Siracusa. Maltrattamenti, lesioni e minacce: divieto di avvicinamento ai familiari per un 46enne

Nella giornata di ieri, agenti della Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, hanno notificato l’ordinanza emessa in data 12.01.2018 con la quale il G.I.P. presso il Tribunale di Siracusa ha disposto la misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle parti offese nei confronti di un uomo, classe 1972, residente a Siracusa, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce aggravate.
Il provvedimento segue la denuncia sporta in questi Uffici da una donna e dal figlio di questa nei confronti dell’ ex convivente a seguito delle ripetute aggressioni e violenze subite nel corso del rapporto di convivenza. In occasione dell’ultima aggressione, inoltre, l’indagato li avrebbe gravemente minacciati avvertendoli che presto sarebbe tornato per cacciarli via di casa.




Enrico Cardile, l'uomo, il poeta, l'iniziato: appuntamento all'Archivio di Stato

Una mostra documentaria, con cimeli e materiale documentario inedito custodita dalla famiglia di Enrico Cardile. All’uomo, al poeta, al giornalista siracusano è dedicato l’appuntamento di domani, 16 gennaio, all’Archivio di Stato di via Turchia.
Scrittore, poeta e giornalista, Enrico Cardile è stato riferimento culturale nella Siracusa degli anni ‘40. Messinese di nascita, ma siracusano d’adozione, Cardile è stato un intellettuale di grande rilievo nella Sicilia della prima metà del ‘900.
Per ricordare la sua storia e le sue opere, un gruppo di amici, insieme ad alcuni parenti siracusano, hanno organizzato una mostra documentaria ed un incontro di studio per dare modo a Siracusa di riappropriarsi di una delle sue personalità più illustri.
Alle sarà presentata la mostra documentaria: verranno esposti alcuni cimeli ed un materiale documentario inedito, custodito oggi dalla famiglia. Cartoline, fotografie, ma anche scritti, libri autografati che attestano l’opera di Cardile ed i suoi contatti con le più illustri personalità letterarie dell’epoca. Fra i documenti da segnalare, alcuni scritti inviati in forma epistolare da Hrand Nazariantz, scrittore e poeta armeno, all’amico Cardile, di grande pregio storico ed artistico, i quali documentano il rapporto tra i due intellettuali sviluppatosi per quasi mezzo secolo tra la Sicilia e la Puglia.
Alle 17.00 inizierà l’incontro: dopo i saluti di Concetta Corridore, direttore dell’Archivio di Stato di Siracusa, e di Sebastiano Amato, presidente della Società siracusana di Storia patria, interverranno Sebastiano Grimaldi che parlerà di Enrico Cardile: vita, arte e iniziazione, sul percorso spirituale e le scelte di vita dello scrittore; Daniela Frisone, si soffermerà sulla figura di Cardile legata al Futurismo siciliano, con una relazione dal titolo Per la storia di un tentativo: Enrico Cardile tra poesia e alchimia; infine Carlo Coppola del Centro Studi Hrand Nazariantz di Bari approfondirà i rapporti tra i due intellettuali con particolare riguardo all’impegno di Cardile in relazione della questione del genocidio armeno di cui Nazariantz, con la fondazione del villaggio armeno di Nor Arax vicino Bari, con una relazione dal titolo Cardile, Nazariantz e la questione armena. Seguiranno gli interventi programmati di Luigi Amato, Elio Cappuccio, Luca Giuliano e Salvatore Santuccio. Nel corso dell’incontro saranno letti dei brani a cura dell’attore Davide Sbrogiò.
Enrico Cardile, messinese ma siracusano di adozione, fu un intellettuale di grande rilievo nella Sicilia della prima metà del ‘900. A Messina Cardile trascorse gli anni giovanili; visse e operò poi in Lucania, a Palermo, a Catania, a Roma, a Taormina. Infine approdò a Siracusa. Intellettuale vicino al primo Futurismo, poeta simbolista, feroce critico del manzonismo, corrispondente e amico intimo del grande poeta Gian Pietro Lucini e del poeta armeno Hrand Nazariantz, profondo cultore di kabbalah e di dottrine esoteriche, Cardile fu personalità ricchissima e importante riferimento culturale.
La giornata di studio, promossa dalla Società siracusana di Storia Patria, dall’Archivio di Stato di Siracusa, dall’associazione La Città Sociale e dal Centro Studi Hrand Nazariantz di Bari, concretizza il desiderio di un gruppo di amici di recuperare la figura di Enrico Cardile alla memoria di una città troppo spesso colpevolmente distratta.




Siracusa. Partiti i lavori al Quintiliano dopo il crollo: doppi turni solo di mattina

Avviati i lavori di messa in sicurezza delle parti ammalorate all’interno del Liceo Polivalente Quintiliano, in cui la scorsa settimana si è verificato un cedimento di calcinacci dal tetto di un’aula, causando il ferimento di due studentesse.
Gli operai della ex Provincia Regionale hanno avviato sabato gli interventi predisposti d’urgenza dopo i sopralluoghi effettuati dai tecnici a seguito del crollo. Vengono picchettati i soffitti per individuare altre porzioni a rischio distacco e favorirne il crollo, per sicurezza. Subito dopo saranno piazzate le reti di contenimento, con l’utilizzo di cavi in acciaio.
La scuola ha dovuto organizzare doppi turni, soltanto di mattina, con la riduzione dell’orario delle lezioni, dalle 8 alle 10.05 e dalle 10.10 alle 13,15. Almeno per le prossime due settimane. Soluzione studiata dall’istituto per andare incontro alle esigenze dei numerosi studenti pendolari. Sarebbe stata impercorribile la soluzione dei doppi turni utilizzando anche le ore pomeridiane.




Floridia. Operazione Sicurezza, 4 arresti dei carabinieri: furto, droga e armi

Potenziato il servizio di controllo del territorio da parte dei carabinieri. Nel corso del fine settimana, i militari hanno effettuato controlli serrati, anche per aumentare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini. Il bilancio è di 4 arresti, di cui 3 per tentato furto in abitazione ed 1 per detenzione di stupefacenti e armi clandestine.
Nello specifico, i Carabinieri della Tenenza di Floridia hanno arrestato in flagranza di reato 3 giovani siracusani di cui 2 minori, per tentato furto in abitazione. Si sarebbero introdotti all’interno di un appartamento dopo averne rotto la porta d’ingresso e tentato di asportare un fucile ad aria compressa, un televisore lcd e un tavolino antico in legno. Tuttavia l’immediato intervento dei militari dell’Arma ha consentito di sorprenderli in possesso dell’intera refurtiva e di arrestarli.
Per detenzione ai fini di spaccio arrestato e detenzione illegale di arma, in flagranza di reato ,Fabio Raco, 28 anni, siracusano, già noto alle forze dell’ordine. Al termine di una mirata perquisizione effettuata presso l’officina dove è autorizzato ad esercitare la propria attività lavorativa, Raco è stato trovato in possesso di un ingente quantitativo di droga di vario tipo, nonché di due armi da fuoco con matricola abrasa,una carabina semiautomatica priva marca e con matricola abrasa, calibro 8 mm., con colpo in canna e caricatore contenente quattro cartucce del medesimo calibro, una pistola semiautomatica a salve, priva di matricola e trasformata in arma da sparo mediante la modifica della canna, rinvenuta con colpo in canna calibro 9×17 e caricatore contenente ulteriori tre cartucce.
Inoltre ben occultate nel locale dell’officina, sono state trovate anche cinque dosi di cocaina, del peso di 0,20 grammi ciascuna, 30 grammi di marijuana, materiale atto al confezionamento di dosi, un bilancino di precisione e una somma pari ad euro 330 quale provento dell’attività di spaccio.
Raco era sottoposto agli arresti domiciliari poiché già arrestato il 20 settembre 2017 per detenzione ai fini di spaccio di ingente quantitativo di stupefacente, fra cui 11 piante di marijuana dell’altezza compresa fra i 180 e 100 centimetri, 20 grammi di cocaina e materiale vario atto al confezionamento di dosi. Il 30 ottobre 2017 era stato nuovamente arrestato poiché aveva violato gli obblighi previsti dagli arresti domiciliari.
Accompagnati in Caserma per le incombenze di rito, i 2 minorenni sono stati accompagnati presso una comunità per minori di Catania, Manuel Italia è stato sottoposto agli arresti domiciliari mentre per Raco è stata disposta la detenzione in carcere.




Palazzolo. Pistole modificate nascoste in casa: una era pronta per essere spedita in Transilvania dentro un peluche

Deteneva pistole a salve prive del tappo rosso, dunque armi vere e proprie, in casa sua. Una pistola era nascosta all’interno di un peluche e pronta per essere spedita ad un nuovo in Transilvania. I carabinieri hanno arrestato Paul Catalin Pasnicu, romeno, 38 anni, già noto alle forze dell’ordine. Le pistole sono state nella sua abitazione, con canna e cartuccia libere. Immediato il sequestro, anche dei colpi rinvenuti all’interno dell’appartamento. L’uomo è stato accompagnato nella Casa Circondariale di Cavadonna.




Siracusa. Ascensore rotto da un mese a Cavadonna, gli agenti penitenziari protestano: "Così si lavora male"

Un ascensore rotto da un mese, nel blocco 20 della Casa Circondariale di Cavadonna. Motivo di malcontento per gli agenti di polizia penitenziaria, che si ritrovano,secondo l’Ugl di settore, a dover affrontare un maggiore carico di lavoro. Il problema sarebbe legato ad una scheda rotta. Il sindacato denuncia anche che spesso “il personale di polizia penitenziaria è impiegato alla vigilanza sia del 1° piano, sia del 2° piano blocco 20, tutto ciò non è solo una grave inadempienza dell’AQN, ma si tratta di una condizione insostenibile che il personale deve sopportare, gestire e subire quotidianamente”. Il segretario, Nello Bongiovanni ha scritto alla direzione del carcere e al provveditorato dell’amministrazione penitenziaria per la Sicilia.
“È chiaro infine-conclude Bongiovanni- che, nel caso in cui queste nostre lamentele ed aspettative cadranno nell’indifferenza, l’Ugl P.P. è pronta ad agire con tutte le forme che la legge consente a difesa del Personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Siracusa”.




Siracusa. Crollo al Quintiliano e istituti "malandati", studenti in piazza: "Sicure da morire"

Studenti in piazza questa mattina a Siracusa. Dopo il crollo di calcinacci dal tetto di un’aula del liceo polivalente Quintiliano, il ferimento di due studentesse e la chiusura della scuola, la Rete degli Studenti medi, con l’adesione dell’Unione degli Studenti di Siracusa e della Flc Cgil, il sindacato dei lavoratori della conoscenza, ha chiamato a raccolta i ragazzi che frequentano alcune scuole superiori del territorio. Concentramento davanti al campo scuola “Pippo Di Natale” e corteo fino in piazza Archimede, con un sit-in davanti la prefettura. Chiare le rivendicazioni. Le hanno spiegate i rappresentanti regionale e locale della Rete degli Studenti, Federico Allegretti e Francesca Totis, così come Arianna Castronuovo dell’Unione degli Studenti. Chiedono investimenti seri e una programmazione per la manutenzione degli edifici scolastici perchè “di scuola non si può morire”. Caschi verdi in corteo, in segno di solidarietà per quanti sono stati colpiti da calcinacci o altre parti strutturali di edifici scolastici. La richiesta è quella di scuole “accessibili e inclusive, con interventi e non misure spot”.

Alla manifestazione di oggi ha voluto prendere parte anche la segretaria regionale della Flc Cgil, Grazia Maria Pistorino, che rinvendica l’istituzione di un tavolo di concertazione regionale sull’edilizia scolastica e lamenta uno scarso interesse sin qui mostrato dal Governo e dalla Regione sul pur fondamentale tema. Paolo Italia, segretario provinciale della Flc di Siracusa, evidenzia come oltre 4 milioni e mezzo di euro destinati a progetti per la manutenzione delle scuole siano andati perduti per via del disinteresse delle istituzioni locali che avrebbero dovuto redigere i progetti. L’auspicio del sindacato è che la presenza in città dell’assessore regionale Lagalla, annunciata dal componente dell’esecutivo regionale dopo quanto accaduto al Quintiliano, possa essere, non solo un segnale di immagine, ma l’inizio di un impegno concreto.




Galà Internazionale del Galoppo. Nel Premio Coppa D’oro: Cortese e Mister Anthony ancora in lotta

Cortese certamente protagonista della Coppa d’Oro di Siracusa; cavallo duttile e che vanta il suo fresco secondo posto al Memorial Faraci, si candida per essere Il diretto avversario di quel Mister Anthony che lo ha già battuto l’8 dicembre. Perizia diversa però questa volta, con ben 10 kg in più per il portacolori della scuderia Bosco. Insomma si ripresenta il match tra i primi due soggetti che frequentano il campo partenti della quinta corsa di sabato 13 gennaio, all’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. L’atteso convegno, che mette in scena la seconda giornata del Galà Internazionale del Galoppo, aprirà alle ore 14:55. Nel handicap principale di sui 2300 metri in pista grande, per cavalli di 4 anni e oltre, non si possono escludere Shocking Blu e Cuore del Grago, ancora Shukal e French Alps, protagonisti questi ultimi del Memorial Francicanava il 26 dicembre. Sono i migliori del lotto di una corsa, la quinta, abbinata anche alla II Tris Nazionale. La chiusura del convegno affidata all’altro handicap principale: Premio Sicilia. Si corre sul miglio di pista grande e con i cavalli di 3 anni. Molte le linee al confronto. Da Non Credere, Siciliano Bello e Infinity Dreamer sono finiti nell’ordine della Listed Race dell’8 dicembre, mentre, nella successiva condizionata sul miglio, hanno dimostrato buona forma Tanaya e Ormixa. Non si può escludere Double Jazz che vince e convince da 3 corse su 4. Potrebbero approfittare, invece, del pesino in perizia Dreamstime e Sharming Girl. Attesa anche la condizionata, quarta corsa, Premio Roccoco, che schiera i cavalli anziani di 4 anni oltre sui 1400 metri della pista piccola. Apertissima competizione, dal difficile pronostico. Proviamo con Kylach Me If U Can, che scende di categoria, Geraldine che corre sempre per far benissimo e puntiamo anche sulle belle condizioni di Dynasty D’Or e Dutch Breeze.




Avola. Consegnati i lavori di restauro della Chiesa di Santa Venera, Vinciullo: "Iter lungo e tortuoso, pronta in un anno e mezzo"

Consegnati i lavori per il restauro e il consolidamento della Chiesa di Santa Venera in Avola. A darne notizia è Vincenzo Vinciullo. “Un iter lungo e tortuoso -spiega l’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars- che ho seguito con particolare interesse ed attenzione.
Per poter giungere all’approvazione del progetto e al finanziamento dell’opera, ho presentato 2 interrogazioni parlamentari. Per più volte è stato necessario rifinanziare l’opera, il 13 settembre dello scorso anno, finalmente, sono stati aggiudicati i lavori da parte dell’Urega di Siracusa, finanziati attingendo ai fondi della legge 433 del 31 dicembre 1991 per un totale di un milione e mezzo di euro”.I lavori dureranno 550 giorni.Vinciullo esprime soddisfazione per il “risultato ottenuto, che corona il mio personale impegno, serio e costante, che ha avuto come obiettivo il raggiungimento dell’inizio dei lavori, ora curati dal Genio Civile di Siracusa, che ha suo tempo ha avuto la progettazione e la direzione dei lavori”.




Siracusa Risorse, ripartono i servizi ma senza contratto. Sanzaro (Cisl): "Restiamo vigili"

“Prendiamo atto con soddisfazione della proroga annunciata dal Commissario straordinario del Libero Consorzio, ma restiamo vigili perché la stessa è, al momento, supportata da un impegno verbale assunto dopo un confronto tra lo stesso Arnone e l’assessore regionale Grasso”.
Questo il commento del segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, della segretaria generale della Fisascat Cisl territoriale, Teresa Pintacorona e della segretaria regionale della stessa federazione dei servizi, Vera Carasi, al termine dell’incontro avuto nel pomeriggio con il Commissario della ex Provincia Regionale per la vicenda Siracusa Risorse.
“La proroga, come annunciato dallo stesso Commissario, – hanno aggiunto i tre segretari – partirà dal prossimo 15 gennaio. Noi restiamo comunque attenti perché resta, di fondo, tutta l’incertezza che riguarda il futuro delle ex Province. Lavoratori diretti e, nel caso di Siracusa, della partecipata.
L’impegno riguarda una rimodulazione degli stessi servizi garantiti in base alle somme che dovrebbero arrivare da Palermo.
Come sindacato – hanno concluso Sanzaro, Carasi e Pintacorona – chiediamo di fare presto e salvaguardare, con azioni concrete, i lavoratori e la comunità che usufruisce di servizi essenziali.”