Cassibile. Rinvenuta doppietta avvolta in una felpa: inviata ai Ris
Doppietta calibro 16 con matricola abrasa avvolta in una felpa. I carabinieri della stazione di Cassibile hanno rinvenuto l’arma abbandonata (o nascosta), marca Acier Cockerill, mentre svolgevano un servizio di controllo del territorio. I militari sono stati attirati dal riflesso della luce solare .
Il fucile, dopo essere stato messo in sicurezza è stato sottoposto a sequestro e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per tentare di risalire alla sua provenienza. L’arma sarà inviata ai Ris di Messina per accertamenti tesi a ripristinarne la matricola e a rilevare impronte digitali o profili biologici utili a identificare chi l’abbia maneggiata e a comprendere se, come possibile, sia oggetto di furto.
L’ipotesi dei Carabinieri è che il detentore se ne sia liberato in fretta, forse perché ha incrociato una delle numerose pattuglie che quotidianamente passano al setaccio il territorio.
Siracusa. Caritas: quintuplicato il numero di chi è ricorso all'assistenza
Quintuplicato il numero dei beneficiari dei servizi di assistenza della Caritas Diocesana di Siracusa nel periodo di emergenza per il coronavirus. Il dato è stato fornito dal direttore della Caritas diocesana, don Marco Tarascio. Prima dell’emergenza i beneficiari erano circa 2500, arrivati al 4 maggio a oltre 14 mila per un totale di 3.541 famiglie. La Caritas ha speso oltre 100 mila euro tra beni materiali, farmaci, contributi al reddito, bollette e sostegno per esigenze abitative. Distribuiti quasi 100 mila chili di derrate alimentari, sotto forma di pacchi viveri e di pasti grazie alle due mense, a 14.164 persone: “Numeri impressionanti, se pensiamo che prima dell’emergenza Coronavirus le persone prese in carico da Caritas nell’ambito dei servizi dedicati erano 2.505 con un allarmante incremento del +563 per cento – ha detto don Marco -. La concretezza della Carità l’abbiamo chiamata. La Caritas diocesana di Siracusa si è trovata dinanzi alla necessità di reinventare il modo di fare ed essere Carità in favore degli ultimi, delle fasce deboli, dei soggetti vulnerabili, dei vecchi e nuovi poveri: l’esponenziale aumento del numero di famiglie e persone in condizione di bisogno e fragilità aggravate da questo evento epocale, ci ha indotto a profondere il massimo sforzo possibile grazie ai 70 volontari.
Abbiamo attivato 4 linee telefoniche cellulari dedicate attraverso cui gli operatori hanno garantito supporto per richieste legate a problematiche di vario genere e sostegno psicologico/relazionale. E’ stato istituito un modulo online mediante cui è stato possibile trasmettere delle richieste d’aiuto per bisogni specifici. Hanno avuto luogo molteplici iniziative finalizzate alla donazione di beni materiali e di offerte in denaro (199, per quasi 35 mila euro), che sono andate ad aggiungersi alle donazioni provenienti da diverse realtà afferenti al mondo ecclesiale e del terzo settore“.
Melilli verso la Fase 3: "Non solo città industriale, cambiamo volto e obiettivi"
Melilli si prepara ad una ripartenza cambiando parzialmente volto, con quella che il sindaco, Giuseppe Carta definisce un'”etichetta nuova”. Voglia di cambiamento, quindi, nel comune industriale, che vuole smettere di essere soltanto questo. “Vogliamo far diventare questa città una vetrina di primo piano- spiega Carta- Portare la gente a Melilli è la nostra determinazinoe, farne conoscere le bellezze. Noi non siamo soltanto una città industriale- prosegue il primo cittadino – abbiamo, al contrario, un’offerta culturale importante. La ripartenza sarà diversa da quella del Dopoguerra, che portò quì il più grande insediamento petrolchimico. La nostra sarà una ripartenza culturale, artistica, spettacolistica e di rispetto dell’ambiente”. Tracciate, quindi, le linee guida dell’amministrazione comunale. L’ambizione ha alla base il concetto di eco-sostenibilità. Certamente la crisi legata alla pandemia si fa sentire, anche in un comune ricco come Melilli. “Le casse del Comune adesso registrano difficoltà- spiega Carta- Nessuno sta pagando, nemmeno le grandi industrie, che stanno usufruendo di quanto a disposizione per posticipare il momento dei versamenti. Questo approccio, prevediamo, durerà tanto, perchè le aziende sfrutteranno certamente fino alla fine la possibilità di non pagare. Noi , dal canto nostro, ci rimbocchiamo le maniche e continuiamo a pensare alla prevenzione del contagio, che non dimentichiamo ma , al contrario , teniamo in alta considerazione”. Questo è il giorno della “cunsarbata” a Melilli, che chiude la sentita festa di San Sebastiano. Quest’anno, i fedeli potranno seguirla in diretta “on line”. Parteciperà, insieme al parroco, soltanto il primo cittadino. “La devozione è stata espressa in altro modo quest’anno- dice il sindaco-ovviamente con tanto dispiacere da parte di tutti noi. I melillesi sono molto legati al nostro Patrono. Non essere presenti, anche fisicamente, rappresenta un enorme sacrificio. Ma siamo anche molto responsabili e lo abbiamo chiaramente manifestato in queste settimane di restrizioni”. Il sindaco è pronto a convocare, intanto, un tavolo tecnico, già in settimana. Servirà per preparare Melilli alla Fase 3, prevista dal 18 maggio in poi. “Scriverò anche alle aziende della zona industriale – spiega- per conoscere le loro intenzioni , i progetti, le attività a cui intendono dare seguito. Cercheremo così idi comprendere quali dovranno essere le migliori strategie da attuare”.
Noto. Estorsione: ordinanze di custodia cautelare per 4
Al termine di un’articolata attività investigativa, coordinata dal Procuratore Aggiunto della Repubblica Fabio Scavone e diretta dal Sostituto, Gaetano Bono, Agenti del Commissariato di Noto, diretti dal Commissariato Vice Questore Aggiunto Dr Paolo Arena, hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare, emesse dal GIP del Tribunale di Siracusa, Scapellato, nei confronti di quattro persone, due di custodia in carcere e due di arresti domiciliari, con braccialetto elettronico: Manenti Simone di 39 anni, Rizza Corrado di 44 anni, Latino Davide di 33 anni e Restuccia Maria di 31 anni.
All’indomani dell’acquisizione di una notitia criminis di estorsione è stato avviato un servizio tecnico di intercettazione per corroborare e rafforzare il già grave quadro indiziario a disposizione degli investigatori, e sono state scoperti: bonifici bancari sul conto corrente intestato a Restuccia Maria detta “Ramona”, un assegno emesso in favore del noto pregiudicato ed assuntore di stupefacenti Rizza Corrado, detto “Currarino”, prelievi di contante, effettuati col bancomat, che la vittima era stata costretta a consegnare a Rizza, per un importo complessivo di 11.320 euro e numerosissimi screenshots di conversazioni via social intrattenute con Restuccia e altro pregiudicato ed assuntore di stupefacenti, Manenti Simone, nonché sms vocali di Whatsapp.
Pertanto, emergevano ulteriori elementi di responsabilità nei riguardi di Latino Davide, convivente della Restuccia che determina Rizza ed Manenti a estorcere denaro ad un uomo, giacché Rizza ha contratto, verosimilmente con la coppia Restuccia/Latino, considerevoli debiti per droga. Dunque, dopo l’incipit della condotta estorsiva da parte di Rizza Corrado, sostenuta dalla forza intimidatrice derivante dalla sua caratura criminale, dall’attività investigativa si è potuto accertare che il trio Restuccia- Latino- Manenti, ha seguitato in pretese di denaro nei confronti di un uomo, individuato da Rizza quale ignaro garante dei pagamenti. Gli stessi, verosimilmente creditori di Corrado Rizza, per i debiti da costui accumulati per l’acquisto di stupefacente, decidevano di procedere personalmente al “recupero” delle somme dovute, cominciando a vessare ed indebolire psicologicamente la persona offesa con numerosa messaggistica via social e chiamate telefoniche. Rizza sparisce improvvisamente dopo aver acquisito cospicue somme di denaro dalla vittima. Dopo costanti ricerche e minacce, perpetrate da Latino e da Restuccia, una volta individuato, Rizza subisce una severa lezione sia da parte di Latino che da Manenti Simone che lo aggredisce fisicamente in pieno centro storico in data 6 maggio, poco prima di prendere parte all’appuntamento con la vittima nel corso del quale viene tratto in arresto in flagranza da parte della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Noto, dopo la consegna delle banconote. Non appena Latino apprende della notizia dell’arresto di Manenti, intima alla convivente Restuccia di cancellare tutti i messaggi e distruggere la scheda telefonica. “……cancella tutte cose e butta pure il telefono…stai capendo? butta lì tutte cose e spezza pure la scheda!…”). La lapidaria quanto laconica conversazione, sancisce la fine dei giochi: l’arresto di Manenti mette a nudo tutto il gruppo composto da persone coinvolte a pieno titolo in tutta la vicenda. I gravi indizi di colpevolezza raccolti hanno consentito al GIP di Siracusa, al fine di escludere il pericolo di reiterazione delle condotte delittuose, di emettere un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Rizza (condotto presso la casa circondariale di Ragusa) e di Manenti (già ristretto nel carcere di Ragusa a seguito dell’arresto in flagranza del 6 maggio) ed degli arresti domiciliari, col presidio del braccialetto elettronico, nei confronti dei conviventi Restuccia e Latino.
Sequestrata attività ricettiva di Augusta: non segnalava alla questura gli ospiti
Niente comunicazioni all’autorità giudiziaria delle persone alloggiate entro le 24 ore successive all’arrivo: sequestrata in via preventiva struttura ricettiva. Gli agenti del commissariato di Augusta hanno eseguito quanto disposto da un decreto emesso dal G.I.P. di Siracusa, nei confronti di B.S. di 71 anni.
Tale sequestro è stato disposto a seguito di mirate verifiche finalizzate alla prevenzione ed emersione di attività sommerse. Gli investigatori hanno accertato che la titolare della struttura ricettiva ometteva le obbligatorie comunicazioni alla questura, come invece disposto dalle normative vigenti. La struttura non aveva nemmeno rinnovato il certificato di abilitazione per il portale Alloggiati Web, dal 2017. La donna è stata denunciata.
Siracusa. Il sindaco chiude di nuovo la pista ciclabile: "Non possiamo correre rischi"
Il sindaco, Francesco Italia dispone la chiusura della pista ciclabile. Firmata dal sindaco Francesco Italia, stamattina, un’ordinanza redatta dal settore Ambiente che è stata motivata con la costanze presenza, lungo il tracciato e all’ingresso tra largo Puglie e piazza Cappuccini, di assembramenti di persone che non rispettavano la distanza di sicurezza minima richiesta per evitare il contagio da covid-19.
“Una decisione sofferta- spiega il primo cittadino- ma il mio primo dovere è di preservare la salute pubblica. Le misure di allentamento del blocco non significano che siamo fuori dall’emergenza ma semplicemente che si sta tentando un faticoso e lento ritorno alla normalità, soprattutto per consentire la ripresa delle attività economiche. Occorrono comportamenti responsabili da parte di tutti per evitare un aumento dei contagi, soprattutto perché non disponiamo di notizie certe sulla difusione della malattia. Occorre comprendere che l’attività motoria è consentita ma in forma individuale e non in gruppo e che la distanza tra le persone va sempre rispettata anche se il tracciato della pista non è particolarmente largo”. Chi vìola il divieto rischia una sanzione da 400 a 3.000 euro, secondo il decreto legge numero 19 del 25 marzo scorso.
L’annuncio, in tarda mattinata. In questi primi giorni di Fase 2 si sono susseguite le segnalazioni di comportamenti decisamente contrari a quanto disposto dalla legge per il contenimento del contagio del Coronavirus. La possibilità di accedere a determinate aree è stata interpretata, erroneamente, da molti come un “tutto a posto, ci si può comportare come prima della pandemia”. Un errore che potrebbe comportare serissime conseguenze, sanitarie ed economiche, proprio nel momento in cui si cerca di ripartire. Dover tornare indietro vorrebbe dire mettere in ginocchio l’economia. Intanto, ieri, è stata disposta, invece , la riapertura di alcuni parchi cittadini, con ingressi contingentati e con il divieto assoluto di utilizzare i giochi per bambini, le attrezzature ludiche e di creare qualsivoglia forma di assembramento.
Siracusa. 40 dosi di cocaina in un condominio di via Italia 103: scatta il sequestro
Cocaina in un condominio di via Italia 103. Gli uomini delle Volanti hanno rinvenuto 40 dosi dello stupefacente. Il rinvenimento, durante dei servizi finalizzati al contrasto delle piazze di spaccio. La polizia ha avviato le indagini del caso per far luce sull’episodio e su quanto collegato.
Siracusa. Riapre il Ccr di Arenaura e per 2 settimane disponibile un compattatore per gli sfalci
Riapre oggi il centro comunale di raccolta di contrada Arenaura. A disposizione delle utenze delle contrade marine, inoltre, per due settimane, un compattatore per il ritiro degli sfalci. Sono le novità annunciate e salutate con soddisfazione dal Raggruppamento Siracusa Sud. Il CCR di Arenaura, dunque, torna ad aggiungersi a quello di via Stentinello, in contrada Targia, preso d’assalto da quando è stato riattivato il servizio. Le due strutture saranno operative il luned’ dalle 13 alle 19, il martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 8,00 alle 20,00; la domenica, dalle 8 alle 14,00-L’accesso al centro sarà consentito a due sole utenze per volta, dotate di mascherina e guanti monouso.
Per quanto concerne, invece, il compattatore messo a disposizione dall’azienda Tekra, sarà disponibile dal lunedì al venerdì, per due settimane. Questo il calendario: Lunedì 11 maggio dalle ore 08.00 alle 14.00 – Fanusa (distributore Terrauzza);
Venerdì 15 maggio dalle ore 08.00 alle 14.00 – Fontane Bianche (via Lago di Varese);
Lunedì 18 maggio dalle ore 08.00 alle 14.00 – Plemmirio (via Capo Murro di Porco, angolo via Opale);
Venerdì 22 maggio dalle ore 08.00 alle 14.00 – Arenella (piazzale Samoa).
Siracusa. Bar, pasticcerie e ristoranti aperti la domenica: chiarimenti
Bar, ristoranti, pasticcerie e “similari” aperti la domenica e i festivi. Domani, dunque, gli esercizi di questa tipologia saranno aperti in Sicilia. Lo puntualizza un’ulteriore circolare della Protezione Civile Regionale, alla luce di una serie di perplessità emerse e di dubbi da parte degli operatori e dei cittadini. In altre parole sarà possibile usufruire del servizio di queste attività anche nei giorni festivi, fermo restando che le modalità di accesso sono quelle valide anche negli altri giorni: asporto, quindi, oppure consegna a domicilio. Niente assembramenti, utilizzo obbligatorio di mascherine, distanziamento tra l’uno e l’altro. Come sempre, i gestori sono obbligati a far rispettare le norme a chi, eventualmente, si mostrasse reticente. In casi del genere, non è ammesso l’accesso al servizio richiesto o al locale pubblico in questione. Pena, le sanzioni previste dal Dpcm specifico.
Per quanto riguarda, invece, i rientri in regione. Le forze di polizia, armate, vigili del fuoco e affini che sono già sottoposte a sorveglianza sanitaria non hanno l’obbligo dell’isolamento, nemmeno se lo spostamento avviene per licenza. Sospendono l’attività nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo al Covid.19
Avola. Piazza affollate, Cannata: "Denunce per i genitori che non vigilano sui figli"
Denuncia per i genitori che non vigilano sui comportamenti dei figli. Il sindaco di Avola, Luca Cannata sceglie la linea dura, come hanno fatto anche altri primi cittadini, a partire da Leoluca Orlando, che guida Palermo. Una posizione che è la conseguenza di una lunga sfilza di segnalazioni, anche fotografiche, da cui emerge che “la situazione non è stata compresa”. Assembramenti, quel “libera tutti” temuto e che si è venuto effettivamente a creare, con il rischio che il contagio del Covid-19 possa subire in questo modo una nuova accelerazione. “Ho chiesto alla Polizia Municipale di denunciare quei genitori che non vigilano sui propri figli minori e che mettono a rischio la propria e altrui salute- annuncia Cannata dalla sua pagina Facebook- In alcune città si sta pensando addirittura di tornare indietro, di tornare al blocco. Se questo accadesse ad Avola significherebbe la fine per il nostro tessuto produttivo e sociale- fa notare- Per questo invito tutti al rispetto delle regole,per non vanificare ogni sforzo compiuto in questi mesi e per tornare alla normalità e ripartire come tutti desideriamo”