Sanità,Gilistro (M5S): “Marcia indietro sul Trigona di Noto, errore evitato”

“Le nostre immediate rimostranze, culminate nel voto negativo alla proposta rete ospedaliera regionale, hanno portato il Dipartimento regionale della Sanità a rivedere le scelte strategiche che erano state adottate per il Trigona di Noto. La nuova riorganizzazione avrebbe infatti penalizzato ulteriormente il prezioso presidio sanitario della zona sud, finendo ancora una volta per assicurare più servizi al Di Maria di Avola. Un errore marchiano e talmente evidente che, non appena lo abbiamo segnalato la settimana scorsa, adesso sono tutti tornati indietro sui loro passi”. Così il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S), dopo la correzione della decisione iniziale che voleva privare Noto del Pronto Soccorso attivo h24 e del suo importante reparto di Ortopedia.
“Riconosco all’assessora Daniela Faraoni l’attento intervento nel correggere alcune evidenti storture. La sanità è di tutti e tutti i cittadini della provincia di Siracusa devono poter aver accesso ai servizi ed alle cure, magari anche di prossimità, senza chilometri per raggiungere un pronto soccorso. Ne discuteremo comunque in Commissione Sanità, dove noi dell’opposizione avevamo già anticipato la richiesta di audizione dell’assessore sul caso Siracusa”, aggiunge Gilistro.
“Bene anche l’annuncio del ritorno al Trigona dell’Unità operativa di Ortopedia. Apprendiamo adesso che si era ragionato di un trasferimento temporaneo, per consentire i lavori finanziati dal Pnrr. Eppure, a rileggere alcune dichiarazioni della settimana scorsa, si ha la sensazione che il tentativo fosse quello di un trasferimento definitivo che avrebbe privato il Trigona di Noto di uno dei reparti di eccellenza, peraltro riconosciuta anche da Agenas. Rimangono i nostri dubbi sulla compatibilità di un sistema di Ortopedia diffusa tra Avola e Noto. Ed anche su questo chiediamo chiarimenti”, aggiunge il deputato cinquestelle.
“Un ringraziamento al raggruppamento Sud del M5S di Siracusa che ieri mattina ha dato vita ad un sit in all’ingresso del Trigona, a difesa della sanità pubblica”, conclude Gilistro.




Deputato supplente, al voto martedì. Cirone Di Marco (Pd): “Gioco di potere”, Gennuso (FI): “Più spazio ai territori”

La polemica è già divampata, anche all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana, il voto previsto per ieri è slittato, forse alla prossima settimana. Riguarda la norma che introduce il cosiddetto deputato supplente, fortemente criticata dall’opposizione e che incontrerebbe qualche divergenza di vedute anche all’interno della maggioranza. In realtà, la riforma va votata dal Parlamento nazionale, richiede, tuttavia, un passaggio anche dal parlamento siciliano per la modifica dello statuto necessaria. Con il “si” alla norma, un deputato regionale che diventa assessore viene sostituito dal primo dei non eletti. Marika Cirone Di Marco, storica dirigente del Pd ed ex deputata regionale non nasconde il proprio rammarico. Affida ai suoi social un’analisi fuori dai denti. “Si sente l’acquolina carezzare i palati dei deputati e del governo nel momento in cui prevedono di poter arrivare ad ampliare i posti da occupare e di migliorare le performances delle loro cordate- la sua premessa-  La norma su cui la convergenza e’ naturalmente massima consentirebbe di sostituire con il primo dei non eletti delle varie liste i deputati chiamati a coprire il ruolo di assessori regionali, il che consentirebbe di aggiungere ai deputati divenuti assessori fino a 12 deputati in più, ’quanto è il numero dei componenti della giunta regionale”. Cirone Di Marco lo definisce “un gioco delle tre carte,” che aumenterebbe la forza di attrazione del consenso attorno ai governi , di fatto cancellando la riforma della riduzione dei parlamentari a 70 componenti da 90 , approvata su iniziativa PD solo nel 2013, che riduceva visibilmente anche i costi dell’Assemblea Regionale. E tutto questo -fa notare- mentre resta al palo , sempre più dannata, la norma sugli Enti Locali che tra l’altro prevedeva l’introduzione dell’obbligo del 40% di rappresentanza femminile nelle giunte delle amministrazioni” .Amarezza nelle parole di Marika Cirone Di Marco.  “In Sicilia va così’- la sua riflessione-  quando si può dare l’assalto alle istituzioni certa politica trova una verve inaspettata e supera in volata divisioni, contrasti, giochi di fioretto. Così è stato anche quando l’Autonomia Speciale e’ stata usata per modificare la norma del TUEL ( Testo unico Enti locali) che fissa l’incompatibilità a coprire la funzione di sindaco da parte dei deputati ai comuni fino a 10.000 abitanti, elevandola fino a includere le Amministrazioni con popolazione fino a 20.000. Anche in questo caso-conclude Cirone Di Marco- una concentrazione di potere che finisce con il favorire alcune comunità rappresentate dal proprio deputato di riferimento e sfavorirne delle altre. Oltre che finire col ridurre il ruolo di deputato regionale, rappresentante degli interessi dell’intera regione come dovrebbe essere, a rappresentante di una esigua porzione di territorio”. Convinto della bontà della norma, invece, il deputato regionale Riccardo Gennuso di Forza Italia. “Noi dobbiamo solo recepirla ma si tratta di una legge giusta- commenta l’esponente di maggioranza- Martedì sarà il giorno giusto per l’approvazione. Si darà in questo modo la possibilità agli assessori di poter continuare a lavorare anche durante le votazioni, avremo 12 rappresentanti in più alla Regione, con più spazio per le idee e per i territori. Chi aspira ad avere una posizione di rilievo- prosegue Gennuso- potrà avere una possibilità di mettere in campo il proprio lavoro anche da secondo. Io sono d’accordo, come il 70 per cento dei miei colleghi”.




Pulizia caditoie, l’assessore Aloschi assicura: “Servizio in corso, garantito con cadenza settimanale”

“La pulizia delle caditoie è assicurata ogni settimana”. Alla richiesta avanzata dal gruppo consiliare del Pd, risponde l’assessore all’Igiene Urbano, Luciano Aloschi. “Il servizio di pulizie delle caditoie e delle bocche di lupo è effettuato in tutto il territorio comunale secondo una programmazione definita e pianificata con la Tekra”.Gli interventi in questione sono effettuati da una squadra composta da 2 unità con cadenza settimanale 6 giorni su 7″.  Aloschi spiega, inoltre che “dalle relazioni mensili prodotte dal Direttore dell’Esecuzione del Contratto è possibile estrapolare puntualmente gli interventi effettuati e documentati. Ogni anno, prima dell’inizio delle precipitazioni post estive, viene richiesto ed effettuato dalla ditta – come attualmente in corso – un intervento di verifica e pulizia delle caditoie con particolare attenzione a
quelle posizionate nei punti nevralgici della città soggetti a potenziali fenomeni di allagamento”.




Discariche a cielo aperto, pressing di ControCorrente sul Comune: “Subito interventi, degrado insostenibile”

“Nuove e gravi segnalazioni sulla presenza di vere e proprie discariche a cielo aperto nella nostra città”. Se ne fa portavoce Sebastiano Musco, Responsabile di “Faro n.2 Siracusa”, aderente al movimento “ControCorrente” del deputato regionale Ismaele La Vardera. “La prima-spiega Musco-  riguarda la strada Tremmilia, direzione Belvedere, dove da mesi si accumulano rifiuti senza alcun intervento. Mi auguro che l’assessore Enzo Pantano, che risiede in quel quartiere,  abbia già segnalato la situazione al collega Luciano Aloschi e al sindaco Francesco Italia. Se così fosse, sarebbe ancora più grave constatare che, nonostante la segnalazione, nulla sia stato fatto per porre fine a questo degrado. È inaccettabile -prosegue- che i cittadini debbano convivere quotidianamente con simili scenari”. La seconda segnalazione riguarda  strada Carancino, “dove i cigli stradali sono invasi da rifiuti di ogni tipo”. Musco chiede di sapere quante sanzioni siano state elevate grazie a queste telecamere e perché le aree delimitate dai nastri rosso e bianco, presenti da mesi, non siano state ancora bonificate. “Sempre in contrada Carancino-dice ancora il responsabile del movimento-  sotto il ponte, si trovano mastelli colmi di rifiuti non svuotati da giorni. Anche qui un cartello di videosorveglianza, ormai coperto dall’erba incolta, testimonia un ulteriore segno di incuria. Altre segnalazioni arrivano da Tivoli, dove i cittadini denunciano da tempo condizioni di degrado insostenibili”. Musco ricorda che “sono passati 63 mesi dall’avvio del capitolato di igiene urbana e, invece di diminuire, le discariche abusive continuano a moltiplicarsi.  Il tanto sbandierato 50% -tuona- appare come un’illusione che non tiene conto della spazzatura abbandonata e non raccolta: una sorta di indifferenziata fantasma che danneggia l’immagine della città e la qualità della vita dei cittadini. In più, il contratto prevedeva l’installazione di 100 cestini a petalo per l’indifferenziata e dotati di posacenere. Ad oggi, non ne è stato installato nemmeno uno: ennesima prova della distanza tra promesse e realtà”. All’Ars ControCorrente ha presentato due interrogazioni sulle mancate sanzioni all’azienda appaltatrice. L’invito è nuovamente rivolto all’assessore Aloschi. Un’altra interrogazione riguarda, invece, il CCR di Cassibile, “la cui collocazione- conclude Musco- è in palese contrasto con le linee guida che impongono di realizzare questi centri fuori dai centri abitati”.




Verso la stagione delle piogge, interrogazione del Pd: “Pulire subito caditoie e tombini”

“Necessario procedere con solerzia alla pulizia accurata e sistematica di caditoie e tombini in tutta la città”. Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato un’interrogazione per richiamare in questa direzione l’amministrazione comunale. “Con l’avvicinarsi della stagione delle piogge- spiegano i consiglieri Massimo Milazzo, Angelo Greco e Sara Zappulla- riteniamo indispensabile che tali interventi siano programmati con regolarità e non lasciati a operazioni sporadiche o emergenziali. Siracusa non può permettersi di affrontare precipitazioni intense con reti di scolo ostruite, a rischio di allagamenti e disagi per i cittadini. Non vogliamo trovarci -proseguono- tra qualche settimana a dover parlare di allagamenti diffusi, di strade e case inondate. Un particolare riferimento va fatto alle zone più basse della città, dove confluisce l’acqua proveniente da tutta la rete urbana. Non vogliamo guardare al meteo con paura e non vogliamo il giorno dopo assistere alla consueta corsa ai risarcimenti. Bisogna intervenire ora, in tempi utili, con una pulizia sistematica e capillare. È questa l’unica strada -conclude il Pd- per prevenire emergenze annunciate e garantire la sicurezza della città e dei suoi residenti”.




Tribuna coperta, non troppo coperta. Piove anche sotto la pensilina del De Simone

La pensilina della tribuna coperta del De Simone ritorna al centro delle attenzioni dell’opinione pubblica. La pioggia caduta copiosa durante l’incontro tra Siracusa e Cosenza ha mostrato l’esistenza di qualche problema, con infiltrazioni che hanno raggiunto diversi spettatori. Insomma, per farla breve, pioveva anche sotto la copertura. Tra gli spettatori diversi consiglieri comunali ed il vicesindaco Edy Bandiera. L’accaduto non è passato inosservato e da Palazzo Vermexio, sollecitati, fanno sapere oggi che saranno avviate verifiche.
La pensilina non è più quella originale. Nel 2008 il Comune di Siracusa decise di abbattere la copertura della tribuna centrale (oggi tribuna Siringo, ndr) perché dichiarata pericolante e quindi rischiosa per la sicurezza pubblica. Sindaco all’epoca era Roberto Visentin. La ricostruzione è avvenuta tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. Negli anni successivi si sono comunque verificati problemi legati al maltempo, con forti raffiche di vento che hanno danneggiato i pannelli e la copertura stessa, causando anche la temporanea inagibilità dell’impianto.
Nel febbraio del 2019, la prima caduta di pannelli della copertura a causa del vento. Ad ottobre del 2021 nuovo episodio e nuovi interventi di riparazione. Infine, nel novembre 2022 le forti folate hanno causato il distacco di alcune lastre interne della pensilina della tribuna centrale. Ed ora la lista si allunga con le infiltrazioni piovane direttamente sugli spettatori. Insomma, una tribuna coperta poco…coperta. La pensilina originaria, giudicata a rischio crollo, nella sua lunga storia non aveva mai creato problemi.




“Ti ASPetto a casa”, progetto dell’Asp per le puerpere nel post partum

Si chiama “Ti ASPetto a casa” il progetto avviato dall’Asp di Siracusa nell’ambito del Programma Nazionale “Equità nella Salute” 2021-2027, dedicata all’assistenza multidisciplinare domiciliare per le puerpere e le loro famiglie durante i primi tre mesi di vita del bambino. Il post-partum-spiega l’azienda sanitaria provinciale-  è un periodo di profondi cambiamenti fisici, ormonali ed emotivi per la madre, il partner e l’intero nucleo familiare, spesso caratterizzato da emozioni contrastanti come gioia, stanchezza e ansia. Per affrontare questa fase delicata, il progetto “Ti ASPetto a casa” offre, nelle garanzie dell’Asp, un servizio di assistenza mirato a promuovere il benessere fisico e psicologico della madre, facilitare l’adattamento alla nuova vita familiare e prevenire situazioni di disagio. Il progetto è curato dall’U.O.C. Materno Infantile diretta da Giuseppe Italia, prende maggiormente in considerazione le fasce della popolazione con un ISEE inferiore a 10 mila euro e prevede l’impiego di équipe multidisciplinari composte da ostetriche, psicologi e assistenti sociali che affianca le famiglie offrendo assistenza direttamente a casa o in luoghi dedicati come i Consultori. L’obiettivo principale è prendersi cura del benessere fisico e psicologico della mamma, facilitare l’adattamento ai nuovi ritmi e creare un ambiente di ascolto e vicinanza, rafforzando le risorse di tutta la famiglia. L’équipe offre aiuto pratico e consulenza telefonica, sostegno fondamentale per l’allattamento, consigli sulle cure neonatali e supporto emotivo per affrontare dubbi e paure. L’ostetrica si occupa della salute fisica della mamma, come la gestione della ferita da cesareo o le cure del perineo, mentre lo psicologo è un punto di riferimento per il sostegno del nucleo familiare. L’assistente sociale, infine, aiuta a valutare i bisogni e a fare da ponte con gli altri servizi e le istituzioni. Giuseppe Italia, direttore dell’U.O.C. Materno Infantile dell’Asp di Siracusa e responsabile dell’intervento, sottolinea l’importanza del progetto: “Questa iniziativa si inserisce in continuità con l’attività già consolidata nei nostri Consultori familiari e mira a rafforzare l’assistenza nei primi e cruciali mesi del neonato. Prevedere la visita a casa ci consente di intercettare meglio i bisogni delle neo-famiglie, individuare tempestivamente situazioni di fragilità e sostenere concretamente la mamma, il bambino e l’intero nucleo familiare”. “Questo progetto – dichiara il direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone -, realizzato con l’impulso e il sostegno del programma nazionale Equità nella Salute, assieme ad altre iniziative che riguardano le campagne di screening e percorsi di sostegno nella salute mentale, rafforza le azioni che vedono l’Asp di Siracusa costantemente impegnata a migliorare la qualità dei servizi sanitari nel territorio garantendo un accesso più equo in particolare per le fasce più deboli della popolazione. Investire nel sostegno alle famiglie durante i primi mesi di vita di un neonato significa investire nel futuro della nostra comunità e nella stabilità del nucleo familiare, garantendo equità e assistenza di qualità a tutti i nostri cittadini”.Le coppie che partecipano ai Corsi di accompagnamento alla nascita, le donne prese in carico dalle strutture aziendali per la gravidanza e quelle che partoriscono nei presidi ospedalieri della provincia di Siracusa, così come le coppie adottive, vengono informate dell’attivazione del progetto e dopo il consenso, viene stilato un programma di visite.Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare l’Unità operativa complessa Materno Infantile ai seguenti recapiti: Siracusa 0931989537 (direttore Giuseppe Italia), 0931484863, 0931484225, 0931484226, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12, nonché tutti i Consultori familiari della provincia di Siracusa, ai numeri telefonici consultabili nella sezione dedicata ai Consultori del sito internet aziendale www.asp.sr.it

 

 

 

 

 

 

 

 

Immagine generata con IA a titolo esemplificativo

 




Sortino. Alloggi popolari di via Aldo Moro: Auteri (Dc) “Subito la messa in sicurezza”

“Non possiamo lasciare oltre cento famiglie nell’incertezza. Chiedo a Iacp di attivare subito le procedure per la messa in sicurezza, definendo una timeline certa e trasparente. La tutela dell’incolumità dei residenti viene prima di tutto”. Carlo Auteri, deputato regionale della Democrazia Cristiana, ha inviato all’Istituto Autonomo Case Popolari di Siracusa una segnalazione formale sulle condizioni di grave disagio e rischio negli alloggi popolari di via Aldo Moro a Sortino, chiedendo interventi immediati di messa in sicurezza e un cronoprogramma vincolante per i lavori strutturali. Nella nota indirizzata ai vertici di Iacp, Auteri richiama “i sopralluoghi già effettuati dai quali sono emerse criticità strutturali”. Il deputato regionale ricorda inoltre “il distacco del cappotto da una delle palazzine, episodio che aggrava l’urgenza di un intervento risolutivo e chiede la messa in sicurezza immediata delle aree e delle parti a rischio, con adeguata segnaletica e interdizioni ove necessario, una perizia tecnica aggiornata e pubblicazione degli esiti sul sito istituzionale Iacp per garantire trasparenza verso gli assegnatari, un cronoprogramma dei lavori con fasi, tempi e responsabilità (avvio, aggiudicazione, cantiere, collaudi), il Piano di finanziamento (fondi Iacp, eventuali fondi regionali/nazionali), con l’indicazione di eventuali risorse urgenti per gli interventi più critici e uno sportello di ascolto dedicato ai residenti per segnalazioni e aggiornamenti periodici sullo stato dei lavori”. “L’Iacp ha svolto verifiche importanti, che ringrazio-dichiara Auteri- Adesso serve il passo decisivo: trasformare le verifiche in cantieri reali. Metto a disposizione il mio ufficio per coordinare, con Regione e Iacp, ogni soluzione utile a sbloccare tempi e risorse. Confermo -conclude il deputato regionale della Democrazia Cristiana- la mia piena disponibilità a collaborare con l’istituto e con gli uffici regionali competenti, al fine di accelerare l’iter amministrativo e tecnico per la risoluzione delle criticità, ridando dignità abitativa e sicurezza agli alloggi di Via Aldo Moro”.




Rivogliono i fuochi d’artificio sequestrati, aggressione al vicecomandante: 4 arresti a Melilli

Aggredito da un gruppo di persone, con spinte, ostacolandolo nei movimenti, aprendo il portellone dell’auto di servizio per tornare in possesso di batterie di fuochi poco prima sequestrate. Vittima dell’episodio, lo scorso 17 agosto, è stato il vicecomandante della Polizia Municipale di Melilli, Gaetano Albanese. E’ accaduto durante un servizio di vigilanza in occasione dei funerali di un giovane, vittima di un incidente stradale. Durante tale attività, Cava avrebbe rinvenuto poco distante da alcune abitazioni, cinque batterie di fuochi d’artificio, rimosse per ragioni di sicurezza e riposte nel bagagliaio del veicolo. Il gesto avrebbe causato l’ira di un gruppo di persone che si sarebbero avvicinate al pubblico ufficiale, non accettando le spiegazioni fornite in merito al sequestro preventivo appena operato. Dopo l’aggressione, i soggetti, dopo essersi impossessati nuovamente delle batterie, si sarebbero allontanati a bordo di scooter. Avviate le indagini, la polizia del Commissariato di Priolo, con la Polizia Municipale di Melilli, è risalita ai responsabili dell’episodio, anche avvalendosi delle immagini raccolte dai sistemi di videosorveglianza della zona. I presunti autori dell’aggressione, quattro melillesi, già noti alle forze dell’ordine sono stati arrestai.Per due di loro sono stati disposti i domiciliari, mentre gli altri sono stati condotti in carcere. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa su richiesta della Procura. L’accusa di cui dovranno rispondere è di rapina aggravata in concorso e resistenza a pubblico ufficiale.




CCR Cassibile, i residenti si rivolgono al Garante della Privacy: “Gravi violazioni dei nostri diritti”

Dopo le denunce alla Procura di Siracusa sui problemi urbanistici, ambientali, sanitari e di sicurezza del CCR di via Luciano Rinaldi, i residenti portano avanti la loro battaglia anche per la tutela della privacy e dei dati personali. Nelle scorse ore, il Comitato No CCR Cassibile ha trasmesso una PEC formale al Garante “per la protezione dei dati personali, allegando foto e video che documentano come la collocazione dell’impianto – a ridosso delle abitazioni – determini un rischio concreto e continuativo di trattamento illecito di dati personali, in violazione del Regolamento europeo 2016/679 (GDPR). La vicinanza estrema tra il CCR e le case private -si legge nella nota diffusa- comporta che conversazioni, abitudini familiari e comportamenti dei residenti possano essere quotidianamente captati da operatori e utenti della struttura, senza alcuna misura di protezione. Una situazione che, in un’epoca segnata dalla diffusione incontrollata di immagini e video sui social media, rappresenta una forma di sorveglianza ambientale permanente e un pregiudizio ai diritti fondamentali dei cittadini”. Il Comitato sottolinea inoltre come: “siano violati i principi di integrità, riservatezza e minimizzazione dei dati sanciti dal GDPR; non siano state adottate misure tecniche e organizzative adeguate a garantire la sicurezza dei residenti; l’Amministrazione comunale di Siracusa, nonostante le numerose segnalazioni e richieste formali, abbia mantenuto un silenzio istituzionale che aggrava ulteriormente la situazione”. “Chiediamo al Garante – dichiarano i rappresentanti del comitato – di accertare le violazioni, adottare misure correttive e ripristinare condizioni conformi alla legge. È inaccettabile che cittadini siano esposti non solo a rischi ambientali e sanitari, ma anche a un continuo attentato alla loro vita privata”.Il comitato No CCR Cassibile ribadisce la propria determinazione a tutelare i diritti della comunità con tutti gli strumenti previsti dall’ordinamento, confermando il carattere civile, sociale e giudiziario della propria azione.