Servizi sociali al collasso:"La soluzione parte da Siracusa"

(cs) Parte da Siracusa il percorso verso la Riforma del Welfare in Sicilia.
Il gruppo di lavoro costituito da Anci Sicilia, Confcooperative Siracusa, Agci Siracusa, Legacoop Sud Sicilia, Cisl Funzione Pubblica, Cgil Funzione Pubblica e Uil ha convocato per il prossimo 25 Ottobre alle 10,00 nella sede della Cisl di via Arsenale i rappresentanti di tutti i Comuni del territorio, che nelle scorse settimane si sono dichiarati disponibili ad intraprendere questo nuovo iter, che potrà condurre verso la produzione di buone pratiche da estendere alle altre province siciliane e direttamente alla Regione.
Tema dell’incontro “La Crisi del Welfare in provincia di Siracusa”. Sarà l’occasione per approfondire i dati drammatici di un sistema ormai al collasso ed approntare una piattaforma comune.
Il gruppo di lavoro costituito è un concreto strumento di elaborazione di nuove strategie condivise, da sottoporre agli enti locali per gestire meglio servizi che, altrimenti, rischiano di non essere più erogati, con pesanti conseguenze ai danni degli utenti (che sono le fasce più deboli), delle cooperative sociali (in sempre più serie difficoltà a causa dei mancati pagamenti o dei lunghissimi ritardi), dell’occupazione di quanti sono impiegati nel settore e degli stessi enti locali.
L’obiettivo è quello di fare subito il punto sulle criticità del Welfare in provincia di Siracusa per costruire immediatamente dopo un nuovo modello di gestione da condividere con le amministrazioni locali.
“Che il sistema sia al collasso è sotto gli occhi di tutti- commenta il presidente di Confcooperative Siracusa, Enzo Rindinella- Il nostro scopo non è soltanto quello di rendere chiara questa realtà dei fatti, che è già sotto gli occhi di tutti. Il Welfare qui ha fallito. Siamo pronti a mettere a disposizione degli enti locali i nostri professionisti, che conoscono molto bene il settore sociale, per elaborare insieme progetti efficaci, accedere ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea o dal Governo, superare le criticità operative emerse ed erogare servizi all’altezza delle aspettative degli utenti. Non è più tempo- conclude Rindinella- di vuote spiegazioni. Se crolla il sistema, si fermano i servizi e a quel punto, non sarebbero solo le cooperative a morire. Sarebbe poco utile perfino mantenere l’attuale numero di dipendenti degli enti pubblici che, se si arrivasse all’interruzione dei servizi, diventerebbero improduttivi”.




Omicidio di Avola, le parole di Giuseppe Lanteri: "non volevo uccidere"

“Non volevo uccidere”. Al magistrato che nella notte lo ha interrogato, Giuseppe Lanteri non ha saputo fornire particolari motivazioni circa il suo gesto. Aveva un coltello e – pare – non fosse neanche la prima volta che uscisse per Avola con quel tipo di arma bianca con sè. “Non volevo uccidere”, ha ripetuto mentre gli veniva chiesto conto di almeno due fendenti: quello presumibilmente mortale alla giugulare ed un secondo alla base della nuca di Loredana Lopiano, la mamma di quella ragazza che per tre anni era stata la fidanzatina di Lanteri.
Era lei, la donna, l’unica con cui il ragazzo riusciva a parlare della relazione finita e del suo disagio. Vedeva in lei una sorta di sponda per riallacciare i rapporti con la figlia, interrotti nella primavera scorsa. Il che rende ancora più difficile comprendere e accettare quello che è accaduto ieri mattina.
Giuseppe Lanteri era appostato nei pressi dell’abitazione dell’infermiera. In casa c’erano lei e la figlia, al terzo piano. Non appena Loredana Lopiano è uscita, si è trovata di fronte il ragazzo. Qualche scambio di battute e poi, in quel piccolo androne di due metri quadrati, la tragedia. Sarà l’autopsia a stabilire con certezza quante volte la donna è stata colpita. Ma è un mistero il perchè la discussione sia degenerata fino al dramma. Un movente pare ancora non esserci. Materia da avvocati, con un più che probabile ricorso a perizie per stabilire la momentanea incapacità di intendere e di volere del giovane che, peraltro, parrebbe assumere farmaci (alcuni li aveva con sè al momento del fermo, ndr). “Era lucido e consapevole al momento del fermo”, spiegano gli agenti del commissariato di Avola, senza aggiungere altro. Insomma, sapeva di aver ucciso.
Ma non si è consegnato. Ha preferito la fuga. Solitaria. Ha cambiato i pantaloncini a casa della nonna, nei pressi della piazza dei Cappuccini. Poi, con ancora indosso la maglietta sporca di sangue, la scelta di fermarsi in quella scogliera su cui è difficile scorgere qualcuno.
Ore di silenzio. Anche la sua famiglia lo cerca. Partono messaggi e telefonate. Ma lo smartphone del ragazzo è spento. Si teme il suicidio fino a quando, improvvisi, appaiono i primi messaggi inviati a parenti. In particolare ad un cognato in Puglia. “Ho fatto una c#zzata”, avrebbe scritto in uno di questi. Agganciato quel segnale, gli investigatori arrivano alla sua posizione e, nottetempo, al fermo.
Non oppone resistenza, non prova a scappare. Ancora in maglietta e pantaloncini, affamato e infreddolito, segue i poliziotti prima in commissariato (dove troverà i genitori per un breve incontro) poi in carcere a Cavadonna. Non si danno pace i suoi genitori, una famiglia normale distrutta dalla duplice tragedia.
E gli interrogativi si moltiplicano. Voleva parlare con la ex fidanzatina? Loredana Lopiano lo ha impedito? Perchè l’ha colpita? Per ora domande tutte senza risposta. Rimane la rabbia per una morte senza senso che piega in due dal dolore, lancinante, una famiglia perbene e benvoluta ad Avola. La giovane figlia, l’unica in casa con la madre poco prima della tragedia, è costretta a rivivere i fotogrammi di un incubo. Un rumore sordo, come una caduta. La corsa al piano di sotto, la mamma rantolante in terra, il sangue, il disperato tentativo di prestare soccorso e la drammatica telefonata al 112. L’ambulanza arriva in fretta. Ma per Loredana Lopiano non c’è più nulla da fare. Poco distante, Giuseppe Lanteri cambia pantaloncini e sciacqua braccia e volto prima di dare vita alla sua breve latitanza.




Siracusa. Cerimonia di apertura dell'anno scolastico: "è nuovo cammino"

Inaugurato ufficialmente questa mattina all’Urban Center il nuovo anno scolastico. Una cerimonia alla presenza delle autorità civili, militari e religiose della città. Ed ovviamente delegazioni di studenti e dirigenti scolastici. A fare gli onori di casa, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, insieme all’assessore alle Politiche educative, Pierpaolo Coppa. Assente l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Lagalla.
Non una festa, c’è consapevolezza dei tanti problemi del mondo scolastico siracusano. La cerimonia vuole segnare l’avvio di un cammino che possa portare, nel medio periodo, ad un miglioramento dei rapporti e della concezione della scuola siracusana. Con comprensivi ed istituti superiori messi nelle condizioni di “parlarsi”.
La cerimonia ha anche voluto mettere in risalto il lavoro svolto negli istituti scolastici di Siracusa sui temi della legalità, dell’educazione ambientale, del contrasto alle forme di bullismo e cyberbullismo, alternanza scuola lavoro e delle buone pratiche educative. Spazio anche alle esperienze formative realizzate dalle scuole e selezionate da una apposita giuria.
Il prefetto, Giuseppe Castaldo, ha presentato una lucida analisi sul momento vissuto dalla scuola siracusana, attraversata da fermenti di varia natura e fenomeni sotto la lente delle forze di polizia.




Siracusa. Corso di inglese gratis: iscrizioni aperte e chiuse a tempo record

Il corso d’inglese gratuito alla Biblioteca comunale diventa un “must”. A poche ore dall’annuncio da parte del Comune dell’opportunità riservata ad alunni adulti, si è subito registrato il tutto esaurito, con centralini impazziti e la richiesta di un nuovo corso. Si tratta di 10 lezioni di inglese, livello “basic”, in previsione dal prossimo mese. Un’ora di lezione per 10 giovedì. Il corso è tenuto da volontari. La direttrice della Biblioteca Concetta Carta ha raddoppiato  il numero di iscritti inizialmente previsto (erano 10, adesso sono 20). “Oltre- spiega- non è possibile andare. Siamo disponibili a proporre nuovi corsi, ma ci serve un adeguato numero di volontari che si mettano a disposizione per questa iniziativa”. Nel caso in cui, dunque, si facciano avanti nuovi insegnanti, si potranno riaprire le iscrizioni, che in questa occasione sono state aperte e chiuse praticamente in una sola mattinata. Sete di sapere, evidentemente, in una Siracusa percepita sempre più a vocazione turistica.




Siracusa. Lite per prestazione sessuale a pagamento: trans picchiata

Le chiede di consumare un rapporto sessuale a pagamento, pattuiscono la cifra. A quel punto parte la richiesta del denaro anticipatamente e il rifiuto da parte del “cliente”. L’episodio è sfociato in rapina, oltre che in violenza. E’ accaduto ieri sera in via Agnello. Sul posto, gli uomini delle Volanti. Denunciato un 47enne siracusano. E’ accaduto tutto poco dopo la mezzanotte. Secondo quanto ricostruito, la richiesta di denaro anticipato e soprattutto la richiesta di precauzioni prima della prestazione di carattere sessuale, avrebbe fatto andare in escandescenza il presunto aggressore, che oltre ad aver sottratto la borsa alla vittima, avrebbe sferrato schiaffi e pugni . E’ stato denunciato.




Avola. Minaccia con un bastone l'avvocato e l'ufficiale giudiziario: "Non lascio la casa"

Dovrà rispondere di minacce aggravate a pubblico ufficiale la donna di 45 anni denunciata ieri dagli agenti del commissariato di Avola. La donna, armata di un grosso bastone, ha minacciato l’ufficiale giudiziario e l’avvocato della controparte intervenuti in un’abitazione per eseguire il rilascio dell’immobile.




A Floridia un nuovo campo di calcio: al via la gara d'appalto

Oltre un milione e 200 mila euro per i lavori al campo sportivo comunale di Floridia. Gli interventi sono stati messi in gara. Riguardano la messa a norma di recinzioni, accessi, spogliatoi esistenti, oltre alla realizzazione di  nuovi servizi igienici per il pubblico, di un campo in erba sintetica di calcio e polivalente.
Il progetto era stato approvato nel 2013 e  finanziato dall’Assessorato al Turismo, in quanto inserito tra gli interventi strategici “Impiantistica sportiva”, nell’ambito del Patto per la Sicilia e cofinanziato  dal Comune di Floridia.




Siracusa. Sciopero dei dipendenti Igm: "Niente stipendi e nemmeno garanzie"

I dipendenti dell’Igm pronti a incrociare le braccia. Sono in attesa dello stipendio relativo al mensilità di agosto ma le prospettive emerse non sarebbero positive. La Federazione Lavoratori Ambiente e Servizi ha proclamato dunque l’astensione dal lavoro per tutti i turni e per tutta la giornata del 26 settembre prossimo. E’ la conseguenza di un incontro con i vertici Igm, che si è svolto nei giorni scorsi e durante il quale sarebbe emersa in maniera chiara il fatto che “l’azienda non è nelle condizioni di poter stabilire un termine certo per il pagamento delle retribuzioni”. Di fronte a questa mancanza di spiragli, la vertenza avviata lo scorso 4 settembre prende, quindi, una piega diversa. Il sindacato ha deciso di alzare i toni, salvo notizie rassicuranti da oggi alla data stabilita. Se i lavoratori incrociassero le braccia, le conseguenze sarebbero pesanti in città, viste le difficoltà di queste settimane, legate alla raccolta differenziata a alle discariche abusive disseminate per il territorio.




Stop al servizio Asacom nelle scuole superiori: "Niente fondi per farlo partire"

ll servizio Asacom, negli istituti superiori del territorio, di competenza del Libero Consorzio Comunale, non partirà. Decisione sofferta ma inevitabile quella annunciata dall’Aci, Alleanza delle Cooperative Italiane Siracusa. L’ Alleanza delle Cooperative, composta da Agci, Confcooperative e Legacoop Siracusa, lancia un grido d’allarme che è anche la richiesta di un intervento concreto da parte del commissario straordinario del Libero Consorzio, Carmela Floreno (la cui azione, ad oggi, è risultata eccessivamente morbida rispetto ad una questione che è invece basilare per il territorio), del Prefetto e della Deputazione Regionale. L’appello fa seguito all’incontro di questa mattina negli uffici del quinto settore del Libero Consorzio. Le cooperative sociali e le Centrali Cooperative sono state convocate dalla dirigente, Dott.ssa Antonella Fucile. “Ci è stato comunicato ufficialmente che mancano i fondi- spiegano i presidenti di Agci, Confcooperative e Legacoop Siracusa, rispettivamente Franco Spinoso, Enzo Rindinella e Pino Occhipinti – e mancano sia per il pregresso, sia per poter garantire la copertura del nuovo anno scolastico”. Il problema resta legato all’ultima Finanziaria, con cui la Regione ha avocato a sè i fondi, lasciando alle ex Province la competenza. “Lunghi iter burocratici che sembrano interminabili – proseguono i tre presidenti- ma non giustificano la mancata attenzione rispetto alle esigenze degli alunni che per vedere riconosciuto il loro diritto allo studio, hanno bisogno di assistenza”. Al commissario straordinario del libero consorzio,Carmela Floreno le cooperative chiedono un intervento deciso, che ponga fine ai pesanti disservizi ai danni delle famiglie -circa 200 – e alle gravi conseguenze in termini economici ed occupazionali per gli operatori del settore. L’Alleanza delle Cooperative lancia, inoltre, un appello, che è anche un monito, ai deputati regionali siracusani, “affinché si battano seriamente, come la politica dovrebbe fare, per individuare subito una soluzione. Troppo silenzio- tuonano Spinoso, Rindinella e Occhipinti- intorno ad un tema che deve essere, invece, centrale e prioritario. Le cooperative sono al collasso, agli alunni disabili viene negato il diritto allo studio e le famiglie vengono lasciate sole. Questo – concludono i rappresentanti dell’Aci – non è assolutamente tollerabile in uno Stato di diritto”. Rindinella fa anche notare “alle istituzioni competenti di tenere a mente il concetto di interruzione di pubblico servizio”.




Siracusa. Commissioni consiliari:ridotto il numero dei componenti. Salvi gli uffici dei quartieri

“Si” alla riduzione dei componenti delle commissioni permanenti del Comune.  (passano da 16 a 12) e stop alla chiusura degli uffici comunali di Tiche, Neapolis, Epipoli e Santa Lucia: sono questi i primi due atti amministrativi licenziati dal nuovo consiglio comunale, che ieri sera si è occupato anche dei nuovi revisori legali (ex revisori dei conti), senza però sceglierli, e del punto di ristoro di Piazza d’armi. L’assemblea, convocata per le 18,30, si è protratta fino a dopo le 23 e si è aggiornata per martedì prossimo alle 17,30. Si parlerà dell’appalto di pulizia degli uffici comunali, di asili nido, refezione scolastica e cimitero, man non è escluso che, se gli uffici completeranno gli atti con le indicazioni emerse ieri, possa tornare in aula anche la scelta dei revisori.La riduzione da 16 a 12 dei componenti delle commissioni consiliari è stata illustrata da Paolo Reale, che l’aveva proposta in sede di conferenza dei capigruppo. Il provvedimento modifica l’articolo 3 del regolamento sulle commissioni e, secondo il relatore, rappresenta una mediazione momentanea perché l’obiettivo finale è di portare a 8 il numero dei componenti nell’ambito di una riforma complessiva del regolamento sulla commissioni. La proposta, passata all’unanimità, è immediatamente esecutiva. Slitta, invece, il sorteggio dei revisori legali. “Via libera”, infine, all’atto di indirizzo contro la chiusura delle sedi dei quartieri Tiche, Santa Lucia, Epipoli e Neapolis. Il documento, illustrato a nome dei firmatari da Vinci, evidenziava come tale iniziativa, oltre a privare i residenti (specie quelli più disagiati) di “servizi indispensabili per la vita sociale”, non corrisponda ai bisogni di “un territorio urbano molto vasto” e vada in senso inverso rispetto alle esigenze di risparmio energetico, di snellimento del traffico “e, di conseguenza, alla migliore qualità dell’ambiente”. Inoltre, l’atto di indirizzo rilevava come la decisione della Giunta fu “assunta in un momento in cui non aveva pieni poteri”, perché a ridosso del primo turno elettorale.La discussione sul punto di ristoro della Piazza d’armi si è basata su interpellanza con la quale Castagnino chiedeva all’Amministrazione di relazionare, anche per iscritto, sulla vicenda. In particolare, si chiedeva “se una variante al progetto, sia rispettosa del bando di assegnazione dell’area, variante che ha portato all’acquisizione dei requisiti necessari ad ottenere la concessione esistente”. Il consigliere si è pure occupato della sospensiva della chiusura concessa dal Tar ai gestori dell’attività auspicando l’opposizione del Comune contro la decisione. Sul punto è intervenuto il vice sindaco, Giovanni Randazzo, che ha confermato la costituzione dell’Ente in giudizio. Se ne parlerà ancora il 18 settembre prossimo.