Pachino. Chiuso il bar Scacco Matto, licenza sospesa dopo il tentato omicidio di Aprile

Licenza sospesa al titolare del bar “Scacco Matto” di via Pascoli , ritenuto il quartier generale della criminalità locale. Il provvedimento è stato eseguito dal locale commissariato.Si tratta del locale pubblico davanti al quale si è consumato il tentato omicidio di Giuseppe Aprile, già noto alle forze dell’ordine. Il decreto, emesso dal questore di Siracusa,Gabriella Ioppolo, scaturisce da riscontri e controlli di polizia giudiziaria, che hanno evidenziato come l’esercizio sia meta abituale di ritrovo per pregiudicati locali. Dopo il tentato omicidio, gli inquirenti si sono anche imbattuti nella mancata collaborazione di quanti hanno assistito all’episodio. Per questo, il provvedimento, per una durata di 30 giorni.

Foto: repertorio, dal web

 

 




Siracusa. Tutti gli ambulatori Asp all'ospedale Rizza, Culotti: "Ma manca ancora il bus navetta promesso"

Un servizio di trasporto pubblico specifico, per consentire il raggiungimento degli ambulatori dell’Asp che sono stati trasferiti o saranno trasferiti a breve all’ospedale Rizza. E’ la richiesta che parte dal presidente della circoscrizione Neapolis, Peppe Culotti, preoccupato soprattutto per la fascia di utenza con problemi di mobilità. L’azienda sanitaria provinciale ha iniziato a spostare gli ambulatori, in un primo momento dalla sede di via Brenta all’ospedale Umberto I, salvo poi optare per una soluzione definitiva, con tutti gli ambulatori nell’area dell’ospedale di via Epipoli. “Non si tratta di un fulmine a ciel sereno- osserva Culotti- ma di un progetto ampiamente preannunciato e legato a problemi strutturali della sede di via Brenta, in cui, si è notato, non è opportuno, a prescindere dai lavori di ristrutturazione, allocare tutti gli ambulatori che avevano sede in quell’edificio. Il Comune dovrebbe fare la propria parte per alleviare i disagi degli utenti, costretti a raggiungere la parte alta della città senza avere la possibilità di farlo in maniera agevole, utilizzando i mezzi Pubblici. L’assessore al ramo- prosegue il presidente di Neapolis- aveva garantito che sarebbe stata attivata una navetta dedicata, in modo da non arrecare alcun problema a chi deve raggiungere gli ambulatori. All’annuncio non è seguito, tuttavia, alcun passaggio concreto. Ecco perchè- conclude Culotti- chiediamo, sulla base delle tante lamentele riscontrate e delle preoccupazioni espresse dai sindacati dei pensionati, che Ast e Comune si attivino immediatamente per far partire un percorso che, almeno con corse da assicurare la mattina, agevoli quanti devono sottoporsi a prestazioni ambulatoriali”. Nel dettaglio, secondo quanto appurato dalla circoscrizione, gli ambulatori già trasferiti sono quelli di Cardiologia, Oculistica, Diabetologia e Medicina dello Sport. A breve, lo stesso provvedimento sarà adottato per Dermatologia, Ginecologia e Radiologia




Tonnara di Marzamemi, un'occasione per riattivarla dopo 50 anni. Sorbello: "Possibilità dall'Unione Europea"

“Inserire la Tonnara di Marzamemi nell’elenco ufficiale del Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari per ottenere quote di tonno aggiuntive attribuite all’Italia dall’Unione Europea”. La sollecitazione parte dal consigliere nazionale Anci, Salvo Sorbello. Si tratta del 15 per cento circa. Sorbello entra nel dettaglio. “Proprio nelle prossime settimane-dice l’esponente dell’associazione dei comuni italiani-  verrà sottoscritto il decreto di riparto. In base alle leggi vigenti, le tonnare fisse devono essere in possesso delle condizioni normative e amministrative. Nel 2015 era stato stilato un elenco, allegato al decreto di ripartizione delle quote di tonno rosso per il triennio 2015-2017, che comprendeva le tonnare di Carloforte e di Portoscuso in Sardegna e prevedeva anche Favignana e la ligure Camogli.
Favignana è quindi già in pole position ma, visto che le quote saranno assegnate ora anche per i prossimi anni, Marzamemi-ribadisce Sorbello-  deve farsi avanti e chiedere di essere inclusa nell’elenco nazionale che sarà ufficializzato presto dal Ministero delle politiche agricole e alimentari.Si potrebbe così riattivare, dopo 50 anni, la tonnara più importante della Sicilia orientale, con un enorme ritorno economico per tutto il sud-est, soprattutto in mesi come quelli della tarda primavera, contribuendo a destagionalizzare il turismo in zone come la nostra che hanno ancora grandi potenzialità da esprimere. Coniugando tradizione e sviluppo economico compatibile-conclude Sorbello- potremmo avere davvero un ritorno occupazionale molto rilevante e stabile”.




Melilli adotta la Carta di Identità Elettronica, da lunedì il rilascio dei documenti

Da lunedì 26 febbraio il Comune di Melilli  rilascerà esclusivamente la Carta di Identità
Elettronica (C.I.E.). Il nuovo documento d’identità sostituirà progressivamente quello cartaceo, destinato a scomparire alla scadenza di tutte le carte d’identità “vecchio stampo” e ancora valide. L’introduzione del nuovo documento è finalizzata ad incrementare i livelli di sicurezza- spiega il sindaco, Peppe Carta-mediante l’adeguamento delle caratteristiche del supporto agli standard internazionali di sicurezza e a quelli anticlonazione e anticontraffazione in materia di documenti elettronici. La card potrà essere usata per accedere ai servizi in rete erogati dalle Pubbliche Amministrazioni. Carta e l’assessore ai Servizi Demografici e vice sidnaco, Daniela Ternullo ricordano come Melilli rientrerà  tra i pochi comuni italiani ad aver completato questo processo di rinnovamento previsto dalla normativa
nazionale. Gli uffici comunali si occuperanno esclusivamente della gestione e lavorazione delle richieste, mentre l’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato curerà l’emissione e la spedizione al cittadino. Finalmente si potrà avviare quel processo finalizzato ad una perfetta identificazione del cittadino e alla gestione digitale di tutti i rapporti dello stesso con la Pubblica Amministrazione.




Siracusa. A fuoco l'auto di un 46enne in via Cassia, indaga la polizia

Incendio nella notte in via Cassia. A fuoco un’auto, una Opel Meriva,  parcheggiata nei pressi dell’abitazione del proprietario, un uomo di 46 anni. Sul posto, per le operazioni di spegnimento del fuoco. Al termine, i rilievi condotti non hanno consentito di appurare le cause che hanno originato le fiamme. Indaga la polizia




Unieuro verso la chiusura, il gruppo di Forlì lascerà Siracusa a novembre. Fisascat Cisl:" Difenderemo i lavoratori"

Nessun dubbio sulla chiusura del punto vendita Unieuro di Siracusa. Dopo l’allarme lanciato dai lavoratori, anche i sindacati intervengono sul tema. Lo fa la Fisascat Cisl con la segretaria provinciale Vera Carasi, dopo un vertice catanese che ha ratificato quanto già nell’aria da settimane. Il gruppo di Forlì chiuderà i punti vendita di Messina e Siracusa senza dubbio, con chiusura prevista per novembre.«Il prossimo 26 marzo scadrà il contratto di solidarietà siglato lo scorso anno – aggiungono Carasi e Trapani – Un accordo sottoscritto da altra sigla sindacale e che, per riparare ad una dichiarazione di esubero di 10 full time, ha mandato tutti i 29 lavoratori in solidarietà con una riduzione del 48 per cento del monte ore. Tutto questo, naturalmente, con un abbassamento considerevole dello stipendio.Questi lavoratori subiscono questo stato di cose sin dal 2010, anno in cui venne fatto il primo accordo di questo tipo.Alcuni lavoratori dovrebbero accettare la fuoriuscita volontaria entro la fine di questa settimana. L’azienda ha messo, adesso, sul tavolo l’incentivo di dodici mensilità per coloro i quali non vogliono impugnare il licenziamento e, in alternativa, la possibilità di trasferimento in un’altra città. In entrambi i casi siamo di fronte a decisioni forti che colpiscono ancora una volte il già debole mercato del lavoro siracusano.
Staremo al fianco di tutti i lavoratori – hanno concluso Vera Carasi e Fabio Trapani – Garantiremo il rispetto di tutti i loro diritti in ogni sede e in ogni momento di questa vertenza.»




Siracusa. Riorganizzazione scuole nel limbo. Vinciullo: "Si lasci al prossimo sindaco", Monterosso (Pd): "Si coinvolgano sindacati e dirigenti"

“Il Comune si ostina a non tenere conto delle necessità e dei bisogni delle scuole siracusane”. Così tuona Vincenzo Vinciullo, dopo la pubblicazione, il  16 febbraio, sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno scolastico 2018/2019.
“Tutto questo- prosegue Vinciullo- avviene inoltre con l’esclusione al tavolo di concertazione dei sindacati e dei dirigenti scolastici”. L’invito di Vinciullo, rivolto al Comune, è di non occuparsi più della vicenda e di lasciarla al prossimo sindaco. “Tuttavia-prosegue l’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars-  qualora si dovessero ancora ostinare in questa strada intrapresa, consiglio all’amministrazione comunale di coinvolgere tutti i Dirigenti scolastici, tutte le sigle sindacali e tutti i presidenti dei Consigli di Istituto. Numerosi bambini non hanno avuto la possibilità di iscriversi nella scuole e ciò in aperta violazione della norma che vuole che l’obbligo scolastico -conclude- sia un diritto e un dovere per tutte le ragazze e i ragazzi italiani”. Il tema è anche al centro di un intervento del segretario cittadino del Pd, Marco Monterosso. “La questione della riorganizzazione scolastica- premette l’esponente del Partito Democratico- crea non poca apprensione tra le famiglie e i dirigenti scolastici e va affrontata in modo razionale e partecipativo, coinvolgendo nelle scelte operative tutti i soggetti istituzionali e le organizzazioni sindacali”. Monterosso ricorda il disagio manifestato dai genitori, “che evidenzia il rischio che la situazione di incertezza che serpeggia nel mondo scolastico possa avere contraccolpi negative sulle iscrizioni e sul rapporto tra iscritti e offerta formativa.

 




Pachino. Braccianti tunisini, pressing della Cisl per le pratiche di disoccupazione: "Situazione incandescente"

Una situazione che rischia di degenerare. Attesa che si fa troppo lunga quella a cui sarebbero costretti i lavoratori agricoli tunisini di Pachino per ottenere le certificazioni per le pratiche di disoccupazione. Lo sportello del Patronato Cisl riceve ogni giorno numerose rimostranze e aspre proteste da parte dei lavoratori, che secondo gli accordi tra Inps e Tunisia, possono presentare un modulo, il TN16, con i dati dei familiari rimasti in pratica e con la loro situazione reddituale. Il segretario generale Fai Cisl Siracusa-Ragusa, Sergio Cutrale, solleva il caso e denuncia una serie “di ritardi che mettono a rischio l’erogazione degli assegni familiari. Le pratiche , purtroppo, continuano a non essere compilate in modo esatto o non arrivano negli uffici italiani- spiega l’esponente del sindacato- La situazione, a questo punto, – continua il segretario della FAI territoriale – rischia di degenerare. I lavoratori tunisini si rivolgono con insistenza ai nostri operatori del patronato di Pachino; rimostranze e proteste che si spera non degenerino. Per questo chiediamo all’Inps e al Consolato tunisino di attivarsi a più livelli perché il problema possa essere risolto”.

 




Siracusa. Droga, un anno e 10 mesi per due pusher: dai domiciliari a Cavadonna

Un anno, 10 mesi e 8 giorni di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Dovranno scontarlo Antonio Genova, 46 anni e Salvatore Mauceri, 33 anni, entrambi siracusani e già ai domiciliari. La misura è stata notificata ai due destinatari dalla Squadra Mobile, in esecuzione di un ordine emesso dalla Procura di Ragusa. Il reato in questione risale al 2016, commesso a Pozzallo. Mauceri e Genova sono stati condotti nel carcere di Cavadonna.




Siracusa. Ruba caffè e contenitori al centro commerciale : denunciata donna di 45 anni

Aveva rubato confezioni di cialde di caffè e contenitori porta vivande per un valore di 58 euro. Non è andata bene ad una donna, siracusana, di 45 anni, che in un centro commerciale di contrada Spalla ha tentato di portare via la merce, ovviamente non pagandolo. La donna è stata denunciata dagli uomini del commissariato di Priolo. Dovrà rispondere di furto aggravato.