Teresella Celesti lascia la scuola, in pensione la dirigente dell’Einaudi: “42 anni di impegno, mi mancherà”

Teresella Celesti lascia la scuola. La dirigente scolastica del liceo Einaudi, come la collega del liceo Corbino, Lilly Fronte, va in pensione. Fino a pochi mesi fa ha ricoperto anche l’incarico di assessore comunale alla Pubblica Istruzione e adesso, dopo 42 anni di lavoro, si apre per lei un periodo nuovo. A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, Teresella Celesti ha voluto affidare alla sua pagina social le sue emozioni.
“Lascio la scuola dopo 42 anni-la sua premessa- E non posso certo nascondere a me stessa che mi manchera’. Ho avuto la fortuna di svolgere un lavoro appassionante, alle volte duro, frenetico e totalizzante, ma sicuramente appagante.
Ho incontrato insegnanti colti e generosi, studenti intelligenti ed ambiziosi e famiglie attente. -racconta Teresella Celesti- Certo, attraversare lustri di cambiamenti, riforme, rende partecipi di una grande trasformazione sociale, di cui la scuola è naturale specchio, e testimoni del peso, del significato che assumono oggi educazione e istruzione.
Io non ho perso l’entusiasmo e non mi sono piegata al facile disfattismo, convinta più che mai della potenza dell’azione educativa in una società fragile. E non sono stata sola.
Ho avuto al fianco i docenti, il personale ATA, i genitori, gli studenti e un’ intera comunità scolastica che, con me, ci ha creduto”. Poi spazio ai ringraziamenti.
Un sentito ringraziamento- conclude l’ormai ex dirigente scolastica- va all’Einaudi tutto che, con coraggio, ha sempre affrontato il nuovo e ha voluto che la nostra Scuola fosse diversa, per attenzione, umanità, visione. Buon inizio d’anno scolastico con la grinta e il sorriso di sempre! Ad maiora,semper!”




Cessate il fuoco a Gaza, il consiglio comunale di Solarino approva la mozione

Il consiglio comunale di Solarino ha approvato la mozione già deliberata dalla Giunta comunale sulla richiesta di immediato cessate il fuoco a Gaza, il riconoscimento della Palestina come stato e l’avvio di un dialogo concreto per una pace giusta e duratura tra il popolo palestinese e quello israeliano. L’aula ha condiviso la posizione già espressa in precedenza dal sindaco Tiziano Spada, lanciando un segnale chiaro e inequivocabile rispetto a un conflitto che ha sinora prodotto circa 140 mila feriti e 50 mila morti, tra cui molti bambini.
“Abbiamo voluto accendere ulteriormente i riflettori su quello che è da considerare un genocidio per il numero di morti e feriti e per le conseguenze che rischia di avere sulla popolazione che vive in quel territorio – aggiunge Spada -. Quello che mi rammarica è non vedere una condanna unanime di questo Governo nazionale in relazione alla guerra, senza assumere una posizione chiara e netta ma cercando di mediare senza effetti concreti. Come rappresentanti delle istituzioni e come soggetti politici, abbiamo l’obbligo morale di assumere la posizione di ripudio della guerra, in ossequio a quanto previsto dalla nostra Costituzione”.
Nel documento approvato dalla Giunta prima e successivamente in aula – in cui è stata esposta la bandiera della Palestina-, si chiede al Governo italiano e all’Unione Europea di mettere in campo ogni sforzo diplomatico per fermare il conflitto, garantire il rilascio degli ostaggi e assicurare l’accesso umanitario immediato ai civili palestinesi; di riconoscere lo Stato di Palestina come entità sovrana e democratica entro i confini del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa tra i due popoli; di rilanciare il processo di pace nella prospettiva dei “Due Popoli, Due Stati”, nel pieno rispetto del diritto all’autodeterminazione previsto dalla Carta delle Nazioni Unite; di agevolare l’ingresso degli aiuti umanitari e dei medicinali nelle aree assediate, affinché si possa soccorrere una popolazione allo stremo.
“Desidero ringraziare i consiglieri comunali che hanno deciso di adottare una posizione netta contro la guerra sulla Striscia di Gaza – aggiunge il primo cittadino -. Dispiace, senza voler fare polemica, che nel civico consesso siano pervenute parole di apprezzamento da parte di consiglieri assenti su un altro punto all’ordine del giorno (il conferimento della cittadinanza onoraria al prof. Miano), senza però esprimere alcun disappunto sulla questione della suddetta guerra. La posizione assunta dal consiglio comunale di Solarino vuole essere uno stimolo al Governo nazionale e al Ministro degli Esteri affinchè svolgano quelle operazioni di diplomazia tese a decretare la fine giusta e sacrosanta di questa guerra che devasta case e produce orfani”.




Allacci abusivi alla rete elettrica, i Carabinieri denunciano cinque persone

Cinque persone denunciate per furto di energia elettrica. A Pachino, i Carabinieri della locale Stazione, nel corso di predisposto servizio di controllo, coadiuvati da personale tecnico dell’ENEL, hanno denunciato un 37enne, con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio, una 46enne, una 33enne, una 29enne e un 36enne, residenti nel centro abitato e in località Cozzi. I soggetti denunciati sono risultati avere, presso le proprie abitazioni, allacci abusivi alla rete di distribuzione elettrica.




La differenziata si ferma alla Mazzarrona, in largo Russo tornano (a tempo) i cassonetti

In largo Luciano Russo sono tornati in strada i cassonetti per i rifiuti. Nell’area dove sono concentrati diversi edifici di alloggi popolari, viene così ripristinato il vecchio sistema di raccolta ovvero quello che non prevede alcuna forma di differenziata. Ed in effetti, già oggi era possibile trovare ogni sorta di rifiuto all’interno dei contenitori.
“Non è una marcia indietro”, si affretta a spiegare l’assessore all’igiene urbana Luciano Aloschi. “Purtroppo in quest’area non c’è mai stata una massiccia partecipazione alla differenziata e il tasso di evasione Tari è, dato risaputo, tra i più alti della città nonostante la presenza di tanti contribuenti onesti. In queste giornate la strada era costantemente invasa da spazzatura, senza soluzione di continuità. Neanche vedere tutta quella quantità di immondizia sotto i balconi ha spinto qualcuno a limitare gli abbandoni. Si è arrivati al limite del rischio igienico-sanitario”, spiega ancora Aloschi.
Ed è per questa ragione che si è varato il provvedimento. “Un provvedimento a tempo, non è questa la soluzione definitiva. Dobbiamo intanto risolvere l’emergenza igienica. Ma stiamo predisponendo, insieme ad altri assessorati, un piano di controllo e contrasto che prevede telecamere, presenza di agenti dell’Ambientale, sanzioni e verifica delle posizione Tari”, annuncia il titolare dell’Igiene Urbana.
Misure necessarie, per evitare che continuino ad esserci zone franche in città.




Musicista siracusano in concerto a Kiev, nell’Ucraina in guerra. “Che shock la notte nei rifugi”

Suonare a Kiev, quando nessuno accetta di raggiungere una terra martoriata come l’Ucraina, in piena guerra. Il maestro Rino Cirinna, il trombettista Paolo Fresu, i musicisti, il tour manager, l’ingegnere del suono (Edoardo Pedretti,Marco Zenini,Francesco DeRubeis, Luca De Vito, Fabrizio Dall’Oca) non hanno avuto alcuna esitazione quando, lo scorso aprile, l’ambasciatore italiano in Ucraina ha chiesto loro di organizzare un concerto nella capitale. Un’esperienza a tratti surreale, tanto intensa, che Cirinnà racconta ancora con grande emozione. E proprio le emozioni sono state la parte preponderante di questa esperienza: tante, contrastanti, a partire dalla paura vera, quella che ti fa piangere, ma subito seguita da una sorta di senso di invincibilità, a volte tipico della natura umana. “Il viaggio prevedeva il nostro arrivo in Moldavia- spiega Cirinnà- A Kiev non c’è fly zone. Per raggiungere la città ucraina occorre utilizzare un pullman. Abbiamo viaggiato così per 10 ore. Ci sembrava tutto tranquillo, tutto normale. Eravamo in sette: cinque musicisti, il tour manager e l’ingegnere del suono. Avevamo un atteggiamento che potrei definire scanzonato fino a quel momento. Solo una volta arrivati a destinazione ci siamo resi conto che lo scenario era quello della guerra. Ricordo che improvvisamente, non appena abbiamo visto i carri armati, i rifugi, i militari, abbiamo smesso di parlare. Siamo rimasti tutti in assoluto silenzio per almeno due ore. Avevo paura. A Kiev ci aspettava il console”. Una realtà con tante sfaccettature, le une intersecate alle altre, quella che il maestro Cirinnà, Paolo Fresu e gli altri musicisti hanno trovato in Ucraina. Nulla che potessero immaginare. Perchè è anche una strana forma di normalità, per certi versi. “In effetti-prosegue- la prima sera siamo andati a cena, c’era gente per strada, la vita di una città che si muove normalmente e che svolge tutte le attività quotidiane, dal jogging alla bibita al bar. Poi però suona l’allarme e tutti corrono nei rifugi. Anche noi abbiamo dovuto trascorrere una notte in un rifugio. C’erano persone che dormivano sui letti, c’erano altri seduti sulle sedie, gente che chiacchierava, anche questa quasi una normalità, un’abitudine”. Un altro momento di fortissimo impatto emotivo, Cirinnà e gli altri musicisti l’hanno vissuto in Piazza San Michele. “Non appena arrivati- ricorda- abbiamo trovato un funerale in corso: era quello di un giovane soldato. C’era la sua bimba, di soli due anni. Un contrasto evidente: da una parte trovi una sorta di stato di tranquillità, dall’altra ti imbatti nella cruda, terribile, guerra . E magari succede nello stesso momento, non appena volgi lo sguardo e lo sposti da un punto all’altro dello stesso luogo”. Il muro dei caduti ha lasciato tutti nuovamente senza parole.Un pugno fortissimo contro lo stomaco. La sera del concerto è stata indimenticabile per i musicisti italiani. “Abbiamo anche fatto una master class con i giovani di un college di musica del luogo- racconta il maestro Cirinnà- Non dimenticherò mai i loro occhi. Non possono progettare nulla questi ragazzi. La guerra lascia tutto in sospeso”. Sette giorni che rimangono impressi in maniera indelebile nella memoria dei musicisti italiani, accolti a Kiev con enorme senso di gratitudine. “E rimane altrettanto scolpito nella mia mente- aggiunge Cirinnà- il momento in cui, la sera del concerto, l’inno ucraino ha iniziato a risuonare. Tutti in piedi, quanta compostezza, quanto orgoglio! Poco prima del concerto, nuovo allarme. Significherebbe la necessità di correre nei rifugi. Il concerto era a rischio. Poi, però, per fortuna l’app di cui ognuno è dotato ha indicato che i bombardamenti erano diretti altrove. Non era Kiev l’obiettivo quella sera. Abbiamo potuto suonare e l’abbiamo fatto. Un’energia incredibile, la sento ancora sulla mia pelle”. Cirinnà non ha alcun dubbio. Tornerebbe certamente a suonare a Kiev. “Siamo siciliani- conclude- e un certo tipo di siciliano non ha nessuna esitazione quando può fare qualcosa di bello per qualcuno”.




Blitz ad alto impatto ad Avola: arrestato 29enne con armi e droga, sospesa un’attività e raffica di multe

Armi clandestine, droga, sanzioni al codice della strada e controlli nei locali pubblici. E’ questo il bilancio dell’operazione ad “alto impatto” condotta ad Avola dalla Polizia di Stato, in sinergia con le altre forze dell’ordine.
Il servizio, coordinato dal dirigente del Commissariato di Avola, Pietro D’Arrigo, con il supporto della Squadra Mobile di Siracusa, ha previsto mirate perquisizioni domiciliari alla ricerca di armi ed esplosivi, con risultati di rilievo.
In casa di un 29enne, poi arrestato, gli agenti hanno trovato 380 grammi di cocaina, 487 grammi di hashish e tre pistole clandestine corredate da numerose munizioni.
In un’altra abitazione, invece, è stata rinvenuta una pistola giocattolo con relative munizioni a salve e documenti di acquisto di altre armi simili. L’uomo è stato segnalato all’Autorità Amministrativa per detenzione di una modica quantità di stupefacente.
I controlli effettuati su strada hanno consentito di identificare 135 persone e controllare 53 mezzi. Elevate 21 sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada, tra cui mancato utilizzo del casco, assenza di revisione e uso del cellulare alla guida, con 7 veicoli sequestrati.
L’attenzione si è concentrata anche sugli esercizi commerciali della zona balneare. Cinque locali sono stati sanzionati per violazioni amministrative, per un ammontare complessivo di svariate migliaia di euro. In un caso, a seguito di gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, è scattata la sospensione immediata dell’attività.




Giornate internazionali del volontariato a Siracusa, l’assessore alla Protezione civile incontra i partecipanti

L’assessore alla Protezione civile del Comune di Siracusa, Sergio Imbrò, ha partecipato stamattina ad alcuni momenti delle Giornate internazionali del volontariato organizzate da Nuova Acropoli con il supporto del Dipartimento regionale della protezione civile e il patrocinio del Comune.
Nel boschetto del Ciane, Imbrò ha incontrato gli esponenti delle numerose delegazioni straniere impegnate in esercitazioni pratiche di prevenzione e gestione delle emergenze legate al rischio idrogeologico e agli eventi climatici estremi.
«La preparazione è la chiave per rispondere in maniera efficace e tempestiva a scenari emergenziali sempre più complessi», dice Imbrò. «Vedere giovani e adulti, provenienti da Paesi e culture diverse, lavorare insieme con dedizione ci ricorda che la protezione civile non è solo un sistema di norme e procedure, ma soprattutto una rete di donne e uomini pronti a donare tempo ed energie per il bene comune».
L’assessore, anche a nome del sindaco Francesco Italia, ha rivolto un ringraziamento sincero ai volontari sottolineando «l’impegno personale, la sensibilità e la professionalità con cui ciascuno di loro risponde alla chiamata degli enti pubblici. È grazie a questo spirito di collaborazione che la protezione Civile riesce a trasformare le difficoltà in occasioni di solidarietà».
«Il Comune di Siracusa – conclude Imbrò – continuerà a sostenere e promuovere iniziative che, come questa, contribuiscono a rafforzare la cultura della prevenzione, lo scambio internazionale di buone pratiche e la formazione continua dei volontari, patrimonio insostituibile della collettività».




Continua il percorso di potenziamento all’Asp di Siracusa, nuove stabilizzazioni e progressioni

Continua il percorso di potenziamento dell’organico e di valorizzazione delle professionalità interne all’ASP di Siracusa. L’Azienda ha completato le procedure previste per la stabilizzazione di ulteriori 10 autisti, nonché per la progressione verticale di 10 assistenti amministrativi e 4 coadiutori amministrativi senior alle aree immediatamente superiori rispetto a quelle di inquadramento, rispettivamente di collaboratori amministrativi e assistenti amministrativi.
Inoltre, sono stati conferiti 4 incarichi di responsabile di Unità Operativa Semplice (UOS): Stefania Di Mauro Educazione alla salute, Marine Castaing Internazionalizzazione e ricerca sanitaria, Marco Garro Sistemi informativi, Grazia Celestri Direzione sanitaria dell’ospedale Rizza.
La cerimonia per la firma dei nuovi contratti di lavoro si è svolta nei locali della Direzione generale, alla presenza del direttore generale Alessandro Caltagirone, del direttore amministrativo Ornella Monasteri e del direttore delle Risorse umane Lavinia Lo Curzio.
“Da dieci mesi lavoro all’interno di questa Azienda – ha aggiunto il direttore amministrativo Ornella Monasteri – e ho sempre ritenuto fondamentale che ciascuna unità di personale possa contare su un contratto stabile e su certezze occupazionali. La serenità del personale è condizione indispensabile per il potenziamento dell’organico e, di conseguenza, per garantire un miglioramento dei servizi offerti ai cittadini”.
“Sin dal primo momento del mio insediamento ho ritenuto prioritario privilegiare le risorse presenti in Azienda – ha dichiarato il direttore generale Alessandro Caltagirone – valorizzandole con le progressioni di carriera e le stabilizzazioni, guardando parallelamente ai nuovi concorsi che ad oggi ci hanno consentito di effettuare circa 700 nuove assunzioni e auspichiamo di raggiungere presto quota mille. Tutti, dai dirigenti al personale del comparto sanitario e amministrativo, devono sentire forte il senso di appartenenza all’Azienda – ha raccomandato – per rendere efficiente l’organizzazione aziendale e tenere sempre un comportamento attento e rispettoso dei principi di buona condotta e di umanizzazione dei servizi nel prestare adeguatamente le dovute attenzioni agli utenti”.




Global Sumud Flotilla si attiva nel siracusano, il sindaco Italia invita una delegazione

Il sindaco Francesco Italia ha scritto alla Global Sumud Flotilla per esprimere la vicinanza della città di Siracusa alle loro iniziativa di solidarietà e di aiuto alla popolazione palestinese e per invitare una delegazione degli equipaggi a Palazzo Vermexio in occasione della loro presenza prevista in città il 3 settembre.
Tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre prenderà il via la Global Sumud Flotilla, la più grande iniziativa indipendente mai organizzata per tentare di raggiungere la Striscia di Gaza via mare e consegnare aiuti umanitari alla popolazione.
La Global Sumud Flotilla sarà composta da una decina di imbarcazioni con a bordo delegazioni di attivisti e professionisti provenienti da 44 paesi da tutto il mondo, tra cui anche l’Italia. L’obiettivo dichiarato è quello di rompere il blocco navale imposto da Israele sulla Striscia. Dall’Italia è prevista una prima partenza sabato da Genova e una seconda il 4 settembre dai porti di Siracusa e Catania.
Proprio in Sicilia, alla vigilia della partenza verso Gaza, sono in programma iniziative pubbliche. Il 3 settembre a Catania e Siracusa si terranno incontri e dibattiti che vedranno la partecipazione di attivisti, professori, giornalisti e artisti impegnati a sostenere la missione. «Ho voluto manifestare personalmente – dichiara il sindaco – l’attenzione e il rispetto della nostra comunità per una missione che si richiama ai valori universali di pace, solidarietà e coraggio civile. Sarebbe per noi un onore accogliere i rappresentanti della Flottila a Palazzo di Città, cuore istituzionale della nostra comunità».




Cannata (FdI): “Massima attenzione al 118, servono soluzioni per tutelare cittadini e operatori Seus”

“La situazione del servizio di emergenza-urgenza 118 in Sicilia richiede oggi la massima attenzione. Gli equipaggi, spesso ridotti, continuano a operare con grande senso di responsabilità e professionalità, ma meritano sostegno concreto affinché non siano messi a rischio né la sicurezza dei cittadini né la serenità dei lavoratori della Seus. Raccolgo con attenzione l’appello lanciato dalle organizzazioni sindacali e dalle rappresentanze mediche perché si tratta di una tematica che tocca da vicino la salute pubblica e il diritto dei cittadini a un soccorso tempestivo ed efficiente”. E’ così che parla il deputato nazionale e vicepresidente della commissione Bilancio, Luca Cannata (FdI).
“Confido che l’assessorato regionale alla Salute – prosegue Cannata – possa mettere in campo tutti gli strumenti utili a garantire organici adeguati e a valorizzare il lavoro degli operatori Seus, che rappresentano un presidio fondamentale sul territorio. Alle analisi, certamente necessarie, devono ora seguire soluzioni concrete e condivise. La politica ha il compito di accompagnare questo percorso, offrendo risposte a chi quotidianamente svolge un servizio delicatissimo e a chi, in ogni angolo della Sicilia, deve poter contare su un’assistenza rapida ed efficace”.
Cannata assicura il proprio impegno: “Seguirò con attenzione l’evolversi della vicenda: gli operatori del 118 e i cittadini siciliani non devono sentirsi soli. Con un lavoro di squadra tra istituzioni e operatori, sono certo che sarà possibile dare risposte immediate e durature”.