Indice criminalità, la provincia di Siracusa al 27.o posto in Italia. E’ terza in Sicilia

Nella poco lusinghiera “classifica dei reati”, la provincia di Siracusa si piazza al terzo posto in Sicilia, subito dietro Catania (23.a in Italia) e Palermo (24.a). Il territorio aretuseo è in 27.a posizione su 106 province italiane, secondo l’aggiornato Indice della Criminalità del Sole 24 Ore, basato su dati del Viminale, che misura le denunce di reato registrate dalle forze dell’ordine ogni 100mila abitanti nel 2024.
Nello scorso anno solare sono state presentate, in provincia di Siracusa, 14.837 denunce in totale. La media ogni 100mila abitanti è di 3.877, da qui l’indice ricavato dagli analisti del Sole24Ore. Non inganni il fatto che nelle prime posizioni si trovino province del Nord Italia (da Milano in giù). Qui incide, avvertono gli autori dello studio, anche la maggiore propensione a denunciare.
Ecco cosa dice la “pagellina” della provincia di Siracusa. Per estorsioni, è quarta in Italia con 110 denunce, 28,7 ogni 100mila abitanti. E’ quinta per danneggiamento seguito da incendio (167 denunce, 43,6); undicesima per usura (2 denucne, 0,5); ventunesima per stupefacenti ed anche per lesioni dolose. Tutti indicatori in aumento (di denunce, ndr) come anche furti (45.a), rapine (66.a). Diminuiscono, rispetto all’anno precedente, le denunce per truffe e frodi informatiche (ma la provincia di Siracusa resta 38.a in Italia), incendi (45.a), sfruttamento della prostituzione e pedopornografia (41.a), danneggiamenti (57.a).




Potenziamento Arpa, Carta: “Entro fine anno operative le nuove 26 unità, realtà concreta”

“Leggo con stupore le dichiarazioni di alcuni esponenti politici locali che, evidentemente disinformati, continuano a parlare di promesse non mantenute riguardo al potenziamento dell’Arpa di Siracusa. I fatti parlano chiaro: i 2 milioni di euro stanziati nella passata Finanziaria Regionale non sono una promessa, ma una realtà concreta. L’ARPA Sicilia ha concluso le procedure concorsuali e le 26 nuove unità di personale, tra ingegneri laureati e diplomati specializzati nei controlli ambientali, saranno operative entro la fine dell’anno, dopo il necessario periodo di formazione e addestramento. Si aggiungeranno alle 5-6 unità già presenti nella provincia di Siracusa, determinando un incremento straordinario delle capacità operative”. Così il deputato regionale Giuseppe Carta, presidente della IV Commissione Territorio Ambiente e mobilità, risponde al tema sollevato nelle ore scorse.
“Per quanto riguarda il caso specifico dell’Hub Cem, è bene ricordare che l’Arpa opera nel rispetto rigoroso delle procedure amministrative e che il ritardo nel parere è stato determinato da un sovraccarico temporaneo dovuto alla straordinaria mole di lavoro legata ai numerosi appalti e grandi opere in corso. Una situazione che stiamo affrontando e risolvendo con il potenziamento strutturale di cui sopra almeno per la nostra provincia. A Siracusa stiamo creando una nuova Area AERCA, Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale, che rappresenta una vera e propria rivoluzione nella gestione ambientale del territorio siracusano” dichiara con soddisfazione. “Questa nuova struttura avrà un proprio dirigente con funzione apicale, che garantirà autonomia decisionale e rapidità di intervento. Le 26 figure professionali specializzate, sommate al personale già operativo, costituiranno un apparato tecnico di primissimo livello con una funzione di supporto diretto ai Sindaci e al Libero Consorzio in materia di prevenzione ambientale”, aggiunge.
“L’Area AERCA avrà un’assemblea di coordinamento formata dai Sindaci del territorio, per garantire partecipazione democratica e risposta immediata alle esigenze locali. Questo progetto, finanziato e in fase di realizzazione avanzata, è frutto del lavoro sinergico della IV Commissione Ambiente e dell’Assessorato al Territorio, che ringrazio per la collaborazione fattiva e l’impegno concreto dimostrato”. Conclude “Stiamo risolvendo problemi strutturali che nessuno è riuscito ad affrontare in passato. Come si suol dire: “Niente hanno fatto loro e niente dobbiamo fare noi” ma questo non è il nostro caso. Noi abbiamo fatto, stiamo facendo e continueremo a fare, con i fatti e non con le chiacchiere. Il giorno dell’inaugurazione della nuova Area AERCA inviteremo tutti coloro che oggi manifestano perplessità, strumentalmente solo a mezzo stampa, così che potranno toccare con mano ciò che abbiamo realizzato”.




Scerra (M5s): “Ponte bocciato, restituire alla Sicilia i fondi Fsc per la Siracusa-Gela”

“Dopo la bocciatura della Corte dei Conti, il Governo sospenda ogni ulteriore finanziamento per il Ponte sullo Stretto ma soprattutto restituisca alla Sicilia ed alla Calabria le risorse FSC sottratte e destinate ad opere strategiche come il completamento della Siracusa-Gela e l’efficientamento delle reti idriche”. E’ la richiesta del parlamentare Filippo Scerra (Movimento 5 Stelle), contenuta in una apposita interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per gli Affari europei ed al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.
“Come tutti sanno, la Corte dei Conti ha respinto la delibera CIPESS che avrebbe dovuto assegnare una quota significativa delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 a un’infrastruttura, il Ponte sullo Stretto, la cui fattibilità continua a essere fortemente contestata da istituzioni nazionali ed europee”, ricorda Scerra.
“Si tratta di fondi che dovevano servire a finanziare interventi realmente necessari per i cittadini siciliani e calabresi, fondamentali per la modernizzazione dei trasporti interni, la messa in sicurezza del territorio e la riduzione dei divari territoriali del Mezzogiorno. Le criticità tecniche, procedurali e finanziarie evidenziate dalla Corte dei Conti e dalla Commissione europea dimostrano invece l’approssimazione e l’impreparazione con cui il Governo ha gestito questa vicenda. Ecco perché ho chiesto all’esecutivo Meloni di sospendere ogni ulteriore stanziamento o impegno finanziario relativo al Ponte sullo Stretto e di ripristinare la quota parte delle risorse FSC spettanti a Sicilia e Calabria, destinandole a progetti concreti e immediatamente realizzabili per lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale delle due regioni, nel rispetto della Costituzione e delle normative europee. Basta sventolare la bandiera di un progetto privo di copertura tecnica e finanziaria. Se si vuole il bene del Sud – conclude Scerra – si investa piuttosto in infrastrutture utili e realizzabili”.




“Un futuro SoStenibile”, ad Augusta incontro pubblico promosso dal campo largo

Industria, ambiente, salute, lavoro e società saranno al centro dell’iniziativa pubblica “Un Futuro Sostenibile”, che si terrà ad Augusta il prossimo 8 novembre alle ore 10:00 presso il Palazzo San Biagio.
L’evento è promosso con il sostegno e la partecipazione delle principali forze politiche del campo progressista e ecologista, tra cui Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra.
Obiettivo dell’iniziativa è aprire un dialogo concreto su temi cruciali come: transizione ecologica e tutela dell’ambiente; sviluppo industriale sostenibile a partire dalle vicende territoriali Isab, Ias, Eni Versalis; sicurezza sul lavoro e nuova occupazione; salute pubblica e qualità della vita; giustizia sociale e inclusione della cittadinanza.
In una città come Augusta, simbolo delle questioni fondamentali provinciali legate al rapporto tra industria e ambiente, ma anche delle prossime sfide elettorali amministrative, questo appuntamento vuole essere un momento di ascolto, proposta e partecipazione. L’incontro vedrà la partecipazione di deputati, senatori, consiglieri comunali, esponenti politici, rappresentanti delle forze sociali e cittadini, in un confronto aperto e plurale sul futuro del territorio e del Paese. Hanno confermato la presenza il Sen. Antonio Nicita (PD), il Sen. Tino Magni (AVS), l’On. Filippo Scerra (M5S), l’On. Carlo Gilistro (M5S).
L’incontro è aperto alla cittadinanza, alla stampa e alle associazioni del territorio.




Fiera dei Morti, tra entusiasmo e critiche. Bandiera: “Riproporremmo la tradizione”

E’ un bilancio ricco di note positive quello tracciato dal vicesindaco ed assessore alle attività produttive, Edy Bandiera, al termine della Fiera dei Morti. “Abbiamo riportato in vita la tradizione, aumentandone la capacità attrattiva”, dice commentando una affluenza di visitatori in aumento. “Vorrei esprimere la mia più sincera gratitudine a quanti hanno reso possibile questo successo. Un ringraziamento speciale va ai volontari di protezione civile, agli espositori, a tutti il personale degli uffici comunali che per competenza ha dato il suo fondamentale supporto e a tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente per rendere questa edizione ancora più bella e coinvolgente”.
La partenza è stata, però, segnata dal blocco del traffico con disagi pesanti al sistema di mobilità cittadino. “​Mi scuso ancora ma voglio sottolineare che, come assessore regionale all’Agricoltura, ho avuto il piacere di partecipare a fiere in tutto il mondo, da Palermo a Verona, da Milano a Tokio passando per Berlino, e posso affermare che è inevitabilmente le giornate di apertura sono caratterizzate da disagi, anche notevoli, al traffico e ai parcheggi. La capacità e la risposta operativa dell’Amministrazione hanno fatto sì che tutto sia potuto rientrare in meno di 10 ore”, dice Bandiera.
​Di sicuro, l’appuntamento verrà riproposto anche il prossimo anno, conferma Bandiera. E ancora una volta designata è l’area dei Villini, nonostante l’invito delle opposizioni di prendere in considerazione aree della città che implicano una più semplice gestione del traffico.




Viola gli arresti domiciliari, denunciato un 44enne

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Siracusa, nel corso dei controlli ai soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale, hanno denunciato un 44enne per evasione dagli arresti domiciliari.
L’uomo, con precedenti penali e di polizia per reati contro la persona, dal mese di luglio sottoposto agli arresti domiciliari, venerdì pomeriggio, all’atto del controllo da parte dei Carabinieri, non è stato trovato presso l’abitazione.




Zona industriale, Fiom Cgil: “Risposte concrete o mobilitazione generale”

“Le preoccupazioni espresse dai metalmeccanici racchiudono il disagio di chi sta pagando, in termini occupazionali e di qualità del lavoro, la mancanza di un piano strategico nazionale che rischia di far implodere l’intera area industriale siracusana”. Così il segretario provinciale della Fiom, Antonio Recano affronta il tema del destino del polo petrolchimico. “Una crisi profonda -dice – di sistema, che mostra di non essere riformabile ed impone a noi tutti un salto di qualità del nostro operato per costringere la politica e il Governo a definire indirizzi chiari per cambiare il paradigma dell’attuale modello industriale e garantire un futuro di sostenibilità economica, ambientale e sociale al territorio. Da anni-ricorda Recano-  i metalmeccanici denunciano le condizioni di un’area industriale che sopravvive senza una visione di futuro avvolta nel soporifero entusiasmo e nelle mistificazioni del Governo e di Confindustria che giorno dopo giorno vengono smentite dalla realtà Non bastano-a suo dire-  le rassicurazioni di Confindustria e dei politici di turno che con soddisfazione ed enfasi confermano l’importanza strategica del sito di Priolo, di avere “tutto sotto controllo” senza però dare risposte sul futuro, senza sciogliere il nodo di un piano industriale più volte annunciato ma mai presentato. La realtà è che il petrolchimico e permeato da una fragile stabilità segnata da tensioni finanziarie e incertezze gestionali, che al netto delle rassicurazioni di facciata mette in evidenza l’incapacità di affrontare, accelerando e non frenando, i tempi di una giusta transizione”.  Il segretario provinciale della Fiom Cgil ritiene che  “fino a questo momento il Governo Regionale e quello Nazionale siano stati a guardare, spingendo verso un processo di ristrutturazione sociale, dal forte impatto sull’occupazione, un polo petrolchimico che ha, invece, le capacità per diventare un Hub energetico integrato e assumere un ruolo strategico nell’area del mediterraneo. Per non perdere le opportunità offerte da questo ambizioso progetto industriale, e necessario attivare un confronto tra aziende, istituzioni, parti sociali, con la presenza attiva del Governo prodromico alla composizione di un accordo di programma, che preveda investimenti pubblici e privati, le risorse e i tempi per realizzarli, esigendo che ogni euro speso sia vincolato alla sostenibilità ambientale; alla garanzia di continuità occupazionale e contrattuale negli appalti (clausola sociale); al consolidamento delle tutele e delle coperture finanziarie per gli ammortizzatori sociali e per la qualificazione e riqualificazione dei lavoratori”. Poi entra maggiormente nello specifico. “Oggi-dice Recano-  le nostre preoccupazioni restano tutte, alimentate dalla mancanza di un‘idea capace di realizzare un processo di transizione industriale, dalla spada di Damocle dell’irrisolta vicenda Ias, dalle vicende finanziarie di Isab, dalla crisi di Sasol e dalle incertezze del piano di trasformazione di Eni. Di fronte alla mancanza di certezze per il futuro, l’unica risposta possibile per i lavoratori, per il sindacato e per il territorio resta l’iniziativa, la mobilitazione generale-conclude il segretario Fiom – per costruire le condizioni per un vero processo di crescita economica e sociale”.

 




Vandalizzato il Monumento ai Caduti di Francofonte, Lamba Doria: “Ferma condanna”

Vandali al Monumento ai Caduti della Grande Guerra di Francofonte, in piazza Dante. Ignoti hanno deturpato anche la tabella informatica e la scuola Dante. Motivo di grande amarezza per l’associazione culturale Lamba Doria, che esprime la propria ferma condanna “per il grave atto. Desideriamo manifestare la nostra vicinanza e solidarietà alla comunità cittadina di Francofonte per questo vile gesto, avvenuto a pochi giorni dalle celebrazioni del 4 novembre- fa notare il vice referente regionale, Alessandro Maiolino-  Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Il Monumento ai Caduti della Grande Guerra, simbolo di memoria e di identità collettiva-racconta Maiolino-  è una stele marmorea che si erge su un basamento composto da gradoni in basalto. Raffigura un guerriero che sorregge sulla spalla il corpo di un Caduto, mentre sul fondo, in bassorilievo, è rappresentata un’ara classica, ornata da un elegante motivo in stile ionico. Sul piano sacrificale si trovano due teste d’ariete che sorreggono un festone di foglie di quercia, simbolo di forza e sacrificio. Sul lato posteriore della stele è incisa la frase “Finis Austriae”, seguita da un passo tratto dal Bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918, redatto dal Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito, generale Armando Diaz. Ai piedi del monumento, sull’ultimo gradone, una ghirlanda bronzea di foglie di alloro simboleggia la gloria e l’onore tributati ai caduti. L’intera area è circondata da un’aiuola delimitata da una recinzione in ferro battuto, impreziosita da dettagli di notevole pregio artistico. Il 2 giugno 2022, in occasione del Centenario della traslazione del Milite Ignoto nel Sacello dell’Altare della Patria, la città di Francofonte ha conferito la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, rinnovando così il legame profondo con la memoria dei propri caduti”. L’Associazione Lamba Doria rivolge infine un appello “a tutti i cittadini affinché il nostro patrimonio storico e culturale-conclude Maiolino-  sia sempre più valorizzato, rispettato e tutelato, e mai più vandalizzato”.




Macabro ritrovamento a Noto, 46enne cadavere in casa. Il decesso diverse settimane addietro

Macabro ritrovamento a Noto, questa mattina, in contrada Romanello. Il corpo senza vita di un 46enne é stato ritrovato all’interno del suo appartamento. Quando i poliziotti sono eiuscita ad entrare all’interno dell’abitazione, hanno trovato il corpo in terra, vicino al letto. Secondo un primo esame, alla luce delle condizioni del cadavere, il decesso potrebbe risalire ad un mese addietro.
Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco, con la squadra di Palazzolo. Si ipotizza un decesso per cause naturali, forse un malore. Disposte ulteriori indagini.

Foto archivio




Mensa scolastica al Vittorini, pressing di Gilistro(M5S): “Non si perda altro tempo”

“Rischiava di trasformarsi nell’ennesima incompiuta la mensa dell’istituto comprensivo Vittorini di Siracusa, per via della vicenda dei lavori bloccati, con carico di disagi quotidiano in essere per gli studenti ed i loro familiari. Grazie alla sensibilità delle parti, è ora ufficiale lo sblocco della situazione. La Soprintendenza ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica. Adesso tocca al Comune di Siracusa attivarsi presso la ditta aggiudicataria dei lavori per una immediata ripresa, nell’interesse dei giovani alunni e delle famiglie che dall’inizio dell’anno scolastico pagano lo scotto di disagi costanti”. Così il deputato regionale Carlo Gilistro (M5s) che nelle settimane passate ha visitato più volte la scuola ed il cantiere, attivandosi come ‘pontiere’ tra istituzione per uscire dallo stallo in cui sembrava piombata la vicenda.
Un obiettivo concretizzatosi lo scorso 29 ottobre, con il via libera ufficiale della Soprintendenza. La palla passa adesso al Comune di Siracusa. “Mi auguro che non si perda più tempo. Importante aver salvaguardato la realizzazione ed il finanziamento, con il giusto spazio per tutela e studio delle antichità”, aggiunge Gilistro ringraziando la Soprintendenza di Siracusa per la leale collaborazione.