Siracusa per Gaza, in 2 mila al corteo che ha attraversato la città

Oltre 2 mila persone hanno preso parte questa mattina al corteo che ha attraversato il cuore della città nell’ambito della giornata di mobilitazione e sciopero generale indetto dalla Cgil nazionale dopo il blocco della Global Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano. Dal Pippo Di Natale, i manifestanti: studenti, rappresentanti del sindacato, delle associazioni, del comitato Pro Pal e semplici cittadini si sono mossi, attraverso corso Gelone, verso Ortigia, per terminare il percorso in piazza Archimede, davanti alla Prefettura. A garantire la sicurezza e l’ordine, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e, per la gestione della circolazione veicolare, la Polizia Municipale. Traffico a rilento nelle fasi di passaggio del corteo.




Nel corteo siracusano per Gaza presenti tre deputati nazionali e regionali

Tra i circa duemila manifestanti che questa mattina hanno sfilato in corteo a Siracusa c’erano anche il parlamentare Filippo Scerra (M5S) e i deputati regionali Tiziano Spada (Pd) e Carlo Gilistro (M5S). “Sono presente alla manifestazione per rappresentare il Partito Democratico e portare avanti un’idea di pace, contro il silenzio inspiegabile del Governo nazionale”. ha sottolineato Spada. “Vogliamo ribadire l’assurdità di questo genocidio portato avanti dalla follia di Netanyahu che sta devastando la popolazione palestinese e distruggendo il futuro dei bambini. Siamo scesi in piazza, insieme ai giovani, ai sindacati e alle associazioni presenti sul territorio per lanciare un messaggio di pace chiaro: questa guerra assurda deve finire subito. Continueremo a farci sentire fino a quando chi rappresenta l’Italia all’estero non sceglierà finalmente di fare altrettanto”.
Il parlamentare Filippo Scerra ha voluto sottolineare che “non è vero, come invece dice il ministro Tajani, che il diritto internazionale conta fino ad un certo punto. Questi ragazzi, queste persone che in tutta Italia oggi sono scese in piazza – spiega Scerra – dimostrano che non solo contano le regole che disciplinano i rapporti tra le Nazioni ma anche che c’è forte bisogno di dare valore pieno a parole come rispetto, umanità, pace. Si sta consumando un genocidio e il nostro governo ha deciso di stare dalla parte della negazione e del silenzio complice. E quella è la parte sbagliata della Storia. Si fermi questo conflitto!”.
Gilistro, invece, evidenzia come “la tragedia di Gaza ha risvegliato le coscienze e sta facendo riscoprire a milioni di italiani il valore della partecipazione. Non si scende in piazza solo per chiedere la fine di un conflitto in una terra lontana. Si sfila, si protesta pacificamente per spiegare ai governi autoritari che questo non è il loro tempo. Libertà e democrazia sono valori irrinunciabili”.




Stoccaggio rifiuti ad Augusta, Gilistro (M5S): “Bene stop della Regione, perplessità sull’iter”

Il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Carlo Gilistro, commenta con favore lo stop sull’autorizzazione per un impianto di stoccaggio rifiuti nel porto di Augusta, per quanto temporaneo. “Bene il passo indietro della Regione. Già ad agosto scorso avevo chiesto la sospensione dell’iter ed evidentemente avevamo visto giusto”, scrive in una nota. “Lo stop al procedimento autorizzativo – prosegue Gilistro – non scioglie però i dubbi che avevamo avanzato sul percorso seguito sino a quel momento, in specie per il silenzio-assenso di qualcuno degli enti coinvolti che è valso come parere positivo”.
Rumoreggiano anche i consiglieri comunali di Augusta del M5S. “E’ paradossale, anzi sconcertante, leggere oggi le parole di soddisfazione del Sindaco Di Mare”, dicono Blanco e Suppo. “Il Comune di Augusta prima ha disertato le Conferenze dei Servizi, senza esprimere alcuna valutazione, permettendo così che, per la regola del silenzio-assenso, l’assenza valesse come parere positivo. E adesso invece gioisce per la sospensione e annuncia di procedere ancora attraverso il Tar. Alla fine bastava fare prima quello che è stato fatto, incomprensibilmente, solo dopo”. W annunciano una interrogazione “per avere chiarimenti sulla vicenda”.




Il parcheggio della Marina diventa area sosta per i residenti: oltre 100 posti auto in tre spazi di via Mazzini

Diventa un parcheggio riservato ai residenti il Parcheggio della Marina, precedentemente gestito dalla Easy Parking S.r.l, la cui gestione è scaduta alla fine del 2024. All’area utilizzata originariamente come parcheggio meccanizzato si dovrebbero, inoltre, aggiungere, gli altri due spazi, poco distanti, il primo sempre in via Mazzini, l’altro, poco oltre, nei pressi della Porta Marina/Foro Vittorio Emanuele.Tradotto in posti auto significherebbe 39 stalli nell’ex parcheggio Marina,a cui andrebbero aggiunti 54 posti auto ed altri 23 nei punti individuati in via Mazzini. Il progetto del Comune è comunicato ed illustrato nell’avviso ad opponendum pubblicato ieri dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale. La richiesta di Palazzo Vermexio è partita il 23 settembre scorso e riguarda nel dettaglio il rilascio di una nuova concessione. Si tratterebbe di realizzare 39 stalli da destinare, dunque, ai residenti per una durata di quattro anni. Tempo fino al prossimo 20 ottobre per la consultazione e la presentazione di eventuali osservazioni.La decisione dell’amministrazione comunale rappresenterebbe, da un lato un ulteriore tassello nella direzione dell’estensione progressiva della Ztl di Ortigia, la zona a traffico limitato. Nell’immediato, l’obiettivo sarebbe anche quello di assecondare le richieste dei residenti che lamentano l’insufficienza degli stalli disponibili rispetto alle necessità di chi risiede nell’isolotto.




Borgata nel degrado, si parte dal divieto di vendita di alcolici di sera: “Off limits” anche i distributori automatici

Un’ordinanza che vieti la vendita di alcolici nelle ore serali, a partire dai distributori automatici h24. Sarà questo, nell’immediato, uno dei provvedimenti che l’amministrazione comunale è pronta ad adottare per arginare il problema della percezione di mancanza di sicurezza alla Borgata. Ieri sera, il consiglio comunale, in seduta  aperta, si è occupato proprio del quartiere Santa Lucia, alla presenza di numerosi residenti, per fare il punto sulle principali criticità e per studiare eventuali soluzioni. Per l’amministrazione comunale, erano presenti gli assessori Edy Bandiera e Sergio Imbrò. L’ordinanza di divieto di vendita e somministrazione di alcolici sarebbe già allo studio per definirne il contenuto. L’orientamento sarebbe quello di anticipare quanto possibile l’orario di inizio dello stop agli alcolici, garantendolo anche per le postazioni automatiche h24 della zona.

Tra le richieste avanzate (in questo caso da Fratelli d’Italia), anche l’installazione di telecamere di videosorveglianza e l’istituzione di un tavolo tecnico con le forze dell’ordine e tutti gli enti e soggetti che in un modo o nell’altro hanno o possono avere un ruolo in questo contesto. Le segnalazioni di problemi di vivibilità alla Borgata fioccano e non mancano le denunce di cittadini e, ancora più, cittadine che non vivono serenamente il quartiere (leggi l’articolo) .  “Il secondo centro storico di Siracusa merita molto ma molto di più-fa notare il consigliere Paolo Cavallaro-  come tutto il resto della città d’altronde. Fratelli d’Italia ha voluto dare voce ai cittadini, che hanno manifestato paura ad uscire di casa, senso di insicurezza, carenza di illuminazione, sporcizia, barriere architettoniche, scarsa attenzione alle realtà culturali. La Borgata è in mano a soggetti dediti allo spaccio di droga, alla prostituzione, agli schiamazzi accompagnati all’abuso di alcool, alle risse e a tanto altro. Nel frattempo le serrande si abbassano, gli uffici circoscrizionali e la biblioteca chiudono”. Riflettori puntati, poi, in maniera specifica Via Piave, che  dopo la rigenerazione- spiega l’opposizione- sembra un esempio accademico di come non si devono fare le opere pubbliche, tra vizi e brutture diffuse, e inaccettabili barriere architettoniche, mentre Piazza Euripide continua ad allagarsi durante le piogge, senza interventi ai sottoservizi”. Un aspetto specifico riguarderebbe la valorizzazione del patrimonio religioso e culturale della zona e la necessità di avviare iniziative che possano essere ulteriore motivo di promozione. Anche in questo caso la proposta è quella di coinvolgere i soggetti che possono giocare un ruolo di primo piano: dagli enti ecclesiastici, all’assessorato regionale, passando per le associazioni e le imprese. Significherebbe incrementare le iniziative legate alla fruizione e valorizzazione delle catacombe di Santa Lucia, puntare lo sguardo sui resti del Santuario di Demetra e Kore, sul Caravaggio, su via degli Orti, nonché di delocalizzare eventi culturali, sportivi e di intrattenimento, da non limitare- la sollecitazione di FdI-alla sola Ortigia. “Occorre mettere in atto-concludono Cavallaro e Romano- urgenti azioni amministrative per evitare lo spopolamento e la riduzione delle attività commerciali, pensando a incentivi fiscali e ampliamento dei servizi”.




Versalis imbocca la strada della transizione. Cannata (FdI): “Siracusa capofila di nuove produzioni”

La riconversione degli impianti Eni Versalis procede a spron battuto tra Priolo e Ragusa. Il sito siracusano, come è emerso nel corso di un recente vertice regionale, procede spedito ed anche con un certo vantaggio sul cronoprogramma che condurrà alla nuova vita green dell’impianto, destinato con un investimento di circa un miliardo, a produrre biocarburante e riciclo chimico della plastica.
“Seguo sin dall’inizio, ai tavoli ministeriali presso il MIMIT, la sfida della riconversione industriale di Versalis. Oggi, dai dati aggiornati sullo stato dei lavori, emerge con chiarezza che il percorso avviato sta dando risultati concreti: la Sicilia può diventare modello nazionale di sviluppo sostenibile”, dice il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata. “Con il Ministro Adolfo Urso e l’impegno del Governo Meloni – aggiunge – è stato reso possibile un investimento complessivo vicino al miliardo di euro sul territorio siciliano. Gli accordi siglati al Mimit, con Regione Siciliana, enti locali e parti sociali, hanno consentito di puntare ad anticipare il completamento della bioraffineria di Priolo da maggio 2029 a dicembre 2028”.
“Il dato più rilevante – spiega Cannata – è la piena tutela dei lavoratori: nessun ricorso agli ammortizzatori sociali per i dipendenti diretti e attenzione all’indotto, che rappresenta una parte fondamentale del tessuto economico locale, con un programma dedicato alla riconversione e alla formazione dell’indotto”. Il progetto non si limita alla riconversione ambientale, ma punta a ridisegnare il volto del territorio: riduzione della CO₂, con biocarburanti in grado di ridurre tra il 60% e il 90% le emissioni sul ciclo di vita, sviluppo delle filiere agricole a servizio dei carburanti bio, sviluppo della chimica circolare con il progetto del primo impianto industriale di riciclo chimico in Italia. “Siracusa sarà capofila – aggiunge Cannata – di una catena produttiva che potrà rafforzare anche altri settori economici della Sicilia. Questi risultati sono frutto di una strategia chiara: coniugare occupazione, tutela ambientale e rilancio industriale. La Sicilia non resta ferma: diventa laboratorio di una transizione green che guarda al futuro e dà nuova forza ai territori”.




Impianto fotovoltaico del Palazzo di Giustizia: affidati i lavori per il ripristino

L’impianto fotovoltaico del Palazzo di Giustizia di Siracusa tornerà in funzione. Il Comune di Siracusa, che ne è proprietario, ne ha affidato i lavori di progettazione esecutiva e manutenzione straordinaria ad un’impresa siracusana, la SEB Ingegneria, Srls, che si è aggiudicata gli interventi con un’offerta di quasi 14 mila euro (ribasso del 2,25% rispetto alla base d’asta). L’impianto da 811,44 kWp, fin dalle prime fasi dopo la sua installazione ha presentato malfunzionamenti. Il progetto di ripristino prevede lavori sulla cabina inverter. Originariamente, l’impianto era stato pensato per produrre energia destinata al Tribunale e alle scuole. La sua capacità produttiva, tuttavia, non è mai stata tale da assicurare il raggiungimento di questo obiettivo. Entrando nei dettagli tecnici, l’impianto fotovoltaico del Tribunale è “di tipo Grid-On, ovvero connesso alla rete di distribuzione locale
dell’energia elettrica e l’energia elettrica prodotta viene completamente riversata in rete con allaccio in Media Tensione in modalità trifase tramite trasformatore e senza il computo dei consumi dei servizi ausiliari per i quali è stato effettuato un Pod separato al momento della connessione dell’impianto”.




Centro Anziani di Villasmundo, finanziato il progetto per la ristrutturazione

Nuova vita per il Centro Anziani a Villasmundo. Ammessa a finanziamento da parte della Regione l’idea progettuale presentata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Carta.Il progetto, che prevede una spesa complessiva di 805.008,56 euro, beneficerà di un finanziamento pari a 750.000 euro e riguarda la rifunzionalizzazione, l’adeguamento e la ristrutturazione del Centro Incontro Anziani “Sebastiano Coco” di Villasmundo. L’intervento è destinato alla creazione di nuovi servizi sociali e socio-assistenziali, con particolare attenzione agli anziani, alle persone con limitata autonomia e alle loro famiglie con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone in condizioni di fragilità, promuovere l’inclusione sociale, favorire la conciliazione tra vita privata e lavorativa. “Si tratta di un’iniziativa di grande valore sociale – dichiara il Sindaco On. Giuseppe Carta – che si inserisce in una visione strategica più ampia per la valorizzazione del nostro territorio e per il rafforzamento concreto dei servizi rivolti alle fasce più fragili della popolazione. L’ammissione a questo finanziamento rappresenta un ulteriore tassello del programma di rigenerazione e innovazione dei servizi alla comunità”.




Rimpatriati tre stranieri sbarcati martedì scorso a Portopalo

Saranno rimpatriati i tre cittadini stranieri sbarcati martedì scorso a Portopalo. Agenti della  Squadra Mobile hanno arrestato un cittadino marocchino di 22 anni, per essere rientrato illegalmente nel territorio nazionale dopo che lo stesso era stato rimpatriato. Altri due cittadini egiziani sono stati condotti in un centro dell’isola per essere rimpatriati nel paese di origine.I tre stranieri fanno parte di un gruppo di immigrati sbarcati clandestinamente nelle coste della provincia il 30 settembre scorso. In quell’occasione, circa 60 migranti sono  arrivati sin sotto la spiaggia, nei pressi di Isola delle Correnti, a bordo di una lancia. Poi sono stati fatti scendere a pochi passi dalla riva, sotto lo sguardo sorpreso di alcuni bagnanti che hanno assistito alla scena. Poi il motoscafo ha ripreso la via del mare, allontanandosi mentre gli stranieri guadagnavano la terraferma.
I sessanta sbarcati, tutti uomini, in gran parte di nazionalità cingalese sono stati condotti, subito dopo lo sbarco, in autobus ad Augusta, nell’hotspot allestito nell’area portuale. Successivamente  sono partite le indagini per risalire agli scafisti ed alla rotta seguita per raggiungere la Sicilia.




Diritto alla pensione ex Lsu e Lpu, incontro pubblico a Rosolini con Scerra (M5S) e Nardi (Cgil)

Venerdì 3 ottobre, alle ore 18:30, presso l’Auditorium Attilio Del Buono a Rosolini, incontro pubblico rivolto agli ex lavoratori socialmente utili (LSU) e di pubblica utilità (LPU). All’appuntamento parteciperanno il parlamentare Filippo Scerra (Movimento 5 Stelle) ed il segretario provinciale della Cgil di Siracusa, Franco Nardi. “Al centro dell’incontro – spiega Scerra – c’è il riconoscimento del diritto alla pensione per tutti i lavoratori LSU e LPU, compresi i transitori e non transitori, e le prospettive di piena stabilizzazione occupazionale”.
Nelle settimane scorse, proprio l’esponente cinquestelle ha depositato alla Camera una proposta di legge volta a sanare un vuoto normativo che per anni ha penalizzato questi lavoratori. “L’obiettivo è restituire dignità e diritti a chi, pur senza un contratto pienamente riconosciuto, ha contribuito in maniera determinante al funzionamento dei servizi pubblici locali, soprattutto nel Mezzogiorno”, spiega Scerra.
La proposta mira a garantire contratti a tempo indeterminato di almeno 30 ore settimanali – con risorse degli enti locali e delle Regioni – ed a superare definitivamente la logica del bacino storico nazionale, riconoscendo il valore del lavoro svolto da migliaia di LSU e LPU negli ultimi decenni.
“Per anni questi lavoratori hanno rappresentato una risorsa fondamentale per le comunità, ma sono rimasti senza tutele adeguate”, ricorda Filippo Scerra. “È giunto il momento di riconoscere il loro diritto alla pensione e di una piena stabilizzazione”.
L’incontro di Rosolini sarà quindi un’occasione cruciale per accendere i riflettori su una questione che tocca centinaia di famiglie, troppo spesso dimenticate eppure essenziali per il buon funzionamento dell’amministrazione pubblica.