Avola verso la Fase 3: il sindaco convoca in videocall imprenditori e sindacati

Avola si prepara alla Fase 3. Il sindaco, Luca Cannata  ha invitato per lunedì 11 maggio alle 19 in videoconferenza i rappresentanti delle associazioni datoriali di categoria e dei sindacati locali per affrontare  i principali temi. “Siamo pronti a mettere in campo tutte le iniziative necessarie – assicura il primo cittadino – al rilancio delle attività imprenditoriali e soprattutto quelle legate al turismo, come abbiamo sempre fatto”. Da qui l’idea di un tavolo tecnico di confronto continuo con tutte le rappresentanze sociali locali per dare voce a tutte le istanza della cittadinanza e delle Partite Iva che stanno soffrendo a seguito dell’emergenza economica derivante dal Covid 19. Anche perché “Avola negli ultimi anni – tiene a rilevare il sindaco Cannata – ha vissuto un periodo importante in termini di sviluppo, promozione e valorizzazione con ricadute economiche positive con particolare attenzione al comparto turistico e agroalimentare e conseguente indotto. Vogliamo lavorare quindi in stretta sinergia con gli attori principali della nostra economia e capire come affrontare la ripartenza sulla base del norme in campo”.




Droga in casa e banconote: denunciato 29enne con braccialetto elettronico

Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Un lentinese di 29 anni, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, è stato denunciato dalla polizia.
Gli investigatori del Commissariato, a seguito di una perquisizione domiciliare effettuata a casa dell’uomo, hanno rinvenuto e sequestrato 6 grammi di cocaina, 2 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e 280 euro suddivisi in banconote di piccolo taglio. Il denunciato, per sfuggire all’accertamento posto in essere dagli Agenti, cercava di disfarsi della droga gettandola dalla finestra. Tale manovra elusiva non sfuggiva ai poliziotti che, recuperato lo stupefacente, hanno denunciato l’uomo.




Siracusa. Bloccata l'installazione di un'antenna 5G alla Pizzuta

L’Ufficio territorio del Comune ha espresso oggi parere contrario all’installazione di un’antenna 5G in via Luigi Maria Monti, alla Pizzuta. La realizzazione dell’impianto era stata richiesta per conto del gestore di telefonia mobile Jliad. Si tratta delle prima decisione presa in questo senso da quando, lo scorso 23 aprile, il sindaco, Francesco Italia, ha emesso un’ordinanza con la quale sospende, fino al perdurare dell’emergenza sanitaria per il coronavirus, l’installazione di stazioni radio-base che utilizzano la nuova tecnologia.
L’istanza è stata respinta perché risultava carente del parere sulla conformità della proposta progettuale agli allegati grafici al Regolamento comunale degli impianti di telecomunicazione e al piano attuativo per le localizzazioni delle stazioni radio-base per la telefonia mobile, provvedimenti approvati dal consiglio comunale nel settembre del 2009. La società che aveva chiesto l’autorizzazione dovrà procedere al ripristino dei luoghi.
Le segnalazioni giunte in questi giorni via social e l’ordinanza del sindaco hanno di fatto accelerato un procedimento di verifica sulla materia, soprattutto in relazione alle nuove antenne e alla modifica di quelle esistenti. In particolare, si è creata una sinergia tra i settori Urbanistica e Attività produttive interessati alla pratiche di questo tipo.
“L’impulso dell’Amministrazione e il personale impegno dei funzionari interessati – affermano il sindaco Italia e gli assessori Maura Fontana e Cosimo Burti – hanno fatto sì, dopo attente ricerche e sopralluoghi, che si potesse emettere e comunicare il parere contrario alla ditta installatrice dell’antenna su via Monti. La corsa in avanti della società non ha tenuto conto della sospensione dei termini per le procedure amministrative e pertanto i 90 giorni invocati per il silenzio-assenso sono decaduti in virtù di quanto disposto dal decreto legge 18 del 17 marzo 2020. Nonostante i problemi all’attività amministrativa causati dall’emergenza, gli uffici hanno saputo cogliere il carattere urgente della questione”.
L’impresa interessata ha tempo cinque giorni per presentare osservazioni e controdeduzioni ed è stata anche informata che il Comune sta già lavorando all’ordinanza di sospensione dei lavori.




Siracusa. Al Monumento ai Caduti senza nessuna regola, dai social il monito del sindaco

Quarto giorno di Fase 2 e i cittadini sembrano aver completamente dimenticato per quale ragione è scattata l’emergenza sanitaria e per quali ragioni, le restrizioni che hanno tenuto tutti in casa per settimane. L’allentamento delle misure è stato interpretato davvero come la fine della pandemia, così questa mattina, dopo le immagini scattate ieri al Lungomare Alfeo, lo sguardo poteva essere puntato sul Monumento ai Caduti con lo stesso comportamento, anzi peggiore. Assembramenti, tutti vicini a godersi la bella giornata. I bimbi a giocare, le mamme a chiacchierare, i ragazzini arrampicati sul monumento. Peccato che non è questo quanto previsto a proposito dei parchi pubblici nè tantomeno per le attività all’aperto. Le distanze di sicurezza sono obbligatorie, vanno mantenute. Mascherine, una o due, indossata in maniera distratta. Così parte il monito del sindaco, Francesco Italia. “Cari cittadini-ricorda dalla sua pagina Facebook il primo cittadino-  l’epidemia di Covid19 non è stata ancora sconfitta: non vanifichiamo i risultati della quarantena, e continuiamo a lottare insieme contro il contagio. Mi rivolgo in particolare si ragazzi: seguire le regole di prevenzione salva la salute vostra e dei vostri cari”. Italia passa poi ad un “ripassino” su quanto occorre fare o, al contrario, è vietato.
” Sono assolutamente vietati gli assembramenti; è necessario mantenere la distanza di sicurezza; è obbligatorio indossare i dispositivi di protezione nei luoghi chiusi o nelle aree aperte in cui non è possibile rispettare la distanza sociale.
A chi disattende le seguenti prescrizioni sono state elevate e verranno elevate sanzioni da 400 a 3000 euro, con possibilità di incremento per comportamenti reiterati. Comprendo la voglia di tornare a vedersi, ma bisogna rispettare le regole e rispettare la vita”.




Fase 2 tra spostamenti, traslochi, barche e sport: i chiarimenti della Protezione Civile

Una serie di chiarimenti sul contenuto dell’ordinanza emanata il 30 aprile scorso dal presidente della Regione, Nello Musumeci e con cui si dà il via in Sicilia alla cosiddetta Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Una circolare emanata ieri dalla Protezione Civile regionale entra nel dettagli di alcuni aspetti delle attività consentite o non consentire nell’Isola.
Si parte dai famigerati rientri in Sicilia. Sono possibili anche per raggiungere la propria residenza, domicilio, abitazione osservando un periodo obbligatorio di 14 giorni di isolamento e comunicando l’arrivo al proprio medico di base o pediatra di libera scelta, al Dipartimento di prevenzione Asp, nonchè registrandosi al sito siciliacoronavirus.it. Dopo 14 giorni, ci si può spostare in altra regione sempre per le motivazioni ritenute necessarie (salute, lavoro, necessità) o per raggiungere i congiunti. Chi arriva in Italia attraverso voli aerei, treni o nave dovrà comunicare con dichiarazione dettagliata al momento dell’imbarco le ragioni del viaggio, consegnando tale dichiarazione al vettore.

Passando alle seconde abitazioni: consentiti i trasferimenti per tutta la durata della stagione, ma nei giorni feriali. Dopo il trasferimento, consentiti gli spostamenti necessari come negli altri casi. Sempre nei giorni feriali, consentito raggiungere le seconde case per lavori di manutenzione.

Verso comuni diversi da quello di residenza ci si può spostare per motivi di necessità, anche legati all’acquisto di beni di prima necessità, inclusi gli alimentari, se non disponibili nella propria zona.

Per quanto concerne la vendita di commercianti ambulanti, necessaria la garanzia delle norme di sicurezza e distanziamento, cosi’ come l’utilizzo di guanti, mascherine e la frequente igienizzazione con disinfettante. Sono consentiti i mercati all’aperto, esclusivamente per i generi alimentari.

Ripartono le attività cinofile, ma con un solo addestratore, solo all’aperto e con la sanificazione degli strumenti eventualmente utilizzati.

Il personale delle imprese di opere e servizi che è già sottoposto a sorveglianza sanitaria non deve osservare, se si sposta da una regione all’altra, il periodo di isolamento.

Riparte lo sport individuale, inteso come attività non agonistica, incluse le discipline che si svolgono in mare, purchè si rispettino le distanze di sicurezza e vengano sanificati gli strumenti utilizzati. Per svolgere questo tipo di sport ci si può anche spostare in altri comuni.

La pesca sportiva e ricreativa può essere svolta e sono consentiti gli spostamenti per la manutenzione dei natanti.

Consentiti i traslochi, che avvengono tramite trasporto su strada, incluso il montaggio di mobili.

Infine i cantieri, ripartono ma previa relazione di documentazione che assicuri la sicurezza dei lavoratori e che contenga il rispetto delle norme anti-Covid-19




Siracusa. Tari, confusione sul pagamento in unica soluzione: niente interessi

Sta generando confusione il recapito, proprio in questi giorni, della richiesta di pagamento Tari da parte dell’Ufficio Tributi del Comune di Siracusa. La comunicazione che progressivamente sta arrivano alle famiglie siracusane parla del 4 maggio come scadenza per il pagamento in un’unica soluzione, data evidentemente già passata. Il sindaco, Francesco Italia ha chiesto, a questo proposito un atto d’amore, in un periodo difficile come questo, spingendo chi può ad effettuare il pagamento senza ricorrere alla rateizzazione. La data indicata sugli avvisi consegnati ai cittadini, tuttavia, desta preoccupazione anche in chi avrebbe questo orientamento. Il timore è che si possa dover pagare anche gli interessi sul ritardo, visto il termine indicato. Una perplessità che starebbe spingendo tanti ad optare ugualmente per la rateizzazione. Gli uffici chiariscono che è possibile pagare in una sola soluzione anche oltre quella data, senza interessi. La confusione resta comunque massima. In realtà a poter essere pagate in un’unica soluzione sono le prime sei rate. Per chi invece sceglie di attenersi alle scadenze degli acconti, questi i termini per il pagamento:  30 maggio, 30 giugno, 30 luglio, 30 settembre, 30 ottobre e poi il saldo del 30 novembre.




Siracusa. Tamponi, lunghe code e ore di attesa all'ex Onp

In molti casi si tratta di persone che si devono sottoporre al tampone di fine quarantena. Adesso che il problema della carenza di strutture dedicate prima, di reagenti dopo, sembra risolto, sono centinaia i prelievi che vengono effettuati ogni giorno all’ex Onp, dov’è stato allestito uno specifico point. Code interminabili, tuttavia, all’esterno. Auto che rimangono in fila per ore lungo traversa La Pizzuta e anche lungo viale Epipoli. La Fase 2 è caratterizzata, nel capoluogo, anche dalle auto in coda, insomma. Accade in contrada Targia, per l’ingresso al Centro Comunale di Raccolta riattivato, accade per sottoporsi ai tamponi. Non mancano le proteste da parte dei cittadini, costretti ad attese così lunghe prima che arrivi il proprio turno. Nei prossimi giorni- questa la speranza- la situazione potrebbe essere contenuta, una volta smaltito, cioè tutto il lavoro arretrato, determinato dalle centinaia di tamponi di fine quarantena che non sono ancora stati eseguiti e che, stando alle garanzie dell’Asp, dovrebbero essere smaltiti proprio in queste giornate. Sul posto è stata inviata una pattuglia della polizia municipale, che ha fatto defluire il traffico. Il problema sarebbe legato al fatto che, oltre ai cittadini convocati per effettuare i tamponi, tanti altri si sarebbero presentati spontaneamente, andando ad ingolfare la viabilità.




Siracusa. "Ciapi abbandonato dalla Regione", interrogazione di Cafeo

“La Regione abbandona il Ciapi”. Questa la conclusione a cui il segretario della commissione Attività Produttive dell’Ars, Giovanni Cafeo arriva dopo le scelte compiute nell’ambito dell’approvazione della nuova Finanziaria. Il deputato regionale ha presentato un’interrogazione specifica. Parla di “incognite presenti in questa Finanziaria appena approvata, tra cui spiccano alcune decisioni di difficile interpretazione, tra le quali il destino che il Governo regionale ha previsto per il Ciapi”.
“Ho chiesto al Presidente Musumeci e all’assessore Turano come pensano di sopperire ai tagli certificati in Finanziaria – continua l’On. Cafeo – considerando che mancano almeno 300 mila euro soltanto per il pagamento degli stipendi dei dipendenti, un chiaro segnale di abbandono verso questo strumento di formazione nel nostro territorio dal grande potenziale ma che appare oggi esemplificativo delle priorità di questo Governo”.
“Inoltre, nell’interrogazione ho espresso chiaramente i miei dubbi sul bando indetto per la direzione dell’ente – prosegue Cafeo – nel quale è prevista una posizione equiparata a quella di un dirigente regionale, quindi decisamente onerosa e incompatibile con la scelta dei tagli fino ad oggi effettuati”.
“Quello che chiedo ma che soprattutto auspico è la massima trasparenza nella scelta della governance del Ciapi – conclude Giovanni Cafeo – onde evitare che i particolari requisiti richiesti dal bando pongano le premesse per un ritorno su quella poltrona di chi in questi ultimi anni ne ha determinato il lento e inesorabile declino”.




Siracusa. Jaguar danneggiata dal vento, indennizzo negato: "poco forte"

La sua Jaguar è stata danneggiata dal maltempo che si è abbattuto tra sabato 21 e lunedì 23 dicembre 2019 in provincia di Siracusa ma, nonostante una specifica assicurazione per danni provocati da eventi atmosferici, nessun risarcimento gli è stato concesso. La motivazione: quel tipo di vento non rientra tra i fenomeni contemplati nella polizza. Paradossale la vicenda che riguarda un giovane di 31 anni, proprietario dell’auto in questione. Quando il giovane ha verificato il danno subito dalla sua Jaguar non aveva dubbi sulla concreta possibilità di ottenere un risarcimento. I periti della sua compagnia assicurativa, tuttavia, non l’hanno pensata alla stessa maniera. L’uomo si è adesso rivolto ad una società, la Studio 3A per far valere le proprie ragioni. Una volta ricostruiti i passaggi della vicenda sono anche emersi degli elementi che lascerebbero spazio ad un sorriso, se non fossero,per il diretto interessato, questioni importanti. Tra le richieste, ad esempio,avanzate dall’assicurazione, quella di conoscere il proprietario del cassonetto che si è abbattuto sull’auto. La motivazione per cui l’indennizzo non viene riconosciuto risiederebbe nella forza del vento che in quelle giornate ha soffiato sulla Sicilia e che causò danni ingenti pressochè ovunque, con alberi abbattuti, cartelloni pubblicitari divelti e con la necessità di bloccare i collegamenti via mare, non era sufficiente per motivare un risarcimento: 55 km orari, vento forte, non un evento atmosferico tra quelli inseriti nella polizza. La vicenda proseguirà in altre sedi, a partire dall’Istituto di vigilanza sulle Assicurazioni.




Siracusa. Festa della Mamma, deroga per i fiorai: potranno restare aperti

Fiorai aperti per la Festa della Mamma. Domenica 10 maggio,secondo un’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, in deroga a quanto disposto per questa fase dell’emergenza Coronavirus, sarà possibile acquistare fiori, nonostante sia domenica e nei giorni festivi,com’è noto, i negozi devono restare chiusi.Nel dettaglio, l’ordinanza del 30 aprile scorso prevede che “per domenica 10 maggio 2020 è consentita la vendita di prodotti florovivaistici” ma anche “il servizio a domicilio da parte dei commercianti di prodotti florovivaistici”.