Vinacria 2025, il 23 e il 24 novembre il mondo del vino si confronta a Siracusa

Si rinnova l’appuntamento con Vinacria – Ortigia Wine Fest, l’evento dedicato ai vini, agli oli e alle eccellenze enogastronomiche di Sicilia. Il 23 e 24 novembre all’Antico Mercato di Ortigia, produttori, esperti, appassionati e viaggiatori del gusto si incontreranno per celebrare un racconto autentico del vino siciliano.
La giornata di domenica 23 novembre è dedicata al grande pubblico, con banchi d’assaggio e incontri divulgativi (prezzo d’ingresso € 25 acquisto on line vinacriawinefest.it); lunedì 24 novembre, invece, momento riservato ad operatori di settore, buyer e stampa con ingresso gratuito.
Ideato e organizzato da Giada Capriotti, presidente dell’Associazione Vinacria, in collaborazione con Kiube Studios, il salone nasce come un progetto culturale capace di unire racconto, esperienza e formazione. La manifestazione, al debutto lo scorso anno, ha subito registrato un boom di presenze e richieste. E quest’anno si presenta in una versione ancora rafforzata, con oltre 80 produttori coinvolti.
Quest’anno il tema scelto è “POP – Popular, accessibile, inclusivo, autentico” con l’obiettivo di riportare il vino alla sua dimensione originaria: quella di linguaggio universale, capace di unire persone e culture, in perfetta linea con i trend che stanno spopolando, anche tra un pubblico più giovane.




Prima Festa del Tesseramento Filcams, temi e attività nella sede Cgil

Si terrà nella sede della Cgil di Siracusa in viale S. Panagia, la prima festa del tesseramento della Filcams Cgil provinciale, la categoria dei lavoratori e delle lavoratrici dei servizi, del commercio e del terziario.
Un pomeriggio di attività programmate che cominceranno dalle 17, con le letture teatrali a cura di Lorenzo Falletti, con le attività laboratoriali di disegno per bambini e famiglie a cura di Agnese Milazzo di Giallo Limone Creativity shop, uno spazio espositivo a cura dell’Arci Esedra di Sortino, Musica con il live di “Anima mediterranea”, band guidata da Pietro Romano.
Al centro del dibattito i principali temi del settore, alla presenza di Alfio Mannino,segretario generale Cgil Sicilia; Elisa Camellini, segretario generale Filcams Cgil Sicilia, accolti da Franco Nardi, segretario generale Cgil Siracusa e con Giuseppe Scifo, responsabile del Dipartimento nazionale Cgil Politiche dell’immigrazione e della cooperazione sindacale tra i paesi del mediterraneo. Tra gli ospiti anche Simona Cascio, Arci Siracusa.
“È un modo -spiega il segretario della Filcams provinciale, Alessandro Vasquez- per ringraziare chi sceglie questo sindacato tutti i giorni e per ritrovarci sotto i valori della nostra organizzazione”




Fidapa e Lions Aretusa, conviviale per la presentazione del libro di Monica Leone

Appuntamento culturale promosso dalla Fidapa e dal Lions Club Siracusa Aretusa, nell’ambito del patto di amicizia siglato lo scorso anno tra le due realtà. Protagonista della serata, Monica Leone che ha presentato il suo nuovo libro “Tra parole, petali e palati”, edito da Morrone Editore.
Dopo i saluti delle presidenti Lucia Barcio (Fidapa) ed Elisabetta Mariani (Lions Club Aretusa), la parola è passata a Cristina Gianino e Pietro Durante, che hanno dialogato con l’autrice in un confronto vivace e ricco di suggestioni.
Il libro di Monica Leone è un viaggio sensoriale che intreccia parole, profumi e sapori, restituendo un racconto di vita e di emozioni nel borgo immaginario di N’toni. Tra ricordi d’infanzia, affetti, stagioni e tavole imbandite, la scrittrice mescola fantasia e realtà, offrendo una riflessione profonda sul valore delle relazioni, sulla memoria e sulla cucina come strumento di rinascita e cura dell’anima.
Al centro del romanzo, la protagonista Zoe, attraverso le sue esperienze e le sue ricette, racconta come i sapori possano diventare linguaggio, terapia e ponte tra le persone. “Una vetrata sensoriale”, l’ha definita la stessa Leone, “dove le parole accarezzano l’anima, i petali evocano emozioni e i palati risvegliano i ricordi”.
La serata si è conclusa in un clima conviviale, a suggellare un incontro in cui cultura, amicizia e passione per la scrittura si sono intrecciate con eleganza.




“Decuffarizziamo la Sicilia”, le opposizioni in piazza chiedono le dimissioni di Schifani

Sit-in delle opposizioni davanti Palazzo d’Orleans nel giorno in cui iniziano gli interrogatori degli indaganti coinvolti nell’indagine su appalti pilotati nella sanità. Una vicenda che vede coinvolta anche l’Asp di Siracusa, finita commissariata. Il collegamento è diretto: la manifestazione, infatti, è stata indetta subito dopo l’esplosione dell’inchiesta che ha coinvolto l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, il parlamentare Saverio Romano e altri 16 indagati. Un nuovo terremoto per la sanità e la politica siciliana. “Decuffarizziamo la Sicilia” è la scritta che campeggia sullo striscione mostrato dagli esponenti dal fronte progressista che sono tornati a chiedere le dimissioni del presidente Schifani.
In prima linea c’erano Ismaele La Vardera (Controcorrente), Nuccio Di Paola e Carlo Gilistro (M5S), Anthony Barbagallo (PD), Davide Faraone (IV), Montalto (SI) e Oddo (Psi).
Nelle ore scorse, il presidente della Regione ha tagliato i rapporti con la Dc di Cuffaro. “Alla luce del quadro delle indagini che sta emergendo, riguardanti l’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro, ritengo doveroso riaffermare la necessità che il governo regionale operi nel segno della massima trasparenza, del rigore e della correttezza istituzionale. In questa prospettiva – ha detto – e fino a quando il quadro giudiziario non sarà pienamente chiarito, ritengo non sussistano le condizioni affinché gli assessori regionali espressione della Nuova Democrazia Cristiana possano continuare a svolgere il proprio incarico all’interno della Giunta regionale”.
Una mossa che non ha placato le opposizioni che hanno parlato di semplice “mascheramento”.




Borgata, è sfida alle forze dell’ordine. Fuochi d’artificio esplosi al centro di corso Timoleonte

Fuochi d’artificio esplosi al centro di corso Timoleonte. E’ una sfida diretta lanciata alle forze dell’ordine? I residenti non hanno dubbi, al riguardo. Dopo settimane di controlli rafforzati, soprattutto da parte della Polizia, c’è forse chi vuole mostrare come ancora mantenga il controllo del territorio. Interpretazione forse estrema e che però testimonia anche la stanchezza di chi vive in Borgata, dove troppe ormai sono le azioni para o sub legali. Disperati che dormono in strada e poi lasciano le loro case sui marciapiedi, ubriachezza molesta, spaccio. Se ne era discusso anche in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, in Prefettura. Si sta anche studiando una stretta alla vendita ed al consumo di alcolici, nelle ore serali, per porre un freno alla cosiddetta malamovida.
Ma al momento la situazione non è cambiata. Anzi, arriva anche questa sfida diretta alle forze dell’ordine. A mezzanotte, scattano i fuochi d’artificio. Un modo, non nuovo, per far vedere anche all’esterno la presenza ed il controllo del territorio. Anche a centro di corso Timoleonte, proprio dove vivono quelle persone che hanno segnalato il degrado crescente in Borgata e le tante zone grigie in cui si muove il malaffare. E dove ora alberga una certa preoccupazione, se non paura. Dalle loro segnalazioni nacque quella seduta aperta di Consiglio comunale che ha evidenziato la necessità di maggiore presidio e controllo nel secondo cuore popolare di Siracusa. E da lì partirono i controlli e le attenzioni che hanno verosimilmente infastidito che specula dietro il degrado. Ma c’è da star sicuri che, anche questa volta, la risposta delle forze dell’ordine sarà puntuale e decisa.




Infiltrazioni piovane al Museo Paolo Orsi, interrogazione all’Ars di Ismaele La Vardera

Approda all’Ars il caso delle infiltrazioni piovane al Museo archeologico Paolo Orsi di Siracusa. Il deputato regionale Ismaele La Vardera, del movimento “Controcorrente” chiede notizie urgenti al presidente della Regione e all’Assessore regionale per i Beni Culturali, dopo quanto accaduto nelle scorse giornate di maltempo, quando secondo diverse segnalazioni documentate da cittadini e operatori culturali “all’interno del museo si sarebbero verificate infiltrazioni d’acqua e fenomeni di pioggia nelle sale espositive, con conseguente rischio per la conservazione delle opere e per la sicurezza dei visitatori”. Per La Vardera “tali episodi costituirebbero l’ennesima testimonianza di carenza di manutenzione, inefficienza gestionale e mancato monitoraggio strutturale di un bene culturale di primaria importanza regionale”. La Regione, proprietaria del museo- evidenzia il deputato regionale nella sua interrogazione- “ha per legge l’obbligo di garantire la corretta conservazione e fruizione del patrimonio museale, adottando tempestivamente misure di tutela e prevenzione”. Il timore espresso è che si possano compromettere i reperti archeologici custoditi al museo Paolo Orsi, “unici al mondo, oltre a rappresentare un pericolo concreto per l’incolumità del personale e del pubblico”. Indice puntato contro quella che il leader del movimento Controcorrente definisce “gestione non programmata del patrimonio, che tende a intervenire solo dopo il manifestarsi di situazioni di emergenza, con spreco di risorse pubbliche e perdita di valore culturale”. Con l’interrogazione, il parlamentare dell’Ars chiede di conoscere eventuali interventi in programma, urgenti e non e se siano stati accertati eventuali danni a beni archeologici o strutture museali, nonché “se la Regione intenda disporre un’indagine interna per verificare responsabilità gestionali e manutentive e quali fondi siano stati destinati al Museo “Paolo Orsi” nel triennio 2023–2025 per manutenzione ordinaria e straordinaria e come tali risorse siano state effettivamente impiegate”. La Vardera chiede, inoltre, si sapere se sia prevista la nomina di un commissario tecnico o di un responsabile unico dell’emergenza per monitorare e coordinare gli interventi strutturali nel museo e in altri siti culturali e se si ritenga opportuno predisporre un piano straordinario di manutenzione preventiva per i musei e parchi archeologici della Sicilia, con particolare attenzione alle strutture museali più esposte a rischi di degrado ambientale”. Gli fa eco, sul territorio, Sebastiano Musco, rappresentante di Controcorrente Siracusa-Faro 2. “Come responsabili territoriali del Faro n. 2 del Movimento ControCorrente Siracusa- racconta- con il pieno sostegno di Elisa Delia, Presidente del Dipartimento Beni Culturali, abbiamo sollecitato Ismaele La Vardera a depositare un’interrogazione urgente presso l’Assemblea Regionale Siciliana per la tutela e la salvaguardia del Museo “Paolo Orsi”. Un gesto dovuto-conclude- nei confronti di un luogo simbolo della nostra identità, che non può e non deve essere lasciato al degrado, ma valorizzato e protetto come testimonianza viva della storia di Siracusa e della Sicilia tutta”.




Zanini, gol in 30 secondi. E’ lui il “fulmine azzurro” che entra nella storia del Siracusa

Quanto tempo ci vuole per entrare nella storia e nella leggenda di un club? Matteo Zanini ci ha impiegato 29 secondi. Tanti ne sono bastati al terzino del Siracusa per segnare la rete che ha indirizzato la gara con il Latina. Azione veloce in verticale, triangolazione chiusa con un colpo di tacco e quindi perfetta conclusione ad incrociare che vale la festa sotto la curva Anna. E’ il gol più veloce di sempre mai realizzato dal Siracusa in una competizione ufficiale. Roba da annali azzurri, in cui il terzino lombardo ha scritto ora il suo nome.
Promosso titolare da Marco Turati, non ha tradito fiducia e attese. Ritrovata la condizioni migliore, si è preso la fascia ed anche gli applausi del pubblico azzurro. Nato a Lodi il 10 maggio del 1994, arrivato nel mercato last minute di fine agosto, cerca rilancio dopo una stagione tra luci ed ombre con l’Albinoleffe.
La sua “impresa” a tempo record viene celebrata anche dai social del Siracusa: “𝘘𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘷𝘶𝘰𝘪 𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘢 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘪 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘨𝘰𝘭 𝘪𝘯 𝘢𝘻𝘻𝘶𝘳𝘳𝘰 𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘳𝘪𝘦𝘴𝘤𝘪 𝘢𝘥 𝘢𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘯𝘦𝘮𝘮𝘦𝘯𝘰 30 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪”, recita il post.
In precedenza, il gol azzurro più rapido era quello di Lele Catania dopo 34 secondi dal fischio d’inizio del derby con il Catania, nel febbraio del 2019.




Parco archeologico, ritirato il bando per i servizi museali: nuova procedura di gara

Riguarda i servizi di biglietteria, assistenza culturale e ospitalità per il Parco Archeologico di Siracusa, Eloro, Akrai e Tellaro il bando di gara ritirato in autotutela dopo il provvedimento di vigilanza avviato dall’Anac. Prevedeva l’affidamento del servizio integrato per quattro anni ed un importo a base d’asta di circa 9 milioni di euro. Le verifiche sono scattate a seguito di una segnalazione circa il Ccnl da applicare e che avrebbe potuto determinare elementi di illegittimità dell’affidamento. Non comparivano, infatti, tra i sindacati firmatari, le principali sigle Cgil, Cisl e Uil. Ci sarebbero, inoltre, state altre lacune di carattere formale, per le quali la direzione del Parco Archeologico aveva fornito dei chiarimenti. La decisione finale è andata ugualmente nella direzione della revoca della procedura della gara, nell’ambito della quale erano state presentate cinque offerte. Si riparte con una nuova procedura di gara.




Gilistro (M5S): “Il Pronto Soccorso del Trigona deve essere attivo 24 ore al giorno”

“È emersa in maniera netta la necessità di rafforzare il presidio ospedaliero Trigona di Noto. Le tante voci che si sono confrontate durante la seduta straordinaria di Consiglio comunale hanno ribadito, come sostengo da tempo, che non è tollerabile un Pronto Soccorso a tempo, attivo dalle 8 alle 20. Più e più volte ho segnalato all’assessorato regionale alla Salute come non sia umano che un territorio così vasto, che in estate accoglie migliaia di turisti, abbia un Pronto Soccorso con orari da centro commerciale. Non ci si può trincerare dietro le definizioni di struttura, Pte mascherato da Pronto Soccorso: il tema è solo uno, il PS di Noto deve essere operativo 24 ore su 24”. Lo ha detto il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Carlo Gilistro, intervenuto al Consiglio comunale straordinario di Noto, dedicato al tema della sanità nella zona sud della provincia.
“E visto che per il Trigona si stanno investendo circa 10 milioni di euro in lavori di adeguamento strutturale – ha aggiunto – ritengo che debba esserci un piano chiaro di valorizzazione della struttura, con la certezza del ritorno del reparto di Ortopedia e di ulteriori servizi sanitari fondamentali. Altrimenti non si comprenderebbe perché destinare una simile quantità di risorse del Pnrr. E certo non servirebbe un altro scandalo alla sanità sicilia”.
Durante la seduta, diversi interventi in Aula hanno espresso apprezzamento per l’impegno di Gilistro, da sempre schierato a difesa del diritto alla salute dei cittadini della zona sud, troppo spesso penalizzata dallo spostamento di reparti e servizi verso l’area centrale della provincia.
Una situazione che – ha ricordato il deputato – “costringe molti pazienti a ricorrere alla mobilità sanitaria verso la provincia di Ragusa per ricevere cure e accertamenti che dovrebbero essere garantiti anche nel territorio netino. È tempo che la sanità pubblica torni a essere un presidio di prossimità, efficiente e accessibile per tutti. Il Trigona può e deve tornare a esserlo”.




Sanità della zona Sud, Auteri (Dc): “Prioritaria la difesa dell’ospedale di Noto”

“La tutela e la dignità dell’ospedale di Noto devono essere una priorità per la politica regionale”. A dichiararlo è il deputato Ars Carlo Auteri, che esprime il proprio sostegno al sindaco Corrado Figura, nella battaglia in difesa del presidio ospedaliero, “spesso in solitudine – afferma – mentre altri preferivano tacere o compiere scelte che hanno portato allo smantellamento progressivo della struttura”.Dopo la seduta del consiglio comunale aperto dedicato proprio all’ospedale netino, nelle settimane in cui venti di tempesta attraversano la sanità siciliana, Auteri sottolinea come la questione sanitaria a Noto sia ormai divenuta emblematica di una gestione che, nel tempo, avrebbe indebolito i servizi pubblici fondamentali del territorio: “da anni assistiamo a un depotenziamento costante dell’ospedale, con reparti ridotti, servizi tagliati e trasferimenti che hanno penalizzato cittadini e operatori. Corrado Figura porta avanti una battaglia per la dignità di un presidio che serve un intero comprensorio, e merita il sostegno di tutti coloro che credono nella sanità pubblica e nel diritto alla salute”. Il deputato lancia anche un chiaro segnale politico, mettendo in guardia da “manovre e pressioni che rischiano di piegare la sanità locale a logiche di potere. Se oggi, in un momento di grande confusione – sottolinea – c’è chi fa il giro delle stanze romane accompagnato da europarlamentari per ottenere la nomina del direttore generale, sappia che la mia attenzione sarà altissima”. Auteri richiama inoltre la necessità di ricordare quanto accaduto negli ultimi anni nella gestione del sistema sanitario locale: “Non dimentichiamo quello che è accaduto tra il 2018 e il 2023. Se si parla di legalità e trasparenza, bisogna dare seguito a quelle parole con i fatti. Il depauperamento dell’ospedale di Noto porta un nome e un cognome”. Il deputato conclude ribadendo il proprio impegno a fianco della città e dei cittadini di Noto: “Il mio sostegno va a Corrado Figura che sta facendo un ottimo lavoro e, soprattutto, alla comunità di Noto, che non deve più essere lasciata sola. Difendere l’ospedale di Noto significa difendere la dignità di un intero territorio.”