Bici elettriche usate come scooter, controlli congiunti Carabinieri e Motorizzazione

I Carabinieri e i tecnici della Motorizzazione Civile impegnati questa mattina in un’attività di verifica sulle biciclette elettriche individuate, in sede di posti di controllo, come possibili mezzi modificati rispetto alle condizioni regolari, tanto da poter essere ritenuti scooter a tutti gli effetti. In tal caso il conducente si rende responsabile di una serie di violazioni, per sanzioni che possono dunque raggiungere gli 8 mila euro. L’utilizzo irregolare di biciclette elettriche rappresenta, nel territorio, un fenomeno significativo, fortemente legato al venire meno delle condizioni di sicurezza stradale e spesso causa di incidenti stradali. Il banco di prova utilizzato questa mattina in Piazzale Sgarlata è l’unico mezzo del genere in Italia.

Tutti i veicoli sottoposti a controllo sono risultati irregolari.

Il Capitano Chiara Ricciardi del Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri di Siracusa entra nel dettaglio dell’attività condotta.

 




“La Fisica che ci piace”, il Prof.Vincenzo Schettini al Parco Commerciale Belvedere

Proseguono gli appuntamenti speciali organizzati dal Parco Commerciale Belvedere di Melilli per festeggiare un anniversario importante, il ventesimo.
Domani, sabato 18 novembre, dalle 16:30 alle 18:30, andrà in scena lo spettacolo “La Fisica che ci piace”, condotto dal Professore Vincenzo Schettini, che grazie alla sua grande attività sui social media, ha  catturato l’attenzione e l’interesse di migliaia di giovani verso la fisica. Un’opportunità unica per imparare e divertirsi attraverso una presentazione coinvolgente.
L’iniziativa si accosta a “Ai Confini della Galassia”, l’evento che fino al 26 novembre darà agli appassionati di astronomia e ai semplici curiosi l’opportunità di esplorare da vicino tutti i pianeti della nostra galassia attraverso una straordinaria mostra in galleria. Sarà possibile immergersi in un’esperienza unica grazie alla realtà virtuale:’ Esplorazione Virtuale Sbarco sulla Luna.
Una postazione dedicata consente di vivere l’emozionante momento dello sbarco sulla Luna e di contemplare la Terra  dallo spazio. Un’occasione imperdibile per vivere l’entusiasmo della conquista spaziale direttamente nel cuore di Melilli.




Piazza Dell’Aquila “nel degrado”, è dedicata al pugile i cui organi furono espiantati

“La piazzetta di via Padova, intitolata a Stefano Dell’Aquila, versa nel degrado da almeno tre anni e nei giorni scorsi è stata ulteriormente vandalizzata. Una vergogna, soprattutto se si pensa al motivo per cui quell’area è stata intitolata a mio fratello”.
Sono le parole di Danilo Dell’Aquila, fratello del giovanissimo pugile, scomparso prematuramente nel 1995 a causa di un malore dopo un allenamento. A nulla valsero i tentativi di salvarlo. Nel giro di poche ore sopraggiunse il decesso. La famiglia autorittò immediatamente l’espianto dei suoi organi, sette.
“Già tre anni fa – ricorda Danilo- il parchetto fu oggetto di atti vandalici, di distruzione dei giochi per i bambini, fu rotta la fontanella, ancora non funzionante. La pavimentazione fu divelta in diversi punti e tutto questo fu regolarmente segnalato al Comune. Nei giorni scorsi abbiamo notato nuovi danneggiamenti. Anche in questo caso ci siamo rivolti all’amministrazione comunale, al sindaco, ad alcuni consiglieri. Ad oggi nessuno si è mosso e questo ci addolora, non solo perché la memoria di mio fratello non viene rispettata, ma perché si nega un luogo ai bambini del quartiere e non si valorizza un gesto che è stato concreto e simbolico al contempo. I sette organi di mio fratello donati, in quel momento di disperazione, ci hanno dato il sollievo di pensare che sette persone avrebbero potuto continuare a vivere grazie a Stefano. Intitolare a lui quel parchetto è significato mettere in evidenza l’importanza di un gesto così importante. Allo stesso modo, lasciare che tutto vada a rotoli, significa mettere in evidenza una mancanza di attenzione intollerabile”.
L’auspicio è che l’amministrazione comunale intervenga, sia attraverso la manutenzione del giardinetto, sia in termini di controllo.
“Piazzare anche lì delle telecamere di videosorveglianza- conclude Danilo Dell’Aquila- potrebbe essere risolutivo”.




Giornata mondiale del Prematuro, ospedale e monumenti si illuminano di viola

Torna domani la Giornata mondiale del Prematuro, anche in provincia di Siracusa.

I prospetti principali dell’ospedale Umberto I di Siracusa, la fontana di Diana in piazza Archimede, piazze e monumenti di altri comuni della provincia si sono illuminati di viola, e così rimarranno per tutta la settimana, per celebrare la Giornata mondiale della Prematurità del 17 novembre.

La particolare illuminazione, simbolo dei nati prematuri adottata in oltre 60 Paesi del mondo, anche quest’anno accenderà di Viola parte della facciata dell’ospedale ed il 2° piano dei reparti di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale diretto da Massimo Tirantello e dell’Ostetricia e Ginecologia diretto da Antonino Bucolo.

“Condividiamo con piacere la particolare sensibilità che si registra attorno alla prematurità –  dichiara il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra-, una tematica che va affrontata in rete tra tutte le professionalità sanitarie coinvolte e le famiglie che necessitano di tutto il sostegno sia al momento della nascita che durante la crescita dei loro piccoli”.

“L’obiettivo è anche quest’anno – spiega Massimo Tirantello – fare conoscere il dato importante che nel mondo un bambino su dieci è prematuro. L’Unità operativa di Neonatologia con Utin del presidio ospedaliero Umberto primo è l’unico centro specializzato della nostra provincia, con operatori sanitari di alta professionalità e attrezzato per l’assistenza di questi piccoli nati al di sotto della 37° settimana di gravidanza. Ringrazio tutto il personale che vi opera e l’associazione “Vivere onlus coordinamento nazionale delle associazioni per la neonatologia” con cui ci confrontiamo per organizzare la settimana mondiale della prematurità a Siracusa e in provincia. Ringraziamo per l’impegno l’associazione Pi.Gi.Tin presieduta da Anna Messina che si esprime anche nel volontariato in Utin per le famiglie dei piccoli prematuri, grazie a un concordato con l’ospedale, sostenendole nel viaggio di ritorno a casa con i propri figli. Tanti sono gli incontri nelle scuole tenuti da operatori sanitari e sociali che lavorano con questi bambini anche dopo la dimissione, e tante le iniziative come la musicoterapia, la lettura terapia nel reparto di Neonatologia e tante altre allo scopo di sensibilizzare la società civile e tutte le persone sui neonati che nascono prematuramente. Quest’anno in modo particolare l’ASP si è impegnata, grazie anche alla collaborazione dei privati, a potenziare e aggiornare le attrezzature specialistiche di assistenza della neonatologia e dell’UTIN e dotando il reparto e tutta la provincia della Banca del Latte Umano Donato inaugurata il 18 maggio di quest’anno e già in piena attività per la nutrizione dei prematuri quando il latte della propria mamma non è disponibile. Una festa della prematurità organizzata dall’Associazione PI.Gi.Tin. si svolgerà giovedì 16 novembre al Piccolo Teatro Elvira di via Francesco Accolla 2 con inizio ore 17 con una lettura scenica per bambini ed a seguire una merenda insieme”.




In Commissione Ars i fondi per l’ospedale, Scerra-Gilistro (M5S): “Solo generici impegni”

Si è conclusa senza l’emersione di novità sostanziali l’audizione della Commissione Attività Europee dell’Ars. All’ordine del giorno c’era il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione del nuovo complesso ospedaliero della città di Siracusa. Nota è la sopraggiunta necessità di circa 147 milioni di euro, oltre ai 200 milioni stanziati nel 2022 dal governo.
Ha seguito i lavori anche il parlamentare nazionale Filippo Scerra, arrivato appositamente a Palermo da Roma. “Non posso dirmi soddisfatto dell’impegno generico con cui si è conclusa l’audizione. Sul reperimento delle risorse extra, ora necessarie per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa ancora nessun passo concreto in avanti. Bene la volontà della Regione Siciliana ma così come sul fronte governativo, manca ancora un percorso certo e definito sulle fonti di finanziamento, nero su bianco”, dice al termine della Commissione. “Quanto emerso oggi – aggiunge – conferma la fondatezza dei dubbi che ho espresso nella mia interrogazione parlamentare di alcuni giorni addietro, chiedendo anche al governo un impegno certo su tempi e fonti di finanziamento per il nuovo ospedale di Siracusa”.
Anche il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) ha seguito la commissione. “Ci aspettavamo qualche indicazione concreta, prendiamo atto che al momento non ce ne sono. Su una vicenda così importante per la sanità siciliana è lecito attendersi uno sforzo maggiore. E con il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle continueremo ad essere pungolo costante, potendo contare sull’importante sponda nazionale offerta da Filippo Scerra che ringrazio per aver voluto raggiungere oggi personalmente Palermo, per stare al fianco del gruppo cinquestelle siciliano”.




Prima Stella Michelin a Siracusa. “Così miglioriamo offerta e accoglienza”

Prima Stella Michelin a Siracusa.
E’ stata attribuita al ristorante Cortile Spirito Santo in Ortigia.
Un riconoscimento prestigioso che, sottolinea il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, “segna un altro traguardo per il settore dell’accoglienza a Siracusa, ed apre a nuove opportunità di crescita per il turismo che in città continua a diversificare la sua offerta. Quello enogastronomico, infatti, ormai da anni è un turismo di nicchia con una sua specifica connotazione. Arricchendosi del più prestigioso riconoscimento per la ristorazione di qualità, Siracusa -aggiunge Italia – non solo colma un vuoto ma qualifica la sua già ricca offerta”. Il primo cittadino ricorda che quello raggiunto con l’attribuzione della Stella Michelin è “un traguardo atteso e ampiamente meritato – prosegue Italia – che premia non solo il grande talento dello chef e della sua squadra di cucina e di sala, ma la visione e la determinazione con cui alcuni imprenditori siracusani hanno inseguito e realizzato un sogno per la nostra città. Ritengo che il percorso di consapevolezza avviato negli ultimi anni dall’intero settore dell’accoglienza, in città così come in provincia, sia lo strumento migliore per affrontare e superare le barriere culturali che spesso si frappongono ad uno sviluppo maturo e sostenibile nell’ottica di una identità sempre più radicata”.




Len Euro Cup, Ortigia ospite del Panionios. Sfida difficile per la quarta giornata

Difficile e importante sfida valida per la quarta giornata (la prima di ritorno) del Group Stage “D” di LEN Euro Cup per l’Ortigia. Giovedì sera, alle 19.30 (ora italiana), i biancoverdi saranno ospiti dei greci del Panionios (diretta streaming sul canale YouTube della LEN), in una piscina che sarà sicuramente piena di tifosi locali. Un ambiente caldo e un avversario durissimo, che nel match di andata, a Siracusa, ha dato filo da torcere agli uomini di Piccardo, arrendendosi solo nel quarto tempo, dopo aver rimontato fino a raggiungere il pareggio nel terzo parziale. La vittoria di misura ottenuta in casa non dà alcuna certezza all’Ortigia, che va in terra ellenica con l’obiettivo di cancellare il brutto stop interno con il Primorac e soprattutto di tornare da questa trasferta con un risultato positivo, che sarebbe pesantissimo in ottica qualificazione. I biancoverdi, che rispetto alla gara di andata saranno al completo, vogliono dare continuità alla bella prestazione offerta nell’ultima di campionato a Trieste e ritrovare punti e fiducia anche in Euro Cup.

Alla vigilia, mister Stefano Piccardo racconta come i suoi ragazzi si stanno preparando a questa trasferta difficilissima: “Nei giorni scorsi, la squadra ha lavorato, abbiamo rivisto la partita vinta a Trieste, ci siamo parlati, abbiamo analizzato le fasi del gioco che non sono andate bene, quindi ci siamo proiettati sulla sfida contro il Panionios. Credo che questa trasferta, insieme a quella che affronteremo a Kotor, sia indubbiamente la più difficile del girone, che ritengo essere uno dei più complicati di questa fase di Euro Cup. Giocheremo in una piscina molto calda, in cui ci saranno tanti tifosi, e contro una formazione costruita per arrivare in fondo a questa competizione. Una squadra che sul perimetro ha giocatori del calibro di Ukropina, Kopeliadis, Gkiouvetsis, Gounas, Moskov. E non dimentichiamoci che ai due metri può contare su Mourikis e Papakos. Sarà una bella partita e credo che si svolgerà in una cornice bellissima. Con i ragazzi parliamo spesso del fatto che vorremmo le piscine sempre piene, sia in casa che in trasferta”.

Il tecnico biancoverde spiega che gara si aspetta e cosa dovranno fare i suoi giocatori per arginare le qualità del Panionios: “Dovremo avere molta attenzione difensiva, cercando di essere il più orizzontali possibili durante il match, ed essere molto lucidi nelle diverse fasi del nostro attacco. Bisognerà essere bravi a difendere nel modo giusto la loro fase offensiva finale, quella del tiro, e ancor di più dovremo essere capaci di svolgere al meglio la prima parte della difesa in transizione, per poi piazzarci dietro e cercare di lasciare agli avversari le soluzioni di gioco meno congeniali. Infine, dovremo giocare una partita lunga, di attacco, sfruttando i secondi che avremo a disposizione, lavorando sempre con la linea di attacco sui due metri”.

Il centrovasca Francesco Cassia, si aspetta un match molto più difficile e duro di quello giocato a ottobre a Siracusa, ma è convinto che il gruppo abbia le qualità per tornare con un risultato positivo: “La partita di domani è molto importante perché può diventare fondamentale per passare il turno. Personalmente, credo che sarà una gara molto più dura rispetto all’andata, perché loro sono un’ottima squadra e possono contare su un fattore campo non indifferente, grazie a una tifoseria molto calda. Noi dovremo cercare di estraniarci il più possibile dal contesto che troveremo e restare lucidi, pensando solo a fare il nostro gioco e a nuotare per quattro tempi. La vittoria di Trieste ci ha dato sicuramente una bella iniezione di fiducia che, dopo l’ultima partita di coppa contro il Primorac, ci serviva. Sappiamo che ci sono sempre delle cose da aggiustare, ma siamo anche consapevoli di quello che siamo e valiamo. In Grecia, andremo con lo spirito di sempre, cioè scendendo in acqua con l’obiettivo di portare a casa il risultato”.




Nuovo ospedale di Siracusa, altro anno di proroga per il metodo commissariale

Attesa, arriva la proroga per il commissariamento dell’iter che deve portare alla costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Approvato al Senato l’emendamento al Milleproroghe caldeggiato dal parlamentare di FdI, Luca Cannata. Fissa al 31 dicembre 2024 la nuova scadenza del metodo commissariale che assicura procedure semplificate nel complesso iter per la realizzazione dell’opera. “Questo emendamento – ricorda Cannata – fa il paio con l’impegno al Governo di avviare le iniziative necessarie, d’intesa con la Regione Siciliana, per indicare nel cosiddetto Accordo per la coesione, tra gli obiettivi di sviluppo da perseguire, la completa realizzazione del polo ospedaliero di Siracusa. Il Governo Meloni dimostra di avere a cuore con i fatti la nostra provincia”. A condividere l’emendamento di FdI anche Pd e M5S, con i senatori Antonio Nicita e Barbara Floridia.
Tiene banco, intanto, proprio il tema della copertura finanziaria di cui si discuterà, domani, in Commissione Politiche Europee dell’Assemblea Regionale Siciliana, come richiesto dal deputato regionale Tiziano Spada (Pd). A seguire la vicenda anche il parlamentare Ars Carlo Gilistro (M5S). Nei giorni scorsi, intanto, il deputato nazionale Filippo Scerra (M5S) aveva chiesto al governo nazionale di assumere un impegno certo sulle fonti di finanziamento ora necessarie per assicurare, di concerto con la Regione Siciliana, la nuova copertura economica per l’opera. “La proroga del commissariamento va nell’unica direzione possibile: tutelare la fattibilità del nuovo ospedale di Siracusa”, spiega Scerra appena atterrato a Palermo dove domani seguirà, come auditore, la Commissione in cui la Regione Siciliana affronterà la parte di sua competenza circa la copertura dei nuovi costi.
Come anticipato nelle settimane scorse da SiracusaOggi.it, servono infatti altri 147 milioni oltre ai 200 milioni stanziati lo scorso anno. A determinare la nuova necessità finanziaria, gli aumenti delle materie prime ed alcuni accorgimenti richiesti in materia antisismica.
Il progetto per il nuovo ospedale è stato approvato nello stadio definitivo e si avvicina il momento di mandare in gara i lavori.




“No” a strade intitolate a vittime della strada, il Comune pensa ad una parete-monito

Nessuna strada di Siracusa sarà intitolata a cittadini deceduti a causa di incidenti stradali.
La decisione è della Commissione Comunale per la Toponomastica cittadina, presieduta dal sindaco, Francesco Italia.
Nel capoluogo sarà, però, individuata-questa l’idea- un’area in cui affiggere, su richiesta dei familiari, una targa ricordo di 20×15 cm con il nome della vittima della strada, la data di nascita e quella di morte, che “possa essere monito contro il ripetersi di incidenti stradali mortali”.
Le targhe dovrebbero rimanere affisse per 30 anni, con “concessione” rinnovabile, su richiesta dei familiari, per altri 30.
Un’ipotesi che avrebbe suscitato perplessità da parte delle associazioni che rappresentano i familiari delle vittime della strada.
Intanto, la stessa commissione ha dato il “via libera” all’intitolazione di una strada a Suor Chiara Di Mauro, nata a Siracusa nel 1890 e deceduta nel 1932. A lei sarà dedicata la rientranza di via Grottasanta all’altezza del civico 133, una salita. “Ok” anche all’attribuzione di un nome ad una strada che ne è ancora priva, posta tra via del Berillio e via del Turchese, nella zona balneare di Siracusa. Si chiamerà via dello Zircone.

Foto: repertorio, a titolo esemplificativo




Targhe con i nomi delle vittime della strada, i familiari: “Idea terribile,si pensi ad un giardino”

Che l’idea della Commissione per la Toponomastica cittadina non brillasse in termini di sensibilità era apparso piuttosto chiaro fin dall’inizio. Niente strade intitolate a persone decedute a seguito di incidenti stradali-la decisione scritta nero su bianco dalla Commissione- ma la volontà di individuare un’area in cui apporre delle targhette con nome e cognome, data di nascita e data di morte, delle persone strappate alle loro vite ed alle loro famiglie sulle strade di Siracusa. Sarebbero affisse su richiesta dei familiari, per 30 anni rinnovabili per altri 30, sempre su richiesta delle famiglie.
A commentare l’ipotesi su cui la Commissione del Comune si è espressa è oggi Deborah Lentini,responsabile provinciale dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, che non sarebbe mai stata consultata sull’opportunità di procedere in questa maniera. Le sue parole sono molto più che chiare. Le affida al suo profilo Facebook. Questo, integralmente, quanto Deborah Lentini scrive:
“Leggendo una delibera della commissione per la toponomastica cittadina di giorno 13 novembre 2023 mi è sembrato davvero molto triste apprendere che si parli di vittime della strada senza chiedere un confronto con l’associazione che le rappresenta in città- scrive la responsabile provinciale dell’AIFVS-
Non so chi abbia chiesto l’intitolazione di una via a nome di una vittima della strada, non interessa nello specifico adesso. La decisione dell’amministrazione comunale può essere condivisa o meno, anche se dopo aver fatto un giro per la città e aver trovato nomi di gente più o meno sconosciuta ci si chieda spesso quale sia il criterio utilizzato, ma aver parlato di vittime della strada senza sentire il parere dei diretti interessati è stato un atto molto triste.
Chi non è stato vittima di violenza stradale, o non è vittima secondaria- mette in evidenza Deborah Lentini- non potrà mai capire chi vive nel dolore costante tutti i giorni. Mai, e chi si permette di parlare di noi senza consultarci risulta solo un insensibile e un superficiale. E mi dispiace apprendere che la mia amministrazione, mia della mia città che amo, abbia preso delle decisioni sulle vittime della strada senza consultare l’unica Associazione, peraltro nazionale, presente in città. Non ringrazio la commissione per la toponomastica cittadina per le decisioni prese. Non ringrazio la stessa commissione per la terribile idea di una bacheca con le cornici “cm 20×15”, cito la stessa delibera, dei nostri amatissimi familiari, ma ricordo alla commissione che sono figli, coniugi, amici, nonni, genitori. Ma i componenti della commissione si sono per un attimo messi dalla parte delle vittime? Ci vogliono concedere una parete, in un luogo da stabilire, magari sperduto e internato in mezzo alle campagne dove non la vede nessuno, con le piccole targhe e i nomi dei nostri parenti? Ma voi della commissione lo fareste per vostro figlio, per il vostro compagno, per vostra moglie, per vostro padre o vostra madre? E che si cerchi di farla passare come “monito contro il ripetersi di incidenti stradali”, cito nuovamente le parole della delibera, mi sembra una delle più grosse stupidaggini sentite dalle mie orecchie negli ultimi 8 anni, da quando mio figlio è stato vittima di omicidio stradale e da quando io sono diventata vittima secondaria.
L’amministrazione comunale e questa commissione si sono mai accorte che la nostra città è piena di gigantografie dei nostri cari? Ad ogni angolo, in alcune vie più e più foto di volti felici e sorridenti, di una vita strappata senza motivo e senza potercene fare una ragione.
La commissione pensa che i familiari mettano queste gigantografie per il puro piacere di ricordare che in quel punto i nostri amori sono stati uccisi? O forse sono messi lì per ricordare alla pazza e indisciplinata cittadinanza che sulle strade ancora si muore e che le vite distrutte sono anche quelle che rimangono con gli occhi aperti e che ogni istante si devono rispettare le regole del Codice della Strada e avere rispetto di tutti?
Forse no, forse qualcuno dall’alto della propria immensa presunzione ha pensato che i familiari si possano tenere a bada con una cornice cm 20×15? E scusate se lo ripeto, ma è veramente imbarazzante per me scriverlo e forse dovrebbe esserlo di più per chi l’ha pensato.
Ce li avete i figli? Ce li avete i compagni le compagne i mariti le mogli? Ce li avete i genitori? Ce li avete i nonni le nonne gli zii le zie? Ce lo avete un amico?
Sareste felici dopo che li avete persi brutalmente sulla strada di avere la parete dei morti con le targhette cm 20×15 con, cito ancora,“l’indicazione del nome, della data di nascita e della morte” e “di stabilire che dette targhe rimangano per un periodo fissato in anni trenta, rinnovabile per altri trenta su richiesta dei familiari”?
Detto questo, ci tengo a ricordare a tutta l’amministrazione comunale che l’Associazione da anni, in collaborazione con la Polizia Stradale, si preoccupa di fare prevenzione parlando ai giovani nelle scuole, ogni anno, e tutte le volte che le scuole ne fanno richiesta durante le assemblee di istituto perché qualche alunno non è più tornato a scuola. Da anni si parla con gli adulti che appartengono ad associazione di vario tipo per parlare di prevenzione. Da anni l’Associazione riunisce i parenti delle vittime e ci si supporta amorevolmente. Noi comuni cittadini, soli, perché l’amministrazione non ci hai mai convocato ad un tavolo per capire insieme come combattere gli scontri e la violenza stradale.
Eppure siamo noi quelli che hanno subito lesioni gravissime. Lesioni al cuore irreparabili.
Ricordo inoltre alla commissione che cerca di dare un monito, che ogni anno la terza domenica di novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale in Memoria delle Vittime della Strada e celebriamo ogni anno una Santa Messa in Santuario in ricordo di tutti i nostri cari, e non mi pare di aver incontrato in quell’occasione qualcuno dell’amministrazione che crede di parlare con cognizione di vittime della strada. Nessuno che sia mai venuto a salutarci, a portare una parola di conforto, un abbraccio o una stretta di mani. Nessuno che ci abbia guadati negli occhi.
Quindi non ringrazio questa commissione né l’amministrazione comunale per la proposta di una bella bacheca dei morticini, ma rilancio l’idea di un confronto costante con la nostra associazione e l’idea di un luogo deputato, al centro della città e non in luoghi sperduti, dove si possa creare, come accade in moltissime città d’Italia, un giardino con delle panchine e uno spazio dedicato a tutte le vittime della strada -conclude Deborah Lentini- che a Siracusa purtroppo aumentano quotidianamente”.

Foto: Deborah Lentini durante un incontro con la Polizia Stradale per sensibilizzare i giovani ai temi della sicurezza stradale