Siracusa. Ideal Service, presidio dei lavoratori davanti al Vermexio: "Chiuderanno tutti i front office"

“Un taglio inaccettabile, che comporterà la chiusura di tutti i front office dei Tributi e dell’Anagrafe, stato civile, immigrazione e plessi distaccati”. Uno scenario complesso quello descritto da Filcams Cgil, Fisascata Cisl e Uiltuc in merito alla vertenza Ideal Service. I lavoratori sono in presidio spontaneo davanti a palazzo Vermexio. ” Sono tutte attività-tuonano le tre sigle sindacali-  che una volte tagliate non consentiranno il normale espletamento della mole di lavoro svolta dall’ufficio tributi con una inevitabile ripercussione nell’introito dei tributi come imu e tari. Questi lavoratori sono da decenni sottoposti ad una intermediazione di manodopera che non sono più disposti a subire dopo questa ennesima mortificazione del proprio lavoro e del proprio reddito. Un taglio che non escluderà nessun settore. Il consorzio Ciclat, per i sindacati,  non avrebbe dovuto accettare questa “scellerata proroga e costringere l’amministrazione comunale a prendersi le proprie responsabilità in un appalto che tocca la vita di 62 lavoratori ideal service e 32 lavoratori di util service. “ Dure le parole dei  segretari di categoria, Alessandro Vasquez- Teresa Pintacorona ed Anna Floridia che alla vigilia dell’incontro di domani esortano all’amministrazione di fornire risposte certe e concrete in quell’ambito e che preannunciano che nessun taglio sarà accettato dai lavoratori e dalle lavoratrici dell’appalto.




Siracusa. Droga a Cavadonna, obbligo di dimora per l'avvocato Troia

Obbligo di dimora per l’avvocato Nuccio Troia, agli arresti domiciliari per la vicenda che lo vede coinvolto e che riguarda l’introduzione di droga nel carcere di Cavadonna. La decisione arriva a seguito dell’interrogatorio di garanzia. Il Gip Carla Frau ha quindi stabilito la modifica della misura inizialmente applicata. Ieri, i legali del penalista di Avola avevano presentato al Tribunale del Riesame di Catania l’istanza per la revoca dei domiciliari. Stessa linea quella seguita dal difensore di Noemi Forestieri, la compagna di Francesco Capodieci, il detenuto a cui la droga sarebbe stata consegnata.




Siracusa. Roghi notturni nelle contrade marine: "Il fuoco minaccia le case"

Roghi, anche notturni, all’Arenella e nelle contrade marine. Fumo denso, il fastidio che ne deriva, la protesta dei residenti, i rischi concreti. Non è un problema nuovo quello degli incendi nelle contrade marine, dagli inizi dell’estate e fino al termine della stagione. Ci sono i roghi che probabilmente vengono accesi nelle serre una volta non più utilizzato il materiale plastico, con il pericoli connessi. Una battaglia che in realtà non è ancora stata vinta, nonostante anni di tentativi e denunce. Ma accanto a questo c’è un problema di educazione civica che si manifesta in queste serate in tutta la sua evidenza. Molti roghi, infatti, sarebbero accese dai proprietari di villette, magari dopo avere sistemato il proprio giardino. Le potature e poi  il fuoco, per eliminarle. Qualcuno lo fa in minima quantità, altri, invece, con terreni più ampi, arrivano a perdere anche il controllo della situazione. E’ successo ieri, quando in via Isole Bali il proprietario di un enorme appezzamento aveva accatastato legno e altro materiale, perfino plastico, per bruciarlo. Il fuoco ha preso il sopravvento. Necessario l’intervento dei vigili del fuoco, allertati proprio dai residenti. Motivo di rammarico per il Comitato Pro Arenella, rappresentato da Sandro Caia. “In molti si sentono autorizzati a questo tipo di intollerabile comportamento- spiega- mettendo a repentaglio la sicurezza propria e di tutti noi”. Per gli sfalci, tra l’altro, in queste settimane, il compattatore della Tekra si è rivelato un valido supporto, itinerante, particolarmente apprezzato da chi si attiene alle regole del buon senso e alla legge. Segnalazioni di roghi notturni arrivano da diverse aree del territorio, non solo dalle zone balneari ma, ad esempio, da Tremmilia.




Sedicenne siracusano fugge da comunità: trasferito in penitenziario minorile

Nella mattinata di ieri gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in Istituto Penitenziale per Minori, emessa dal Tribunale per i Minori di Catania, nei confronti di un sedicenne siracusano.
Il giovane  si è allontanato arbitrariamente dalla comunità alla quale è affidato. Deve scontare un mese di reclusione.




Pallanuoto. La Rosa lascia l'Ortigia: "Devo recuperare la mia condizione fisica"

Non sarà in vasca con l’Ortigia Giorgio La Rosa, il giocatore, arrivato in prestito annuale la scorsa estate, lascia quindi il club di via Caldarella. Dopo una stagione sfortunata, segnata da problemi fisici, il numero 4 dell’Ortigia ha deciso di fermarsi per cercare di recuperare pienamente la condizione in modo da poter tornare quanto prima ai suoi livelli. L’attaccante catanese, quando è stato presente, ha garantito ottime prestazioni anche in difesa contribuendo alla grande stagione dei biancoverdi, resa vana purtroppo dall’annullamento a causa dell”emergenza Covid-19.Queste le parole con le quali Giorgio La Rosa saluta l’Ortigia: “Ringrazio di cuore la società, non solo i presidenti Marotta e Vancheri e la dirigenza, ma tutte le persone che lavorano all’interno della Cittadella e che ci stanno accanto a bordo vasca, nell’organizzazione, nella comunicazione, nelle trasferte. Tutti quanti. Grazie ai tifosi, che ci hanno sempre sostenuto e trasmesso calore, fiducia e affetto. Grazie di cuore al mister e ai miei compagni di squadra che mi sono stati sempre vicini, quando ero in acqua ma anche e soprattutto quando non lo ero”.“Purtroppo negli ultimi mesi – continua La Rosa – non sono riuscito più a rientrare. Mi porto dietro da tempo problemi fisici che pensavo di aver risolto e che invece ancora mi limitano. Per me quindi è arrivato il momento di fare un passo indietro, approfondire la mia situazione fisica, curarmi per bene in modo da poter tornare al top della condizione. Per questo, vista l’impossibilità di prevedere i tempi di recupero, insieme alla società abbiamo deciso di separarci”.“Per l’Ortigia – conclude l’attaccante etneo – invece è il momento di fare un ulteriore passo in avanti e mi auguro che ciò avvenga già il prossimo anno, con il raggiungimento di quegli obiettivi che, per causa di forza maggiore, non siamo riuscitia a raggiungere quest’anno. La stagione appena trascorsa è stata per me fantastica, per come abbiamo giocato, per l’armonia dentro lo spogliatoio, per come abbiamo lavorato. Qualcosa che mi porterò sempre dentro. In bocca al lupo all’Ortigia e spero che in futuro le nostre strade si possano incrociare nuovamente”.




Coronavirus. Siracusa e provincia, numeri stabili: 30 i positivi, 189 i guariti, un decesso in più (29)

Il numero di positivi a Siracusa oggi si ferma a 30. Sale il numero dei guariti, 189 secondo i dati diffusi nel pomeriggio, mentre i ricoverati sono soltanto 3. I deceduti sono 29, una in più rispetto a ieri. Nel caso specifico si tratterebbe di una donna ricoverata per altre serie patologie pregresse. I dati sembrano nel complesso sotto controllo, con un sensibile decremento del numero di contagi.




Caravaggio in prestito? Giansiracusa a capo della "resistenza" siracusana: "Noi i prostituti del mondo"

“Ancora una volta ci ritroviamo a parlare di opere d’arte in prestito. L’anno scorso l’Annunciazione, oggi il Seppellimento di Santa Lucia, perchè abbiamo una politica debole e siamo la mangiatoia bassa d’Italia”. Lo storico dell’arte, Paolo Giansiracusa torna a gridare allo scandalo mentre si valuta la possibilità di concedere in prestito per una mostra di Rovereto, in Veneto, l’opera di Caravaggio, oggi custodito nella chiesa di Santa Lucia alla Badia. “In Sicilia c’è una debolezza politica che va affrontata. Che gli enti come la Soprintendenza o la Curia si limito al passaggio di carte, è prevedibile, scontato. La questione va affrontata politicamente, perchè quì chiunque può chiedere un’opera e ottenerla mentre altrove è grave, impensabile”. Giansiracusa cita i deputati e senatori siracusani e ne chiede l’intervento. “Se non riusciamo a vincere questa battaglia- sollecita- nessuno più ci chiederà un’opera in prestito e ci danneggerà. Il Seppellimento di Santa Lucia è grande come un vano abitativo. Tremano le osse a pensare di farlo viaggiare, cosi’ delicato, tanto da non potere rientrare nella chiesa di Santa Lucia al Sepolcro perchè le condizinoi ambientali sarebbero attualmente letali per l’opera, che è il più grande capolavoro del ‘600. E’ l’apice dell’arte di Caravaggio, è il testamento del Caravaggio, la sua radiografia. E’ l’apice della cultura della Controriforma”. Giansiracusa contesta anche le promesse di realizzazione di una teca, ad esempio, per l’opera. “Mi chiedo come mai il Fec si muova solo adesso e parli solo adesso di restauro. Dal 1983 l’opera non ha una collocazione stabile, da quando fu ultimato il restauro eseguito a Roma, con delle prescrizioni chiare all’epoca. Solo adesso i restauratori si ricordano di guardare le condizioni del dipinto? Solo per sapere se può viaggiare? E’ come se la teca dovesse guadagnarsela andando in prestito. Dovremmo metterci 10 paia di guanti prima di toccare il capolavoro assoluto della cultura artistica del 600, che contiene in sè tutto quello che c’è da sapere di quell’epoca”. Poi le parole dello storico  dell’arte si fanno ancora più chiare. “I nostri politici, deputati, ci dicano perchè siamo i prostituti del mondo- tuona- Per un museo o una città è grave quando un’opera viene prestata e portata altrove. Immaginate che migliaia di persone, quando vengono nel nostro territorio, lo fanno anche per ammirarne le opere d’arte”. Infine una sollecitazione:Il Seppellimento di Santa Lucia va musealizzato. La strada è questa. Chiunque collaborerebbe per un progetto di questo genere, anche sponsor privati, perfino commercianti, che in passato hanno espresso tale tipo di disponibilità”. Infine un chiaro messaggio. “Chi ha preparato le carte, le guardi molto bene- conclude- perchè le porterò in tribunale se contengono leggerezze.Non si impacchetta come un piatto di pasta un’opera d’arte come quella di cui stiamo parlando”.




Siracusa. Irruzione dei carabinieri in via Italia 103: arrestato presunto pusher

Attività di contrasto alle piazze di spaccio . I carabinieri sono intervenuti in via Italia 103 traendo in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti  Concetto Genovese, 40 anni, disoccupato con precedenti. I militari, a seguito di un’accurata attività di osservazione e controllo, hanno atteso il momento giusto per irrompere nella palazzina dove si stava svolgendo lo spaccio, arrestando l’uomo e sequestrando 137 dosi di cocaina e 43 dosi di marijuana per un peso complessivo rispettivamente di circa 25 e 30 grammi. A Genovese sono stati anche sequestrati 280 euro in contanti, presunto provento dell’attività di spaccio pregressa-Gli sono stati concessi i domiciliari.




Siracusa. Tensione in un bar di viale Zecchino per un alterco tra alcune donne

Rissa questa mattina in viale Zecchino, intorno alle 7,20. Una giovane polacca avrebbe avuto un violento alterco con due altre ragazze, pare sue connazionali, impiegate in un bar della via. Alla fine, la donna avrebbe anche accusato una crisi epilettica e per questo è stata trasportata in ospedale in ambulanza, per accertamenti. Sul posto, anche due Volanti. La polizia sta ricostruendo l’episodio. “La signora polacca ha iniziato per prima, facendo volare gli occhiali ad una delle ragazze”, racconta la titolare del bar. Alla scena avrebbero assistito alcuni.




Pallanuoto. Tempesti resta all'Ortigia: contratto rinnovato per altri 4 anni

Rinnovato il rapporto tra il Circolo Canottieri Ortigia e il portiere Stefano Tempesti per altri quattro anni. Il numero uno biancoverde e l’Ortigia, dunque, rimarranno insieme fino al 2024.Prima del rinnovo di mister Piccardo, la società e Tempesti erano già d’accordo di proseguire per altre tre stagioni. Successivamente alla conferma fino al 2024 per il tecnico ligure, anche il portiere toscano ha deciso, insieme alla società, di allungare ulteriormente il rapporto per tutta la durata del progetto. Un grande segnale di fiducia nel futuro di questa squadra e di questa società.Il presidente onorario, Giuseppe Marotta, mostra grande soddisfazione: “Con Tempesti – spiega Marotta – avevamo già chiuso un accordo triennale, ma nelle ultime ore è emersa la sua volontà di estendere il suo rapporto con noi, segno che quella dell’Ortigia per questo grande campione non è solo una scelta sportiva ma anche una scelta di vita. Siamo stati felici di portare a quattro gli anni di contratto. Con questa decisione Stefano conferma di credere fortemente nel progetto e di essersi innamorato di questi colori. Per noi è un grande orgoglio, perché oltre al grande campione e al professionista che conosciamo, tutto l’ambiente ha avuto modo di apprezzare il grande valore umano di Stefano ”Parole di gioia anche quelle di Stefano Tempesti: “È stata una grandissima soddisfazione – commenta il numero 1 biancoverde – sposare in pieno il progetto Ortigia e decidere con la società di affiancarmi al rinnovo di mister Piccardo e di portare al 2024 la durata del contratto, per dare solidità e continuità alla visione di questa grande società. Ringrazio il presidente onorario Marotta, il presidente Vancheri, mister Piccardo e la società tutta per la fiducia accordatami”.“Se alla mia età – continua Tempesti – dopo un anno di esperienza, si fa un rinnovo come questo, vuol dire che è stato riconosciuto non solo il valore sportivo ma anche quello umano. Farò di tutto perché l’Ortigia possa diventare sempre più forte e perché si possano creare le basi per lasciare un’eredità solida, in modo che questa squadra, questa società fatta di persone meravigliose possa essere grande per tanti e tanti anni, anche quando io avrò smesso ”.