Ruba materiale da un cantiere di Scala Greca: trentenne ai domiciliari

Nella tarda mattinata di ieri, agenti della Polizia di Stato in servizio alle Volanti della Questura hanno arrestato un uomo di 30 anni per furto aggravato e porto illegale di oggetti atti ad offendere.
I Poliziotti, intervenuti per la segnalazione di un uomo sospetto nei pressi di un cantiere di Viale Scala Greca, notavano un soggetto che, con fare furtivo, scavalcava un cancello. Il trentenne portava con sé una borsa piena di materiale ferroso. Immediatamente bloccato e identificato, veniva trovato in possesso di una forbice, un giravite, una chiave inglese e dei tubi di rame da poco tagliati e asportati.
All’arrestato è stato sequestrato anche un ciclomotore.
Dopo le incombenze di legge, il trentenne, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, è stato posto agli arresti domiciliari.




Segnalazione anonima tramite l’app YouPol: sequestro di droga in casa di un uomo

Sono intervenuti a seguito di segnalazione tramite l’app YouPol gli agenti del commissariato di Lentini che hanno denunciato un uomo di 41 anni per possesso di sostanze stupefacenti (6,5 grammi di cocaina e 1,8 grammi di marijuana) e per detenzione illegale di 9 cartucce calibro 22. Dopo la segnalazione tramite l’App della polizia, i poliziotti hanno effettuato un’attenta perquisizione domiciliare in casa dell’uomo, rinvenendo la droga poi sequestrata.
YouPol è l’app della Polizia di Stato per segnalare episodi di bullismo, spaccio di droga e violenza domestica in modo anonimo o registrato, permettendo l’invio di messaggi, foto e video. L’applicazione è un canale di comunicazione diretta con la Polizia di Stato per situazioni che non richiedono un intervento di emergenza immediato (per il quale è sempre attivo il Numero Unico di Emergenza 112).

Foto, repertorio, generica.




Canicattini.Droga e furto di energia, denunciata 27enne: negozio allacciato abusivamente alla rete pubblica

Droga e furto di energia elettrica. I Carabinieri della Stazione di Canicattini Bagni, coadiuvati da unità cinofile per la ricerca di armi e droga del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno denunciato una 27enne .
Nel corso di controlli finalizzati alla prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti, a seguito di una perquisizione personale e veicolare, la donna è stata trovata in possesso di circa 9 grammi di cocaina.
I controlli sono stati estesi anche all’attività commerciale della 27enne dove, con l’ausilio di personale tecnico dell’Enel, è stato accertato l’allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica.




Assicurazione auto sempre più “salata”, a Siracusa premio medio di 556 euro (+18,6%)

Il costo medio dell’assicurazione auto continua a restare alto in tutta Italia. In Sicilia, poi, la spesa per gli automobilisti è ancora più salata. Secondo i dati dell’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it, il premio medio regionale si attesta a 522,08 euro, ben al di sopra della media nazionale (486,53 euro). Rispetto a dodici mesi fa, quando il prezzo medio era di 452,31 euro, l’aumento è stato del +15,4%, un rincaro più marcato rispetto alla media italiana (+3,5%).
Anche Siracusa segue il trend regionale: pur con variazioni meno accentuate rispetto a Catania, dove si tocca il picco siciliano con 556,35 euro (+18,6% in un anno), i siracusani devono comunque fare i conti con premi medi superiori ai 500 euro. La provincia si colloca nella fascia intermedia del panorama isolano, lontana dai livelli più economici registrati a Enna (391,52 euro), ma ancora lontana da una vera riduzione dei costi.
Come nel resto del Paese, i giovani under 25 restano la categoria più penalizzata: in Sicilia il premio medio sfiora i 1.265 euro, quasi tre volte superiore a quello degli automobilisti over 60, che pagano in media 449,57 euro.
“Dopo i forti rincari fra il 2022 e il 2024, assistiamo finalmente a una fase di stabilizzazione dei prezzi, seppure su livelli ancora elevati”, ha spiegato Emanuele Anzaghi, vicepresidente di Segugio.it.




Crisi demografica ed impatto sociale, Sorbello: “A Siracusa un figlio è un lusso”

Ospitiamo un intervento di Salvo Sorbello, responsabile provinciale del Forum delle Famiglie, sul pesante calo demografico fotografato dall’Istat per Siracusa e la sua provincia.

Il 2024 ha segnato un altro record al ribasso per la natalità, anche nella nostra città: i nuovi nati sono stati a Siracusa addirittura circa 700, con un ulteriore pesante calo sull’anno precedente. L’età media è salita a più di 46 anni, quando vent’anni fa era meno di 40. Le persone che hanno tra 0 e 14 anni, sempre 20 anni fa erano lo stesso numero di quelle ultra65enni; ora invece questi ultimi sono addirittura il doppio degli under 14.
Dobbiamo mettere i giovani nelle condizioni di realizzare i loro sogni, altrimenti un figlio lo metterà al mondo solo chi ha un certo reddito, chi ha motivazioni religiose oppure chi lo ha fatto per caso: tutti, invece, devono essere liberi di scegliere.
In Italia, ricordiamolo sempre, la seconda causa di povertà, dopo la perdita del lavoro, è la nascita di un figlio. Non dimentichiamo che, secondo l’indagine che quantifica la propensione al risparmio delle famiglie a livello provinciale, a Siracusa siamo all’ultimo posto in Italia, le nostre famiglie hanno potuto risparmiare solo il 4,6% del loro reddito, evidenziando in tal modo una situazione di maggiore difficoltà nel mettere da parte risorse per il futuro.
L’Italia è il Paese più anziano d’Europa, e questa realtà demografica pone sfide enormi. Con una popolazione sempre più composta da anziani e un numero crescente di persone prossime alla pensione, il sistema sanitario rischia un sovraccarico insostenibile. A tutto questo si aggiunge la difficoltà nel valorizzare i giovani: molti nostri giovani talenti vengono impiegati in lavori precari o poco qualificati, oppure scelgono di emigrare all’estero in cerca di opportunità migliori.
Questa dinamica, pur essendo sotto gli occhi di tutti, viene spesso ignorata o minimizzata. Si preferisce intervenire con misure temporanee, come bonus economici, nella speranza che bastino a cambiare rotta. Ma il problema è strutturale, e richiede risposte più profonde.
Dobbiamo anche prendere atto di una realtà ormai consolidata: dopo anni di calo della natalità e con un tasso di fecondità fermo a 1,2 figli per donna, una vera inversione di tendenza è diventata quasi impossibile. Il numero stesso delle potenziali madri si è ridotto drasticamente, rendendo il recupero demografico estremamente difficile.

di Salvo Sorbello




Suv si ribalta alla Targia: illese mamma e figliolette, traffico a rilento

Incidente stradale spettacolare ma fortunatamente senza conseguenze sulle persone questa mattina lungo l’ex strada statale 114, che da Priolo conduce verso Siracusa. Un’auto, un Suv condotto da una donna, per ragioni da chiarire, ha impattato contro lo spartitraffico centrale, in contrada Targia, invadendo la corsia opposta e ribaltandosi, finendo la corsa su un fianco. Illesa la conducente con le sue due bambine piccole, che viaggiavano con la mamma a bordo dei veicolo. Sul posto, un’ambulanza del 118, i Vigili del fuoco del comando provinciale di via Von Platen e la Polizia Municipale, per i rilievi del caso e per la gestione del traffico veicolare, che sta subendo un sensibile rallentamento.




Undicenne ricoverato in Psichiatria, Sos dei neuropsichiatri: “Emergenza sociale, rivedere il sistema”

“Una situazione davvero grave, emergenziale, quella che si sta affrontando nelle Unità Operative di Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza nei vari ambiti: territoriale, ospedaliero e universitario. Serve consapevolezza su quanto sta accadendo ai minori in cura, alle loro fragili famiglie, agli operatori, in termini di sofferenza e stress protratto nel tempo ed è urgente una revisione dei Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, perché si registra una crescita esponenziale degli accessi in pronto soccorso in età preadolescenziale e adolescenziale”. Un vero e proprio Sos quello lanciato da Sinpia Sicilia, la società italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, attraverso la segretaria regionale Carmela Tata, che sottolinea come sia indispensabile un potenziamento “che riguardi le équipe multiprofessionali di cui sono composti e una rivisitazione dei posti letto nei tre reparti regionali della specialità- Necessita-prosegue la società dei neuropsichiatri infantili- la creazione di Strutture ad alta e a bassa intensità di cura per l’accoglienza del post-ricovero in quelle situazioni in cui il contesto familiare è assente o inadeguato. Non è infrequente che, a causa della carenza di queste strutture, in assenza di alternative, si mantenga il ricovero ospedaliero per più tempo rispetto al dovuto. Si profilano, pertanto, ricoveri impropri, blocco del turnover ospedaliero con ulteriore aumento delle liste di attesa, ma soprattutto un’assistenza non pertinente ai ragazzi. Mancano, inoltre, in Sicilia strutture semiresidenziali per realizzare progetti di autonomia e vita indipendente in modo da favorire, quanto più celermente possibile , il reintegro sociale degli adolescenti che ne hanno bisogno”.
L’intervento segue il caso del ragazzino di 11 anni ricoverato in Psichiatria, all’ospedale Umberto I di Siracusa. Situazione intorno alla quale si è sviluppata una polemica (vista l’età del bambino) sui cui l’Asp è poi intervenuta spiegando che si trattava di indicazione espressa dalle autorità che si occupano dell’undicenne.
“A prescindere dall’indignazione, dallo sconcerto espressi, dall’alzata di scudi- spiega la rappresentante della Sinpia regionale- non dobbiamo, comunque, mai dimenticare che al centro di questa vicenda ci sono abbandoni, solitudine, bisogno di affetti, di carezze, di calore, disperazione, anche delle altre persone, coinvolte nella cura e che non sono nelle condizioni di potergli offrire quello che gli serve: un contesto che lo tuteli davvero, preservandolo dai suoi atti etero ed autodistruttivi, ed una cura e un contesto di cura che, nel continuum del suo percorso di crescita e di vita, lo accolgano e lo accompagnino . La situazione del piccolo undicenne è emblematica di una condizione generale, presente da tempo, che necessita di interventi urgenti. Emerge, in modo sempre più incalzante , il bisogno di nuove forze in ambito neuropsichiatrico infantile e di una rimodulazione delle risorse e dei modelli di lavoro esistenti, come già diverse volte segnalato a chi di competenza sia a livello nazionale che regionale. Negli ultimi anni l’inarrestabile e preoccupante aumento dei disturbi psichiatrici in età evolutiva, anche in rapporto ai cambiamenti storici della società, come lo sfaldamento dei legami familiari e sociali, la caduta dell’etica del limite e il collasso del sistema educativo, è coinciso con un irrefrenabile calo del numero degli operatori che, per competenza, dovrebbero affrontare l’emergenza psichiatrica in età evolutiva. Nel contempo l’organizzazione dei servizi è rimasta statica e non più allineata alle esigenze quantitative e qualitative della richiesta .
In particolare -raccontano i neuropsichiatri- stiamo assistendo ad un forte aumento delle patologie internalizzanti (ansia, depressione, fobie, ritiro sociale), dei disturbi dirompenti e delle patologie distruttive in tutte le loro forme: severi disturbi alimentari, autolesionismo e suicidalità, espressa e messa in atto in fasce d’età sempre più precoci rispetto al passato”. Con la lettera aperta diffusa, Sinpia Sicilia pone l’attenzione sul da farsi e sul fatto che “l’esperienza e la volontà degli operatori dei servizi NPIA, tuttavia, non possono supplire a carenze croniche e alla mancata assunzione di responsabilità istituzionale nei confronti degli utenti. Ci vogliono interventi di prevenzione sui minori e sulle loro famiglie. Particolare attenzione va data ai genitori che hanno figli con condizioni di disabilità Ci vogliono interventi di cura più adeguati sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo”.
In concreto la richiesta è quella di una riorganizzazione dei posti letto, la previsioni di équipe multiprofessionali, spazi ah hoc, specializzati e protetti per gli stati di agitazione del minore, separandoli dai contesti dei ricoveri neurologici dove sono in degenza bimbi anche di pochi mesi. Si chiede collaborazione con i Pronto Soccorsi, le Strutture di Pediatrie, i Dipartimenti di Salute Mentale ed il potenziamento delle Unità Operative territoriali di Neuropsichiatria infantile, nella loro componente multidisciplinare, che rappresentano il primo livello di diagnosi e cura, fanno da filtro per i ricoveri, sostengono gli interventi di inclusione scolastica dei minori con disabilità, supportano gli Enti Giudiziari e gli Enti Locali nella valutazione dei minori e nella loro inclusione sociale, effettuano progetti di prevenzione;-potenziare le Unità Operative Universitarie per il loro ruolo di ricerca e supporto scientifico, ma anche clinico essendo centri di 2° o 3° livello.
“Il nostro pre-adolescente di 11 anni , espressione di un disagio sociale, affettivo, relazionale è vittima di un contesto che non ha saputo prevenire, curare, tutelare-conclude la segretaria regionale della società di neuropsichiatria, Carmela Tata- Ben vengano l’indignazione, lo sconcerto e le alzate di scudo ma che servano ad attivare tutte le Istituzioni
responsabili per affrontare i problemi che hanno portato al ricovero di un bambino di 11 anni in un reparto
di psichiatria”.




Augusta, il M5S corregge Di Mare: “Lasciati conti in regola e tavola imbandita di progetti”

Il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, ha aperto nei gironi scorsi la sua corsa al secondo mandato. Un partecipato appuntamento per presentare i risultati ottenuti nel corso del primo mandato ed illustrare gli obiettivi da perseguire con l’eventuale secondo. Dopo le critiche del Pd, anche i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Augusta, Roberta Suppo e Uccio Blanco, intervengono nel dibattito pubblico.
I due respingono al mittente, bollandola come falsa, l’affermazione secondo cui l’amministrazione pentastellata con Cettina Di Pietro sindaco “non avrebbe risanato i conti del Comune” e che “non avrebbe fatto altro che dichiarare il dissesto finanziario, lasciando gran parte dei debiti da estinguere”.
Suppo e Blanco chiariscono che “i debiti dell’ente sono responsabilità delle amministrazioni che li hanno generati, non di chi ha avviato la procedura per risanarli. Con la dichiarazione di dissesto, infatti, è stato nominato un organismo esterno, l’Organismo Straordinario di Liquidazione, incaricato di gestire il debito pregresso, mentre l’Amministrazione in carica poteva operare solo sul bilancio corrente, con un potere di spesa limitato a un dodicesimo dell’ultimo bilancio approvato, risalente al 2012”.
Una condizione, ricordano Suppo e Blanco, che ha inevitabilmente frenato la capacità di spesa e gli interventi della giunta di allora. “Nonostante ciò, la gestione del bilancio è stata corretta e certificata dal Controllo straordinario della cassa del Comune, avvenuto nel novembre 2020, alla presenza dell’attuale sindaco, dell’allora primo cittadino e del collegio dei revisori dei conti”.
Ribadiscono quindi che “i conti furono consegnati in regola, come si dice in gergo ‘una tavola imbandita’”. Ed elencano poi le principali opere già approvate e in gran parte finanziate dall’amministrazione M5S prima del cambio di governo cittadino e l’avvio della prima sindacatura Di Mare. Tra queste: la demolizione dell’ex piscina comunale e la riqualificazione dell’area; il progetto del Palajonio; la sistemazione dei piloni del viadotto Federico II di Svevia; la messa in sicurezza e realizzazione del nuovo campo sportivo “Megara 1908”; la riqualificazione dei nuovi locali dell’anagrafe e l’adeguamento della sede della polizia municipale; la ristrutturazione dell’ambulatorio veterinario finanziata con il 30% delle indennità decurtate agli amministratori M5S; la ristrutturazione dei bagni dei giardini pubblici; la casetta dell’acqua; diversi tavoli tecnici per la progettazione del terzo ponte e della nuova stazione ferroviaria. A cui aggiungere, secondo i due esponenti cinquestelle, i progetti per il terzo pozzo dei giardini pubblici e per le opere di difesa della costa di levante dall’erosione e dal dissesto idrogeologico.
“È bene ricordare – aggiungono i consiglieri – che la nostra amministrazione non solo ha avviato la raccolta differenziata, raggiungendo percentuali oggi lontane, ma ha anche ridotto la Tari per le utenze domestiche, e tutto questo in pieno dissesto”.
Secondo i pentastellati, dunque, l’attuale amministrazione “ha beneficiato di un bilancio risanato, di progetti già pronti e finanziati, oltre che di risorse straordinarie provenienti dal PNRR, dai fondi Covid e dai contributi per la gestione del fenomeno migratorio. Leggere oggi che chi ha ereditato una situazione in ordine si prenda il merito di opere e risultati già avviati da altri è inaccettabile”.




Carta (Grande Sicilia): “Stop alle irregolarità, rilanciare la riserva Ciane-Saline”

Movimentazioni illegali, navigazione non autorizzata, manufatti mai rimossi e una presunta inerzia dell’Ente Gestore che rischia di compromettere irreversibilmente uno degli ecosistemi più preziosi della Sicilia orientale. È quanto emerge, a proposito della riserva Ciane-Saline, dall’interrogazione a risposta scritta che il deputato regionale Giuseppe Carta (Grande Sicilia) aveva diretto all’assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente. “Inizia oggi una fase per il rilancio delle saline e per salvare la Riserva Naturale, un patrimonio naturalistico che non può essere lasciato in balia dell’illegalità e dell’incuria amministrativa”, dice Carta. “Le denunce presentate dal Comitato per i Parchi di Siracusa dipingono un quadro allarmante: ripetuti eventi illegali sui letti dei fiumi Ciane e Anapo in piena Zona A della Riserva, natanti a motore che violano sistematicamente il regolamento, strutture non autorizzate consolidate nel tempo. Violazioni che configurano potenziali ipotesi di danno ambientale ai sensi del Testo Unico Ambientale. Non possiamo più aspettare e tollerare questa situazione”, aggiunge Carta.
Anche la Procura di Siracusa ha puntato le sue attenzioni sulla vicenda e diverse persone sono state già ascoltate. Il nodo da chiarire rimane quello ad autorizzazioni rilasciate per attività di escavazione e navigazione. Per acquisire ulteriori elementi, la questione sarà al centro di un’audizione parlamentare che si terrà la prossima settimana. “Questa è solo la prima mossa di una partita che intendiamo giocare fino in fondo. La tutela delle aree protette non è un optional, è un obbligo costituzionale. Pretendiamo risposte celeri e interventi concreti. La salvaguardia della Riserva Naturale Ciane e Saline di Siracusa è ufficialmente iniziata”, ribadisce Carta.




Territorio al setaccio nella zona sud,operazione di controllo della Polizia Provinciale

Ampia operazione di controllo nei comuni di Noto, Pachino e Portopalo. L’ha condotta nelle scorse ore la Polizia Provinciale, guidata dal nuovo comandante, Daniel Amato. Il servizio ha visto impegnate quattro pattuglie con nove operatori, verifiche mirate sul rispetto delle norme stradali e sulla legittimità delle attività venatorie.
Durante l’attività sono state fermate e identificate circa 70 persone, con controllo di armi, munizioni e veicoli.
Sono state elevate cinque sanzioni per violazioni al Codice della Strada e sequestrato un furgone privo di assicurazione, con decurtazione di cinque punti dalla patente del conducente.
“Questi controlli rappresentano solo l’inizio di un presidio costante del territorio-chiarisce il presidente Michelangelo Giansiracusa-La Polizia Provinciale rafforza la propria presenza sulle strade per contrastare fenomeni di trasgressione che negli ultimi tempi hanno avuto maggiore diffusione, dall’abbandono incontrollato dei rifiuti all’inosservanza delle norme di circolazione. L’obiettivo è garantire sicurezza, legalità e una maggiore tutela dei cittadini e dell’ambiente”.