumulo di acqua che saranno finanziati, serviranno infatti anche per eventuali future crisi alle quali dovremo far fronte, visto l’ormai conclamato cambiamento climatico».
Possono essere finanziati gli interventi di captazione, raccolta e stoccaggio delle acque per uso agricolo e zootecnico; di costruzione di nuove vasche e serbatori per la raccolta l’acqua; di realizzazione di nuovi pozzi o per il miglioramento di quelli esistenti. Sono finanziabili anche nuovi impianti di mini-desalinizzazione.
Sarà possibile coprire, in ossequio ai regolamenti dell’Unione europea, l’80% degli interventi realizzati dagli agricoltori e il 100% di quelli degli enti pubblici. Le domande potranno essere presentate esclusivamente con pec all’indirizzo dipartimento.agricoltura@certmail.regione.sicilia.it




Già ai domiciliari per spaccio, sorpreso con 50 grammi di droga nascosta in una statua: arrestato

Un 35enne è stato arrestato dai Carabinieri di Siracusa per essere gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, già agli arresti domiciliari per violazione della normativa sugli stupefacenti, è stato sottoposto a perquisizione domiciliare a seguito della quale i militari hanno rinvenuto circa 50 grammi tra cocaina, crack e hashish suddivisa in dosi ed occultata all’interno di una statua in gesso posta all’ingresso dell’abitazione.
Lo stupefacente è stato sequestrato per i successivi esami di laboratorio. Il 35enne, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari nella sua abitazione, come disposto dall’Autorità giudiziaria che, dopo la convalida, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere.




Tentativo di furto sventato in un bar tabacchi di Lentini: la Polizia mette in fuga i ladri

Continuano i controlli straordinari del territorio di Lentini. Gli agenti, nell’ambito del servizio di controllo espletato nelle ore notturne, hanno sventato un furto ai danni di un bar tabacchi in Via Riccardo da Lentini. Ignoti muniti di arnesi per scassinare, dopo aver rimosso gli apparecchi automatici che distribuiscono tabacchi, hanno tentato di impadronirsi degli stessi per prelevare il denaro contenuto all’interno.
L’arrivo della Volante ha allarmato i ladri che si sono dileguati, abbandonando sul posto la refurtiva, riconsegnata al legittimo proprietario.




Rubati i macchinari esterni dei condizionatori della biblioteca Grottasanta montati a fine luglio

Nella giornata di ieri sono stati rubati i macchinari esterni dei condizionatori della biblioteca Grottasanta. I climatizzatori sono stati fatti montare alcuni giorni fa per una spesa complessiva di circa 3mila euro. Ne dà notizia il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Paolo Cavallaro. “So che l’Amministrazione comunale ha presentato denuncia contro ignoti. Sono profondamente addolorato, sono molto affezionato alla biblioteca Grottasanta, forse perchè l’ho vista nascere quando rivestivo il ruolo consigliere di circoscrizione, forse perchè mi sono da subito immedesimato nelle condizioni disagiate che vivono dipendenti e utenti soprattutto nei giorni di caldo afoso, ma certamente perchè è l’unico luogo baluardo di legalità rimasto in una zona della città che pare accettare immobile la delinquenza diffusa che la opprime.” Cavallaro poi rivolge un appello al sindaco Francesco Italia, “perché risponda duramente a questo gesto facendo installare nuovamente i condizionatori insieme ad un paio di telecamere di videosorveglianza, senza nessuna ritrosia, senza nessuna preoccupazione, perché, costi quel che costi, va affermata la superiorità della legalità sull’illegalità e ignoranza diffusa che infanga quotidianamente in particolare quelle zone della città. In consiglio comunale e in commissione sono pronto a difendere ogni scelta che porti all’affermazione della legalità, comprese eventuali proposte di variazione di bilancio, qualora manchino i fondi necessari. – conclude – Ma rivolgo anche un appello ai cittadini che sanno, a quelli che sono stanchi di essere marchiati come abitanti di zona disagiata, perché si sollevino, reagiscano, trovino il coraggio di denunciare la diffusa delinquenza; sono certo che le Forze dell’Ordine e l’Amministrazione comunale sapranno dare il giusto supporto tutelando chi avrà il coraggio di uscire dal silenzio”.




Il depuratore Ias non può proseguire le attività, Legambiente: “Si tuteli la salute dei cittadini”

Il depuratore Ias non è più autorizzato a proseguire le attività. Con il decreto emesso il 31 luglio, il Gip di Siracusa ha dichiarato di non autorizzare più la prosecuzione delle attività del depuratore consortile Ias, disponendo la “disapplicazione” del decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy del 12 settembre 2023 contenente le misure di bilanciamento tra le esigenze di continuità dell’attività produttiva e la tutela della e dell’ambiente.
“Si tratta di una pronuncia che dà piena applicazione ai principi costituzionali richiamati nella sentenza della Consulta che poco più di un mese fa ha dichiarato illegittima una delle norme “salva Isab” introdotte all’indomani del provvedimento di sequestro per disastro ambientale da parte della magistratura del depuratore consortile Ias di Priolo Gargallo per garantire la continuità produttiva delle raffinerie e degli altri impianti dell’area industriale di Siracusa. – scrive Legambiente Siracusa – Come Legambiente aveva denunciato sin dalla sua entrata in vigore, il decreto interministeriale non bilancia per niente gli interessi delle aziende del polo petrolchimico con le esigenze di tutela della salute e dell’ambiente ma al contrario, prevedendo pesanti deroghe ai limiti di emissione di alcuni inquinanti (Idrocarburi Totali, Fenoli e Solventi Organici Aromatici) e alle loro modalità di campionamento, consente una compressione eccessiva e illegittima del diritto alla salute e all’ambiente in favore del diritto alla libera iniziativa economica privata. Il provvedimento del Gip ha il merito di riportare la vicenda nell’alveo della legalità costituzionale e del rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini.”
Con questo decreto, quindi, le industrie non possono più inviare i reflui al depuratore consortile in deroga alle norme di tutela della salute e dell’ambiente.
“Adesso al governo non rimane che adeguarsi alle precise indicazioni contenute nel decreto del Gip, adottando misure che, all’esito di una seria, approfondita e trasparente attività istruttoria, riconducano davvero l’attività dell’impianto (e delle aziende che se ne servono) entro il termine massimo stabilito di 36 mesi, nell’ambito dei limiti di sostenibilità fissati dalla legge per la tutela della salute e dell’ambiente e che possano essere verificate attraverso un costante monitoraggio da parte degli organi pubblici di controllo, in primo luogo dell’Ispra. Alla Regione, proprietaria dell’impianto e socia di maggioranza attraverso il Consorzio Asi di Ias, il compito di realizzare le opere necessarie ad ottemperare alle prescrizioni dell’AIA e a dare soluzione efficace e definitiva alle questioni ambientali emerse in sede di sequestro. – prosegue Legambiente – In prospettiva, però occorre interrogarsi sul futuro dell’impianto di depurazione, destinato al trattamento esclusivo di reflui civili. Infatti, i principali utenti industriali hanno dichiarato di non volersene servire più, preferendo avvalersi di impianti propri, come ha dichiarato lo scorso 27 giugno il presidente della Regione indicando il percorso di distacco che dovrebbe essere completato entro il 2026 e dichiarando di avere stanziato la somma di 9 milioni di euro per la messa in sicurezza del depuratore consortile. Il 13 giugno il Ministero dell’Ambiente ha approvato l’aggiornamento dell’AIA a Sonatrach prevedendo la realizzazione depuratore reflui di raffineria. Ieri, il comune di Augusta ha rilasciato il permesso a costruire tale impianto che una volta in esercizio tratterà autonomamente i circa 4,6 milioni di mc finora annualmente inviati a Ias. – sottolinea – È indispensabile attrezzarsi al più presto affinché l’impianto Ias possa essere utilizzato per la depurazione dei reflui dei comuni di Priolo, Melilli, Augusta e per il trattamento e il recupero a uso industriale e irriguo del refluo proveniente dal depuratore comunale di Siracusa adottando tutti i necessari interventi di adeguamento tecnico e tutte le iniziative amministrative (come la modifica del Piano d’Ambito dell’ATI Idrico)”, conclude.




Servizio idrico a Siracusa, la coalizione democratica e progressista accende i riflettori sulla gestione

La coalizione democratica e progressista accende i riflettori sulla questione idrica e sulla sua gestione in questi anni. Questa mattina Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Avs – Sinistra Italiana e Europa Verde, Sinistra futura, Lealtà e condivisione hanno tenuto una conferenza stampa.
“Con la giornata di oggi intendiamo mettere le basi di un percorso di analisi e di proposta volto ad affrontare e ad analizzare l’intera gestione di una risorsa, che in questa provincia è copiosa ma mal gestita. La coalizione diffida da comunicati in cui si individua come unica soluzione quella di limitare l’utilizzo dell’acqua o di usarla con parsimonia. Non è infatti il cittadino ad essere responsabile della salvaguardia della risorsa e, prima di individuare il nemico nello spreco individuale, bisogna accertarsi che tutte le Istituzioni abbiano fatto la loro parte. La città registra da decenni problemi di qualità e quantità di acqua, problemi a cui nessuno ha posto rimedio. – scrivono in una nota – Sebbene alcune fossero previste dal cronoprogramma delle opere sottoscritto dal Gestore, infatti, in molte zone del Plemmirio e della città mancano ancora le condotte fognarie, in Via delle Muse a Fontane Bianche manca ancora la condotta idrica da Cassibile. Negli ultimi giorni, inoltre, sono stati registrati disservizi nella fornitura idrica nelle zone di Cassibile, Fontane Bianche e Belvedere, ma da anni interi quartieri subiscono – a volte per giornate intere – interruzioni, che – specie in estate – determinano disagi importanti”.
In merito alla dispersione idrica, la coalizione democratica e progressista sottolinea: “uno dei pochi primati che vanta la nostra città è d’altronde quello della dispersione idrica: la nostra rete è infatti un “colabrodo” capace di disperdere il 64,5% dell’acqua immessa che presenta in alcuni casi tubature in amianto, sulle quali non si è fatta abbastanza chiarezza. Cionondimeno anche l’acqua “potabile” disponibile per gli utenti è tanto cara quanto scadente, a causa dell’altissimo livello di salinità che la caratterizza, determinato dalla posizione geografica della falda da cui prelevano i pozzi. Alla fine del suo ciclo di depurazione il refluo, dopo essere passato da Canalicchio, viene riversato nel Porto Grande senza trovare alcun utilizzo irriguo per fini agricoli e industriali, rendendo le acque del suddetto porto spesso eutrofizzate. I Comuni, invece, pur avendo disperatamente bisogno di ingenti investimenti, non hanno fino ad ora partecipato ai bandi nazionali per ridurre le dispersioni di acqua e migliorare la qualità del servizio erogato ai cittadini. Nessuno dei comuni della provincia ha, infatti, potuto partecipare al bando del Ministro del Sud che metteva a disposizione 313 milioni di euro finanziati dal programma europeo React-EU né è riuscito a intercettare le risorse messe a bando nell’ambito del PNRR per il ciclo integrato delle acque e per la realizzazione di fognature e depuratori (600 milioni di euro) e per intervenire sulle reti idriche colabrodo (900 milioni di euro). – continuano – Una delle soluzioni percorribili, prima di pensare allo scavo di nuovi pozzi, come da progetto in atto presentato dal Comune di Siracusa nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 del Ministero per il Sud per circa 20 milioni di euro, potrebbe essere quella dell’utilizzo delle acque superficiali provenienti per caduta dall’Alta Valle dell’Anapo (Fiume Anapo e affluenti Calcinara e Bottigliera), che discenderebbero tramite la rete di distribuzione, già realizzata su finanziamento della Cassa per il Mezzogiorno ma mai entrata in funzione. Una soluzione già prevista nell’attuale Contratto del Servizio Idrico della città di Siracusa nonché tra gli investimenti del Piano d’Ambito territoriale per i Comuni della Provincia di Siracusa approvato nel 2021.
Quest’anno l’overshooting day è stato tre giorni fa e deve ricordarci che l’emergenza climatica è alle porte e non è più possibile tergiversare. La salvaguardia della risorsa idrica è destinata ad essere una delle questioni centrali dei prossimi anni e su questo la coalizione intende focalizzare l’attenzione e l’impegno di tutta la classe dirigente locale, a partire dall’Amministrazioni comunale di Siracusa, il Sindaco, presidente dell’ATI, tutti i Sindaci dei comuni della provincia che ne fanno parte, al Consorzio di Bonifica 10 di Siracusa, il Genio Civile, l’Autorità di Bacino. – concludono – Infine, dinanzi a dichiarazioni spesso incoerenti e lacunose dell’Amministrazione comunale, riteniamo fondamentale lanciare “un’operazione trasparenza” e chiedere a Comune e Siam di rendere noti a tutti quali fossero i progetti annunciati lo scorso anno per 49 milioni di euro di fondi pubblici e quali interventi nell’ambito di quei progetti siano stati concretamente realizzati per migliorare lo stato della rete e del servizio idrico. Un’operazione trasparenza che deve partire proprio dal Contratto di Servizio stipulato tra SIAM e Comune di Siracusa: verificando quali e quanti progetti esecutivi previsti siano stati effettivamente realizzati, quali e quanti kit antispreco siano stati posizionati negli uffici pubblici, quali e quante campagne informative siano stati messe in campo, quali e quante azioni siano state portate avanti nelle scuole e in città, quali e quanti sportelli siano stati aperti. Le forze della coalizione democratica e progressista chiedono un confronto a tutti coloro che condividono la necessità di azioni concrete mirate alla riduzione della pressione sulla falda, al miglioramento della qualità dell’acqua distribuita, alla riduzione delle perdite, al riuso dei reflui depurati e all’abbattimento degli sprechi, garantendo che non mancherà impegno e controllo in tutti i luoghi istituzionali e non per garantire che la gestione dell’acqua torni ad essere una priorità”.




Stanco di stare ai domiciliari esce per fare un giro in centro, arrestato

Un 53enne è stato arrestato dai Carabinieri di Belvedere per evasione. L’uomo, che dallo scorso gennaio stava scontando una condanna in detenzione domiciliare per evasione, è risultato assente al controllo dei Carabinieri che lo hanno rintracciato qualche ora dopo, mentre rincasava a bordo della sua autovettura, incurante del suo stato detentivo.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato nuovamente sottoposto ai domiciliari nella sua abitazione, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Tragico naufragio di migranti a sud-est di Siracusa: due morti e un disperso

Il bilancio dell’ultimo naufragio, avvenuto a circa 17 miglia a Sud-Est di Siracusa, è di due morti, 31 superstiti e un disperso. A soccorrere i migranti, che erano a bordo di un’imbarcazione in balia del mare è stata una motovedetta classe 300 della Guardia Costiera con l’ausilio del mezzo aereo “Manta”.
Nella tarda serata di ieri, infatti, la Guardia Costiera è intervenuta a seguito di una richiesta di soccorso da parte di una persona che comunicava di trovarsi, insieme ad altri migranti di nazionalità siriana, egiziana e bengalese, a bordo di un’imbarcazione. Nelle operazioni di ricerca e soccorso, per ragioni in corso di accertamento, gli occupanti del barcone sono finiti in acqua durante l’avvicinamento della motovedetta. Nello specifico, le 34 persone sono state recuperate a bordo della motovedetta e trasferite nel porto di Siracusa. Tra le persone soccorse, una è deceduta all’arrivo in banchina, mentre una seconda dopo essere giunta in ospedale.
Sono al momento in corso le ricerche in mare del disperso che risultava a bordo dell’imbarcazione, poi affondata, mediante l’impiego di mezzi navali e aerei sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Catania.




Si libera del braccialetto elettronico ed evade dai domiciliari, arrestato

Un 20enne avolese è stato arrestato dai Carabinieri di Siracusa per evasione. L’uomo, già agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico dallo scorso maggio per violazione della normativa sugli stupefacenti, dopo essersi liberato del dispositivo elettronico è uscito ed è stato rintracciato dai militari nei pressi della sua abitazione.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria.