Due anni di daspo per una donna, “atteggiamenti aggressivi e offensivi allo stadio”

La Divisione Anticrimine della Questura di Siracusa ha emesso un Daspo nei confronti di una 28enne siracusana, protagonista di comportamenti violenti e provocatori durante l’incontro di calcio Siracusa–Sorrento, disputato allo stadio “Nicola De Simone”.
Secondo quanto accertato dalla Polizia, la donna avrebbe tenuto atteggiamenti aggressivi e offensivi nei confronti del personale addetto al servizio d’ordine, arrivando successivamente a minacciare gli agenti intervenuti per contenerla. Nonostante i ripetuti richiami al rispetto delle regole, la ventottenne avrebbe insistito nel voler entrare e uscire liberamente dall’impianto, comportamento vietato per ragioni di sicurezza, arrivando persino a minacciare di incitare alcuni tifosi per creare disordini.
Alla luce dei fatti, il Questore di Siracusa ha disposto per la donna un divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive per la durata di due anni.
Il provvedimento, spiegano dalla Questura, si è reso necessario per la gravità delle intemperanze e per il carattere minaccioso delle condotte, giudicate lesive della dignità e della funzione del personale di servizio.




Laboratori analisi privati,stop alle prestazioni in esenzione: “Ma nei punti prelievo Asp tutto garantito”

“I punti prelievo dell’Asp, in tutta la provincia, garantiscono gli esami di laboratorio con il regolare pagamento del ticket, se previsto o in esenzione, nei casi di cittadini che ne abbiano diritto. La questione dei laboratori privati accreditati non toglie alle fasce deboli quanto previsto per loro dalla sanità pubblica”. Il direttore generale dell’Asp, Alessandro Caltagirone interviene sulla vicenda che vede una “protesta” in corso da parte di diversi laboratori accreditati del territorio che, avendo esaurito il budget assegnato dalla Regione, sospendono le prestazioni in esenzione, eccezion fatta per i pazienti oncologici e per le donne in gravidanza. Il Coordinamento dei Laboratori di Analisi non ritiene si tratti di protesta ma di “condizione strutturale”, per via dell’insufficienza delle somme stanziate dalla Regione rispetto al reale fabbisogno territoriale. Impossibile, inoltre, andare in extrabudget, visto che gli importi non sarebbero poi rimborsati. Il general manager dell’Asp, tuttavia, fa presente che per i cittadini resta sempre valida la soluzione punti di prelievo, che sono più numerosi rispetto al passato e sono stati attivati anche in aree periferiche della provincia. Per chi si rivolge a queste strutture pubbliche non cambia nulla, non si presenta alcun disagio. Dal primo luglio sono operativi anche i nuovi punti prelievo itineranti nelle Guardie Mediche di 13 comuni, con orari e giorni concordati con i sindaci in base alle esigenze riscontrate nei diversi territori.
“L’innovazione che abbiamo voluto introdurre – aveva spiegato il direttore generale Alessandro Caltagirone –
mira a potenziare i punti prelievo aziendali per le analisi di laboratorio esistenti in tutti i comuni della provincia per facilitare l’accesso al servizio agli utenti, soprattutto alle categorie più fragili, riducendo la necessità di spostamenti secondo il principio di prossimità che vuole i servizi sanitari vicini ai luoghi di residenza dei cittadini”.
I punti prelievo itineranti sono ospitati nelle sedi delle Guardie mediche dei comuni di Buscemi, Cassaro, Portopalo, Rosolini, Carlentini, Melilli, Priolo, Solarino, Canicattini Bagni, Floridia, Francofonte, Buccheri e Ferla, aperti nelle giornate e nelle fasce orarie specificate nel calendario consultabile nella home page del sito internet aziendale www.asp.sr.it alla voce “Punti Prelievo Itineranti”. Si può accedere prenotando o anche senza farlo.
“La lamentela dei laboratori accreditati- aggiunge Caltagirone- non rappresenta una novità. L’anno scorso si è presentato un momento di crisi, quest’anno è stato disposto un nuovo tariffario ed un aumento da parte della Regione, che viene comunque ritenuto insufficiente. Per quanto riguarda noi, i punti prelievo funzionano bene. La popolazione è libera di andare presso le strutture private accreditate o di rivolgersi a noi, anche grazie al potenziamento attuato lo scorso luglio. Noi ci siamo, le fasce più deboli non devono essere penalizzate.”.




Waterfront di via Elorina, Cavallaro(FdI): “Conciliare gli interessi della Difesa con le aspettative dei cittadini”

“L’obiettivo finale è quello di conciliare gli interessi della Difesa di riorganizzare i propri immobili e spazi con le legittime aspettative dei cittadini di tornare a godere di un’area di particolare bellezza”. Così il consigliere comunale Paolo Cavallaro di Fratelli d’Italia entra nel merito della vicenda Ex Idroscalo di Siracusa, “per troppo tempo sottratto al libero godimento dei cittadini”. Il consigliere di minoranza ritiene che ci sia, intorno alla questione, “un clima positivo e condiviso che fa ben sperare nel raggiungimento dell’obiettivo”. L’anno scorso Difesa Servizi, la società in house del Ministero della Difesa, ha pubblicato un avviso esplorativo finalizzato a raccogliere eventuali proposte di finanza di progetto per la riqualificazione e valorizzazione per fini turistici di diversi assets immobiliari, tra cui anche quello dell’ex idroscalo di via Elorina. “Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia più volte ha partecipato al dibattito cittadino sulla valorizzazione dell’area dell’ex idroscalo “De Filippis”- ricorda Cavallaro- assumendo anche iniziative in consiglio comunale, associandosi alle istanze di diverse associazioni e cittadini, come la Porto di Siracusa Anna Maria Lepik e il Comitato Cittadino per la Riqualificazione e il Decoro Urbano di Siracusa, che da anni si batte per restituire il waterfront alla libera fruizione dei cittadini. Da anni si parla di parziale smilitarizzazione dell’area dell’aeronautica e anche l’amministrazione comunale ha aperto un’interlocuzione con il Ministero”.
Cavallaro ricorda che il gruppo consiliare sta seguendo l’iter con il parlamentare Luca Cannata, “che ha preso contatti con Difesa Servizi, con il Ministero della Difesa e con l’Aeronautica, confermando la loro volontà di valorizzazione degli assets immobiliari, ma nel rispetto delle esigenze dei territori e degli interessi dei cittadini”. Nei prossimi giorni seguiranno ulteriori incontri, per approfondire ulteriori aspetti.




Siracusa aderisce alla Carta Europea della Disabilità: “Si” unanime del consiglio comunale

“Disco Verde” alla mozione che mira a stipulare una convenzione con il Dipartimento per le Politiche in favore delle persone con disabilità, per il pieno riconoscimento della Carta Europea della Disabilità anche a Siracusa. Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta partita dal consigliere comunale Damiano De Simone di Forza Italia. “Attraverso questa adesione- spiega l’esponente di minoranza- Siracusa si allinea alle migliori pratiche europee in tema di inclusione e accessibilità, garantendo agevolazioni e semplificazioni per le persone con disabilità, sia residenti che turisti. La Disability Card consente infatti l’accesso gratuito o agevolato a numerosi servizi e attività, come musei, teatri, eventi culturali e sportivi, strutture ricettive e mezzi di trasporto, semplificando al contempo il riconoscimento della condizione di disabilità, senza la necessità di esibire certificazioni aggiuntive. Per i cittadini residenti, la carta offrirà uno strumento utile per usufruire più facilmente dei servizi comunali, promuovendo piena partecipazione alla vita pubblica e culturale.
Per i turisti, invece, sarà un segnale importante di accoglienza e civiltà, favorendo l’accesso ai luoghi della cultura e del tempo libero, in una città che cresce sempre più anche come destinazione turistica”.De Simone definisce l’approvazione “un segnale importante su temi così delicati quanto fondamentale, per i quali non esistono barriere politiche ma valori che accomunano. Siracusa-conclude De Simone- compie così un passo concreto verso una città più giusta, inclusiva e vicina ai bisogni reali delle persone, nel segno della dignità e dell’equità”.




Ztl Ortigia, il chiarimento dell’assessore Pantano: “Non è chiusura ma mobilità responsabile”

L’assessore alla Mobilità e trasporti, Enzo Pantano, replica alle dichiarazioni del consigliere comunale Paolo Cavallaro sul prolungamento degli orari della Ztl di Ortigia anche nel periodo autunnale.
“Mi spiace che un consigliere comunale attento e responsabile, anche nelle critiche, come Paolo Cavallaro si sia fatto prendere dalla sindrome del populismo andante-la premessa dell’assessore- L’estensione degli orari della Ztl rientra in una programmazione complessiva della mobilità urbana di cui il consiglio comunale è ampiamente informato e partecipe. L’obiettivo, infatti, è migliorare l’accessibilità e la qualità della vita nel centro storico, senza penalizzare residenti o attività economiche.
L’amministrazione comunale-prosegue Pantano- è impegnata nel potenziamento del trasporto pubblico urbano, anche per rendere più semplice spostarsi da e per Ortigia. E senza dover ricorrere necessariamente all’uso dell’auto privata, creando ingorghi ed inquinamento. Già oggi tutte le 15 linee urbane raggiungono Ortigia, tre minibus assicurano gli spostamenti interni al centro storico e percorrono in uscita il ponte umbertino, corso Umberto, piazza Marconi, via Tripoli, via Bengasi per poi proseguire su via Malta e rientrare in Ortigia attraverso il ponte Santa Lucia. Tutto questo per dare un servizio ai fruitori del parcheggio Molo, invitati così a lasciare l’auto negli spazi di sosta. Ricordo anche che con il nuovo bando per il Tpl è previsto un aumento dei chilometri a servizio della città, uno sforzo in più destinato a potenziare i collegamenti tra i parcheggi della città, estendendo gli orari di servizio fino alle 2 del mattino nei fine settimana”.
L’assessore alla Mobilità chiarisce poi che “l’obiettivo dell’Amministrazione era e rimane il decongestionamento del traffico cittadino, coprendo in modo capillare il fabbisogno di residenti, lavoratori e turisti che giornalmente orbitano nel centro storico, senza penalizzare nessuna categoria. Per risolvere le attuali criticità del sistema di viabilità cittadino bisogna innovare e seguire nuovi percorsi. La struttura stradale è pressoché identica a quella degli anni ‘70, quando circolavano circa tredicimila autovetture. Oggi, per dare un’idea, sulle stesse strade ne circolano oltre novantamila, alle quali aggiungere le vetture provenienti dai comuni limitrofi. È evidente a tutti che Siracusa ha un problema. Tutti insieme, collaborando e sforzandoci di lavorare su soluzioni comuni, dobbiamo trovare il modo per attenuare gli inevitabili disagi”.
Infine un riferimento al tema della sosta. “L’amministrazione comunale -ricorda Pantano- ha aumentato i posti auto del parcheggio del Molo. Attualmente, sta partecipando all’avviso dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale per le aree di piazzale Mazzini in cui, nel caso si ottenesse la concessione, realizzare non solo posti auto riservati a residenti e autorizzati ma anche una zona di scambio dedicata ad agevolare le operazioni di carico e scarico merci, a servizio delle attività commerciali di Ortigia. La Ztl -conclude-non è chiusura o la creazione di un regno personale, ma uno strumento di mobilità responsabile che mira a garantire tutela, decoro e vivibilità. Nessuno vuole ingessare Ortigia. Tutti noi vogliamo una città accessibile ma ordinata, a maggior ragione nel centro storico luogo in cui le esigenze dei cittadini e dei visitatori devono convivere con la necessità di proteggere il nostro patrimonio storico e ambientale”.




Corteo dopo il tentato femminicidio di Canicattini, il Centro Ipazia: “Servono azioni concrete”

Anche il centro antiviolenza Ipazia prenderà parte al corteo di questa sera con cui Canicattini dirà no alla violenza di genere, dopo il tentato femminicidio della giovane di 33 anni, accoltellata dall’ex compagno all’uscita dal lavoro. La presidente del Cav, Daniela La Runa fa alcune considerazioni e chiede azioni concrete, in provincia, su un fenomeno che resta un’emergenza. “Mentre l’Italia piange la giovane Pamela Genini, brutalmente uccisa a coltellate dal compagno, per l’ennesima volta la nostra provincia si tinge di sangue ancora per mano di un uomo a danno di una donna-la dichiarazione di Daniela La Runa- tutto questo desta in noi preoccupazione e amarezza. Solo pochi mesi fa abbiamo marciato sulle strade di Siracusa dopo i femminicidi che hanno colpito le giovani Sara Campanella ed Ilaria Sula ed in questi giorni arriva la notizia di un ulteriore agguato, una aggressione feroce a danno di una giovane donna Canicattinese da parte di un ex partner.
Un tentato omicidio abbiamo letto sulle cronache locali, un tentato femminicidio il termine corretto che deve essere usato. Per fortuna la ragazza è sopravvissuta e il Cav Ipazia le esprime solidarietà e vicinanza e sarà presente al Corteo silenzioso che domani sera si snoderà per le strade di Canicattini Bagni, proprio per testimoniare la nostra concreta presenza. Questo accadimento, però, rinsalda la nostra determinazione nella lotta contro la violenza di genere e torniamo a chiedere a gran voce, così come abbiamo fatto al termine della marcia della primavera scorsa con la consegna al prefetto in carica, allora il dott. Giovanni Signer, di un documento apposito e dettagliato controfirmato in maniera del tutto trasversale da associazioni e forze politiche del territorio, l’istituzione di una rete antiviolenza che coinvolga le istituzioni e tutti i centri antiviolenza presenti sul territorio, in quanto presidi indispensabili per l’aiuto ed il supporto delle donne vittime di violenza. La nostra provincia -conclude la legale siracusana- ha un estremo bisogno di azioni concrete in rete, sia a livello preventivo che a livello repressivo per fermare la violenza maschile sulle donne e per potenziare il sistema di messa in sicurezza delle donne esposte a rischio e non si può più tergiversare perché non c’è più tempo né spazio per le belle intenzioni, per i proclami di intenti o per le azioni frammentate”.




Siracusa, al Pantheon raccoglimento per i tre Carabinieri morti a Castel d’Azzano

Sabato 18 ottobre, alle ore 19, nella parrocchia di San Tommaso Apostolo al Pantheon, celebrazione in suffragio dei tre Carabinieri che hanno perso la vita a Castel d’Azzano, nel Veronese, mentre erano in servizio. Iniziativa a cura dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Siracusa e dall’Associazione Culturale Lamba Doria, che hanno voluto promuovere un momento di raccoglimento e vicinanza alla grande famiglia dell’Arma.
“Un gesto di solidarietà e memoria – spiegano gli organizzatori – per rendere omaggio a tre servitori dello Stato che hanno sacrificato la propria vita per adempiere al dovere, ricordando il valore, la disciplina e l’umanità che contraddistinguono ogni Carabiniere”.




Ztl, affondo di Cavallaro:”Ordinanza di dubbia legittimità, Ortigia giocattolo per turisti”

“Dubbi di legittimità sull’ordinanza che estende gli orari di attivazione della Ztl al periodo invernale, nelle stesse modalità della versione estiva”. Li esprime il consigliere comunale Paolo Cavallaro, che aggiunge anche altre considerazioni sul provvedimento adottato dal Comune, in via provvisoria e a tempo indeterminato.
“In sostanza-fa notare Cavallaro- tranne alcune fasce orarie, la Ztl resta attiva dal lunedì al sabato sia la mattina (dalle 11 alle 15.30) che il pomeriggio (dalle 17 alle 2 di notte), e la domenica e festivi dalle 10 del mattino alle 2 di notte. A parte i dubbi di legittimità su un’ordinanza che limita la mobilità delle persone a tempo indeterminato (fino al nuovo piano di ztl, alla pedonalizzazione, alle zone scolastiche e alla nuova tassa di circolazione!)-prosegue- ciò che lascia senza parole è il solito atteggiamento arrogante di un’amministrazione che agisce, senza confrontarsi nemmeno con la commissione consiliare competente, penalizzando ancora una volta anziani e disabili in particolare, isolandoli a casa e sottraendo il centro storico alla libera fruizione con le autovetture, senza valide alternative di trasporto pubblico urbano”. Cavallaro rincara la dose, sostenendo che la Ztl “è una limitazione ai diritti costituzionali delle persone, non compensata da alcun servizio di trasporto alternativo da e per i parcheggi cittadini, soprattutto nelle ore serali. Nell’ordinanza non è prevista nemmeno la sospensione della ZTL in occasione delle piogge”. Il consigliere di Fratelli d’Italia ritiene che non bastino “i pass residenti e autorizzati per sostenere i cittadini nello svolgimento delle mille incombenze quotidiane, che purtroppo sono molto spesso anziani e persone con difficoltà di deambulazione, i più fragili insomma. Questo succede quando un’ amministrazione -dice ancora- è lontana dalle esigenze dei cittadini, dalla loro vita reale, e con fantasia mira a emulare i sistemi attivi in altre città, dove però vi sono validi, puntuali e costanti servizi di trasporto urbano, dai bus piccoli e grandi ai taxi. Qui a Siracusa si parte al contrario, prima si chiude e si creano disagi, poi forse con calma mettiamo le navette durante tutte le ore di attivazione della Ztl”. A questo Cavallaro aggiunge un’anticipazione: a breve sarà attivata la tassa di circolazione per entrare in Ortigia, la cosiddetta Congestion Charge, perché “Ortigia deve essere il giocattolo per i turisti, costretti a muoversi tra tavoli e ostacoli vari”. Infine un annuncio. “Porterò il tema- conclude Cavallaro- all’attenzione della quarta commissione, con spirito costruttivo, ma sembra di vedere consolidato il metodo del marchese del grillo”.




Sanità, Pnrr: “Nessuna opera definanziata e liberate risorse per 2,2 mln di euro”

“Nessun intervento definanziato. Le delibere del 9 ottobre dell’Asp dicono altro”. Il chiarimento arriva dal direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, Alessandro Caltagirone che puntualizza innanzitutto che “le deliberazioni in questione riguardano una rimodulazione tecnica delle fonti di finanziamento che consente di garantire integralmente l’esecuzione delle opere con fondi statali ex articolo 20 della legge 67/88, liberando al contempo risorse aziendali per circa 2,2 milioni di euro. Gli interventi oggetto delle delibere riguardano le Case della Comunità di Melilli, Siracusa HUB e Rosolini e gli Ospedali di Comunità di Pachino e Noto, tutti confermati e in fase di attuazione secondo i cronoprogrammi contrattuali”.
“Mi dispiace- aggiunge Caltagirone- se le delibere siano state poco chiare e abbiano generato incomprensione, probabilmente a causa dei tecnicismi presenti nei testi. A qualcuno è sembrato che si trattasse di definanziamenti o rallentamenti degli interventi, ma si tratta di interpretazioni infondate: tutti i progetti-ribadisce il general manager dell’Asp- restano confermati e pienamente finanziati”.
L’assessorato regionale della Salute, stando alle garanzie dell’Asp, ha colto la necessità di sostenere le azioni dell’Asp e conseguentemente intervenire con i fondi ex art. 20. Sarà così possibile coprire interamente gli investimenti senza gravare sul bilancio aziendale. Le tempistiche di completamento dei lavori, infatti, non dipendono dalla fonte di finanziamento, ma dai contratti stipulati con le imprese, che restano pienamente vincolanti e in corso di esecuzione”. Poi Caltagirone torna sul punto. “Provo dispiacere –ribadisce Caltagirone – se qualcuno abbia voluto leggere in questa attività di rimodulazione un segnale di inefficienza. Al contrario, il nostro obiettivo è uno solo: migliorare e potenziare le strutture sanitarie del territorio, per poter erogare più servizi e in modo sempre più capillare. È un percorso complesso, in salita, ma che porteremo a compimento entro marzo 2026. Da quel momento in poi – conclude il direttore generale – avvieremo progressivamente nuovi servizi nelle Case e negli Ospedali di Comunità e all’interno dei presidi ospedalieri come quello di Noto che sta subendo un complesso intervento di miglioramento sismico. Chiediamo a tutti-conclude il direttore generale- sostegno e pazienza in questa fase di intenso lavoro dei nostri servizi tecnici, in cui stiamo contemporaneamente realizzando le nuove strutture e garantendo ogni giorno la continuità dei servizi sanitari”.




Auteri Vs La Vardera: “Affigge la sentenza Cuffaro e un articolo sul mio conto, gioca per visibilità”

“Non si gioca con la rabbia delle persone solo per aumentare la propria visibilità sui social, senza peraltro partecipare in modo costruttivo ai lavori di commissione e d’aula. Invito il presidente Galvagno ad adottare regole chiare all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana: non si può trasformare il Parlamento in un palcoscenico per registrazioni, teatrini e campagne di consenso personale. Le istituzioni vanno rispettate”. Lo dichiara il deputato regionale della Democrazia Cristiana Carlo Auteri, in riferimento al gesto del collega Ismaele La Vardera, che ha affisso all’ingresso del gruppo parlamentare DC la sentenza di condanna di Totò Cuffaro e un articolo di giornale riguardante lo stesso Auteri. “Premesso che il collega è sotto scorta e, ci tengo a ribadirlo con rispetto, nessuno mette in dubbio il suo coraggio e l’impegno con cui ha portato alla luce alcune vicende importanti – dice – Ma ciò non giustifica la continua spettacolarizzazione dei disagi, usati e amplificati attraverso la macchina della comunicazione per generare clamore. Lo dico da esperto: La Vardera sa essere un discreto attore, e lo dimostra in queste sue sceneggiate che gli garantiscono like, visualizzazioni e popolarità”. Non manca un passaggio sul presidente della Dc: “Quando attacchi Totò Cuffaro, attacchi un uomo che, dopo aver pagato per i propri errori e aver scontato la pena con dignità, ha scelto di dedicarsi agli altri, mettendo sempre al primo posto i rapporti umani e la speranza. Il valore di una persona si misura nella capacità di rialzarsi, non nella rabbia con cui si punta il dito. Cuffaro ha scontato con umiltà un percorso della propria vita e merita rispetto come chiunque abbia scelto la via del riscatto. A meno di non ritenere una persona colpevole a vita”. Auteri conclude con un richiamo alla coerenza: “Mi sono scusato pubblicamente per parole pronunciate nei suoi confronti in un momento di rabbia, parole che non ripeterei mai più – conclude – Ma anche il collega dovrebbe riflettere e chiedere scusa per la continua distorsione comunicativa che porta avanti, più utile a creare divisione che a costruire politica. Chi fa politica dovrebbe essere guidato da spirito di servizio, non dalla sete di visibilità. Invito quindi La Vardera a studiare la storia politica della Democrazia Cristiana, un partito che ha scritto pagine decisive per la nostra terra. La Sicilia non si cambia con i video e con la rabbia, ma con il lavoro, l’ascolto e la responsabilità”.