Siracusa. Sanificazione nelle aree periferiche: da Tivoli a Spinagallo e Cassibile

Intervento di sanificazione oggi nelle zone periferiche del territorio comunale. Oggetto dell’operazione di contrasto alla diffusione del Coronavirus, nel dettaglio le aree di Tivoli, Spinagallo, e della strada per Floridia. Diserbo, al contempo,  all’interno del centro urbano, nelle vie Acireale, Adrano e Belpasso. La sanificazione sta riguardando, in città Viale Tica, via Tisia e Corso Gelone. Altrettanto sta avvenendo a Cassibile. L’igienizzazione delle strade proseguirà fino a quando le misure di contenimento del contagio del Covid-19 lo renderanno necessario, senza soluzione di continuità in base a quanto garantito dall’assessore all’Ecologia, Andrea Buccheri.




Siracusa. Coronavirus: "Ripariamo dentiere gratis", iniziativa di un gruppo di odontoiatri

Ci sono aspetti che per qualcuno sono marginali, ma per chi vive un disagio diventano vitali in un periodo di #iorestoacasa come quello che viviamo per via dell’emergenza Coronavirus. Così, gli anziani, già penalizzati dalla necessità di proteggersi ancor più rispetto agli altri, in quanto individuati come maggiormente soggetti, si ritrovano in casa, spesso soli. Se poi capita che si verifichino problemi alla dentiera, tutto diventa troppo complicato. Un aspetto a cui nessuno penserebbe. Per fortuna c’è, invece, chi ha tenuto in considerazione anche questo aspetto e ha fatto partire un’iniziativa di solidarietà. L’odontoiatra Massimo Lotta ha ideato “Doniamo un Sorriso”. Gli anziani che ne hanno la necessità possono contattare il numero telefonico che è stato indicato. Lotta e i colleghi che in tutta la provincia hanno aderito, rispondendo al suo invito, riparano le protesi dentali gratuitamente, andandole a prelevare a domicilio e riportandole al legittimo proprietario una volta riparate. “In questo modo- spiega Lotta- si garantiscono due aspetti importanti. Il primo è che la persona rimane a casa, come è giusto che in questo momento sia. Il secondo è che non debba affrontare disagi importanti come quello di non poter masticare bene, con le conseguenze anche in termini di stato d’animo che possono conseguirne”. Il numero a cui rivolgersi è il 3397002037. Il servizio rimarrà attivo gratuitamente fino al prossimo 30 aprile.




Coronavirus, sanificati gratis i mezzi di vigili urbani, carabinieri e Protezione Civile

Proseguono le operazioni di sanificazione a Canicattini Bagni per contenere il contagio del Coronavirus. Oggi, dopo gli edifici pubblici e il centro abitato, grazie alla solidarietà di Aretusa Ambiente, l’impresa siracusana specializzata in igiene e sanificazione ambientale, che ha donato gratuitamente il servizio, saranno sanificati tutti i mezzi della Polizia Municipale, dei Carabinieri e della Protezione Civile, in queste settimane in prima linea nei controlli nel territorio per garantire il rispetto delle misure restrittive e l’assistenza ai cittadini. Un ringraziamento per l’iniziativa solidale viene espresso dal sindaco Milena Miceli.




Palazzolo. Solidarietà nei condomini: i residenti donano beni di prima necessità

Solidarietà nei condomini di Palazzolo. Iniziativa avviata in uno stabile del centro del comune montano, retto dal sindaco, Salvo Gallo. Un cartello affisso alla ringhiera delle scale: “Chi può dare, da con amore verso chi ha bisogno”. Sotto, una scatola di cartone che può essere riempita con beni di prima necessità che potranno essere raccolti e poi devoluti alla Protezione Civile, che provvederà alla distribuzione a chi si trova in un momento di difficoltà.  L’idea è partita da Giovanni Falzone e rilanciata dal sindaco. L’appello è rivolto a tutti i condomini del territorio, affinchè facciano altrettanto.




Covid-19. Interrogazioni del M5S: "Chiarezza sulla gestione dei casi e sul Piano d'emergenza Asp"

Due interrogazioni al presidente della Regione, Nello Musumeci e all’assessore alla Salute, Ruggero Razza per chiedere chiarimenti sulla gestione dell’emergenza Covid-19 da parte dell’Asp di Siracusa con particolare riferimento ad alcuni casi ancora da chiarire, primo fra tutti quelli che hanno riguardato il presidente del parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto e la sua collaboratrice Silvana Ruggeri, deceduti dopo avere contratto il Coronavirus. Il gruppo all’Ars del Movimento 5 Stelle, primo firmatario il deputato regionale siracusano, Stefano Zito, chiede di accertare, “in quanto doveroso, che le strutture sanitarie interessate abbiano attivato il protocollo in tempo e a tutto il personale tecnico amministrativo del parco archeologico entrato a contatto con l’architetto Rizzuto, secondo la circolare n. 7922 del 9 marzo 2020 del ministero della Salute; verificare se siano state disposte le attività di identificazione dei probabili casi di Covid – 19 secondo quanto stabilito dalla circolare n. 9774 del 20 marzo 2020 del ministero della Salute”.
“Nell’interrogazione presentata e da cui ci si attende risposta urgente scritta”, dichiara il deputato siracusano pentastellato Stefano Zito, “Ci chiediamo se non sia il caso di estendere la platea di soggetti da considerare casi sospetti di Covid – 19 definendo anche i criteri di priorità cui devono attenersi i laboratori regionali di riferimento e la tempistica della comunicazione dei risultati. Sarebbe opportuno accertare anche l’esistenza di difficoltà di comunicazione con il Dipartimento Epidemiologia e Prevenzione di Siracusa e il potenziamento del servizio per fronteggiare l’emergenza. A ciò si aggiunge la necessità di verificare la veridicità dello smarrimento di alcuni tamponi come denunciato dalle organizzazioni sindacali ed eventuali misure da adottare per evitare che accada nuovamente. Quali ragioni abbiano indotto il direttore medico dell’ospedale Umberto I a sottolineare il divieto di uso improprio dei d.p.i. e quali quelle dell’Asp di Siracusa di richiedere il reclutamento di personale sanitario in aiuto ai medici già in servizio esteso anche al personale medico collocato in quiescenza ma, in questo caso, limitando la possibilità solo ai dirigenti medici di Anestesia e Rianimazione quando potrebbero essere utili anche altri profili professionali”.
Nella seconda interrogazione, i deputati chiedono anche una ridefinizione del Piano Aziendale in base ad alcune criticità emerse in merito alla gestione dell’emergenza Covid – 19.
“Il Piano Aziendale per la Gestione dell’Emergenza Covid – 19 in esame sembra disattendere le linee guida nazionali sulla distribuzione dei pazienti Covid nei vari ospedali della provincia molti dei quali carenti di anestesisti”, prosegue Zito. “Nel piano non è prevista neanche l’individuazione di un’area in cui i pazienti sintomatici, e che si sono sottoposti al test per la diagnosi del Covid-19, possano attendere, in sicurezza, gli esiti degli esami virologici, area che invece potrebbe essere predisposta nella struttura centrale dell’ospedale Umberto I per godere così anche del servizio diagnostico virologico che dovrebbe essere quanto prima attivato. Sono tanti gli aspetti del Piano Aziendale che andrebbero rivalutati, in particolare, quello riferito al numero dei posti letto individuati che sarebbe troppo basso. Di grande importanza sarebbe anche capire il criterio in base al quale è stata definita la distribuzione dei posti di terapia intensiva delineata nel Piano regionale del 25 marzo in modo non proporzionale al numero della popolazione residente in ciascuna provincia. Se dovessero emergere queste lacune ancora potremmo essere in tempo per colmarle e farsi trovare pronti a qualunque scenario di infezione”, conclude Stefano Zito.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 71 contagiati, 24 guariti, 6 deceduti

Invariato il numero dei contagiati, sale quello dei guariti. E’ il dato relativo all’emergenza Coronavirus in provincia di Siracusa, aggiornato alle 17 di oggi. Non aumenta il numero dei positivi, anche se su questo elemento incide la mancanza di reagenti a disposizione. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 95 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 71 (20, 4, 5); Catania, 486 (154, 21, 37); Enna, 226 (133, 1, 11); Messina, 289 (121, 14, 20); Palermo, 250 (78, 23, 9); Ragusa, 40 (9, 3, 2); Siracusa, 71 (36, 24, 6); Trapani, 78 (25, 0, 2)




Siracusa. Covid-19, da lunedì percorsi diversificati in ospedale per ridurre rischio contagio

Saranno attivati lunedì i percorsi diversificati all’interno dell’ospedale Umberto I di Siracusa. La gestione dell’emergenza Coronavirus dovrebbe quindi fare un salto di qualità dopo quanto emerso nei giorni scorsi, con l’impossibilità, fino ad oggi, di avere i cosiddetti percorsi “puliti” e i percorsi “sporchi” nettamente separati gli uni dagli altri, così da salvaguardare quanti, altrimenti, rischierebbero di contrarre il virus. Il percorso “No Covid” e il percorso “Covid” saranno dunque operativi agli inizi della prossima settimana. Si tratta di uno dei passaggi stabiliti con l’arrivo in provincia del Covid Team inviato dall’assessorato regionale della Salute , guidato da Ruggero Razza dopo il vertice convocato d’urgenza in prefettura per analizzare le criticità emerse e le segnalazioni provenienti anche da operatori sanitari. Nelle prossime ore, inoltre, dovrebbero arrivare i reagenti necessari per eseguire i tamponi. Il ricorso a laboratori privati autorizzati, invece, dovrebbe velocizzare i tempi per l’ottenimento degli esiti dei tamponi. Si dovrebbe arrivare, in base a quanto prevede il dirigente medico Dario Chiaramida, ai tempi di altre regioni italiane, con un’attesa che non dovrebbe superare le 8 ore.




Siracusa. Covid, Palazzo di Giustizia: i dipendenti chiedono tamponi e sanificazione

Sanificazione dell’interno palazzo di Giustizia e non soltanto dei piani in cui il magistrato risultato positivo ha lavorato e chiusura per 15 giorni, tampone a tutti i dipendenti e quarantena in attesa dell’esito. La richiesta è delle rsu del Tribunale. In una nota datata 1 Aprile, i rappresentanti dei lavoratori evidenziano il proprio dissenso per la decisione di sanificare solo gli ambienti in cui si presume abbia avuto accesso il sostituto procuratore contagiato e di riaprire gli uffici due giorni dopo. La richiesta è dunque quella di sanificare a tappeto l’intero palazzo “in quanto non si può escludere che persone venute in contatto con la persona contagiata (e a loro volta contagiate) possano aver avuto accesso nei locali più disparati e “lontani” dalla propria abituale postazione di lavoro”. I dipendenti hanno ricostruito alcuni percorsi che definiscono certi. ” Ad esempio è notizia certa che, nella giornata di ieri, un vice procuratore onorario – per il quale è facile ipotizzare un pregresso contatto con la persona contagiata- si è recato nella cancelleria penale dell’ufficio del Giudice di Pace, ufficio che si trova al piano “-1” e, quindi, in una parte del palazzo diametralmente opposta a quella solitamente utilizzata dal sostituto procuratore positivo”. L’azione da compiere, a questo punto, per le rsu dei lavoratori del tribunale, è effettuare tutti i dipendenti e contestualmente sottoporli a quarantena nell’attesa dell’esito del tampone. Questo dovrebbe comportare la revoca del provvedimento del presidente, che dispone la riapertura per domani (3 aprile) .




Siracusa. Covid, notte di super lavoro al Pronto Soccorso: "Nessun paziente viene trascurato"

 

E’ stata una notte di super lavoro quella appena trascorsa al Pronto Soccorso di Siracusa. A raccontare quanto accade in questi giorni in ospedale è il dirigente Dario Chiaramida. “Questa notte abbiamo avuto un alto numero di pazienti con problemi respiratori e sospetto Coronavirus. Sono stati tutti trattati. Chiaramida coglie l’occasione per chiarire un aspetto. “Non c’è un solo paziente-garantisce il medico d’emergenza-  che non sia stato trattato in maniera adeguata, dall’inizio dell’emergenza ad oggi,  pur in un percorso che è stato particolarmente problematico visto che all’inizio illustri virologi parlavano di qualcosa di molto simile ad una normale influenza. In genere arrivano dieci-dodici pazienti al giorno. Piano piano si è scoperto che, non solo non è una normale influenza, ma siamo addirittura arrivati un gradino sotto Ebola. Non eravamo pronti a qualcosa di questo genere, una pandemia di questo tipo, ma abbiamo fatto tutto il necessario e cosi’ proseguiamo ogni giorno e ogni notte. Non abbiamo orari. Si lavora fino a quando serve e alcuni medici, per fortuna, si sono uniti a noi, a rinforzo”. Intanto questa mattina sono partiti i tamponi dei pazienti in emergenza. I tamponi dei dipendenti sono tutti in via di processazione, con tempi più lunghi rispetto a casi seri, che hanno quindi la priorità. Quando saranno attivi i laboratori privati sul territorio, in 6-8 ore gli esiti dovrebbero arrivate. Dai prossimi giorni ci saranno due percorsi ben distinti, uno “pulito”, l’altro “sporco”:  non Covid e Covid. Quando un paziente si presenterà, sarà però importante che, anche se arriva in ospedale per altre ragioni, chiarisca se ci possono essere elementi che possano ricondurlo quantomeno a contatti con persone positive al virus, il rischio è altrimenti quello di contaminare anche i percorsi cosiddetti “puliti” . Chiaramida fornisce poi alcuni consigli: tra i sintomi principali c’è certamente l’affanno, la dispnea. A questo si aggiunge la febbre (o forti brividi). Presentarsi al pre-triage può essere in questo caso opportuna. Il tampone è solo un passo, importante ovviamente, del percorso a cui il paziente viene sottoposto. “E’ chiaro che non bisogna abusare del Pronto Soccorso- dice ancora- essere onesti con se stessi e attivare tutti i canali previsti, che possono aiutarci a gestire nella maniera più opportuna tutta la situazione e rasserenarci”.




Lite per gli assegni di mantenimento, donna colpisce con un tubo l'ex e la sua auto

Percosse e danneggiamento aggravato . Una giovane di 29 anni è stata denunciata con quest’accusa dagli agenti del commissariato di Noto. L’episodio risale al 31 marzo scorso, quando gli agenti sono intervenuti in contrada Gisira per la segnalazione di una lite. Una volta sul posto, i poliziotti hanno appurato che poco prima una donna aveva colpito con un tubo di alluminio l’ex convivente e la sua autovettura, danneggiandola. La donna è stata poi identificata nella 29enne. Secondo quanto ricostruito, la violenza sarebbe scaturita a seguito di un dissidio legato al mancato versamento degli assegni di mantenimento dei figli degli ex conviventi. La vittima è l’ex compagno della donna.