Appalti truccati, chiesto l’arresto di Cuffaro e Romano. Tra gli indagati anche Caltagirone, dg Asp di Siracusa

La Procura di Palermo ha chiesto l’arresto di Totò Cuffaro (Dc) e per Saverio Romano (Noi Moderati). I giudici palermitani hanno accesso le loro attenzioni su alcuni presunti appalti truccati nella sanità, contestando a vario titolo anche l’ipotesi di corruzione. In totale, secondo quanto si apprende, sono 18 gli indagati nell’ambito di un’inchiesta nata nel 2023 e relativa ad appalti nella sanità che – secondo la Procura – sarebbero stati in qualche misura “pilotati”. Tra i 18 figura anche l’attuale dg dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone che – prima dell’Azienda aretusea – era alla guida di quella di Caltanisetta.
Gli altri nomi sono quelli di Vito Raso, del deputato regionale Carmelo Pace (Dc), Roberto Colletti (ex manager di Villa Sofia), Antonio Abbonato, Ferdinando Aiello. Paolo Bordonaro, Alessandro Mario Caltagirone, Marco Dammone, Giuseppa Di Mauro, Vito Fazzino, Antonio Iacono, Mauro Marchese, Sergio Mazzola, Paolo Emilio Russo, Giovani Tomasino e Alessandro Vetro. Hanno tutti ricevuto la notifica della richiesta di arresto. Nei prossimi giorni, davanti al gip gli interrogatori.
Intanto, Saverio Romano si dichiara estraneo ai fatti contestati. In un videomessaggio spiega che si tratta di “una vicenda di cui non so nulla. Il danno è fatto, anche quando avrò dimostrato mia totale estraneità. Nessun mio coinvolgimento. Vicenda surreale da processo mediatico”.




Inchiesta sull’Asp di Siracusa, le reazioni. M5S e Pd: “Quadro che allarma, Schifani si dimetta”

Con una nota battuta ad ora di pranzo, la Presidenza della Regione commenta le notizie sull’inchiesta della Procura di Palermo che su presunti appalti pilotati nella sanità siciliana. “La Presidenza della Regione segue con la massima attenzione e con il massimo rigore gli sviluppi dell’inchiesta odierna della Procura di Palermo con riferimento all’Asp di Siracusa, riservandosi di adottare i provvedimenti di competenza all’esito della pronuncia del Gip”, recita il breve testo inviato alle redazioni.
Saverio Romano, coordinatore nazionale di Noi Moderati tra i 18 indagati per i quali la Procura ha chiesto l’arresto, ha definito la vicenda un surreale processo mediatico e si è detto certo di dimostrare la sua estraneità alle contestazioni.
“La richiesta di arresto per Totò Cuffaro, con altri nomi eccellenti della politica nazionale e regionale, è l’ennesimo episodio che investe la sanità siciliana. C’è un sistema di malaffare e clientelismo che questo governo, guidato da Renato Schifani e di cui Cuffaro è uno dei suoi maggiori consiglieri politici, non è riuscito a spezzare e che noi denunciamo da troppo tempo: quello attuale è un modello di gestione opaco, che sfiora il criminogeno, con manifeste storture e dove spesso prevalgono interessi illeciti”. Lo dichiara il segretario del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo a proposito dell’inchiesta della procura di Palermo.
Posizione simile è quella espressa dal parlamentare Filippo Scerra e dal deputato regionale Carlo Gilistro, entrambi del Movimento 5 Stelle e siracusani. “Ancora un durissimo colpo per la credibilità del governo Schifani e della sanità siciliana, per come intesa dal centrodestra. Siamo preoccupati da queste presunte ingerenze esterne che, se confermate in giudizio, restituirebbero un quadro di interessi terzi e per nulla in linea con le necessità di pazienti e degenti, in particolare in provincia di Siracusa. La presenza di 5 dirigenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale aretusea tra i 18 indagati per i quali la Procura di Palermo ha richiesto l’arresto, e tra questi lo stesso direttore generale, allarma e inquieta. Siamo lontani da questo modo di intendere e gestire l’interesse della cosa pubblica e ne prendiamo con forza le distanze, auspicando si faccia piena luce”.
Dura la censura politica di Scerra e Gilistro. “Si moltiplicano le indagini che coinvolgono esponenti del governo Schifani e i rappresentanti di partiti su cui si poggia la maggioranza di centrodestra. Crediamo, pertanto, che sia arrivato il momento per il presidente della Regione di liberare la Sicilia, regione per la quale non ha prodotto risultati apprezzabili dai cittadini e che anzi sembra avere affossato definitivamente la Sanità, dopo avere litigato lungamente e sotto la luce del sole per la spartizione delle poltrone che contano. Siamo ben consapevoli – concludono i due pentastellati – che non siamo in presenza di una sentenza di condanna. Iniziano, però, a diventare troppe le ombre attorno a settori ed azioni chiave del governo regionale, sempre più lontano da bisogni e necessità dei siciliani”.
Per il segretario provinciale del Pd, Gerratana, “la richiesta di arresti legata ad appalti nella Asp Siracusa, con il coinvolgimento di personalità politiche di spicco e di responsabili amministrativi ai vari livelli, desta profondo allarme su ipotesi di malaffare all’ombra della salute dei cittadini siciliani e siracusani. Ciò impone massima chiarezza politica a tutela dei cittadini, nel rispetto dell’azione autonoma e indipendente della magistratura e delle garanzie previste a tutela degli indagati. Proprio in un comparto in sofferenza, come quello della sanità e della salute dei cittadini, occorre sgombrare subito il campo da sospetti che possano gettare ombre sulla gestione della sanità siracusana e assumere decisioni politiche chiare, indipendentemente dagli sviluppi giudiziari che la vicenda assumerà. Il Presidente Schifani si adoperi subito per assumere le necessarie iniziative al riguardo”.
“La richiesta di arresti domiciliari per Totò Cuffaro, Saverio Romano e altri sedici tra politici, funzionari e imprenditori, nell’ambito di un’inchiesta su corruzione e appalti truccati nella sanità, rappresenta l’ennesimo schiaffo alla credibilità delle istituzioni siciliane e alla fiducia dei cittadini nella politica. Ancora una volta, emerge l’ipotesi di un sistema di potere che intreccia politica e interessi privati, che considera la cosa pubblica come terreno di scambio e di favori. È un copione che la Sicilia conosce bene e che ha già pagato a caro prezzo, in termini di sviluppo, di servizi e di dignità. Chi ha già compromesso la credibilità della politica non può pensare di tornare a gestire affari pubblici. La Sicilia non ha bisogno di chi usa la politica come strumento di controllo, ma di chi la vive come servizio e responsabilità. Se queste accuse dovessero essere confermate, sarebbe un segnale inequivocabile della necessità di una svolta radicale: la politica deve restare fuori dalla sanità e la sanità deve essere liberata dalle mani di chi l’ha trasformata in un sistema di potere. La Sicilia ha bisogno di trasparenza, di etica, di competenza. Non di vecchie logiche, non di chi pensa che tutto si possa barattare. È tempo di restituire alla nostra terra una politica pulita, autonoma e capace di guardare solo all’interesse dei cittadini”. Lo ha detto il deputato palermitano M5S Davide Aiello in un intervento di fine seduta alla Camera.
Per il deputato regionale siracusano Tiziano Spada (PD) “Confidiamo, come sempre, nel lavoro della Magistratura e sul ruolo che ricopre. Sfidare apertamente chi sta portando avanti le indagini non è segno di rispetto sia verso le istituzioni sia nei confronti di chi ricopre cariche pubbliche. È giusto che ognuno definisca la propria posizione nelle sedi opportune e si prenda le proprie responsabilità, anche dal punto di vista politico”, dice prima di definirsi “preoccupato per le indiscrezioni che chiamano in causa l’Asp di Siracusa”.
A proposito dell’azione politica del Governo Regionale, Spada aggiunge: “Il presidente Schifani prenda atto che,
ogni giorno che passa, la sua esperienza di Governo conferma di essere fallimentare dal punto di vista della gestione della cosa pubblica. Duole sottolineare, purtroppo, che sempre più spesso alle domande che gli pervengono dai siciliani il presidente finisce per rispondere solamente con il silenzio”.
Il senatore Antonio Nicita (Pd) parla di “altro scandalo sulla politica siciliana. Ancora ipotesi di politiche clientelari e affaristiche per consenso elettorale. Se dovesse essere confermato quanto si legge sui giornali, la sanità a Siracusa sarebbe stata al servizio di interessi illeciti e non dei cittadini”, afferma. “Al di là degli sviluppi giudiziari, c’è oggi un tema di rispetto e garanzia delle istituzioni che non ammettono sospetti. Schifani agisca subito o ne tragga le conseguenze”, conclude.




Addio al magistrato Roberto Pennisi, affrontò la crisi di Sigonella dopo il sequestro dell’Achille Lauro

È morto all’età di 73 anni il magistrato Roberto Pennisi, per decenni impegnato nella lotta alla criminalità organizzata. Pennisi, che è stato pubblico ministero a Siracusa, si è spento a causa di una malattia contro cui combatteva da tempo.  Originario di Acireale, fu tra i componenti della Direzione Distrettuale Antimafia istituita nel 1991. Condusse importanti indagini su Costa Nostra e sulla ‘ndrangheta. Tra le principali pagine della sua storia professionali figura la cosiddetta crisi di Sigonella dell’ottobre 1985, dopo il dirottamento dell’Achille Lauro, a cui seguì una delicatissima fase diplomatica che Italia e Stati Uniti si ritrovarono a gestire.




Potenziamento dei controlli Arpa nella zona industriale, Auteri: “Atto ispettivo all’Ars per fare chiarezza”

“Atto ispettivo all’Ars per chiedere chiarimenti ad Arpa Sicilia sullo stato di attuazione del potenziamento dei controlli ambientali nella zona industriale di Siracusa”. Lo annuncia il deputato regionale della Democrazia Cristiana, Carlo Auteri. “È trascorso quasi un anno – dichiara Auteri – da quando l’Aula, approvando il comma 1 dell’articolo 56 della finanziaria 2025, ha stanziato 2 milioni di euro destinati ad Arpa Sicilia per l’assunzione di 26 nuove unità e per l’acquisto di mezzi e strumentazione da impiegare nei controlli ambientali nell’area industriale. Fondi già disponibili da gennaio, ma che ad oggi non risultano ancora concretamente utilizzati”. Auteri sottolinea come, negli ultimi giorni, siano state rilanciate dichiarazioni e accuse “fuori luogo e prive di fondamento” da parte di esponenti di AVS e di Europa Verde, secondo cui i fondi sarebbero “spariti” o le assunzioni “false”. “Rimando con forza al mittente queste insinuazioni – aggiunge il deputato – perché le risorse ci sono, sono stanziate e garantite. È però incomprensibile che, a dieci mesi di distanza, Arpa non abbia ancora completato le assunzioni né provveduto all’acquisto delle attrezzature necessarie. È paradossale leggere sulla stampa lamentele sulla mancanza di mezzi quando le risorse economiche sono già disponibili”. Auteri si rivolge direttamente al Presidente dell’Ars chiedendo di farsi da tramite con la Direzione Generale dell’Agenzia per sollecitare l’immediata attuazione delle misure previste: “Non possiamo permettere che l’impegno di quest’Aula venga vanificato da ritardi o cavilli burocratici. Bisogna procedere subito: la qualità della vita dei cittadini che vivono e lavorano nell’area industriale di Siracusa non può più attendere”. Il deputato DC ha infine confermato che porterà la questione in aula per chiedere formalmente ad Arpa Sicilia di riferire sullo stato di avanzamento delle procedure e sull’utilizzo effettivo dei 2 milioni di euro destinati al potenziamento dei controlli ambientali.



Borgata e Ortigia: controlli serrati su locali pubblici e ape calessino

Controlli serrati alla Borgata e in Ortigia nei giorni del Ponte di Ognissanti e dei Defunti. Li ha disposti il questore Roberto Pellicone e si sono conclusi nella tarda serata. Obiettivo: contrastare il degrado urbano e l’illegalità diffusa. In mattinata, controllati i servizi resi ai turisti in Ortigia. Insieme agli agenti della Polizia di Stato della Questura di Siracusa, alcuni equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Catania hanno effettuato controlli su larga scala nelle vie e nelle piazze della Borgata e del centro storico, con il precipuo scopo di innalzare il livello di sicurezza percepita dagli abitanti della zona. Verifiche e controlli sono stati operati, in particolare, negli esercizi commerciali aperti fino a tardi che vendono alcolici, “frequentati da persone italiane e straniere che bivaccano inoperose”.
Nella mattinata sono stati controllati, insieme alla Polizia Municipale, 7 veicoli e altrettanti addetti ai servizi turistici. Per violazioni al codice della strada sono state elevate 12 sanzioni, 5 di queste a conduttori di ape – calessini.
Nel corso dei controlli, nel complesso, sono state identificate 338 persone e controllati 116 mezzi.
Segnalato all’autorità amministrativa un siracusano di 43 anni per possesso di una modica quantità di marijuana. Gli è stata ritirata la patente di guida.




“Stop cemento in spiaggia”, domenica la protesta dell’associazione Love Arenella

“Non una semplice protesta ma una chiamata all’azione per difendere il nostro mare”. L’associazione Love Arenella è pronta a dare vita ad una manifestazione, che si svolgerà domenica 9 novembre, a partire dalle 10:30 sulla spiaggia dell’Arenella per dire no “al cemento abusivo in spiaggia e a quello ‘autorizzato'”. Il presidio sarà anche una giornata al mare “all’insegna della
condivisione e del rispetto ambientale. Sarà organizzato un pranzo collettivo- con l’utilizzo di materiale biodegradabile-  e sarà offerta una lezione di yoga . L’associazione ha anche lanciato un invito alla cittadinanza a “partecipare, per riaffermare il diritto ad una costa libera e fruibile da tutti” .




Indice criminalità, la provincia di Siracusa al 27.o posto in Italia. E’ terza in Sicilia

Nella poco lusinghiera “classifica dei reati”, la provincia di Siracusa si piazza al terzo posto in Sicilia, subito dietro Catania (23.a in Italia) e Palermo (24.a). Il territorio aretuseo è in 27.a posizione su 106 province italiane, secondo l’aggiornato Indice della Criminalità del Sole 24 Ore, basato su dati del Viminale, che misura le denunce di reato registrate dalle forze dell’ordine ogni 100mila abitanti nel 2024.
Nello scorso anno solare sono state presentate, in provincia di Siracusa, 14.837 denunce in totale. La media ogni 100mila abitanti è di 3.877, da qui l’indice ricavato dagli analisti del Sole24Ore. Non inganni il fatto che nelle prime posizioni si trovino province del Nord Italia (da Milano in giù). Qui incide, avvertono gli autori dello studio, anche la maggiore propensione a denunciare.
Ecco cosa dice la “pagellina” della provincia di Siracusa. Per estorsioni, è quarta in Italia con 110 denunce, 28,7 ogni 100mila abitanti. E’ quinta per danneggiamento seguito da incendio (167 denunce, 43,6); undicesima per usura (2 denucne, 0,5); ventunesima per stupefacenti ed anche per lesioni dolose. Tutti indicatori in aumento (di denunce, ndr) come anche furti (45.a), rapine (66.a). Diminuiscono, rispetto all’anno precedente, le denunce per truffe e frodi informatiche (ma la provincia di Siracusa resta 38.a in Italia), incendi (45.a), sfruttamento della prostituzione e pedopornografia (41.a), danneggiamenti (57.a).




Potenziamento Arpa, Carta: “Entro fine anno operative le nuove 26 unità, realtà concreta”

“Leggo con stupore le dichiarazioni di alcuni esponenti politici locali che, evidentemente disinformati, continuano a parlare di promesse non mantenute riguardo al potenziamento dell’Arpa di Siracusa. I fatti parlano chiaro: i 2 milioni di euro stanziati nella passata Finanziaria Regionale non sono una promessa, ma una realtà concreta. L’ARPA Sicilia ha concluso le procedure concorsuali e le 26 nuove unità di personale, tra ingegneri laureati e diplomati specializzati nei controlli ambientali, saranno operative entro la fine dell’anno, dopo il necessario periodo di formazione e addestramento. Si aggiungeranno alle 5-6 unità già presenti nella provincia di Siracusa, determinando un incremento straordinario delle capacità operative”. Così il deputato regionale Giuseppe Carta, presidente della IV Commissione Territorio Ambiente e mobilità, risponde al tema sollevato nelle ore scorse.
“Per quanto riguarda il caso specifico dell’Hub Cem, è bene ricordare che l’Arpa opera nel rispetto rigoroso delle procedure amministrative e che il ritardo nel parere è stato determinato da un sovraccarico temporaneo dovuto alla straordinaria mole di lavoro legata ai numerosi appalti e grandi opere in corso. Una situazione che stiamo affrontando e risolvendo con il potenziamento strutturale di cui sopra almeno per la nostra provincia. A Siracusa stiamo creando una nuova Area AERCA, Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale, che rappresenta una vera e propria rivoluzione nella gestione ambientale del territorio siracusano” dichiara con soddisfazione. “Questa nuova struttura avrà un proprio dirigente con funzione apicale, che garantirà autonomia decisionale e rapidità di intervento. Le 26 figure professionali specializzate, sommate al personale già operativo, costituiranno un apparato tecnico di primissimo livello con una funzione di supporto diretto ai Sindaci e al Libero Consorzio in materia di prevenzione ambientale”, aggiunge.
“L’Area AERCA avrà un’assemblea di coordinamento formata dai Sindaci del territorio, per garantire partecipazione democratica e risposta immediata alle esigenze locali. Questo progetto, finanziato e in fase di realizzazione avanzata, è frutto del lavoro sinergico della IV Commissione Ambiente e dell’Assessorato al Territorio, che ringrazio per la collaborazione fattiva e l’impegno concreto dimostrato”. Conclude “Stiamo risolvendo problemi strutturali che nessuno è riuscito ad affrontare in passato. Come si suol dire: “Niente hanno fatto loro e niente dobbiamo fare noi” ma questo non è il nostro caso. Noi abbiamo fatto, stiamo facendo e continueremo a fare, con i fatti e non con le chiacchiere. Il giorno dell’inaugurazione della nuova Area AERCA inviteremo tutti coloro che oggi manifestano perplessità, strumentalmente solo a mezzo stampa, così che potranno toccare con mano ciò che abbiamo realizzato”.




Scerra (M5s): “Ponte bocciato, restituire alla Sicilia i fondi Fsc per la Siracusa-Gela”

“Dopo la bocciatura della Corte dei Conti, il Governo sospenda ogni ulteriore finanziamento per il Ponte sullo Stretto ma soprattutto restituisca alla Sicilia ed alla Calabria le risorse FSC sottratte e destinate ad opere strategiche come il completamento della Siracusa-Gela e l’efficientamento delle reti idriche”. E’ la richiesta del parlamentare Filippo Scerra (Movimento 5 Stelle), contenuta in una apposita interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per gli Affari europei ed al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.
“Come tutti sanno, la Corte dei Conti ha respinto la delibera CIPESS che avrebbe dovuto assegnare una quota significativa delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 a un’infrastruttura, il Ponte sullo Stretto, la cui fattibilità continua a essere fortemente contestata da istituzioni nazionali ed europee”, ricorda Scerra.
“Si tratta di fondi che dovevano servire a finanziare interventi realmente necessari per i cittadini siciliani e calabresi, fondamentali per la modernizzazione dei trasporti interni, la messa in sicurezza del territorio e la riduzione dei divari territoriali del Mezzogiorno. Le criticità tecniche, procedurali e finanziarie evidenziate dalla Corte dei Conti e dalla Commissione europea dimostrano invece l’approssimazione e l’impreparazione con cui il Governo ha gestito questa vicenda. Ecco perché ho chiesto all’esecutivo Meloni di sospendere ogni ulteriore stanziamento o impegno finanziario relativo al Ponte sullo Stretto e di ripristinare la quota parte delle risorse FSC spettanti a Sicilia e Calabria, destinandole a progetti concreti e immediatamente realizzabili per lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale delle due regioni, nel rispetto della Costituzione e delle normative europee. Basta sventolare la bandiera di un progetto privo di copertura tecnica e finanziaria. Se si vuole il bene del Sud – conclude Scerra – si investa piuttosto in infrastrutture utili e realizzabili”.




“Un futuro SoStenibile”, ad Augusta incontro pubblico promosso dal campo largo

Industria, ambiente, salute, lavoro e società saranno al centro dell’iniziativa pubblica “Un Futuro Sostenibile”, che si terrà ad Augusta il prossimo 8 novembre alle ore 10:00 presso il Palazzo San Biagio.
L’evento è promosso con il sostegno e la partecipazione delle principali forze politiche del campo progressista e ecologista, tra cui Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra.
Obiettivo dell’iniziativa è aprire un dialogo concreto su temi cruciali come: transizione ecologica e tutela dell’ambiente; sviluppo industriale sostenibile a partire dalle vicende territoriali Isab, Ias, Eni Versalis; sicurezza sul lavoro e nuova occupazione; salute pubblica e qualità della vita; giustizia sociale e inclusione della cittadinanza.
In una città come Augusta, simbolo delle questioni fondamentali provinciali legate al rapporto tra industria e ambiente, ma anche delle prossime sfide elettorali amministrative, questo appuntamento vuole essere un momento di ascolto, proposta e partecipazione. L’incontro vedrà la partecipazione di deputati, senatori, consiglieri comunali, esponenti politici, rappresentanti delle forze sociali e cittadini, in un confronto aperto e plurale sul futuro del territorio e del Paese. Hanno confermato la presenza il Sen. Antonio Nicita (PD), il Sen. Tino Magni (AVS), l’On. Filippo Scerra (M5S), l’On. Carlo Gilistro (M5S).
L’incontro è aperto alla cittadinanza, alla stampa e alle associazioni del territorio.