Verso il ballottaggio, il M5S: "Libertà di coscienza. Chiunque vinca, noi opposizione"

Con una nota firmata dal deputato regionale Carlo Gilistro e dal parlamentare Filippo Scerra, il M5S prende le distanze da Francesco Italia e da Ferdinando Messina, in vista del ballottaggio. “Il Movimento 5 Stelle comunica di non aver preso posizione a favore di nessuno dei due candidati sindaco. Nessun apparentamento, nessuna intesa. Ogni affermazione diversa è falsa”, scrivono i due esponenti pentastellati.
“Ritenendo distante dal proprio sentire il programma di città proposto da Francesco Italia e da Ferdinando Messina, il M5S non ha fornito, come non lo ha mai fatto in passato non essendo i voti dei cittadini di questo o quel partito, alcuna indicazione di voto. Volendo, anzi, rispettare il preciso desiderio di discontinuità espresso da quanti hanno votato per la coalizione progressista rappresentata da Renata Giunta, la libertà di coscienza è l’unica opzione”, specificano Scerra e Gilistro.
“Anche dall’esterno del palazzo – concludono – la nostra opposizione sarà rigorosa e diretta solo ad azioni che possano favorire il miglioramento delle condizioni sociali ed economiche dei siracusani”.




Ballottaggio, Italia: "La destra ha fatto già il primo rimpasto, poco rispetto verso elettori"

“Il primo rimpasto è servito”. Così il candidato a sindaco Francesco Italia commenta “l’azzeramento  da parte del candidato Ferdinando Messina degli assessori da lui stesso designati all’indomani dei risultati del primo turno delle amministrative e del nuovo assetto della sua ipotetica giunta”. Italia mette in evidenza che “prima ancora che il candidato Messina abbia la possibilità di sedere a Palazzo Vermexio, come egli spera ma come non sarà, la sua prima giunta designata non è durata nemmeno un mese. Nel tentativo di vincere le elezioni e recuperare il disastro della sua coalizione, Messina prova ad applicare una sorta di Manuale Cencelli 3.0 probabilmente in base a una sua analisi del voto in città, e così tenta di piazzare personaggi noti e riferiti ad alcune frazioni, e dall’altra cerca di serrare le fila non essendovi riuscito al disastroso – per lui – primo turno. Rispetto alle proprie liste, Messina ha perso 2mila 777voti> – dichiara ancora Italia <Questo dimostra la fragilità della proposta di Messina, ma soprattutto l’evidente mancanza di rispetto verso gli elettori-cittadini che al primo turno hanno votato una proposta politica e una squadra di governo, e ai quali all’improvviso, al secondo turno, viene proposta una squadra totalmente diversa>. Poi un ulteriore passaggio. <Al di là delle valutazioni politiche, c’è un profilo etico di rispetto degli elettori e delle persone designate che fa rabbrividire, ma che è la cifra di quello che potrebbe rivelarsi un pericoloso ritorno al passato e alle logiche di spartizione prive di qualsivoglia senso del bene comune> – continua Italia. Passando agli aspetti “matematici”, Italia spiega che  “appare evidente che Messina si sia del tutto inventato che – avendo io preso il 24% – allora il 76% della città mi avrebbe sfiduciato. È una lettura bizzarra e senza alcun senso né politico né sotto il profilo dei fatti. Eravamo 8 candidati a sindaco. Se il “ragionamento” di Messina avesse un senso, allora avendo lui preso circa il 32%, egli stesso dovrebbe ammettere che il 68% della città lo avrebbe sfiduciato> – incalza Francesco Italia – Non è così, ma se proprio vogliamo parlare di numeri l’unico dato che va rilevato – ma a Messina evidentemente non conviene che se ne parli – è che in realtà le sue 7 liste hanno preso molti più voti di quanti ne abbia presi lui. Il candidato Messina, in tal senso, ha perso circa 2mila e 800 voti di preferenza mentre io ho preso circa 3mila e 500 voti in più. Questi miei sono voti arrivati da tutte le liste in maniera trasversale, mentre la cosa più grave per Messina è che i suoi, ovvero coloro che all’interno delle 8 liste erano candidati nella sua coalizione, abbiano deciso di scegliere sindaci differenti. Questo significa che Messina non è riuscito a convincere nemmeno i suoi, figuriamoci se potrà mai convincere i siracusani> – conclude Francesco Italia.




Due aree-gioco in via Tisia-Pitia, ok al progetto. Veneziano: "In arrivo i nuovi impianti di illuminazione"

Due parchi gioco per bambini nell’area di Tisia-Pitia, dove sono in corso i lavori di riqualificazione dell’area. Il Settore Mobilità e Trasporti ha dato il via libera al progetto, inserito nell’ambito del più vasto programma finanziato con circa 6 milioni di euro. . Una delle due aree dedicate ai bambini sarà realizzata in una rientranza di via Pitia (adiacente ad un negozio di articoli sportivi). Per l’altra, si era inizialmente individuato lo spazio che, lungo la stessa via, si trova a ridosso di un bar. Ci sarebbe, tuttavia, un problema da risolvere, vista la vicinanza con un cancello d’ingresso ad un condominio. Per questo si potrebbe “virare” sul piazzale di via Tisia in cui inizialmente era stata ipotizzata la realizzazione di un anfiteatro, idea poi abbandonata, viste le difficoltà emerse per l’eventuale esproprio da effettuare. Di questo si dovrebbe discutere la prossima settimana, secondo le previsioni del presidente del Cenaco, il centro naturale commerciale, Franco Veneziano. Le aree su cui realizzare questi spazi-gioco sono- si legge nel documento approvato dagli uffici comunali- aree destinate a verde”. Il progetto riguarda nel dettaglio la fornitura e collocazione di strutture ludiche e arredo urbano quali panchine e cestini per la raccolta differenziata, per circa 148 mila euro. “Per gli arredi urbani di tutta la zona interessata dai lavori,invece- spiega Veneziano estendendo il ragionamento- è prevista una spesa di circa mezzo milione di euro: ci saranno fioriere, panche, dissuasori. La settimana prossima dovremmo incontrare l’Ufficio Tecnico per discutere di una serie di aspetti specifici. Intanto sono stati ordinati gli elementi che costituiranno il nuovo impianto di illuminazione, che presto, dunque, dovrà essere collocato laddove previsto. Saranno rimosse tutte le attuali sospensioni aeree. Una volta smantellato l’attuale impianto di illuminazione, questo sarà sostituito con luci a led con due bracci, uno illuminerà la sede stradale, l’altro i marciapiedi, a destra e a sinistra. Sarà anche un bel colpo d’occhio- aggiunge Veneziano- da Largo Dicone fino in viale Zecchino”. Continuano, intanto, a non mancare le divergenze tra i commercianti della zona. “Se in questo periodo è difficile trovare parcheggio in alcune fasce orarie- spiega il presidente del Cenaco- è perché gli stalli, attualmente tutti gratuiti, sono occupati dai commercianti, dai loro dipendenti e dai residenti. Sono in corso i lavori di completamento del parcheggio adiacente alla palestra Akradina. A lavori ultimati sarà evidente il vantaggio per tutti ed aumenterà- non dimentichiamolo- il valore degli immobili di tutta quell’area della città. Intanto ci stiamo attrezzando per fornire ai clienti biglietti per il parcheggio omaggio sulle strisce blu. Da decidere, invece, come funzionerà il parcheggio a pagamento, se con le tradizionali colonnine o se con la sosta a tempo”.




Pallanuoto. Stefan Vidovic lascia l'Ortigia, pronto a giocare la prossima stagione in Spagna

Stefan Vidovic lascia l’Ortigia e vola in Spagna, dove giocherà nella prossima stagione. La notizia è resa nota dalla società, che ricorda quanto Vidovic sia stato, negli anni trascorsi con la calottina biancoverde, un protagonista assoluto, amato dai tifosi, sia per le sue grandi doti tecnihce, sia per l’educazione e l’indiscussa professionalità. “Dopo quattro anni, con tutti i risultati ottenuti e le emozioni vissute – afferma Stefan Vidovic – , ho sentito che era giunto il momento di prendere una decisione difficile, ma necessaria. Anche in passato ho avuto tante offerte, ma ho sempre rifiutato. Quest’anno, però, ho deciso di partire, perché alla mia età ho bisogno di provare una nuova esperienza, misurarmi con un’altra avventura, avere nuovi stimoli. La carriera di un giocatore non è tanto lunga e penso che questo sia il momento giusto per cambiare e rimettermi in gioco. Questo è un passo importante per me, voglio confrontarmi con nuove sfide, crescere e migliorare ancora. Ho preso questa decisione con addosso tanta emozione, perché non è semplice lasciare l’Ortigia”. Il giocatore montenegrino rivolge il suo ringraziamento a tutto l’ambiente biancoverde: “Chi mi conosce sa che Siracusa è ormai la mia città e che mi sento cittadino siracusano. Per me l’Ortigia è stata ed è una famiglia. Voglio ringraziare la famiglia Marotta, in particolare la presidente Roberta Marotta, perché da loro sono stato trattato come un figlio. Poi voglio ringraziare mister Piccardo, perché con lui sono migliorato tanto in questi quattro anni: quando sono arrivato qui non ero nemmeno vicino al livello che ho raggiunto oggi. Per me lui è stato l’allenatore più importante nella mia carriera sportiva. Un altro ringraziamento, inoltre, va a tutti quelli che ci sono stati vicini, da Goran Volarevic al team manager Gigi Di Luciano, al videoanalista Peppe Sparta, a tutti coloro i quali mi hanno fatto sentire parte di un gruppo meraviglioso. Ci tengo a dire che questo non è un addio, perché a Siracusa tornerò spesso, visto che qui ho tanti amici e ho vissuto gli anni più belli della mia vita. Sono triste, perché vado via e lascio un pezzo di cuore, ma sono anche contento per tutto quello che abbiamo fatto in questi anni, scrivendo la storia del club. So che quando tornerò a Siracusa, troverò sempre la mia famiglia”.“In questi quattro anni – continua Vidovic – abbiamo avuto tanti problemi, dal Covid alla piscina, ma siamo sempre rimasti uniti. Per questo sono arrivati tutti questi risultati. La mia unica amarezza è non aver vinto l’Euro Cup. Adesso posso dire che questa coppa ci è stata tolta, scippata più volte, perché avevamo tutte le possibilità di vincere questo trofeo. Ai tifosi dico grazie e li invito a rimanere sempre vicini a questa squadra e a questa società, perché lo meritano. Spero che anche la città di Siracusa, le sue istituzioni diano più supporto al club e a questi ragazzi”.Infine, chiusura con un messaggio speciale rivolto direttamente ai compagni di squadra, con i quali ha vissuto questi anni gloriosi: “Grazie di tutto, siete i miei fratelli, mi sentirò sempre parte di questo gruppo e sarò sempre il vostro più grande tifoso. Chissà, magari ci rivedremo presto”. Il Circolo Canottieri Ortigia “ringrazia con enorme affetto Stefan per tutto quello che ha fatto in questi anni, per la professionalità, la dedizione, i valori mostrati dentro e fuori dall’acqua e per l’amore nei confronti di questi colori.  A Stefan, al quale spetta un posto speciale nel cuore e nella storia di questo club, vanno i nostri migliori auguri per il suo futuro sportivo e personale”.




Siracusa. M5S al 3,99%, Scerra: "Amarezza,penalizzati dalle tante liste"

“Siamo amareggiati per il risultato di Siracusa, non in linea con le nostre aspettative. Abbiamo lavorato per costruire un’alternativa pulita e credibile, puntando sui temi, sulle proposte per il futuro e le soluzioni per il presente della città”. Il parlamentare del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra fa questa analisi dopo il voto di domenica e lunedì nel capoluogo. “L’eccessivo numero di liste e candidati ha chiaramente penalizzato una forza come il Movimento 5 Stelle-prosegue il deputato pentastellato-  che poggia molto sul voto di opinione, finendo per frazionare il voto e disperderlo in mille rivoli. Ciò nonostante, insieme al resto della coalizione progressista, abbiamo fatto da argine all’avanzata della destra a Siracusa, costringendola comunque al ballottaggio. Siamo assolutamente soddisfatti della scelta della candidatura di Renata Giunta, che ha dimostrato, anche in questa campagna elettorale, la sua preparazione e la sua capacità di potere sintetizzare e rappresentare la visione di Città delle diverse forze della Coalizione”. Scerra prosegue ricordando che “come M5S abbiamo costruito un gruppo giovane che rappresenta oggi la nuova base da cui il Movimento 5 Stelle riparte, forte di una rinnovata struttura territoriale affidata da alcuni giorni al nuovo coordinatore provinciale, nominato dal presidente Giuseppe Conte. Proprio al nostro presidente – prosegue Scerra – un sentito ringraziamento per la vicinanza ed il supporto. Ci rimboccheremo le maniche per rilanciare l’azione del M5S a Siracusa. Di certo non mancherà la nostra attenzione nel seguire l’azione dei nuovi amministratori negli anni importanti del Pnrr e delle sfide energetiche. Ed anche fuori dal Palazzo -conclude Scerra- continueremo a proporre e collaborare alla costruzione di un’idea di città inclusiva e sostenibile, sempre dalla parte della gente”.




Camera di Commercio del Sud-Est, le associazioni ribadiscono il loro no: incontro con il ministero

Le associazioni di categoria delle provincia di Siracusa ribadiscono il loro “no” alla Camera di Commercio del Sud-Est con l’accorpamento all’ente camerale di Catania. Una posizione condivisa con le associazioni catanesi ed espressa in maniera chiara ieri, durante un incontro in remoto con lo staff del Ministro delle Imprese, Adolfo Urso. Contrarietà messa anche nero su bianco, in un documento indirizzato al Governo. La decisione assunta dalla Regione, con un provvedimento a firma del Presidente della Regione, Renato Schifani e dell’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo continua a rappresentare motivo di forte preoccupazione per le imprese del territorio, soprattutto dopo le dichiarazioni rilasciate da Schifani venerdì scorso a Siracusa,quando il governatore ha ribadito l’intenzione di procedere nella direzione tracciata, “come la legge consente”, evidenziando che “al Governo spetta stabilire il numero delle Camere di Commercio, alla Regione la ripartizione”. E questa ripartizione prevede, nello specifico, il mantenimento delle Camere di Palermo-Enna, di Messina e del Sud-Est (Catania, Ragusa e Siracusa), con l’istituzione,inoltre, della Camera di Agrigento-Caltanissetta-Trapani. L’attenzione delle associazioni di categoria si concentra sulla possibilità di istituire una quinta camera di commercio. Resta punto saldo, in ogni caso, con un paio di eccezioni, la contrarietà all’accorpamento con la Camera di Commercio catanese, anche in virtù dell’esperienza maturata negli anni scorsi, in cui la provincia di Siracusa si è sentita schiacciata e penalizzata. Una provincia vicina dal punto di vista geografico ma un territorio con caratteristiche socio-economiche ben differenti, fanno notare le associazioni. Nel dettaglio, le associazioni contrarie, a Siracusa come a Catania, sono: Cna, Confindustria, Claai, Cia, Confagricoltura, Confesercenti, Confcooperative, Legacoop, Copagri, Federcoltivatori ed Assoimprese. Di diverso avviso Casartigiani e Coldiretti.  Dal Ministero non sarebbe arrivata alcuna risposta certa. L’incontro di ieri,in videocall, è stata un’occasione di mero ascolto, con l’unica considerazione, dagli uffici romani, che si tratta di un inizio turbolento di questo nuovo percorso, “di cui il ministero terrà conto”.

Questo il cuore del documento delle associazioni:

“Abbiamo bisogno che la Camera di Commercio ritorni ad essere attivamente  presente al servizio delle imprese siracusane, con una governance fattiva e coesa che aiuti la nostra economia in questo delicato momento di transizione. Sembrava alle scriventi Associazioni che il problema denunciato avesse trovato soluzione con la pubblicazione della legge 23 luglio 2021, n. 106, che scorporava la Camera di Catania dalle altre, e con la nomina da parte dell’allora Ministro Giorgetti, in data 30 marzo 2022, di due Commissari “al fine di assicurare la continuità e la rappresentatività degli organi camerali, nelle more della rideterminazione delle circoscrizioni territoriali”. La citata normativa, richiamata e ribadita dalla recente sentenza del CGA della Regione Siciliana del 15 maggio 2023, avrebbe finalmente consentito ai Commissari di nomina ministeriale, valenti esperti del settore, di poter effettuare una attenta ricognizione sul reale patrimonio conferito in sede di accorpamento dalle singole Camere, nonché sullo stato delle partecipazioni e sulla situazione economica, per accertarne la sostenibilità “stand alone”. La deliberazione della Giunta della Regione Siciliana del 25 maggio u.s., che conferma l’esistenza della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia fra le province di Catania, Ragusa e Siracusa, di fatto cancella le speranze di queste Associazioni di poter finalmente fare chiarezza sulle circostanze sopra esposte e riconferma uno sbilanciamento di rappresentanza fra il territorio di Catania e dei suoi legittimi interessi e quello delle due altre provincie “accorpate”. Quanto sopra appare ingiustificato alle Associazioni scriventi, e sembra far ritornare la governance ad un assetto di cui è stato dimostrato da tempo il mancato corretto funzionamento per la tutela degli interessi di tutte le aziende coinvolte. Per quanto sopra, chiediamo al Sig. Ministro di voler intervenire per assicurare il rispetto di quanto statuito dalla legge n. 106/2021, sopra citata, ribadendo la creazione di un’autonoma Camera di Commercio di Catania, garantendo così a tale Città metropolitana un regime uguale alle altre città metropolitane italiane, alle quali,
come è noto, è riconosciuto tale diritto per legge dello Stato. La presenza di tre città metropolitane (Palermo, Messina e Catania) in una Regione delle dimensioni della Sicilia, con nove province ed una popolazione di 5 milioni di abitanti, che sconta gli svantaggi dell’insularità oggi tutelati dall’art. 119 della Costituzione, rende anacronistico e fuori contesto il limite di quattro Camere di Commercio attribuito dalla legge. Riteniamo che Siracusa e Ragusa abbiano i requisiti stabiliti dalla legge Madia per essere indipendenti. Tuttavia è preferibile essere parte di un raggruppamento tra province simili per dimensioni che essere inglobati in un accorpamento innaturale con una città metropolitana”.

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Dopo il voto, Garozzo: "Non appoggeremo chi non lavora per la città"

Non anticipa nulla ma chiarisce alcuni aspetti, che possono essere una premessa alle scelte che saranno compiute in vista del ballottaggio tra i candidati alla carica di sindaco Ferdinando Messina e Francesco Italia. Giancarlo Garozzo preannuncia che “chi ritiene che gli sia tutto dovuto non ci vedrà dalla sua parte. Non deciderò da solo ma con gli amici che hanno sostenuto la mia candidatura ed il progetto politico che abbiamo messo in campo- Non è nemmeno obbligatorio sostenere qualcuno, se non vedremo elementi di condivisione. Potremo semplicemente essere opposizione in consiglio comunale”. Garozzo commenta i numeri di questo primo turno, con le numerose liste che non hanno raggiunto il 5 per cento. “Abbiamo sempre saputo- ricorda Garozzo- che un numero così alto di liste avrebbe penalizzato tutti e così è stato. Non ci sono liste a doppia cifra, a differenza delle elezioni di cinque anni fa- ricorda- nemmeno le più forti. La lista Fuori Sistema è andata bene, rispettando le mie aspettative e ottenendo più consensi rispetto all’ultima tornata elettorale. Le altre due liste erano un esperimento che veniva proposto ai siracusani. Non è andato secondo le aspettative ma del resto non erano loghi che i cittadini conoscevano”. 




Elezioni, Italia: "Il nostro è un lavoro di squadra, parliamo al cuore della città"

“Raccogliamo oggi i frutti di un lavoro di squadra, svolto con passione, affiatamento e con l’incitamento di una larga fetta di città”. Francesco Italia, candidato alla riconferma a sindaco, parla del dato che emerge dal primo turno delle amministrative di domenica e lunedì, che lo ha condotto al ballottaggio con Ferdinando Messina. “E’ il risultato- prosegue -dell’incitamento di una larga fetta di città, persone che hanno dimostrato di riuscire a vincere grandi corazzate, quelle dei partiti, dei voti strutturati. Abbiamo visto diverse volte in città il presidente della Regione, ex primi ministri, ministri in carica, deputati nazionali e regionali, eppure noi abbiamo portato a casa un bellissimo risultato. Siamo già al lavoro per i prossimi 15 giorni ma di certo vanno ringraziate le persone che hanno creduto e credono nel nostro progetto. Un elemento che è motivo di entusiasmo”.  Italia evidenzia un fatto. “Noi- ricorda- non siamo amati dai partiti e nemmeno da alcune grosse associazioni di categoria. Questo non mi scoraggia perché la nostra proposta politica ha guardato alla città reale, alle persone con cui in questi anni, a volte difficilissimi (pensate al Covid) ci siamo confrontati e abbiamo parlato quotidianamente, con tutte le categorie sociali”. In vista del ballottaggio il dialogo si estende ad altre fasce.  “Ci rivolgeremo -preannuncia Italia- anche a mondi che non ci hanno votato al primo turno.  La mia continuità è l’unica che può garantire la governabilità della città rispetto a gruppi in cui ci sono tanti galli in un pollaio ed evidenti spaccature fin dall’inizio . Mi rivolgerò certamente- prosegue Italia- a tutti i candidati a sindaco che non hanno raggiunto il ballottaggio, per parlare con loro e con i loro elettori e immaginare quanto ha prefigurato l’Arcivescovo durante il suo discorso in occasione delle celebrazioni della Festa del Patrocinio di Santa Lucia, quando ha sollecitato la politica a lavorare senza polemiche per la città” .




Amministrative, Carta: "L'Mpa torna ovunque in provincia e si impone in città"

“Sono state elezioni su cui ha molto pesato l’astensionismo ma sono anche elezioni che hanno determinato un risultato importante per l’Mpa, che se non è primo è il secondo partito in città”. Questo il commento del deputato regionale Giuseppe Carta il giorno dopo lo spoglio elettorale. “I dati – prosegue- ci dicono chiaramente che la politica deve tornare nei partiti, contenitori dove confrontarsi, dove mettere le idee. Si torna a masticare un senso di condivisione, si dee tornare tra la gente, con un importante contatto con le  persone”. Sul risultato ottenuto da Ferdinando Messina, candidato a sindaco del Centrodestra, Carta fa una valutazione. “E’ andato sopra le aspettative- sostiene il sindaco di Melilli- e questo mi fa piacere. Messina si è ritrovato in un gioco fra partiti che lo ha penalizzato. Avrebbe potuto vincere a primo turno”. Il riferimento è al mancato sostegno da parte di Edy Bandiera, che si è proposto all’elettorato come candidato alla carica di sindaco e che adesso dovrà decidere a chi, fra Messina e Italia, dare il proprio sostegno. “Sia Bandiera e sia Garozzo- osserva Carta- hanno ottenuto risultati di rilievo- Insieme arrivano quasi al 20 per cento”. Il Movimento per l’Autonomia, secondo quanto racconta il parlamentare dell’Ars, “ha subito molti annullamenti di voti di lista, per errori di inserimento dei nomi dei candidati”. Tornando al tema astensionismo, Carta lo lega “alla mancanza, in questi anni, del consiglio comunale a Siracusa. Non c’è stato,insomma- conclude- il traino elettorale verso le urne”.

 

 




Elezioni amministrative, Renata Giunta: "Faremo opposizione ferma e convinta"

“Un’esperienza importante da cui il Centrosinistra deve ripartire. Faremo opposizione ferma e convinta in consiglio comunale”. Non sembra lasciare spazio ai dubbi la dichiarazione di Renata Giunta, candidata sindaca della coalizione progressista e democratica dopo le elezioni del 28 e 29 maggio. “Ci siamo presentati ai cittadini con un programma alternativo a quello degli altri candidati e ci è stato riconosciuto il valore della proposta e la discontinuità con le amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi anni -commenta Renata Giunta- Nonostante una buona affermazione personale, il risultato non basta per andare al ballottaggio. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno lavorato e alimentato fino alla fine la speranza, grazie quindi al Partito Democratico, al Movimento 5 Stelle, a Lealtà e Condivisione, Verdi e Sinistra Italiana e grazie alle donne e agli uomini della mia lista Renata Giunta Sindaca”. “L’essere andati così vicini al ballottaggio deve essere motivo di orgoglio per tutti”. “L’analisi politica invece richiede ancora qualche giorno per metterci nelle condizioni di valutare anche i dati delle liste e quelli dei consiglieri che saranno eletti al Consiglio Comunale dove porteremo avanti un’opposizione ferma e convinta”. “Auguro buona fortuna -conclude- alla città di Siracusa e ai siracusani, che sappiano vigilare, valutare, agire di conseguenza”. “La vita democratica della città viene prima di tutto che i due contendenti al ballottaggio possano essere valutati per la loro capacità di tutelare la democrazia e la partecipazione.