Droga nascosta tra i mobili di casa: arrestato 27enne già ai domiciliari

Continuano i servizi di contrasto ai reati in materia di sostanze stupefacenti condotti dai Carabinieri di Augusta.
I militari dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Augusta hanno tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti il pregiudicato catanese Alfio Coco, 27enne, già sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, poiché nel corso una perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di 40 grammi di cocaina.
Lo stupefacente era abilmente occultato tra la mobilia , insieme a vario materiale idoneo alla sua pesatura, ma le accurate ricerche effettuate dai Carabinieri, ben avvezzi a tal genere di operazioni, sono comunque riuscite a rinvenirlo.
La sostanza rinvenuta è stata sequestrata ed inviata presso il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Sant’Agata Li Battiati (CT) per l’esame quantitativo e qualitativo.
L’uomo, su disposizione del Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Siracusa, è stato ricondotto presso la sua abitazione per restarvi ristretto in regime di arresti domiciliari.




Siracusa. Meno denunce e furti, invariato il numero delle rapine: il bilancio annuale dei carabinieri

Diminuiscono i reati denunciati ai carabinieri: a 9940 a 9080, con un decremento del 9 per cento in provincia di Siracusa (il 68 per cento dei reati denunciati alle forze dell’ordine). Sono i numeri del bilancio dell’attività svolta nel corso dell’ultimo anno, sciorinati durante le celebrazioni , questa mattina al comando provinciale, del 206esimo anniversario della fondazione dell’Arma. Il numero di reati scoperti è stato pari al 30 per cento di quelli per cui i carabinieri hanno proceduto, come nell’anno precedente. Invariato il numero di rapine, 63. Particolarmente positivo il dato inerente ai furti denunciati, passati da un totale di 4.503 a 4.012 (-11%), nonostante le preoccupazioni inerenti al possibile incremento di furti che si sarebbe potuto scoprire a conclusione del lockdown.
Dall’inizio dell’anno (periodo gennaio – maggio 2020), le persone denunciate a piede libero dai Carabinieri aretusei per reati di vario genere sono state 1.908, con un incremento del 28,4% rispetto all’omologo periodo precedente, mentre il numero degli arresti, nonostante le difficoltà riscontrate nel lockdown, è comunque stato notevole: 223 in totale (con un calo di appena il 10% rispetto ai primi cinque mesi del 2019), di cui 129 in flagranza e 94 su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’attività antidroga ha ancora una volta dato risultati importanti, consentendo il sequestro di complessivi kg. 42 di stupefacenti di vario genere e l’arresto di 113 soggetti, consentendo, altresì, di individuare 448 soggetti dediti all’assunzione di droghe (+25% rispetto ai 359 del periodo in comparazione), per lo più giovani, segnalati alle Prefetture di residenza.
Il contrasto ai reati in materia di violenza di genere, con particolare riguardo ai maltrattamenti in famiglia ed agli atti persecutori (stalking), dopo l’adozione del Codice rosso e le discendenti disposizioni della Procura della Repubblica di Siracusa, ha visto un consolidamento dell’attività operativa che si è concretizzata, negli ultimi 12 mesi, nell’arresto di 14 soggetti e nel deferimento in stato di libertà di altri 12 resisi responsabili di odiose condotte in danno di fasce deboli.

Tra le attività di polizia giudiziaria piu’ rilevanti. A luglio del 2019, rapina con sequestro di persona sventata,  presso l’ufficio postale di Belvedere, con un uomo armato di pistola che, per sfuggire all’arresto, prendeva in ostaggio alcuni dipendenti e clienti; l’operazione, dopo estenuante trattativa, si concludeva, senza alcun ferito, con l’arresto del rapinatore ed il recupero dell’intero provento del reato, pari a circa 13.000 euro.

L’arresto di 4 persone a Catania, lo scorso due maggio,  mentre, a bordo di due autovetture in una via cittadina di Siracusa, in orario notturno, stavano dando corso ad uno scambio di sostanza stupefacente:sequestrato, diviso in due confezioni, 1,1 kg. di marijuana nonché  400euro in contanti;
La Compagnia di Noto a giugno dello scorso anno ha arrestato due giovani, accusati di un efferato omicidio commesso 4 giorni prima ad Avola; poi l’operazione Bugs Bunny, con 5 arresti per spaccio di droga. A Pachino, il mese scorso, sette arresti, sempre per spaccio di stupefacenti, con l’operazione  TA-TA.; l’arresto di ieri, per un caso di lupara bianca del 2015, a Pachino. • il 16 settembre 2019, unitamente alla Compagnia Carabinieri Aeronautica Militare di Sigonella, a conclusione dell’indagine denominata Black Gold, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa, su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, il Nucleo Operativo e Radiomobile di Augusta e la Stazione di Lentini hanno sottoposto all’obbligo di dimora 7 persone responsabili dei reati di associazione per delinquere, furto aggravato, ricettazione, inquinamento ambientale e distruzione o sabotaggio di opere militari, per aver sottratto in più occasioni carburante dall’oleodotto servente il locale aeroporto militare per un quantitativo pari a circa 212.000 litri di carburante, del valore orientativo di
€ 170.000,00, causando danni all’amministrazione militare quantificati in € 800.000,00.
L’aliquota Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura di Siracusa, il 6 febbraio 2020, ha concluso l’operazione convenzionalmente denominata Povero Ippocrate, che ha fatto emergere il diffuso malaffare esistente da tempo nel campo sanitario da parte di alcuni soggetti coinvolti nelle procedure di concessione delle pensioni di invalidità, conclusasi con l’arresto di 2 persone (la responsabile di un patronato abusivo ed un medico), l’esecuzione di 2 misure cautelari di obbligo di dimora e di 5 misure interdittive professionali a carico di altrettanti medici, per un numero complessivo di denunciati 71 a piede libero e beni sequestrati del valore totale di circa € 600.000,00. Molteplici i reati contestati a vario titolo agli indagati: corruzione aggravata, abuso d’ufficio, falso materiale ed ideologico, sostituzione di persona, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, nel mese di febbraio 2020, ha dato corso all’operazione Barrakan, con cui sono stati sequestrati ai fini di confisca, su disposizione del Tribunale etneo, Sezione Misure di Prevenzione, susseguente a proposta della D.D.A. di Catania, nr. 2 società, conti correnti, nonché circa 410 tra camion, rimorchi ed autoveicoli, tutti beni riconducibili a soggetti legati al clan mafioso Nardo, per un ammontare di € 50.000.000,00 (cinquanta milioni), colpendo duramente la mafia dei trasporti su gomma degli agrumi.

Sulle strade, sanzioni per 3,5 milioni di euro a utenti indisciplinati con oltre 2700 verbali per violazioni al Codice della Strada.




Siracusa. Orti sociali in diverse zone della città: oggi sei nuove consegne

Sei nuovi orti urbani consegnati ai legittimi assegnatari. L’assessore alle Attività produttive Cosimo Burti ha consegnato sei degli ultimi lotti degli orti sociali ai cittadini  che avevano partecipato a suo tempo ad un bando di gara ,risultando in possesso dei requisiti richiesti. Il progetto ha riguardato una zona di viale Scala Greca, ma nei programmi dell’amministrazione comunale ci sarebbe la realizzazione di analoghe aree anche in altre zone del capoluogo.
“Gli orti sociali- dichiara l’assessore Burti- oltre a rappresentare un aiuto alla gestione alimentare delle famiglie assegnatarie hanno fatto si che l’area sia diventata una piccola comunità in cui condividere tempo libero e la passione comune per la natura. Rimangono ancora pochi lotti prima di concludere questo progetto che nelle intenzioni dell’Amministrazione sarà esteso anche ad altre aree cittadine che in questo modo saranno valorizzate”.
I lotti di questo primo progetto, quasi un centinaio, hanno ciascuno uno spazio di 70 metri quadrati: per averlo assegnato si è pagato un contributo di 120 euro, serviti a preparare il terreno alla coltivazione. Gli assegnatari potranno rinnovare la concessione degli spazi ogni due anni, se non si sono persi i requisiti indispensabili al loro mantenimento.




Siracusa. Gasolio in mare, procedure antinquinamento nel Porto Piccolo

Procedura antinquinamento nelle acque del Porto Piccolo. E’ stata necessaria per via della presenza di gasolio in mare. La Sala Operativa della Guardia Costiera, una volta ricevuta la segnalazione, ha inviato le squadre sul posto. Al via, quindi, le procedure antinquinamento e l’impiego dei dispositivi previsti per “contenere effetti pregiudizievoli all’ambiente marino”. Il gasolio si trovava nella zona portuale di Riva Forte Gallo. Forte e persistente l’odore tipico. Avviata l’attività ispettiva, essendo sera e mancando, pertanto la luce naturale, inizialmente solo le molestie olfattive erano percepibili. E’ seguito un sopralluogo dell’area segnalata, da cui risultava la presenza di un’iridescenza sulla superficie dell’acqua dell’estensione di circa 40 mq, riconducibile, per odore, ad idrocarburi.
Al fine di circoscrivere l’inquinamento e contenere gli effetti pregiudizievoli per l’ambiente marino, si attivava l’intervento immediato della locale ditta concessionaria del servizio antinquinamento che, con l’utilizzo di un mezzo nautico, posizionava panne assorbenti in mare, a contenimento dello sversamento esistente, procedendo alla rimozione del prodotto inquinante.
Dopo qualche ora , terminate le operazioni di bonifica e ripristino dello stato dei luoghi. Non è stato possibile, nell’immediatezza, risalire alle cause dell’inquinamento e sono in corso verifiche ed accertamenti in merito all’individuazione dei fatti e dei responsabili della condotta illecita.

 




Siracusa. Prevenzione incendi, accertamenti del Comune sulla pulizia dei terreni

Una squadra per verificare il rischio incendi dei terreni comunali ma anche per quelli privati. E’ composta da tre tecnici, con la supervisione dell’assessore alla Protezione Civile, Giusy Genovesi e del collega che guida il settore Igiene Urbana, Andrea Buccheri. L’ordinanza che riguarda la prevenzione degli incendi estivi , firmata dal sindaco Francesco Italia, quest’anno contiene anche degli aspetti legati alla pandemia da Covid-19. Nei prossimi giorni partiranno gli interventi di pulizia per gli appezzamenti del Comune, secondo le priorità che i sopralluoghi in corso stanno facendo emergere. Un lavoro svolto anche lo scorso anno, con interventi su 45 mila metri quadrati di terreni comunali. “Gli accertamenti in corso- spiega l’assessore Genovesi- riguardano innanzitutto i siti con alto rischio incendio, soprattutto quelli che si trovano a ridosso di abitazioni”. In tarda mattinata, riunione operativa sul tema, gli assessori Genovesi e Buccheri, i tre dipendenti comunali individuati per le verifiche sul territorio, il dirigente della Protezione Civile, Pietro Faccio faranno in punto della situazione. L’obiettivo è far partire nei prossimi giorni le operazioni di pulizia dei terreni “che mostrano segni di particolare pericolo per la presenza di sterpaglia”. Numerose le segnalazioni dei cittadini in proposito. A questo riguardo, l’assessore Genovesi preannuncia una novità. “Intendo far inserire- spiega- nel sito del Comune una modulistica digitale che i cittadini potranno utilizzare per le segnalazioni. Un modo per avere un sistema ordinato e preciso. I controlli riguarderanno, intanto, anche le proprietà private che non sono in linea con quanto previsto dalle normative per la prevenzione degli incendi. Sanzioni per chi non ottempera. Tra le violazioni che possono essere contestate, quella all’articolo 19 del Codice della Strada, con le sanzioni che ne conseguono. “E’ obbligatorio evitare che dai giardini privati, ad esempio- spiega Genovesi- le fronde sporgano su strade e marciapiedi”. Tema altrettanto importante, quello degli incendi che vengono appiccati anche all’interno delle proprietà private per smaltire in questo modo gli sfalci. Tanti ne vengono segnalati in queste settimane nelle contrade marine. “Chi nota incendi, anche piccole lingue-continua l’assessore alla Protezione Civile- lo segnali al numero unico d’emergenza. Si tratta di un passo importante, che abbiamo inserito all’interno dell’ordinanza, quest’anno ancora più ricca di segnalazioni e riferimenti utili.  L’accensione di fuochi non autorizzati è vietata. Si incorre anche in questo caso in sanzioni e si mette a repentaglio la sicurezza”.




Siracusa dopo la sentenza del Cga, Italia: "Nuove priorità e querele per chi ha gettato fango"

L’amministrazione comunale è pronta programmare i prossimi tre anni. Una rivoluzione della mobilità sostenibile, l’ambiente, la macchina amministrativa quella che il sindaco, Francesco Italia ha annunciato questa mattina, durante la conferenza stampa convocata dopo la sentenza del Cga, che conferma la sua elezione e respinge l’appello di Ezechia Paolo Reale, suo competitor alle ultime amministrative. Con i legali che hanno seguito la vicenda nelle sedi della giustizia amministrativa, il primo cittadino è entrato nel merito della sentenza che ribalta il pronunciamento del Tar di Catania. Un’occasione per entrare nel merito della vicenda, ma anche per parlare di futuro e di rapporti politici con le forze che sostengono l’amministrazione Italia. A illustrare la sentenza, l’avvocato Gianluca Rossitto. “Eravamo convinti che la sentenza del Tar fosse sbagliata – ha detto il legale .In sintesi vengono sanciti diversi aspetti, innanzitutto che il ricorso e la sentenza di primo grado erano basati su tesi, teorie, non suffragate, nemmeno minimamente, da prove ed elementi. E’ un manuale di diritto elettorale. I giudici, cinque magistrati, fanno presente che gli errori fisiologici non possono e non devono, per ragioni di natura democratica, travolgere un esito elettorale chiaro”. Il sindaco, Francesco Italia ha ripercorso quella che ha definito “una vicenda dolorosa per la città. A causa del ricorso qualcuno ha strumentalmente cavalcato alcune espressioni che non sono degne di questa città. Si è parlato di brogli elettorali-ha ricordato-  come se stessimo parlando di un apparato deliquenzale che aveva complottato e questo sarebbe avvenuto al primo turno, con 7 candidati sindaci e uno dei quali pronto a vincere subito, al primo turno, visto che la sua candidatura era stata studiata a tavolino proprio per questo. Per due anni abbiamo dovuto leggere di brogli quando era evidente fin dall’inizio che si trattava di errori fisiologici. Emerge dalla sentenza- dice ancora il primo cittadino- che la volontà elettorale è stata espressa in maniera chiara e precisa e mai messa in discussione”. Sguardo adesso puntato al futuro amministrativo, con alcune priorità che Italia indica fin da adesso. Mobilità sostenibile, riorganizzazione della macchina amministrativa tra i punti principali della programmazione dei prossimi tre anni. “La sfida è alla nostra portata- sostiene Italia- Abbiamo dimostrato di esserci e di essere in grado di portare la città fuori dalle mani di chi ha favorito interessi. Da parte nostra,  vedrete solo ricerca del bene comune e trasparenza”.  Ma la vicenda, seppur chiusa dal punto di vista della giustizia amministrativa, non sembra destinata a lasciare le sedi legali. Il sindaco è pronto, infatti, a querelare  “tutti coloro che si sono permessi di insinuare rapporti di questa amministrazione e brogli”. Un riferimento, infine, anche alle accuse delle ultime settimane secondo cui Italia avrebbe voluto nascondere alla città il sequestro di plichi. “Non ne eravamo a conoscenza- commenta Italia- Lo abbiamo appreso in quel momento”.




Siracusa. Amministrative 2018 e la conferma di Italia sindaco: le reazioni della politica

Non si mostra particolarmente sorpreso, Ezechia Paolo Reale dalla sentenza del Cga, che ha accolto il ricorso presentato dal sindaco, Francesco Italia contro il primo pronunciamento, quello del Tar, sulla vicenda elezioni amministrative. Il consiglio di giustizia amministrativa ha respinto l’appello incidentale di Reale e, in poche parole, lascia Italia alla guida della città. “Il Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo ha preso la propria decisione, in parte già anticipata dalla velocissima sospensione della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale di Catania, ratificando il risultato delle elezioni amministrative di Siracusa-commenta Reale, competitor di Italia al ballottaggio-
Le numerose e ripetute irregolarità verificatesi nei seggi elettorali, pur riscontrate anche nel corso della verifica ordinata dal giudice ed eseguita dal Prefetto, non sono state ritenute sufficienti per giungere all’annullamento delle elezioni, valutandosi necessaria anche una prova sicura e certa che tali irregolarità fossero preordinate ad alterare il risultato elettorale o abbiano concretamente influito sui suoi risultati”. Il leader di Progetto Siracusa non nasconde la propria amarezza ed esprime anche delle perplessità. “L’esito del giudizio e le valutazioni del giudice amministrativo- spiega- ovviamente, mi amareggiano e non mi convincono affatto, perché abbassano le garanzia del procedimento elettorale ad un livello troppo basso, rendendo praticamente inutili tutti gli accorgimenti che la legge impone per proteggere la genuinità del risultato elettorale.
Ho portato avanti con convinzione una battaglia di principio, non personale, che, nonostante la decisione contraria, continuo, quindi, a ritenere giusta e fondata. La risposta giudiziaria è stata molto insoddisfacente non solo per me, il che è di nessuna importanza, ma per il futuro di ogni elezione che potrà, in base a questi principi – che spero non vengano applicati in altri casi, come già al di fuori della Sicilia in altre importanti decisioni non sono stati applicati – svolgersi nel più grande disordine e senza alcun rispetto per le necessarie formalità, tra schede mancanti, voti non assegnati e voti assegnati in misura maggiore dei votanti, senza che ciò possa incidere sulla validità del risultato.
Io continuo a pensare e credere che il livello di garanzie necessario durante il procedimento elettorale sia molto più in alto del punto in cui lo ha individuato oggi un giudice amministrativo, ma la mia resta, a questo punto, solo una posizione personale che, peraltro, so non essere affatto isolata”. Ma con la sentenza, risposta definitiva dell’autorità giudiziaria, Reale annuncia anche di voler rispettare quanto stabilito, seppur ritenuto ingiusto. “Da questo momento, quindi-conclude- è giusto, anche da parte mia, riconoscere a Francesco Italia pienezza di poteri e legittimazione e mi sento di augurargli di riuscire a fare il bene di Siracusa e dei siracusani in un momento di grandissima difficoltà per tutti”. Le reazioni sono diverse in ambito politico. Il deputato regionale Giovanni Cafeo , parla di una vicenda “che ha rischiato di immobilizzare l’attività amministrativa di una città importante come Siracusa e che adesso si è conclusa”. dal segretario della commissione Attività Produttive dell’Ars, l’augurio di un “buon lavoro al sindaco confermato Francesco Italia”.
“Con i pensieri sgombri dalle preoccupazioni legate alla riconferma e alle prese con uno dei momenti di maggiore difficoltà della storia recente, è arrivato il momento per questa Amministrazione di cambiare passo – prosegue l’On. Cafeo – abbandonando ogni atteggiamento prudenzialmente attendista per provare ad agire con l’obiettivo di studiare una strategia per il medio e lungo periodo, in grado di far tornare a vivere con ottimismo e speranza la nostra città”.
“Oggi, il sindaco Italia si trova finalmente nelle condizioni di poter agire, anche se la città resta orfana del suo organo di rappresentanza collegiale, ossia il Consiglio Comunale – continua Cafeo – ma paradossalmente proprio l’assenza dell’assise comunale potrebbe diventare un elemento di velocizzazione per le scelte amministrative verso le quali il sindaco, in ogni caso, avrebbe comunque un dovere quanto meno morale di condivisione con i cittadini, seppur ormai in altra forma”.
“È il momento di dare risposte politiche a problemi non più procrastinabili – continua ancora Giovanni Cafeo – aprendo un confronto con le forze economiche e sociali della città, instaurando un dialogo costruttivo e provando così a ricucire una frattura che in questi mesi ha alimentato lo scontro tra fazioni, male assoluto in una città che prova a risollevarsi dopo una terribile pandemia con conseguente crisi economica”. Il candidato alla segreteria provinciale del Pd, Giovanni Giuca parla di una “decisione dei giudici amministrativi che  riempie di soddisfazione ed entusiasmo.
Assicurare ad una città la continuità amministrativa è già un valore di per sé. Che questo valore venga rappresentato da un sindaco bravo, preparato, dinamico e lungimirante come Francesco Italia allora diventa una grande conquista per tutta la realtà siracusana. Francesco Italia oggi-prosegue Giuca- rappresenta quanto di meglio riesce ad esprimere la nuova classe dirigente e questo è dimostrato dalla circostanza che il sostegno e l’ammirazione per il suo operato travalica i confini della città di Siracusa.  La gestione commissariale che avrebbe comportato l’accoglimento del ricorso è quanto di peggio e irresponsabile si possa augurare . Dalla costruzione del nuovo ospedale al rilancio economico post covid: basta solo questo per dimostrare quanto è impegnativo il ruolo pubblico del Sindaco e della coalizione che lo sostiene e quanto sia importante che questi obiettivi vengano perseguiti dalla politica, quella vera, quella vicina alle esigenze delle persone e che punta allo sviluppo delle nostre realtà”. Poi un’anticipazione di quelli che possono essere i rapporti, non sempre idilliaci in passato, tra il Pd e Italia. “Da oggi -conclude  Giuca- possiamo scrivere una pagina nuova fatta di leale collaborazione e di sostegno al Sindaco Italia nell’interesse di Siracusa e di tutto il territorio siracusano”. Lealtà e Condivisione esprime soddisfazione per la sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo e sollecita l’amministrazione comunale a compiere una serie di passi, con un cambiamento di passo. “Ora la giunta -l’auspicio del movimento politico che esprime un assessore in giunta-  potrà proseguire la sua attività con rinnovato vigore e un più saldo rapporto e confronto con tutte le forze che la sostengono, come più volte richiesto. Ma tutto deve cambiare perché tutto è cambiato. Da un lato l’amministrazione dovrà compiere quanto è nelle sue possibilità per venire incontro alle persone più colpite dagli effetti economici e sociali della pandemia; dall’altra deve saper essere radicale guardando lontano e cogliere questa crisi come opportunità per realizzare la Siracusa del 2030. Una città – conclude Lealtà e Condivisione- dove mettere in atto le pratiche più innovative, altrove sperimentate, di cittadinanza attiva, di coesione sociale, di ecosostenibilità”. Di ben altro tenore il commento di Vincenzo Vinciullo che è stato componente dell’Ufficio Elettorale Centrale, “che ha constatato e attestato le anomalie emerse in sede di controllo dei verbali dei singoli seggi, confermate, in seguito, dalla Prefettura di Siracusa. La decisione per chi, come me, ha esaminato i verbali-commenta-  è inaccettabile e del resto la mia opinione sul C.G.A è notoria, avendone, a suo tempo, con un apposito disegno di legge chiesto l’abrogazione. Dopo questa decisione -conclude Vinciullo- credo che sia inutile mantenere in vita gli Uffici Elettorali Centrali”.




Tensione a Cassibile: "Immigrati urinano in piazza", interviene la polizia. Monta la protesta

“Cassibile è allo stremo, il Prefetto deve rendersi conto di come si è ridotta la nostra comunità. Mi chiedo cosa aspetti ad intervenire”. Dure le parole dell’ex presidente della circoscrizione Cassibile- Fontane Bianche dopo l’episodio che si è verificato ieri sera in piazza, dove i locali pubblici hanno ripreso la loro attività in attesa che la stagione balneare parta sul serio garantendo guadagni.  La convivenza tra una parte di cassibilesi e i braccianti extracomunitari impiegati nei campi e accampati nella tendopoli all’ingresso sud si fa sempre più difficile. Abitudini diverse, in alcuni casi mancanza di rispetto. Non una considerazione legata a discriminazioni razziali, ma certamente a discriminazioni di comportamenti, fa notare Romano. Proteste, dunque, ieri sera, quando alcuni uomini, immigrati attualmente a Cassibile,avrebbero iniziato ad urinare in piazza,  incuranti delle lamentele di chi notava il gesto, compiuto, secondo testimoni, proprio a ridosso dell’ingresso di una pizzeria. Sul posto, le Volanti. Gli agenti avrebbero riportato ordine, ma resta l’amarezza. Romano torna a chiedere l’intervento del prefetto. Il tono si fa piu’ aspro rispetto alle scorse settimane. “Non sono bastate- chiede rivolgendosi alla rappresentante dell’ufficio territoriale di Governo, Giusi Scaduto- le denunce, gli esposti, le interrogazioni parlamentari, le manifestazioni. Faccia il suo dovere e risolva il problema baraccopoli”. In realtà a Cassibile, da anni, abitano famiglie di immigrati ormai stanziali. Sono integrati nel territorio e nel tessuto sociale e gestiscono attività economiche punto di riferimento anche per i residenti. La questione, dunque, fanno notare i cittadini che chiedono una soluzione al problema baraccopoli, non ha nulla a che fare con presunti atteggiamenti xenofobi. “Ieri sera quegli uomini urinavano in piazza- puntualizza Romano- non certamente in luoghi nascosti. E si tratta di qualcosa che si verifica praticamente ogni giorno e che non è davvero più tollerabile. L’atmosfera si sta facendo sempre più pesante. E’ una vergogna a cui chi di competenza deve mettere fine”.




Priolo. Identificato il presunto autore del furto al Palazzo Municipale: denunciato

Identificato e denunciato il presunto autore del furto perpetrato all’interno del palazzo comunale di Priolo. Si tratta di un giovane di 26 anni, accusato di furto aggravato .Il presunto ladro si sarebbe impossessato del denaro contenuto all’interno della macchinetta del caffè. Nei giorni precedenti si sarebbe introdotto anche all’interno  della biblioteca comunale . Era pertanto destinatario di un avviso orale e sottoposto all’obbligo di dimora. Adesso, l’aggravamento della misura cui è destinatario.




Siracusa. Italia resta sindaco: il Cga ribalta la sentenza del Tar e respinge l'appello di Reale

Era attesa da giorni, dopo l’udienza del 28 maggio scorso. La sentenza del Cga è stata pubblicata nel primo pomeriggio e stabilisce che Francesco Italia debba restare sindaco di Siracusa. Il consiglio di giustizia amministrativa ha accolto il suo ricorso, presentato dopo la sentenza del Tar. Respinto, invece, l’appello incidentale di Ezechia Paolo Reale, suo competitor al ballottaggio delle ultime elezioni amministrative. Con il controricorso, il leader di Progetto Siracusa chiedeva di votare in ulteriori 10 sezioni oltre a quelle oggetto del primo passaggio nella giustizia amministrativa. ll Tar di Catania aveva annullato gli atti di proclamazione del sindaco e del consiglio comunale, con l’indicazione di ripetere le elezioni in nove sezioni elettorali (la 14, 20, 46, 61, 75, 95, 99, 116 e 123). Dopo la decisione del tribunale amministrativo, il Comune fu commissariato. A distanza di poche ore, tuttavia, il sindaco tornò a palazzo Vermexio in virtù dell’accoglimento della richiesta di  sospensiva.
“Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, in sede giurisdizionale, definitivamente pronunciando sugli appelli in epigrafe, accoglie l’appello principale e respinge quello incidentale, e per l’effetto, in riforma, per quanto di ragione, della sentenza impugnata, rigetta integralmente il ricorso di prime cure”, si legge alla fine delle 43 pagine di provvedimento con cui si chiude la lunga vicenda amministrativa.
Una sentenza in cui non mancano anche note critiche. A proposito dei dati non sempre coincidenti circa voti e votanti in alcune sezioni, il Cga riscontra “carenze di verbalizzazione” che “rendono formulabili delle congetture in chiave critica, quali quelle riproposte
dall’appellante incidentale”. Non sufficienti però per parlare di irregolarità nello spoglio. “Mere ipotesi astratte prive di riscontri, non suffragate da alcun indice di effettiva irregolarità sostanziale delle operazioni”, si legge ancora nella sentenza.