Siracusa. Accordo anti Covid tra sindacati e amministrazioni locali: la richiesta della Cisl

“Si lavori insieme per sottoscrivere unitamente agli enti ed amministrazioni delle funzioni locali e centrali ed il comparto della Sanità, un protocollo di accordo condiviso per regolamentare le misure di contrasto e di contenimento del Covid 19”. A richiedere la stipula di un accordo è stato il segretario generale della Fp Cisl di Ragusa e Siracusa della Cisl, Daniele Passanisi che in una nota si è rivolto agli enti e alle amministrazioni delle funzioni locali e centrali ed all’Asp di Siracusa, con la supervisione della Prefettura, per adeguare i provvedimenti e le misure necessarie a fronteggiare l’impatto dovuto alla ripresa delle attività di lavoro della pubblica amministrazione dopo la modifica delle misure urgenti di contenimento del Covid 19, a seguito dell’approvazione avvenuta lo scorso 17 maggio del Decreto della Presidenza del Consiglio.
“Con il passaggio alla cosiddetta Fase 2, appare evidente che il progressivo allentamento delle limitazioni – ha detto Passanisi – dovrà inevitabilmente sviluppare adeguate iniziative finalizzate a ridurre i disagi dovuti dalla ripresa nei vari settori della pubblica amministrazione. Per questo, così come avvenuto con la sottoscrizione dei tre Protocolli tra il Governo nazionale e le OO.SS., riteniamo necessario ed improcrastinabile la firma di un’intesa anche sul territorio siracusano che venga condivisa da ogni singolo ente pubblico al fine di evitare contagi tra il personale della pubblica amministrazione e, di conseguenza, tra la cittadinanza che fruisce dei servizi erogati dagli stessi Enti”.
“Non possiamo essere accondiscendenti della negligenza degli amministratori – ha concluso Passanisi – Per la Cisl Fp Ragusa Siracusa la salute delle persone viene prima di tutto!!!”.




Priolo. Guglia di Marcello e Saline di Priolo "Luoghi del Cuore" Fai: via alla candidatura

il monumeto ellenistico Guglia di Marcello e Sentiero Natura Saline di Priolo si candida ad entrare nell’elenco dei Luoghi del Cuore del Fai, il fondo per l’ambiente. La conferenza stampa di presentazione si terrà domani alle 11  presso il Palazzo Comunale di Priolo Gargallo e sulla pagina Facebook RiservaSalinediPriolo. L’evento Fai è giunto alla sua decima edizione.  La candidatura, nata da un gruppo di associazioni locali e che ha visto il coinvolgimento della Lipu, in qualità di Ente Gestore della Riserva Naturale Saline di Priolo e del Comune di Priolo Gargallo, si propone di dare il giusto riconoscimento ad uno dei luoghi archeologici più misteriosi, affascinanti e meno conosciuti del territorio priolese. Il comitato, presieduto dall’Avv. Filippo Gargallo, vuole anche dare il proprio contributo per la rinascita di uno dei sentieri più suggestivi dell’area protetta, il “Viale delle Tamerici”, andato completamente distrutto nell’incendio dello scorso 10 luglio 2019 e che era l’unica via di collegamento per visitare il monumento ellenistico.

Così, alla presenza del Sindaco di Priolo On. Pippo Gianni, del Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Biamonte, del Capo Delegazione FAI della provincia di Siracusa Sergio Cilea, del Presidente del Comitato Filippo Gargallo e con i rappresentanti delle associazioni che formano il comitato sarà presentato il progetto di candidatura.

Ringraziandovi per l’attenzione, si porgono




Sortino.Precipita mentre ripara l'antenna: 37enne in prognosi riservata

Grave incidente a Sortino. Un uomo di 37 anni è precipitato da un’altezza di circa 9 metri mentre riparava un’antenna. Si tratterebbe di incidente sul lavoro . L’uomo è stato condotto in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania. I medici si sono riservati la prognosi. Secondo una prima ricostruzione, la vittima avrebbe perso l’equilibrio. I primi soccorsi avrebbero reso evidente la necessità di ricorrere all’elisoccorso, che ha condotto l’uomo all’ospedale di Catania.  L’uomo è in prognosi riservata ma la sua vita non sarebbe in pericolo. Verifiche in corso sulle condizioni di sicurezza in cui stava lavorando.




Tombaroli in azione nell'area archeologica di Eloro: arrestati

Potrebbero avere agito anche in passato i presunti ladri di reperti archeologici arrestati dagli agenti del commissariato di Noto al termine di una veloce attività di polizia giudiziaria. Si tratta di Alberto Gulisano, 21 anni, Massimo Rapisarda, 44 anni, Andrea Giovanni Rapisarda, 38 e Giovanni Castro, 40 anni, tutti residenti in provincia di Catania. Dovranno rispondere di tentato furto aggravato di beni archeologici.
Nel pomeriggio di ieri, a seguito di segnalazione di autovettura sospetta all’interno dell’area archeologica di Eloro, dove di recente erano stati rubati alcuni reperti archeologici, i Poliziotti, giunti sul posto, hanno sorpreso i 4 uomini intenti a scavare con l’ausilio di strumentazione specifica ( 2 zappe, 3 picconi, 1 metal detector completo di piastre, cuffie e batterie).

I ladri, visto l’arrivo della Polizia, hanno cercato di fuggire . Tentativo risultato vano. Sono stati raggiunti e tratti in arresto. Effettuate delle accurate perquisizioni, gli Agenti hanno recuperato cocci di vasi antichi, gravemente e negligentemente danneggiati a seguito delle picconate dei ladri.
Gli arrestati sono stati condotti in carcere.
E’ verosimile che i quattro, nel recente passato, abbiano commesso altri furti nell’importante sito archeologico di Eloro.




Siracusa. Ripartono i mercati: difficile la gestione del distanziamento

I mercati cittadini ripartono, con nuove regole e il distanziamento previsto dall’emergenza Coronavirus che impone, anche in questa fase, una serie di misure che possano fungere da deterrente a possibili contagi. Qualche difficoltà si riscontra nella gestione degli utenti, che non sempre rispettano quanto previsto. Il Comune ha chiesto e ottenuto il supporto delle associazioni dei carabinieri e della polizia per vigilare e spingere al rispetto innanzitutto del distanziamento e dell’utilizzo della mascherina in luoghi pubblici, come da ordinanza del presidente della Regione. L’assessore alle Attività Produttive, Cosimo Burti ha stilato con gli uffici un programma di riaperture, preparando in anticipo, nelle scorse settimane, uno schema di soluzioni da attuare nella fase della ripartenza, in parte anticipata nel capoluogo, con il “via libera” alla parte alimentare dei mercati rionali già nelle scorse settimane. In via Giarre è ripartita questa settimana anche la parte non alimentare. Parallelamente, sono ripresi  i lavori  di sistemazione del manto stradale dell’area, ma cominciando dalla strada parallela. Interventi che furono sospesi con l’istituzione dello “stop” alle attività.Per la Fiera del Mercoledì la gestione è più complessa, anche per il numero di attività coinvolte, ma non è escluso che il prossimo mercoledì si possa ripartire. Tra le ipotesi al vaglio potrebbe esserci quella dell’alternanza. Burti parla di “”soluzioni che saranno condivise con gli operatori e con la sezione Annonaria”. Per il momento, invece, non ripartirà la Fiera della Domenica in piazza Santa Lucia, essendo bloccate le attività commerciali domenicali, come disposto dal presidente della Regione. Si lavora, intanto , alla riorganizzazione dei mercati del contadino delle zone balneari. “Il format è consolidato- spiega l’assessore Burti- ma occorre applicare una nuova formula:  nuovi concetti, nuovi spazi e nuove metrature”.




Siracusa. Ristoranti, Fase 2 ma non per tutti: "A queste condizioni non possiamo riaprire"

Una ripartenza che si trascina una serie di importanti preoccupazioni e che spinge molti ristoratori a riflettere seriamente sull’opportunità o meno di riaprire o, nel caso in cui la scelta sia già stata compiuta, di tornare a chiudere. Il malcontento del settore è evidente ed è legato ad aspetti economici che i primi due giorni di attività hanno già palesato. Pochissimi clienti, pochissime possibilità di guadagno, ma le spese da sostenere sono quelle di sempre. Tra i ristoranti che rimangono chiusi lo storico e prestigioso “Don Camillo” di Giovanni Guarneri. Il problema non riguarda tanto le norme che impongono regole e distanziamento fra i tavoli e fra i clienti. Si tratta di questioni di natura esclusivamente economica. I ristoratori non ritengono sufficienti le misure varate dal Governo. “Troppi problemi non sono stati adeguatamente attenzionati- spiega Guarneri- a partire dalla gestione della cassa integrazione. Basta fare due calcoli per rendersi conto che quando si dice  che è prorogata fino al 31 ottobre, in realtà non si intende dire che fino ad allora potremo utilizzarla. Si può utilizzare per 5 settimane nel primo blocco e per 4 nel secondo, dal primo settembre al 31 ottobre. Se si considera che i ristoranti sono chiusi, vuol dire che dal 12 giugno non potremo più ricorrere alla cassa integrazione, nè licenziare, cosa che comunque sarebbe molto spiacevole. Le aziende avranno dipendenti da retribuire ma senza la presenza della clientela, come i numeri di questi giorni dimostrano e non era del resto difficile immaginare”. Guarneri parla di “Ortigia deserta. Si va magari a bere una birra- aggiunge- ma i colleghi raccontano di serate ben al di sotto delle speranze”. In diversi starebbero ipotizzando di ripartire con la riapertura delle regioni. “E’ un errore non aver tenuto conto delle differenze tra le tipologie di aziende. Le nostre sono esigenze e dinamiche specifiche. Vale anche per il resto del settore turistico. Tanta voglia di ripartire ma le possibilità concrete ci costringono a scelte dolorose”. Guarneri lo dice in maniera chiara: “C’è rabbia- Non è solo la mia. La sento nelle chat con i colleghi del settore. Amarezza, preoccupazione. Il problema sociale sta venendo fuori, C’è il pane di tante famiglie in ballo, gli imprenditori, i lavoratori, che spesso non hanno nemmeno ricevuto ancora la cassa integrazione. Fino al 17 agosto non è possibile licenziare, è però possibile mettere i dipendenti a zero ore. Qual è il risultato? Di certo nulla di incoraggiante” . L’opinione di Guarneri è che “ci si sia concentrati troppo sulla questione tavoli, plexiglass e aspetti di questo tipo, trascurando quello che è invece l’aspetto più importante. Le aziende vanno sostenute. Probabilmente la soluzione non è nemmeno il ricorso alla cassa integrazione. Con quei fondi si potrebbero, piuttosto, aiutare la aziende a ripartire. Nel nostro caso magari a lavorare a nuovi menu, con i dipendenti operativi, non tenuti a casa,  non operativi”. Alcune misure potrebbero essere varate in attesa delle decisioni dell’Europa. “Ma nel frattempo- chiede Guarneri- chi paga? Come sosteniamo il periodo che verrà, tenendo contro di tutti i danni già subiti?”. Nel territorio, lo sconforto è aumentato a dismisura ieri, dopo la notizia dell’annullamento degli spettacoli classici. “La formula scelta in alternativa tampona, certo- aggiunge Guarneri- ma non potrà essere la stessa cosa in termini di ricadute per il nostro settore”.




Mobilità alternativa, Ficara e MeetUp Siracusa: "Le misure ci sono, il Comune faccia la sua parte"

“Sulla mobilità sostenibile il Comune di Siracusa deve fare la sua parte. Non si può discutere in eterno di temi universalmente condivisi. Oggi le piste ciclabili urbane sono una necessità”. L’input parte dal Movimento 5 Stelle, nello specifico attraverso le parole del parlamentare Paolo Ficara.  “Grazie ad alcune modifiche apportate al Codice della Strada-ricorda il deputato del M5S-è stata ora agevolata la circolazione dei mezzi di mobilità alternativa su apposite corsie ciclabili .Le imprese e le pubbliche amministrazioni con più di 100 dipendenti -aggiunge il componente della Commissione Trasporti- sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente, finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale introducendo la figura del Mobility Manager”. In merito alla Ztl di Ortigia, chiara la posizione della forza politica di Governo. “Ci sono tutte le condizioni per immaginare una efficace pedonalizzazione di Ortigia, riservata a mezzi elettrici privati o di servizio e pubblici per i collegamenti. Ma anche gli spostamenti a nord del capoluogo, verso la zona industriale, devono vedere il pieno rispetto di queste norme, incentivate dal governo”, l’idea espressa. No, invece, secondo il Meetup Siracusa a “restare immobili e ancora a vecchi sistemi di spostamento allontanerebbe ulteriormente Siracusa da quella realtà che non è più solo futura ma già oggi presente: la mobilità sostenibile. Il periodo di lockdown ha stimolato discussioni e creato crescente consenso attorno a una nuova idea di mobilità, quella che vede le bici e piccoli mezzi elettrici come utile alternativa all’automobile anche a Siracusa, grazie anche ad associazioni come Movimento Circolare Siracusa e ad una agenda politica che inizia a guardare alla realizzazione di piste ciclabili urbane. Il primo cambiamento passa però per il cittadino e, grazie al Decreto Rilancio, permette a ognuno di acquistare entro il 31 dicembre 2020 biciclette, anche a pedalata assistita, o veicoli come segway, hoverboard e monopattini elettrici con un contributo pari al 60% della spesa sino ad un massimo di 500 euro per ogni acquisto”, spiegano dal MeetUp Siracusa. “Il buono spetta ai residenti nei capoluoghi di regioni, nelle città metropolitane, nei capoluoghi di provincia ovvero nei comuni con popolazione superiore a 50 mila abitanti. Il governo ha messo per questo a disposizione- concludono-  120 milioni di euro”

 

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Siracusa. Messaggio dell'Arcivescovo: "Periodo difficile, ma Dio non ci ha abbandonati"

“Se il Signore ha permesso tutto questo, non ci ha però abbandonati. Impariamo ad apprezzare maggiormente i doni di Dio, valorizzandoli al meglio per la nostra vita spirituale”. L’Arcivescovo, Monsignor Salvatore Pappalardo scrive ai fedeli e lo fa con un messaggio in cui ripercorre le difficili settimane del lockdown, con le restrizioni relative all’impossibilità, per i cattolici italiani, di partecipare alle Messe. “L’emergenza che abbiamo vissuto- dice Monsignor Pappalardo- ci ha impedito di frequentare le nostre chiese per partecipare alla vita liturgica della comunità cristiana. Abbiamo supplito collegandoci mediante i moderni mezzi della comunicazione alle celebrazioni del Santo Padre o celebrate da altri Ministri. Iniziativa lodevole -aggiunge l’Arcivescovo- – ma non esaustiva per la nostra vita cristiana, che comporta la comunione”. Tra i momenti importanti della vita cristiana che non sono stati celebrati, Mons. Pappalardo ricorda i Riti della Settimana Santa, in particolar modo fa riferimento alla Messa con la benedizione degli Olii. “Queste privazioni- aggiunge l’Arcivescovo- è motivo di sofferenza spirituale ma non devono lasciare tracce di scoraggiamento nel nostro animo”. Intanto, il 30 maggio , alle 18, 30, Monsignor Pappalardo celebrerà in Cattedrale proprio la Messa di Benedizione degli Olii, Veglia di Pentecoste. Sarà presente una “rappresentanza del popolo di Do e i 4 Vicari Foranei in rappresentanza del Presbiterio Diocesano”.




Siracusa. Misure anti-Covid, multa da 3000 euro a una pescheria

I Carabinieri della Stazione di Siracusa – Ortigia, in esecuzione di specifico servizio disposto a seguito di dedicate riunioni in sede di Comitato Provinciale dell’Ordine e Sicurezza Pubblica, finalizzato al controllo delle attività produttive, industriali e commerciali nell’ambito dell’emergenza Covid-19, hanno eseguito, con il personale specializzato del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e dell’Azienda Sanitaria Provinciale – Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro di questo capoluogo, un mirato controllo ad una società cooperativa operante nella zona di Ortigia e dedita alla rivendita di prodotti ittici.
Nel dettaglio, il personale interessato alla specifica attività ha dapprima verificato la regolare posizione di impiego dei 12 dipendenti italiani e dell’unico straniero presenti nella struttura ed ha successivamente elevato, avendo riscontrato delle violazioni alle normative di settore anti Covid-19, una sanzione amministrativa pari a 3.000 euro, con conseguente proposta di sospensione temporanea dell’attività commerciale inoltrata alla Prefettura di Siracusa.
In particolare, il personale dell’Arma dei Carabinieri ha contestato al titolare della cooperativa la violazione degli obblighi di informazione nei confronti dei fornitori, dei trasportatori e di terzi, e l’omessa esposizione della cartellonistica indicante le procedure anti Covid-19; l’omissione della costituzione dello specifico comitato aziendale, previsto dal protocollo condiviso di regolamentazione delle misure di contrasto e contenimento alla diffusione del contagio da Covid-19, ed infine, la mancata formazione/informazione, nei confronti dei dipendenti e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, delle procedure anti Covid-19 da adottare in azienda/cooperativa.




Siracusa. "Topi in città, serve una derattizzazione" : pressing sul Comune

“Se certamente apprezzati e condivisi gli interventi di sanificazione effettuati nelle varie zone della città nell’arco di questo periodo straordinario, forse si sarebbe potuta auspicare una maggiore frequenza d questi in tutti i quartieri della nostra città”. A dirlo è il commissario cittadino di Forza Italia, Gianmarco Vaccarisi, che sollecita l’amministrazione comunale a “non trascurare quegli interventi si ordinari, ma non per questo di minore importanza”. Il riferimento è a svariate segnalazioni di cittadini “riguardanti principalmente la massiccia presenza di topi in città”. Al sindaco, Francesco Italia, Vaccarisi chiede se siano stati programmati interventi di disinfestazione e derattizzazione, nonchè  la pulizia preventiva dei terreni incolti”.
L’esponente di Forza Italia fa notare, infine, “rischio di ritrovarci in una città giustamente sanificata, ma con altri problemi igenico-sanitari non di minore importanza”.

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