Siracusa calcio in crisi, l’Ad Santangelo: “Non possiamo andare avanti da soli, la C deve essere un orgoglio per la città”

L’ amministratore delegato del Siracusa, Nicola Santangelo, analizza il momento. “Dopo settimane intense di trattative con molti imprenditori locali, ad oggi non abbiamo ricevuto nessun segnale concreto di partecipazione attraverso nuovi soci e Sponsor. Per quanto suddetto non possiamo affrontare la nuova stagione da soli, come è avvenuto per la stagione appena conclusa, e per tanto se la situazione rimane tale, ritengo che non ci siano le condizioni necessarie per poter continuare e quindi per iscrivere la squadra e tanto meno affrontare un campionato molto competitivo come quello del prossimo torneo. La terza serie nazionale deve essere un orgoglio per la città, la sua provincia, l’intero territorio. Serve un coinvolgimento totale, da parte di tutte le forze istituzionali, imprenditoriali e sportive, e quindi rimaniamo fiduciosi, sperando che possano arrivare segnali concreti e positivi per poter proseguire il percorso iniziato”.




Siracusa calcio, la nuova fine è vicina. Alì: “Incontri non andati a buon fine…”

“Pronto a lasciare. Non mi sento in grado di continuare da solo se non cambieranno le cose da qui al 24 giugno”. Non è un fulmine a ciel sereno ma quasi, perché della difficile situazione del Siracusa calcio se ne era già a conoscenza, ma le considerazioni fatte poco fa dal presidente Giovanni Alì suonano quasi come una sentenza. Il massimo dirigente ha sottolineato come in queste settimane si siano fatti tantissimi tentativi con vari gruppi ma che alla fine non è andato a buon fine alcun summit. E nemmeno con il primo cittadino Francesco Italia, al di là di colloqui telefonici, ci sono state sostanziali novità. I tifosi traballano, la scomparsa del Siracusa non è più utopia e sarebbe l’ennesimo schiaffo alla città.




Pallamano, esperienza positiva per cinque Under 15 dell’Aretusa in rappresentativa

Si è conclusa con la disputa delle finali, la manifestazione organizzata dalla Federazione Italiana Handball , denominata: “Coppa delle Aree – Talent’s Camp 2019” tra le rappresentative Under 15 maschili regionali. La nostra città era presente con ben 5 atleti della Pallamano Aretusa: Lorenzo Carnemolla, Antonio Izzi, Simone Faraci, Vincenzo Giuliano e Marco Santoro, mentre è dovuto rimanere a casa per infortunio il forte terzino Riccardo Bruni. La selezione siciliana, guidata dal tecnico salvatore Cardaci, si è ben comportata; inserita in un girone di ferro con Trentino, Emilia Romagna, Toscana e Puglia ha disputato degli ottimi incontri perdendo di misura contro formazioni che in passato hanno surclassato letteralmente sotto valanghe di goal le precedenti selezioni, segno che il gap, quanto meno da un punto di vista tecnico e  tattico, si è notevolmente ridotto,  mentre rimane purtroppo evidente la differenza fisica nei confronti delle altre selezioni regionali. Sconfitte 26 a 22 contro l’ Emilia che arriverà seconda, 28 a 25 contro il Trentino , quarto alla fine della manifestazione, 29 a 26 contro la Puglia giunta 5° e 26 a 21 contro la Toscana, infine vittoria 27 a 18 nella finale contro la Sardegna che vale il 9° posto. Buone prove degli atleti siracusani con Faraci e Santoro autori di 15 reti ciascuno mentre per Giuliano e Izzi saranno 8 le reti segnate., in porta buone prestazioni di Carnemolla sopratutto nelle ultime due partite. Un pò di rammarico per l’assenza forzata di Bruni, uno dei migliori talenti siciliani che avrebbe sicuramente  dato maggiore spessore alla spedizione siciliana che, visti i risultati ottenuti, avrebbe potuto aspirare ad una classifica decisamente migliore. La selezione si ritroverà adesso sabato 8 al torneo organizzato dallo Scicli che la vedrà opposta alle formazioni under 17 di Scicli, Halikada e Aretusa. Intanto cresce l’attesa in casa Aretusa per la richiesta di ripescaggio, presentata dalla società, alle Finali nazionali Under 15 di Misano Adriatico. Confermato il primo posto nella graduatoria nazionale come migliore seconda per la società del presidente Villari, per cui basterebbe la rinuncia di una sola delle 16 squadre aventi diritto per dar modo agli atleti siracusani di partecipare alla finale nazionale svanita a 3 secondi dalla fine nella partita persa contro il Giovinetto Marsala valevole per il titolo regionale. “Sarebbe per noi motivo di grande soddisfazione poter partecipare, seppur da ripescati, alla finale per la conquista dello scudetto, in caso contrario abbiamo già dato conferma della nostra partecipazione alla Coppa Italia under 15 che si terrà sempre a Misano negli stessi giorni di luglio”  dichiara il vice presidente Giovanni  Santoro.




Pallavolo, Prima divisione: Eurialo ko. Drago: “Cercheremo di chiudere bene la stagione”

Troppo forte il Comiso per l’Eurialo Siracusa. Le iblee si impongono per 3-0 al PalaCorso in 80 minuti di gioco e sono sempre più vicine alla promozione in serie D. La squadra di Salvo Drago ha cercato in tutti i modi di opporre resistenza, ma nulla ha potuto contro un avversario ben più forte ed organizzato. Il Comiso si è aggiudicato i primi due set per 25-18, mentre nel terzo ha ceduto 16 punti all’Eurialo. Sotto di una dozzina di punti ad inizio parziale, le aretusee hanno avuto una buona reazione, riavvicinandosi alle ragusane che, forse, credevano di aver già chiuso la partita. Poi però Comiso è tornato a “martellare” da tutte le posizioni e l’Eurialo, che ha comunque mostrato una buona fase difensiva, si è dovuta arrendere.

“Nulla da rimproverare alle ragazze dal punto di vista dell’impegno – ha detto il tecnico Salvo Drago – Sapevamo che sarebbe stato difficile mettere in difficoltà una squadra molto più attrezzata della nostra e che in questo momento è anche decisamente più motivata perché ad un passo dalla promozione. Domenica prossima chiuderemo il campionato affrontando l’Holimpia e cercheremo di interrompere la striscia negativa, anche se non sarà facile perché le biancazzurre sono nelle posizioni alte della classifica e, se non avessero sbagliato un paio di gare, sarebbero ancora in corsa per la promozione in serie D”.




Siracusa. Festa della Repubblica: celebrazione questa mattina in piazza Duomo

Celebrato questa mattina in  Piazza Duomo il 73° Anniversario della Fondazione della Repubblica Italiana.
La manifestazione ha avuto inizio con la rassegna , da parte del Prefetto di Siracusa, Luigi Pizzi, e del Comandante del Comando Marittimo Sicilia, Ammiraglio. Andrea Cottini, della Compagnia interforze in armi costituita da Soldati, Marinai, Avieri e Carabinieri, Agenti della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e delle rappresentanze del Corpo Forestale dello Stato, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa Italiana, delle Associazioni Combattentistiche e d’arma e delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile.
Presenti i Gonfaloni dei Comuni della provincia di Siracusa e del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale).
Dopo l’alza bandiera, come da tradizione, la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e gli interventi del Sindaco di Siracusa, Francesco Italia e del Prefetto Luigi Pizzi.
Il coro degli alunni del IV Istituto Comprensivo Statale “Verga” di Siracusa ha eseguito l’Inno Nazionale ed altri brani.

Questo l’intervento del sindaco, Francesco Italia.

73 anni fa nasceva la Repubblica italiana. Trascorso poco più di un anno dalla riconquistata libertà e dalla cacciata definitiva dei nazifascisti, il 2 giugno del 1946 gli italiani furono chiamati a decidere del loro futuro e lo fecero con un impeto di partecipazione degno di un Paese e di un popolo che con orgoglio voleva rinascere dopo oltre 20 anni di dittatura e una guerra devastante.

Il quesito referendario poneva il corpo elettorale, per la prima volta aperto anche alle donne, davanti alla scelta tra monarchia e repubblica. Fu preferita la seconda opzione, fu scelta la novità forse nella speranza intrinseca che si voltasse definitivamente pagina, che si aprisse una nuova fase storica capace di portare l’Italia nella modernità generando sviluppo e benessere.

Lasciamo agli storici il compito di stabilire se esista una correlazione tra l’esito referendario e l’eccezionale crescita economica vissuta nei primi decenni dell’Italia repubblicana; ciò che a me pare certo, invece, è che nel secondo dopoguerra, caduto il fascismo, gli italiani riuscirono a liberare una forza creativa e una voglia di rinascita enorme, capace di trasformare un Paese prevalentemente agricolo, arretrato e semianalfabeta (si parlava soprattutto in dialetto) in una delle sette grandi potenze economiche e industriali del mondo. Finita la guerra e liberi dal fardello della dittatura, gli italiani furono protagonisti di un nuovo Rinascimento, stavolta prevalentemente economico e civile in cui la crescita della ricchezza complessiva e individuale andava di pari passo con la conquista di nuovi diritti e il superamento delle diseguaglianze.

Tutto questo fu possibile – ed è ancora possibile – grazie a un rinnovato contesto internazionale in cui le diplomazie, anche quelli degli Stati egemoni, lavoravano per il superamento dei conflitti e non solo per perseguire obiettivi di supremazia. Pur nel contesto minaccioso della Guerra fredda, le relazioni tra le nazioni fecero un salto di qualità creando un clima di collaborazione di cui si giovò anche l’Italia che, sebbene uscita perdente e piegata dal secondo conflitto mondiale, grazie anche alla credibilità di un ceto politico nato dalla Resistenza, poté confrontarsi alla pari nei consessi internazionali. Erano gli effetti positivi del multilateralismo, oggi purtroppo minacciato da discutibili teorie politiche, che smorza i conflitti ed esalta il ruolo e la funzione delle istituzioni sovranazionali come l’Unione Europea.

Un’Europa in pace per 73 anni! Se ci pensiamo bene, mai gli europei – nella loro lunga storia – hanno avuto la ventura di vivere 73 anni senza farsi guerra. Ciò è stato possibile perché l’Unione, per quanto imperfetta ed ancora incompiuta dal punto di vista politico, è comunque riuscita sempre a trovare una sintesi tra le diverse posizioni. Non banalizziamo questa funzione di mediazione svolta da Bruxelles; certamente non la banalizzano i nostri genitori che hanno conosciuto gli orrori della guerra e hanno visto con i loro occhi fin dove si può spingere la cattiveria umana quando, con metodo politico e vestita di ideologia, questa punta alla sopraffazione del nemico.

Dobbiamo dunque vivere questo tempo con la consapevolezza di ciò che è stato costruito e impegnandoci a rinnovarlo per spingerci ancora più in avanti sulla strada della solidarietà e dell’integrazione, superando anacronistici egoismi nazionali. L’Italia, l’Europa, crescono insieme quando si ispirano a valori e ad istituzioni democratiche. È con la democrazia che gli inevitabili conflitti – sociale, politico, culturale – possono essere superati e assumono la dignità di spinta irrinunciabile dello sviluppo e del progresso. Un imperativo categorico per noi e per le future generazioni.

Dal punto di vista istituzionale, poi, il 2 giugno 1946 rappresentò un punto di passaggio fondamentale che portò il nostro Paese dalla Liberazione alla nascita della Repubblica e dell’Assemblea Costituente, fino alla promulgazione della Carta Costituzionale con i suoi valori universali.

Oggi l’Italia ha bisogno di ritrovare quei valori, di recuperare quei sentimenti che ci consentirono di rinascere. Stiamo attraversando momenti non facili. Sul piano internazionale, certo, ma anche su quello interno non mancano tensioni. Assistiamo al riemergere di atteggiamenti e parole d’ordine che pensavamo consegnati a un passato di cui non si sente la mancanza, fatto di lutti e negazione della libertà civili e politiche. Ancora oggi, incredibilmente, torna il bisogno di ricordare che l’antifascismo è un valore costituzionale e che la nostra Carta è figlia della Resistenza che combatté la dittatura.

Io non credo che la Storia si ripeta ma conoscerla è importante per non ricadere negli stessi errori. Essa può avere percorsi simili ma non si manifesta mai alla stessa maniera. Ciò che però restano immutati sono i vizi e le tentazioni dell’uomo, la voglia di affermazione sui propri simili, la voglia di imporre il proprio punto di vista con ogni mezzo e con ogni stratagemma e la voglia, talvolta, di affidarsi all’uomo forte. In momenti di difficoltà, come è già accaduto in passato, siamo attratti da chi ci presenta soluzioni semplicistiche e sbrigative, ma negare la complessità – soprattutto oggi, in un mondo sempre più interconnesso – non solo non serve ma produce ulteriori danni. Ci spinge verso soluzioni sbagliate che lasciano tale e quale la portata dei problemi e rischiano di comprimere la libertà e di produrre discriminazioni.

Rileggiamo, dunque, la nostra Carta costituzionale, figlia di quel 2 giugno di 73 anni fa, con gli occhi di persone del ventunesimo secolo e affrontiamo le sfide di oggi con rinnovato senso civico in uno sforzo comune per rilanciare il Paese. Guardiamo con speranza all’avvenire dell’Italia, protagonista di una politica di pace e di giustizia in un’Europa libera, solidale, democratica e portatrice di valori universali.

Il dialogo e il senso più alto della funzione pubblica e politica devono aiutarci in questo impegno. Perché è proprio nel confronto, nel rigore istituzionale e nel ricordo del sacrificio dei tanti che hanno perso la vita per la giustizia civile e sociale che possiamo trovare le motivazioni per il progresso e per spingere indietro i tentativi di chi fa leva sulla crisi economica per alimentare le diseguaglianze.

Concludo porgendo a nome della città di Siracusa, un caloroso saluto al personale militare e alle forze dell’ordine in servizio che con il loro impegno ed il loro senso dello Stato rendono sicura la nostra comunità. Grazie a tutti voi.

Viva la Repubblica, Viva l’Italia!




Canoa polo: 4 su 4 per l’Ortea e l’inseguimento al Chiavari continua

In Campania quattro vittorie per i campioni d’Italia in carica dell’Ortea. A Bacoli (Napoli), due giornate appassionanti di canoa polo. Si è disputato il terzo turno del campionato di Serie A Maschile. In evidenza i campioni d’Italia in carica della Polisportiva Canottieri Ct Ortea Palace. Quattro successi per Gianmarco Emanuele e compagni. Prima partita vinta contro la Canottieri Ichnusa per 8-1 (3 gol di Gianmarco Emanuele, 2 reti di Paolo Di Martino, Edoardo Corvaia, Fabrizio Santino e Gianmarco Guarnera; per i sardi sigillo di Andrea Savona. Andrea Romano para un rigore).
Nel secondo match, l’ Ortea Palace, batte il Gruppo Canoe Roma con il risultato di 10-1. Scatenato Gianmarco Emanuele, autore di 4 reti. Segnano anche Edoardo Corvaia (2), Paolo Di Martino (2), Gianmarco Guarnera (2). Per i capitolini in rete Gianmaria Lombardo. I campioni dell’Ortea non mollano la presa e nella terza sfida piegano la Canottieri Mutina per 5-2. Gara dominata dai siciliani, in gol con Paolo Di Martino, Gianmarco Emanuele, Edoardo Corvaia (2), Alejandro Casal Dasilva. Per la Canottieri Mutina segnano Enrico Moschetti e Davide Pezzuolo. Nell’ultimo incontro, la Polisportiva Canottieri Ct Ortea Palace si sbarazza della Canottieri Eur per 4-3. Partita intesa e combattuta. Sblocca Gianmarco Emanuele. Rimonta dei romani firmata da Stefano Monte, Giacomo Maffia e Alejandro Gordo Herrero. L’Ortea aumenta il ritmo delle pagaie e non si arrende. Davide Novara riporta in partita la squadra. Alejandro Dasilva Casal ristabilisce la parità. Il gol del successo lo firma Edoardo Corvaia ad un minuto dalla fine.
Prossimo appuntamento il 22 e 23 giugno a San Nicola (PA). Questa la rosa della POLISPORTIVA CANOTTIERI CT ORTEA PALACE: Gianmarco Emanuele, Edoardo Corvaia, Davide Novara, Fabrizio Santino, Andrea Romano, Paolo Di Martino, Alejandro Casal Dasilva e Gianmarco Guarnera. Allenatore: Gianmarco Emanuele.




Principe Azzurro si esalta al Gran Galà del Galoppo al “Mediterraneo”

Principe Azzurro ha sigillato il Premio Teatro Greco – Trofeo Goffs Uk , prova ippica che ha impreziosito il Galà del Galoppo, con il quale l’Ippodromo del Mediterraneo ha onorato la Festa della Repubblica. Evento che ha accolto il Palio dei Pali combattuto tra asini e quarter horse, portacolori dei 17 quartieri di Floridia e Canicattini Bagni. E’ grande successo per i due quartieri Santuzzo che, colorano di giallo sia il trionfo di Ruben Ficara, in groppa all’asinella Nina, che quello di Giuseppe Diquattro, in sella, invece, al quarter horse Skipa. Un’ippica, quindi, promossa attraverso la rievocazione delle tradizioni popolari delle due cittadine note una, Canicattini Bagni, per il Palio di San Michele, l’altra, Floridia, che attende il ripristino del Palio dell’Ascensione Floridiana con le corse dei cavalli lungo Corso Vittorio Emanuele. Stessi quartieri in competizione con i Quarter Horse dell’A.S.D. Spettacoli Equestri di Maria Purità che per la prima volta si sono lanciati, regalando spettacolo, sulle piste. Sempre più brave e divertenti le asinelle della Fattoria Cugno Lupo di Vincenzo Cavalieri, concesse per il settimo anno consecutivo. Tribune gremite da un pubblico esaltato anche dal “Principe” di casa Bosco, che con Federico Bossa in regia ha ben difeso l’affollato Handicap Principale C che ha ingaggiato, sui 1600 metri della pista grande, cavalli di 3 anni. Ci ha provato Signor Arancio, ma si dovuto accontentare della migliore piazza, mentre ha ottenuto una buona terza moneta Nonno Alfonso. Ha cancellato la qualifica di maiden Chicaloca, protagonista tra i due anni impegnati sui 1200 metri della pista piccola del Premio Goffs Uk. Carmelo Zappulla in regia, bravo a respingere Fast Forward e Dreamerfilly, con quest’ultima che ha conquistato il terzo posto alla sua prima uscita in carriera. Trofei e bonus acquisti sono sati elargiti dalla casa d’aste Goffs Uk, presente con Gianluca di Castelnuovo e Michael Orton.




Tennis femminile, lo scudetto Over 40 si assegna a Solarino

Il grande tennis italiano torna sui campi in carpet dello Zaiera Tennis Resort di Solarino. Dal 28 al 30 giugno quattro formazioni femminili over 40 si contenderanno in Sicilia lo scudetto di categoria. Si attende solo la conclusione della fase preliminare per conoscere i nomi delle finaliste. All’occhio attento degli appassionati che affolleranno la struttura solarinese non sfuggiranno i colpi del tennis giocato dalle atlete over 40, tenniste che solo pochi anni fa hanno calcato campi importanti in Italia e all’estero.

Il torneo, affidato dalla FIT alla Leonardo Tennis Academy, arriva per la prima volta in Sicilia e a Solarino segue di un solo anno l’assegnazione dello scudetto over 70 e over 75 maschile e del titolo over 55 femminile 2017.

La finale over 40 femminile anticipa l’inizio dell’ITF World Tennis Tour 2019, che si disputerà a novembre ancora sui campi Zaiera Tennis. Sarà il terzo appuntamento dell’anno che regalerà la ribalta internazionale alla provincia di Siracusa.




Giornata nazionale Coni, che festa a Lentini

Celebrata stamane a Piazza duomo, a Lentini, la sedicesima edizione della Giornata nazionale dello sport. La manifestazione organizzata dal Coni si svolge contemporaneamente sul territorio nazionale ed è rivolta a chi ama lo sport e alla promozione di numerose discipline sportive. Quest’ anno è stata la comunità lentinese, con in testa il sindaco Saverio Bosco e il fiduciario Coni per la zona nord Gaetano Caserta, ad ospitare una kermesse che ha visto protagonisti centinaia di bambini. Un vero e proprio villaggio sportivo con esibizioni di danza, aerobica, arti marziali, atletica leggera, basket, calcio e volley. ” Ringrazio il comune di Lentini nella persona del sindaco e il fiduciario Coni Gaetano Caserta- afferma il delegato provinciale Liddo Schiavo- la città ha risposto nel migliore dei modi per una grande festa di sport”.




Siracusa. A Vanessa Redgrave l’Eschilo d’Oro, la consegna il 12 giugno al Teatro Greco

L’Eschilo d’Oro 2019 a Vanessa Redgrave. Svelato questa mattina il nome dell’attrice, premio Oscar, che il 12 giugno riceverà al Teatro Greco di Siracusa il prestigioso riconoscimento. L’interprete britannica ha fatto la storia mondiale del cinema e del teatro e in carriera ha vinto nel 1978 un premio Oscar come attrice non protagonista a per Giulia, il film diretto da Frank Zinnemann con Jane Fonda, ha ricevuto in carriera sei
nomination all’Oscar ed ha ottenuto due Golden Globe, un Bafta, due Prix al Festival di Cannes, la Coppa
Volpi a Venezia, due Emmy e, in campo teatrale, un Tony Award e un Olivier Award, entrambi come
miglior attrice.
La cerimonia di consegna dell’Eschilo d’Oro, il riconoscimento assegnato dal 1960 dalla Fondazione Inda a
personalità che si sono internazionalmente distinte nel teatro classico e negli studi sulla classicità greca e
latina, è in programma il 12 giugno al Teatro Greco di Siracusa prima della replica di Elena di Euripide.
L’Eschilo d’oro nel corso degli anni è stato assegnato, tra gli stranieri, ai registi Theo Anghelopulos, Ariane
Mnouchkine e Peter Stein ma anche a Vittorio Gassman, Giorgio Albertazzi e Irene Papas.
Vanessa Redgrave è interprete di innumerevoli produzioni teatrali, dagli inizi con i testi di William Shakespeare
Anton Čechev, Henrik Ibsen e Bertol Brecht al Tony Award vinto nel 2003 come miglior attrice per Il lungo
viaggio verso la notte di Eugene O’Neill. Lunghissima e pluripremiata le carriera cinematografica con
Redgrave interprete di alcune delle pellicole che hanno segnato la storia del cinema, da Blow Up di Michelangelo Antonioni ad Assassinio sull’Orient Express di Sidney Lumet. L’attrice è anche Andromaca nelle Troiane di Micheal Cacoyannis ed è stata protagonista di produzioni televisive di grande qualità come il film Fania che le conserte nel 1980 di ricevere l’Emmy Award come miglior attrice. Nel 2018 le è stato conferito il Leone d’oro alla carriera alla Mostra di Venezia.
Da sempre impegnata per il rispetto dei diritti umani, Vanessa Redgrave è ambasciatrice dell’Unicef e il 12 giugro, prima di ricevere l’Eschilo d’oro, presenterà al Teatro comunale di Siracusa “Sorrow”, la storia dei rifugiati in Europa, in particolare bambini rifugiati. La proiezione del film documentario è organizzata dalla Fondazione Inda in collaborazione con l’Ortigia Film Festival.