Augusta. Rubano in un negozio e tentano di vendere on line la refurtiva: all'appuntamento trovano la polizia

Sono stati denunciati per ricettazione due uomini, di 46 e 31 anni, entrambi residenti nella provincia di Catania, accusati di avere rubato materiale elettronico da un negozio per poi tentare di piazzarlo on line. Gli agenti del commissariato di Augusta, dopo il furto perpetrato, hanno avviato una attenta attività di polizia giudiziaria che ha consentito di concordare con i denunciati un appuntamento per simulare l’acquisto di materiale elettronico, posto in vendita su un portale online.
Uno dei due uomini si è presentato all’appuntamento e, senza sospettare che gli acquirenti fossero poliziotti, li ha condotti presso l’abitazione del complice ove era nascosta la refurtiva.




Siracusa. Contrasto alle piazze di spaccio, blitz della Mobile: due arresti. IL VIDEO

Ancora un sequestro di droga nella zona di Via Italia 103, alla periferia nord di Siracusa.  Prosegue l’azione di contrasto alle piazze di spaccio del capoluogo da parte della polizia. La Squadra Mobile ha arrestato ieri Roberto Minniti, 24 anni, accusato di detenzione ai fini di spaccio di marijuana e cocaina.
Gli investigatori sono intervenuti in un complesso abitativo di Via Italia 103. Giunti all’ingresso di uno stabile, Minniti, avendo riconosciuto i poliziotti, avrebbe cercato di fuggire lasciando cadere il marsupio e nascondendosi dentro un appartamento.
Gli Agenti sono riusciti a scovarlo e a recuperare il marsupio, rinvenendo all’interno 60 grammi di marijuana e 21 grammi di cocaina, il tutto già suddiviso in 270 dosi pronte per lo spaccio, mentre addosso al presunto pusher è stata trovata la somma di 120 euro, frutto presunto dell’illecito commercio di droga.  L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari.

Nel corso di un altro controllo, arrestato Giuseppe Di Lorenzo, 35 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per reati afferenti gli stupefacenti.
I Poliziotti hanno effettuato una perquisizione domiciliare a casa dell’arrestato ed hanno rinvenuto e sequestrato, complessivamente, un quantitativo di circa 340 grammi di marijuana, 2 bilancini elettronici di precisione e altro materiale per il confezionamento della droga, fra cui un pentolino e cucchiai intrisi di cocaina.
I poliziotti, per il cospicuo quantitativo della droga, idoneo a confezionare oltre 700 dosi del valore di oltre 5000 euro, hanno arrestato l’uomo e lo hanno condotto in carcere.




Pachino. Rapina in un bar: 28enne ai domiciliari

Arresti domiciliari per Alessandro Vizzini, 28 anni, accusato di rapina.
La vicenda è relativa all’episodio accaduto a Pachino la sera dell’11 febbraio 2020 quando Vizzini e Maicol Zisa, già arrestato, hanno rapinato il titolare di un bar, evento integralmente ripreso dalle telecamere di quell’esercizio commerciale.
Proprio grazie alle immagini, gli Agenti del Commissariato sono riusciti a ricostruire i fatti accaduti durante la rapina.
I due si sono fatti consegnare denaro e biglietti del “Gratta e Vinci” per un totale di oltre 300 euro dopo una lunga permanenza all’interno del locale, durante la quale entrambi si sono resi protagonisti di minacce e violenze contro il gestore del bar.
Una prima richiesta di misura cautelare proposta dal titolare delle indagini Sost. Proc. Dr. Andrea Palmieri era stata accolta dal GIP del Tribunale di Siracusa che aveva disposto la custodia in carcere per Zisa e gli arresti domiciliari per Vizzini.
Il GIP aveva riconosciuto, nei fatti rilevati dagli inquirenti, i gravi indizi di colpevolezza a carico anche di Vizzini, la cui condotta aveva fatto da supporto all’operato di Zisa, materialmente responsabile delle percosse inferte alla vittima. Vizzini in un primo momento, dopo essere stato arrestato fu scarcerato ma, ulteriori elementi acquisiti successivamente, hanno determinato l’odierna l’applicazione della misura.




Siracusa. Posto di blocco: "Andiamo a cibare i nostri cani", ma non ne hanno: denunciati

Nell’ambito di mirati servizi rivolti a contenere e fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid–19, la Polizia provinciale ha denunciato all’Autorità Giudiziaria, in stato di libertà, due persone per aver reso dichiarazioni mendaci nell’autodichiarazione.
Entrambe, sotto la propria responsabilità, hanno dichiarato alla polizia provinciale che lo spostamento, consentito solo per comprovate esigenze, era determinato dal fatto che si stavano recando presso una nota struttura sportiva per accudire animali di proprietà.
Il successivo riscontro, ha consentito di accertare che i due soggetti non erano proprietari di animali, pertanto non avevano accesso alla struttura sportiva. Di conseguenza, sono stati denunciati in stato di libertà e sanzionati per violazione della normativa vigente.




Siracusa. Droga a Cavadonna, arrestato avvocato: hashish e telefonini nel Reparto Alta Sicurezza

Droga e telefonini introdotti nel carcere di Cavadonna attraverso un avvocato. Arrestato e posto ai domiciliari il legale del Foro Siracusano, Sebastiano Troia, mentre la compagna di un detenuto è stata sottoposta all’obbligo di soggiorno. Un quadro “ben definito” quello ricostruito dai  finanzieri del Comando provinciale di Siracusa e dalla Polizia penitenziaria del Nucleo Investigativo Centrale, che hanno eseguito le due misure cautelari personali, disposte dal G.I.P. su richiesta della Procura della Repubblica.
L’avvocato e la donna, in concorso tra loro, avrebbero consentito a un detenuto, ristretto presso il Reparto Alta Sicurezza del carcere “Cavadonna”, di approvvigionarsi, a più riprese, di sostanza stupefacente (hashish), poi distribuita ad altri detenuti. Un sistema collaudato. All’avvocato, 67 anni, di Avola, sono stati concessi i domiciliari. La compagna del detenuto, trentenne, deve invece attenersi alla misura cautelare dell’obbligo di soggiorno.
Le investigazioni, condotte dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Siracusa e dal Nucleo Investigativo Regionale Polizia Penitenziaria di Palermo, coordinato dal Nucleo Investigativo Centrale Polizia Penitenziaria di Roma e sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, hanno portato alla luce un generale contesto illecito, nell’ambito del quale sarebbero state accertate reiterate consegne di sostanze stupefacenti al detenuto. Nel corso dei colloqui intercorsi in carcere, il legale avrebbe consegnato per sua mano diversi quantitativi di sostanza stupefacente, che veniva poi “condivisa” con altri detenuti del Reparto Alta Sicurezza del carcere. Questa l’accusa.
Le attività di polizia giudiziaria hanno svelato anche i dettagli dell’approvvigionamento clandestino di droga. I congiunti del detenuto si sarebbero occupate di procurare il “fumo”, poi nascosto in vasetti di crema cosmetica consegnati al legale che, infine, lo avrebbe consegnato al proprio assistito in carcere.
Dalle indagini è emerso poi che il detenuto, pur ristretto in carcere, avrebbe inoltre illegalmente avuto in uso telefoni cellulari attraverso i quali periodicamente avrebbe comunicato ai propri congiunti gli ordinativi di stupefacente che gli occorrevano. Le attività di intercettazione delle utenze telefoniche in uso a queste persone, coniugate a ulteriori riscontri investigativi acquisiti sul campo, avrebbero consentito di ricostruire, nel periodo intercorrente tra la fine di novembre dello scorso anno e i primi giorni di febbraio  di quest’anno sei distinte consegne  eseguite dall’avvocato “in atteggiamento di complicità con tutti i soggetti coinvolti, con i quali avrebbe invece dovuto intrattenere rapporti esclusivamente professionali”.
Durante il periodo d’indagine, a carico del detenuto sono stati eseguiti all’interno dell’istituto penitenziario due sequestri di stupefacenti: un primo sequestro, nel mese di dicembre, nel corso di un’attività di controllo d’istituto a carattere generale; un secondo sequestro, a febbraio, a seguito di una perquisizione personale operata nei suoi confronti al termine di un colloquio con il difensore. Quest’ultima operazione era stata opportunamente finalizzata a riscontrare gli elementi probatori via via emergenti .
Altre attività sono state condotte con l’ausilio di unità cinofile. Altre sono in corso in città e in tutte le camere di pernottamento del Reparto “Alta Sicurezza” della Casa circondariale, nell’ottica di requisire le eventuali sostanze stupefacenti ancora eventualmente detenute e soprattutto di sequestrare i cellulari illecitamente introdotti.
Alla luce del grave “sistema” scoperto all’interno del carcere di “Cavadonna”, è in corso il trasferimento presso altri istituti penitenziari di cinque soggetti detenuti presso il Reparto Alta Sicurezza.
Oltre all’avvocato arrestato e alla donna sottoposta all’obbligo di dimora, sono altresì indagati nell’ambito dell’illecito contesto altri 6 soggetti che si sono adoperati per l’approvvigionamento della droga. Con questi ultimi taluni carcerati avrebbero intrattenuto di nascosto conversazioni telefoniche attraverso i cellulari illecitamente introdotti nella struttura penitenziaria e nella loro costante disponibilità.
Agli indagati, a vario titolo ed in concorso, vengono contestati i reati di illecita detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. 309/1990 – Testo Unico sugli stupefacenti.




Siracusa. La provocazione: abbattere l'inutile e mai restaurata ex Tonnara

“Abbattiamo l’ex tonnara di Santa Panagia, così gli oltre 6 milioni di euro, ancora disponibili, li potranno spendere in provincia di Catania”. E’ la provocazione che parte dell’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo di Siracusa Protagonista.
“Anziché farla distruggere -prosegue l’ex assessore alla Ricostruzione Post Terremoto – dal mare Ionio avremo almeno la soddisfazione di poter dire che abbiamo fatto qualcosa, cioè abbiamo distrutto ciò che da secoli resiste all’incalzare del tempo”. Vinciullo ricorda come l’ex tonnara sia stata “fonte di ricchezza inestimabile per intere generazioni di siracusani, vecchia di più di mille anni, già possedimento della Camera Reginale, ricostruita dopo il terremoto del 1693, tesoro unico ed inestimabile che, pur fragilissimo, non vuole cedere davanti all’arroganza di uomini e donne e si è affidato, fiducioso, alla protezione della Madonna che viene invocata nella Chiesetta rupestre, di certa epoca bizantina, che sorge accanto alla Tonnara stessa”. Diverse le interrogazioni parlamentari che Vinciullo ricorda di aver presentato sul tema. “Venne fuori -racconta- una sorta di maledizione, un sortilegio, una iettatura, un incantesimo, una fattura, una stregoneria, un maleficio, e chi più ne ha più ne metta, che si è abbattuto, soprattutto negli ultimi anni, sulla Tonnara di Santa Panagia.
Vinciullo ricorda una serie di passaggi e parla, infine, dei 6 milioni 334 mila euro disponibili adesso,ma utilizzabili entro il 31 dicembre prossimo, “termine entro il quale l’opera deve essere completata, collaudata ed in uso e ciò nel rispetto del programma finanziario delle Risorse Liberate dal POR 2000/2006. Siamo ormai a maggio 2020 inoltrato, mancano quasi 6 mesi alla scadenza e la Tonnara è in preda ai vandali e alle onde marine, solo alla loro generosità è affidata la vita e la morte della stessa Tonnara, non alla cura degli uomini.
E allora- Vinciullo ribadisce la provocazione- abbattiamola, almeno passeremo alla storia come il Console Marcello, quando distrusse le mura della nostra Città, e verremmo, nei secoli futuri, ricordati per aver avuto il coraggio di impedire alle onde marine di distruggere la stupenda Tonnara di Santa Panagia. E gli oltre 6 milioni di euro ancora disponibili? Li regaleremo, noi-conclude- alle altre province siciliane”.

foto di Giò Sidari




Decreto Rilancio, Circolare Siracusa: "La rivoluzione dolce è iniziata"

“La Rivoluzione Dolce è iniziata”. Così Circolare Siracusa, il raggruppamento di associazioni e cittadini che si è recentemente costituito esprime commenta i contenuti del Decreto Rilancio presentato ieri dal premier Conte e dai ministri del suo Governo. Circolare Siracusa esprime soddisfazione e si sofferma sugli aspetti legati alla Mobilità Sostenibile. L’articolo 205 prevede bonus e modifiche al Codice della Strada, proprio per incentivare la mobilità dolce. Nel dettaglio è previsto un “Buono Mobilità”, con contributo del 60 per centro fino a 500 euro per  l’acquisto di bici, bici elettriche e monopattini e fino a 1500€ di sconto per chi rottama la sua auto o il mezzo a due ruote a motore Euro3 e Euro2 e compra la bici.

Cambia il Codice della Strada. La Corsia Ciclabile diventa:  parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede. La Corsia ciclabile è parte della ordinaria corsia veicolare, con destinazione alla circolazione dei velocipedi. “Corsie Riservate”:
nel comma 2, al primo periodo, le parole: “corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale” sono sostituite dalle seguenti: “corsie riservate per il trasporto pubblico locale o piste ciclabili”. “Casa Avanzata”: ai semafori e intersezioni viene istituita una linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli. La figura del Mobility Manager, infine,  diventa obbligatoria per  tutti i Comuni con più di 50.000 abitanti per la gestione e l’applicazione dei PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile).

 




Priolo. Al via la manutenzione delle aree a verde: tutte riqualificate

Saranno tutte sottoposte a manutenzione  e riqualificate le aree a verde del territorio di Priolo. Lo annuncia il Comune, retto dal sindaco Pippo Gianni. Come previsto dagli ordini di servizio predisposti nelle scorse settimane dall’Ufficio Tecnico, si procederà man mano alla manutenzione delle aree a verde di tutto il territorio comunale.
Queste alcune delle zone attenzionate: Parco Senia, case popolari di via De Gasperi, rotonde di ingresso alla città, parco Thapsosland, piazza Buccheri, piazza Leopardi, piazza Caduti di Nassiriya, parco La Pineta, chiesa paleocristiana di San Foca con annesso parco,
“Gli interventi di manutenzione del verde – ha fatto sapere il Sindaco, Pippo Gianni – hanno già preso il via il 27 aprile scorso, in seguito al via libera alla ripresa delle attività da parte del Governo nazionale, e hanno interessato diverse aree”.
“Abbiamo avuto due mesi di stop – ha sottolineato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Tonino Margagliotti – e questo ha impedito di manutenzionare le nostre aree a verde. L’ufficio ha predisposto per tempo una serie di ordini di servizio per ottemperare a tutte le necessità del paese”.




Siracusa. Furto in casa vacanze di Ortigia: i carabinieri sorprendono due topi d'appartamenti

Arrestati in flagranza di reato per furto aggravato in abitazione e ricettazione due giovani siracusani. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della Stazione di Ortigia, Jonathan Tribastone, 28 anni, disoccupato e pregiudicato, ed una giovane incensurata, dopo aver forzato la porta di ingresso di una casa vacanze situata nella zona di Ortigia, si sono introdotti nell’edificio al fine di svaligiarlo, iniziando a mettere in grosse buste tutta la refurtiva. I due erano convinti di avere tutto il tempo per selezionare accuratamente la merce di loro gradimento, pensando che la casa vacanze fosse attualmente non occupata a causa della pandemia da Coronavirus in corso.
A sorprenderli, i carabinieri, impegnati in controlli del territorio. Transitando nei pressi dell’appartamento, hanno notato la porta d’ingresso era socchiusa e, insospettiti sono entrati nell’alloggio cogliendo i due topi d’appartamento con “le mani nel sacco”. A nulla è valso il tentativo di fuga attraverso il tetto. Sono stati infatti  bloccati e accompagnati in caserma. L’uomo aveva addosso anche il portafogli di un uomo siracusano, probabilmente trafugato. E’ stato, quindi, denunciato anche per ricettazione. Entrambi sono stati arrestati e posti ai domiciliari.




Siracusa. I buoni spesa diventano "carte di credito": da oggi la distribuzione

Parte oggi la Fase 2 della distribuzione dei cosiddetti Buoni Spesa finanziati dal Governo per consentire alle famiglie che vivono particolari difficoltà economiche, di affrontare questo periodo legato all’emergenza Coronavirus. I buoni spesa diventeranno in realtà carte di credito , sempre finalizzate agli acquisti di beni necessari, insieme alla card dell’acqua. E’ quanto ha annunciato il sindaco, Francesco Italia durante la conferenza stampa on line di questa mattina, insieme all’assessore alle Politiche Sociali, Alessandra Furnari, al capo di gabinetto, Michelangelo Giansiracusa e alla dirigente del settore, Di Stefano. Esclusi da questa seconda fase i nuclei familiari fino a 2 persone perchè “di loro il Comune intende occuparsi in maniera differente”. Secondo quanto spiegato dall’assessore Furnari, “è stato stabilito, nella selezione delle famiglie, un minimo vitale. Con il primo acconto abbiamo dato risposto a 4600 famiglie, somma per tutti uguale, pari a 100+10 euro”.  La dirigente Di Stefano è entrata nel dettaglio dei criteri seguiti.  Il “minimo vitale” a cui si è dunque fatto riferimento è stato calcolato attraverso i parametri utilizzati di solito per i servizi gratuiti. Si tratterebbe del doppio dell’assegno sociale e parametrato al numero di componenti di ciascun nuclei. Fissato il minimo vitale per le diverse fasce di nuclei familiari, questo è stato posto come minimo di soglia per l’accesso al beneficio. Esclusi, dunque, solo i nuclei che hanno dichiarato di avere percepito più di quella cifra”. Da oggi, dunque, via alla distribuzione non solo carte di credito, ma anche delle  card dell’acqua. I beneficiari saranno comunque nuclei che hanno già  ricevuto il primo buono spesa. La distribuzione avverrà tramite la Protezione Civile e le associazioni di volontariato. Il capo di gabinetto, Michelangelo Giansiracusa ricorda l’altissimo numero di istanze esaminate. “Un lavoro impostato sul principio di equità- spiega- I controlli sono stati legati all’anagrafica chi ha presentato istanze e a quanto contenuto nelle banche dati a disposizione,  a partire da quella legata al reddito di cittadinanza”. Controlli anche su eventuali doppie istanze, sia da parte dello stesso soggetto, sia da parte di altri componenti della stessa famiglia.

Non è invece ancora partita la distribuzione delle somme stanziate dalla Regione, per via di una serie di aspetti formali da chiarire in tutta l’isola, relativi soprattutto alla concreta possibilità di utilizzare i fondi .