Siracusa. Il 2020 anno decisivo per il nuovo ospedale: "progettazione ed appalto"

Il 2020 è un anno importante, forse persino decisivo per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa. Il direttore generale dell’Asp lo sa e non si nasconde. “A giorni sarà pubblicato il bando per la progettazione ed entro quest’anno vogliamo definire l’appalto dell’opera”, le parole di Salvatore Lucio Ficarra. E confermano la previsione che vede nel 2021 la posa della prima pietra nell’area individuata dopo trent’anni di dibattito quasi a vuoto.

Il nuovo ospedale sorgerà nei pressi dello svincolo autostradale Sud, su di un’area di 200.000mq. “E’ una delle priorità della Regione”, spiega ancora Ficarra. Promosso a Dea di II livello, il massimo dell’offerta sanitaria, disporrà di 420 posti letto. Per la sua costruzione sono stati stanziati 200 milioni di euro.




Siracusa. La morte di Licia Gioia, parlano i suoi genitori: "nostra figlia è stata uccisa"

Erasmo e Donata sono i genitori di Licia Gioia, il maresciallo dei Carabinieri che venne trovata senza vita nella sua abitazione di contrada Isola nel febbraio del 2017. Una vicenda di cronaca per la quale è in corso al Tribunale un processo, con imputato il marito della donna, Francesco Ferrari, poliziotto. “Per come è stata trovata nostra figlia e da quanto emerso, l’ipotesi del suicidio è impossibile”, ribadiscono anche il giorno dopo l’ultima udienza, quella di ieri. Di parere opposto, in aula, sono stati i periti del gup che hanno invece ribadito una ricostruzione che condurrebbe alla conclusione del gesto estremo.
In Tribunale, però, è successo anche altro. Sono stati ricostruiti quei drammatici momenti. Erasmo e Donata, difesi dall’avvocato Aldo Ganci, hanno seguito in silenzio. Ma non nascondo le loro perplessità. “Hanno portato in aula la testa di polistirolo, mettendo anche dei capelli dello stesso colore di quelli di Licia. Ma si sono guardati bene dall’inclinare la testa, che è un elemento discriminante in questa faccenda. Nostra figlia è stata ammazzata”, dicono con inamovibile convinzione. Su questo punto, insomma, i periti non avrebbe saputo fornire spiegazioni plausibili in relazione all’inclinazione del corpo di Licia Gioia.
Per i genitori della donna, che aveva 32 anni, non c’è altra pista che non sia l’omicidio. Movente? La gelosia, come sostenuto anche dall’accusa, rappresentata dal pm Gaetano Bono. “Ferrari era geloso. In palestra dovevano andare sempre insieme e mostrava fastidio quando Licia andava a prendere il caffè con i suoi colleghi”, continua a ripetere Donata con al suo fianco Erasmo. Saranno in aula anche il 26 marzo quando il pubblico ministero produrrà la sua requisitoria prima delle arringhe degli avvocati. Il processo entra nelle sue battute finali.




Il testimone accusa: "mi ha investito per uccidere". Il giudice lo rimette in libertà

Una lite al pub, poi l’incidente. “Mi ha investito volontariamente”, ha accusato in aula il ragazzo chiamato a testimoniare nel processo che vede imputato Danilo Carbè. Il 24enne avolese è accusato di tentato omicidio. Era stato arrestato dai carabinieri di Avola nel giugno del 2019 perchè ritenuto responsabile di avere travolto con la propria auto il teste, dopo una lite scoppiata poco prima in un locale della cittadina siracusana.
Sin dalle prime battute del procedimento in corso al Tribunale di Siracusa, il 24enne ha negato di aver agito con lo scopo di uccidere. Lo ha ribadito in aula Antonino Campisi, avvocato difensore, che ha visto accolta la richiesta di revoca degli arresti domiciliari.
Secondo la difesa, Carbè sarebbe rimasto vittima a sua volta di un’aggressione con più persone coinvolte. Spaventato, sarebbe scappato in auto finendo accidentalmente per investire il teste che, imprudentemente, avrebbe provato a fermare la corsa.




Assicurazioni Rc auto: il 3,18% dei siracusani pagherà di più nel 2020

Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per più di 66.800 siciliani: tanti sono gli automobilisti della regione che, secondo l’analisi di Facile.it, a causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2019 dovranno fare i conti con un peggioramento della propria classe di merito e, di conseguenza, un premio RC auto più caro. Sempre in virtù dell’incidente causato, per loro non sarà nemmeno possibile ricorrere alla nuova Rc familiare.
In termini percentuali si tratta del 2,89% del campione analizzato ma, almeno questa è una buona notizia, il valore risulta inferiore a quello nazionale (3,76%). Guardando alla provincia di Siracusa, la percentuale di automobilisti che sono ricorsi all’assicurazione per un sinistro con colpa è pari al 3,18%, valore tra i più alti registrati in Sicilia.
Questa particolare classifica vede al primo posto Trapani (3,69%); poi Palermo (3,49%) e quindi Siracusa (3,18%). Valori inferiori alla media regionale, invece, per Caltanissetta (2,88%), Messina (2,78%) e Ragusa (2,51%). Chiudono la classifica Catania (2,34%), Agrigento (1,72%) ed Enna (1,35%).
Buone notizie, invece, per gli automobilisti più virtuosi: per assicurare un veicolo nella provincia di Siracusa a dicembre 2019 occorrevano, in media, 458,51 euro, ovvero il 5,75% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018.
I dati sono forniti dall’osservatorio di Facile.it e sono disponibili cliccando qui.




La "manovrina" della Regione da 17 mln: alla Fondazione Inda solo 145mila euro

Dopo l’accordo con il governo nazionale sul disavanzo, il governo Musumeci approva in giunta la manovrina che ridistribuisce ad alcune categorie 17 milioni di euro. Si tratta di risorse “liberate” dopo l’accordo spalmadebiti con Roma.
L’assessorato all’Economia ha varato una “manovrina” per la distribuzione di queste risorse. Non si tratta di somme in più rispetto allo scorso anno, ma di cifre che erano state congelate per prudenza in modo da coprire il disavanzo.
Alla Fondazione Inda di Siracusa vengono assegnati 145mila euro, contributo annuo per le spese di funzionamento e per il mantenimento delle attività istituzionali. A confronto con gli altri interventi, sembrano davvero poca cosa per un ente culturale che non crea buchi, ha fama internazionale e richiama pubblico da ogni dove. Eppure 2,8 milioni al teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, 959 mila euro al Vittorio Emanuele di Messina, 635 mila euro al Biondo di Palermo, 2 milioni di euro all’Orchestra sinfonica siciliana, 1,6 milioni di euro al Teatro Massimo di Palermo e 395 mila euro al Teatro Stabile di Catania. Nella lista ci sono anche 1,2 milioni di euro per le riserve naturali (Cavagrande?), 3,4 milioni agli enti Parco.
Nella manovrina, intanto, previsto l’avvio dell’esercizio provvisorio per due mesi, nelle more della Finanziaria regionale 2020. E in quella occasione si potranno anche rimpinguare le somme oggi stabilite in manovrina.




Siracusa. Il deputato regionale Giovanni Cafeo traccia un bilancio con vista sul nuovo anno

Dalle Zes alle zone franche montane passando per la rete ospedaliera, Ias, riserva Saline di Priolo e Libero Consorzio. Anche attraverso queste tematiche, il deputato regionale Giovanni Cafeo traccia un bilancio del suo 2019 con vista sulle sfide del nuovo anno. “Nonostante il quadro politico frammentato e l’evidente difficoltà del Governo e della sua maggioranza, siamo riusciti a portare a termine l’iter di approvazione di emendamenti e leggi in alcuni casi davvero fondamentali per la Sicilia, grazie al lavoro delle commissioni e dell’Aula – spiega Cafeo – penso ad esempio alla vicenda IAS, affrontata con l’approvazione del mio emendamento al collegato sulla gestione degli impianti di acquedotto, fognatura e depurazione, alla legge sulla riforma della Formazione Professionale, all’Istituzione dell’Ufficio del Garante per i Disabili, alla legge sui Marina Resort, a quella sul Diritto allo Studio e alla legge sulle Politiche Giovanili, senza dimenticare i DDL già presentati su temi altrettanto importanti come l’Economia Circolare, la riforma del CIAPI e lo Sportello Unico della Famiglia”.
Ma è sulla capacità del territorio di essere attrattivo per gli investimenti che si gioca ancora la partita più importante. Le Zone Economiche Speciali rappresentato uno strumento potenzialmente strategico per il rilancio della economia e la recente perimetrazione che include anche nuovi “pezzi” del territorio siracusano è – per Cafeo – un successo ed allo stesso tempo una occasione da cogliere subito.




Vacanze siracusane per l'Estetista Cinica, blogger star del web e della tv in rosa

Tra i tanti turisti che hanno scelto Siracusa per le vacanze in occasione delle feste, c’è anche Cristina Fogazzi. Nome noto a migliaia di donne, è una “beauty guru” dispensatrice di consigli, suggerimenti e prodotti di bellezza. Famosa anche per la sua rubrica in Detto Fatto, su Rai Due. Ma è soprattutto attraverso i social che è diventata un personaggio virale. Una blogger con tanto di studio pink a Milano, nota con il nick di “Estetista Cinica”. Quasi 500mila follower su instagram e circa 200mila su Facebook. E in effetti è considerata online la regina del cinismo 2.0, applicato alle note più dolenti dell’universo femminile in fatto di bellezza: cellulite, grasso in eccesso, peli superflui sono solo alcune delle sue specialità.
“Volo in Sicilia a cercare la luce gialla di Ortigia e il sapore dei ricci”, ha scritto su Instagram raccogliendo in poche ore 14mila like.




Ippica. Sul palo, Ask Me Now agguanta l’ultimo centrale di trotto del Mediterraneo

(c.s.) Con una beffa a fil di palo, Ask Me Now sigla il Premio San Silvestro, centrale dell’ultimo convegno di trotto dell’anno in programma oggi all’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. Lotta a tre, con Albaricoque che, allorquando si sente la vittoria in tasca, viene stampato sul palo della compagna di allenamento Ask Me Now comandata da Giuseppe Porzio Jr. La trio di questa condizionata riservata a cavalli di 3 anni è chiusa da Amyra Effe, convincente all’ultimo ingaggio.
Tra i giovanissimi ingaggiati per la prima sui 2200 metri nel dotato Premio Pattini, Bata de Cola stravolge il pronostico. Dimostra di sapersi adattare benissimo alla selettiva distanza e, da estrema outsider, diretta da Gaspare Lo Verde respinge il tentativo di Borgogal relegandolo al posto d’onore. Tris completata da Born to Run.
Tra gli anziani impegnati sul miglio dell’Invito abbinato al Premio Inverno, emerge il nome di Ungaretti Ors che, con in sediolo Giuseppe Vitale fa molto bene i conti e senza troppa fatica viene a imporsi su Try Again e Viele Liebe. E’ Poker di fine anno nelle vesti di allenatore Giuseppe Porzio Jr, grazie alle affermazioni di Zeno Colò, guidato dallo stesso in apertura, Ayon Rab e Smeriglio Jet e proprio Ungaretti Ors nella terza, settimana e ultima prova in programma. Prossimo appuntamento in sulky al Mediterraneo rimandato a sabato 4.




Siracusa. Casa del Pellegrino, gli ex dipendenti scrivono all’Arcivescovo: “Futuro incerto”

Un Natale di apprensione per gli ex dipendenti della Casa del Pellegrino. Scrivono all’arcivescovo di Siracusa, Monsi. Salvatore Pappalardo. Parole accorate quelle degli otto lavoratori e di altri sei saltuari. “E’ con viva apprensione -scrivono nella loro lettera-  e in un clima di assoluta incertezza che noi ex dipendenti della Casa del Pellegrino srl, società costituita dall’Ente Santuario Madonna delle Lacrime che è entrata nella procedura fallimentare,  ci apprestiamo a vivere la festa del Natale, vedendo messi a rischio ancora una volta i nostri posti di lavoro”. Le ragioni le spiegano nel passaggio successivo.
“Poco prima di Natale- proseguono i lavoratori- abbiamo appreso dell’aggiudicazione provvisoria dei beni dell’azienda da parte del  curatore fallimentare ad una associazione, denominata A.PRO.TUR., formata da diversi avvocati e imprenditori siracusani, compresi esponenti di organizzazioni di categoria come Pippo Gianninoto e Arturo  Linguanti, che nel presentare l’offerta, pare grazie al sostegno economico di altri imprenditori, non  avrebbe reso noto alcun piano industriale né avrebbe dato alcuna garanzia sul mantenimento dei livelli  occupazionali e sul futuro dei lavoratori impegnati nella struttura. Così i nostri posti di lavoro rischiano di sparire in pochi mesi. Per salvaguardare i nostri posti di lavoro nella  fase in cui la società Casa del Pellegrino srl aveva chiesto il concordato preventivo, siamo stati invitati a  costituirci in cooperativa. Per questo abbiamo affrontato i passaggi legati al licenziamento e alla  costituzione della nuova società, la cooperativa “La Madonnina”, sostenendo tutte le spese e gli oneri  dovuti dall’affitto dell’azienda. Un contratto che abbiamo sottoscritto con il duplice obiettivo di garantire i  nostri posti di lavoro e assicurare la continuità aziendale alla struttura, operando nella piena legittimità,  così come ratificato dal giudice fallimentare. Abbiamo dato anche la disponibilità a concordare una  soluzione che potesse mettere insieme gli obiettivi dell’ente che ha ottenuto in comodato la struttura dal  Comune e le legittime nostre aspettative lavorative, confermando la piena disponibilità di collaborazione
con il Santuario, donando alla fine, allo stesso Santuario, anche i beni acquisiti, ma i nostri continui appelli non sono stati accolti”. Al racconto di quanto accaduto, i dipendenti fanno seguire un appello rivolto a Mons. Pappalardo. “arcivescovo e pastore  della Chiesa siracusana, sempre pronta ad accogliere e sempre attenta alle istanze degli ultimi, per poter  continuare a lavorare alle condizioni che ci erano state prospettate e assicurate sin dall’inizio di questa  tormentata vicenda, e per evitare altri drammi occupazionali nelle famiglie di questa terra, già tormentata  da tante vertenze di lavoro e dalle poche opportunità di occupazione. Siamo anche pronti a rivolgerci a tutti
i rappresentanti istituzionali che potranno sostenerci nel salvaguardare i nostri posti di lavoro”.




Quadro trafugato durante una mostra al museo etnografico: ritrovato dai carabinieri

Meno di 24 ore. Questo il tempo impiegato dai Carabinieri di Rosolini per ricevere la denuncia di furto e ritrovare un quadro trafugato durante una mostra d’arte.
La scorsa domenica, presso il museo Etnografico di Rosolini, mentre era in corso una mostra della pittrice Leonilde Russo, ignoti avevano trafugato uno dei quadri esposti. L’opera d’arte era collocata proprio nei pressi dell’ingresso dell’area museale e rappresenta una donna col turbante azzurro in sfondo color ocra. In serata la pittrice si è rivolta ai Carabinieri di Rosolini per denunciare il furto.
I Carabinieri della locale Stazione hanno iniziato da subito le ricerche del quadro rese difficoltose dalla mancanza di immagini di video sorveglianza o altri ausili tecnici che avrebbero di certo facilitato le indagini. Tuttavia l’ottima conoscenza del territorio e dei soggetti con pregiudizi specifici, ha consentito ai Carabinieri di stringere il cerchio attorno a pochi soggetti che potevano ritenersi possibili autori del furto.  Complice un servizio straordinario di controllo del territorio che si è tenuto proprio nella giornata di lunedì e che ha visto impiegate contemporaneamente 5 autoradio dei Carabinieri nel comune di Rosolini, il malfattore ha sentito la forte pressione degli uomini dell’Arma e ha deciso di abbandonare la refurtiva in una Chiesa. L’opera è stata recuperata dai Carabinieri e riconsegnata all’autrice mentre le indagini proseguono per identificare il reo e deferirlo all’Autorità Giudiziaria.