Si chiude a Canicattini il 31° “Canicattini Jazz”, tre giorni di musica tra tradizioni e inclusione

Si sono spente le luci domenica 31 agosto sulla tre giorni della 31ª edizione del Festival Jazz di Canicattini Bagni, diretto dal sassofonista canicattinese Rino Cirinnà e promosso dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Amenta, con il patrocinio della Regione Siciliana – Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo.
Tre giorni di grande musica internazionale che, da tre decenni, ancora una volta sono riusciti ad emozionare ed entusiasmare il numeroso pubblico che ogni anno ridisegna Piazza XX Settembre e il centro storico della “Città del Liberty, della Musica, dell’Accoglienza e dell’Inclusione”.
Perché il Jazz è contaminazione, accoglienza e inclusione, affondando le radici nella storia dell’emigrazione siciliana di fine Ottocento negli Stati Uniti, in particolare a New Orleans.
Una storia raccontata sabato 30 agosto al pubblico di Piazza XX Settembre da un attore del calibro di Andrea Tidona con lo spettacolo “Mizzica… questo è Jazz”, attraverso il testo di Marina Romeo, la regia di Alessandro Machia e le musiche di Rino Cirinnà, affiancato da Peppe Arezzo al piano, Salvo Riolo alla tromba, Nello Toscano al contrabbasso e Andrea Liotta alla batteria.
“In un contesto come quello di Canicattini Bagni – ha detto il Sindaco Paolo Amenta –, simbolo di quel crocevia culturale, musicale, solidale ed umano, al centro di un suggestivo territorio patrimonio dell’Umanità, tra storia antica, arte e paesaggi naturalistici, con una Banda musicale di ben 155 anni, un Raduno Bandistico di 42 edizioni, il Festival del Rifugiato, le tradizioni popolari rivissute nei 38 anni del Palio dedicato a S. Michele, e 11 anni di accoglienza e inclusione degli immigrati provenienti dalle aree più a rischio del mondo, il Jazz è la sintesi della nostra storia più recente. Una storia che ogni anno raccontiamo con la passione e l’impegno di tutta la Comunità, programmando, coinvolgendo e guardando, insieme, alla crescita futura. Il pubblico, i visitatori e gli appassionati, che soprattutto in queste ultime estati, sempre più numerosi, con le loro presenze stanno trasformando Canicattini Bagni in un grande “villaggio globale” che parla di cultura, bellezza, sostenibilità, accoglienza, inclusione e di pace, chiedendo l’immediata fine della guerra a Gaza, così come in Ucraina e nelle varie aree di crisi nel mondo, ha perfettamente compreso il messaggio di cui ci siamo fatti portatori e che tutte le manifestazioni che abbiamo messo in cartellone hanno colto a pieno”.
E la Pace, Gaza, lo stop all’uso delle armi e la coesione tra i Popoli sono stati il fil rouge che ha unito le tre serate del “31° Canicattini Jazz”, aperto venerdì 29 agosto dal quartetto guidato da Francesco Rubino (chitarra) e Tommaso Genovesi (piano), con il canicattinese Loris Amato alla batteria e Gaetano Cristofaro al sax, e il loro primo progetto discografico “Encounters”.
Un linguaggio creativo e polivalente quello di Genovesi e Rubino, che risente molto delle influenze della musica contemporanea, attingendo dal jazz, dalla world music, dal rock e dall’R&B.
Il pubblico – tra i presenti anche il Questore di Siracusa, Roberto Pellicone – ha poi accolto, sempre venerdì 29 agosto, il trio che con Rino Cirinnà rappresenta due grandi famiglie e generazioni di musicisti, frutto di quella grande fucina che è la Banda, oltre che della storia del Jazz a Canicattini Bagni e del suo prestigioso Festival riconosciuto a livello nazionale e internazionale: gli Amato Jazz Trio, dei tre fratelli canicattinesi Elio (pianoforte, trombone, flicorno, composizione), Alberto (contrabbasso, composizione) e Loris (che, dopo la tragica scomparsa il 13 dicembre 2003 del fratello Sergio, ne ha preso il posto alla batteria).
Musicisti di grande esperienza e versatilità, che hanno portato il nome della loro città e della loro terra in tutto il mondo. Il loro, in questo 31° Festival, è stato un appassionato e apprezzatissimo viaggio all’interno della loro più che quarantennale attività e discografia, iniziata nel 1988 con “Jazz Contest”, che ha occupato un posto di rilievo nel panorama jazzistico italiano e internazionale.
Infine, domenica 31 agosto, a chiudere la tre giorni di jazz canicattinese è stato il quartetto composto da Javier Girotto & Aires Tango.
Piazza XX Settembre tornerà a fare da scenario il 5 settembre alla musica popolare con un altro amato e apprezzato musicista, attore e polistrumentista, Mario Incudine, per l’apertura del 38° Palio di San Michele: l’appuntamento con le tradizioni e la cultura popolare della comunità canicattinese, con i suoni e i sapori della terra iblea. Un viaggio nella memoria storica della città di Canicattini Bagni di fine ’800 e inizio ’900 per omaggiare e onorare il Santo Patrono della città, San Michele Arcangelo, che si celebra il 29 settembre.




LithoSilver 2025, a Ferla 25 anni di tempo che lascia traccia

Dal 5 al 7 settembre 2025 Ferla ospita la XXV edizione di Lithos, il festival che in un quarto di secolo è diventato rito collettivo, memoria condivisa e identità culturale.
Non un semplice cartellone di spettacoli, ma un’esperienza viva che intreccia musica, parole e comunità: ogni edizione ha lasciato segni sulle pietre del borgo e nei cuori di chi partecipa, creando un filo che unisce generazioni diverse, viaggiatori e abitanti, passato e futuro.
Per i suoi 25 anni, LithoSilver – “Il Tempo che lascia traccia” propone tre serate di grande intensità: il 5 settembre Eugenio Bennato in concerto, il 6 settembre la serata corale “Il Tempo che lascia traccia” con voci e suoni del Sud,il 7 settembre Antonio Castrignanò & Taranta Sounds in Babilonia.
A fare da cornice, come sempre, la suggestiva Scalinata dei Cappuccini di Ferla, luogo simbolo che accoglie artisti e pubblico in un’atmosfera unica. Il festival è ideato e diretto da Carlo Muratori, condotto da Oriana Vella e patrocinato dal Comune di Ferla e dall’Assessorato alle Autonomie Locali e Funzioni Pubbliche.
Un anniversario che non si esaurisce nelle date del festival, perché ciò che rimane è il dono più prezioso: una comunità che sa riconoscersi nella propria cultura e trasformarla in futuro.
Anche il segno grafico contribuisce a questa memoria condivisa: il progetto visivo di Alina Catrinoiu interpreta con delicatezza e forza il tema del tempo che lascia traccia, trasformando l’identità di Lithos in immagine viva.
Per il Sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, Lithos non è soltanto un festival ma un progetto speciale su cui ha sempre creduto e scommesso, riconoscendovi un’occasione di crescita culturale e comunitaria per l’intero paese. Le sue parole raccontano quanto questo rito collettivo sia diventato parte integrante non solo dell’identità di Ferla ma anche di se stesso:
“Lithos non è soltanto una manifestazione culturale conosciuta in tutta la Sicilia. Per me è molto di più: sono muri di pietra e gradini che, anno dopo anno, si costruiscono con fatica e amore, e che oggi ci permettono di vedere quanto sia cresciuto. È cuore, sentimento, famiglia. Venticinque anni fa l’ho visto nascere da cittadino e volontario, mettendomi subito a disposizione. Poi, da sindaco, ho continuato a crederci con la stessa forza. Oggi Lithos è parte di me, della nostra comunità e della sua identità più vera”.
Con parole che racchiudono la profondità e il senso di questo cammino, anche il direttore artistico Carlo Muratori racconta i 25 anni di Lithos: “Era l’inizio del nuovo millennio e il tempo per me aveva un sapore di birra e popcorn dentro un cinema di periferia. Orfano. Mi sentivo orfano. La pietra era muta e distante. La musica un desiderio urgente di occhi e del calore delle tue mani. Mi inerpicavo silente e indeciso per le stradine che dalla frattura di Pantalica mi portavano al presepe/paese di Ferla. Il tempo mi è trascorso come un filo dorato fra le dita sempre piene di ferite e di corde di chitarra. Il tempo mi ha regalato il miracolo di una pietra che diventa sempre più pelle di tamburo, senza rompersi, senza sgretolarsi. Una “timpa ca sona”. Questa gente di questo luogo mi ha cambiato. Io portavo musica e loro mi aprivano il cuore, io mi smarrivo fra le tempeste di un tempo acido e loro mi spalmavano miele e mirto sulle rughe. Questa gente mi ha guarito. Lithos è una preghiera laica che recito da un quarto di secolo sul far della sera insieme a migliaia di fedeli e di belle anime. Insieme non abbiamo cambiato il mondo, abbiamo semplicemente e inesorabilmente fatto miracoli.”




In casa con una pistola a salve e cartucce, 38enne denunciato

Continua il contrasto al possesso illegale di armi ed esplosivi. Nel pomeriggio di ieri, un siracusano di 38 anni è stato denunciato dagli agenti delle Volanti della Questura di Siracusa per il reato di detenzione illegale di una pistola e di alcune munizioni.
I Poliziotti hanno sequestrato a casa dell’uomo una pistola a salve con 2 cartucce a salve, 6 cartucce di cui 4 a pallettoni, 7 a pallini e 5 cartucce storiche ed un bossolo storico assieme al caricatore.




Trapianto con organo infetto, Civico di Palermo condannato a risarcire famiglia siracusana

Si è chiusa in via definitiva, con un accordo transattivo sulla quantificazione degli interessi, una lunga e complessa vicenda giudiziaria di responsabilità sanitaria che ha visto protagonista l’ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo.
Il Tribunale civile di Palermo, con una sentenza emessa nel 2022 e confermata in appello nel 2024, ha riconosciuto la responsabilità dell’ospedale per il decesso di un paziente originario della provincia di Siracusa. L’uomo era stato sottoposto a trapianto con un organo proveniente da un donatore affetto da epatite C. Secondo i giudici, i sanitari avrebbero erroneamente classificato il paziente come già portatore del virus, omettendo inoltre l’espianto dell’organo una volta constatato l’insuccesso dell’intervento.
La decisione, ormai passata in giudicato, ha accertato il nesso causale tra le condotte colpose del nosocomio e la morte del paziente, riconoscendo alla famiglia un risarcimento milionario per i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti. Determinante, in fase processuale, è stato il lavoro peritale che ha confermato l’origine iatrogena dell’infezione e sottolineato come l’utilizzo di un organo da donatore HCV positivo non sarebbe stato giustificato neppure nel caso in cui il paziente fosse stato realmente affetto dal virus, trattandosi di pratica da riservare solo a condizioni estreme e in assenza di alternative.
La famiglia, assistita dall’avvocato Cesare Gervasi del Foro di Siracusa, ha potuto dimostrare la responsabilità dell’ospedale grazie a un’accurata ricostruzione tecnica, supportata da una perizia medico-legale firmata dal professor Orazio Cascio e dal dottor Fortunato Stimoli.
I familiari su dicono ora soddisfatti per una battaglia giudiziaria che non aveva soltanto l’obiettivo di ottenere giustizia per la perdita subita, ma anche di far emergere un grave episodio di malasanità.

Foto archivio




Cocaina sul ciglio della strada sulla SS114, la Guardia Costiera sequestra oltre 4kg

La Guardia Costiera di Augusta sequestra 4,276 kg di cocaina. Nel corso della scorsa notte, presso la strada statale 114 “Orientale Sicula”, durante lo svolgimento delle attività di controllo sul territorio disposte dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Catania, un’autopattuglia della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta ha notato la presenza di quattro involucri sul ciglio della strada, al di là del guard-rail.
I militari hanno così provveduto al recupero e hanno potuto constatare che al loro interno vi era una sostanza solida di colore bianco, riconducibile alla cocaina.
Rientrati al Comando di appartenenza, il personale ha provveduto ad effettuare la pesatura delle confezioni, ognuna di circa un chilogrammo, per un totale di 4,276 kg, e ad informare l’Autorità Giudiziaria competente.




Dall’igiene urbana ai lavori di riqualificazione dello Sbarcadero, question time in consiglio comunale

Seduta di consiglio comunale interamente dedicata al question time quella di lunedì prossimo (1 settembre). L’adunanza è stata convocata dal presidente Alessandro Di Mauro alle ore 10.
Saranno 13 in tutto le interrogazioni, con il gruppo del Partito democratico (Sara Zappulla, Massimo Milazzo e Angelo Greco) che ne ha presentate otto. Riguardano: il funzionamento delle circoscrizioni con riferimento anche al personale; l’attuazione dell’avviso pubblico sugli eventi estivi e natalizi; gli ingressi registrati nei musei comunali; lo stato dei lavori per il Parco Agorà; la lotta al punteruolo rosso; il coordinamento tra Comune e Asp per i consultori familiari; la stazione marittima; i superamenti di ozono nell’aria.
Tre interrogazioni portano la firma dei consiglieri di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro e Paolo Romano. Si occupano del servizio di igiene urbana in tutti i suoi aspetti; delle condizioni in cui si trova largo Carmelo Zaccarello; dei lavori di riqualificazione dello sbarcadero Santa Lucia. È stata firmata solo da Cavallaro, invece, un’interrogazione sul parcheggio Von Platen.
Infine, il consigliere Ivan Scimonelli chiede notizie sul rispetto del cronoprogramma nella realizzazione del polo dell’infanzia a Cassibile.




Sbarco di migranti nel siracusano, 16 cittadini egiziani accompagnati in un centro per il rimpatrio

Sedici cittadini egiziani, dopo l’arrivo nei giorni scorsi di 254 migranti di varie nazionalità lungo le coste siracusane, sono stati trasferiti nei centri dell’isola e in alcune strutture sul territorio nazionale, in vista del successivo rimpatrio nei paesi d’origine.
Non si ferma il lavoro dell’Ufficio Immigrazione e della Polizia Scientifica. Nella giornata di ieri, infatti, la Squadra Mobile della Questura di Siracusa ha eseguito il fermo di Polizia giudiziaria nei confronti di due cittadini egiziani, di 21 e 35 anni, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le indagini hanno permesso di individuare il comandante dell’imbarcazione, affiancato dal connazionale, con il quale si alternava alla guida e alla gestione delle apparecchiature elettroniche di bordo, tra cui un GPS e un telefono satellitare, consegnati alla partenza dai trafficanti libici.
Il racconto dei migranti, particolarmente toccante, ha fatto emergere le difficili condizioni affrontate durante il viaggio, segnato dalla scarsità di cibo e acqua per l’intera traversata.




“Come studiare le guerre a scuola”, il Quintiliano organizza un corso di formazione per docenti

Il liceo Quintiliano di Siracusa organizza in collaborazione con la SiDidaSt (Società di Didattica della Storia), l’Università di Catania e la società siracusana di Storia Patria e in rete con gli Istituti Superiori di I grado (‘G.M. Columba’ di Sortino’ il ‘S. Lucia’ di Siracusa) e di II grado (‘L. Einaudi’ di Siracusa, ‘Matteo Raeli’ di Noto, ‘A.Ruiz’ di Augusta, ‘A. Gagini’ di Siracusa, A. Rizza’ di Siracusa), un corso di formazione di didattica della storia per docenti di scuola secondaria di I e II grado su un tema complesso e importante, dal titolo “Come studiare le guerre a scuola”.
Il corso è articolato in quattro sessioni di cui una laboratoriale per un totale di 25 ore, inserito su Piattaforma Sofia e valido per l’assolvimento degli obblighi di formazione.
L’evento si terrà il 5 e il 6 Settembre presso Palazzo Impellizzeri a Siracusa e si pregerà della presenza di relatori prestigiosi, tra cui il Prof. Adorno dell’Università di Catania, il Prof. Brusa e la Prof ssa Boschetti della SiDidaSt, il Prof. Micciché della Kore di Enna, il già Dirigente Scolastico Prof. Cavadi (Clio 92), il Prof. Schiripa della LUMSA, il Prof. Santuccio, docente del Liceo Polivalente Quintiliano e Presidente della Società siracusana di Storia Patria, la Prof.ssa Galfré dell’Università di Firenze, la Prof.ssa Chinnici (CIDI), il Prof. Cuniberti dell’Università di Torino e molti altri relatori, docenti esperti di didattica della storia.
L’evento, di grande valore formativo e di levatura nazionale, si chiuderà con l’Assemblea dei soci e delle socie della SididaSt e con una cena sociale per i Relatori e i Dirigenti coinvolti.




Radici e successo, Carlentini celebra i talenti siciliani con il premio nazionale “Leone d’Argento” 2025

Talenti che si sono distinti e che lungo il percorso della loro carriera hanno tessuto un legame forte con la Sicilia. Donne e uomini nati a Carlentini e che – andando ben oltre la propria territorialità – hanno raggiunto obiettivi straordinari seminando successo. Saranno due i protagonisti della XX esima edizione che riceveranno il Premio nazionale “Leone d’Argento” 2025 sabato 13 settembre 2025 in occasione dell’evento che si svolgerà alle ore 20 in Piazza Diaz a Carlentini.
La commissione giudicatrice del “Leone d’Argento” – presieduta dall’onorevole Sergio Monaco – è composta dalla segretaria Claudia Pattavina, dal critico d’arte e docente universitario Paolo Giansiracusa, dalla ricercatrice Cettina Sutera, dall’architetto Antonino Anzaldo, dai giornalisti Rosanna Gimmillaro, Silvio Breci e Salvatore Di Salvo, dalla vicepresidente Pro Loco Carlentini Sabrina Francalanza.
La cerimonia condotta da Salvo La Rosa sarà ricca di emozioni, sorprese e racconti inediti che valorizzano l’eccellenza di una comunità che cresce a partire dalle proprie radici. Inoltre nel corso dell’evento saranno consegnati quattro premi “Francesco Favara Adorni” ai siciliani più valorosi e impegnati nei diversi ambiti sociali, culturali, imprenditoriali e filantropici.
Tre le special guest dell’evento. Canterà Manuela Villa cantante, attrice, scrittrice e personaggio televisivo, figlia del grande Claudio Villa. L’artista lungo la sua carriera ha avuto particolare sensibilità sociale con i suoi libri sui disturbi dell’apprendimento e sui diritti delle donne, è interprete di brani della tradizione italiana – ha partecipato al Festival di Sanremo, ha vinto dell’Isola dei Famosi nel 2007, ha prestato la sua voce a Pocahontas nel film Disney – e farà tappa a Carlentini con la sua selezione di brani del Tour 2025 “Con Me”. Sarà ospite anche Antonio Mezzancella, celebre imitatore e showman, protagonista di diversi programmi Rai e Mediaset come Buona Domenica, Domenica In, Quelli che il calcio, Tu sì que vales e Tale e Quale Show. Ha condotto Miss Italia ed è la voce di Tutti Nudi su Rai Radio2. Con il suo talento ha conquistato il pubblico italiano e internazionale portando i suoi live show anche in Russia, Estonia, Kazakistan e Germania. Tra le sue imitazioni più apprezzate spiccano quelle di Eros Ramazzotti, Tiziano Ferro, Mika, Zucchero, i Coldplay, Valentino Rossi, Edoardo Bennato, Aldo Giovanni e Giacomo e Francesco Renga. L’étoile della serata sarà Giuliana Maria Scandurra, ballerina e coreografa di grande talento che ha già danzato al Teatro Massimo Bellini di Catania e al Teatro Garibaldi di Modica, con le sue sublimi esibizioni negli spettacoli dal vivo e nei galà combina la sua tecnica classica all’espressività moderna.
Il premio “Leone d’Argento” è promosso e organizzato dalla Pro Loco Carlentini ETS e dall’associazione culturale “La Meta”, guidate dai presidenti Amedeo Matteo Seguenzia e Maurizio Di Salvo e patrocinato dal Comune di Carlentini, dalla Regione Siciliana, dall’assessorato regionale ai Beni culturali e all’Identità Siciliana, dal ministero della Cultura, dall’Ente Pro Loco Italiane e sostenuto dall’Assemblea Regionale Siciliana, dai comuni di Lentini e Francofonte, dal Libero Consorzio Comunale di Siracusa e dall’ANCI Sicilia, con il supporto di I Press; al coordinamento artistico l’esperienza e la professionalità di Tolomeo Spettacoli di Salvatore Tolomeo.
L’ambizione che alimenta questo prestigioso riconoscimento – istituito nel 1986 – è la stessa che scorre nel DNA dei premiati. Edizione dopo edizione, aumenta l’interesse verso il partecipato evento collettivo che si trasforma in un caloroso incontro tra la comunità locale e gli ambasciatori di successo che, finalmente, anche nella loro terra ottengono un riconoscimento di grande valore.




Teresella Celesti lascia la scuola, in pensione la dirigente dell’Einaudi: “42 anni di impegno, mi mancherà”

Teresella Celesti lascia la scuola. La dirigente scolastica del liceo Einaudi, come la collega del liceo Corbino, Lilly Fronte, va in pensione. Fino a pochi mesi fa ha ricoperto anche l’incarico di assessore comunale alla Pubblica Istruzione e adesso, dopo 42 anni di lavoro, si apre per lei un periodo nuovo. A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, Teresella Celesti ha voluto affidare alla sua pagina social le sue emozioni.
“Lascio la scuola dopo 42 anni-la sua premessa- E non posso certo nascondere a me stessa che mi manchera’. Ho avuto la fortuna di svolgere un lavoro appassionante, alle volte duro, frenetico e totalizzante, ma sicuramente appagante.
Ho incontrato insegnanti colti e generosi, studenti intelligenti ed ambiziosi e famiglie attente. -racconta Teresella Celesti- Certo, attraversare lustri di cambiamenti, riforme, rende partecipi di una grande trasformazione sociale, di cui la scuola è naturale specchio, e testimoni del peso, del significato che assumono oggi educazione e istruzione.
Io non ho perso l’entusiasmo e non mi sono piegata al facile disfattismo, convinta più che mai della potenza dell’azione educativa in una società fragile. E non sono stata sola.
Ho avuto al fianco i docenti, il personale ATA, i genitori, gli studenti e un’ intera comunità scolastica che, con me, ci ha creduto”. Poi spazio ai ringraziamenti.
Un sentito ringraziamento- conclude l’ormai ex dirigente scolastica- va all’Einaudi tutto che, con coraggio, ha sempre affrontato il nuovo e ha voluto che la nostra Scuola fosse diversa, per attenzione, umanità, visione. Buon inizio d’anno scolastico con la grinta e il sorriso di sempre! Ad maiora,semper!”