Siracusa. Covid-19: chi raccoglie lavanda, chi esce perchè non sopporta più la moglie

L’insopportabile moglie, l’irrinunciabile passeggiata in campagna, il piacere di una sigaretta all’aperto e dulcis in fundo, l’incontenibile bisogno di rispondere al richiamo della lavanda. Umanità varia, spiegazioni sempre più bizzarre, segno che la stanchezza dell’isolamento si fa sentire. Così, la polizia, si ritrova a dover annotare motivazioni come quelle appena citate, tutte vere, probabilmente perfino autocertificate, che sono costate ai cittadini che le hanno utilizzate le salate sanzioni previste dal Dpcm per il contenimento del contagio del Coronavirus. Andando per ordine, dunque, un uomo ha confessato di avere avuto un diverbio con la moglie e di essere, pertanto, uscito di casa per fare una passeggiata per potersi calmare. Un altro uomo ha dichiarato, invece, di raccogliere cespugli di lavanda. Come non farlo, del resto, con quello che la natura offre in questo momento (un pizzico di sarcasmo, ovviamente, in questa considerazione). Chi fumava una sigaretta e chi faceva un giretto in campagna, invece, non sono motivazioni che risultano nuove. Figurano, al contrario, tra le maggiormente utilizzate quando una ragione vera di necessità, lavoro o salute, non la si ha.




Sortino. Centro per l'Impiego chiuso da anni, Bongionvanni: "Riapertura subito"

Riaprire la sede di Sortino del Centro per l’Impiego. La richiesta parte da Nello Bongiovanni, consigliere dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei. ” Il cittadino -ricorda Bongiovanni- è costretto fare riferimento alla sede di Siracusa. In un momento delicato come quello attuale con esigenze urgenti da parte dei lavoratori e con l’aumento purtroppo dei disoccupati in cerca di impiego e in cerca delle tutele statali di cui hanno diritto, è necessaria la riapertura dell’Ufficio”. Il consigliere dell’Unione Valle degli Iblei ricorda anche che “di fronte ad un’emergenza sanitaria di queste dimensioni costringere i sortinesi a percorrere 35 km per raggiungere l’ufficio sito in Siracusa, richiedere eventualmente un giorno di assenza dal lavoro, con la relativa spesa a proprio carico sarà  insostenibile”.




Noto. Sanzioni e una denuncia per porto abusivo di coltello: controlli della polizia

In un luogo distante dalla propria abitazione e con un coltello. Alla vista degli agenti, un uomo di 49 anni, già noto alle forze dell’ordine, ha cercato di disfarsi dell’arma, gettandola in mezzo alle sterpaglie. Tentativo risultato vano. E’ stato denunciato e sanzionato (in questo caso per la violazione delle norme per il contenimento del contagio del Covid-19).
Nel corso dei controlli complessivamente sono state elevate altre 4 sanzioni ad altrettanti soggetti che hanno fornito singolari spiegazioni sul motivo delle loro uscite da casa. Uno di questi ha riferito di voler fumare una sigaretta, un altro di raccogliere cespugli di lavanda, un altro ancora di aver avuto un diverbio con la moglie e di essere uscito a fare una passeggiata ed infine un quarto di aver avuto voglia di una passeggiata in campagna.




Il Papa telefona al sindaco Italia: "Emozione indescrivibile, ha detto che prega per Siracusa"

Una telefonata che ha lasciato il sindaco, Francesco Italia impietrito, un’emozione incredibile. “Pronto?” e dall’altra parte: “Lei è il sindaco di Siracusa? Sono Papa Francesco e non è uno scherzo”. Erano le 17 circa di ieri pomeriggio. Una domenica pomeriggio, non come tutte le altre, perchè siamo in emergenza Coronavirus e perchè lui è il sindaco di una città che nelle scorse giornate è stata per una serie di ragioni al centro di una vera e propria bufera. Da qui a poter immaginare, tuttavia, che rispondendo ad una delle numerose telefonate che arrivano ogni giorno, si sarebbe trovato dall’altra parte il Pontefice in persona, nemmeno una fervida fantasia avrebbe potuto condurre Italia a ipotizzarlo. E invece, come ha raccontato questa mattina su FMITALIA, la telefonata è arrivata. “Non appena ho sentito la voce del Papa, istintivamente mi sono messo in piedi- racconta- ho continuato a chiedere con chi parlassi: era davvero lui”. Il Pontefice ha ricevuto la lettera di un concittadino, che gli ha raccontato  di Siracusa, di quello che sta accadendo in questi giorni, di come stiamo vivendo l’emergenza Covid- e ha chiesto al Papa una benedizione speciale per la città e per l’amministrazione comunale. Papa Francesco ha detto al sindaco che ha saputo cosa sta accadendo e ha voluto lanciare, attraverso il primo cittadino, un messaggio all’intera cittadinanza:  “Ho saputo cosa state facendo. Volevo farvi sapere che sono vicino a Siracusa e prego per voi”. “Ci siamo lasciata con la promessa di preghiere reciproche-conclude il sindaco- Non lo potrò mai più dimenticarlo”.




Siracusa. Partorire ai tempi del Covid-19, Bucolo: "Nessun rischio in ospedale"

“Nessun rischio per le donne in gravidanza in ospedale”. Il direttore di Ginecologia e Ostetrica, Nino Bucolo rassicura quante, in queste settimane, stanno esprimendo preoccupazioni perchè prossime al parto ma fortemente impaurite dall’idea di dover accedere, pertanto, all’interno dell’ospedale. Il timore è legato alla possibilità di poter contrarre il coronavirus. “L’ospedale non è un covo in cui si può contrarre l’infezione- premette Bucolo- Se rispettiamo le regole non si corrono rischi, lavoriamo con attenzione alla sicurezza delle donne e dei bambini che danno e daranno alla luce. Diamo il massimo della nostra professionalità”. Bucolo, che fa parte della squadra di medici chiamati a riorganizzare l’ospedale dopo la bufera che si è abbattuta sul nocomomio, entra nel dettaglio e garantisce che, con il reparto di Neonatologia la collaborazione è stretta e valida. Anche i piccoli, se dovesse servire, esiste una stanza isolata per evitare situazioni eventuali di promiscuità. “L’ospedale è un posto sicuro – spiega Bucolo- Ci sono due ingressi: uno è quello sporco del pre-triage, l’altro è quello pulito, a cui accedono quanti non presentano alcun sintomo o alcun precedente che possa in qualche modo far pensare all’ipotesi Covid” . Entrando nel dettaglio delle donne in gravidanza, a loro è dedicata una tenda apposita di pre-triage, distanziata dall’altra. ” Alle donne che accedono viene chiesto tutto quello che ci serve per capire se ci sono elementi, anche legati a parenti, oltre che sintomi, per i quali non sia il caso di accompagnarle al Gruppo Parto ma in una terza sala travaglio e parto dove non hanno alcun contatto con le altre persone.  Se invece la donna non presenta nessun sintomo, viene accompagnata al secondo piano, dove farà il suo percorso come prima, per raggiungere il gruppo parto. All’interno dell’ospedale è stato allestito anche un ascensore esclusivamente dedicato alle gravide. Le donne con sospetto Covid vengono subito sottoposte a tampone. Restano nella terza sala isolata fino all’esito. Nessuna possibilità di promiscuità. E’ un percorso blindato”. E’ chiaro che il rispetto delle regole è alla base del funzionamento del sistema studiato e allestito. “Tutto il personale ha l’obbligo di indossare i presìdi di protezione personale. Le pazienti, se non ne sono munite, saranno dotate di mascherina.”. Il Reparto di Ginecologia e Ostetricia non ha registrato nessun caso positivo, altra garanzia fornita da Bucolo. “Tutto il personale è stato sottoposto a tampone e gli esiti sono arrivati lo scorso venerdì: tutti negativi”. Ci sono luoghi per svestirsi, prima di accedere alle aree pulite e questo, come fa notare il dirigente medico, nel caso del Gruppo Parto è acquisito da tempo, avendo a che fare con aree chirurgiche. Nel video realizzato proprio nel reparto di Ginecologia e Ostetricia, gli attimi di questa emergenza, con la vita, che continua a nascere, la passione, che i sanitari impiegano ogni giorno, anche e ancor di più durante quest’emergenza.




Droga: 21enne sorpreso con droga in auto e a casa: scattano i domiciliari

Gli Agenti del Commissariato  di Lentini hanno arrestato un giovane di 21 anni, Salvatore Micale, lentinese. Si trovava in via Termidoro quando gli agenti lo hanno bloccato . Il giovane era passeggero di un’autovettura condotta da un coetaneo ed entrambi venivano trovati in possesso di una modica quantità di cocaina.
Gli investigatori del Commissariato, pertanto, hanno perquisito anche le abitazioni, sequestrando  a casa di Micale , 27 dosi di marijuana, già pronte per lo spaccio, e altre infiorescenze della stessa sostanza per un peso complessivo di oltre 148 grammi.
Al termine degli accertamenti è stato posto agli arresti domiciliari e il giovane che si accompagnava con lui è stato segnalato all’Autorità Amministrativa competente per consumo personale di sostanze stupefacenti.




Siracusa. La Regione allenta la presa: "si" a jogging, cura degli orti e consegne nei festivi

Come preannunciato nelle scorse ore, la Sicilia anticipa la Fase 2. Il presidente della Regione, Nello Musumeci ha firmato un’ordinanza, che sarà in vigore dalla mezzanotte, e consente alcune delle attività fino ad oggi vietate per il contenimento del contagio del Coronavirus. Se in una prima fase, la Regione si è mostrata ancora più rigida del Governo, adesso il governatore intende ripartire. A farlo propendere per questa strada, come ha spiegato, i dati sul contagio, la cui percentuale diminuisce e la mancata saturazione dei posti in terapia intensiva. Ecco cosa sarà possibile fare da domani: attività motoria vicino alla propria abitazione. I disabili, assieme a un accompagnatore, potranno fare una passeggiata all’aperto. “Si” alla consegna a domicilio di alimenti nei giorni festivi. Chi ha dei terreni, può andare a curarli ed effettuare la manutenzione. Anche gli stabilimenti balneari possono cominciare a prepararli per la stagione balneare, posticipata ma comunque nelle previsioni. Per i pendolari, una corsa in più dei traghetti sullo Stretto di Messina. Misura annunciata ma non ancora operativa. A Siracusa, intanto, non è escluso che la stagione della Fondazione Inda possa essere organizzata a fine estate.




Siracusa. Minacce di morte al sindaco, due denunciati dalla Digos

Gravi offese contro il sindaco e la minaccia di investirlo in auto, in un caso,  minaccia aggravata in un altro. Due i denunciati per l’uno e per l’altro motivo. Nel mirino, in entrambi i casi, il primo cittadino di Siracusa, Francesco Italia. Gli agenti della Digos hanno condotto una celere attività investigativa, identificando un siracusano di 40 anni, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di minaccia aggravata a pubblico ufficiale nei confronti del sindaco e un siracusano di 28 anni, per lo stesso reato e per diffamazione per via telematica/informatica e per istigazione a delinquere, sempre nei confronti del primo cittadino. In particolare il 40enne ha dapprima minacciato Italia di morte  e, in un secondo episodio, ha pubblicato su Facebook un video in cui organizzava una protesta legata alla rivendicazione di buoni spesa. S.D., invece, ha diffuso via internet un video in cui proferiva gravi offese sessiste contro il sindaco, minacciando anche di investirlo con la propria auto.




Solarino. Il sindaco chiede l'uso di mascherine in ogni luogo pubblico e in ogni negozio o ufficio

Non è un’ordinanza, è un invito, ma il senso  è più o meno lo stesso. Anche il Comune di Solarino, come ha già annunciato il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, chiede l’utilizzo delle mascherine protettive. “L’uso della mascherina- spiega il sindaco nella nota pubblicata anche sulla pagina Facebook dell’amministrazione comunale – aiuta a limitare la diffusione del coronavirus. Si rendono necessarie ulteriori misure di contenimento. Ecco perchè si raccomanda in tutti i luoghi pubblici l’utilizzo della mascherina. Stessa modalità è richiesta anche in esercizi commerciali e in uffici, pubblici e privati. I titolari di attività sono invitati a inibire l’accesso a coloro in quali contravvengono a questa raccomandazione”.




Siracusa. La Sicilia verso la fase 2: possibili alleggerimenti già dai prossimi giorni

Una lenta ripartenza per le attività in Sicilia. Le prime misure di alleggerimento potrebbero essere introdotte già nei prossimi giorni. La Regione lo deciderà sulla base di quanto emergerà dal confronto del comitato tecnico-scientifico, riunito da ieri in seduta permanente. Le decisioni nazionali sembra vadano verso una fase 2 già a partire dal 4 maggio prossimo, con alcune variabili, comunque, che potrebbero orientare le scelte del Governo. Qualche ipotesi è già emersa riguardo alle nuove regole che potrebbero essere introdotte. L’idea è quella di aperture differenziate, tenendo conto delle caratteristiche dei vari territori oppure in base al grado di rischio.  Il trasporto aereo avrebbe un grado di rischio alto, il settore alimentare, basso. Medio-basso per la ristorazione e così via. Ieri, si è riunito il comitato tecnico-scientifico per l’emergenza Coronavirus in Sicilia in seduta permanente per fornire al governo regionale un parere sugli scenari progressivi di fine lockdown nel territorio siciliano. A coordinare la squadra di esperti, il commissario Antonio Candela. Il comitato sta definendo le strategie di intervento per “Fase 2” relativa alla ripresa delle diverse di attività sociali, lavorative, produttive e ricreative. Previste già dai prossimi giorni alcuni misure di alleggerimento.